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Autore: annapuff    11/12/2021    1 recensioni
Maybe it's a fate... ed ecco il secondo volume!
Avevamo lasciato Yoongi e Isabel separati, per via di un destino crudele!
Ed eccoli pronti a iniziare un 2016!
Se pensate che tutto sia stato tragico in passato... beh non avete ancora visto nulla!
altri quattro anni prima che si rincontrino nel 2020!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Maybe it's fate'
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CAPITOLO 28: LETTER PT. 2

 
20 AGOSTO 2016 MATTINA
Quella mattina i bts erano stati chiamati da Pd-nim per vedersi in agenzia, avrebbero dovuto incominciare le loro agognate  ferie di otto giorni, ma invece si ritrovarono tutti a prendere le varie auto ed ad andare in agenzia senza bene sapere cosa gli aspettasse.
Bussarono alla porta e Pd-nim gli fece entrare presentando l’uomo che era con lui il signor Hae-eun.
“Yoongi-ah il signore ha una lettera per te” diss Pd-nim
“Una lettera?” chiese confuso
“Si da parte del mio ex capo Do-Yoon” disse il reporter dando la lettera al ragazzo mentre tutti spalancavano gli occhi per lo stupore
“Ehm perché mi ha scritto? ” disse Yoongi confuso
“é spiegato nella lettera” spiego Pd-nim
“Lei l’ha letta?” chiese il ragazzo
“Si, ragazzo, dopo che la leggerai decideremo sul da farsi insieme, voglio che rimangono anche i componenti così sarà una scelta di tutti”
“Ehm Namjoon la leggi tu ad alta voce?” chiese lui titubante, sapeva che l’unico motivo per cui quel pazzo fotografo gli avesse scritto fosse lei e non aveva il coraggio di leggere, si chiese se tutte quelle lettere sarebbero mai finite, questa era la terza nel giro di meno di ventiquattro ore. Si ritrovava sempre catapultato nel mondo di Isabel, e incominciava a pensare che mai ne sarebbe uscito, avrebbe solo dovuto cambiare modo di reagire a tutto, mettersi una mano la cuore e incominciare a prendere tutto come veniva senza aspettarsi niente.
“Si certo Hyung, ma tu siediti che è meglio” disse il leader in modo preoccupato
Mentre tutti annuivano e si preparavano all’ascolto incuriositi.
 
Caro Yoongi
Sono Do-Yoon, innanzitutto volevo scusarmi per il comportamento avuto durante quel servizio fotografico. Avrei voluto farti le mie scuse di persona ma non ho potuto e dubito che mai potrò.
Avrai letto sicuramente la lettera indirizzata ad Isabel.
Tranquillo parto dicendo che questa non verrà pubblicata, e ti consiglio di accettare il mio amico Ro Hae-eun come vostro reporter personale, è una persona fidata, che sa fare bene il suo lavoro e che potrà essere di buon aiuto al vostro gruppo, e forse un giorno anche a te nella vita privata.
Ho scoperto che l’amore di Isabel fosse uno dei membri dei bts, dopo che lei aveva incontrato Seokjin al matrimonio del fratello. Sapevo il tuo nome perché la prima volta che l’ho incontrata a una festa a capodanno, da ubriaca me l’aveva detto. Sono riuscito a collegare tutto con un po’ d’aiuto e un po’ d’indagini specifiche su di lei. Poi all’asta di beneficenza lei mi ha raccontato tutta la sua storia dopo un anno che ci conoscevamo.
Quindi posso dire di essere la persona che sa tutta la verità su Isabel.
Conosco Isabel fin troppo bene, so benissimo che farà di tutto per tenerti lontano da lei. E se tu sei minimamente simile a me come penso che sia, so per certo che l’amerai per sempre anche se lei dovesse continuare a farti del male.
L’ho capito quando sei saltato alle mie provocazioni, la tua rabbia urlava che eri innamorato di lei e che sempre lo sarai.
Lei non ti dirà mai la verità, del perché ti sta facendo questo. Vorrei potertela dire io ma non posso, una promessa è una promessa.
Ma fidati tutto quello che sta facendo, è per proteggere te, e per proteggere il tuo sogno e i tuoi amici.
Ti ama, ti amerà sempre, quindi per favore, perdona tutto il male che ti sta infingendo e che ti ha inflitto. Perché non vuole, ma è costretta a farlo. Forse un giorno tornerà da te, lo spero.
Spero che voi due possiate avere un destino migliore di quello che è aspettato a me e alla persona che amavo.
Il mondo dell’alta società è un mondo crudele, fatto di cattiveria e di atti egoistici per potersi accaparrare sempre più ricchezza e potere.
L’amore è un lusso che non possiamo avere.
Amavo una donna, lei mi amava, siamo stati insieme, ma poi suo padre e il mio ci hanno diviso. Lei si è dovuta sposare con mio fratello maggiore ereditario dell’azienda, io ero solo il quarto fratello, a me non aspettava nulla, io valevo poco e niente. Ci siamo opposti, io ho lottato. Ma lei ha deciso di non lottare più, perché lottare avrebbe comportato una perdita, e non ti parlo di soldi. Se lei avesse continuato avrebbe perso comunque me, perché mi avrebbero fatto sparire.
Lei ha fatto di tutto per tenermi lontano, ha provato ad essere lei la cattiva della situazione e la stronza. Io ho sempre saputo che non fosse così, il mio amore per lei non me l’avrebbe fatto credere. Ci sono stati momenti in cui ho toccato il fondo e me la sono presa con lei, ho odiato lei. Ma mi sono subito pentito di tutta quella rabbia che provavo nei suoi confronti. Alla fine eravamo entrambi delle vittime.
Potevo rimanere vittima, o potevo andare avanti con la mia vita con la speranza che un giorno sarei stato più forte e più potente da poterla riprendere, così ho fatto. Ho lavorato duramente, e ho cercato di ottenere più fama e più potere possibile.
Forse il mio piano avrebbe funzionato, se non fosse stato per una terribile vicenda.
La donna che amo, che ho amato si è suicidata a inizio mese. Il mio unico amore si è tolto la vita.
Andavo avanti sperando che un giorno il destino sarebbe stato favorevole, ma così non è stato.
E io che aspettavo, io che l’amavo, io che provavo a ideare un piano per riprendermela in un futuro, me la sono vista di nuovo portare via in un posto che solo con la mia morte l’avrei potuta raggiungere.
Non posso dirti la verità su Isabel, ma posso raccontarti la mia storia, e sperare che tu possa collegare alcuni pezzi e capire perché si comporti così.
Mi assomigli tanto, il mio amore assomigliava tanto a Isabel. Ma Isabel lei lotta e non si arrende, lei forse prenderà il mio piano e lo manderà avanti… se farà così, probabilmente, il vostro destino sarà diverso, probabilmente vi ricongiungerete.
Ma ci vorrà del tempo… molto tempo. Vivi la tua vita come meglio credi, prova ad andare avanti, così come ci prova lei…. Ma sono certo che mai entrambi andrete avanti, con le vostre vite.
Il vero amore si incontra una volta sola.
Mi dispiace tanto. Mi dispiace che ci siano altre persone a dover soffrire così come ho sofferto io.
Vi auguro il meglio.
Do-Yoon


Rm finì di leggere la lettera tentennando, il gruppo si scambiò uno sguardo complice erano tutti impauriti, avevano la loro conferma lei aveva scelto di lasciare Yoongi per proteggerlo il motivo, era ancora ignoto ma l’ipotesi che avevano fatto da parecchio si stava pian piano tramutando in realtà. Se realmente la storia del fotografo e di Yoongi e Isabel fosse stata uguale allora la ragione della ragazza di tenere le distanze era certamente perché cercasse di proteggere Yoongi da una brutta fine o anche se stessa dalla stessa sorte.
“Yoongi-ah” richiamò Pd-nim
“Si, ci sono. Io non so cosa dire penso di aver bisogno di tempo”
“Non voglio costringerti a parlare di Isabel, non sono affari che mi riguardano, e voglio che tu ti prenda il tempo possibile, spero che qualunque scelta tu faccia dopo aver avuto queste informazioni ne discuta con i tuoi compagni. Quello che voglio chiedere ora a voi sette e di prendere una scelta.”
“Quale?” chiese Jin confuso
“Riguarda il reporter io e il signor Hae-eun abbiamo parlato, lui vorrebbe diventare il vostro reporter, è molto importante sui vari tabloide, Do-yoon decideva con lui che notizie far uscire, e quali invece no. Lui vorrebbe fare lo stesso per voi”
“Può occuparsene lei?” chiese Yoongi
“Si, Pd-nim se lei si fida noi siamo d’accordo” disse Namjoon
“Ok perfetto me la sbrigherò io con lui, potete andare ragazzi, provate a riposarvi in questa breve vacanza” disse Pd-nim e tutti salutarono un po’ confusi, Jimin si avvicinò e aiuto Yoongi ad alzarsi e ad accompagnarlo fuori
“Hyung?” lo richiamò un attimo J-hope appena usciti
“Sono confuso ragazzi, Aish!” esclamò lui per poi guardare Jin in cerca di risposte
“Non so cosa dire, sinceramente Yoongi io non lo so” disse il maggiore scuotendo la testa
“Io dico di andare a casa” disse JungKook
“Si, è meglio” disse V “Comunque io l’ho sempre detto che Noona aveva un suo motivo per comportarsi così” disse sbuffando
“Io cosa faccio ora?” chiese Yoongi invece fermo e guardando tutti i suoi amici uno a uno.
“Nulla, non puoi fare nulla. Ne abbiamo già parlato questa lettera non cambia nulla. È solo un'altra lettera che ti dice che lei ti ama, ma che la situazione è ingestibile. E tu puoi solo starle lontano” disse Jin improvvisamente con la voce velata dal panico
“Ha ragione, non possiamo fare nulla, tu non puoi. Possiamo andare avanti con le nostre vite e perdonarla per tutto” disse Namjoon
“L’abbiamo già perdonata” disse Hobi
“Io ho bisogno di vederla” disse supplice guardando il più grande
“No. Senti ho paura! Una tremenda paura, hai sentito la lettera di quel fotografo la vostra storia è simile, e se anche il padre avesse minacciato Isabel di farti sparire ammazzandoti? Ci hai pensato?” disse Jin in crisi avvicinandosi a Yoongi e prendendolo per le spalle
“Hyung, non so…. Dici che è possibile?” chiese confuso
“Io non lo so, ma ho paura, mentre sentivo Rm leggere quella lettera avevo paura e ho avuto questo presentimento. Yoongi è possibile che sia così perché se no sarebbe scappata, ora che siamo diventati ricchi e famosi sarebbe scappata e sarebbe venuta a cercarti e a dirti tutto” disse tutto di un fiato Jin continuando a tenerlo per le spalle  e a guardarlo fisso negli occhi
“Non lo sta facendo, ha avuto delle opportunità lei sa che la ami, noi le abbiamo detto tutto all’asta di beneficienza, ma lei non è tornata, Yoongi Hyung ha ragione Jin, Isabel ha fatto le sue scelte non ci ha detto il motivo, ma ci siamo arrivati cerca di proteggerti e quel fotografo ci ha dato la conferma. Direi che non fai nulla perché se no mandi al diavolo tutto il piano che si è fatta” disse Rm con tono autoritario dando manforte alle parole del più grande
“Ma noi ora possiamo aiutarla! Abbiamo bodyguard e tanto altro” disse supplice guardando prima Rm e poi Jin
“Forse non è abbastanza, Hyung non abbiamo abbastanza potere” disse Hobi avvicinandosi anche lui unendosi agli altri e non spalleggiandolo scambiandosi uno sguardo con Rm come a dire la cosa migliore era stare fermi.
“Veramente non dobbiamo fare niente? E lei continua a stare sola e a subire tutto questo?” chiese V con voce arrabbiata, attirando l’attenzione di tutti
“Si, non voglio che qualcuno di noi rischi la vita” disse Jimin impaurito prendendo l’amico per mano
“Hyung senti gli altri hanno ragione, Noona è forte, è sopravvissuta continua a farlo, lei sa come fare” disse Jungkook
“Torniamo a casa, è la cosa migliore da fare, e poi è sparita, ancora non si sa nulla di lei dai social” disse Rm
“Come è possibile che una persona sparisca così?” chiese Yoongi
“E se il padre le abbia fatto del male?” chiese V confuso
“Io… no si saprebbe, lei ha scritto che si sarebbe presa una pausa dai social e sarebbe andata in America, ha lasciato un comunicato stampa” disse Jimin in modo impacciato
“Forse ha fatto veramente così” disse Jin
“O il padre là rinchiusa da qualche parte” disse V  con rabbia
“Aigoo…V se fai così quello si preoccupa di più” disse JK arrabbiato guardando Yoongi
“Giusto ragazzi non dobbiamo pensare negativo, dobbiamo pensare che lei stia bene, arriveranno notizie sapremo prima o poi cosa le sia successo”  disse Jimin
“Io… penso di avere paura, sono preoccupato” abbasso il capo Yoongi
“Hyung non possiamo fare nulla, solo andare avanti per le nostre vite, mi dispiace amico ma è così” disse schietto Rm avvicinandosi a lui e abbracciandolo
“Mi dispiace veramente tanto, è meglio se andiamo, hai bisogno di riposare” disse all’orecchio del maggiore che annuì “Noi siamo comunque con te”
“Lo so, voi ci siete sempre e ci sarete sempre” disse staccandosi da Rm e guardando tutti i suoi amici sforzandosi di sorridere.
Avrebbe avuto sempre loro accanto, ci sarebbero stati, e c’erano sempre stati nei momenti bui, era una cosa che lo faceva stare bene ma allo stesso tempo male, lui aveva tanto, e lei invece non aveva mai avuto niente, si era ricca ma sapeva benissimo che la sua Isabel desiderava solo non essere sola, sperava con tutto se stesso che ci fosse qualcuno insieme a lei ad aiutarla a combattere quella lotta segreta che aveva incominciato anni fa.  
 
SOPRA L’OCEANO PACIFICO NOTTE
Un altro aereo, un altro viaggio, questa volta con la speranza che sarebbe stato più lungo, lontano da Seul, lontano da suo padre. Isabel meritava un po' di tregua, in special modo dopo il tremendo lutto che avrebbe dovuto accettare e affrontare.
Non sarebbe stato semplice, se fosse stata una morte dovuta a una malattia o a un incidente casuale, sarebbe stato molto più semplice da accettare. Ma la morte di Do-yoon non era stata una morte semplice, il suicidio di una persona cara non era nulla di semplice, specialmente la motivazione di quel suicidio.
Motivazione che aveva spinto la stessa Isabel a pensare di fare quel tanto agognato gesto, ma di cui non ne aveva mai avuto il coraggio.

Ed eccola rannicchiata sul sedile della prima classe, con la testa appoggiata al finestrino e Nabi vicino a lei a tenerla d'occhio.
Aveva dormito grazie ai sonniferi e si era svegliata confusa, e per un attimo smarrita.
Era come trovarsi la testa immersa in una calda e nuvola soffice.
Fuori dal finestrino solo il buio, colui che le faceva ricordare la sua vita.
In quel momento era tutto così straziantemente oscuro.
L’effetto rilassante dei sonniferi stavano pian piano svanendo e uno stato di angoscia incominciava farsi largo in lei.
Era tutto così tremendamente soffocante in quell'aereo. Tutta la realtà della sua vita si stava facendo spazio con forza nella sua mente, scacciando via il tempore in cui era stata per tutte quelle ore di sonno.
Era sfinita, e le nove ore di sonno non l’avevano aiutata poi molto, non era abituata a tutto quel riposo forzato.
In quell’ultimo mese aveva dormito il massimo di cinque ore a notte e la maggior parte delle volte continuava a svegliarsi per i vari attacchi di panico.
La sua vita, la sua agognate vita la portava solo a sentirsi sempre più sola, più impotente.

Nabi si fece un po’ più spazio cercando di attirare l'attenzione di Isabel chiamandola con la zampetta sulla gamba della ragazza, nel vedere alcuna reazione da parte della padroncina, la piccola Nabi si sposto sulle gambe di lei, incomincio a leccarle la mano per chiamarla, senza avere reazioni in cambio.
Alla fine si alzo su due gambe e appoggio quelle anteriori sul petto di lei, per potersi spingere con il muso vicino la faccia di Isabel e incominciare a leccarle dolcemente la faccia.
Isabel si desto per un attimo dai sui pensieri e si volto a guardare la cagnolina.
“Nabi” sussurrò per poi stringerla a sé e continuare a prendersi le coccole dal cane.
“Oh Nabi se avessi saputo che la mia vita sarebbe stata così, non ti avrei mai portato in questo casino” disse in un sussurro rammaricato incominciando a parlare con lei
“Meriteresti una padroncina migliore di me, più allegra, più spensierata, così come lo ero all'inizio. E invece sono diventata l'ombra di me stessa” disse continuando ad accarezzare il cane dolcemente
“Sono solo un involucro di tristezza, sensi di colpa e biasimo per me stessa” 
Il cane si fermò ad osservarla un attimo con la testa inclinata, poi mugolo e ritorno a leccare la faccia di Isabel scodinzolando.
“Non la pensi così?” chiese scettica al cane e il cane per giusta risposta continuo a leccarle la faccia incominciando ad abbaiare
“Aigoo” disse Win-hoo svegliandosi improvvisamente
“Nabi buona” provò a rimproverarla Isabel ma non mettendoci impegno
“Sei sveglia?” chiese il ragazzo spalancando gli occhi per la sorpresa
“Ehm direi di sì” disse lei perplessa
“Avresti dovuto avvisarmi” la ribecco lui e lei alzo un sopracciglio confusa
“Ehm... Non era un riproverò” balbetto lui incerto
“okay...” disse lei facendo spallucce “Torna a dormire, non volevamo svegliarti” disse lei mentre accarezzava Nabi
“Ah no! Vado dall’hostess a farti preparare da mangiare, devi mangiare non hai toccato cibo ieri.. Da quanto non mangi? Non hai fame??” chiese con preoccupazione
“Non ricordo l’ultima volta che ho mangiato e non sento fame” disse lei confusa
“Vado a prenderti da mangiare!” esclamò lui saltando in piedi e correndo per andare a chiamare qualcuno rischiando di inciampare tra i suoi piedi.
Isabel rimase immobile a guardare il posto vuoto di Win-hoo, e pensando che non sarebbe stato facile tornare quella di un tempo, qualcosa si era rotto ancora di più in lei e sarebbe stato tutto ancor più tremendo, sperava solo di riuscire a non potare con sé nel buio in cui ormai era precipitata anche quel povero assistente che malauguratamente aveva detto si a quell’incarico, incarico che sarebbe stato molto difficile, sperava anche di non potare con sé pure Dashimen, che a quanto pareva non avrebbe desistito a lasciarla in pace ne ora ne mai. Appoggiò la testa sul finestrino distrutta, avrebbe mangiato solo per non far ulteriormente preoccupare Win-hoo, ma non ne sentiva il bisogno, non sentiva più il bisogno di alcunché, non aveva bisogno di niente, e non voleva più niente della sua vita, solo stare rannicchiata e sola.  

SPECIAL
01 SETTEMBRE 2016

Il cielo era tinto di un rosso del sole che tramontava misto al grigio nero delle nuvole. Tutto intorno a lei era grigio, non c'erano colori. 
Le macchine che saettavano sull‘asfalto non si accorgevano minimamente della presenza di lei che correva slittando tra di esse in mezzo al ponte.
C’era solo il rumore delle ruote sull’asfalto e dei freni che stridevano, 
il rumore dell’acqua del fiume sotto di lei che si muoveva per via del vento forte.
Isabel correva talmente veloce da non sentire più le gambe che ormai avevano preso vita propria e continuavano quella sfrenante corsa. 
Era come se si trovasse ferma allo stesso punto, correva senza raggiungere il punto d'arrivo.
Correva con il vento freddo che le scalfiva la faccia bagnata dalle lacrime. 
Continuava quella pazza corsa senza riuscire a raggiungere quella maledetta metà davanti a lei. 
Ed eccola finalmente dopo un tempo indicibile arrivare al punto disegnato.
Ed eccola urlare con tutta la forza che avesse in corpo: “Do-yoooooon!”
Ed ecco l'uomo sul cornicione del ponte voltarsi e guardarla e lei rendersi conto che non fosse il fotografo ma bensì Yoongi. 
“Ti prego no!!!” Urlò lei, un urlo straziante.
E lui dopo averla guardata per una frazione di secondo ecco che faceva un passo e si lanciava di sotto. 
 
Un altro urlo lancinante uscì da lei, e dopo di che il rumore della porta sbattere mentre si apriva, due forti braccia accoglierla mentre urlava seduta sul letto.
“Va tutto bene” diceva la calda voce al suo orecchio mentre lei si divincolava continuando a piangere e urlare. 
E Dashimen che la teneva stretta a sé abbracciandola da dietro cercando di contenerla mentre le urla continuavano a riempire l’intera stanza, non trovando una fine. 
“Era solo un incubo va tutto bene, ci sono io” continuava a ripetere Dashimen tenendola stretta aspettando che la crisi passasse.
 
Win hoo era fermo vicino la porta osservando la scena senza sapere bene che cosa fare immobile e impaurito da quell’attacco di Isabel. Non era il primo a cui assisteva, ma continuava ad esserne terrorizzato e continuava a sentirsi impotente davanti a quella situazione. 
Non capiva come fosse possibile che la ragazza che avesse preso in mano la situazione di Do-yoon nell’ultimo periodo, che quella ragazza forte che avesse conosciuto nell’ultimo periodo potesse avere dei crolli così gravi.
Quando l'aveva conosciuta aveva pensato che niente avrebbe potuta abbatterla. 
E invece eccola lì nella sua camicia da notte con i capelli scompigliati che urlava e singhiozzava isterica senza aver controllo di sé stessa. 
 
Gli incubi stavano diventando sempre peggio, Dashimen se ne stava rendendo conto, serviva più tempo per calmarla.
Non poteva far altro che placcarla sul letto tenendola stretta, così che lei non si facesse del male da sola. 
Erano due settimane che erano in America, e da una settimana Isabel aveva incominciato il lavoro ed erano incominciati anche gli incubi. 
Continuava a tenerla stretta a sé impaurito come sempre, chiuse gli occhi sperando che quel momento finisse prima possibile, era tutto così tremendamente difficile ma non l’avrebbe mai lasciata sola.
 
 
02 SETTEMBRE 2016
“Forse non ci siamo capiti” disse con voce greve l’uomo in giacca e cravatta con lo sguardo adirato
“Le ho detto che non mi vedo con Isabel!” Urlò lui di rimando
“Ma non rinunci a lei, è così evidente” disse con una risata malefica  
“Io le ho detto che ho rinunciato a Lei, la lasci in pace ora” disse in un ringhio 
“Questa a me sembra la supplica di un’innamorato di lei, che non ha ancora capito come stanno le cose, Isabel non avrà mai pace in questa vita, può solo fare quello che io le ordino. Ma ha quel piccolo vizio di fare come vuole quando c’è qualche situazione che riguarda te. Tu che non sarai mai degno di lei, della mia famiglia. Generazioni di chaebol" disse con rabbia l’uomo
“Io non ci posso fare nulla, le ho detto che ho preso le distanze” continuò lui a ripetere
“Beh io ho una soluzione, che secondo me risolverà il mio problema con mia figlia” disse mentre infilava una mano nella giacca per prendere la pistola per poi puntarla contro il ragazzo di fronte a  lui che impallidì.
“Nooooo” un urlo acuto si paleso sulla scena e con esso anche una ragazza dai capelli turchesi, un abito giallo pieno di tulle.
Lui si giro di scatto per guardarla, era lei, il suo cuore fece una capriola all’indietro per lo stupore.
“Lascialo in pace!” Urlò Isabel
“Isabel vai via ha una pistola!” Urlò  lui spaventato incominciando a fare gesti con 
le mani per farla desistere dando le spalle all’uomo.
Il padre di lei alzò  la pistola, la punto su di lui che invece era troppo occupato a guardare lei e a dirle di andare via.
Incominciò a correre per andarle incontro e farla desistere.
Lei invece correva verso di lui, i loro occhi si incontrarono finalmente dopo tempo ma lo sguardo di lei non era ricolmo di amore e felicità nel vederlo no, era di puro terrore. 
Lui si blocco per un attimo davanti a quello sguardo.
E lei lo raggiunse, lo abbracciò e inverti le loro posizioni e il colpo di pistola partì, fino ad arrivare alla schiena di lei.
Isabel perse l’equilibrio cadendo a terra trascinandosi lui che la teneva abbracciata.
“Ti amo, e ti amerò per sempre” disse Isabel continuando a guardarlo negli occhi mentre lui la teneva a sé cominciando a sporcarsi le mani con il sangue che stava macchiando il pavimento.
“No, no! Ti prego no!” urlò il ragazzo tra le lacrime, il sudore e il sangue.
 
Un rumore di qualcuno che cadeva e un urlo “Noooooo” si sentì per tutto il set.
“Aigoo!” urlò Jin lasciando perdere la sua ragazza e cominciando a correre verso Yoongi che fino a poco prima stava dormendo sul divanetto del set durante la pausa, e che era caduto e si ritrovava riverso per terra e urlava.
Tutto lo staff si girò a guardarlo preoccupati e sconvolti senza muovere un passo.
Anche J-hope che stava mangiando lasciò perdere il suo pranzo lasciandolo cadere a terra e incominciò a correre verso l’amico.
“Yoongi, sono lo hyung, va tutto bene!” disse Jin provando a girarlo per farli vedere il suo viso.
“Sangue, sangue ovunque” ripeteva Yoongi
“Non c’è nessun sangue, va tutto bene” disse Jin prendendo la faccia di Yoongi tra le mani mentre J-hope si girava intorno in cerca di sangue e mentre gli altri del gruppo si avvicinavano insieme ai manager.
“Lui, l’ha sparata, lei… si è fatta sparare per proteggere me” disse tentennando
“Era un incubo, va tutto bene, era un incubo, lei sta bene” disse Jin
“No, io non lo so come sta” disse spalancando gli occhi tornando alla realtà
“Lo sapremmo se stesse male, avremmo una notizia, io sono certo che lei stia bene, è forte” disse Jin
“Hyung era un incubo, non c’è sangue, lei non è qui” disse Hobie abbassandosi per guardarlo negli occhi
“Andiamo in bagno a sciacquarti un po’ la faccia, e da ieri che giriamo per l’Mv è lo stress, va tutto bene” disse J-Hope
“Si, andiamo anche fuori a prendere aria” disse Jimin che si era avvicinato per aiutarlo ad alzarsi
“Ci pensiamo io e Jimishi, ora torniamo” disse Hobie agli altri che annuirono, e lo portarono via dal set.
“Cosa sta succedendo?” chiese il manager preoccupato a Rm
“Non lo so” disse perplesso guardando Jin
“Era solo un incubo, forse è un po’ stanco, non dorme bene la notte di recente” disse Jin
“Forse è il caso di mandarlo di nuovo in terapia” disse il manager
“Mah… non possiamo obbligarlo” disse V combattivo
“Ragazzi, sapete che al primo cedimento vi mandiamo in terapia, ci teniamo alla vostra salute e non intendo solo quella fisica, da quanto sta così male?” chiese il manager
“Dalle varie lettere ricevute prima delle ferie” disse Jk dato che nessuno parlava prendendosi le occhiatacce di tutti i rimanenti del gruppo e il più piccolo li guardò come a dire che era la cosa giusta da fare dire la verità.
“Parlerò con Pd-nim riguardo questo” disse severamente il manager
“Li serve solo del tempo, poi sta sempre meglio, lo aiutiamo noi” disse Jin
“A volte serve un esperto, ragazzi avete le schedule piene non possiamo permetterci errori lo sapete bene tutti”
“Si, lo sappiamo, ma è tutto sotto controllo” disse Jin con voce di panico
“Non si direbbe” disse severamente guardando con rimproverò il leader
“Ne parleremo con lui, gli chiederemo se vuole andare in terapia, ma deve essere lui a dire si, non potete obbligarlo” disse chiaro Rm
“Va bene, ma parlatene, io parlerò con Pd-nim” disse serio allontanandosi per dire allo staff di non preoccuparsi che andava tutto bene, solo un leggero malessere
“Dobbiamo parlare con lui” disse Rm
“Si è richiuso in silenzio stampa” disse V mortificato
“Lo so, questo perché non abbiamo soluzioni, e non sappiamo niente di lei, e non possiamo fare nulla, lui non può fare nulla” disse Rm
“Ragazzi, ha ragione il manager, deve tornare in terapia” disse Jk
“Perché hai parlato?” lo accussò V
“Perché non riusciamo a gestire la situazione, gli adulti ci possono aiutare, abbiamo bisogno d’aiuto” disse serio
“Noi ci riusciamo ad aiutarlo” disse V
“Mmh, no o non sarebbe successo questo. Perché sembro sempre io il più responsabile e sono il più piccolo” sbuffò JK
“Jk… riusciamo a gestirla” disse Jin
“No, Hyung… non riusciamo, non possiamo controllare i suoi incubi e gli attacchi di panico, ho visto che tu e J-hope vi date il cambio una notte si e una no per tenerlo d’occhio durante se gli viene un attacco di panico notturno, deve parlare con lo psichiatra lui può aiutarlo”
“Noi facciamo del nostro meglio” disse Jin
“Non ho detto questo, ho detto solo che la scelta migliore e chiedere aiuto in alcuni casi” disse piccato Jungkook per poi guardare il leader e chiedere aiuto a lui
“Parleremo con Yoongi e lo convinceremo ad andare in terapia, ma se non vorrà non lo obbligheremo”
“Va bene… come volete” disse Jk sbuffando
“Andrà bene, Jk non fare così” disse il leader
“Speriamo perché abbiamo proprio bisogno che qualcosa vada bene, servirebbe un altro tour…” disse pensieroso
“Si, i tour e le army ci aiutano sempre a stare meglio anche a Yoongi” disse Rm pensieroso
“Andiamo a controllare come sta?” chiese V imbronciato
“Si, andiamo” disse Jin guardando poi sia il leader che Jk che annuirono e tutti andarono da Yoongi cercando di non sembrare abbattuti e sperando che tutto si sarebbe risolto.

Angolo dell’autrice:
Salve a tutti lettori silenziosi! Questo capitolo doveva finire prima dello special ma mi risultava troppo corto, poi la metro porta consiglio e anche pezzi catastrofici quindi ecco i due special, che non hanno niente di speciale ma solo incubi per i due poveri protagonisti.
Il vestito di tulle giallo è quello che lei indossa nel capitolo 37 goodbyes del primo volume, come anche i capelli che erano turchesi, i capelli turchesi sono specificati nel capitolo 35.
Detto questo…. Mi prenderò una pausa di un paio di settimane probabilmente ci rileggeremo dopo Natale….questo perché non ho più capitoli pronti o almeno non so bene se dare un continuo a questo 2016 che mi sta uccidendo internamente o passare a qualcosa di meno tragico… tipo il 2017…. Che si dovrebbe essere meno tragico.
La morte di Do-yoon aleggia su di me come sui personaggi e abbiamo bisogno di tregua io Isabel Yoongi e Dashimen e anche il resto della combriccola!
Quindi a dopo Natale! A meno che io non abbia ispirazione e torni a sorpresa! Baci!!!

   
 
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