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Autore: Exentia_dream2    13/12/2021    5 recensioni
Questa storia nasce grazie all'iniziativa "Regali d'inchiostro" del gruppo L'angolo di Madama Rosmerta ed è un regalo per Sia, Legar, Veronica, Rosa66 e Cress e Cedro Contento.
Questa storia partecipa alla Challenge "Questione di voci e stile" indetto da Rosmary Weasley sul forum Ferisce la penna.
Dal testo: "Non odiarla. Non lo so cos'ha, davvero, ma non ci capisco più niente da quando…"
Non ha finito la frase, s'è chiuso nel silenzio e s'è fatto accarezzare dai capelli di Ria e non lo sa, Fred, che s'è lasciato dietro una scia di cadaveri che sanno ancora respirare, anche se la sua mancanza toglie il fiato.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Astoria/Fred, Draco/Astoria, Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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In punta di piedi sull’orlo del baratro
 
 
Hermione:

Ci hanno detto che non c'era tempo per piangere i morti, che bisognava ricostruirsi dalle macerie, ma come ci si ricostruisce quando non ci sono le fondamenta?
Me lo sono chiesta così tante volte, e allora…
C'è un luogo, nei sogni, in cui trascorro ore ad aspettare che l'anima di Fred arrivi a salutarmi: non è stato un addio, vedere il suo corpo senza vita.
Avrebbe dovuto dirmelo che stava per andare via, che avrebbe lasciato in sospeso ogni cosa — con la promessa che sarebbe tornato prima o poi, a riprendersi tutto.
C'è un luogo, nei sogni, in cui avverto la sua presenza e fingo che il vento siano le sue mani che mi accarezzano. 
Non parla mai, Fred e se pronuncia parole non sono per me: Asteria Greengrass aspetta un saluto che non ha mai ascoltato. 
Ma se fosse qui, lo immagino seduto sul ciglio con le gambe a penzoloni nel vuoto.
Sarebbe proprio da lui: vivere di vertigini, attraversare il tremore dei muscoli e dire di non avere paura.
Mi diceva sempre di lasciarmi andare e ora che sono qui, in punta di piedi sull'orlo del baratro, mi chiedo cosa succederebbe se.
È il coraggio che mi manca, il rosso e l'oro dei Grifondoro sono sfumati in colori che sanno di viltà e come glielo dico che io non sono più io? Che da quando se n'è andato nessuno è uguale a se stesso e che la guerra cambia è vero, ma perdere qualcuno che ami ti fa a pezzi e non c'è modo di tornare tutti interi.
C'è un luogo, nei sogni, dove Fred ride a crepapelle e, mentre lui si scuote nelle risate, io sprofondo nel dolore.
Non lo sa, Fred, quanto fa male aspettarlo e sapere che non tornerà; non lo sa che in punta di piedi sull'orlo del baratro ho desiderato d'essere morta anch'io; non lo sa che l'ultimo ricordo che ho di lui sono le parole che ha detto prima di chiedermi scusa e stringersi Asteria Greengrass sul cuore.
"Non odiarla. Non lo so cos'ha, davvero, ma non ci capisco più niente da quando…"
Non ha finito la frase, s'è chiuso nel silenzio e s'è fatto accarezzare dai capelli di Ria e non lo sa, Fred, che s'è lasciato dietro una scia di cadaveri che sanno ancora respirare, anche se la sua mancanza toglie il fiato.
Non lo sa, Fred, che Asteria m'abbraccia e cerca il conforto di chi ha conosciuto l'amore unilaterale della stessa persona che ha amato anche lei. E che non la odio quando mi dice che non so cosa si prova ad amare chi non c'è più. 
Vorrei dirle che non è vero, che conosco il rumore del cuore che si strappa come s'è strappato il suo, perciò come si fa a odiare Ria Greengrass, che sembra uno specchio rotto e ha il riflesso che mi somiglia?
Come si fa a dirle che, in punta di piedi sull'orlo del baratro, aspetto la stessa persona che sta aspettando lei?




Draco:

Hai forzato un sorriso quando ti hanno detto che eri stato promesso alla minore delle sorelle Greengrass, hai urlato in silenzio la tua opposizione, ma quand'è che Asteria ti è entrata nel cuore?
Quand'è che è iniziato il desiderio di spogliarla della tristezza che porta addosso come fosse il suo abito più bello?
"Sarò pietra, Ria."
"La roccia non è eterna: anche quella più dura viene scalfita dal peso delle lacrime e le mie sono rabbia e dolore, ti ritroverai a essere cenere."
Lo sei già e nessuno se n'è accorto, nessuno vede che ti sei consumato come la cera di una candela sempre accesa che cola un orgoglio che adesso non ti appartiene più. 
Ma c'è un luogo, nei sogni, dove Asteria Greengrass sorride, non ci vai mai.
Quanto fa male vederla ridere quando non lo fa per te? Quanto è doloroso sapere che sarà tua poco meno della metà di ciò che è?
Hai chiuso la porta di quel luogo, sei in una landa desolata che va a picco sul mare, te ne accorgi dal rumore delle onde che corteggiano gli scogli.
C'è la Granger un po' più in là, ti chiedi perché tu resti e lei non guarda mai giù: se ne sta lì, in punta di piedi sull'orlo del baratro, e se soltanto ti avvicinassi capiresti che ha il naso in sù perché ha perduto un amore mai avuto che non sa dimenticare.
Ma come si dimentica un sentimento se dentro ci ha scavato buchi d'infinito?
Ti ha sfibrato, questa domanda a cui non rispondi mai e adesso ti rendi conto d'essere sempre stato specchio di chi ti dà le spalle; sei fatto di incertezze che ti hanno logorato quand'eri fiero di essere un Mangiamorte e che adesso ti hanno lasciato intatto solo lo scheletro; sei fatto di paure che ti hanno ingoiato e rigurgitato e te ne accorgi solo adesso che gli abiti che portavi da bambino non ti stanno più e non soltanto perché sei cresciuto.
Te lo chiedi mai, perché? Sì, te lo chiedi ogni giorno e pensi che la risposta sia nell'acqua che s'agita chissà quanti metri sotto di te, eppure il coraggio di avvicinarti in punta di piedi sull'orlo del baratro non ce l'hai: è paura o senso di colpa?
O forse credi che non serva saperlo perché hai perso tutte le certezze e non vuoi leggere i pensieri scritti negli occhi di chi come te non si avvicina mai all'orlo per lasciarsi andare?
Se fossi accanto a lei le diresti di essere la Grifondoro che ha combattuto la guerra o staresti in silenzio e le chiederesti tutte le scuse che merita?
E cosa faresti se lei concedesse il perdono a te che non sai nemmeno che sapore ha la misericordia?
Hai troppe domande, non ci provi nemmeno a risponderti perché sul finale sai che fallirai, che ci sarà qualcun altro un passo avanti a te: magari mentre comincerai a cercare le parole senza trovarle, la Granger ti avrà già perdonato.







Hermione e Draco:

Quando si è avvicinato per la prima volta, la Granger non ha nemmeno alzato lo sguardo.
"Ora ho capito cos'è, questo posto: è il ritrovo dei reietti."
Draco ha compreso il significato di quelle parole sul finale, quando le ha chiesto di Potter e Weasley.
"Piangono le persone che hanno perso."
"E tu non hai perso nessuno?"
"Non un padrino e non un fratello."
I giorni a seguire hanno avuto come cielo il peso del silenzio. Le ha notate allora, le lentiggini leggere sul naso di Hermione, dietro cui intravede ancora il sorriso che Asteria non mostra più, e si è chiesto se anche lei in qualche particolare riveda ancora l'amore che ha perso.
"Chi è?" le domanda dopo giorni interi di silenzi, ma lei non fa nomi e gli pone un interrogativo a cui Malfoy non sa controbattere: che importanza ha se non m'è mai appartenuto?
Il senso di appartenenza, Draco comincia a provarlo quando le stringe un polso e la salva dalla caduta: "Sei impazzita, Granger, cosa credi di ottenere ammazzandoti?"
"Perché, credi che a morire in un sogno si muoia anche nella realtà? E se pure fosse, cosa cambierebbe: non lo vedi anche tu, che siamo tutti morti che camminano?"
Lo vede, certo che sì, ma nessuno di loro è sepolto cinque metri sotto terra e, almeno, possono ancora prendersi il lusso di sognare.
Hermione, però, resta muta e boccheggia come un pesce rosso in una boccia d'acqua — in cerca di aria, di cibo  di amore — e non dice nient'altro: non ha la forza per replicare, allora torna a guardare giù e a pensare che basterebbe un solo passo, ora che si è avvicinata in punta di piedi sull'orlo del baratro: un pezzettino di cielo alla volta, ha mosso i piedi e s'è data coraggio, glielo racconta come fosse la sua impresa più grande, ma Malfoy le taglia l'entusiasmo e le dice che voler desiderare di morire non significa essere coraggiosi, che, anzi, è il più grande gesto di codardia verso se stessi.
"Te ne intendi tu, di gesti vili, vero?"
Lui incassa, ma di abbassare lo sguardo non se ne parla proprio.
"Fred Weasley" ammette la Grifondoro, nascondendosi dietro la tenda dei capelli, ma Draco non si scompone e le strappa un sorriso stentato quando confessa d'aver puntato cinque galeoni sul Weasley sbagliato.
"E come se ne esce quando ci si innamora di una persona di cui non ti saresti mai aspettato?"
La risposta arriva un anno dopo, quando Asteria Greengrass accenna un sorriso e Draco non prova che un tiepido calore al suo cospetto.
"Innamorandosi di un'altra."
Hermione solleva il viso e non capisce: i morti non possono essere dimenticati, risponde, lui ribatte che non le ha chiesto di dimenticare ma di lasciare chi non potrà mai sentire accanto: è con Ria, lo sai meglio di me, Granger.
Quando riapre gli occhi, la testa poggiata sul petto di Draco, Hermione s'accorge di non essere più in un punta di piedi sull'orlo del baratro.
   
 
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