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Autore: Angel23    03/09/2009    1 recensioni
Sakura non è più la ragazza dolce, affettuosa e innamorata di quando aveva dodici anni, ora ne ha ventitrè e a causa di alcuni avvenimenti è diventata una ragazza silenziosa, vendicativa e senza alcuna voglia di vivere. La sua ragione di vita è uccidere Sasuke Uchiha, ma perchè? Riuscirà nel suo intento?
Genere: Triste, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I can’t hate you

 

L’autunno ormai era iniziato da qualche tempo e in quella sera il cielo era ricoperto da nuvole che oscuravano la luna e le stelle. Tutto nella foresta era bagnato dalle piogge frequenti e un vento impetuoso infuriava tra le fronde degli arbusti.

Due persone stavano saltando tra i rami della folta foresta e indossavano la divisa della squadra anbu: pantaloni neri aderenti, maglietta senza maniche dello stesso colore che metteva in mostra il tatuaggio scuro sulla loro spalla destra, sopra possedevano una protezione bianca lunga fino alla bocca dello stomaco, per coprire i punti vitali e si univa con delle spalline sulla parte posteriore, il tutto completato dalla maschera bianca che nascondeva il loro viso e le loro identità.

«Dobbiamo tornare a Konoha per far rapporto alla signorina Tsunade» disse una voce femminile mentre saltava da un albero all’altro.

La compagna annuì distratta e osservò il cielo scuro, quando sentì una goccia di pioggia posarsi sul suo braccio destro.

«Sta per piovere» sussurrò.

«Siamo quasi arrivate» continuò l’altra.

Appena terminò la frase, si accorse che la sua collega si era fermata sul ramo di un albero, così si bloccò e si voltò verso di lei ma non riuscì a vederle il volto che era coperto dalla maschera bianca da gatto: completa di orecchie, dei piccoli fori per gli occhi e una linea nera, dritta per rappresentare la bocca. Quest’ultima portò le mani al volto e sollevò sulla testa ciò che la copriva, mostrando i suoi lineamenti perfetti, gli occhi azzurri con un’espressione preoccupata e i capelli biondi simili a fili d’oro, raccolti in una coda alta che le incorniciavano il viso, dandole un aspetto angelico.

«Che cosa succede?».

L’altra non si levò la maschera e rispose atona all’amica:

«Vai avanti tu, io ho da fare ora».

«Perché non vuoi tornare a Konoha?! Sono due anni che non entri nel Villaggio».

«Io non ritornerò mai più in quel posto».

«Quel posto è la tua casa! Dove sei nata, ci siamo conosciute, vivevi con la tua famiglia e i tuoi amici, hai studiato per diventare ninja, dove sei sbocciata e hai imparato cos’è l’amicizia, l’affetto, il coraggio e… l’amore!».

«Appartiene tutto al passato… Sono rimasti solo ricordi dolorosi in quel posto pieno di traditori, bugiardi e falsi».

«Non riesco a credere che tu possa dire queste cose. Tu non hai mai superato quello che successe tempo fa» rispose tristemente la bionda, guardando verso il basso.

«Ino… Io ho superato tutto ed è per questo che continuo a combattere».

«Stai mentendo non solo a me, ma anche a te stessa! Dov’è finita la persona dolce, timida e spensierata che era in te, Sakura Haruno?» urlò la Yamanaka.

«È morta tanto tempo fa… Mi dispiace Ino».

«Sei solo un’egoista e una codarda! Non ritorni a Konoha perché ti ricorda Sasuke e Naruto! Non hai mai superato quello che è accaduto con loro e con il tuo comportamento fai soffrire gli altri!».

«Fai silenzio! Tu non capisci tutto quello che ho passato, come mi sono sentita a essere abbandonata da entrambi i miei compagni di squadra!» la interruppe urlando la rosa.

«Anche adesso stai facendo la codarda, nascondendo il tuo viso! Non hai il coraggio di mostrarmelo e di guardarmi dritta negli occhi!».

L’altra portò la mano destra alla maschera e la sollevò mostrando il suo viso. Ino appena la vide in volto rimase scioccata, si portò entrambe le mani alla bocca e un fiume di lacrime cominciò a rigarle le guance.

«Sakura… Cos’hai fatto? Perché…» sussurrò tra i singhiozzi.

La ragazza aveva i capelli rosa che non le arrivano alle spalle, gli occhi verdi smeraldo, vuoti e aveva una linea rosa scura, verticale che partiva dal sopracciglio fino allo zigomo destro. Una cicatrice.

«Un ricordo che mi ha lasciato Orochimaru quando l’ho ucciso, ma non mi ha danneggiato l’occhio» spiegò con uno sguardo freddo.

«Quando è accaduto?».

«Stavo cercando Sasuke per ucciderlo ma ho trovato il suo maestro e ho deciso di vendicarmi anche di lui. La prossima volta è il turno dell’Uchiha e poi finalmente potrò riposare».

«Sakura non è stata colpa sua se Naruto è morto».

«Non ti azzardare a nominare il nome di quel bastardo in mia presenza! Naruto mi ha abbandonata esattamente come ha fatto Sasuke, per questo si è meritato di morire e presto lo raggiungerà anche l’Uchiha che se n’è andato quando ero sola, debole e avevo più bisogno di lui! Li odio!».

Ino la guardò sbarrando gli occhi e meravigliata di aver visto dopo tanto tempo una qualche reazione da parte della rosa. L’Haruno si accorse che aveva iniziato a piovere e ne era felice perché le sue lacrime venivano cancellate e in qualche modo sperava che le sue colpe fossero perdonate.

«Naruto si è sacrificato per il Villaggio e per tutti noi! Dovresti essergli riconoscente stupida fronte spaziosa!».

La ragazza al sentire quel soprannome ricordò l’amicizia cui aveva rinunciato per amore dell’Uchiha e come lui l’avesse poi ripagata: abbandonandola su una panchina nel cuore della notte con un semplice grazie per poi sparire per sempre e fregandosene di lei e Naruto. Naruto. Il ragazzo che rappresentava la sua famiglia dopo che i suoi genitori erano morti in un incendio e gli aveva dato tutta la sua fiducia, ma alla fine se n’era andato in una missione suicida abbandonandola anche lui.

«Sakura non puoi uccidere Sasuke! Lo so che lo ami ancora nonostante tutto quello che è accaduto e penso che sia proprio per questo che lo odi. Lui è l’ultima persona legata al tuo passato felice e dovresti essere capace di perdonarlo… Sono sicura che lui si sia pentito del suo gesto».

«Sicuramente» rispose ironica l’altra e mettendosi a ridere.

«Te ne pentirai se porterai a termine il tuo piano».

«Non credo. Poi… Cosa ti fa pensare che lui si sia pentito di avermi lasciata sola al mondo?».

«Perché me l’ha detto… Lui è tornato al Villaggio e sta combattendo al nostro fianco».

La giovane rimase sorpresa da quella frase ma presto nel suo cuore si fece spazio l’odio e si rimise la maschera sul volto.

«Ora devo andare. Addio Ino pig e grazie di tutto» le disse malinconica saltando da un albero all’altro.

«SAKURA!!!».

L’amica urlò sotto la pioggia battente mentre piangeva disperata, perdendo tutte le speranze.

La rosa continuò ad andare avanti e ormai era tutta bagnata: i vestiti le si erano appiccicati alla pelle e i suoi capelli erano fradici. Arrivò in una radura con un prato verde, circondata da alberi alti e su uno di essi, riconobbe la figura di qualcuno, così si fermò e lo sconosciuto le si avvicinò: un uomo dai capelli neri e spettinati, magro, alto con una carnagione chiara e gli occhi molto scuri.

«Chi sei?» le domandò impassibile.

«Non riesci neanche a riconoscere la tua ex compagna di squadra?» rispose impassibile.

«Sakura?».

«Allora ricordi il mio nome… Uchiha».

Lui la osservò e non potè fare a meno di notare quanto lei fosse cambiata e in quel momento avevano entrambi ventitré anni.

«Sei cambiata Sakura».

«Non sono più l’ingenua e la debole di tempo fa».

«Perché non ti togli la maschera, così potrò vedere con i miei occhi questo tuo cambiamento».

Lei fece come le era stato detto e il ragazzo rimase sbalordito dalla cicatrice che portava sul volto e dall’espressione piena d’odio che riconosceva come quella che aveva avuto lui tempo prima.

«Sei pronto a morire Uchiha?» chiese lei mentre prendeva la maschera e la lanciava da una parte.

«Sakura lo so che non avrei dovuto andarmene in quella notte di tanti anni fa ed è stato il più grande errore della mia vita, spero che un giorno tu mi possa perdonare e non voglio neanche che tu faccia i miei stessi errori perché accecata dalla vendetta. Io non sono ancora pronto per morire e sarebbe troppo semplice, voglio rimediare ai miei errori. Per favore ripensa a tutti i momenti felici che abbiamo trascorso insieme in passato e ritorna con me a Konoha per iniziare una nuova vita».

«Sai Sasuke, in questi anni ho imparato che la gioia che si prova in passato poi scompare, invece il dolore è qualcosa che rimane nel tempo ed è per questo che non posso fare come dici tu. Io ti odio».

La giovane cominciò ad attaccare il moro che cercava di evitare i suoi colpi spostandosi, ma lei era troppo veloce e presto ricevette un pugno nello stomaco che lo fece finire contro il tronco di un albero. Sakura gli si avvicinò con un kunai tra le mani, s'inchinò e lo trafisse in un fianco senza che lui opponesse resistenza. Sasuke aveva un’espressione dolce e le accarezzava i capelli rosa sotto gli occhi sbalorditi della giovane che era confusa e le lacrime cominciarono a rigarle il viso.

«Sakura Haruno io ti amo più di qualsiasi cosa e sei la persona che ho sempre cercato di proteggere, per questo me n’ero andato. A quel tempo pensavo fosse la cosa migliore, ma ora capisco che è stato solo un grande sbaglio» le disse affaticato.

La ragazza lasciò il kunai piangendo, si alzò e tirò un pugno al tronco dell’albero davanti a lei, distruggendolo.

«Perché? PERCHÉ!!! Io non riesco a non amarti e ti odio con tutta me stessa per questo!!!» urlò sotto la pioggia.

Il moro estrasse il kunai dal suo stomaco e nonostante perdesse molto sangue, si avvicinò alla rosa e le prese le mani che avevano cominciato a sanguinare. Poco dopo l’abbracciò e lei lo lasciò fare, stanca di cercare di odiarlo e ucciderlo, arrendendosi ai suoi sentimenti.

«Torniamo a casa Sakura».

L’Uchiha ignorò il dolore allo stomaco, la prese in braccio e si diresse al villaggio che era nelle vicinanze e in quella notte di pioggia, i due ragazzi cominciarono una nuova vita insieme.

 

 

 

Ciao a tutti!! Mi è venuta in mente questa one-shot mentre ascoltavo la canzone “I hate evrything about you” dei Three Days Grace così l’ho scritta e ho pensato di pubblicarla. Spero vi sia piaciuta ^^ Alla prossima!!

Angel23

 

 

  
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