Anime & Manga > Slam Dunk
Segui la storia  |       
Autore: MaryFangirl    27/11/2021    1 recensioni
Per il Flufftober di quest'anno, una raccolta di dolci one shot dedicate ad Hanamichi e Kaede :)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Guardandosi allo specchio per la centesima volta e continuando a muoversi per verificare di essere decente da ogni lato, Hanamichi decreta che può andare. Può uscire. Fa un profondo respiro e si dirige in salotto, dove sua madre sta guardando un catalogo di vestiti, probabilmente scegliendo qualcosa di carino in vista della primavera in arrivo.
 
Anche Yohei è presente e sta guardando pigramente la tv a basso volume, dato che Hanamichi ha espressamente richiesto la sua presenza e il suo parere.
 
Hanamichi si presenta davanti a entrambi, schiarendosi la gola e richiamando la loro attenzione. La donna lo guarda, non celando affatto la sua sorpresa. Yohei non dice nulla, ha semplicemente un accenno di sorriso.
 
“Tesoro! Wow! Non è un po'...troppo?”
 
Hanamichi arrossisce. “Devo conoscere i suoi...non voglio sembrare uno sciattone”
 
“Sì, ma...”
 
“Stai molto bene, Hanamichi, rilassati e andrà tutto alla grande” interviene Yohei con tono tranquillo, tornando con gli occhi sul televisore.
 
Kyoko sospira. “Sì, è vero. Non preoccuparti di nulla, caro. Divertiti e passa una buona serata.”
 
Hanamichi annuisce, poi si muove rigidamente verso l'ingresso, non dimenticandosi di afferrare il mazzo di fiori che ha preso l'occasione. Cercando di calmarsi, esce, pronto per la grande serata.
 
 
 
Quando il campanello di casa Rukawa suona, e Hanamichi quasi si sente schiacciato dalla pressione che avverte, un po' come durante la prima partita a cui aveva partecipato, i secondi che attende prima che la porta si apra sembrano dilatarsi. Agita una mano, sperando di non mettersi a sudare, non vuole disgustare nessuno...
 
La porta si apre e Hanamichi riprende a respirare. Per fortuna è Kaede ad accoglierlo. La volpe, dal canto suo, che stava bevendo un succo di frutta, sente la cannuccia sfuggirgli dalle labbra mentre la sua bocca si apre spontaneamente.
 
Passa qualche altro istante di imbarazzante silenzio, per il quale la tensione di Hanamichi non fa che aumentare, prima che Kaede si riprenda dall'ipnosi.
 
“Doaho...”
 
“S-sono in anticipo?”

Kaede alza un sopracciglio, decidendo che non è il caso di sbavare. Ma Hanamichi vestito così è...sublime. Gli è già passata la voglia di condividerlo con altri.
 
“No, va benissimo...ma perché sei così agitato? E...giacca e cravatta? Non ce n'era bisogno” dice con tono monocorde, pensando di voler fare una sola cosa con quella cravatta, scioglierla, senza necessariamente fermarsi per quanto riguarda il resto dei vestiti...
 
Si riscuote, rendendosi conto che è stupido rimanere sulla soglia con Hanamichi che ha tra le braccia un grosso mazzo di fiori.
 
“Per me?” chiede ironico, tentando di alleggerire l'atmosfera, un Hanamichi così rigido e imbottigliato non è per niente usuale. C'è già lui che è abbastanza bloccato per entrambi, Hanamichi è quello allegro e alla mano, lo vuole così!
 
“Per tua madre...” soffia Hanamichi. Kaede si intenerisce, e allunga una mano.
 
“Dai, entra...ti aspettavano”
 
Hanamichi guarda la mano che Kaede gli sta tendendo e la prende. Ora respirare è di nuovo più facile.
 
Ma poco dopo aver compiuto due passi in casa, un tornado si piomba su Hanamichi, che si ritrova soffocato in un abbraccio inatteso e incredibile.
 
“FINALMENTE!!!”
 
Entrambi i ragazzi rimangono un momento sbalorditi dall'accaduto, Kaede ha ancora la bottiglietta di succo in mano e ha un'aria del tutto shockata, anche se poco dopo diventa irritata.
 
Hanamichi è uno stoccafisso, le braccia a sorreggere il mazzo di fiori strizzato tra lui e la matta che lo sta stringendo come ne dipendesse la sua vita.
 
Subito dopo, ha il piacere di capire chi gli sia saltato addosso.
 
“Sono così FELICE! Mio cugino avrebbe voluto rapirti e tenerti nascosto per sempre, ma ho contribuito a insistere che ti presentasse in famiglia ed è da una settimana che impazzisco all'idea di questo momento!” la voce trilla come un campanello acuto, e Hanamichi vede in faccia la ragazza dai lunghi capelli neri che porta con sé una nuvola di profumo e un sorriso ampio come la luna.
 
La giovane gli rifila poi una lunga occhiata e mugugna, con un'espressione molto compiaciuta.
 
“Cavoli, sei davvero bellissimo...non mi sento di biasimare Kaede...sicuro che ti piaccia lui? Ti inviterei volentieri a...”
 
“Saeko, piantala” la tronca Kaede, resistendo all'impulso di tirarle i capelli e ignorando Hanamichi ancora paralizzato come una statua. Poi si rivolge verso di lui, cercando di comportarsi da passabile padrone di casa. “Lei è Saeko, mia cugina. Saeko, lui è...”

“Hanamichi Sakuragi, lo so! Mio cugino tace su tutto tranne che su di te” aggiunge Saeko alzando le sopracciglia in maniera suggestiva. A questo, Hanamichi guarda Kaede.
 
“Davvero?”, sta già iniziando a rilassarsi.
 
“Tsk” è l'unico verso di Kaede, che si dirige verso la sala principale. Hanamichi lo segue, con un sorriso un po' sciocco, mentre Saeko, iper entusiasta, lo prende sotto braccio e comincia a dirgli cento parole al minuto. È davvero parente di Kaede...?
 
Giunto in salotto, Hanamichi trova davanti a sé una tavola ben apparecchiata perfettamente al centro della stanza. Tre persone sono già sedute, una è in piedi e sembra stia dando gli ultimi ritocchi ai piatti e alle posate, che per Hanamichi sono già disposti impeccabilmente.
 
La donna in piedi si gira verso i nuovi arrivati e si apre in un sorriso dolcissimo. Hanamichi perde un battito, riconoscendo il sorriso di Kaede che lui, soltanto lui può vedere. Ripensandoci si emoziona, dimenticando il nervosismo – soprattutto nel vedere che non ci sono solo i genitori di Kaede, ma anche un altro uomo e una donna...forse gli zii e i genitori di Saeko? - e finalmente porge i fiori alla signora di casa, inchinandosi appena.
 
“Buonasera e grazie di avermi invitato. Questi sono per lei, signora Rukawa”
 
La donna si avvicina e prende i fiori. “Benvenuto, Hanamichi, siamo molto contenti di conoscerti. Kaede era un po' restio, ma io e suo padre ci tenevamo tanto a sapere chi avesse compiuto il miracolo”, dicendo questo lancia un'occhiata al figlio, che risponde con un'alzata di occhi al cielo, ciononostante arrossisce leggermente, facendo sorridere Hanamichi.
 
La madre di Kaede poi osserva i fiori e il suo sorriso si amplia. “Sono stupendi, grazie mille. Hai visto, tesoro? È un gentiluomo” dice all'uomo seduto a tavola, evidentemente il marito, che annuisce con aria serena. Hanamichi aveva un po' più di apprensione a presentarsi davanti al padre di Kaede, nonostante tutte le volte in cui il ragazzo gli abbia detto che lui l'ha presa bene tanto quanto sua madre. Hanamichi non ha e non avrà mai modo di fare la verifica con il proprio padre, ma gli piace pensare e sperare che sarebbe stato lo stesso anche per lui.
 
Subito dopo Hanamichi non può fare a meno di notare di essere l'unico vestito così elegantemente. L'ansia torna a bussare, e pensa che avrebbe dovuto dare retta a sua madre e mettersi una semplice felpa o al massimo un bel maglione e pantaloni normali. Porta la mano al nodo della cravatta, come per prendere aria.
 
Poco dopo sente le dita di Kaede sfiorare le sue. Lo guarda, senza celare la punta di panico che sta avvertendo. Kaede gli fa un cenno col capo.
 
“Andiamo a lavarci le mani...arriviamo subito” dice agli altri, infischiandosene di sorrisetti e occhiate maliziose, specialmente da parte di sua cugina – la quale è quasi spinta a seguirli, ma uno sguardo omicida di Kaede la dissuade all'istante.
 
In bagno, Kaede si affretta a chiudere la porta, poi si gira verso Hanamichi e lo attira in un bacio intenso, passando delicatamente con le dita sulla sua giacca fino ad allacciargli le braccia al collo.
 
Aveva pensato a un bacetto fulmineo, giusto per salutarlo, ma sottovaluta sempre l'effetto che Hanamichi ha su di lui e il desiderio di mangiarlo ogni volta che lo vede. Specie vestito così.
 
“Devo fare qualcos'altro per aiutarti a rilassarti?” mormora sulle sue labbra.
 
Hanamichi avvampa. No, non è proprio necessario. Non ora, almeno. Scuote il capo.
 
Kaede ridacchia. “Ok, allora...tranquillo, ok? Piaci a tutti, come sempre, ed è solo una cena. Veloce, ho detto a mia madre di non esagerare con le portate”
 
Hanamichi rilassa le spalle, sorridendo. “Le mamme non danno mai retta a questa raccomandazione”
 
Kaede ci riflette un istante e sbuffa, annuendo, dovendogli dare ragione. Non era neanche previsto che ci fossero gli zii e Saeko, doveva essere una serata rapida e semplice, anche con una pizza e basta, ma quando sua cugina ha saputo che Hanamichi sarebbe venuto a casa per la prima volta, ha avuto un attacco isterico e ha preteso a tutti i costi di organizzare una cena al limite del sontuoso.
 
Sua madre è subito stata d'accordo e lui ha faticato non poco per far capire a entrambe che non doveva affatto essere un evento di stato, e che non era il caso di mettere Hanamichi in imbarazzo. Ma ovviamente quelle due non gli hanno prestato ascolto, nonostante i 'Sì, sì' di sua madre e Kaede ha paura di sapere realmente quanta roba sia stata preparata.
 
D'altronde, cosa può farci, con due donne di mezzo, ci si può solo fare da parte e obbedire. Lo sanno molto bene anche suo padre e suo zio.
 
“Davvero ho esagerato con la cravatta?” chiede Hanamichi incerto.
 
“Oh...beh, non era necessaria, è una cena in famiglia...anche se il completo ti sta benissimo” conferma, squadrandolo esattamente come ha fatto Saeko poco fa. Hanamichi deglutisce, “pensa a quando te lo strapperò di dosso e andrà tutto a meraviglia” conclude con aria semi teatrale, prima di girarsi e aprire la porta.
 
Hanamichi diventa rosso come un pomodoro, poi si stizzisce. “Che diamine di aiuto sarebbe questo?!”
 
 
 
Hanamichi ha l'impressione di assistere all'interrogatorio di un sospettato.
Il sospettato, è Kaede.
I poliziotti, sono sua madre e sua zia. Per inciso, sua madre è il poliziotto buono e sua zia quello cattivo. Sta scrutando Kaede da quando è entrato, come a volergli sondare l'anima. Per fortuna c'è sua madre a bilanciare il momento altrimenti ultra scomodo.
 
“Quindi...tu sei il ragazzo di Hanamichi” dice con voce lapidaria, proprio come se lo stesse accusando di omicidio. Hanamichi arrossisce, ancora il concetto di 'Kaede Rukawa è il suo ragazzo' gli fa diventare le gambe di gelatina. E davanti allo sguardo penetrante di sua zia, si potrebbe essere spinti a confessare qualsiasi reato.
 
Hanamichi osserva Kaede e gli risulta molto tranquillo. Certo, non è che dimostri un'ampia varietà di espressioni generalmente, ma Hanamichi si sente orgoglioso per il fatto che la sua volpe non sembri lasciarsi influenzare da sua zia.
 
Kaede annuisce.
 
La zia di Hanamichi, con le braccia incrociate, si limita ad annuire un paio di volte. Hanamichi le è grato per essere praticamente un secondo genitore per lui da dopo la scomparsa di suo padre, si è fatta veramente in quattro per aiutare sua madre nei momenti più bui in cui a fatica riusciva a sollevare una forchetta, dovendo a sua volta sopportare un dolore molto forte, trattandosi di suo fratello. Ma com'è noto, ognuno reagisce al lutto in modo diverso...c'è chi si accartoccia su se stesso, e chi fa di tutto per non fermarsi a lasciarsi inondare. Sua zia è di questa categoria e Hanamichi la stima, è stata fondamentale per lui e sua madre.
 
Ora, però...sta un tantino esagerando.
 
Sua madre sembra leggergli nel pensiero, perché si inclina in avanti con un sorriso tenero e materno.
 
“Hanamichi è molto felice grazie a te. Ne sono contenta” dice semplicemente. Kaede la guarda e abbassa la testa in un inchino rispettoso, notando sul suo viso la stessa fossetta che ha Hanamichi. Ha un viso tondo e dolce come quello di una bambola, occhi sinceri che contengono molte emozioni, un dolore che non sopisce mai ma una genuina gratitudine mentre gli parla. I suoi capelli sono castani, lunghi e cadono in boccoli.
 
La zia, invece, ha un'aria da dura, il suo taglio corto sembra sposare la sua personalità spiccia e pragmatica.
 
Il silenzio si prolunga un po', e se Kaede non dimostra fastidio a riguardo, per Hanamichi è diverso. Non è noto per la sua pazienza o la sua capacità di stare zitto e fermo.
 
“Ok, bene, l'avete conosciuto. Allora? Ordiniamo la pizza?”
 
Tra paia di occhi si girano verso di lui, come avesse parlato in un'altra lingua. Che diamine?
 
“Potrei preparare qualcosa...” comincia sua madre, parendo riflettere su cosa poter cucinare. Zia Rei sta di nuovo fissando Kaede, che ancora una volta non dà segno di esserne disturbato.
 
Hanamichi continua a parlare, sperando di sciogliere la bizzarra tensione che sembra presente nell'aria. Quasi si pente di aver invitato Kaede a casa sapendo che c'erano sia la mamma che la zia, le quali gestiscono un ristorante ma oggi è giorno di chiusura.
Entrambe sanno da un po' che si frequentano – e il periodo di frequentazione è ancora più lungo, perché Hanamichi e Kaede hanno inizialmente deciso di vedere come andavano le cose prima di coinvolgere altre persone – e hanno espresso una moderata curiosità all'idea di conoscere 'il pazzo in grado di sopportarlo'.
 
“Nah, è il tuo giorno libero, non cucinare anche oggi. Prendo i menù con le pizze...vieni?” domanda a Kaede, volendo allontanarlo dall'implacabile zia, che non ha ancora detto nulla.
 
Kaede annuisce e si alza, seguendolo in corridoio dove c'è il telefono, sotto il quale ci sono diversi biglietti da visita e menù di vari ristoranti.
 
“Scusa...non pensavo si comportasse così. È inquietante!” sussurra Hanamichi, timoroso che la zia possa comparire all'improvviso a sgridarlo per le sue parole.
 
“Figurati...sei il suo bambino, ci sta che sia così protettiva”
 
Hanamichi sgrana gli occhi e alza un sopracciglio. “Bambino?”
 
“Sarai sempre il suo bambino...come di tua madre. E io della mia” spiega Kaede, dando un'occhiata all'elenco delle pizze.
 
“Sì, ma...non serve trapassarti con lo sguardo come se fossi un criminale” obietta Hanamichi stizzito.
 
“Dai, non è grave. Non mi dispiace. Siamo fortunati ad avere genitori così, no? Tengono alla nostra felicità...tua zia ha l'aria di chi si butterebbe nel fuoco per salvarti senza esitare”
 
Hanamichi si stupisce. Non ci ha mai pensato, a quello. Ma soffermandocisi un momento, non può negare. Sorride, dando a Kaede un bacio sulla guancia.
 
Dopo cena, mentre Kyoko invita Kaede a rilassarsi un po' sul divano e a guardare la televisione prima di tornare a casa, Hanamichi e zia Rei sistemano il tavolo e danno una pulita.
 
“Mi piace” dice all'improvviso Rei, sciacquando i bicchieri nel lavandino.
 
“Mh?”
 
“Il tuo ragazzo. Mi piace” ripete, annuendo col capo per avvalorare la sua affermazione.
 
“Oh...ne sono contento. Da come lo scrutavi prima, ero portato a pensare il contrario”
 
Rei sogghigna. “No, che dici...cercavo solo di capire”
 
“Capire cosa?”

“Se fosse davvero innamorato di te”
 
“Per quale motivo dovrebbe mentire o fingere?” si esaspera Hanamichi.
 
Rei non risponde e Hanamichi sa che anche lei sa che quello che ha detto è assurdo.
 
“Beh...penso sempre che sia mio dovere proteggerti. Da tutto e da chiunque. È insensato, lo so, ma è così. E poi tu, con una persona così tanto diversa da te...ammettilo, nemmeno tu ci avresti creduto”
 
Su questo non ci piove, accetta Hanamichi ripensando al loro primo incontro, quando aveva quasi ucciso Kaede di botte. Gli viene voglia di ripiegarsi su se stesso per la vergogna al ricordo. Ma forse, in fondo, non cambierebbe niente del passato, visto il presente.
 
“Quindi hai deciso che ti piace. E cosa ti ha convinto?” chiede Hanamichi, prendendo distrattamente ad asciugare i bicchieri, non riuscendo a stare con le mani in mano. È come sua zia, dopotutto.
 
“Il modo in cui ti guarda”
 
“E come mi guarda?”
 
Rei sorride, chiudendo l'acqua del lavandino e recuperando uno strofinaccio per asciugarsi le mani.
 
“Come tu guardi lui...”
 
Poi esce dalla cucina, piantando in asso Hanamichi, che aspetta circa un minuto prima di sbottare.
 
“Che diamine di risposta sarebbe?!”

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slam Dunk / Vai alla pagina dell'autore: MaryFangirl