Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
Segui la storia  |       
Autore: DesiNax    12/12/2021    0 recensioni
In tempi duri l'amore non esiste? Tutto quello che rimane nel deserto non può che essere arido ? Oltre il buio , oltre un destino infausto la passione potrebbe far fiorire qualcosa di buono e travolgente . Come il sorgere del sole non si può evitare , non si può fuggire dall'amore nonostante le rimostranze di qualcuno .
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eren Jaeger
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eren e Annie in forma di gigante avevano combattuto per la città di Stohess, causando distruzione e morti tra i civili.
Erwin si era assunto la responsabilità dei danni che il suo piano aveva causato .
Eren gigante, ormai fuori controllo, stava per essere racchiuso nel cristallo di Annie, ma il tempestivo arrivo di Levi riusci a salvarlo .
Nonostante le morti e la mancata possibilità di interrogare Annie, la missione aveva fornito la prova dell'esistenza di persone in grado di trasformarsi in giganti che vivevano all'interno delle mura , quest'informazione poteva rappresentare un punto di svolta per l'umanità per lanciare un contrattacco contro i giganti.

 

 

 

 

 

Levi era furente , quello sciocco ragazzino , come era solito definirlo , si era quasi fatto ammazzare .Entrò a passo velocente nell' infermeria , spalancò la porta facendo sobbalzare il povero Eren sul letto. Con voce esile quasi impercettibile , per evitare le urla furibonde del superiore , Eren si rivolse a lui :" Caporale che ci fa qui? ", era in imbarazzo nel mostrarsi in quel modo davanti alla persona che più ammirava , purtroppo non poteva certo vietargli di entrare!

 

"Che domande , sciocco, sono il tuo superiore responsabile, è naturale che io sia qui ad accertarmi della tua ripresa " rispose l'uomo con il solito viso accigliato . Jaeger sentiva gli occhi del Caporale che lo scrutavano , pungenti come sottili aghi , sapeva di averlo deluso non era riuscito a niente e la presenza di Rivaille lo intimidiva .

 

"Non era necessario che si disturbasse tanto per me " Eren abbasso gli occhi sconfitto dal peso della colpa che sentiva aleggiare sulle sue spalle , :"Invece si Eren , il tuo potere è essenziale per la nostra missione , la tua vita è un ' arma che ci permette di avere un vantaggio contro quei mostri " .

 

Eren rimase colpito da ciò che aveva appenta ascoltato, allora tutto quello che aveva sperato di essere , era una sciocchezza.

Per tutti lui era questo un'arma , un oggetto , un qualsiasi pezzo della scacchiera non cosi sacrificabile come un semplice pedone , ma comunque non abbastanza da essere incluso come membro della squadra. Eren rimase in silenzio per qualche minuto , doveva trovare il coraggio di dire qualcosa , magari non qualcosa di stupido , non osava incrociare lo sguardo di chi gli stava accanto , cosi continuò a guardare davanti a . Fece un respiro profondo come se volesse raccogliere il coraggio attraverso l'aria e aprì la bocca :"C-caporale ........mi dispiace , io ho deluso tutti, sono grato di poter essere utile in qualche modo e di combattere per l'umanità , i miei compagni e ... per lei . So di essere solo una vittima sacrificale e mi sta bene , io sono disposto a dare tutto di me!" mentre proferiva tutto con un unico respiro , il ragazzo cercò di mostrare una certa fermezza e calma, nonostante sentisse tutto il suo essere tremare.

 

Levi rimase impassibile , recepiva in qualche modo l'angoscia che aleggiava nella stanza;fece qualche passo , si mosse quel tanto che bastava perchè Eren lo guardasse dritto negli occhi :" Sei certo di quello che hai detto ? Sei sicuro di essere sacrificabile! Se questo e ciò che pensi allora sei piu stupido di quel che credevo .In ogni caso la tua passione , il fuoco di giustizia che arde dentro di te è l'arma che potrà aiutarci a salvare il genere umano . Tu non sei un soldato qualunque , almeno non per questa unità " , fece una breve pausa come se quello che stava per dire non avesse il permesso di uscire :" Non per me !".

 

I loro sguardi entrarono in connessione , sembrava quasi stessero comunicando telepaticamente , non sentivano il bisogno di parlare oltre la tensione all'interno della stanza era palpabile .

Levi si staccò da quel momento , qualcosa dentro di lui si scosse , non poteva indugiare oltre sui suoi occhi , uscì dalla stanza con passo pacato , molto meno grave di come era entrato non sapeva come interpretare quello che era appena successo.

Eren si ristabilì in fretta grazie alla sua incredibile rigenerazione da gigante , così potè ritornare alle sue normali mansioni . Si sentiva come intrappolatato nello stabile in cui si trovava ora il corpo di ricognizione. Quando camminava percepiva gli sguardi accusatori dei suoi comilitoni , sapeva di essere la causa di parecchi feriti e morti ; figli , figlie , sorelle , fratelli , genitori , amici lunga era la lista delle vite che aveva spezzato. Era solo, isolato da tutti ,odiato. Non apparteneva a quel posto, non apparteneva a niente. Ad un tratto quei cupi pensieri vennero interrotti , Mikasa gli si palesò davanti come se si fosse appena materializzata dal nulla:" Eren! Ero cosi preoccupata , non ci permettevano di venirti a trovare . Come stai? Ti hanno fatto qualcosa?", Eren rimase intontito davanti a quel turbinio di parole:" Sto bene grazie" , quelle poche parole erano il massimo che poteva dire in quel momento. Mikasa prese le mani di Eren , lo gradò fisso quasi a volergli infondere attraverso lo sguardo tutto il suo sollievo , poi lo abbracciò . Eren però non voleva accettare quell'abbraccio e sopratutto la compassione , senza aggiungere altro si voltò per andarsene da quella stanza e ritornare in quella che lui definiva la sua cella personale.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti / Vai alla pagina dell'autore: DesiNax