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Autore: Spensieratezza    07/12/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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"Jack, ma secondo te Benny si è sbagliato quando eravamo in purgatorio??" Chiese Adam mentre passeggiavano per strada.

"Non vedo come potrebbe, Adam, sembrava uno molto esperto, che sapeva come stavano le cose lì e ha avuto ragione sugli altri."

"Io ho ben chiaro in testa quando eravamo con gli animali e loro ci hanno parlato, incompresi, quasi spaventati, prima che noi parlassimo a loro." Disse Adam. "Allora abbiamo detto che si trattava del linguaggio universale, ci siamo sbagliati. Quello era qualcosa a cui loro anelavano e noi l'abbiamo capito, ma non siamo mai riusciti a insegnarlo!"

"Noi dovremmo insegnare alla popolazione globale, la parola universale? Non ti sembra un po' presuntuoso e anche arrogante?" Chiese Jack ridacchiando.

"Quello che abbiano vissuto in Purgatorio, mi dice questo e Benny ci ha detto che dobbiamo trovare la nostra strada, il nostro destino! Tutti loro hanno ricevuto il loro salto quantico, tranne noi! Riceverlo non era scontato per uscire, e infatti noi non lo abbiamo ricevuto!"

Jack si fermò un attimo a pensare.

"Magari era un modo di dire quando ha detto che noi eravamo destinati a riunire i popoli del mondo! Forse intendeva che dovevano fare del volontariato nei paesi di guerra!" Disse Adam.

"O forse...avete solo bisogno di un terzo elemento che vi guidi!!" Disse una voce famigliare.

"Damian!!" Dissero loro in coro.

"Da quando Balthazar mi ha toccato per farmi conoscere la vostra lingua, non faccio altro che fare sogni strani...sogno di essere in una stanza psichedelica con immagini allegoriche tipo cerchi e triangoli che galleggiano sospesi e poi vedo degli strani simboli, poi guardo meglio e mi accorgo che si tratta di punti interrogativi ed esclamativi che si mischiano in un singolo bicchiere d'acqua e che insieme formano.. parole nuove che si fondono tra loro. Sapevo che cosa fosse ancora prima di sentire i vostri discorsi. IL LINGUAGGIO UNIVERSALE."

I ragazzi lo guardarono impressionati.

"E poi vedo due sagome di luce che mi tendono la mano in lontananza. Siete voi! E i discorsi che ho appena sentito, me ne danno conferma. Il mio destino è viaggiare per il mondo e insieme a voi riunire i popoli del mondo."

"Credo sia un discorso troppo idealistico quello che stai facendo e anche utopistico." Disse Adam.

"Per niente! Se tutti i grandi della storia avrebbero pensato che non avrebbero mai potuto fare la storia, non sarebbero mai stati grandi! E non sto dicendo che noi faremmo la storia, sarebbe presuntuoso da parte mia, ma secondo me, quel mio sogno vuole pure dire qualcosa."

"Anche ammettendo che tu abbia ragione, cosa suggerisci? Noi non sappiamo quello che dobbiamo fare. Non conosciamo il linguaggio universale." Disse Adam.

"Faremo quello che ci riesce meglio, improvviseremo." Disse Jack.

"Ma..."

"Senti, quando eravamo in purgatorio, non sapevamo quello che stavamo facendo, eppure lo abbiamo fatto e c'è una ragione per cui il purgatorio ci ha parlato del linguaggio universale, perché sì, anche se non ci è stato detto esplicitamente, noi abbiamo capito subito che era quello e c'è una ragione anche per il sogno di Damian! Lui è convinto che si tratti della stessa cosa! E se fosse vero? L'universo ci sta dicendo che abbiamo trovato finalmente uno scopo. Come agire? Lasciandoci guidare dal cuore! "

"È molto poetico nel campo delle emozioni ma qui sulla Terra, il concetto: sono un viaggio senza meta né destinazione, non si può mettere in atto." Brontolò Adam, poi rifletté meglio.

"Hai detto che nel tuo sogno non riesci a riconoscere subito che simboli vedi fino a che non guardi MEGLIO, giusto?"

"Sì, allora?" Chiese Jack.

"È quello! Quello, non capite??" Chiese battendo con il pugno sulla mano. "L'unica maniera per capire qualcosa, è guardarla da VICINO! Il sogno te lo fa capire, come gli scienziati che studiano gli atomi per capire la VITA, le cellule...il dna... per la PAROLA è la stessa cosa. Il sogno ti vuole far capire che è impossibile comprendere il linguaggio universale, se prima non guardiamo da vicino il linguaggio di TUTTI!!"

Jack e Adam rimasero scioccati a fissarlo.

"Quindi...per capire il linguaggio di tutti, potremmo chiedere a Balthazar di farci un corso accelerato come ha fatto con te e come hanno fatto con noi quando siamo venuti da te? Perché ho l'impressione che non funzionerebbe?" Chiese Adam.

"Perché se gli angeli sarebbero in grado di attingere alla parola universale, lo sapremmo, loro non la sanno, altrimenti non avrebbero dovuto chiedere a Kevin di decifrare la parola di Dio." Disse Jack.

"Forse Dio la sa!"

"Se l'avesse saputa, non avrebbe scelto un intermediario come Gesù per diffondere la Sua Parola." Gli fece notare Jack.

Lo guardarono.

"Ehm, ultimamente sto leggendo la bibbia, sapete...da quando Chuck mi ha scritto quella lettera di scuse per aver..insomma..per aver pensato male di quelli come me." Sorrise.

Adam lo abbracciò.

"Non dobbiamo perdere il focus. Ci stavamo avvicinando alla soluzione e ci siamo allontanati di nuovo, stavamo dicendo che per capirlo, dobbiamo guardare da vicino e..." all'improvviso il volto di Damian si illuminò.

"Ma certo!! È questa la soluzione, guardare da vicino!! Che cosa significa VICINO? Si tratta solo di capire che cosa significa davvero? Senza metafora, senza retorica, vicino alla fonte! Per capire il linguaggio universale dobbiamo capire le lingue del mondo da vicino!"

"Stai suggerendo di fare un viaggio per il mondo cercando di imparare più culture diverse possibili? E poi?" Gli chiese Adam, ridacchiando.

"Dovremmo prima perlomeno conoscere la loro lingua." Disse Jack ma poi sbarrò ancora gli occhi.

"Non abbiamo bisogno di conoscerla..." disse poi si voltò verso Adam. "Ti ricordi cosa dicevano alle creature del bosco, Adam? Loro cercavano disperatamente di farsi capire da noi e tu...cosa dicesti?"

"Io...sì...ricordo che avevo detto qualcosa, ma ..non ricordo molto..."

Jack si avvicinò a lui e gli posò una mano sulla fronte.


Adam? Che stai facendo? Loro non ti capiscono.” “Fin dall’alba dei tempi, il genere umano non si è capito tra loro! Hanno lasciato che le loro differenze e il loro linguaggio, li allontanasse! Hanno creato confini sulla Terra, l’hanno trasformata e così facendo hanno trasformato loro stessi!”

“Adam…”

“Troppo presi da noi stessi non abbiamo capito che esiste un linguaggio universale, ma che noi non potremo mai accedervi, fintanto che non riusciremmo ad amare anche chi è diverso da noi. Non dobbiamo capirlo, soltanto amarlo, in quanto creatura vivente come NOI. Allora forse solo allora, non ci sarà più bisogno di imparare una nuova lingua, perché ci sgorgherà dal cuore, fluendo dal nostro sangue e fuoriuscirà dalla nostra bocca. Non sarà fatta di vocaboli, ma sarà un canto mai conosciuto prima e sarà composto da dolcissime melodie. Allora tutte le creature di questo mondo, si ameranno senza bisogno di parole e balleranno insieme sotto la luce…della luna."


Prima che poterono aprire gli occhi, la mano di Damian gli toccò le spalle e loro passarono attraverso un'altra immagine, lo stesso sogno che aveva fatto Damian.

"Oh mio dio, avete visto anche voi?" Chiese Adam emozionato.

"Era il mio sogno. Vi giuro che non so come ho fatto e non so come, ma ho visto anche o meglio sentito le parole di Adam, come se fossi stato anche io lì presente con voi, per questo mi sono avvicinato. Era come pensavo, questo non è solo il vostro destino ma anche il mio."

"Ho parlato bene ma anche il stavo correndo il rischio di...DIMENTICARE le mie stesse parole, non dobbiamo impararlo, solo sentirlo! Sono certo che con le nostre emozioni qualcosa smuoveremo!" Disse Adam.

"Ma il problema è sempre uno: dove andremo per prima cosa?"

"Okay, adesso ascoltate un attimo, ho saputo che c'è un dibattito in Giappone per discutere di usi e costumi delle culture diverse. Potrebbe essere interessante partecipare!" Disse Damian.

I due ragazzi si illuminarono.

"Non ho mai visto il Giappone."

"Neanche io ma ho sempre adorato andarci!"

"Allora che cosa stiamo aspettando? Avete affrontato il deserto, non vi disturberà un viaggio in Giappone?"

"Ehi, lo sapevamo che saresti stato geloso, stronzetto!" Disse Adam.

"Geloso?? Di andare ad abbrustolirmi in una fornace?? Fossi matto!!




















Note dell'autrice:  questa storia è eterna !! Ahahah comunque penso ricorderete di quello di cui sto parlando e se non lo ricordate, volate a pagina 109 <333 ho sempre saputo, anche quando scrissi quel capitolo, che ne avrebbero riparlato! Vi anticipo che non creerò un'altra trama, non ne ho la forza xd ma in un riassunto ancora più breve di come è stato per Amara e Chuck, vi farò sapere che succederà xd allora, dovrebbero mancare ancora 3 capitoli e quindi un altro capitolo si aggiunge e la fine scappa sempre appena mi avvicino xd

Forse in questi giorni mi vedrete aggiornare altre storie, non lo so, sto impazzendo ahshah pur amando questa storia ho bisogno di prendermi una pausa da questa xd

Cooomunque, io adoro questi tre! Non vi sembrano delle fotocopie di San, Dean e Cas?? * .* chi l'avrebbe mai detto che io avrei creato questo trio un giorno!! Ahahah
   
 
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