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Autore: 20maggio2013    08/12/2021    1 recensioni
E se Kurt e Blaine si fossero conosciuti quando erano ancora bambini?
mini ff natalizia sui Klaine, tutta la storia è ambientata durante il periodo di natale nei diversi anni
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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Serata al Callbacks

 

New York, Natale 2021

Dopo quel pomeriggio di shopping, Blaine non era più riuscito a fermarsi a prendere un caffè con Kurt e Rachel. E Kurt aveva iniziato a pensare di aver fatto qualcosa di male durante il loro pomeriggio in giro per negozi. Rachel ogni giorno provava a rassicuralo dicendo che non era colpa sua, ma che Blaine era solo impegnato. Eppure Kurt aveva creduto alle parole dell'amica solo quando per il quinto giorno di fila Blaine non si era fermato, ma prima di andare via si era scusato di quello e aveva rivolto a Kurt uno di quei sorrisi che gli toglievano il fiato. E poi il suo sguardo era involontariamente caduto forse troppo in basso quando Blaine aveva voltato le spalle ed era andato via.
«Okay che Blaine non è tutta questa altezza, ma sono sicura che il suo volto era un po' più in alto» l'aveva ripreso divertita Rachel notando lo sguardo del suo migliore amico. Kurt non aveva detto nulla, aveva voltato lo sguardo cercando di nascondere le sue guance improvvisamente rosse, ma a Rachel non erano sfuggite. Si era limitata a sorridere e a rivestirsi.

Blaine aveva passato gli ultimi gironi a dividersi tra prove al teatro, lavoro al centro commerciale e le prove per il Winter Showcase che si sarebbe tenuto nel giro di pochi giorni. Aveva dovuto anche saltare tutti i caffè post lavoro con Kurt e Rachel per riuscire ad arrivare preparato a tutto. Ci teneva davvero a fare una buona impressione davanti a Madame Tibideaux. E poi era arrivato il girono dello Showcase. Dire che era agitato era poco, era da circa un'ora che era davanti allo specchio a cercare di sistemare i suoi ricci ribelli con il gel. Si era allontanato dallo specchio ed era uscito di casa solo una volta che si era ritenuto soddisfatto del risultato. Ormai erano mesi che non usava più tutto quel gel e gli faceva uno strano effetto non vedere più i suoi ricci cadergli sulla fronte appena si muoveva. Aveva infilato una semplice giacca grigia sopra un maglioncino nero a collo alto e poi era uscito dal suo appartamento. Quando era arrivato alla NYADA si era subito diretto alla Round Room dove si sarebbe tenuto lo Showcase. Era rimasto sorpreso dal gran numero di persone che c'erano quella sera, ma nonostante la stanza fosse piena il suo sguardo aveva subito notato la presenza di Kurt. Era rimasto sorpreso in un primo istante di trovarlo lì. "Rachel è la sua migliore amica, è ovvio che sia qui" si era detto poi, non era di certo lì per lui. Forse doveva starlo fissando troppo intensamente e Kurt doveva essersi sentito osservato dato che poco dopo il ragazzo aveva alzato lo sguardo su di lui e aveva accennato un piccolo sorriso imbarazzato. Poi anche Rachel si era girata verso di lui e gli aveva fatto segno di raggiungerli. Così Blaine si era fatto spazio tra la folla e li aveva raggiunti. 
«Nervoso? -aveva domandato Rachel dopo averlo salutato e Blaine aveva annuito- Tranquillo, se sei qui significa che devi essere davvero bravo» gli aveva sorriso la ragazza, Blaine non aveva fatto in tempo a rispondere che Carmen Tibideaux aveva richiamato l'attenzione facendo iniziare così lo Showcase. Avevano preso tutti e tre posto. Il caso, che aveva un nome e cognome e questi erano Rachel e Berry, aveva voluto che Kurt si sedesse vicino a Blaine. Gli aveva fatto un sorriso incoraggiante e poi tutti e tre avevano prestato attenzione alle varie esibizioni. Quando era arrivato il turno di Rachel, Blaine l'aveva ascoltata a bocca aperta. Non l'aveva mai sentita cantare prima di quel giorno e doveva ammettere che era davvero brava.
«Si, Rachel fa questo effetto -aveva detto Kurt orgoglioso della sua amica dopo aver visto l'espressione di Blaine al suo fianco.- Vedrai che anche tu andrai bene» aveva aggiunto, non sapeva il perché ma voleva incoraggiarlo.
«Come fai a dirlo? Non mi hai mai sentito cantare» aveva ribattuto Blaine, certo da piccoli avevano cantato e suonato insieme, ma non era più un bambino, la sua voce era cambiata e maturata.
«Beh uno perché mi ha detto che sei stato il leader più giovane dei Warblers, due come ha detto Rachel se sei qui nonostante tu sia una matricola significa che sei davvero bravo -gli aveva detto Kurt e Blaine gli aveva sorriso- Escluso l'anno scorso con Rach, non succedeva da anni che una matricola venisse invitata allo showcase. Da quello che so, le matricole invitate si possono contare sulle dita di una mano» aveva aggiunto come a dimostrare che c'era una ragione che Blaine quella sera fosse lì. 
«Grazie Kurt» gli aveva sorriso e in quel momento sperava davvero di non deludere le aspettative del ragazzo.

«Blaine Anderson» Rachel era tornata da un paio di esibizioni quando Carmen Tibideaux lo aveva chiamato. Si era alzato dal suo posto e incoraggiato da un sorriso di Kurt e un'occhiolino di Rachel aveva raggiunto il palco. Aveva rivolto un sorriso al pubblico e poi aveva preso una chitarra e aveva iniziato a suonare le prime note. Kurt l'ascoltava incantato, non aveva ancora iniziato a cantare ma era già incantato da lui. Sapeva che suonava la chitarra, o meglio ricorda di quei due natali dove Blaine andava in giro ovunque con una chitarra più grande di lui, non che ci volesse molto poi. Aveva sorriso al suo ricordo e quando Blaine aveva iniziato a cantare aveva sentito dei brividi. Da quando aveva saputo che Blaine frequentava la NYADA, da quando aveva saputo che cantava, aveva più volte immaginato come sarebbe potuta essere la sua voce, ma quello che si era immaginato non dava giustizia alla voce di Blaine. Era calda e accogliente e Kurt in quel momento era stato più che sicuro che avrebbe potuto ascoltarlo per ore e ore senza mai stancarsi. E poi aveva immaginato di come sarebbe stato cantare insieme a lui, anche se non aveva scelto quella strada per il suo futuro, Kurt amava cantare e non perdeva occasione di farlo. E ora, dopo aver ascoltato Blaine cantare per la prima volta, desiderava cantare con lui almeno una volta. Non gli toglieva gli occhi di dosso neanche per un secondo, era come se Blaine fosse una calamita per i suoi occhi. E per un momento, vederlo con una chitarra in mano e i capelli pieni di gel, l'aveva riportato indietro a undici anni prima.
«Here we are as in olden days
Happy golden days of yore
Faithful friends who are dear to us
Gather near to us once more» Blaine aveva spostato il suo sguardo su Kurt e gli aveva sorriso cantando quella strofa. E Kurt era sicuro di essere arrossito sotto il suo sguardo. E poi aveva iniziato a prendere delle note più alte fino ad arrivare a fare un acuto. E se appena aveva iniziato a cantare aveva sentito dei brividi, ora aveva una vera e propria pelle d'oca su entrambe le braccia. Era completamente rapito da lui e dalla sua voce. E non era rimasto per nulla stupito quando aveva sentito tutta la platea applaudirgli e alzarsi in piedi. Forse lui era stato anche il primo ad alzarsi in piedi, seguito subito da Rachel e poi tutti gli altri.

Dopo lo showcase, Kurt, Blaine e Rachel erano andati al Callbacks, locale dove si riunivano abitualmente gli studenti della NYADA e puntualmente c'era qualcuno che si esibiva ogni sera. Sia Kurt che Rachel non avevano fatto altro che complimentarsi con Blaine per la sua esibizione.
«Potrei finalmente aver trovato una voce maschile alla mia altezza» aveva commentato Rachel facendo ridere Blaine e alzare in modo scherzo gli occhi al cielo a Kurt. 
«Dovremmo fare un duetto insieme» l'aveva assecondata Blaine e Rachel aveva subito accettato quella proposta. Ed era stato proprio Kurt a spingerli a farlo quella sera stessa. E così i due nuovi amici avevano cantato un duetto natalizio e Kurt aveva avuto la possibilità di ascoltarlo di nuovo. E poi, Rachel aveva preso possesso del microfono restando sul palco a cantare un'altra canzone e Kurt doveva immaginarlo che sarebbe andata a finire così la serata. Ma quello che non si aspettava era che Blaine si sedesse al pianoforte che c'era su quel palco e accompagnasse la sua amica. Ed era rimasto ad ascoltarlo suonare trovandolo impeccabile anche in quello. Possibile che fosse bravo in tutto quello che faceva? Si era chiesto Kurt.
«C'è qualcos'altro che sai suonare oltre al piano e la chitarra?» gli aveva domandato poi quando Blaine era tornato, lasciando Rachel ad esibirsi, al tavolo dove erano seduti. 
«Suono anche la chitarra elettrica e poi me la cavo con il violino e la batteria» aveva risposto fiero Blaine lasciando Kurt ancora più stupito.
«Quindi , ricapitolando: canti, suoni il piano, la chitarra acustica ed elettrica, il violino e la batteria, reciti -aveva elencato Kurt tenendo il conto sulle dita "sei bello, simpatico, gentile e gay" aveva anche voluto aggiungere ma aveva pensato che era meglio se quello se lo teneva per sé e Blaine aveva annuito in risposta- C'è qualcosa che non sai fare?» e Blaine era scoppiato a ridere. "Oh insomma, ha anche una rista perfetta" aveva pensato Kurt in quel momento.
«Ci sono tante cose che non so fare, Kurt»
«Dimmi una cosa che non sai fare» l'aveva sfidato Kurt.
«Lo sport, sono terribilmente negato in qualsiasi forma di sport -aveva detto Blaine ripensando a quando anni prima aveva provato ad entrare nella squadra di football prima di cambiare scuola- Anche se faccio boxe -aveva aggiunto- Ah sono completamente terribile nel disegno. Disegno ancora come un bambino di 5 anni -aveva aggiunto e Kurt aveva ripensato con un sorriso al disegno che li aveva regalato quando erano bambini- anzi, forse ero più bravo a 5 anni» aveva concluso ridendo e coinvolgendo anche Kurt.

Un nuovo giorno era cominciato, Blaine aveva passato la mattina in teatro a provare per lo spettacolo che ormai si sarebbe tenuto di lì a dieci giorni, poi dopo aver pranzato era andato al centro commerciale dove aveva trovato già Rachel e Kurt nei loro costumi da elfo. Si era cambiato in fretta anche lui e poi erano saliti tutti e tre sul palco.
«Starbucks?» stava chiedendo Blaine a fine turno mentre tornavano verso gli spogliatoi.
«Chi avrebbe mai detto che Babbo Natale fosse sexy?» era intervenuta una nuova voce che aveva impedito a Kurt di rispondere. Blaine si era girato conoscendo quella voce fin troppo bene.
«Sebastian -lo aveva chiamato con un sorriso- Cosa ci fai qui?» gli aveva chiesto mentre gli andava incontro per abbracciarlo sotto lo sguardo attendo di Kurt. E ora chi era quel ragazzo? Si era chiesto.
«Magari è solo un amico» gli aveva detto Rachel all'orecchio notando lo sguardo del suo amico. 
«Sono venuto a trovare la leggenda della Dalton -aveva risposto il ragazzo alto ignorando i due, Kurt continuava a fulminarlo con lo sguardo, non faceva altro che chiedersi chi fosse quel ragazzo e cosa volesse da Blaine- Ormai ad ogni riunione dei Warblers almeno una volta finiamo a parlare di te e di come ci hai fatto vincere le nazionali l'anno scorso»
«Oh ma non è solo merito mio» aveva risposto Blaine sentendo parlare il suo vecchio compagno di scuola.
«Non fare il modesto Anderson-» Stava per aggiungere altro ma un fino colpo di tosse aveva riportato l'attenzione dei due ragazzi su Kurt e Blaine.
«Seb, loro sono Rachel e Kurt -aveva detto poi Blaine voltandosi verso i due amici- Ragazzi lui è Sebastian, era nel Glee club con me» Kurt aveva annuito guardandolo di sottecchi e aveva stretto la sua mano forse con troppa forza, infastidendosi ancora di più per quel sorriso fastidioso sulle labbra del nuovo arrivato.
«Forza Babbo Natale, togliti questi vestiti e andiamo che ti offro la cena» aveva poi detto Sebastian tornando a guardare Blaine e ignorando le occhiate che gli rivolgeva Kurt. Blaine aveva annuito e si era andato a togliere quel costume sostituendolo con i suoi vestiti.
«Ciao Rachel, ciao Kurt, ci vediamo domani» li aveva salutati velocemente Blaine prima di andarsene con Sebastian. Solo allora Kurt si era lasciato cadere su una delle panche che c'erano nello spogliatoio e aveva sospirato.
«Fantastico, forse avrei preferito saperlo etero che con un ragazzo» aveva sbuffato Kurt togliendosi quello stupido cappello da elfo dalla testa.
«Kurt, non è detto che sia il suo ragazzo» aveva provato a tirarlo su di morale Rachel.
«Ma se appena l'ha visto si è completamente dimenticato della nostra presenza» aveva ribattuto, si era sentito completamente invisibile quando Sebastian era arrivato. Rachel non gli aveva risposto, si era seduta al suo fianco e l'aveva stretto in un abbraccio.

Kurt non sapeva come si era lasciato convincere a trascorrere un altra serata al Callbacks anche quella sera. Ma Rachel aveva insistito. Voleva farlo distrarre perché aveva visto come il suo umore fosse peggiorato dopo l'arrivo di Sebastian. Non aveva voluto illuderlo dicendogli "Ma no, vedrai che è solo un amico" o "Non è come sembra, sono sicura che a Blaine non interessa quel ragazzo gli piaci tu". Non lo aveva fatto perché aveva visto come Blaine lo aveva abbracciato, il sorriso che aveva sulle labbra quando lo aveva visto. E non era sicura di sapere cosa fosse per ragazzo per lui, forse era davvero solo un amico ma non poteva dirlo con certezza. Perciò si era limitata a stare accanto a Kurt e a provare a distrarlo convincendolo ad uscire anche quella sera. E Kurt non sapeva neanche come si fosse fatto convincere a salire su quel palco, sicuramente condizionato dal drink che aveva bevuto una volta arrivato.
Blaine aveva passato il resto del pomeriggio in compagnia di Sebastian. Avevano approfittato di quel momento per scambiarsi i regali e poi erano andati a cena insieme. Sebastian l'aveva aggiornato di quello che facevano gli Warblers e poi non aveva perso occasione per chiedergli se avesse trovato qualcuno da portarsi a letto. Blaine abituato a quel tipo di domande, era ormai diventato bravo a cambiare argomento e non rispondere. Dopo con erano andati a bere qualcosa al Callbacks, la sera precedente si era trovato bene in quel locale e aveva deciso di portarci Sebastian. Quest'ultimo era tornato ancora una volta sull'argomento ragazzi e stava provando a convincerlo a scaricarsi l'app d'incontri affermando che se aveva trovato lui ragazzi a Westerville allora Blaine non avrebbe avuto problemi a trovarli lì, a New York, ma Blaine non aveva risposto a quello. La sua attenzione era stata catturata da altro. Una voce angelica l'aveva fatto voltare verso il palco e aveva sorriso quando aveva riconosciuto Kurt. Doveva ammettere che avesse davvero una voce stupenda ed era come rapito, non gli aveva tolto gli occhi di dosso per tutta l'esibizione. L'aveva fatto solo per un secondo, solo per guardare male Sebastian quando stava facendo commenti poco carini su Kurt che subito aveva chiuso la bocca per lo sguardo che gli aveva lanciato il suo amico. E poi non ci aveva pensato due volte prima di scendere dallo sgabello dove era seduto e raggiungerlo.
«Hai una voce spettacolare» gli aveva detto e Kurt si era voltato verso di lui, sentendo il cuore perdere un battito. Non si aspettava di trovarsi Blaine lì e soprattutto non si aspettava quel complimento.
«Grazie» gli aveva sorriso Kurt, ma poi il sorriso si era spento quando alle spalle di Blaine era comparso Sebastian che aveva poggiato le mani sulle spalle del ragazzo.
«Carl, giusto?» aveva domandato poi al ragazzo.
«Il mio nome è Kurt» l'aveva corretto acidamente mentre Rachel giungeva in suo supporto.
«Carl, Kurt , quello che è -aveva mormorato con poco interesse guadagnandosi una nuova occhiata di Blaine- Vi unite a noi?» aveva poi domandato ad entrambi e Kurt era stato tentato di rifiutare, ma non aveva saputo dire di no al sorriso di Blaine. E così ora si trovavano tutti e quattro seduti ad un tavolo a bere un drink.
«Allora, state insieme?» aveva domandato Rachel senza giri di parole, sapeva quanto Kurt volesse sapere quella risposta ma sapeva anche che non l'avrebbe mai chiesto così esplicitamente.
«Chi? Io e il nano da giardino? -aveva domandato divertito Sebastian indicando prima sé stesso e poi Blaine che aveva alzato gli occhi al cielo, lo faceva ogni volta che Sebastian lo prendeva in giro per la sua altezza. Rachel si era limitata ad annuire mentre Kurt attendeva con forse troppa impazienza la risposta- Nah.. gli piacerebbe, ma sono un uomo libero. Non mi piacciono i legami» aveva negato Sebastian e Kurt aveva sentito il suo cuore più leggero, ma questo non significava che Blaine non provasse qualcosa per lui.
«Sebastian, ti voglio bene e lo sai.. ma non sei il mio tipo -aveva detto divertito Blaine scuotendo la testa e Kurt aveva stretto automaticamente il ginocchio della sua amica, cercando di non mostrarsi troppo felice per quella scoperta- te lo avrò ripetuto non so quante volte» aveva aggiunto. Infondo era proprio così che i due erano diventati amici. Sebastian era entrato a far parte dei Warblers e ci aveva subito provato con Blaine, ma più veniva rifiutato e più ci provava. E anche quando erano diventati amici ogni tanto aveva continuato a provarci. Ma Blaine era abituato a quello e doveva ammettere che si divertiva in compagnia di Sebastian, era uno dei suoi più cari amici alla fine.
«Impossibile, io sono il tipo di tutti» aveva commentato Sebastian facendo ridere Blaine.

  
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