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Autore: Altair13Sirio    26/11/2021    3 recensioni
[Darling in the FranXX]
Mille anni di pace non bastano a far svanire il passato. Quando dalle profondità della terra emergono dei giganti antichi, Hachi e Nana capiscono che il futuro dell'umanità è nuovamente incerto e dovranno agire per proteggere il mondo che hanno aiutato a costruire.
Formata una squadra di nuovi Parasite, i due adulti metteranno a disposizione le loro conoscenze e la loro esperienza per guidarli verso la battaglia, ma non tutto sarà facile per la nuova squadra e i ricordi di vecchi amici ritorneranno a galla dopo tanto tempo.
"Non credo che il caso possa andare così lontano... Forse il destino... E' così e basta. E ora noi dobbiamo prenderci cura di quei ragazzi!"
Genere: Azione, Science-fiction, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Come ultima richiesta della giornata, i coordinatori chiesero ai ragazzi di scrivere su dei fogli chi pensassero meritasse di diventare il caposquadra e perché; non si sarebbe trattato di una vera e propria votazione, ma Nana e Hachi volevano ascoltare i pareri dei ragazzi prima di prendere una decisione. Ovviamente nessuno poteva votare per sé o per il proprio partner ed era richiesta la massima onestà, in modo da poter valutare le idee dei ragazzi e ponderare per bene quella scelta.
Fu lasciato tutto il resto della giornata ai ragazzi per decidere cosa scrivere e gli fu detto di lasciare i fogli con le votazioni – che potevano anche rimanere anonime – in un raccoglitore che i ragazzi portarono con sé a Mistilteinn.
Alcuni sembravano avere le idee chiare su chi votare, altri invece ebbero più difficoltà a decidere, come se da quel voto dipendesse la loro stessa vita – e in un certo senso era anche così – e si ritrovarono a consegnare i fogli a notte fonda, poco prima di andare a dormire.
Alla mattina, dopo essersi svegliati al solito orario per prepararsi alla nuova giornata di scuola, i Parasite portarono con sé la scatola con i voti e la consegnarono ai loro istruttori e in un primo momento nessuno ci pensò più; tuttavia i giovani sapevano che quelle indicazioni avrebbero potuto essere decisive nella scelta del caposquadra e l'argomento tornò a galla svariate volte durante la giornata.
Nana e Hachi si misero al lavoro solo nel pomeriggio inoltrato, quando furono sicuri che tutti i loro studenti fossero ritornati alla tenuta.
Seduto nel suo ufficio, Hachi teneva nelle mani la foto solitamente riposta sulla scrivania: erano lui e Nana a una festa avuta luogo tantissimo tempo fa, alcuni anni dopo la sconfitta dei VIRM e la ricostruzione della società umana. Guardare le immagini di quell'epoca passata gli metteva nostalgia; allora non c'erano più pericoli, niente nemici in agguato, solo i ragazzi che avevano visto crescere e le loro famiglie. Adesso sembrava quasi di essere tornati a prima che tutto questo si verificasse…
Quando finalmente cercò la scatola dei voti, si ricordò che era stata Nana a portarla con sé, nel suo studio. Rendendosi conto di essersi distratto troppo a lungo, Hachi si alzò e attraversò a passo svelto la stanza per uscire e andare a bussare alla porta di lei.
Non dovette nemmeno attendere una sua risposta, Nana sembrava sapere già che lui fosse lì fuori e lo invitò ad entrare non appena ebbe posato le nocche sul legno. L'ufficio era molto più personale e vivace di quello di Hachi, che aveva sempre apprezzato un arredamento sobrio e minimalista: nonostante non si discostasse troppo dallo stile dell'edificio, lo studio di Nana aveva quadri astratti appesi alle pareti e vistose librerie delle quali ogni spazio orizzontale non occupato da volumi aveva cornici con dentro foto di diverse epoche, tutte raffiguranti Nana o Hachi, o entrambi, assieme ad altre persone. C'era anche una foto che sembrava essere stata scattata nello stesso giorno di quella presente sulla scrivania di Hachi, in cui i due adulti erano circondati da un gruppetto di persone più giovani, tutti vestiti a festa a divertirsi.
La foto più importante, tuttavia, Nana la teneva sulla propria scrivania: era un altro ritratto di lei e Hachi ma questa volta i due erano vestiti da cerimonia, estremamente eleganti; la donna teneva in mano un bouquet di fiori e sorrideva mentre il braccio libero si intrecciava con quello del suo compagno, che mostrava un timido sorriso nonostante l'occasione decisamente molto più festosa. Il contrasto tra la compostezza di lui e l'agitazione di lei, che con il bouquet cercava di proteggersi dai petali di ciliegio che gli venivano lanciati contro e che spiccavano sul suo lungo abito bianco, era ciò che colpiva di più in quella foto e li commuoveva sempre, riportandogli alla mente quei momenti del giorno che non avrebbero mai dimenticato nelle loro vite.
<< Sei qui? >> Fece la donna alzando lo sguardo e posando i documenti che aveva appena raggruppato. La scatola con i voti giaceva sulla sua scrivania, in attesa di essere scoperchiata.
<< Non hai cominciato? >> Domandò lui guardando la scrivania e dirigendosi a prendere una sedia. Nana sospirò e avvicinò un po' la scatola.
<< Non è qualcosa che posso fare da sola. Dobbiamo scegliere con razionalità, senza lasciarci influenzare l'uno dall'altra. >> Preso un taglierino, la donna tranciò il nastro che teneva sigillata la scatola e la aprì senza troppe cerimonie mostrando il suo contenuto: c'erano una dozzina di fogli di carta ripiegati diversamente tra loro, ammassati all'interno di quella piccola scatola marrone. Nana ne prese uno e cominciò ad aprirlo.
<< Con la speranza che non sia troppo difficile… >> Aggiunse leggendo sopra al pezzetto di carta, sbuffando con esasperazione un attimo dopo. << Cominciamo bene… >>
La donna sorrise e mostrò il messaggio al proprio compagno. Hachi strizzò le palpebre per vedere meglio e quando ebbe letto non fu troppo sorpreso di quella scritta.

Non lo so.

Strinse le spalle con fare disinteressato. Se lo aspettava.
<< Alcuni membri della squadra non sono particolarmente risoluti. C'era da aspettarsi che qualcuno non riuscisse a scegliere… >>
<< Sì, bé, speriamo che non siano tutti così. >> Tagliò corto Nana prendendo un altro foglietto di carta dalla scatola e aprendolo con attenzione; questo era stato piegato con cura in una forma che non poteva essere aperta con facilità. Chiunque lo avesse fatto, doveva tenere molto alla segretezza del messaggio.

Ojizaki è un esperto su come si guida una squadra ed è estremamente acuto.

<< Abbiamo un voto per Ojizaki. >> Annunciò passando la carta ad Hachi, che iniziò ad esaminarne il messaggio. La calligrafia ordinata gli fu familiare da subito e la riflessione sul compagno di squadra era ben ponderata e matura, nata da una mente riflessiva e schietta.
<< Questo l'ha scritto Sentakami. >> Borbottò riponendo il foglietto, sicuro di quella sua deduzione. << Ha grande rispetto dei suoi rivali. >>
<< Lo hai notato anche tu? >> Fece Nana voltandosi verso di lui mentre scartava un terzo foglietto. << E' una dimostrazione di grande maturità, secondo me; potrebbe cercare di screditarli oppure dare il proprio voto a qualcun altro per non avvantaggiare nessuno, ma invece ha ammesso senza remore che Yoshiki sarebbe un buon caposquadra. >>
Hachi annuì con negli occhi un'ombra di rammarico. In effetti, il ragazzo si era fatto notare durante le battaglie del giorno precedente, e anche in altre occasioni non inerenti alla lotta.

Ojizaki è la persona adatta a comandare, anche se è troppo presuntuoso.

Anche questa volta non era difficile capire chi fosse l'autore di quel messaggio dai toni scorbutici, e tuttavia ancora una volta i due adulti furono sorpresi dall'onestà mostrata dal ragazzo in questione.
<< Hoshi. >> Mormorò Hachi dopo che Nana gli ebbe passato il foglio, poi soffocò una risata. << Lui e Yoshiki non si sopportano proprio. >>
<< Quello che pensavo anche io. >> Sospirò la donna concedendosi un leggero sorriso. Fino al litigio che aveva coinvolto i due piloti dell'Aros, Kondō aveva trattenuto in parte le sue antipatie il più possibile, ma sembrava che queste fossero esplose la sera della fuga della Sakei e da quel momento anche Ojizaki aveva smesso di essere tanto sottile nelle sue allusioni e critiche al compagno di squadra. Era incoraggiante che, nonostante si sopportassero a malapena, almeno segretamente si riserbassero del rispetto.

Credo che un caposquadra dovrebbe essere capace di fare delle scelte anche quando questo significhi mettere gli altri prima di sé stessi e la missione, per questo voto per Matsumoto.
Ryo Sato

Sorpresi di vedere una firma tra quei messaggi, i due coordinatori non poterono trattenere un sorriso. Ryo era stato sicuramente colpito dalle gesta del suo amico durante la battaglia con l'Anthurium, quando aveva scelto di sacrificare una possibilità di vincere per tenere al sicuro la sua partner, e si trattava indubbiamente di un comportamento nobile messo in mostra dal ragazzo, ma entrambi vedevano difficile la possibilità che uno come Matsumoto potesse ricoprire il ruolo di caposquadra; per quanto abile e genuino potesse essere con i compagni di squadra, gli mancava qualcosa per essere un vero leader.
Nana aprì un altro messaggio e dopo aver letto rapidamente il suo contenuto, lo passò ad Hachi trattenendo una risata. Mentre lui leggeva, disse:<< Gli amici si guardano le spalle, eh? >>

Credo che Ryo dovrebbe essere il caposquadra perché è in grado di tenere a freno quella matta di Nakamura.
Kaoru

Hachi si portò una mano davanti alla bocca per nascondere il proprio sorriso e disse:<< Bé, non ha tutti i torti. >>
Nana infilò nuovamente la mano nella scatola e tirò fuori un foglietto arrotolato con cura che era stato schiacciato leggermente per poter passare attraverso la fessura della scatola. << Il fatto è che è difficile basarsi sull'idoneità di Sato a ricoprire un ruolo simile, quando tutte le scelte fatte dallo Iustitia sono da attribuire alla sua partner. >>
<< Pensi che Ryo non abbia voce in capitolo, quando pilotano? >> Domandò Hachi. << In quel caso i loro valori sarebbero molto più squilibrati. >>
<< Sarà… >> Borbottò Nana srotolando il foglietto e leggendo per un momento il messaggio al suo interno prima di alzare di nuovo lo sguardo. << Ma non credere che non abbia notato come, sin dalla prima connessione, il loro equilibrio sia un po' sceso dopo quell'imprevisto. >>
L'imprevisto di cui parlava Nana era la scenata messa in atto da Kya appena entrata in contatto con il proprio partner attraverso lo Iustitia: la ragazza aveva preso il totale controllo dello Stridiosauro e aveva cominciato a dire cose senza senso, prima di perdere la connessione con il mezzo. Inizialmente il loro equilibrio era arrivato a picchi del sessanta percento circa, ma dopo quell'incidente nessuno dei due aveva superato la soglia del cinquanta percento in tutte le sessioni effettuate.

Credo che il caposquadra debba essere qualcuno che non prende troppi rischi, ma che possa comunque conoscere da vicino le situazioni di emergenza, quindi voto per Rin Okagawa.

Questa volta il voto sembrava essere dettato dal tipo di approccio intrapreso dalla ragazza che pilotava l'Animus, che grazie al suo Stridiosauro poteva tenersi a distanza dai pericoli, ma essere pronta a intervenire in qualsiasi momento con la sua velocità. Chiunque fosse stato l'artefice del messaggio, aveva sicuramente studiato attentamente gli altri piloti per arrivare a una conclusione come questa.
<< Si limita a prendere in considerazione le abilità in suo possesso. >> Commentò Hachi. << In fondo, Okagawa non mi sembra possedere le doti per guidare al meglio una squadra. >>
Nana strinse le spalle. << Non è carismatica come Yoshiki o Suzuko, però credo che sia più forte di quanto pensiamo. Era estremamente decisa a dare il massimo nel test di ieri, ci hai fatto caso? E' come se volesse dimostrare di essere diversa da come l'avevamo conosciuta. >>
Hachi ripose il foglietto consegnatogli da Nana e infilò la mano nella scatola senza pensarci, estraendo un quadratino di carta che sembrava aprirsi leggermente a fisarmonica.

Sentakami ha le carte in regola per fare la caposquadra.

Diretto e conciso. Questo non poteva che essere Yoshiki. Dimostrava di rispettare Suzuko così come lei rispettava lui; questa decisione gli faceva onore.
<< A quanti voti siamo? >> Domandò Nana dopo aver ricevuto quel foglio dal proprio compagno. Hachi iniziò a fare una lista dei messaggi letti mentre lei gettava lo sguardo all'interno della scatola, dove rimanevano cinque foglietti di carta.
<< Due per Yoshiki, uno per Ryo, Kaoru, Suzuko e Rin. Più un astenuto. >> Aggiunse con un po' di ritardo verso la fine.
<< Sono più vari di quanto mi aspettassi. Pensavo che i voti si sarebbero concentrati specialmente sui tre finalisti del torneo. >> Commentò Nana.
<< Loro si conoscono meglio di quanto li conosciamo noi, anche fuori dalla sala di controllo. >> Le ricordò lui. Nana gli puntò un dito contro con aria di complicità e scartò un altro messaggio.

Kya mi ha sempre sostenuta. Mi fiderei ciecamente di lei.

Un altro messaggio che non aveva bisogno di una firma. Era ovvio che quello fosse stato scritto da Momo, la ragazza che più di chiunque altro aveva legato con Nakamura in quei primi mesi di convivenza. Nana fu colta da un moto di malinconia ripensando a quanto lei e il suo compagno avessero ignorato la situazione della ragazza, pensando che i problemi legati al suo rendimento a bordo dello Stridiosauro fossero dovuti a dati impersonali che per quei giovani non avrebbero potuto significare niente.
La rincuorava il pensiero che Momo avesse deciso di incontrare una psicologa dopo la sua disavventura nel bosco dove aveva motivo di credere che lei e Kondō avevano avuto l'occasione di scambiare qualche opinione, e dopo di quello entrambi avevano mostrato di voler continuare ad essere partner. I loro livelli di compatibilità erano tornati alti ed entrambi sembravano più sereni, ma sia lei che Hachi non potevano sapere quanto a posto fossero con le loro coscienze e i loro pensieri.
<< All'opposto di quello di prima, questo voto sembra essere dettato esclusivamente dai sentimenti. >> Commentò dubbioso Hachi, destando Nana da quei suoi pensieri.
<< Che vuoi dire? >>
L'uomo si grattò il mento con aria pensierosa. << Abbiamo detto che il voto per Rin sembrava concentrarsi solo sull'aspetto tecnico del rendimento della ragazza. Qui invece viene menzionato solo il lato umano di Kya. >>
<< E credi che questo sarebbe un problema? >>
Buffo che stessero discutendo proprio di lei riguardo a quell'argomento. Dopo una vita passata a cercare di diventare umana, la persona che le somigliava di più adesso sembrava essere estremamente sensibile, tanto da essere ricordata dai suoi compagni di squadra per quella qualità tra tutte.
I due adulti si fissarono in silenzio per qualche istante, entrambi i loro volti congelati in delle espressioni mute. Perché stavano parlando di quella cosa? Era rilevante alla scelta del caposquadra oppure era un capriccio delle loro menti, che continuavano a cercare un collegamento?
<< Prossimo. >> Chiuse in modo sbrigativo la discussione Nana, prendendo un altro foglio dalla scatola e leggendolo ad alta voce.

Yoshiki è la persona adatta a ricoprire questo ruolo. Sembra che non gli importi niente dei suoi compagni, ma non è così.

Non aveva certo usato giri di parole, chiunque avesse scritto quel messaggio. Decisamente, si trattava di qualcuno che conosceva bene il ragazzo in questione, che aveva già racimolato tre voti da parte dei suoi compagni di squadra. Era interessante vedere come in tre voti, fossero state date motivazioni diverse per giustificare quella scelta; Ojizaki si confermava una persona veramente complessa.
<< Cosa ne pensi? >> Domandò Hachi osservando l'espressione di Nana. Le erano comparse delle rughe sulla fronte a delineare quanto fosse combattuta, ma quando alzò lo sguardo verso di lui quelle rughe erano sparite dietro a un volto che fingeva di non avere alcun dubbio.
<< In molti pensano che Yoshiki sia adatto a ricoprire il ruolo. Cosa dovrei pensare? >> Provò a fingere, ma lo sguardo severo di Hachi le fece mollare quella recita e alla fine si arrese.
<< E' per quello che ci ha detto lui. >> Ammise. << Lui stesso era estremamente determinato a fare bella figura all'esame, ma anche se tutti quanti pensano che sia il più adatto e anche se i risultati continuano ad essere positivi, non si sa mai se… >>
<< Se quella possibilità possa avverarsi. >> La precedette Hachi, mostrando di aver pensato la stessa cosa. Nana annuì amareggiata.
<< E se questo dovesse succedere, magari nel bel mezzo di una operazione, chissà cosa potrebbe succedere alla squadra… >> Esitò, sapendo di star amplificando irragionevolmente i dubbi, rendendoli paure esponenziali e prive di fondamenti. Tuttavia Hachi comprendeva bene quella sua preoccupazione.
<< Quindi è fuori dalla scelta? >> Domandò, provocando l'immediata reazione della donna.
<< Non voglio rimuoverlo dalla lista semplicemente per quello! >> Protestò. << Questi messaggi provano che Yoshiki è una persona che tiene ai suoi compagni, che sa quello che fa quando agisce anche se le sue azioni possono sembrare oscure… Penso che dovremmo comunque tenerlo in considerazione, ricordando però la sua condizione. >>
Hachi annuì pensieroso, conscio di non avere idee migliori.

Suzuko è capace di offrire sostegno morale anche quando la situazione sembra disperata e cerca sempre di trovare una soluzione ai problemi.
Rin

Un'altra analisi impeccabile, questa volta firmata, diretta alla Sentakami che mostrava di essersi fatta notare non solo dai coordinatori. Ancora una volta non era chiaro quanto queste considerazioni fossero dettate dai sentimenti dei ragazzi – in questo caso Rin e Suzuko erano amiche da quando si erano conosciute – e quanto da ciò che questi avessero mostrato in azione, ma per la seconda categoria bastava anche che li avessero osservati i coordinatori; qui però era molto interessante vedere come Rin avesse menzionato il "sostegno morale" della sua compagna, cosa che nelle sessioni di addestramento non era facile notare.
Hachi si ricordo di quando Yoshiki era andato da loro per parlargli della questione dei due fratelli Okagawa, accennando a come in un primo momento Rin si fosse affidata alle sue amiche per trovare una soluzione a quel problema. Era possibile che la ragazza si riferisse a questo, con il suo voto.
<< Non c'è molto da aggiungere… >> Commentò posando il foglietto. << Sentakami è senza dubbio una delle persone più portate a ricoprire questo ruolo. >>
Nana era d'accordo. Non solo aveva dimostrato una tenacia invidiabile sin dai primi test con il Gaia, quando non possedeva un ottimo equilibrio con il proprio partner, ma era anche una persona capace di pensare immediatamente a come risolvere un problema e nel frattempo coordinare le operazioni.
Nella scatola restavano due foglietti. Nana e Hachi li raccolsero contemporaneamente, ma l'uomo attese ad aprire il suo e lasciò che lei leggesse per prima.

Credo che Sentakami sia la persona più adatta a coprire il ruolo di caposquadra, è intelligente e sa come comportarsi al comando.

Ancora una volta, un'altra analisi chiara e incontestabile sul perché la giovane Sentakami fosse una delle scelte più probabili per quella carica. Era quasi ripetitiva, soprattutto se letta subito dopo quella di Rin, ma era anche vera.
Hachi sorrise dopo che Nana ebbe girato il foglietto verso di lui e iniziò a scartare l'ultimo messaggio.

Rin è forte, e i forti meritano di comandare.
Kya

Hachi pensò che fosse estremamente realistico che proprio Nakamura avesse scritto una cosa del genere. Pensava che ci fosse di più dietro a quel ragionamento, ma l'idea di base era che – forse durante lo scontro tra l'Animus e lo Iustitia – qualcosa di Okagawa aveva colpito la ragazza talmente tanto da farle decidere di votare per lei.
Nana si lasciò sfuggire una risata sommessa quando lesse il messaggio. << Terribilmente schietta. >> Commentò. Già, talmente schietta da somigliare un po' troppo a qualcuno di loro conoscenza. Hachi non stava ridendo più.
I deboli muoiono. Tutto qui.
Quella frase tornò in mente a entrambi e sotto gli occhi seriosi di Hachi, anche Nana cambiò espressione. Avevano assistito in prima persona a quando Zero Two aveva pronunciato quelle parole, dura e totalmente estraniata di fronte a un Parasite che la accusava per la morte della sua partner. Le parole usate da Kya erano troppo simili perché quello potesse essere un caso.
Ma nessuno aveva detto che lo fosse, no?
<< Smettila! >> Protestò Nana scuotendo la testa. Hachi la fissò imbambolato. << Abbiamo detto che ci saremmo concentrati su di loro, su ciò che sono in questo momento, e non ci saremmo lasciati influenzare da ciò che ci ricordano! >>
Hachi avrebbe voluto dire che, nonostante il loro proposito, non potevano ignorare il fatto che si somigliassero parecchio… Ma alla fine tenne la bocca chiusa e lasciò andare il foglietto che aveva letto.
Ci fu silenzio per alcuni minuti. Nana con le braccia conserte guardava verso una finestra e faceva muovere una gamba con nervosismo; Hachi fissava il retro della cornice sulla scrivania della sua compagna, costernato. Alla fine ritrovò il coraggio per parlare.
<< Scusa. >> Disse a bassa voce. << Hai ragione. Non importa quale sia la causa di queste circostanze… Noi abbiamo dei ragazzi da crescere e non possiamo distrarci con questi misteri. >>
Nana lo guardò dall'alto in basso, lo sguardo severo durò solo per un momento. Alla fine le sue labbra si incresparono e si sporse un poco per accarezzargli una guancia; un gesto di affetto, così raro quando dovevano mostrarsi in pubblico, tanto piacevole e benvoluto quando restavano soli.
<< Lo so che è più forte di te. >> Borbottò Nana. << Però abbiamo cose più importanti di cui preoccuparci. Cerchiamo di non perderci in ogni piccolo dettaglio, okay? >>
Lui annuì come un cucciolo che voleva altre carezze, quindi si alzò dalla sedia e cambiò nuovamente espressione. << Dunque che si fa? Chi scegliamo come caposquadra? >>
Anche Nana cambiò radicalmente il tono di voce e piantò i gomiti sulla scrivania per poter poggiare il mento sulle proprie nocche. << Non lo so. Abbiamo un gran numero di voti per Yoshiki e Suzuko, ma anche Rin si è fatta notare. La scelta più ovvia, almeno guardando questi messaggi, sarebbe tra loro tre. >>
<< Ma? >>
Nana increspò le labbra. Perché doveva sempre incalzarla in quel modo? << Ma non ne sono sicura. Abbiamo già parlato di Ojizaki e non sono sicura che questa decisione possa funzionare; restano sempre Sentakami e Okagawa, ma una si ritrova a pilotare uno Stridiosauro che la costringe a rimanere nelle retrovie e a non commettere nessun tipo di errore, mentre l'altra ha ottime capacità e un ottimo legame con il proprio partner, ma manca della forza necessaria a guidare una squadra. >>
<< Forza? >> Domandò Hachi afferrando istintivamente il foglietto con su il messaggio di Nakamura.
<< Lo so cosa stai dicendo, ma sai bene anche tu che il suo Stridiosauro non è particolarmente potente. >>
<< Adesso è una questione di potenza? >>
Nana alzò le mani e mosse le dita come se volesse afferrare Hachi. Sembrò in difficoltà mentre liberava una smorfia. << Perché devi ribattere a ogni mia parola? >>
<< E' il mio lavoro. >> Ghignò lui. << Così come è anche il tuo. Dobbiamo spronarci a riflettere per raggiungere la soluzione migliore. >>
Nana sbuffò e girò la testa di lato; aveva ragione, ma in quel modo finiva per confonderla ancora di più. Rimase in silenzio per un attimo a riflettere per conto suo. Poi, quando ebbe trovato un'idea abbastanza convincente, decise di esporla al suo compagno.
<< Mettiamo da parte per un momento il criterio logistico. >> Disse, e mimò un movimento con le braccia come per spostare qualcosa. << Ricordi Ichigo? >>
Hachi inarcò un sopraciglio. Cosa c'entrava adesso la caposquadra della Squadra 13 con quella storia?
<< Ichigo era brava, intelligente, geniale e carismatica. Ma anche lei aveva un problema, e quel problema era Zero Two. >> Continuò Nana assicurandosi che Hachi la stesse seguendo. << Quelle due non sono mai andate d'accordo: Ichigo voleva ordine e Zero Two sembrava fare di tutto per farle perdere la testa! Perché Zero Two era così ingovernabile? >>
Hachi aprì la bocca ma non emise alcun suono. Perché non era completamente umana, sarebbe stata la risposta più ovvia, ma preferì tacere.
<< Perché era troppo emotiva. Si lasciava andare alle sensazioni della battaglia, a ciò che desiderava in quel preciso istante; una persona così non può vivere dentro alle regole, piuttosto se le crea da sola!
<< Noi abbiamo un paio di elementi come Zero Two all'interno di questa squadra: Kya e Kaoru, ma potremmo anche metterci Hoshi, a cui non piace farsi sottomettere. >>
<< Stai pensando di dare a loro il comando in modo che seguano le proprie regole? >> Domandò incredulo Hachi. Quel tipo di azzardo era troppo irrazionale anche per lei, e Nana doveva sapere bene di stare facendo una scommessa assurda in quel momento.
Nana alzò un dito. << Una persona sola. Uno solo di loro può avere il comando, una persona che tutti quanti rispettano e si faranno andare bene. Kaoru non ha la stoffa per comandare, quindi è fuori questione, mentre Hoshi è troppo indeciso e farsi carico dell'intera squadra dopo aver patito tanto la responsabilità di una sola persona lo farebbe crollare. >>
<< Quindi vorresti darlo a Nakamura? >> Domandò Hachi, che aveva capito in anticipo dove volesse arrivare ed era in parte preoccupato da quell'idea.
<< Kya ha cuore. E' carismatica. Ha le abilità cognitive per elaborare una strategia e quelle fisiche per attuarla. E' matta da legare, come dice Kaoru, ma proprio per questo è rispettata da tutti! >> Lo sguardo di Nana si illuminò per un momento, gli occhi di chi era completamente rapito dalla sua stessa idea.
<< Allora perché non diamo quel ruolo a Ryo? >> Domandò Hachi. << Kaoru ha votato per lui, e sono sicuro che Kya lo ascolterebbe senza problemi. >>
<< Ma a Ryo non interessa comandare. >> Disse nana con un leggero sorriso. Lo aveva osservato bene, come tutti del resto; sia a lezione che durante i loro test, Ryo si era sempre limitato a fare la propria parte, impegnarsi al massimo sì, ma senza eccedere e senza mai mettersi in mostra. Kya, invece, era sempre pronta a sbandierare le sue qualità e raccontare di sé; era simile a Suzuko per quel verso, però sembrava molto più spontanea di lei. Hachi si incupì.
<< E Rin? >> Domandò l'uomo alzando una mano, perplesso. << Kya ha detto che è forte, che merita di comandare. Pensi che non la ascolterebbe? >>
<< Ma Rin non ha esperienza da leader. Kya invece è dominante per natura! >> Rispose in fretta la donna. << Con lei al comando non dovremmo preoccuparci di difficoltà di comunicazione e azioni individuali perché è su quello che si baserebbe la sua strategia. >>
<< E siamo sicuri che sarebbe la scelta giusta? >> Domandò Hachi incrociando le braccia. Nana trattenne il respiro.
Era la scelta giusta dare il comando della squadra a Nakamura, oppure si stava facendo condizionare dal suo legame con Zero Two, qualunque esso fosse?
I due adulti rimasero a fissarsi, incerti sul da farsi. Le somme erano state tirate, i candidati si erano messi in mostra e ora spettava a loro la decisione; da quel momento, qualunque cosa fosse scaturita dalla loro scelta, ne sarebbero dovuti essere responsabili.
 
*
 
La notizia arrivò la mattina seguente, quando i ragazzi erano già tra i banchi in attesa di cominciare le lezioni. Nessuno lo ammise, ma erano già un paio di giorni che l'intera squadra era in fibrillazione, in attesa di conoscere chi avrebbe preso il ruolo di leader; ormai i tempi erano maturi e i Parasite sarebbero rimasti delusi se, finita la giornata scolastica, i loro coordinatori non avessero comunicato ancora un nome.
Fortunatamente, i ragazzi non dovettero aspettare oltre. Appena Nana e Hachi fecero il loro ingresso nella classe, dopo i consueti saluti, annunciarono di avere preso una decisione.
<< Non è stato facile. >> Ammise Hachi poggiandosi alla scrivania. << Vogliamo prima di tutto ringraziarvi per i vostri voti e le vostre accurate analisi. >>
<< Grazie ai vostri messaggi ci siamo resi conto che questa decisione non sarebbe stata solamente una formalità, ma anzi una vera e propria scelta cruciale per l'avanzamento della squadra. La scelta del caposquadra non dovrà in alcun modo farvi credere di essere subordinati a qualcuno in particolare, ma aiuterà a indirizzare le scelte della squadra verso una direzione che potrà essere condivisa il più possibile da tutti, grazie a qualcuno dalle grandi doti di comunicazione e un buon carisma su di voi. >> Disse Nana, riprendendo il discorso del suo partner. << E assieme alle doti alla guida di questa persona, siamo sicuri che la squadra riuscirà a sviluppare le migliori strategie in ogni situazione. >>
Consci della fibrillazione dei ragazzi nella classe, i due adulti non persero altro tempo e decisero di annunciare finalmente il nome della persona che avrebbe guidato la squadra da quel momento. Nana sfoggiò un ampio sorriso e la cercò tra i banchi.
<< Kya, da oggi sei tu la caposquadra. >> Disse sorridendole, mandandole un piccolo cenno per farle capire di aver vinto quella lotteria. Lo sguardo della ragazza, dapprima distratto, si fece incredulo e Kya spalancò gli occhi come prima reazione.
Nella classe ci fu sorpresa, ma tra tutti si levarono subito le congratulazioni delle amiche di Nakamura, più quelle di qualcuno dei ragazzi. Kya dovette guardarsi intorno e capire che fossero tutti rivolti verso di lei per rendersi conto finalmente di aver capito bene; dopo qualche istante iniziò a strattonare Ryo al suo fianco, esultando quasi sul punto di mettersi a piangere dall'emozione.
<< E' tutto vero, Ryo? E' successo davvero? >> Continuava a chiedere mentre il suo partner rispondeva debolmente, non riuscendo a trovare un momento per prendere fiato e parlarle faccia a faccia.
<< Grazie! Grazie a tutti! >> Disse infine Kya voltandosi verso le persone che la stavano acclamando. Ormai si erano messi tutti a batterle le mani, alcuni tra loro sorpresi di quel risultato ma comunque d'accordo con la decisione. << Giuro che non vi deluderò! Non vi pentirete di aver scelto me! >>
Per quanto Kya fosse sempre stata sfacciata, si ritrovò ad arrossire e dovette prendersi un attimo per ricomporsi, in attesa che gli applausi finissero. Quando fu poi tornata la calma, Hachi e Nana conclusero di spiegare quali fossero i compiti del caposquadra, che variavano dal tenere unita la squadra durante le missioni al farsi carico di scelte anche estremamente difficili quando necessario ed essere un tramite con loro due in situazioni particolari.
<< Ancora non riesco a credere di essere stata scelta, in tutta onestà. >> Ammise la ragazza dopo che ebbero finito i due adulti. << Miravo a questo, è vero. Ma dare il massimo per ottenere qualcosa e riuscirci per davvero sono due cose diverse… Io sono lusingata della fiducia che avete deciso di riporre in me… >>
<< Non c'è bisogno che tu ti senta sotto pressione. Continua a fare quello che hai fatto: sii te stessa, è questo che ti ha fatto arrivare fin qui. >> Le disse Hachi con un sorriso paterno che sorprese tutti nella stanza.
Ancora commossa, Kya ringraziò nuovamente i due adulti e fece una riverenza anche ai suoi compagni di squadra, che da quel momento si sarebbero affidati a lei. Sembravano tutti felici di quella scelta, ma inevitabilmente chi aveva sperato di venire eletto non poteva serbare un minimo di risentimento; fu per questo forse che Nana rimase a osservare con attenzione il resto della squadra mentre applaudivano Nakamura, e notò quindi una luce quasi impercettibile di disappunto nello sguardo di Sentakami.
 
*
 
Di ritorno a Mistilteinn Kya ancora non riusciva a credere di essere diventata la caposquadra. Solo ora il suo cuore stava rallentando, carico delle emozioni che la sua elezione aveva portato.
Aveva dimostrato di poter veramente raggiungere i suoi sogni, se ci metteva anima e corpo con tutta sé stessa; se era stato così facile ottenere quell'incarico, allora qualunque cosa era alla sua portata… Chissà, forse persino Ryo l'avrebbe notata finalmente.
La voce di Momo la tirò via da quel groviglio di pensieri che le si era formato nella mente, facendole abbassare lo sguardo che aveva tenuto fisso sul soffitto.
La ragazza rise. << Non mi hai sentito, vero? >> Domandò divertita.
Kya si tirò su e lasciò pendere le gambe dal bordo del letto. << No, scusa. >> Disse imbronciandosi. Momo non sembrò infastidita.
<< Ho detto: "ti va di andare a fare una passeggiata?" >> Ripeté, questa volta vedendo il sorriso della sua compagna allargarsi a quella proposta.
Kya saltò giù dal letto e si mise al suo fianco prendendole il braccio. Mentre uscivano, Momo le sussurrò che era molto contenta che fosse stata scelta lei come leader. Kya era ancora scombussolata: normalmente rispondeva ai complimenti con naturalezza, ma questa volta si ritrovò a ridere sommessamente, non riuscendo a trovare le parole giuste per rispondere, e assieme alla sua amica uscì di lì per andare a cercare Naho.
Nella stanza accanto alla loro, l'atmosfera era decisamente più calda. Nonostante avesse accolto la decisione dei coordinatori, Suzuko si stava finalmente lasciando andare alla frustrazione; non voleva andare contro a una scelta dei due adulti che sicuramente avrebbero avuto le loro ragioni per scegliere Nakamura, ma dopo tutto l'impegno che aveva messo nel migliorarsi e dopo aver dimostrato di essere capace di essere una leader, non riusciva ad essere d'accordo con quella decisione. Non solo aveva dimostrato la crescita più esponenziale all'interno della squadra in proporzione ai risultati iniziali, ma le sue capacità di pensiero critico e la sua freddezza nelle situazioni delicate le permettevano di prendere le decisioni migliori per la squadra in ogni occasione, e messa a confronto con l'irruenta Kya, che sembrava sempre agire di istinto e che si preoccupava solo in seguito delle conseguenze, le sembrava incredibile che non avessero scelto lei, o come minimo una persona come Ojizaki.
Alla fine, sul piano fisico non aveva speranze contro di lei; anche pilotando lo Stridiosauro, Kya disponeva di molta più mobilità che in battaglia le permetteva di agire più in fretta e di partecipare più attivamente agli scontri, ma Suzuko credeva che la scelta dei coordinatori non fosse stata del tutto lucida. Avevano voluto una guerriera al posto di una stratega, il che poteva anche essere comprensibile fino a un certo punto, ma le sembrava assurdo che fosse bastato vederla in battaglia per decidere chi fosse più adatto a comandare.
Nakamura piaceva a tutti nella squadra, era una persona espansiva che si faceva spazio nelle vite degli altri anche quando questi non volevano; lei era più riservata, ma era capace di dare ordini e prendersi le sue responsabilità quando necessario… Temeva che l'altra invece avrebbe finito per portare il caos all'interno della squadra con il suo carattere.
Era stata a lamentarsi di quello con le altre, che come loro erano rimaste perplesse della scelta; in particolare Rin, che era stata sconfitta direttamente da Nakamura, perdendo la possibilità di mostrare il proprio valore nella battaglia a tre.
<< Mi dispiace molto che tu non abbia potuto partecipare. >> Commentò Suzuko poggiandosi alla finestra, quando Rin ebbe ricordato quel dettaglio. << Credo veramente che avessi le carte in regola per impressionare tutti. >>
<< Sì, la mia sfortuna è stata incontrare proprio Kya lungo il mio cammino… Ma credo che avrei potuto comunque fare ben poco contro di te e l'Anthurium. >>
Quello non era da lei: fino al momento della sfida Rin era stata sicura di sé e pronta a tutto, anche dopo la sconfitta si era mostrata combattiva riprendendo il fratello per i suoi errori. Adesso invece era diventata improvvisamente disfattista?
<< Non dovresti pensarla così. >> Provò a intervenire Aiko, che non sapeva bene come comportarsi in quella situazione; anche lei aveva sperato di farsi notare durante i test, ma diversamente dalle sue amiche non aveva mai creduto di avere molte chance di essere eletta. << Anzi, ti sei fatta valere contro la persona che alla fine ha vinto il torneo. Se ci pensi, è un gran risultato! >>
Rin apprezzò il tentativo di Aiko di tirarla su di morale, ma non si sentì tanto meglio. Suzuko invece sembrò approfittare di quello per rispondere con ancora più veemenza.
<< Sì, bé, un'ingiustizia è pur sempre un'ingiustizia! >> Strinse il pugno con intensità e si voltò a guardare entrambe le ragazze, sorprese. << Nakamura è una persona estremamente egoista e poco adatta a ricoprire il ruolo di cui è stata investita. >>
Ci fu silenzio per un attimo, la passione della ragazza aveva di certo colpito le sue compagne di stanza, che non seppero come reagire.
<< Ma… Nana e Hachi hanno scelto lei ormai. Cosa pensi di fare ora? >>
Suzuko si voltò portandosi una mano al mento e osservò fuori dalla finestra con aria interessata, come se stesse riflettendo molto profondamente.
<< Adesso niente. >> Rispose infine. << Mi ha battuta e gli adulti hanno ritenuto sensato farla caposquadra, quindi così sarà. Però la terrò d'occhio attentamente, per assicurarmi che sia idonea a quel ruolo. Nakamura sembra non avere nient'altro per la testa se non il suo caro Ryo, e io non voglio che il destino dell'umanità venga tenuto in mano da lei. Se commetterà un errore o comincerà a dare segni di cedimento, allora sarò pronta ad attaccare! >>
Quelle parole così decise da parte della loro compagna quasi misero paura ad Aiko e Rin, e le due ragazze non poterono che preoccuparsi all'idea che, all'interno della loro squadra, si sarebbe formata una spaccatura dovuta a scarsa fiducia e incomprensioni.
   
 
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