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Autore: elenabastet    07/12/2021    2 recensioni
Una storia per il contest sul compleanno di Oscar del 2021. Oscar e André passano il compleanno di lei e il Natale a casa.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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SOLSTIZIO D’INVERNO

 

Rating: tematiche mature, leggermente OOC

Fandom: Lady Oscar.

Note: un compleanno speciale di una certa persona. Partecipa al contest per il 25 dicembre

 

Sono i giorni più corti dell’anno, quando le ombre sono più lunghe delle luci, ma quando si intravede di nuovo il ritorno del sole: lei è nata proprio in uno di questi giorni, giusto 33 anni fa, quando si festeggia anche l’avvento di Nostro Signore Gesù Cristo.

Ha avuto una licenza per questa festa: del resto, tutto sembra per un attimo tranquillo, in questa Parigi gelida e innevata, con non poche tensioni e dove tutti aspettano che succeda qualcosa, e anche la caserma dei Soldati della Guardia di Rue de la Chaussée d’Antin sembra ferma in un tempo sospeso. Con lei è tornato a casa in licenza anche qualcun altro, e ne è felice.

Marie li attendeva sulla soglia di casa:

“Che bello rivedervi a casa, sembra che niente sia cambiato se voi siete qui con me...”

Marie, nonna e governante, una vita passata ad accudire gli altri e a farsi temere, come sarebbe bello se tutto fosse così, se niente fosse cambiato.

Lei non ricorda tutti i Natali, i solstizi e i compleanni della sua vita, Marie sì: c’era in quel giorno di follia, quando suo padre pronunciò quella sentenza di fronte a quella bimba bionda, dolcissima e grintosa, che la diretta interessata non ricorda, ma con cui ha fatto i conti in tutti i giorni successivi della sua vita.

La bimba nata in quel giorno ormai lontano è oggi una donna, bella e diversa dalle altre, a tratti scomoda, e ricorda altri giorni con questa data: un’infanzia di caminetti caldi e giochi nella neve, con qualcuno che ha provato ad allontanare dalla sua vita senza riuscirci. Poi, a corte, a vegliare su una principessa e una regina troppo bella e troppo svagata, fino a restare coinvolta nei suoi problemi di cuore e farli suoi. E ora, di nuovo a casa, come quando era bambina, a riflettere su cosa è successo e sta succedendo, dentro e fuori dal suo animo.

“Auguri madamigella”, dice Marie guardandola, e madamigella pensa che forse questo potrebbe essere l’ultimo suo compleanno e Natale insieme a lei.

“Auguri, nonna”, e il suo compagno di una vita abbraccia quella che è la sola rappresentante che ha mai avuto della sua famiglia, visto che ormai non ricorda quasi più il papà, la mamma e la sorellina, spariti nelle ombre della morte troppi anni fa.

Lei pensa un attimo al suo compagno, più di un fratello e di un amico, alle prese con un altro destino, magari sposato con figli: non si è fatto ripetere due volte di poter tornare a casa per Natale, forse anche lui pensa che sia l’ultima festa insieme a nonna Marie.

Ma sa che vuole stare con lei, come sempre e per sempre, e da quando ha scoperto i suoi veri sentimenti qualcosa le si è mosso dentro. Lui la ama con tutto il cuore, non come una sorella o la migliore amica, ma come una donna da amare e da desiderare.

All’inizio, questo l’ha sconvolta e non solo per come gliel’ha detto, con passione, desiderio e rabbia. Ma ora, non può non pensarci con un sentimento che mescola tenerezza, dolcezza, stima, amicizia e confusione.

Qualche tempo fa ha rischiato di perderlo e, di fronte all’uomo che credeva di amare, ha urlato che doveva salvare il suo André. Perché lui è il suo André, e non solo perché sono tanti i solstizi e i suoi compleanni che hanno passato insieme, vicino al camino, a raccontarsi storie di fantasmi e draghi.

Perché lei sa di amarlo.

“André è innocente e chiedo di poter prendere il suo posto sul patibolo, Maestà”. Questo disse, in quel giorno ormai lontano, per reagire ad un’ingiustizia enorme, ma anche per non dover perdere la persona a cui da sempre vuole più bene che a chiunque altro.

Lei morirebbe mille volte per lui, ma ha paura di abbandonarsi tra le sue braccia, di sentire i suoi baci, anche se quell’unico contatto che ha avuto con lui l’ha turbata e le ha fatto nascere dentro un qualcosa a cui ora sa dare un nome. Ha paura di baci e abbracci perché teme di non meritarli, non dopo come si è comportata con lui, e non crede di poterlo rendere felice, di dargli quello di cui lui ha bisogno, dolcezza, tenerezza, passione, desiderio, piacere.

Cenano con l’ottimo cibo di nonna Marie, parlano con lei del più o del meno, la madre di lei è andata dalla figlia maggiore ad aiutarla ad assistere il marito con la gotta, il padre è al Comando dell’Esercito, si parlano poco dopo che la figlia insolita ha scelto di non sposarsi con qualche rampollo nobile.

Il caminetto è acceso, lei si siede davanti, il suo compleanno sta arrivando, insieme alla notte santa. Vorrebbe chiedere ad André di rimanere con lei, come da bambini e da ragazzi, perché lo vuole nella sua vita, ma non osa.

“Non avrò più bisogno di te, non voglio appoggiarmi a nessuno”.

Come ha potuto dirgli quello, lui è l’aria che respira, la sua ombra, l’altra parte del suo animo, quella migliore.

E André arriva e attizza il fuoco, è sereno, forse gli fa bene aver trovato degli amici tra i Soldati della Guardia, spariti i cinque che l’hanno pestato gli altri si sono rivelati simpatici, gente con cui si sta bene in compagnia.

“Grazie”, gli dice lei. Non per il fuoco, ma per tutta una vita di appoggio e attenzioni.

“Auguri, Oscar”, dice lui guardandola con tutto l’affetto che ha dentro.

“Auguri di buon Natale anche a te”, risponde lei. Quella è la festa di tutti.

“Sarò blasfemo, ma io festeggio te innanzitutto, buon compleanno”, dice lui. Vorrebbe aggiungere te, la mia luce, la mia ragione di vita, il mio solstizio, il mio ritorno del sole.

Oscar annuisce e pian piano si avvicina ad André, l’unica persona che vorrebbe sempre con lei e gli sfiora la mano.

Lui la guarda con sorpresa e non si sottrae ma ricambia la stretta. Si siedono di fronte l’uno all’altra, tenendosi per le mani, come facevano da bambini e da ragazzini.

La notte più lunga e scesa, ma intorno a loro c’è la luce e un nuovo inizio.

 

  
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