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Autore: Angel TR    28/11/2021    1 recensioni
Una storia per ogni fiore.
{Raccolta partecipante alle Challenge "Solo i fiori sanno" indetta da Pampa313, "I like that quote, said the month" indetta da Mari Lace e "Things you said" indetta da Juriaka sul forum di Efp}
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Asuka Kazama, Emily Rochefort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Belle Époque'
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31- Things you said when you asked me to marry you / Le cose che hai detto quando mi chiedesti di sposarti

16. Gerbera rosa: giovinezza
Inclinandosi verso di lei, gli occhi azzurri spalancati dalla curiosità, Lili sporse la boccuccia per chiedere: «Rozza camionista, cosa vuoi fare da grande?»
Asuka corrugò la fronte. «Credo… continuare la gestione del dojo di mio padre?» ipotizzò. Stava per rimbalzare la domanda quando le venne in mente che Lili era milionaria e certamente non aveva grandi preoccupazioni riguardo all'età adulta.
Lili annuì, convinta. «Io sarò all'accoglienza. Insomma, Asuka, mi hai vista? Sono meravigliosa ed elegante, ti farò guadagnare tantissimi clienti! Anche quando sarai vecchia e decrepita, io sarò con te e ti aiuterò a gestire il dojo!» promise. «È importante pensare agli affari di famiglia già da adesso che siamo giovani e forti» concluse.
«Sogna!» grugnì Asuka, e, tanto per sottolineare il concetto, la colpì dritto dritto in faccia con un cuscino di piume rosa.
{142 parole}

14. Garofano rosa: fedeltà
Lili batté nervosamente lo stivale bianco per terra. A braccia conserte, gli occhi che sprizzavano scintille, sembrava una dea francese – ops, monegasca – della vendetta. «Insomma, Asuka, rispondi!» sbuffò, impaziente. «Mi hai mai tradita?» domandò, imperiosa, riducendo gli occhi a due fessure.
Seduta sul tavolo, la mano risposta su uno strano aggeggino che avrebbe dovuto, in qualche modo misterioso, validare la genuinità della sua risposta, Asuka roteò gli occhi. «Come posso tradirti se non stiamo insieme, Oca Bionda?» bofonchiò.
Lili colpì il tavolo con la mano; stava letteralmente sbuffando fumo dalle narici. «Ecco, lo sapevo!» soffiò, l'espressione mortalmente tradita e allo stesso tempo consapevole – l'espressione di chi coglie sul fatto il gatto che graffia il divano nuovo. «Non mi sei fedele! E pensare che io ero pronta a fare il grande passo!» ululò, mettendosi le mani sul cuore come una moderna Mario Merola. «Io volevo sposarti e tu… e tu…» La sua voce si ruppe in finti singhiozzi.
Asuka sbatté le ciglia lentamente per esplicitare l'assurdità della richiesta di Lili. Non erano nemmeno maggiorenni, cos'era adesso quella storia di sposarla? «E dov'è l'anello, scusa? E poi che proposta di matrimonio è mai questa, Oca Bionda!» esclamò, contrariata.
Lili si chinò su di lei, utilizzando le braccia come leva sul tavolo, nemmeno fosse una poliziotta dell'FBI impegnata nell'interrogatorio di un pericoloso criminale. «Allora tu vuoi sposarmi, Asuka Kazama! E sai questo cosa vuol dire, eh? Che siamo fidanzate!» risolse il caso, trionfante.
Le guance di Asuka si chiazzarono di rosso. «Ma cosa vai dicendo… no che non ti voglio sposare…»
Bip!
Lili interruppe sorpresa la sua grande esibizione teatrale. «Ah!» scattò, puntando l'indice accusatore. «Tu menti, Kazama!»
{301 parole}

35. Rosa rosa: dolcezza
Dalla finestra si levava una nube di fumo che sembrava riprodursi all'infinito. Asuka irruppe nella cucina, tossendo e sventolando la mano per tentare di liberare la propria visuale. «Lili! Che succede!? Perché la cucina sta andando a fuoco?» urlò, preoccupata e arrabbiata al tempo stesso. Sapeva che c'era lo zampino della Bionda dietro quel mancato incendio! «Potevi far scoppiare la casa!» si allarmò, facendosi strada tra il fumo.
Trovò Lili davanti al forno, una striscia di farina lungo la guancia arrossata, un grembiule a pois rosa, ormai rovinato, stretto attorno al corpo snello. Sul guanto da forno, che avvolgeva la mano sventolante, si leggeva "Ci vuole dolcezza in cucina!". Lili fece un colpo di tosse prima di lamentarsi: «Volevo preparare una torta per te ma quella non si è voluta cuocere, guarda!»
Asuka sollevò un sopracciglio. «La torta non si è voluta cuocere» ripeté, scandendo le parole.
Lili annuì con il capo, furiosa. «Ora la picchio!» minacciò, sollevando la mano guantata di "Ci vuole dolcezza in cucina!". Eh, come darle torto!
{180 parole}

  
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