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Autore: Yokohomi29    04/12/2021    0 recensioni
"Non si può sempre avere tutto dalla vita.
Com'è quel detto? Fortunato nel gioco, sfortunato in amore?
Io ne sono un chiaro esempio. O forse, sono solo un idiota che non sa capire le persone e si innamora di quelle sbagliate."
Jungkook non è mai stato fortunato in amore. Che sia la volta buona, che trovi la felicità?
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Park Jimin
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Guardo di nuovo il telefono, leggermente nervoso.

Sono in ritardo...

Mi chiudo meglio il giubbotto per coprirmi dal freddo, mentre aspetto che i miei amici mi passino a prendere con un Uber. 

Namjoon ha invitato me, Taehyung e Jin a passare le vacanze di Natale nella sua casa in montagna che, dopo aver supplicato per giorni i suoi genitori, è riuscito a farsi lasciare le chiavi per poterci andare da soli.

Certo, mia madre era un po' riluttante a mandarmi a far vacanza in un posto dove prendeva poco segnale e insieme a Taehyung, ma sapendo che ci fosse Nam, alla fine sono riuscito a convincerla.

Il problema più grande, invece, era Jin.

Era più un mese che non mi rivolgeva la parola e, andando in scuole diverse non sono mai riuscito a vederlo. Ogni tanto andavo a casa sua per vedere se c'era, ma credo che sua madre trovasse sempre una scusa per coprirlo. Ai messaggi e alle telefonate non rispondeva mai e ogni volta partiva la segreteria.

Quindi è da quel fatidico giorno che non lo vedo, il che mi rende un po' nervoso.

Alla fine della via, vedo arrivare un auto azzurra e gialla e capisco che il momento sta arrivando.

Il veicolo si ferma davanti a me e la portiera del passeggero davanti si apre, facendo uscire Namjoon.

"Ciao Kookie, scusa il ritardo, ma QUALCUNO, si era dimenticato che dovevamo partire oggi e ha fatto ritardo" sorride lui.

"NON È VERO!" Sento urlare Taehyung da dentro l'auto.

Rido. 

Dovevo immaginarlo.

Namjoon mi aiuta a incastrare il mio zaino nel bagagliaio insieme ai loro e poi saliamo in macchina.

"Ciao ragazzi" li saluto.

"Ciao Jk" mi saluta Tae, che è seduto nel mezzo di fianco a me.

"Ciao." Il saluto di Jin è molto freddo e a voce bassa, quasi facevo fatica a sentirlo. Lui è seduto nel lato finestrino opposto al mio, probabilmente avrà chiesto a Taehyung di mettersi in mezzo per non stare vicino a me.

Mentre l'auto riparte e Namjoon spiega all'autista dove deve andare, guardo Jin -che guarda fuori dal finestrino, silenzioso- e poi Tae, che si limita ad alzare le spalle.

 

Siamo già da un ora in viaggio e non ne posso più.

Taehyung non la smette di muoversi e proporre giochi da fare, è stato sgridato più volte dall'autista, minacciandolo di lasciarlo in mezzo alla strada.

Jin si è addormentato da un pezzo, ha la testa piegata all'indietro appoggiata sul finestrino, con la bocca aperta. Ovviamente Tae non ha perso tempo per fotografarlo.

Namjoon conversa con l'autista e io cerco di farmi i fatti miei. Non mi piace parlare quando sono in auto, mi viene sonno e non riesco più a ragionare.

Naturalmente non ho intenzione di dormire, perché altrimenti finirei nell'album fotografico di Taehyung.

Sento il telefono vibrarmi in tasca, lo prendo per vedere chi è.

Probabilmente è mamma.

Guardo:Tae

Mi volto verso di lui a guardarlo, lui si limita a fare cennò con la testa verso il telefono.

Alzo gli occhi al cielo e leggo il suo messaggio.

 

Da: Tae

Che intenzioni hai con Jin?

 

Io

Non lo so, ti ha detto qualcosa?

 

Tae

...Qualcosa si...

Niente di piacevole...

Un po' gli è passata

Però voglio passare bene queste vacanze... finalmente andiamo in montagna!

 

Io

Lo so

 

Alzo la testa per guardare il mio migliore amico e gli accenno un mezzo sorriso, lui ricambia e ricomincia a cantare, dopo aver smesso per un po'.

"Eh no, ragazzo! Sei bravo ma ti avevo detto di smetterla!" Lo sgrida l'autista.

 

Dopo ancora qualche ora di auto, finalmente arriviamo davanti a una casa immensa, sembra esser stata costruita nei primi anni 90', con uno stile tradizionale coreano in legno.

È tutto ricoperto di bianco, rendendo quel posto, ancora più magico.

Mentre Tae cerca di svegliare Jin e Namjoon paga l'autista, io scendo dall'auto, affondando i piedi nella neve. Un brivido di freddo mi percorre dai piedi fino alla punta dei capelli.

Non avevo mai visto la neve.

 

"Kookie mettiti il cappello o ti cadranno le orecchie" mi avverte Namjoon mentre apre il bagagliaio per passarmi lo zaino.

"Oh, l'ho scordato" 

"Davvero? E i guanti li hai portati?"

Scuoto la testa ridacchiando imbarazzato.

"Tae abbiamo un altro scemo, non sarai l'unico!" Si limita a dire, alzando gli occhi al cielo.

"Tieni." Dice, passandomi un berretto e un paio di guanti. "Meno male che ne ho portati un po', sapendo come eravate fatti..."

"Grazie"

 

"Mh, siamo già arrivati?" Sento sbiascicare Jin.

"Si, dai muoviti che vorrei scendere anche io!" Si lamenta Tae.

 

Ci incamminiamo verso l'entrata, il cancello del giardino è in ferro battuto e scommetto che se ci appoggiassi una mano, rimarrei incollato li.

"Ti sfido a leccarlo" sento Tae sussurrare a Jin.

"Leccalo tu, visto che ti piacciono le cose lunghe e dure" risponde lui.

Sbuffo una risata, girandomi a guardalo divertito.

Lui  non ride, mi guarda serio e ancora un po' riesco persino a sentire cosa sta pensando: "Tu stai zitto che hai già leccato abbastanza". Si sicuramente avrà pensato questo. 

Tae invece, non sembra affatto offeso da quello che ha detto.

Faccio una smorfia dispiaciuta e mi giro.

"Allora ragazzi, i miei mi hanno lasciato una lista di cose da fare appena arrivati e prima di andare via, così la casa sarà a posto per la prossima volta." Ci dice Nam, mentre apre il cancello e oltrepassiamo il giardino innevato. "Ci divideremo i ruoli così finiremo presto e potremmo rilassarci" continua aprendo anche la porta di casa.

"Sono felice che questa vacanza inizi con delle faccende domestiche, non avevo proprio voglia di godermi le vacanze" dico sarcastico.

"Beh, se non vuoi passare una settimana al buio e al freddo, dovrai fare questo piccolo sforzo. Altrimenti il capanno degli attrezzi è laggiu"

Entriamo in casa e la troviamo buia e fredda, Nam tira fuori il telefono, due foglietti di carta e un mazzatto di chiavi.

"Bene, allora io mi occuperò di accendere la corrente, Jin tu accenderai la caldaia e il gas che trovi di la in cucina, ecco le istruzioni" Dice passandogli il foglio "Kookie, tu hai il compito di aprire l'acqua, trovi la valvola sul retro, mi raccomando tieniti i guanti, apri pure il capanno degli attrezzi per prendere delle pinze se non riesci con le mani" continua passandomi le chiavi "e Tae..." si ferma un attimo, pensieroso. "Tu... apri le finestre" conclude.

"Le finestre?" Chiede scettico.

"Si" conferma lui.

"Perché non posso fare qualcosa di più importante? Tipo accendere il fuoco?"

"No, infatti, meglio che stai tranquillo, ho giurato ai miei che non ti avrei fatto toccare nulla, e così sarà"

"Ah, ma io credevo di piacere ai tuoi" si rattrista Tae.

"Tu piaci ai miei, solo che non si fidano" ridacchia Nam.

In effetti i genitori di Namjoon non sono gli unici a non fidarsi di Taehyung, pensando anche a mia madre. Però questo non ho intenzione di dirglielo.

 

Mi avvio dietro la casa per cercare di aprire la valvola dell'acqua e intanto sento Tae lamentarsi ancora: "Che poi sei tu quello imbranato" 

Ridacchio e comincio a cercare l'otturatore.

Lo trovo poco dopo, nascosto fra due cespugli ricoperti di neve. Mi sistemo i guanti e provo a girarlo. 

Nulla.

Ci riprovo mettendoci più forza.

Niente.

Prendo le chiavi e vado verso il capanno degli attrezzi. Riesco ad aprirlo alla terza chiave, apro la porta e la stanza è buia e polverosa.

Mi fa uno strano effetto stare li, da dentro esce dell'aria fredda, molto più fredda di quella che ce all'esterno. Restando fuori dalla porta, cerco un interruttore tastando con le punte delle dita, senza entrarci del tutto.

Mi inqueta.

Non trovo nessun interruttore, cosi tiro fuori il telefono e accendo la torcia.  Appena la stanza si illumina, noto un tavolo sulla destra con appesi degli attrezzi. Faccio solo un passo in avanti e mi allungo per prendere quelle che sembrano delle pinze ed esco velocemente da li.

Jungkook sei un cagasotto.

Dopo aver chiuso a chiave la porta, sperando che non debba aprirla più- Si okay, dovrò di certo metterlo via, ma non devo farlo necessariamente adesso- provo di nuovo ad aprire il rubinetto, con tutta la forza che posseggo.

"Daiiiii-"

 

SBAM

 

"Kookie!?"

"Hey!"

"L'hai ammazzato."

"Non è morto, respira!"

"Chi avrebbe mai detto che persino un compito così semplice avrebbe portato disastri"

"Come facevo a sapere che si trovava proprio davanti a quella finestra?"

Sento delle voci ma non vedo nulla, ho un tremendo mal di testa e non capisco perché...

"Mh..." mugugno.

"È sveglio!" Sento Tae urlare.

"Si sono sveglio" dico mentre mi tocco il viso, sentendo una mascherina per gli occhi. ghiacciata e me la tolgo.

Probabilmente questa appartiene a Jin.

Ci troviamo in quello che dovrebbe essere il soggiorno della casa, sono disteso su un divano in velluto azzurro, cosa che sembra stonare con gli altri mobili in legno scuro. Taehyung é seduto su un poggiolo alla mia sinistra, Namjoon è inginocchiato di fronte al divano, di fianco a me, mentre Jin è appoggiato allo stipite della porta a pochi passi da noi.

"Che è successo?" Chiedo, mettendomi seduto.

"Taeyhung a provato ad ucciderti" mi spiega Jin e io rimango un po' sorpreso dal fatto che ha deciso di rivolgermi la parola.

"Non è vero, Jk! Se avessi voluto ucciderti, saresti già morto" commenta Tae sorridendo.

Rimango un attimo in silenzio "buono a sapersi..." dico poi, un po' confuso.

"Come stai Kookie?" Chiede Nam.

"Mi fa male la testa, ma sto bene... non sono riuscito ad aprire l'acqua" mi scuso.

"Nessun problema, l'ho aperta io. Tu stai pure qui tranquillo, noi prepariamo i letti e poi accenderemo il camino... e no, non lo farai tu" dice rivolgendosi a Tae.

"Poi potremmo sistemare i bagagli" conclude lui.

"Va bene" diciamo in coro e mi distendo di nuovo sul divano, rimettendomi il ghiaccio sulla fronte.

 

***

 

"Jungkook" 

Sento una voce chiamarmi, cosi alzo la mascherina, liberando un occhio per vedere chi è: Jin.

In effetti solo lui poteva chiamarmi col nome completo.

"Si, Jin?" Chiedo alzandomi del tutto, tenendo in mano la mascherina.

"Abbiamo finito di fare i letti, a quanto pare dovremmo dividerci in due stanze, con chi vuoi dormire?" Il suo tono è abbastanza freddo e svogliato, probabilmente è stato costretto da Taehyung per venire a parlarmi.

"Se vuoi, io sto in camera con Taehyung cosi tu puoi stare solo con Namjoon" dico piano, sperando che l'idea possa piacergli.

"Ottimo." Dice semplicemente, per poi andarsene.

Rimango li fermo, confuso per la situazione ma leggermente più felice.

Mi ha parlato, è un passo avanti.

Decido di salire anche io, dato che non avevo visto ancora la casa, essendomi fermato all'ingresso.

Sembra la classica casa dei film horror, tantissime rampe di scale strette e scricchiolanti, corridoi lunghi e stretti, in penombra. Sono presenti molte porte chiuse in legno massiccio, quadri inquietanti sulle pareti e nonostante abbiamo acceso il riscaldamento e il camino, fa ancora molto freddo.

Non mi piace questa casa.

"Ragazzi?" Li chiamo.

Nessuna risposta.

Mi guardo in torno, ci sono solo porte chiuse, a parte una, in fondo al corridoio buio.

Vado verso la porta e la apro.

"Ragazzi?"

La stanza dove mi trovo è illuminata solo da un piccolo fascio di luce che entra dalla finestra, che sembra abbia aperto Taehyung.

C'è un letto a castello sulla destra e una scrivania e un armadio sulla destra. Sopra la scrivania, sembrano esserci molte foto che, dato la poca luce non riesco a identificare.

Nella stanza fa molto freddo, molto più di tutta la casa, provo a chiudere la finestra, scoprendola già chiusa. All'improvviso la porta si chiude e il panico mi pervade. Corro verso la porta e cerco di aprirla.

Non si apre.

"Ragazzi! Non è divertente!"

Do una spallata alla porta con tutta la forza che riesco a dare, e fortunatamente riesco ad uscire, ritrovandomi di nuovo nel corridoio.

Stai calmo Jungkook, è solo suggestione.

Mi allontano il più velocemente possibile da quella stanza, con in pensiero di non volerci entrare mai più. Salgo al terzo piano, sperando di trovarli li e all'ultima stanza in fondo al corridoio, sento delle voci. 

 

Mi fermo un istante prima di aprire la porta e resto in ascolto.

"Eddai, perdonalo. Era ubriaco, ci sta malissimo per questo." Sento la voce di Tae.

"Lo so, ma è Namjoon, capisci?" Dice Jin.

"Guarda che erano in due ad essere ubriachi e lo sai. Di certo etero com'è, non avrebbe mai baciato Jk cosi."

"E Jungkook, si?"

"Ho i miei dubbi, ma comunque sa benissimo cosa provi per Namjoon."

 

"Cosa stai facendo?"

Una voce dietro di me, mi fa urlare per lo spavento.

"Nam!"

La porta, invece, dove stavo origliando si apre e c'è Jin a guardarmi male.

"Sono venuto a chiamarvi per la cena.."

"Grazie, arriviamo." Risponde Taehyung sorridendo.

Vedo Nam alzare gli occhi, prima di scendere.

Dopo qualche secondo di silenzio sento Tae dire: "Stavi origliando?"

"No, macché. Stavo appena uscendo dal bagno." Rispondo imbarazzato.

"Bene, visto che stavi origliando, non serve che ti ripeto il discorso. Jin?" 

"Cosa?"

"Avanti!"

Jin sospira.

"Jungkook mi dispiace se ti ho ignorato... e insultato, non era colpa tua."

Resto sbalordito.

"Va bene."

"Tutto qua?" Chiede Taehyung incredulo.

"Che devo dire? Sono contento!"

Mi avvicino per abbracciarlo.

"Però non mi torna qualcosa, quando mi hai insultato?"

"Ah, allora scusa se ti ho insultato alle spalle." Dice abbracciandomi.

 

***

 

Il resto della serata la passiamo tranquilli, prendiamo in giro Namjoon perché non sa cucinare, urliamo a Taehyung perché non vogliamo sentirlo cantare e addobbiamo l'albero di natate.

Quest'anno sono riuscito a fare i regali a tutti, nonostante mia madre mi avesse dato pochi won.

Fortunatamente io e i miei amici mettiamo sempre un limite da spendere, cosi da non offendere nessuno.

Vedo Jin appoggiare tre pacchetti sotto l'albero e per un istante mi chiedo per chi sia il terzo.

Lui sembra notare il mio sguardo, perché mi dice: "Si Jk, è per te." Sorride imbarazzato "Anche se ero arrabbiato non vuol dire che non ti voglia bene" aggiunge piano senza farsi sentire da Nam.

Senza nemmeno pensarci, gli salto addosso per abbracciarlo e quasi cadiamo per terra.

"Ma che fate voi due? Prendetevi una camera se volete fare zozzerie" sentiamo Nam lamentarsi leggermente divertito e Jin in un attimo mi spinge via, rosso in viso.

 

Durante un momento di noia, dove non abbiamo idea di cosa fare, racconto l'episodio della stanza in fondo al corridoio e di come mi sono sentito, entrando li dentro.

Jin e Tae mi prendono in giro, dicendo che i fantasmi non esistono e che sono un fifone, ma Namjoon sembra evasivo al riguardo.

"Che c'è Nam?" Chiedo.

"Beh..."comincia lui "I miei hanno comprato questa casa perché costava poco, visto che..."

"Visto che ... cosa?" Chiede Tae leggermente ansioso.

"Il proprietario prima è morto qui."

"Stai scherzando?" Chiedo sconvolto.

Lui scuote la testa. " Infatti ogni volta che venivo qui da piccolo, provavo una strana sensazione. Mio padre giura ancora che in soffitta ha visto qualcuno."

"Ti prego Basta! Questa casa mi da già i brividi cosi!" Urla Jin spaventato.

E poi il cagasotto sarei io?

Certo, ora che ha raccontato questa storia, voglio stare ancora meno, in questa casa, ma cerco di non pensarci, voglio godermi le vacanze.

 

 

 

"Dovè Tae? È sparito da un po'..." chiedo agli altri, che si limitano ad alzare le spalle. 

È salito al piano di sopra da qualche minuto, dicendo che doveva prendere una cosa, ma pensando a com'è spaventosa questa casa, non mi fido a lasciarlo da solo, cosi mi alzo e vado a cercarlo.

Certo, potrebbe benissimo essersi nascosto per farmi uno scherzo...

Arrivo alla porta della nostra camera, trovandola leggermente aperta, dal quale esce un piccolo fascio di luce. Mi preparo a cosa potrebbe succedere e apro la porta, chiamandolo.

Spalanco gli occhi imbarazzato, vedendo che nella stanza, il mio migliore amico è completamente nudo, intento a cambiarsi. Per un istante i miei occhi cadono sulla sua intimità prima che lui possa coprirlo con le mani e urlarmi di uscire.

Mi chiudo la porta alle spalle e mi ci appoggio contro.

No, di certo non ero preparato per questo!

Sento un brivido che mi percorre le gambe e un gonfiore all'altezza del cavallo.

Cosa?!

No no no!

Prendo un bel respiro cercando di pensare ad altro. 

Non è possibile!

Sento il viso diventarmi tutto rosso e decido di andarmi a rinfrescare in bagno, dalla mia testa non vuole uscire l'immagine del membro di Tae e la cosa non mi piace.

Questo non significa nulla, non vuol dire niente.

 

Tock tock

 

Sento bussare alla porta.

"Che vuoi?" Urlo agitato.

"Sono Nam"

Ma che diavolo..

"Che vuoi?" Urlo di nuovo.

"Tae è appena sceso e mi sembrava agitato. Avete litigato?"

"No!" 

"E che è successo?"

Sono troppo imbarazzato per parlarne con lui, non capirebbe nemmeno.

Cosa deve capire Jungkook? Tu sei etero!

Questo è solo un incidente.

Certo non avevo mai visto un altro ragazzo nudo prima d'ora, io e Tae avevamo sempre fatto il bagno in costume, quando ci capitava. Vederlo cosi, mi ha fatto uno strano effetto e probabilmente è lo stesso per lui.

"Kookie?" Sento Nam chiamarmi di nuovo.

Apro la porta e lo faccio entrare, tornando poi a sedermi sul bordo della vasca da bagno.

"Che è successo?" Chiede ancora, sedendosi di fianco a me.

Ripenso all'accaduto e sento le guance andarmi a fuoco.

"Ho... visto Tae..."

"Cosa?"

"Nudo"

Lui scoppia a ridere, rischiando pure di cadere nella vasca.

"Tutto qua?" Ride lui.

"Che vorrebbe dire "tutto qua"? È stato imbarazzante!" Urlo irritato.

"Vuoi davvero farmi credere che non vi siete mai visti nudi? Non vi conoscete dall'elementari?"

"No, eravamo sempre con il costume.."

Lui continua a ridacchiare piano e a me viene davvero voglia di spingerlo nella vasca.

"Kookie è normale che ti senta imbarazzato, ma è il tuo migliore amico, almeno cosi hai visto tutto" continua a ridere.

"Non è quello il punto!" Mi irrito io.

"E qualè?"

Lo vedo abbassare gli occhi, dove sto tenendo le mani in questo momento e questa volta vorrei buttarmi io nella vasca.

"Oh"

"Ti prego non dirlo a Taehyung" lo supplico.

"Beh... io.." boccheggia per un attimo per poi tornare a guardarmi negli occhi, un po' imbarazzato.

"Quindi tu... e Taehyung..." fa gesti con le dita, ma io non capisco.

"Io e Tae cosa?" Chiedo confuso e irritato.

"No cioè..." chiude gli occhi per un istante e prende un bel respiro, prima di riprendere la parola "Ti piace Tae?" 

Cosa?!

"Cosa?! Scherzi?!" 

"Okay okay" cerca di calmarmi.

"Può esserci l'eventualità che ti possano piacere ANCHE  i ragazzi?"

"No, io sono etero!" Puntualizzo.

"Kookie" questa volta lo dice con una tale fermezza, da spaventarmi. "Non ti sto giudicando. È una cosa assolutamente normale e lo è anche che tu non riesca ad accettarlo. Può darsi anche che non sia cosi, oppure hai qualche... tendenza verso altre cose, devi solo scoprirlo."

Rimango in silenzio, sconvolto dal fatto che sia proprio Namjoon Kim a farmi questo discorso, il ragazzo più etero che conosco.

Io sono etero.

Mi obbligo a pensare, ma subito dopo ricompare nella mia testa, Tae nudo e la mia convinzione cede.

"Ci penserò" dico in fine a Nam, lui mi accenna un sorriso e se ne va dandomi una pacca sulla spalla.

 

Dopo essere rimasto in bagno per un bel po', decido di andare direttamente a dormire, non do la buona notte a nessuno e mi dirigo verso la stanza che Taehyung ha scelto per noi.

Mi rendo conto appena ora di non aver ancora disfato lo zaino, ma non ne ho molta voglia, così tiro solo fuori il pigiama e mi infilo nell'letto in alto del letto a castello, sapendo che Tae soffre di vertigini.

Non riesco.

Non sono gay. È solo una coincidenza.

"È normale che tu non riesca ad accettarlo" ripenso alle parole di Nam e tutto ciò mi sembra assurdo. 

È normale...

Tae e Jin sono pur di quella sponda, non c'è nulla di male, ne parlano anche tranquillamente.

In effetti non ho mai chiesto ad entrambi come hanno fatto ad'accettarlo, avranno fatto fatica come sto facendo io?

Ma che sto dicendo?!

Prendo un bel respiro e cerco di calmarmi un attimo.

Okay, mettiamo il caso che fossi gay, o bisessuale o quello che è... cos'è che mi da fastidio?

Quello che possano pensare le persone?

Però ho i miei amici che mi sostengono e mi vogliono bene...

Sento la porta della stanza aprirsi e un tenero "Kookie" mi chiama "sei sveglio?"

"Si Tae" mi metto seduto guardandolo da sopra il letto.

"Ti va di parlare?" Chiede timidamente.

Annuisco e scendo, sedendomi sul letto di sotto, lui fa lo stesso.

Ci guardiamo per un istante in silenzio, poi lui prende parola: "Non mi da fastidio che mi hai visto nudo, si insomma, ho un po' di insicurezze verso il mio corpo, ma credo che le abbiamo tutti, no?" Sorride lui e l'unica cosa che mi viene da pensare è che il suo corpo non abbia nulla che non vada.

È perfetto e bellissimo.

"Cioè, insomma, immagino che anche tu abbia i tuoi problemi su grandezz-"

"Credo di essere gay." Lo interrompo, non riuscendo più a trattenermi, sentendomi subito accaldato.

Lui mi guarda sconcertato, per poi sbuffare una risata scettica "Cosa?"

"Cioè, si insomma... non pensare male. Non mi piaci tu! Ma..." il pensiero di Tae nudo mi torna alla mente e sento di nuovo il fastidio alle gambe, così decido di alzarmi per camminare un po'.

"Non mi è mai capitato prima, non so cosa voglia dire..."

"Ti sei eccitato dopo che mi hai visto nudo?"

Kim Taehyung, perché sei così maledettamente diretto senza un briciolo di imbarazzato?

Dopo averlo sentito dire cosi a voce alta, mi sento sprofondare dalla vergogna.

Non riesco a guardarlo negli occhi, è troppo imbarazzante, mi limito ad annuire piano.

"Oh" fa lui.

"Beh, che dire..." ridacchia imbarazzato "sono lusingato, insomma, non pensavo di avere un bel corpo."

Cosa?!

"Tutto qui? Non hai altro da dire?" Chiedo leggermente irritato.

"Beh Jk, se ti piacciono anche i ragazzi non è un problema, infondo ho sempre detto che saresti entrato nel giro. In più a me è successo un sacco di volte, pensando a te..." conclude lui.

"Cosa?!"

"Ma è normale, non ci deve essere per forza qualcosa, no?"

Resto un attimo in silenzio a guardarlo. Sembra davvero sincero mentre lo dice, mi da un po' più di sicurezza. 

"No, credo di no... quindi non ti da fastidio?"

"Assolutamente no. Anzi, ti presenterò qualche mio nuovo amico" si alza entusiasta.

 

***

 

Dopo quella conversazione siamo andati a dormire e non ne abbiamo più parlato.

Il giorno dopo, Nam mi ha chiesto come andasse con la mia scoperta e mi sono limitato ad alzare le spalle.

 

Il resto della settimana passò abbastanza tranquilla: andammo a camminare in giro per il paesino dove eravamo; giocammo a palle di neve, dove colpì in faccia Jin che ovviamente si offese; 

Guardammo film natalizi fino a mezzanotte e scartammo i regali.

 

Jin mi regalò un set di maschere per il viso, molto apprezzati. Nam, aveva optato per un art book del mio manga preferito. Tae invece, mi aveva comprato un profumo per ambienti.

Meglio dell'anno scorso.

Quell'anno, Nam si era dimenticato di farmi il regalo di natale, Jin mi aveva preso un porta chiavi e Tae, beh lui non c'era...

Ma sono felice di queste vacanze e mi dispiace davvero che domani ce ne torniamo a casa.

 

Prima di partire, il giorno dopo: disfiamo i letti, spegnamo elettricita, caldaia e gas; io mi sforzo per girare quella maledetta valvola dell'acqua, riuscendoci senza prendere le pinze e quindi, non aprendo quel maledetto capannone degli attrezzi.

Salutiamo quella casa spaventosa e saliamo sul nostro Uber.

 

***

 

 

Sono passati un paio di mesi da quella vacanza, io e i miei amici abbiamo continuato a vederci, sporadicamente visti i nostri programmi di scuola.

Alla fine mi ero convinto che forse, una piccola parte di me, potesse apprezzare anche gli uomini e la cosa non mi dava più cosi fastidio.

Ogni tanto, quando a scuola passava un bel ragazzo, mi concedevo un paio di secondi per ammirarlo, senza farmi notare, ovviamente. L'ho accettato io, ma non sono ancora pronto a farlo notare dagli altri.

Namjoon continua a dirmi che c'è un suo amico che vorrebbe conoscermi, ma sono davvero pronto per frequentare un ragazzo in quel modo?

In fondo lo vorrei. Vorrei provare cose nuove, cosi alla fine mi convinco ad accettare.

"Fidati Kookie, è un ragazzo veramente simpatico, si chiama Minho!"

  
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