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Autore: Marc25    22/11/2021    1 recensioni
La storia è un What if, per il semplice motivo che Naruto, appena tornato dall' incontro con Sasuke (dopo il raduno dei cinque Kage) sa già che tobi/"Madara" ha dichiarato guerra e che ci sarà la grande alleanza ninja.
Trama: Nella nuova Konoha(ricostruita dopo l'attacco di Pain), in una notte tranquilla un uomo viene ucciso per strada, il Team 7 viene incaricato di indagare sull'omicidio. Si scoprirà essere un caso non semplice che metterà a dura prova Kakashi, Sakura e Naruto che saranno loro malgrado messi difronte anche ai loro tormenti interiori.
Genere: Introspettivo, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Ciao a tutti, questo doveva essere l'ultimo capitolo ma lo ho diviso in 2, la prossima parte è già scritta, la pubblicherò entro venerdì. Buona lettura

~~Cap 11 – L’eroe della foglia

Eiko sapeva bene che Nash quando le aveva tolto il bambino aveva parlato di 3 donne incinta, una donna aveva abortito, l’altra donna invece aveva dato luce ad un figlio troppo debole che dopo poco era morto, era stata triste per il destino che era toccato a quelle donne, destino che lei stessa aveva vissuto, ma nello stesso tempo era contenta che la sua maledizione verso Nash stesse avendo successo, non potevano esserci in questo Mondo figli che avevano lo stesso sangue di quel padre.
Sapeva che uno dei figli di Nash era nato e pareva in salute, sapeva dove quella donna abitava, così, con quel vestito brutto, grigio che molti mendicanti portavano, si diresse verso quella casa per porre fine alla discendenza di Nash appena incominciata.


La faccia di Sakura era illuminata dalla luce proveniente dai fulmini non troppo lontani che precedevano il boato dei tuoni, né era ancora innamorato, sapendo da tempo di non essere ricambiato, nonostante la confessione fasulla dell’amore di Sakura fatta il mese prima, anzi quella era la conferma definitiva se ce ne fosse stato bisogno.
Stavano correndo nel palazzo dell’hokage, si erano intrufolati di notte, cosa assolutamente vietata, e l’illuminazione data dai fulmini aiutava il loro orientamento, erano bagnati fradici per il tragitto dall’ospedale al palazzo, nonostante la vicinanza delle strutture, ma non se ne curavano.
Sakura aveva ascoltato il terribile quanto inverosimile sospetto di Naruto su Eiko che in balia alla pazzia avrebbe ucciso l’ultimo figlio di Nash, eppure più si avvicinava alla sala dove aveva lavorato, indagato, interrogato e scritto tutte le persone, direttamente e indirettamente coinvolte e più la teoria dia Naruto non le sembrava campata in aria.
Naruto sapeva che Sakura prendeva sul serio le missioni ed era meticolosa, ciononostante temeva che 3 persone mai prese in considerazione per l’omicidio e che non aveva conosciuto e interrogato direttamente, non fossero tra i suoi appunti, soprattutto doveva sperare che a conoscerle e ad interrogare fosse stata Shizune perché Kakashi potrebbe aver sorvolato, il che sarebbe stato un grosso guaio, sempre che avesse ragione.

Arrivato alla sala dove aveva condotto l’interrogatorio di Eiko pochi giorni prima, Sakura prese una piccola agenda, era segnato di tutto e chiunque fosse coinvolto aveva un nome, un cognome, una via dove abitava, per fortuna la sua cara amica aveva scritto qualcosa in più se gli elementi erano interessanti, come le donne in cinta che avevano qualche rapporto con Nash che erano proprio 3, due di loro avevano, in modo diverso perso il bambino, ma la terza aveva partorito nel periodo del pieno delle indagini e il bambino era sano, Sakura trovò il nome della signora e dove abitava, Naruto sapeva dove andare, in quel momento avrebbe voluto saltare al collo della amica d’infanzia e baciarla, più del solito, ovviamente non lo fece.
Naruto: << Non sai quanto ti ringrazierei ma ora devo scappare, visto nella situazione in cui sono meglio dire che devo correre >>
Sakura: << Vengo con te >>
Naruto fece una copia di sé e attivo su di sé e sulla copia la modalità eremitica: << Scusami ma anche se sei molto veloce, ora devo andare alla velocità della luce, la notte non è ancora molto lunga e se ho ragione il tempo per salvare una nuova vita è poco, ma ti accompagnerò alla casa con la mia copia >>
Sakura: << Si, ma..
Ma Naruto spaccò la finestra grande che era nella sala e passo per quella, anche Sakura capì che il ragazzo aveva percepito che il tempo era davvero poco.

Kazue era riuscita finalmente a far addormentare il piccolo, per fortuna i tuoni erano finiti, ma la pioggia era diventata ancora più incessante.
Poi una mano bussò in maniera abbastanza forte alla porta, subito diede uno sguardo al piccolo, per fortuna non si era svegliato, si avvicinò alla porta, di nuovo qualcuno bussava, lei senza aprire chiese chi fosse; dall’altra parte sentì una voce femminile
Eiko: << La prego signora, non ho dove andare, non ho un soldo, ho visto una luce dalla finestra di casa sua, mi può far entrare.
Kazue notò che ogni tre parole che diceva, tossiva fortemente, decise di far entrare questa signora in difficoltà.

La signora era vestita decisamente male, proprio come i mendicanti che di tanto in tanto si vedevano per la strada o qualche viandante non prarticolarmente ricco, era bagnata fradicia.
Kazue: << Venga, si sieda vicino al fuoco del camino >>
Eiko: << Grazie >>

Eiko riuscì a vedere con la coda dell’occhio la culla in cui stava il bambino, a quanto pare dormiva beatamente. Appena messe le mani vicino al fuoco Eiko si sentiva meglio
Kazue: << Le porto qualcosa con cui può asciugarsi >>
Eiko: << Non si disturbi, rimarrò per poco, il tempo che spiove >>
Kazue: << Non credo che sarà qualcosa di immediato signora, ci metterò un attimo >>
Kazue salì la scala della modesta casa, tornò presto con due asciugamani, con uno Eiko si asciugo il viso, con l’altro si accinse ad asciugarsi i capelli, si tolse il cappuccio e passo delicatamente l’asciugamano sui capelli.
Eiko era colpita dalla gentilezza di Kazue, questo rendeva più difficile fare ciò che doveva, cercò di convincersi che la donna avesse una gentilezza come quella di Nash, falsa.

Kazue ebbe l’impressione di conoscere quella donna ora che la vedeva senza quel cappuccio, ora che vedeva il viso, o meglio non conoscerla ma di averla già vista.
Kazue si sedette vicino al camino, affianco ad Eiko e iniziò a parlare: << Signora, mi sembra di averla già vista >>
Eiko fece una faccia sorpresa per un attimo che Kazue notò ma la donna bruna si affrettò a dire: << Credo si stia sbagliando perché io purtroppo vado a mendicare di villaggio in villaggio >>
Kazue la scrutò per qualche secondo, poi annuì lentamente ma era evidente che la risposta di Eiko non la convincesse affatto. Ad un certo punto però a Kazue venne in mente dove aveva già visto quella donna, si girò dando le spalle, fece qualche passo, si avvicino alla scalinata e disse: << Ora ricordo.. la avevo vista in compagnia di Nash per strada, e poi quando.. beh, ecco, sono stata invitata a casa sua da suo marito.. ho visto la sua foto, lei è Ei..
Ma quando si era girata per dire Eiko, la donna la aveva colpita in fronte con un attizzatoio del camino e Kazue svenne.


Quando la donna bionda sentì un pianto familiare piano piano aprì gli occhi, aveva un terribile dolore in fronte, subito cercò di andare verso la culla di suo figlio ma si accorse di essere legata alla scalinata e imbavagliata, quella donna, Eiko aveva usato gli asciugamani che lei stessa le aveva dato per farlo.
Guardando meglio notò che Eiko stava tenendo in braccio un neonato che piangeva e lo cullava dicendo: <>
Kazue cercò di dire qualcosa ma si sentì solo un mhhhhhhhhhhhh disperato.
Eiko si girò verso di lei continuando a cullare il bambino che si stava calmando e il cui pianto diventava sempre più flebile: << Si è svegliata. Mi scuso della situazione incresciosa che si è creata >>
Dicendo questo pose il bambino sveglio ma  calmo nella culla e continnuò: << È proprio un bel bambino >> disse guardano l’infante e poi: << peccato che non sia figlio mio, sa Nash  me lo ha tolto e aveva detto che tanto ne aveva altri 3, capisce? Il figlio di sua moglie era superfluo, ma sa, in fondo è l’unica cosa buona che abbia fatto, si, perché era sangue del suo sangue, così come questo >>
Kazue tremò a quella affermazione e cercava di gridare e si dimenava, ma nessuno lo sentiva, né riusciva a liberarsi
Eiko: << Mi dispiace che debba assistere ma non posso lasciare in vita l’ultimo figlio del diavolo >>
Eiko alzò il kunai che si era portato da casa e che fino ad allora aveva nascosto, pronto a scagliarlo sull’infante ma proprio quando lo aveva quasi colpito si sentì un vetro rompersi e una mano la bloccò appena in tempo.


Eiko:  << Naruto.. come facevi a sapere..? >>
Naruto: << Potrei chiamarlo intuito investigativo, in realtà sentivo un senso di vendetta incompiuta e incompleta nelle tue parole, un odio non consumato e col tradimento di Luke sentivo chiaramente il suo risveglio, perché io sono come lei in fondo >>
Eiko: << Lasciami fare ciò che devo, se davvero mi capisci lasci che la mia mano compì il suo dovere >>
Naruto: << La lascerò..
Da kazue si sentirono dei versi disperati verso i due interlocutori fin troppo chiari a dispetto del bavaglio
Naruto: << A patto che lei mi ascolti attentamente, e solo dopo prenderà la sua decisione definitiva, non prima di allora >>
Eiko titubante annuì
Naruto rivolse uno sguardo rassicurante a Kazue che non sapeva perché ma si fidò e si calmo.
Poi Naruto iniziò:

<< Vedi Eiko, ora tu puoi uccidere questo bambino innocente che dorme nella culla e con questo tagliare defintivamente tutto ciò che ti legava a Nash, ma così faceno provocherai un dolore infinito ad una madre.. >>
Eiko: << Lei potrà ancora essere madre >>
Naruto: << Ma credi che penserà ad avere altri figli? No, penserà giorno e notte a vendiarsi di chi le ha tolto il bambino >>
Naruto la guardò negli occhi: << E questo si che sarebbe come far vincere Nash, la sua presenza non svanirebbe con la morte del bambino, si rinforzerebbe..Eiko, non credi che ti abbia fatto soffrire già abbastanza? Credi davvero che uccidere questo bambino ti liberi? Vivrai tormentata ciò che resta della tua vita e penserai sempre e soltanto a tutti gli orrori che ti ha fatto vivere Nash, e che tu avrai rifilato ad una donna, come te vittima di Nash. Uccidendo questo bambino, avrai fatto lo stesso che ha fatto Nash col vostro, a quel punto non ti dimostrerai diversa da lui.
Ma la scelta è tua. >>

Naruto la guardò intensamente negli occhi ancora per qualche secondo, come per imprimere meglio le parole che aveva appena detto nella testa di Eiko, poi lasciò veramente la mano della donna, la madre strabuzzò gli occhi, Eiko alzò la mano, indietreggio e si lasciò cadere sedere a terra, il ragazzo si avvicino lentamente a Eiko e prese dalla donna il kunai
Eiko sussurrò un timido grazie, Naruto le regalò un leggerissimo sorriso, poi si diresse dalla madre del bambino, le tolse quell’asciugamano di bocca, la donna tossì, poi disse: << Ti ho riconosciuto, tu sei l’eroe della Foglia, hai giocato con la vita di mio figlio..
Quando Naruto stava per aggiungere qualcosa, la donna precisò: però gli hai anche salvato la vita e questo conta più di ogni altra cosa >>
Naruto: << Adesso io la slegherò ma mi deve promettere che non attaccherà Eiko >>
Kazue: << Io capisco Eiko, chiunque abbia ucciso Nash, ha liberato il Mondo da un mostro, anche io ero diventato un rifiuto per lui ma volevo questo bambino più di ogni altra cosa e lui merita di vivere, lui non è come Nash, glie lo leggo negli occhi ed è anche figlio mio..
Poi si rivolse direttamente ad Eiko che aveva sentito tutto: E non so che idea si sia fatta di me, non credo buona, e non potrei biasimarla per questo, ero pur sempre una delle amanti di suo marito, ma le giuro sulla vira del mio stesso figlio che farò di tutto per educarlo bene e per renderlo diverso da Nash, può credermi. >>
Eiko annuì, si alzò in piedi, riacquisendo parzialmente la sua eleganza innata
Naruto liberò Kazue slegandola.
Kazue si alzò e andò vero Eiko tirandole un ceffone in pieno volto
Naruto: << Signorina Kazue! >>
Kazue: << Non osi farsi più vedere signora, altrimenti potrei non rispondere di me stessa, non la denuncerò ma stia lontana sa queste parti. >>
Eiko subito lo schiaffo si limito ad annuire mestamente, poi uscì dalla casa sotto la pioggia battente.
Nauto avrebbe voluto avere un ulteriore confronto con Eiko ma per la prima volta dopo tanto tempo si sentiva bene con sé stesso.

Subito dopo arrivò Sakura con la copia di Naruto che entrarono sempre dalla finestra rotta poco prima da Naruto ..
Kazue si mise sulla difensiva ma Naruto si affrettò a rassicurarla: << Tranquilla signora, è una mia cara amica senza la quale non avrei potuto aiutarla. >>
Kazue si rassicurò anche se non del tutto, era comprensibilmente tesa e provata per ciò che era successo; Sakura capì che Naruto non solo aveva ragione ma che era riuscito a evitare il peggio e lo abbraccio d’impulso.
Naruto ricambiò con pari enfasi, tutti e due bagnati fradici e tutti e due incuranti di esserlo, fu un momento breve ma che ai due ragazzi parve durare a lungo per quanto per entrambi quel momento fosse stato più che piacevole, poi si staccarono continuando a guardarsi intensamente, ma presto la copia di Naruto si schiarì la voce per attirare l’attenzione dei due ragazzi sentendosi esclusa.
Copia: << Ehi, ci sono anche io, eh >>
Sakura sorrise girandosi verso la copia
Naruto: << Ma che vuoi, sparisci! >>
Così dicendo Naruto tirò un leggerissimo pugno alla copia che sparì, non prima di fare una smorfia di risentimento.

Naruto si rivolse a Kazue: << Le sono grato che non voglia dire niente di quello che è successo >>
Sakura: << Ovviamente provvederò già da domani a farle arrivare qualcuno per riparare la finestra >>
Kazue: << Mi sembra il minimo >>

Mentre Naruto e Sakura erano diretti verso la porta per uscire, il neonato fece dei versi e ancora in braccio alla madre si sporse tendendo una mano al giovane eroe e sorrideva.
Tutti erano stupiti positivamente e Naruto toccò la mano del piccolo, ancora più contento di aver salvato quella vita.
Kazue era commossa e sussurrò un sentito grazie al giovane biondo, lui sorrise e insieme a Sakura uscirono da quella casa sapendo che il passato li avrebbe sempre accompagnati e talvolta anche tormentati ma anche consapevoli che da allora iniziava un nuovo capitolo della loro vita.

   
 
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