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Autore: barbiemora______    03/09/2009    2 recensioni
cosa sarebbe successo se bella non si fosse buttata dallo scoglio? Edward sarebbe tornato? e Jacob come l'avrebbe presa? Sentii una ventata fredda improvvisa. Ma soprattutto il suo profumo che mi inebriò completamente facendomi cadere sul letto imbambolata. Nelle mie mani comparve un biglietto piegato a 4. Lo aprii, le mani mi tremavano e sentivo il respiro farsi più pesante, respiravo faticosamente. Non ti spaventare, ti prego La calligrafia era perfetta, era la sua, era.. era.. un sogno.. mi tirai una sberletta, niente, ero sveglia, un pizzicotto. Non accadde nulla. Ma era davvero la realtà? Il mio cuore cominciò a battere e ad un tratto vidi Lui. Caddi per terra in ginocchio, con la testa tra le mani, piangevo in silenzio questa volta. Si abbassò alla mia stessa altezza, “Bella” con un dito sotto al mento mi alzò il viso facendosi guardare negli occhi. Negli occhi neri. Aveva delle occhiaie violacee. Allungai il braccio toccandogli il petto. Freddo duro.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il ritorno e il nuovo abbandono

 

 

Visioni. Solo visioni, non vedevo altro. Sentivo la sua voce quando ero in pericolo, ma non potevo rischiare la mia vita per sentire dentro di me quella voce cristallina, perfetta, dolce, protettiva. Che amavo. Che mi mancava immensamente, e per la quale avrei dato tutta me stessa per risentirla. Ma dal vivo, vedendo anche Lui dal vivo. Davanti a me davvero, non solo nei sogni che facevo ogni notte, ogni minuto in cui avessi la testa fra le nuvole. Quella voce era solo il ricordo che avevo dentro di me. Non dovevo più sentirla, Lui non mi amava più. Tutte le cose che mi aveva detto erano solo bugie, non era innamorato di me, o forse.. non lo era mai stato.

Ogni volta che ci pensavo il mio cuore subiva dei dolori, delle lacerazioni, inutili. Perché, orami, non potevo farci nulla. Lui non mi amava. Non più

“Bells! Mi stai ascoltando o sei ancora una volta persa nei tuoi pensieri?” il mio amico lupacchiotto mi aveva riportato alla realtà.

Quando era diventato licantropo voleva mettere fine alla nostra amicizia, per paura di farmi del male, di potersi trasformare in mia presenza ferendomi, o anche solo turbandomi. Ero riuscita a convincerlo che non doveva. Non doveva abbandonarmi pure lui. Non sarei riuscita a sopportare un’altra separazione da una persona a cui volevo bene.

Ero nel suo garage, stava revisionando la sua auto. “cosa mi stavi dicendo” feci finta di essere interessata a saperlo. Ma in quel momento avevo altro per la testa. Qualcosa di più importante. Qualcosa di più importate di qualsiasi altra cosa. Di qualsiasi altra persona. Lui. Mi faceva impressione pensare che non riuscissi più a pronunciare il suo nome, ma le poche volte che lo avevo sentito stavo peggio di quanto già non stessi.

“Bells! Lo devi dimenticare! Lui non ti ama più! Cercatene un altro, qualcuno che non ti abbandoni, un umano! Ma soprattutto che ti ami sul serio!”  lo guardai allibita, come poteva dirmi di cercare un altro? Come poteva dirmelo proprio lui? Che sapeva quanto lo amassi e che sapeva come fossi stata dopo la sua partenza? “Jack fatti gli affari tuoi! Se credi che io possa dimenticare il ragazzo che ho amato e che amo immensamente allora ti sbagli! Quindi non uscire mai più con queste frasi idiote!” ero scandalizzata, come aveva potuto dire una cosa simile…

“Okay Bells, come preferisci, basta che poi non verrai a piangere sulla mia spalla” sbottò freddamente lui

“Tranquillo! Non ti darò questo disturbo! So consolarmi benissimo da sola se è questo che ti pesa!” gli lancia uno sguardo fulminante “Bells! Sai benissimo cosa volessi dire, quindi non rigirare la frittata, e ora, non parliamo più di quella sanguisuga, e passami la chiave inglese per favore.” Si girò vero la sua auto, presi la cassetta degli attrezzi e la buttai per terra, lui si girò sussultando “Dove vuoi che te la tiri?” la lanciai per terra e corsi via, sul mio pick-up.

Tornai a casa turbata, dallo scontro che avevo avuto con Jacob.. mio padre era sul divano a guardarsi la partita..

“Divertita tesoro?” chiese senza distogliere lo sguardo dalla televisione

“Molto.. vado a letto, ciao” corsi per le scale inciampando un paio di volte,  andai prima in bagno a sciacquarmi la faccia e a lavarmi poi mi chiusi in camera mia, “Bella..” mi dovetti tenere al muro per non cadere per terra, non mi aspettavo quella voce, la sua voce. Non ero in pericolo e quindi mi aveva scossa. Sussultai  “Ci mancava solo questa adesso. Perché continuo a sentiti? Perché? Perché non mi lasci stare! Non mi ami? Bene allora basta..” Sussurrai tra i singhiozzi  “Bella..” di nuovo. La mia testa stava scoppiando, il suo viso apparve nei miei pensieri, non era perfetto come nella realtà, ma anche questo mi bastava. Avevo bisogno di vederlo. Anche se solo nei miei pensieri, anche se mi faceva male, anche se non era la cosa giusta. Dovevo. Volevo.

“Bella.. Bella.. Bella..” non ce la feci più “Bastaaaaaaa” urlai tappandomi le orecchie, ero una stupida. La mia vita senza Lui non aveva senso, e spesso avevo pensato all’unica soluzione per non soffrire più, ma prima che partisse gli avevo promesso di non fare cavolate.. E io.. mantenevo le mie promesse. Ma in quel momento avrei voluto solo quello. Morire, per non soffrire più.

La porta di camera mia si spalancò “Bells cosa succede?” mio padre mi aveva sentita urlare “Un altro incubo?”

Mi asciugai il sudore sulla fronte, e fece di si con la testa. Era strano pensare a E.. Lui.. come un incubo “L’incubo più bello della mia vita” dissi fra i singhiozzi

“Bella devi dimenticare quel mostro!” Mio padre lo odiava da quando ero tornata a casa da phonix con la gamba rotta,  credeva fosse stata colpa sua, se solo avesse saputo che mi aveva salvato la vita.. “Lui. Non è. Un mostro!” dissi dura

“Come puoi amarlo dopo quello che ti ha fatto?” Adesso charlie stava urlando, si scaldava sempre quando soffrivo per Lui. “Per lo stesso motivo per cui tu ami la mamma! Non si possono controllare i propri sentimenti! E se io lo amo è perché dentro di me so quello che ha fatto, so cosa ha passato per restarmi vicino! Cose che tu! Charlie! Non sai!”  si irrigidì, abbassò lo sguardo e uscì veloce della stanza, senza dire nulla.

Sentii una ventata fredda improvvisa. Ma soprattutto il suo profumo che mi inebriò completamente facendomi cadere sul letto imbambolata. Nelle mie mani comparve un biglietto piegato a 4. Lo aprii, le mani mi tremavano e sentivo il respiro farsi più pesante, respiravo faticosamente.

 

Non ti spaventare, ti prego

 

La calligrafia era perfetta, era la sua, era.. era.. un sogno.. mi tirai una sberletta, niente, ero sveglia, un pizzicotto. Non accadde nulla. Ma era davvero la realtà?

Il mio cuore cominciò a battere e ad un tratto vidi Lui. Caddi per terra in ginocchio, con la testa tra le mani, piangevo in silenzio questa volta. Si abbassò alla mia stessa altezza, “Bella” con un dito sotto al mento mi alzò il viso facendosi guardare negli occhi. Negli occhi neri. Aveva delle occhiaie violacee. Allungai il braccio toccandogli il petto. Freddo duro.

“Perché” la mia voce era rotta dal pianto, e fu l’unica parola che uscì dalla mia bocca

“Perché cosa?”  Mi chiese. Aveva la voce più dolce e commossa che gli avessi mai sentito.

“Perché continuo a sognarti? Perché continuo a sentirti? Perché devo soffrire così tanto? Perché non riesco a capacitarmi del fatto che tu mi abbia abbandonata? Che tu non mi ami più? Perché non mi sveglio?” i suoi occhi erano nero liquido, come se fossero ricoperti da lacrime che non potevano scendere “Scusami Bella forse non sarei dovuto tornare, ma non riuscivo a stare senza di te, continuavo a pensarti, a vederti attraverso le poche visioni di Alice, inizialmente eri distrutta, poi Alice non vide più il tuo futuro, mi spaventai e venni a controllare, volevo vedere cosa fosse successo. Non riuscivo a capire come potesse essere, ti vedevo, ti seguivo, e ho capito che andassi dai licantropi. Rischiavi la vita ogni giorni con Licantropi appena nati e volubili, e io ti avevo lasciata nelle loro mani, credevo di averti reso la vita più facile, meno pericolosa. Invece, ti ho buttato tra le braccia di un cane.”  Stavo piangendo naturalmente.

“Ti prego basta, svegliami ti prego” diventò serio e irritato

“Bella non stai sognando, sono reale, sono io e sono qui” mi asciugai le lacrime “No, non è possibile, tu non mi ami, non mi ami più” mi sedetti sul letto, e lui mi seguì, facendo la stessa cosa

“Sono un bravo bugiardo Bella” Lo sapevo, ora sarebbe cominciato l’incubo

“Nella foresta ti ho mentito, sapevo che l’unico modo per convincerti a lasciarmi andare sarebbe stato quello di dirti che non ti amassi più. Speravo che tu lottassi, invece ti sei arresa subito, mi hai creduto. Perché? Come potevi pensare che quello che ti dicessi da un anno non lo pensassi davvero?” Non poteva essere vero. Lui non mi amava, mi aveva abbandonata, questa era la verità. Era un sogno un sogno spettacolare, e non mi volevo più risvegliare. “Okay..”

sorrise “Cosa okay? Ti sei finalmente convinta che non sia un sogno?” sembrava felice

“No, sono convinta che questa sia un sogno, ma ho deciso che non voglio più risvegliarmi, e che quindi coglierò appieno i vantaggi del sogno.” Mi avvicinai a lui, cercando di baciarlo mi fermò “Bella, questo non è un sogno, e io ti amo davvero, ma i vantaggi che avrebbe un sogno puoi coglierli comunque” mi baciò, appassionatamente, facendomi capire che mi amasse, e che fosse davvero lui, che fosse davvero qui, qui per me. Qui perché mi amava.

Quando si staccò da me, troppo presto per i miei gusti, mi sentii felice. Non era un sogno. Non si possono provare certe emozioni in un sogno. “Edward. Dove sono gli altri?” 

“A casa Amore, vuoi andare a salutarli?” piansi.. acqua salata cominciò a rigarmi il volto “Bella cos’hai ho fatto qualcosa?” mi asciugai velocemente le lacrime e mi buttai tra le sue braccia sul suo petto duro e freddo. “Mi.. Mi.. Mi hai chiamata.. Amore.” Tirai su col naso.

“Sei l’amore della mia vita Bella. Ti amo. Davvero.” Restammo in quella posizione per chissà quanto, poi decidemmo di andare a casa dei suoi, quando mio padre andò a letto.

Mi prese sulle spalle, correndo nel bosco, alla sua velocità. Arrivammo davanti a casa sua e di botto si aprì la porta.

Alice mi corse in contro, l’abbracciai piangendo, lei singhiozzava anche se dai suoi occhi non potevano scendere lacrime. “Mi sei mancata Bella”  Se avesse potuto avrebbe pianto ne ero certa.

“Ehy sorellina! Finalmente ci rivediamo!” Emmett mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia, poi arrivò Rosalie, “Ciao Bella…” mi fece un mezzo sorriso. Me ne fregai del nostro rapporto e l’abbracciai, lei rimase immobile “Rosalie! Mi sei mancata! Anche se non mi hai mai sopportata” mi abbracciò “Anche.. tu.. mi sei.. mancata Bella..” ci allontanammo e andai verso Esme “Bella mia cara!” mi strinse forte, come avrebbe fatto una madre “Grazie. Hai fatto rinascere Edward per la terza volta” le sorrisi.. “Voi avete fatto vivere me per la prima volta..” era commossa “Oh Bella tesoro!!”

“Lasciate un po’ a me la mia paziente preferita?” Dinnanzi a me c’era Carlisle con le braccia aperte, mi buttai contro il suo petto duro “Forks non era più la stessa senza di voi. Non solo per me, ma anche per il resto della città..”

“Bella..” sentii la voce di Alice e mi girai di scatto verso di lei sorridendo.. di fianco a lei c’era Jasper “Bella fai quello che ti senti, non succederà nulla” aveva sicuramente avuto una visione. Piano, per non far sentire troppo il mio odore mi avvicinai a Jasper e lo abbracciai. “Ti voglio bene “ dissi, stava trattenendo il respiro ma mi aveva stretta tra le braccia, mi staccò da lui, e respirando parlò lentamente “Anche io te ne voglio, scusami Bella, Non sai quanto mi sento in colpa” Era sincero, ma io lo sapevo già che fosse dispiaciuto

“Jasper, hai reagito come avrei reagito io davanti ad un barattolo di nutella, è la tua natura, e non devi assolutamente scusarti o sentirti in colpa, sono io che devo farlo, scusa se sei stato male a causa mia..” mi abbracciò di nuovo “Sei l’umana più strana che io abbia mai conosciuto nei miei lunghi anni” Edward rise, e io con lui.. “Non sei il primo che me lo dice Jasper..” Strinsi la mano di Edward e lo baciai. Ad un tratto sentimmo ululare. Edward rimase immobile,  ma gli uscì un ringhio “Alice..” era molto concentrata, si teneva la testa tra le mani “Non vedo nulla Edward. Credo che con i licantropi vicini il mio potere non funzioni.. aspetta!” Edward sorrise, sembrò più calmo “Non vedo cosa le dirà. Ma so cosa succederà dopo il loro incontro” ci fu un attimo di silenzio, Il mio amore sembrò triste, non sapevo il motivo. Io non lo avrei mai lasciato. Mai, avrei dato qualsiasi cosa in cambio, pur di averlo con me. Per sempre

“Bella non ti lascerò sola con quel cane” in quel momento mi convinsi che non fosse un sogno, se avessi sognato, non avrei mai offeso il mio migliore amico.

“Se sono ancora viva, se non mi sono Suicidata dopo il tuo.. Abbandono.. È  solo grazie a quel Cane.” Dissi con tono severo e freddo “Quindi non offenderlo mai più in mia presenza” sospirai “Ora portami a casa, devo vederlo”  Alice si rivolse a me.. “Farai la scelta più giusta Bella, quella migliore per il tuo futuro. Per il nostro, per il nostro futuro Eterno”

Non sapevo cosa volesse dire ma lo avrei scoperto poco più tardi. Edward mi prese sulle spalle e mi portò a casa in pochi secondi, lì, c’era ad aspettarmi lui, il mio migliore amico licantropo, Jack.. Corsi da lui. Speravo fosse felice per me, che capisse che finalmente potevo essere felice anche io, con l’uomo della mia vita di fianco, invece era serio, addolorato. “Bells cosa succede? Perché è tornato?” Si vedeva che si fosse appena ritrasformato, indossava solo un paio di jeans strappati.. era disperato, e vedere il suo sguardo triste mi provocò un dolore atroce, finalmente io ero felice, perché non doveva esserlo anche lui? Non poteva esserci un attimo di tranquillità nella mia vita? Sapevo che lo avesse sempre odiato, non solo per il rapporto che era stato imposto tra Quiliutes e i vampiri, ma anche per quello che mi aveva fatto, non lo avrebbe mai perdonato.. “Mi ama Jack..” dissi tra le lacrime. Mi faceva male vederlo così, a causa mia. il suo sguardo diventò cupo, severo, crudele, fece una risata irritata, “Come puoi dirlo Bella?” urlava, e quando vide che mi stava facendo soffrire cercò di calmarsi, ”Dopo tutto quello che ti ha fatto! Ti ha quasi uccisa con il suo comportamento egoistico! Bella lui non ti ama! Non può amarti, se ti avesse amata non avrebbe fatto quello che ti ha fatto!” Edward ringhiò, sapevo che in quel momento lo avrebbe ucciso, non solo per la frase non vera che aveva detto, ma anche perché aveva paura che mi potesse condizionare, ne ero certa, nei suoi occhi oltre all’odio vidi l’angoscia, il timore di perdermi, il terrore che io credessi alle parole di Jacob “Stai zitto ammasso di pulci! Tu non sai quello che provo io per Bella! Non sai cos’ho provato dentro di me standole lontano! La amo Cane! L’ho sempre amata! E l’amerò in eterno! Cosa che tu stupido animale non potrai mai fare!” sputò le parole di bocca per non massacrarlo. Intervenni io, non volevo di certo che lottassero

“Jacob, non pensare a quello che mi ha fatto, pensa che mi ama, e che io amo lui, che si è fatto perdonare, e che ora io sono felice. Non dovrai più vedermi distrutta, non dovrai assistere ai miei capricci, o ai miei sport estremi, sarà tutto come prima, con una sola differenza, non mi dovrai più consolare, non dovrai più consolarmi per quello che sto passando per la lontananza da Edward. Dovrai solo aiutarmi, scherzare insieme, uscire e divertirci, come due amici, come due persone che si vogliono bene” Edward si irrigidì, non amava sicuramente l’idea di me e Jack amici per la pelle, ma non doveva intromettersi. Non poteva sconvolgere la mia vita, non ero in pericolo con Jacob, doveva capirlo.

“Quindi amico mio, se prendi me, devi accettare anche il fatto che io stia con Edward.  Devi decidere Jack, pensando che ti voglio bene, e che sei una delle persone più importanti della mia vita.” Piangevo avevo paura, paura che mi rifiutasse

“No Bella” sussultai “sei tu che devi prendere una decisione, io non posso accettarlo dopo averti vista in quello stato a causa sua, non posso pensarti al suo fianco, felice dopo quello che ti ha fatto passare. Mi dispiace Bella. Davvero, ma ora devi scegliere. Se vuoi continuare la nostra amicizia devi lasciare Per sempre Edward, altrimenti dovrai dire addio a me.” Abbassò lo sguardo ed io mi sentii morire dentro, come poteva chiedermi una cosa simile?!?!? “Non pensare che a me non dispiaccia, che io non starò male, che non soffrirò per la nostra distanza. Ma non posso proprio starti accanto se c’è lui. Non posso.. Ricordati che lui ti ha abbandonata,  e che io invece non l’ho mai fatto e non lo farei mai..” Non poteva, Non doveva chiedermi di scegliere.

“Lo stai facendo adesso Jack..” dissi piangendo, lui alzò il volto di scatto.. stava piangendo, sembrava un cucciolo indifeso “Mi stai costringendo tu Bells. Non vorrei farlo..”

“Jack.. Lui mi ha lasciata per farmi vivere una vita tranquilla… Tu lo stai facendo per uno stupidissimo astio che hai nei suoi confronti. Mi conosci Jack, non puoi chiedermi di rinunciare a lui, sai quello che provo nei suoi confronti, sai l’amore che mi lega a lui, e sai quello che mi lega a te.  Non vorrei doverti dire addio Jack.. ma..” cominciai a piangere, a singhiozzare, lui abbassò di nuovo lo sguardo, asciugandosi le lacrime.. “.. ma senza di lui non posso vivere, e non voglio rinunciare al suo amore.” Edward mi strinse forte, avrei voluto andare tra le braccia di Jack in quel momento, chiedergli di non lasciarmi, di non abbandonarmi..

“allora questo sarà un addio Bells” mi avvicinai a lui,  lui mi guardò altre lacrime gli ricoprivano il volto.. “Jack ti prego. Non farlo, non voglio stare senza te, non ci riuscirei.. “ Gli misi una mano sulla spalla. Lui mise la sua, grande e calda sulla mia. “Non so come farò ad andare avanti senza te Bella, senza la tua amicizia, la tua goffaggine, i tuoi sorrisi, i tuoi sbalzi d’umore, i nostri litigi, e le nostre chiacchierate sotto le stelle. Non so come farò ad andare avanti senza di te.” Lo abbracciai, sotto gli occhi di Edward, che non aveva fatto nulla per fermarmi, lui sapeva già cosa sarebbe successo, lo aveva visto nella visione di Alice, io non sapevo nulla, ma speravo di tornare a casa con Edward e Jacob al mio fianco per sempre..  “Non devi rinunciare a nulla di queste cose. Jack non ti sto chiedendo di uscire tutti e tre insieme, di andare a mangiarci una pizza o farci l’aperitivo insieme, ti chiedo solo di continuare ad essere Mio amico, Lui non lo vedrai. Vedrai me, e passeremo del tempo insieme. Come abbiamo fatto in questo periodo. Ti prego non lasciarmi..” lo abbracciai forte, il suo petto era caldo, e mi sentii confortata, al sicuro, anche se ad abbracciarmi non erano mani o braccia fredde e dure, anche se il respiro che sentivo non era quello fresco di Edward, Sentivo un cuore, un cuore infranto battere sotto al mio orecchio.

“Addio Bells. Ti amo. Ricordatelo sempre, e ti prego non dimenticarmi mai.” Singhiozzai

“No Jack! Non te ne andare! Ti prego!” lo strinsi forte a me, mi scostò facilmente e si girò, io caddi per terra presa da un attacco di panico, Edward mi abbracciò immediatamente “Succiasangue…” Jack si rivolse a Edward che gli rispose leggendo i suoi pensieri..

“Non ti preoccupare Jacob, mi prenderò cura di lei.” Poi ci fu una breve pausa “So quello che provi per lei, l’ho letto nei tuoi occhi oltre che nei tuoi pensieri. So cosa voglia dire starle lontano, o abbandonarla senza volerlo. Non sono entusiasta di quello che ti sto per chiedere. Ma io la amo e voglio il meglio per lei. Continua a vederla, non abbandonarla, non commettere il mio stesso errore, non farla soffrire, ti sentiresti in colpa, ed è un dolore immenso, sapere di essere la causa della sofferenza della persona che si ama. Quindi ti prego, non farla soffrire, Jacob Black, pensa prima di commettere un errore.” Silenzio, sapevo che i pensieri del mio migliore amico stessero litigando tra di loro, dovevo fermarlo “Jack ti prego..” dissi tra i singhiozzi.. Poi sentii Edward, “Grazie comunque. Grazie per averla consolata quando non c’ero. Farò del mio meglio per fare la stessa cosa io. Ci riuscirò.”  Sussultai, aveva deciso, mi avrebbe abbandonata. “Bells.. Non cercarmi ti prego” non mi diede il tempo di rispondere che scappò via, trasformandosi. Sentimmo ululare. Un ululato di sofferenza.. “tornerà?” chiesi a Edward con la voce rotta dal pianto

“Non lo sa ancora Bella, deve decidere. Lo farebbe, ma non vuole lasciarmi il campo libero,” disse con un sorriso..

“Quindi potrebbe tornare?” chiesi nuovamente. Sorrise ancora, anche se questo sembrava più un sorriso che nascondeva una bugia, una grossa bugia. “E’ probabile Bella, ora vieni, torniamo a casa” Ora ero speranzosa, ma dentro di me, nel profondo sapevo che non lo avrei più rivisto. E così fu.

  
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