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Autore: thewhitetiger1994    22/11/2021    0 recensioni
[Tom Holland]
Mariachiara è una ragazza con la testa sulle spalle. Ragionevole, intelligente, carismatica. Ed è normale. Più o meno... più meno che meno più. Specialmente se si tratta del suo idolo, Tom Holland.
Ma non è ingenua, né stupida.
Dunque, la domanda principale che la tormenta in questo momento è come abbia fatto a finire durante l'orario scolastico in centrale di polizia con uno sconosciuto per disturbo alla quiete pubblica. Sa solo che spera di essere in un sogno troppo elaborato della sua fervida mente. E che presto potrà svegliarsi e tornare alla normalità.
Ma la signora Sfortuna chiamata anche destino non è della sua stessa opinione. Anzi, per smuovere la sua vita, crede che sia necessario anche un secondo incontro con questo sconosciuto. Ed un terzo, un quarto, un quinto... finché le cose non si complicano da sole, iniziando ad intrecciare un filo impossibile da districare.
Mary sa chi è Stranger. Ma questo basterà a salvare il loro rapporto dalla verità? Perché quando una persona è sé stessa e non lo è, quando è doppia come la cornice di un quadro di cui è protagonista, dove si cela la bugia?
Nel suo volto, forse. Nella sua anima, sicuramente.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono nella melma. Muovo passi pesanti per cercare di raggiungere la terra ferma, ma sprofondo sempre di più. Sopra di me frecce argentate volano nella battaglia tra Legolas e un nemico senza volto.

Dall'alto della sponda i miei amici mi guardano affondare, senza battere ciglio, ed io vado giù, sempre di più.

C'è solo buio intorno a me e la melma si trasforma presto in acqua. Non so cosa stia succedendo, dove mi trovi o cosa stia facendo.

Sono completamente persa.

La superficie è ora ghiacciata, non mi lascia nessuna via di fuga. E io affondo, affondo sempre di più, arrivando quasi sul fondale. Non sembra che mi serva respirare, ma l'oscurità diviene man mano più avvolgente e il freddo inizia a stordirmi.

Poi la vedo. Giù, giù sul fondo un puntino che luccica e s'ingigantisce man mano che mi abbandono al buio.

È una maschera, e diviene il mio unico motivo di vita. Inizio ad accettare la situazione, a nuotare verso il mio destino, ma ora l'acqua si oppone e mi ributta fuori.














 

Quando mi risveglio, ricordo ben poco del sogno fatto. La maschera è l'immagine che domina la mia mente mentre mi preparo e per tutto il tragitto che faccio andando a scuola.

Ed anche oggi sono salva! Da quando è scoppiato quel putiferio per essere scesa alla fermata sbagliata, cerco sempre di stare più che attenta a non sbagliare nuovamente. Come dice il detto, errare è umano, perseverare è diabolico.

La maschera.

Eccola che ritorna ad inondare i miei pensieri, la vigliacca senza spiegazione. Ma i miei sogni potrebbero essere più vaghi di così? Altro che premonizioni, come li chiamano i miei amici! Se la pizia di Apollo avesse avuto precognizioni così poco chiare il lavoro le sarebbe diventato snervante in molto poco tempo ed avrebbe iniziato a dare profezie a caso. Cosa che probabilmente faceva comunque, ma la versione del mito mi piace di più.

Il punto è che in ogni caso non sono una pizia e se anche lo fossi i miei sogni nell'ultimo periodo mi urtano non poco.

Tutti dominati sempre, perennemente, da alcuni giorni da questa luccicante cosa sul fondale di un lago. Gaia si è offesa dicendo che il mare sarebbe meglio, ma mica li domino io i sogni.

E poi stanotte la bomba. Una maschera.

Qualcuno mi sta mentendo o sono io a mentire? Non sono sincera con me stessa? E su cosa? O è semplicemente un'idea che potrei usare per il travestimento di Carnevale?

Sirena d'ombra con maschera bianca. O un avvincino! Anche se questi sono più da film horror, un buon costume per Halloween; inoltre, credo che il risultato mi farebbe assomigliare molto poco alle creature potteriane e anche troppo ad un polipo.

Ah! Ora vorrei avere ancora la curiositas di scoprire cosa sia quel puntino luccicante sul fondale, piuttosto che saperlo senza avere la minima idea del suo significato.

Arrivo a scuola mezza addormentata, con il solito formicolio allo stomaco che accompagna tutte le mie mattine da una settimana a questa parte. È il tempo trascorso dall'ultima volta che ho visto Stranger... o, per meglio dire, Stanley.

Non ha proprio la faccia da Stanley, ma che posso dire io che non gliel'ho nemmeno mai vista tutta?

Ok, così suona male, ma il concetto è quello.

Ad ogni modo, alla fine sabato pomeriggio è stato uno spasso. Ci siamo divertiti tutti moltissimo e i miei due amici hanno trovato qualunque scusa per allontanarsi ed entrare nei locali più disparati, sostenendo che noi non dovessimo perdere tempo con loro al chiuso ma invece respirare la bella aria fresca di Verona. Intanto avrebbero soddisfatto i loro di vedere le ultime uscite in libreria, tutti i gusti di svariate gelaterie e negozi di moda che sono abbastanza sicura non interessassero a nessuno dei due; sono entrati addirittura nel museo di Castelvecchio, e ci hanno cacciato dicendo che . Stanley, però, venendo a sapere del museo si è interessato ed ha voluto entrare comunque. Un patito di storia dell'arte come noi? Immagino che non lo saprò mai.

Comunque, il risultato: ogni volta che ci vedevano arrivare nella sala che stavano visitando iniziava un fuggi fuggi che li portava a sparire in quella successiva in un battito di baleno.

Un modo intelligente, insomma, per tenerci sotto controllo nel caso Stran-Stanley si fosse rivelato un vero omicida belloccio, ma al contempo lasciarci un po' di spazio. Alla fin fine è a me che ha chiesto una mano non a tutta la congrega.

O aveva.

Perché dopo il bel pomeriggio, in cui ci ha anche offerto una cioccolata con panna- ed estrema felicità di Gaia che per l'ennesima volta mi ha elencato tutti i vantaggi che avrei avuto nello sposare lo straniero- è semplicemente scomparso. Puff puffete, sparito.

E non sono neanche valse a molto le ore di videocall di gruppo in cui tutti abbiamo cercato di stalkerarlo sui social. L'unico prerequisito dello stalkeraggio-social è che il tipo in questione deve avere un account... e tu devi conoscere abbastanza bene l'altra metà del suo volto!

Direi che non servirebbe continuare a cercare per l'etere.

La giornata scorre in fretta con mia scarsa attenzione... non so nemmeno se abbiamo fatto prima filosofia o storia, ma sono abbastanza sicura che i discorsi filosofici abbiano prevalso nuovamente. Il nostro professore adora quella materia.

"Qualcuno qui è molto distratto". Dice Sara a merenda, schioccando le dita davanti al mio viso come per risvegliarmi.

"Infatti, e si vede". Anche il Mig ora ridacchia, divertito dalla situazione.

"Chissà se c'entra un certo e fascinoso straniero...".

"No, cioè si". Brava Mariachiara, bella risposta.

Intelligentissima.

"Uh uh. Qui qualcuno è già cotto!". Esclama Miguel.

"No, no. Non è così". Cicerone la definirebbe una difesa scialba, Cesare mi chiederebbe di tornare a studiare oratoria. Andiamo proprio bene, oggi riesco a cacciare solo risposte di basso livello!

"Non è un po' presto? Vi siete visti solo... tre volte? Una delle quali sei finita in polizia per colpa sua". Continua Sara, completamente indifferente alle mie proteste.

"Non sono cotta di nessuno!- esclamo finalmente e alcune persone si voltano a fissarmi, mentre io immagino gli oratori latini che mi incoraggiano a continuare, dopo quest'esordio ex abrupto- Anzi, un po' sono contenta che se ne sia andato. Era una situazione molto strana. Nessuno dei due conosceva l'altro, ci siamo incontrati in circostanze... non proprio buone ed è finita con io che avrei dovuto fargli da guida. Non credo che le persone normali inizino relazioni così". Continuo abbassando la voce.

"Relazioni?". Fa il Mig con un ghigno dipinto sul volto.

"D'amicizia! Hai presente, l'amicizia che abbiamo noi? Iniziata tra i banchi di scuola? O quella che ho con altri ragazzi del paese, conosciuti sin dall'asilo o nei campi animatori? O altri ancora, amici di famiglia, amici di amici, eccetera. Solo una relazione di amicizia! Non c'è altro!". Ribatto, frustata. Davvero credono che possa innamorarmi di qualcuno in così poco tempo? Di un estraneo, poi?

Uno di cui ho conosciuto il nome l'ultimo giorno che ci siamo visti?

La nostra relazione - d'amicizia! O presunta tale - è iniziata al contrario. Ho scoperto alla fine il suo nome, e all'inizio un suo difetto. Avrò pure esagerato io, ma quello di toccare le persone sulla spalla per chiamarle, persone che non conosci, in pieno periodo di pandemia, non credo sia un soluzione molto accurata.

"Ma...?". Fa il Mig. Oggi è scatenato!!

"C'è sempre un ma!". Dice Sara.

"Merlino!". Esclamo io, cogliendo al volo l'occasione di cambiare argomento.

I film Disney regnano.

"E per ogni su...". Miguel sta al gioco e continua la mia citazione, mentre Sara, che ha inconsapevolmente dato il via al tutto, ci guarda spaesata.

"C'è sempre un giù!". Finisco io. Ah, che bello quel cartone.

"Ragazzi, ragazzi, torniamo all'argomento centrale- ora la voglio strozzare o trasformarla in svariati animali finché non implora di smetterla, proprio come fa Maga Magò con il bambino. Ero quasi riuscita a deviare l'attenzione!- Allora, questo ?".

Io alzo le spalle.

"Non ho avuto nemmeno tempo di affezionarmi, se è questo che volete sapere. Semplicemente... non so, è come se mi sfuggisse qualcosa".

Guardo Gaia, che sta parlando con un altro gruppo di persone. Lei si è comportata in modo strano ultimamente.

Ha iniziato a seguire molto di più Tom e continua a chiedermi informazioni su di lui. Che l'abbia contagiata troppo?

O sta rimuginando più del dovuto; potrebbe essere così, visto il personaggio. Ho già previsto alcune teorie impossibili che potrebbe pormi, manco Stranger fosse un enigma marveliano.

Ma probabilmente al contrario sono proprio io ad aver messo troppo in moto i pensieri.

"Vedi? L'ha fatto di nuovo".

Ritorno in me e alla conversazione del presente. Inutile continuare a pensarci, ormai è andata. Cos'altro potrei fare?

"Chi ha fatto che cosa?".

"Direi te che ti estranei ancora e non ascolti i tuoi poveri umili amici, ma la notizia vera è più succosa". Fa Miguel, scuotendo il telefono.

"In che senso?". Aggrotto la fronte.

"Secondo te? Qui sempre di Tom si parla". Sbuffa Sara contemporaneamente a Miguel che mi prende in giro:

"Non so se voglio dirtelo".

"Sai vero che ora che so che si tratta di Tom mi basta andare sul suo profilo?". Incrocio le braccia. Comunque ho vinto.

"Uffa! Ecco". Finalmente mi passa il telefono e sposta il dito per togliere il blocco alla storia, che ha tenuto in stop fino ad ora.

C'è di nuovo la foto di un'aereo, poi la veduta dall'alto di una città marittima, che non sembra proprio simile a quelle della penisola. Non sono così sorpresa, era abbastanza ovvio che non sarebbe rimasto molto a lungo in Italia.

Alzo le sopracciglia, mi aspettavo di più, ma Miguel mi fa segno di andare avanti.

Solo ora noto che ci sono un bel po' di storie.

Le scorro, accorgendomi che lo schema usato è lo stesso. Foto di un aereo, veduta di una città e scritta della località. Tutte dell'Italia, tranne la prima. Non mette la città specifica, solo la regione.

La prima è del Veneto.

Poi Emilia Romagna, Abruzzo, Campania e Sardegna.

Alla fine, la scritta gigante bicolore su sfondo nero: "Two Beautiful Weeks! Only three days to love each of these places! I can't wait to get back!!".

Un ps, più in piccolo, scritto sotto recita invece: "In particular in Veneto! Just one day for a bad booking!" e una faccina triste d'accompagnamento.

"Gliel'ha fatto Zen, no? È palesemente ovvio, secondo me gli gestisce tutto l'account Insta". Dice Mig con gli occhi che brillano.

Se io sono una appassionata hollandiana, per lui il mondo di Zendaya non ha segreti. La adora, arrivando anche a preferirla alla sua crush di vecchia data Emma Watson.

Cioè preferisce MJ più di Hermione, per metterla in fandomiano.

A me piace, ma ho la streghetta nel cuore.

Autoschiaffati mentalmente e non perdere la concentrazione! Suvvia Mary.

La situazione è abbastanza ovvia.

Se Tom ha visitato nelle ultime due settimane così tanti posti, ed in Veneto c'è stato solo un giorno...

Non è di sicuro Stranger.

Dentro di me si spegne anche quell'ultima fioca speranza che mantenevo, seppur inconsapevolmente.

Bene, e anche questo strano capitolo è chiuso. Ora, concentriamoci sulla bellissima interrogazione di greco di domani!

Baby Groot, aiutami con il tuo essere cute a superarla!

 

   
 
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