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Autore: Made of Snow and Dreams    25/11/2021    2 recensioni
Dal testo: 'In ognuna delle tre capsule di policarbonato trasparente c'è un essere dalle strane fattezze antropomorfe. Non sono dei mostri, come li definisce Sacks. Per Amy sono delle meraviglie viventi. '
Genere: Introspettivo, Noir, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Giorno uno: la migliore intuizione

 

 

 

Ala nord, soggetti difficili. Una sala adibita al contenimento delle cavie più indisciplinate che in pochi riescono a tollerare. Il soggetto che adotta comportamenti aggressivi viene educato alla disciplina tramite dolore fisico e frequenti pause di inedia. Gli elementi che si possono trovare più frequentemente sono i macachi Rhesus e più raramente esemplari di scimpanzè nati in cattività. I cani di razza Beagle sono di indole docile e non protestano troppo. Per i gatti bastano un paio di guanti spessi da lavoro e una dose minima di tranquillante.

'Ho appena attaccato la centrifuga alla presa. Dodicimila giri dovrebbero bastare. '
'E' sicuro di aver inserito bene il capillare da microematocrito? '
L'uomo scelto dalla Thompson per accompagnarla in quello che si prospetta essere il lavoro più impegnativo di tutti ha un'espressione offesa. Decisamente offesa. 'Mi ha preso per una matricola? Ho un dottorato in biologia che vale tanto quanto il suo. '
Ahi ahi. Meglio correre ai ripari. Il rischio che Drew possa riportarla a Sacks per qualsiasi schiocchezza è alto. Un tipo permaloso e irascibile, nonchè terribilmente irritante. Lui, con i lineamenti perennemente contratti in un'espressione sbeffeggiante. Lui, provvisto di un sarcasmo che fa venir voglia ad Amy di rimetterlo in riga con un bel ceffone sul viso. Di quelli che lasciano l'impronta della mano sulla pelle.
L'occasione della mia vita. Non posso sprecarla così.
'Mi scusi se l'ho offesa. La mia era una semplice domanda. '
Drew si stringe nelle spalle, non prima di averle rivolto un'occhiata ostile. A separarli c'è un solo metro di distanza nonostante il banco da lavoro sia lungo il triplo. Microscopi ottici ad alta risoluzione. Bilance professionali con precisione al milligrammo. Centrifughe per ematocrito. Presse francesi.
Un piccolo mondo in cui sguazzare. Peccato per le sbarre alle finestre.
Amy concentra la sua attenzione sul portaprovette in acciaio. La luce fioca di quella giornata invernale e triste rende il sangue molto più scuro di quanto non sia già. La litio-eparina si conferma essere l'anticoagulante per eccellenza. Sono pronti per la prima fase.

'Dovete liberarci al più presto, non sapete cosa state facendo e a cosa andrete incontro! '
Il mutante si agita nervosamente nonostante le ferite da proiettile su gambe e braccia. Stanno ancora sanguinando. Qualcuno dovrà pur pulire le tracce di quel prezioso fluido sul pavimento, ma non è la preoccupazione principale dell'uomo fulvo e la donna bruna che entrano scortati dalle guardie. Alla loro vista la creatura si dimena ancora di più. La dottoressa bisbiglia qualcosa d'indefinito all'uomo. Interferenze. Si distinguono le sagome di tre soldati armati di fucili. Uno di questi è armato di dardo. Possibilmente sedativo.

'La centrifuga può aspettare. Iniziamo con lo striscio ematico? Sono molto curiosa. '
Non è un'esagerazione, forse il contrario. Amy è più che curiosa, e lo dimostrano il sudore che ha fatto aderire i guanti alle mani e quel brillare maniacale negli occhi. Drew non sembra avere lo stesso entusiasmo. Si limita a guardarla impassibile fino a quando la bocca non gli si contorce nell'ennesimo sorriso derisorio. 'Credo dovrebbe controllarsi di più, dottoressa. Si sta lasciando troppo coinvolgere emotivamente da quelle creature. '
Come fa a...? Ma alla fine è tutto ovvio, a tratti prevedibile. Non ha importanza che sia stato Connor a dirglielo. No, non penso sia stato lui. Non l'ho mai visto parlare con Drew. Ella Thompson? Possibile? Dopo la nostra discussione? Dopo la sua confessione? Steve? Il pensiero le strappa quasi una risata. 'Temo che l'uccellino che le abbia riferito queste sciocchezze si sia sbagliato. Perchè alla fine non sono altro che sciocchezze atte a inquinare la mia passione per questo mestiere. E ora, se non le spiace, possiamo tornare al nostro lavoro? '
Amy può definirsi soddisfatta solo quando Drew torna ad maneggiare il microscopio con una delicatezza che non gli si addice, senza dire una parola. E' ancora possibile scorgere l'angolo della bocca arcuato verso l'alto.
Lo striscio ematico. La pratica migliore per esaminare un monostrato cellulare fresco di prelievo. E' una tecnica semplice per chi ha la mano ferma e il tocco delicato. Si prende un primo vetrino e gli si depone sopra una singola goccia di sangue. Secondo vetrino. Lo si fa aderire bene all'estremità del primo con angolazione di circa trenta gradi e lo si fa scivolare per tutta la lunghezza del primo vetrino. Ecco fatto. Con la colorazione di Romanowsky si differenziano le cellule che assumono sfumature differenti in base alla loro tipologia. Lasciare asciugare il sistema all'aria e usare finalmente il microscopio ottico.

'Sì, credo che abbia ragione. Sparate pure il tranquillante. ' dice l'uomo al soldato.
'No! Credete che questo possa fermarci? Sacks vi farà uccidere tutti e... '
Toc. Dardo sparato. E' la dose utilizzata per anestetizzare gli stalloni da competizione. In pochi secondi entra in circolo e stende qualsiasi animale. Figurarsi un essere umano. O chi per lui.
Di nuovo interferenze.

'Affascinante... la percentuale di trombociti è elevatissima. In una sola strisciata ci sono più piastrine che eritrociti e globuli bianchi. Questo spiegherebbe molte cose. '
'Mi illumini pure. '
'Il dottor Connor mi ha riferito della velocità con cui l'emorragia dei mutanti si è fermata. Anche prima delle cure appropriate. Il numero di piastrine rispetto agli altri elementi è davvero ingente. '
'Quanti paroloni per dire che quelle cose abbiano un tempo di coagulazione più veloce del normale. Proporrei di... ripetere nuovamente l'evento per misurarne le tempistiche. '
'Il dottor Connor afferma che gli eritrociti nei rettili siano nucleati. Può confermarlo, dottor Drew? '
'Sì. Si vede chiaramente il nucleo con la cromatina. Quella matassa viola. Sono presenti anche degli eritroplastidi, ma sono molto pochi. E non vedo segni di anemia falciforme, il che è decisamente un bene. '
'Fin qua hanno le caratteristiche tipiche dei rettili. Passiamo ai leucociti. Ho appena completato la conta differenziale e quella totale. La formula leucocitaria è nella norma per i globuli bianchi, compresi i linfociti. '
'Eccellente. Combacia con il mio risultato. '
Amy sospira. Le informazioni sono tante e troppo interessanti da tralasciare. La smania di esplorare a fondo il processo biologico che rende i mutanti così affascinanti si sta facendo sentire: la fronte è imperlata di sudore sotto la frangetta; il trucco è sfatto; il mascara le sta colando sulle guance. Lo sguardo si perde in una distesa di minuscole particelle viola. Lo stesso effetto che le facevano le lezioni nel laboratorio dell'università.
Certe cose non cambiano mai.
'Noto la presenza di pochi eritrociti non ancora maturi. Non ne vedo di vecchi. E non vedo neanche eritroplastidi. '
'Confermato. ' La voce di Drew è solo un eco indistinto in sottofondo.
Hanno i primi dati del problema. Conclusioni? Amy rivolge lo sguardo verso il portaprovette di fronte a lei e poggia i palmi delle mani sul bordo del banco. Stringe forte, ma la pelle registra solo la superficie liscia e regolare del tavolo coperto dal plexiglass. Valori alti di piastrine. Tempi di coagulazione ridotti alla metà del tempo. Globuli rossi e bianchi nella norma. Manca una tessera al puzzle. Anzi, più di una.
Qualcosa ci sfugge. Lo striscio dovrebbe evidenziare già qualcosa di parecchio anomalo. Che stia sbagliando io?
'Non le sembra che tutto questo sia un po' troppo facile? Sembra del normale sangue di rettile. Non sono una veterinaria, ma... '
'Vorrebbe forse chiedere un parere al dottor Connor? ' la interrompe Drew. I suoi occhi sono acquosi e distanti. 'In fondo questo è pure il suo campo. '
C'è qualcosa di velenoso in quell'atteggiamento di calma apparente. Amy impiega qualche secondo ad elaborare quelle parole e, quando lo fa, le guance le si arrossano.
Carogna. Vigliacco. Chissà cosa rimarrebbe di te se ti mettessi a provocare Sacks in questo modo.
'Non ho intenzione di chiedere aiuto a nessuno. Forse stiamo sbagliando qualcosa noi. Forse siamo stati troppo superficiali. '
Drew le rivolge un'occhiata interrogativa. 'E cos'altro intende fare? Un ematocrito? Seguito da un secondo striscio ematico? ' Ennesimo sorriso viperino. 'Magari vorrebbe anche che ci dividessimo i ruoli. Ho qui una moneta. Testa per i globuli rossi. Croce per i bianchi. Scelga pure con comodo. '
Non può essere serio.
Le provette. Sarebbe bello afferrare quella già aperta e rovesciargli il contenuto addosso. Una mossa imprevedibile che darebbe inizio all'ennesimo esperimento scientifico. Il dottor Drew, degradato a cavia di laboratorio. O ad inserviente per i bagni. Sarebbe molto divertente.
'Mi sono stancata dei suoi giochetti. Vada a fare il buffone da un'altra parte. '
'Ma io sono perfettamente serio. A volte è meglio lasciare la scelta al caso. Rinnovo la mia proposta. Testa o croce? '
'Testa. ' commenta Amy. Stancamente, ma con la collera infusa negli occhi nocciola.
Drew osserva per qualche secondo il dollaro sul palmo della mano. E lancia la moneta.


Leonardo si risveglia dal pesante sonno indotto con un grande mal di testa. Il capo gli pulsa da impazzire. Gli arti si lamentano al minimo movimento con scariche di dolore che gli annebbiano la mente per diversi secondi. E quel maledetto caldo non accenna a diminuire. Quanti gradi ci saranno in quella stanza delle torture? Donnie sicuramente lo saprebbe.
Donnie... chissà dove ti hanno nascosto in questo momento.
Un tentativo di fuga fallito. Troppi erano gli scagnozzi di Sacks, troppo deboli erano loro. E' una strana sensazione, quella indotta dalle scariche elettriche dei taser. Un dolore improvviso e lancinante. Un terribile e continuo formicolio agli arti. La testa che smette di elaborare qualsiasi pensiero logico. Ma non è il dolore la cosa peggiore. Si può domare, come gli ha spesso ripetuto il Sensei. La sofferenza fisica è transitoria. Quella mentale no. Il primo a soccombere è stato proprio lui. Gli è sembrato quasi che tutti gli anni di pratica, la fatica, il sudore e il sangue sputato non siano serviti a niente. Povero Michelangelo. E' quello che ha combattuto più di tutti, con una ferocia che non gli apparteneva per niente. Anche con una pallottola nel bicipite lui combatteva lo stesso. Sorrideva mentre cadeva a terra. 'Ci ho provato', ha detto, prima di svenire. Neanche quella piccola simulazione di morte ha abbattuto il suo spirito giocoso. Leonardo non è mai stato così fiero di lui.
E Donnie? Calmo e centrato mentre faceva roteare il bastone per deviare la traiettoria dei proiettili. Tattica elementare la sua: Leonardo e Michelangelo a sgominare i nemici; il genio a cercare una via di fuga. Efficace in teoria. Irrealizzabile nella pratica.
Troverò un modo per farci uscire da qui, fratelli. Questa è una promessa.

 

'Interessante. Che mi dice invece di questo fantomatico mutageno? Novità dal fronte 'leucociti' ? '
'Si tenga forte. Tutte le cellule presentano alti livelli enzimatici. Tra questi le dna polimerasi. '
Tutto dell'atteggiamento di Drew sembra cantar vittoria. Globuli bianchi. L'argomento più complesso e meno interessante da analizzare. Gli occhi gli brillano di una luce indefinibile, tanto che Amy è costretta a distogliere lo sguardo, a disagio. Croce. La fortuna non è dalla sua parte.
'Non si rammarichi, collega. Sono sicuro che le sue... abilità le permetteranno di destreggiarsi anche in questo campo. Sarò curioso di sentire il risultato. '
Ha dalla sua la bellezza di una donna in fiore. E l'ambizione. E un pizzico di intraprendenza. Che la stia invidiando per questo? Che la consideri niente di meno che una predatrice pronta a divorare chiunque le si pari davanti? Sì. Dev'essere per forza così. Amy fatica a trovare altre spiegazioni.
'Credo sia meglio azionare la centrifuga. ' si limita a commentare stancamente. Tre minuti. Tre minuti prima che le componenti del sangue vengano divise e si inizi con lo studio dell'ematocrito. Tre minuti in cui le toccherà sorbirsi le provocazioni di un uomo troppo pieno di sè.
E' sicura di aver sentito distintamente una risatina cupa e gutturale proveniente dal collega. 'Come desidera. ' conclude, voltandosi.
'Questo è impossibile. Deve aver commesso un errore. I leucociti non possono riprodursi come le cellule somatiche normali. '
'Non è quello che vedo ora al microscopio. Vuole dare un'occhiata anche lei? ' dice Amy con voce zuccherina. Lo stesso gioco può essere giocato anche in due. Drew scatta in avanti come un felino. Nel giro di pochi secondi il sorriso malevolo sparisce, rimpiazzato da una tensione che la rallegra. 'Ne è più convinto adesso? ' chiede, le mani nascoste nelle tasche del camice.
Drew impiega qualche secondo a rispondere, non prima di essere tornato al suo posto. 'Devo ammettere che le evidenze ci sono. ' soffia a fatica.
Un classico. Le prove c'erano tutte da molto prima. Se c'è una cosa che si insegna alle matricole in facoltà è che le cellule del sangue sono incapaci di replicare il proprio dna per generare dei simili. Ma questo, questo... va contro tutte le regole scientifiche scritte sui libri dell'università.
Dev'essere questa la seconda ragione per cui i tempi di guarigione sono così limitati. La dna polimerasi è un enzima usato nei processi di trascrizione e replicazione del dna. Dna polimerasi uguale a riproduzione. Gli enzimi sono ammassi di proteine. Dove sono prodotte le proteine?
Amy rivolge nuovamente lo sguardo al microscopio. La schiena inizia a dolerle a forza di stare piegata per così tanto tempo. Quante ore saranno passate? La stanchezza inizia a farsi sentire. E' sveglia dalle due del mattino e ora è mezzogiorno inoltrato. Il cervello non elabora.
Coraggio, vecchia mia. Hai fatto turni anche più lunghi. Un ultimo sforzo.
'La pressa francese... ' sussurra con voce strascicata.
Drew le lancia un'occhiata annoiata. 'Come, prego? '
'E' tutto così semplice. Ribosomi! La sede di sintesi delle proteine sono i ribosomi. Credo che siano la fonte della loro forza. '
'Sta dicendo che le loro cellule del sangue sono in grado di duplicarsi grazie ai ribosomi? '
'Esattamente. '
Un attimo di silenzio. Amy spera che quella bizzarra teoria abbia senso. E che sia la strada corretta per la rivelazione del secolo. L'entusiasmo da scienziata alla sua prima scoperta si è decisamente riacceso.
'La pressa francese... ' ripete. Un sorriso sincero le increspa le labbra screpolate. 'Dovrebbe permetterci di isolare la componente ribosomatica dal resto della cellula. Ventiquattro ore. ' Un sorriso di speranza. 'Credo proprio che avremo un giorno libero, dottor Drew. '

 

Il cielo è nuvoloso. Le previsioni del meteo danno pioggia. Amy prega di non essere vista da Drew o dalla Thompson. E' sicura che l'entusiasmo nei suoi occhi e i movimenti frenetici del suo corpo possano essere misinterpretati. Pazza. Una scienziata pazza. Eppure non riesce a smettere di volteggiare qua e là per i corridoi. E' nuovamente preda di piacevoli vertigini che le fanno sentire la mente leggera. Nessuna preoccupazione. Ha un giorno intero per godersi il trionfo. Come passare il resto della giornata? La schiena le fa ancora male, le palpebre minacciano di chiudersi da un momento all'altro, ma l'adrenalina è troppa anche per lei.
Già, come passare il resto della giornata? Steve. Devo assolutamente dirlo a Steve. Mi inviterà a pranzo. Potrebbe accadere qualcosa. Oppure...
I mutanti. I mutanti restano la più grande incognita della sua vita nonostante parte del mistero sia stato risolto.
Sono quindi anni e tre mesi esatti dalla mia nascita.
Quindici anni. Se fossero totalmente umani sarebbero degli adolescenti, assumendo che abbiano la stessa età. Sudore, acne, ribellione, trasgressione. Se fossero totalmente rettili sarebbero degli esseri dai giorni contati. Le testuggini d'acqua non vivono così a lungo, le ha spiegato Connor. Vent'anni. Stop. Ma loro non sono nessuna delle due cose.
Che cosa siete? Che cosa siete? Esseri meravigliosi, meravigliosi...
Le scappa una risata. Sta per incrociare uno squadrone di guardie. Uno di loro le rivolge un'occhiata perplessa. Eppure c'è qualcosa che stona con la sua euforia.
Quindici anni. Supponiamo che il viola sia umano. O che il suo cervello funzioni esattamente come quello di un umano. Tutto quello che ho provato fino a questo momento, il suo corpo...
Amy si immobilizza. Accanto a lei c'è una grande finestra che dà sul cortile punteggiato dai camion militari. Attrazione. E' il nome della variabile inclusa nell'equazione.
Sono forse attratta da un mutante adolescente?
Attrazione. Uno strano modo per indicare qualcosa che vada oltre il puro e semplice istinto materno. Con l'arancione si tratta solo di quello. Il blu resta ancora da definire. Il viola, Donnie, è il suo punto debole. Non può dimenticare le occhiate lanciate al suo corpo snello mentre era imprigionato nell'unità di contenimento.
Non posso permettere che questo vada oltre.
E sono tante le ragioni. Innnanzitutto il fatto di appartenere a specie differenti. La seconda è la differenza di età. Ventiquattro anni contro quindici. Nove anni.
Gli ho anche toccato il collo... e mi è pure piaciuto farlo...
Quella rivelazione spegne il suo entusiasmo come una doccia fredda. Le guance si stanno riscaldando. Amy cammina a testa bassa verso la sua nuova camera improvvisata, il suo rifugio segreto. Ala ovest. Si maledice per aver scelto proprio quella sezione. Pochi passi a separarla da Donnie.
Non è Donnie. Non più. Da ora in poi sarà solo un mutante. Solo un mutante.

 

Quando le porte dell'ascensore si aprono, a separare Amy dalla sua stanza intercorrono solo pochi metri. Lo stanzino degli attrezzi, appositamente sgomberato dagli attrezzi per ospitare la donna, confina con il locale dove è confinato il mutante in viola. Amy fissa per alcuni secondi la porta chiusa ermeticamente senza dire una parola. Poi scuote la testa e si dirige verso la sua stanza. Ad accoglierla non c'è alcun mutante dalle straordinarie capacità intellettive, ma solo la puzza di chiuso.

 

 

 

 

Note dell'autrice:

Ho faticato tantissimo per scrivere questo capitolo, per questo è una pagina più corto del solito. Questo per due ragioni: ho avuto due giornate davvero stancanti e in più la mole di ricerca dietro ciascuna battuta pseudo-scientifica è stata davvero tanta. Ho fatto del mio meglio per rendere l'intero processo dietro la forza delle tartarughe plausibile, ho cercato articoli scientifici sia in italiano che in inglese e ho imparato due-tre cosette sulla fisionomia dei rettili. L'unico aspetto un po' fantascientico è stato il fatto che nei nostri mutanti i globuli rossi e bianchi conservino la capacità di duplicarsi per divisione mitotica (mi perdonate, vero? ), ma considerando il fatto che stiamo parlando di chimere scappate da un laboratorio, cresciute nelle fogne e addestrate a combattere da un topo gigante, mi sembra doveroso concedermi almeno questa presa di posizione... XD Per il resto ho voluto dare un minimo di introspezione a Leonardo, che non si è – ovviamente! - arreso al suo destino. Questo per correggere l'errore che ho tralasciato nel capitolo precedente, in cui dicevo che Amy e Connor sarebbero dovuti andare dal blu mentre la scena successiva è con Donnie. Dannata me. Ma almeno con questo capitolo ho chiuso il cerchio.
Amy, come avrete già intuito, è preda di un conflitto interiore. Si rende conto di quanto sia sbagliata l'attrazione -ancora fisica! - che prova per Donatello, eppure... si vedrà tutto nel prossimo capitolo.
Vi ringrazio per essere stati con me fino ad ora, ci vediamo presto col nuovo aggiornamento!

Made of Snow and Dreams.

 

  
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