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Autore: lmpaoli94    06/12/2021    0 recensioni
Annalise e Bonnie sono in viaggio verso New York per un grande ricevimento organizzato dal sindaco della città nonché vecchio amico della Keating.
Ma durante quel tragitto, le due donne incrociano tre giovani ragazzi autostoppisti bisognosi d’aiuto.
Quell’incontro, che inizialmente sarebbe stato un viaggio di ricordi e di spensieratezza, presto si trasformerà in un resoconto della vita che Annalise e Bonnie non avrebbero mai pensato potesse accadere.
Genere: Avventura, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annalise Keating, Bonnie Winterbottom
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente Annalise e Bonnie riuscirono a trovare un motel non molto lontano dal posto in cui avevano caricato i tre ragazzi.
L’avvocato voleva dimenticare i suoi pensieri, concentrandosi su quel presente che sembrava tanto nefasto.
Nemmeno il premio che avrebbe ricevuto a New York era importante.
Per lei esisteva solo il silenzio, o almeno era quello che credeva.
Sentendo bussare alla sua porta, Annalise non poteva credere che qualcuno potesse disturbarla.
Era stanchissima e a malapena riusciva ad alzarsi dal letto..
Ma quando vide di chi si trattava, il suo nervosismo divenne sempre più palpabile.
< Wes. Che cos vuoi a quest’ora da me? >
< Avrei bisogno di parlargli, se non le dispiace. >
< Sì, mi dispiace molto. Domani mattina devo svegliarmi molto presto e non posso perdere tempo con te. >
< La prego, ho bisogno… >
< Non riesco ancora a capacitarmi come te, Laurle e Asher abbiate chiesto un passaggio da me… Sto davvero pensando che non sia un caso avervi incontrato. >
Wes non volle rispondere a quella supposizione, volendosi concentrare su un passato turbolento e di quel ricordo felice di un paradiso che sembrava tanto lontano.
< Avvocato, dimentichiamoci i suoi crimini e ripensiamo a quella bellissima estate dell’anno scorso. >
< No, Wes. Perché sei così ostinato a volermi ricordare? Ormai quel tempo non tornerà mai più. >
< Ha deciso di abbandonarci perché non ci voleva più tra i piedi. È così? >
< E con ciò? Dovevate immaginare che tutto questo sarebbe dovuto succedere. >
< Lei è il miglior avvocato che avremmo mai incontrato sulla nostra vita. Grazie a lei… >
> Ti prego, Wes. Non ho bisogno di ringraziamenti. >
< Se davvero non voleva aiutarci avrebbe fatto meglio a lasciarci su quel bordo stradale. >
< Sotto la pioggia? Vi sareste ammalati e i miei sensi di colpa avrebbero avuto il sopravvento. >
< E adesso? Non ha i sensi di colpa? >
Quella domanda piombò nelle sue orecchie come un fulmine a ciel sereno.
< Adesso basta, Wes. Non rimarrò qui a rispondere alle tue stupide domande. Vattene fuori dalla mia camera o ti ci spedisco a calci in culo. >
< Lei non è mia madre > replicò piccato il ragazzo < E se davvero vuole cacciarmi, lo faccia pure. Ma io rimarrò qui finché non avrò ricevuto le risposte necessarie. E finché lei non sarà tornata ad essere quella di un tempo. >
< Non tornerò ad essere la persona debole e piena di sentimenti di un tempo! Lo vuoi capire, o no? >
< Perché? È così tremendamente frustrante per lei? >
< Sono un avvocato, Wes. Io ho bisogno di essere una roccia e di eliminare i miei sentimenti. >
< Eppure quella vacanza che avevamo fatto assieme… >
< Solo ricordi, Wes! Stupidi ricordi! >
< Ma che non potranno mai essere cancellati. Nemmeno se lei volesse. >
< Vuoi continuare a darmi il tormento, Wes? Ebbene, ci stai riuscendo. Vuoi farmi perdere la ragione? Non costringermi a fare qualcosa di imperdonabile, altrimenti… >
< Mi uccida, se ha davvero il coraggio, io e i miei amici non abbiamo paura di morire. >
E nel mentre la discussione stava entrando nel vivo, la porta della camera cominciò ad aprirsi subito dopo.
> Adesso non posso avere più un momento di solitudine senza che voi… >
< Lei ha bisogno d’aiuto > mormorò Asher entrando nella stanza < Non ci cacci come l’ultima volta. La prego. >
< Sentimi bene, Asher: io andrò a New York a ritirare quel dannato premio e tornerò per sempre alla mia vita. Fine della storia! >
< Perché vuole eliminarci dal suo passato? > domandò invece Laurel < Che cosa gli abbiamo fatto di male? >
< Niente! voi non mi avete fatto niente! > gridò spazientita Annalise.
> Ma allora perché… >
< Perché io sono un’assassina! Ho ucciso mio marito e ho tentato sempre di distruggere le vostre carriere molto prima che voi poteva iniziare. Sono una persona orribile e non merito il vostro rispetto! Lo volete capire oppure no?! >
Ma anche dopo quello sfogo, i tre ragazzi ex alunni della Kealing non indietreggiarono minimamente.
< A noi non importa, avvocato. Vogliamo solo avere il suo rispetto. >
< Il mio rispetto? >
< Non ci dimentichi, avvocato. Sotto sotto, siamo l’unica cosa buona che è rimasta a lei… Senza contare il premio e la sua carriera, ovviamente. Lei è incredibile e stupefacente. Ed è giunto il momento che lo capisca anche lei. >
Quelle parole forti, brevi ma concise furono il pretesto per un nuovo inizio nella mente di Annalise.
E mentre anche Bonnie si stava per riunire a loro, quella notte piena di solitudine, si sarebbe presto trasformata in un ritorno al passato dove quell’estate rimanesse sempre presente in quei momenti bui e pieni di tristezza.
   
 
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