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Autore: Spensieratezza    07/12/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Castiel e Gabriel stavano volando!
Ed era speciale.
Non era come quando Gabriel aveva avuto quei deliri e allucinazioni, non era mistico ma allo stesso tempo era molto più vivido, pieno di passione, con rumori assordanti e colori molto più vividi.

Volavano invisibili sotto il cielo di New York, Manhattan, Berlino...attraversavano cieli nuvolosi, e cieli pieni di luci colorate, cieli con una coltre di nebbia enorme e cieli come Las Vegas che ospitavano decine e decine di luci poco più sotto.

Provavano l'ebbrezza di volare sotto la pioggia, senza che l'acqua potesse nuocere alle loro ali e correre sotto di essa, come se fossero stati dei ragazzini alla loro prima cotta, correndo mano nella mano e volare sopra il cielo sorvolando l'arcobaleno e guardarlo poi da Terra.

Quell'arcobaleno che Gabriel rimpiangeva quand'era preda dei deliri.

E poi guardare il tramonto riflettersi nell'acqua di un mare stupendo e volare in cielo fino a vedere il sole nascere e alzarsi piano piano per dare a tutti il buongiorno.

E fingere di essere solo degli umani, stendendosi a osservare le stelle sul prato, mentre Gabriel indicava a Castiel le stelle che conosceva e Castiel lo faceva ridere, confondendo le varie stelle, per poi Gabriel rivelargli che alcune stelle che aveva nominato dai nomi buffi, non esistevano e li aveva inventati.

"Il mio amore per te non è un'invenzione." Gli aveva detto poi l'arcangelo, baciandolo.

E andare poi in Italia, a Napoli, ad assaggiare le pizze più buone e fare a gara per chi ne mangiava di più, mentre i camerieri li guardavano basiti.

"Che ti frega, Castiel? Siamo angeli, non rischiamo di fare indigestione!" Disse lui divertito.

E spaghettate in un unico piatto enorme nella città dell'amore, Verona!

E ubriacarsi come due adolescenti.

"Cosa dicevi sul fatto che siamo angeli? Dovresti stare più attento!" Diceva Castiel, reggendolo, mentre Gabriel si voltò e con un sorriso dolcissimo lo baciò in una maniera così romantica che lo sciolse.

E la serata proseguì con le dichiarazioni sdolcinate dell'arcangelo.



E poi camminare, camminare e ancora camminare, a piedi, a vedere carrellate di campi pieni di fiori di tutti i colori, i preferiti di Gabriel erano quelli blu, mentre quelli di Castiel erano i tulipani che fossero gialli o rossi.

Entrambi convenivano che lo spettacolo più bello però, era quando i fiori e la vegetazione crescevano sopra le pietre e in mezzo alle pareti rocciosi come edere romantiche che sembravano suggellare una promessa di amore o amicizia.

"La terra, la pietra e la vegetazione sono cose che se messe insieme creano un connubio di vita e di bellezza che ho sempre trovato commovente, soprattutto quando arriva la regina. L'acqua! " diceva Gabriel osservando come la cascata del fiume bagnava le pietre sopra di esse in modo grazioso e elegante.

"Crea una bellezza che è difficile esprimere a parole." Disse Castiel osservando le ninfee sopra il fiume.

"Mi fa venire voglia di amarti, senza usare le parole." Disse Gabriel, abbracciandolo da dietro, con le dita sul suo petto in maniera sensuale.

Non ci fu bisogno di parole, Castiel si voltò ed entrambi cominciarono a spogliarsi, aggrovigliandosi in un bisogno primitivo pieno d'amore.

E quando la schiena di Gabriel, nuda, toccò la terra, sentì tutto l'amore di essa, il calore e le radici di un mondo che avevano creato tanti millenni fa e che nessuno aveva conservato ancora il desiderio di esplorarla tutta, forse per ignoranza, perché se gli umani si fossero accorti di quante meraviglie contiene, non avrebbero mai potuto distogliere lo sguardo.




















Note dell'autrice:  non ho parole per dirvi quanto ho amato questo capitolo!!! Comunque ci sono dei riferimenti al cap 58 e 59 quando Gabriel aveva delle allucinazioni! Gabe voleva fare un giro intorno al mondo e ho voluto che anche lui potesse esaudire questo suo desiderio <333

Potrebbe esserci qualcosa di poco chiaro in alcuni punti, quando dico che sorvolano l'arcobaleno e poi lo guardano da terra, sono momenti diversi in cui prima volano come angeli, poi invece in un altro momento lo guardano come semplici umani dalla Terra!

Nel capitolo sembra che mi contraddico, ma è che mi piace pensare che possano difendersi da eventuali malanni di stomaco, ma che un minimo possano ubriacarsi lol
   
 
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