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Autore: luvsam    17/12/2021    2 recensioni
Quella mattina il buonumore di Dean gli stava dando veramente ai nervi e Sam avrebbe dato qualsiasi cosa per farlo tacere, ma papà era ancora arrabbiato per la scenata del giorno prima e non poteva certo permettersi di iniziare un combattimento anche con suo fratello.
E dire che fino a poche ore prima si era sentito davvero felice perché il coach Maverick aveva diramato le convocazioni per la finale di calcio under 16 ed era dentro, non poteva crederci. Era stato su di giri per tutta la giornata discutendo con i suoi compagni degli avversari, di schemi ed eventuali rigoristi, e già si immaginava a correre sul campo.
Uscendo da scuola aveva visto l’Impala e aveva riconosciuto subito suo padre. Era una rarità che andasse a prenderlo alla fine delle lezioni e aveva pensato che ne avrebbe approfittato subito per chiedere il permesso per andare ad Austin con la squadra, ma qualcosa nella postura rigida del genitore lo aveva messo in allarme. Si era avvicinato e aveva riconosciuto il signor Rhodes e da lì tutto era andato storto.
Genere: Angst, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Bobby, Famiglia Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Bobby stava sistemando le ultime cose nella credenza quando Rumsfeld fece irruzione in cucina abbaiando senza sosta. Il cane si avvicinò al padrone e gli prese in bocca la parte alta della gamba sinistra senza però mordere.
“Che diavolo fai?”-esclamò sorpreso il cacciatore tentando di allontanare il Rottweiler, che non  solo non mollò la presa ma iniziò a tirare l’uomo verso la porta.
“Lasciami andare, Rumsfeld”
Bobby allungò una mano verso il cane per spingerlo via, ma poi si bloccò sentendo tintinnare i bicchieri nello sgocciolatoio. Si girò verso le stoviglie associando immediatamente l’anomalo comportamento dell'animale e le vibrazioni ad una scossa di terremoto, e ebbe la conferma dei suoi sospetti alzando lo sguardo verso il lampadario.
Il South Dakota non era zona ad alto rischio sismico, ma ogni tanto il terreno sotto i piedi degli abitanti dello stato decideva di sgranchirsi un po’ e di far ballare tutti e quella era evidentemente una di quelle volte.
“Okay, bello, ho capito"
Il cacciatore si avviò verso la porta di casa, poi si ricordò dei Winchester al piano di sotto e urlò:
“Il terremoto “
Il suo avvertimento arrivò un secondo prima che la panic room si scuotesse violentemente e John si precipitasse a proteggere Sam con il suo corpo.
Nella stanza non c'erano molti oggetti eppure la scossa ebbe l'effetto di capovolgere il tavolo e le sedie mandando in frantumi le ciotole e la bottiglia e guardando verso l’alto, Dean vide la ventola per l’aerazione deformarsi e poi bloccarsi.
“Papà”
L'ex marine girò il capo verso il figlio maggiore e gli urlò:
“Esci di qui, Dean"
“No, non vi lascio di nuovo"
“Non discutere, mettiti in salvo “
“No, non senza te e Sammy"
L’uomo stava per ribattere quando la voce di Abyzou riempì la stanza:
“John Winchester, sei pronto a vedere morire tuo figlio?”
Dean si voltò verso la parete davanti alla quale avevano combattuto contro il demone e inorridito la vide aprirsi a metà come se qualcuno stesse impersonando Ali Babà. Era da sempre una delle storie preferite di Sammy e il maggiore dei Winchester lo aveva convinto per un certo periodo che aveva dei poteri magici gridando “apriti Sesamo" davanti ad ogni porta automatica che attraversavano quando andavano a fare la spesa con papà.
Gli occhi spalancati di un bambino di tre anni erano uno spettacolo a cui era difficile rinunciare e John aveva permesso a Dean di portare avanti la piccola bugia a lungo per divertire il più piccolo, anzi aveva contribuito a tenerla in piedi. Quando il fratellone faceva la sua “magia”, Sammy si voltava verso di lui in cerca di conferme e John gli assicurava che, mangiando le sue verdure e allenandosi, ci sarebbe riuscito anche lui.
La panic room smise di vibrare improvvisamente e il tempo sembrò bloccarsi: Abyzou e i Winchester erano faccia a faccia.
Il primo ad accorgersi della presenza del demone fu Dean, che scattò in piedi e urlò il nome di suo fratello. Era stato puro istinto e visto quello che era accaduto in precedenza, non si aspettava di essere sentito e invece Sam alzò lo sguardo e lo fissò.
Il maggiore dei Winchester rimase senza fiato quando vide in che condizioni versava il fratello e dopo un attimo di smarrimento, si lanciò contro il varco sperando di raggiungerlo. Non appena però si avvicinò all’apertura fu violentemente respinto e cadde sul pavimento con un tonfo accompagnato dalle risate di Abyzou.
“Come mai strisci sempre come un verme in mia presenza? Tuo fratello non si è mai prostrato così “
“Puttana, lascialo andare"
“Noto che ti fa piacere rivederlo"
“Che cosa gli hai fatto, maledetta?”
“Fattelo raccontare da lui"
Abyzou lasciò cadere Sam sulle ginocchia, poi gli prese i capelli e gli tirò su il capo.
“Coraggio, tesoro, racconta al fratellone quanto ci siamo divertiti”
Il giovane Winchester incrociò lo sguardo con Dean e lo implorò silenziosamente di aiutarlo.
Sapeva di essere gravemente ferito, lo aveva capito dall’espressione del padre, e che non gli restava molto tempo, ma vedere suo fratello gli scaldò il cuore. Era convinto che non sarebbe mai più accaduto e il sollievo aumentò quando vide comparire John nel suo campo visivo.
“Sammy"
Avrebbe voluto rispondere al richiamo del genitore, ma era troppo debole e se il demone non lo avesse trattenuto, il suo capo sarebbe scivolato in avanti.
“John, mi hai offesa andandotene così in fretta, ci hai lasciati proprio sul più bello"
“Non sono andato via di mia volontà, non ti avrei mai lasciato mio figlio “
“Sì, ho visto che la tua amichetta ti ha spinto nel portale, ma il piano era differente, vero? Tu dovevi andare per primo e il tuo pargoletto avrebbe dovuto seguirti”
“Sì, Sam doveva venire con me, ma ….”
“Lo hai lasciato indietro”
“Non l'ho abbandonato, tu lo hai trattenuto”
“E non mi limiterò a questo! Mettetevi comodi, signori, sta per essere eseguita la condanna a morte di Samuel William Winchester “
“No, non toccarlo"
Per la seconda volta Dean si lanciò in soccorso del fratello e per la seconda volta fu respinto. Cadde rovinosamente e batté la testa perdendo conoscenza.
John si precipitò verso il figlio maggiore e cercò di farlo rinvenire senza successo. Fece scivolare una mano dietro la nuca di Dean e quando la ritirò, la vide pulita. Il suo ragazzo non stava sanguinando, ma aveva un bel bernoccolo dietro l’orecchio destro. Gli aprì le palpebre e riconobbe i sintomi di una commozione cerebrale.
“Oh, abbiamo perso uno degli spettatori, che peccato"
Abyzou sorrise e mostrò all'ex marine l'artiglio dell'indice sinistro.
“Sai, il mio istinto mi direbbe di piantarglielo nella giugulare e fare un taglio netto, ma sarebbe troppo veloce e ho voglia di divertirmi.
Preferisci che lo paralizzi prima? Non ci metto molto a scavare un po’ e a giocare con il suo midollo"
La mente di John fu invasa dal terrore dinanzi alle due opzioni e scosse la testa.
“No, ti prego"
Il demone rise davanti alla supplica dell'uomo e spostò l'artiglio dietro il collo di Sam.
“Potrei schiacciargli le vertebre con un solo gesto"
“No, Abyzou, risparmialo”
L'urlo disperato del cacciatore arrivò alle orecchie di Bobby, che ebbe il sospetto che la scossa non aveva avuto niente a che fare con un fenomeno naturale e che al piano di sotto le cose stavano andando decisamente a puttane. Corse verso scale che portavano al seminterrato e vi arrivò in una manciata di secondi. Prima di entrare nella panic room, recuperò il fucile lasciato in precedenza vicino alla porta, entrò e quello che vide non gli piacque per niente: Dean era privo di conoscenza tra le braccia del padre e John stava implorando per la salvezza di suo figlio minore rivolto verso la parete davanti a lui.
Bobby si avvicinò ai suoi amici e riconobbe a sua volta il demone e la figura inerme del giovane Winchester.
“John”
“Ti prego, non fargli del male, è solo un ragazzino”
“Bobby Singer, benvenuto alla festa”
Abyzou tirò ancora più all’indietro la testa di Sam e rincarò la dose:
“Vi concedo qualche secondo per dirgli addio”
“Ti prego-implorò ancora John-farò tutto quello che vuoi, ma non uccidere mio figlio. Hai detto che l’hai preso perché volevi salvarlo, me lo hai tolto perché mi hai giudicato un padre indegno, non…”
“Beh, devo ammettere che in un certo senso mi sono dovuta ricredere, hai fatto davvero di tutto per proteggerlo, ma questo non cambia il fatto che oggi Sam William Winchester morirà”
“No”
“E dopo che avrò ucciso lui, mi occuperò della tossica, così potrete fare un’unica pulizia. L’orologio cammina, Winchester, digli addio”
“Ci deve essere qualcosa che posso offrirti in cambio della sua vita”
“Cosa pensi di avere che io possa desiderare?”
“La mia anima”
“John, che cazzo dici? Non puoi farlo”- urlò  Bobby.
“Sì che posso, farò qualsiasi cosa per evitare che mio figlio muoia!”
John tornò a guardare il demone e disse:
“Hai perso i tuoi schiavi e prenderò il loro posto, farò tutto quello che vorrai”
“Anche cacciare per me? Rimarresti nel tuo campo”
“Qualsiasi cosa tu voglia”
“Quindi se io adesso ti chiedessi di andarmi a procurare dei bambini, lo faresti?”
“No, non farà niente del genere, smettila di tentarlo”- intimò il cacciatore più anziano.
“Hai sentito, Abyzou, ti servirò per l’eternità e la mia anima sarà tua”
Il demone guardò il cacciatore e chiese:
“Stai parlando sul serio?”
“Sono molto serio"
“John, piantala, è una follia: ammettiamo pure che lei accetti, come pensi che si sentirà Sam quando saprà che cosa hai fatto per salvarlo? E Dean?  Come dovrei spiegare a tuo figlio che un attimo prima suo padre era tornato a casa e quello dopo è perso per sempre? I tuoi ragazzi saranno annientati e probabilmente si lanceranno in imprese folli per riportarti indietro”
“Glielo impedirai tu! Bobby, te li affido, li proteggerai per me"
“Aspetta un attimo, Winchester, questo non te lo permetto. Sai che amo i tuoi figli come se fossero miei e la mia porta si è sempre aperta per voi a qualsiasi ora del giorno e della notte, ma non puoi prendere una decisione per tutti"
“Non ti chiedo di badare a loro per sempre, solo fin quando non saranno in grado di camminare di nuovo sulle loro gambe"
“Continui a non ragionare! Dean mi odierà per averti permesso una cosa del genere e Sam vivrà con il senso di colpa fino alla fine dei suoi giorni”
“Che cosa c’è da ragionare? Sammy sta morendo! Non vedi in che condizioni è?”
John si voltò di nuovo verso il figlio minore e notandone lo sguardo sempre più vitreo, sentì di aver fatto la scelta giusta.
“Allora, Abyzou, accetti la mia proposta?”
“Fammi riflettere”
“Sam è allo stremo e hai perso gli altri”
“Sono ancora molto potente”
“Sì, ma hai bisogno di energia vitale per continuare a sopravvivere e sai di averne persa tanta durante i nostri attacchi. È un buon patto per entrambi, non credi?”
“Giudichi diventare mio schiavo un patto vantaggioso?”
“Se in cambio Sam tornerà a casa, sarà più che vantaggioso. Non sono il miglior genitore di questo mondo e so di aver fatto tanti sbagli con i miei figli, ma li ho amati dall’istante in cui sono venuti al mondo e non c’è sacrificio che non farei per loro"
“John, ti prego, fermati. Chi ti assicura che, una volta che avrai detto di sì, ci restituirà Sam? È un demone, cazzo"
“Bobby, non ho altra scelta”
Abyzou sorrise e disse:
“Okay, mi hai convinto, ma lui va fuori con tuo figlio maggiore, è una cosa tra me e te”
“Prima rimanda Sam, così Bobby potrà prendersi cura di lui"
“Buona questa: i demoni mentono, ma i cacciatori di più, quindi mi sa che non se ne farà nulla”
La creatura strinse forte la gola del suo prigioniero e disse:
“Bye-bye, papino”
Sam iniziò ad ansimare non riuscendo a richiamare sufficiente aria nei polmoni e John urlò:
“No, fermati! Li mando via, te lo giuro. Dammi solo il tempo di aiutare Bobby a portare fuori Dean e poi..”
“Cinque minuti"
“Basteranno “
L'ex marine abbassò gli occhi su suo figlio maggiore ancora privo di sensi e lo abbracciò.
“Va tutto bene, figliolo, Sammy sta per tornare “
“Non va bene proprio niente"
“Bobby, ho deciso e ora hai due scelte: puoi aiutarmi a portare Dean fuori di qui, o fare lo stronzo e negarmi l’ultimo favore che ti sto chiedendo. In entrambi i casi il finale sarà lo stesso “
“John"
“Per favore, ho sempre potuto contare su di te, non voltarmi le spalle adesso"
“Winchester, tu e i tuoi ragazzi sarete la mia morte e quando ti raggiungerò all’inferno, ti prenderò a calci in culo per l’eternità “
John sorrise riconoscente al suo amico, poi con lui sollevò Dean e si avviò verso l'esterno della panic room.
I due cacciatori salirono le scale e portano il ragazzo sul divano del soggiorno.
“Bobby, portali entrambi in ospedale e fai in modo che abbiano le cure migliori.  Non ho molto da parte, ma c’è un fondo a mio nome per le emergenze presso la First National Bank. Il beneficiario è Dean, ma ho inserito una clausola per la quale sarà tenuto a chiedere la firma tua o di Jim per prelevare tutti i soldi, almeno fin quando non avrà compiuto ventun' anni”
“Smettila, non me ne frega nulla dei tuoi soldi"
“Ma serviranno ai ragazzi per organizzarsi! Gli ci vorrà un po’, ma Dean è perfettamente in grado di badare a suo fratello e sono sicuro che si prenderà cura di lui. Devi dirgli che va bene se smettono di cacciare, basta che stia attento a Sammy, deve tenerlo al sicuro. Giuramelo, Bobby, giurami che tu e Jim veglierete sui miei ragazzi. Magari puoi far lavorare qui Dean, lo sai che è bravo con le auto e Sam potrebbe andare…”
Il cacciatore non riuscì a completare la frase perché il suo amico lo abbracciò e disse:
“Basta, ho capito e ti giuro che terrò al sicuro i tuoi ragazzi”
“Grazie, sapere che ci sarai tu per loro rende tutto questo meno difficile”
“John, vuoi che dica loro altro da parte tua?”
“Devi dirgli che sono dannatamente orgoglioso di loro e che sono stato fortunato ad averli come figli “
“Maledizione, ci deve essere un altro modo"
“Se c’è, non abbiamo il tempo di cercarlo”
La conferma a quanto l'uomo aveva affermato venne dalla voce di Abyzou, che, simulando il ticchettio di un orologio, lo informò che era ora di darsi una mossa.
John si chinò su Dean, gli diede un bacio sui capelli e mormorò:
“Addio, figliolo”
“John, vengo giù con te”
“L'hai sentita, è una cosa fra lei e me e non voglio fare nulla che la indispettisca”
“Okay, resterò con Dean allora e per quel che vale, Winchester, anche io ho sempre saputo di poter contare su di te"
L’uomo sorrise, poi diede ancora un’occhiata a suo figlio maggiore prima di avviarsi al piano di sotto.
Aveva affrontato tanti mostri in vita sua e in teoria la paura non doveva essere una delle emozioni predominanti, ma gradino dopo gradino John si sentiva sempre peggio. Non era la morte imminente a spaventarlo, ma il pensiero che non avrebbe più rivisto i suoi ragazzi.
Nonostante questo tornò al piano di sotto ed entrò nella panic room.
“Eccoti finalmente, Sam ed io ci stavamo annoiando e così ho trovato un modo creativo per passare il tempo"
Il cacciatore si avvicinò alla parete e vide che suo figlio minore aveva il capo abbassato sul petto. L’unica cosa che lo teneva lontano dal terreno era il braccio sinistro del demone che lo sosteneva, ma il ragazzo era completamente immobile.
John sbarrò gli occhi temendo il peggio e sentì il cuore andargli a mille.
“Tranquillo, papino, è ancora vivo"
Abyzou prese per i capelli il suo prigioniero con gli artigli liberi e gli sollevò il capo in modo che suo padre potesse guardarlo bene.
Il cacciatore notò con orrore che sul volto di Sam campeggiavano dei lividi che fino a poco prima non c'erano e chiese:
“Che cosa hai fatto?”
“Il giovanotto voleva schiacciare pisolino ed io l’ho tenuto sveglio"- rispose beffardo il demone.
John si trattenne dall'inveire contro di lei e cercò lo sguardo di suo figlio, ma non intercettò nessun segnale di consapevolezza.
“Sammy"
Abyzou sorrise ancora e disse:
“Sbarra la porta, non vorrei che a tuo figlio maggiore e al tuo amico venissero strane idee"
“Dean è ancora privo di conoscenza e Bobby non mi fermerà”
“Non offenderti se non ti credo sulla parola: o si gioca con le mie regole o lo elimino all’istante”
“No, va bene, farò come vuoi “
John tornò sui suoi passi, chiuse la porta della panic room, poi si rimise di fronte alla parete.
“Cosa devo fare adesso?”
“Vieni da me"
“Prima rimanda qui Sammy"
“Ho detto che lo farò “
“Neanche io posso crederti sulla parola"
“Hai le palle, John! Okay, facciamo in questo modo: avanza verso di me e io farò lo stesso con tuo figlio. Ci incontreremo a metà strada e mentre lui proseguirà verso la casa di Bobby, tu ti muoverai nella direzione opposta"
“Sammy è ferito e non sta in piedi, come può tornare da solo?”
“Devi convincerlo tu"
“Che vuoi dire?”
“Lo porterò difronte a te e tu dovrai farti toccare. Vi scambierete di posto e il piccolo Sammy tornerà a casa"
 “E se non ci riuscisse?”
Abyzou alzò le spalle e rispose:
“In quel caso avrò due Winchester al prezzo di uno"
Il cacciatore rifiutò mentalmente il pensiero e disse:
“Okay, facciamolo. Devi concedermi un po' di tempo, però, non mi risponderà subito. E’ messo male e…”
“Questi non sono problemi miei, devi trovare tu il modo per convincerlo ad ascoltarti”
John alzò le mani in segno di resa e avanzò verso la parete senza togliere gli occhi dal suo ragazzo. Non appena poggiò il piede oltre il muro, fu investito di nuovo dalla sensazione di calore che aveva provato in precedenza, così abbassò lo sguardo sulle sue mani aspettandosi di vederle sparire, ma non fu cosi. Il suo corpo era integro come se fosse ancora casa di Bobby e l'unica cosa diversa era ciò che lo circondava. Non riusciva a distinguere nulla di preciso e l'unica immagine nitida era quella di Abyzou che trascinava Sam verso di lui, così, senza pensarci due volte, il cacciatore riprese ad avanzare desiderando di raggiungerlo il più presto possibile. Dopo pochi passi si ritrovò faccia a faccia con il demone e si fermò.
“Vediamo cosa sai fare, Winchester, e se tuo figlio ti risponderà anche questa volta. Ti ricordo che non puoi toccarlo per primo, devi aspettare che sia lui a muoversi verso di te”
“Okay"
 Il cacciatore si concentrò su Sam ricacciando indietro la furia per lo spettacolo a cui doveva assistere e chiamò:
 “Sammy “
Il primo tentativo di contatto non sortì nessun tipo di reazione da parte del ragazzo che continuava a rimanere con il capo chino, completamente abbandonato sul braccio di Abyzou.
“Sai cosa c'è, marine? Mi sono stancata dei pesi morti”.
Il demone sfilò il braccio e il giovane Winchester piombò a terra.
Istintivamente suo padre si sporse in avanti per raccoglierlo, ma Abyzou lo bloccò con un gesto.
“Cominciamo male, ti ho detto che non puoi toccarlo”
“Posso almeno accovacciarmi per farmi sentire? Non mi muovo da qui, ma ho bisogno che possa ascoltare da più vicino la mia voce”
“Te lo concedo tanto sono convinta che sarà tutto inutile, Sammy non ti risponderà questa volta”
John fissò con irritazione il ghigno del demone ma non ribatté. Si accovacciò e chiamò di nuovo:
“Sammy, mi senti?”
Anche questa volta il ragazzo rimase immobile e il demone esultò:
“Due su tre, Winchester, hai solo un altro tentativo per risvegliare il bell'addormentato, poi sarete entrambi miei”
“Di che cosa stai parlando? Non hai mai detto che avevo solo tre tentativi”
“Perdonerai una vecchia signora per questo, vero?”
Abyzou rise beffarda e ribadì:
“Ultima chance e poi game over"
L'uomo abbassò il capo e sentì il peso del mondo sulle sue spalle.
Suo figlio giaceva nel terreno con gli occhi chiusi e non sapeva come farlo riprendere. Scrutandone il viso, capì che c’erano altissime probabilità che non lo avrebbe mai fatto e che entrambi sarebbero stati prigionieri del demone per sempre. Scosse la testa e si disse che doveva lottare fino alla fine, non poteva arrendersi.
Il pensiero volò in automatico alla sua defunta moglie e mormorò:
“Mary, aiutami”
“Tic toc, marine”
Fu un attimo e quasi senza accorgersene, prese a canticchiare Hey Jude, ma Sam continuò a non muoversi e le lacrime cominciarono a scorrere sul viso di John.
“Hey Jude begin,You’re waiting for someone to perform with.And on’t you know that it’s just you.Hey Jude, you’ll do, The movement you need is on your shoulder”
Dopo aver pronunciato le ultime parole, il cacciatore si morse il labbro inferiore ed era pronto a dichiararsi sconfitto quando con la coda dell’occhio vide un timido movimento della mano del figlio.
“Sammy”
Abyzou corrucciò lo sguardo e disse:
“Tempo scaduto, ho vinto”
“No, si sta muovendo, devi darmi qualche altro momento”
“Niente da fare”
“Figliolo, coraggio, apri gli occhi”
Sam contrasse con più decisione le dita e si lamentò.
John sorrise e insisté:
“Forza, ce la puoi fare”
I movimenti dell’adolescente aumentarono e suo padre si sentì sopraffare dalla gioia quando lo sentì mormorare:
“Dad”
“Sì, ragazzo mio, sono qui. Devi solo aprire gli occhi e tutto andrà bene”
“Dad”
“Guardami, Sammy”
Lentamente gli occhi del giovane Winchester si aprirono e andarono a cercare quelli dell'uomo. Quando li incontrò, sorrise debolmente e salutò con un filo di voce:
“Ciao, papà”
“Ciao, figliolo”
“Sei tornato”
“Sì, sono venuto a prenderti per farti tornare a casa”
“Dean”
“Sta bene e starai bene anche tu, devi solo prendermi la mano”
John allungò la sua e esortò ancora il figlio:
“Prendimi la mano e sarà tutto finito”
Sam guardò interdetto il padre non riuscendo a capire perché se ne stesse impalato davanti a lui senza muoversi e rimase ancora più sconvolto quando si rifiutò di aiutarlo.
“Papà”
“Non posso spiegarti, ma devi avvicinarti da solo”
“Non ce la faccio”
“No, non è così, so di che cosa sei capace”
“Papino, hai sentito? Il giovanotto ha detto che è al tappeto”
La voce di Abyzou scosse Sam, che spalancò gli occhi e iniziò ad ansimare.
“Non perdere il controllo e ascoltami”
John tese di più la mano verso il figlio e ripeté:
“Sì, è qui, ma puoi mettere fine a tutto questo, devi solo toccarmi”
“Non posso”
“Puoi farcela e so che desideri tanto tornare da tuo fratello”
“Tempo scaduto”
“Sta zitta-urlò il cacciatore-fammi parlare con mio figlio”
Abyzou sussultò sorpresa dal tono perentorio dell'uomo e pensò che stava per reclutare una vera macchina da guerra. Doveva solo avere ancora un po’ di pazienza e avrebbe ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo.
“Papà, aiutami “
“Sammy,vorrei poterlo fare,ma non posso muovermi da qui,"
Il ragazzo fissò per un attimo il padre, poi richiuse gli occhi.
“No,non ti arrendere! Sam non hai bisogno del mio aiuto, andiamo.Apri gli occhi, figliolo!”
Sam obbedì con fatica all'ordine dell'uomo e chiese:
“Devo solo toccarti?”
“Questo è l'accordo"
L’adolescente cercò di raccogliere le residue forte e mosse di poco il braccio sinistro.
“Bravo, continua così”
Abyzou, che fino a quel momento si era tenuta alle spalle del ragazzo, fluttuò in avanti e si posizionò tra lui e il cacciatore come un arbitro tra due pugili sul ring.
“Ma guarda, il marmocchio è ancora tra noi, sono scioccata"
Sam si irrigidì sentendo la voce del demone e istintivamente ritirò la mano.
“Lascialo in pace, non devi interferire. Hai detto che non mi dovevo avvicinare, ma tu devi fare lo stesso”
L’uomo fulminò con lo sguardo Abyzou, poi tornò a concentrarsi sul figlio.
“Sam, devi ascoltare solo me, è chiaro? Ignorarla e fai quello che ti ho detto”
“Ma lei..”
“Lei non ti toccherà”
“Papà”
“Fidati di me e cerca di raggiungermi”
“Okay”
Sam si mosse di nuovo in avanti e con enorme disappunto notò che i Winchester erano sempre più vicini. Pensò che forse aveva sottovalutato ancora una volta il loro legame , ma in ogni caso non avrebbe permesso a due stupidi umani di prendersi gioco di lei.
Guardò di nuovo padre e figlio e vide che, nonostante le ferite e la copiosa perdita di sangue, il ragazzo continuava a lottare incitato dal genitore.
Era affascinata dal carisma dell'uomo e pensò che il naturale ruolo di leader del cacciatore le sarebbe tornato utile.
Si distolse dai suoi pensieri quando vide i due pericolosamente vicini e sentì dire all’uomo :
“Ci sei, coraggio”
Mancavano davvero pochi centimetri al contatto e a quel punto il demone decise di intervenire.
Si mosse in avanti e afferrò il cappuccio della felpa del ragazzo. Lo tirò violentemente all'indietro e urlò:
“Tempo scaduto, Winchester”
“No, ce l'aveva fatta”
“Non ti ha toccato, quindi prova fallita e entrambi siete miei prigionieri”
“Schifosa bastarda”
“Papà, aiutami”
John si rimise in piedi e avanzò deciso verso il demone.
“Ridammi mio figlio”
“Non ci penso nemmeno”
“Avevamo un patto”
Abyzou rise e disse:
“Sei davvero così stupido da credere che l'avrei rispettato? Ti credevo più furbo, ma evidentemente l'amore che provi per questo giovanotto ha offuscato il tuo giudizio. Comunque ho vinto io e adesso torniamo tutti a casa”
Il demone tenne con un braccio Sam e con l'altro iniziò a richiamare John verso di sé. Istintivamente l'uomo cercò di resistere, ma Abyzou era troppo forte e metro dopo metro iniziò a seguirla come se fosse un cane tirato al guinzaglio.
“Non sprecare energie, cacciatore, ti aspettano tempi duri e…”
Che cosa fosse accaduto tra il momento in cui il demone lo stava deridendo e quello in cui si ritrovò con il sedere a terra il cacciatore non avrebbe saputo spiegarlo ,ma gli ci volle un attimo per individuare il suo ragazzo a terra libero dalla presa di Abyzou.
“Sammy”
Si lanciò in avanti e lo attirò a sé prima che la creatura potesse afferrarlo di nuovo. Si rimise in piedi ignorando le urla del suo ragazzo e si guardò alle spalle. Gli sembrò di star assistendo ad un vero miracolo quando riconobbe in lontananza la panic room e capì che doveva muoversi in fretta. Senza troppe cerimonie si mise il figlio su una spalla e tentò di allontanarsi, ma scoprì di essere ancorato al terreno.
Si voltò di nuovo verso Abyzou e solo allora riconobbe Lenora che la stava bloccando a terra.
“John, vai"-urlo' lei, mentre lottava contro la creatura sotto di lei.
“Non posso muovermi “
Lenora guardò l’uomo e gli sorrise.
“Posso trattenerla ancora per un po’, ma devi scappare. Non appena arriverai dall'altra parte, chiuderò il portale e sarete in salvo"
“Non…”
“Non c’è un'altra soluzione e comunque avevo già messo in conto di non tornare”
“Che vuoi dire?”
“Non c’è tempo, devi andare. Addio, John, abbi cura di tuo figlio e se puoi, perdonami “
Il cacciatore la vide avvicinare la bocca all’orecchio del demone e iniziare a sussurrare qualcosa.
Abyzou si bloccò e dopo qualche istante si sentì di nuovo libero di muoversi. Diede un'ultima occhiata alla donna e al demone, poi si diresse verso la panic room.
Non appena mise il piede fuori dal portale pensò che l’incubo fosse finalmente finito, ma la gioia durò poco perché sentì svanire il peso del figlio dalle spalle e si ritrovò da solo in ginocchio con le spalle rivolte alla parete chiusa dietro di lui.
Nel frattempo, al piano di sopra, Dean aveva preso ad agitarsi da qualche minuto e ritornò cosciente sotto i preoccupati occhi di Bobby.
“Sam"
“Ehi, ragazzo,come ti senti?”
“Che cosa è successo?E dov’è papà?”
“Non so come dirtelo,Dean”
“Dirmi cosa? Eravamo di sotto e all’improvviso…Cazzo, Abyzou è tornata e vuole uccidere Sam"
Il giovane Winchester balzò in piedi e fece per precipitarsi per le scale,ma il suo amico lo bloccò e gli disse:
“Aspetta,devi prima ascoltarmi"
“Non ho tempo da perdere,devo salvare mio fratello"
“Dean, tuo padre ha fatto un patto"
Il ragazzo si bloccò sul posto e chiese:
“Che cosa hai detto?’
In breve il cacciatore più anziano mise al corrente il suo giovane amico e ne aspettò la reazione.
Dean abbassò lo sguardo,poi tornò sul divano e si prese la testa tra le mani.
“Non può averlo fatto! Per tutta la vita mi ha detto che per nessun motivo avremmo mai dovuto fare una cosa del genere “
“Ho cercato di fermarlo,devi credermi “
“So che l’hai fatto come so che nessuno fa fare retromarcia a mio padre quando ha preso una decisione”
Bobby annuì e si sentì sollevato dalla risposta ricevuta e aggiunse:
“C’è un'altra cosa"
“Ho già capito: se siamo qui da soli, vuol dire che nessuno dei due è tornato.  Abyzou ha ucciso papà e Sammy,vero?“
“Questo non lo so, Abyzou ha preteso che lei e tuo padre rimanessero soli“
Dean tirò su il capo e mormorò:
“Non posso andare giù da solo"
“Ci andremo insieme e resterò al tuo fianco qualsiasi cosa sia succeda"
“Okay”
Il giovane tirò un profondo respiro, poi si rimise in piedi e seguì Bobby al piano di sotto.  
Durante tutto il tragitto si ripeté che doveva rendere orgoglioso suo padre e comportarsi come un Winchester, ma la sua determinazione se ne andò a farsi benedire sull’ultimo gradino della rampa di scale che portava alla panic room.
“Bobby”- mormorò Dean stringendo forte il corrimano.  
“So che è dura, ragazzo, ma, prima o poi, dovremo entrare e ora che ci penso abbiamo un bel problema”
“Che vuoi dire?”
“La panic room si apre solo dall’interno e l'unico modo per buttare giù la porta è usare la fiamma ossidrica. Ne ho una nel capannone e se mi dai un minuto, vado a recuperarla"
L'uomo guardò il suo amico e annuì.
“Ti aspetto qui"
“Posso lasciarti da solo?”
“Sì, puoi andare”
Bobby girò i tacchi e iniziò risalire i gradini, ma non arrivò nemmeno a metà rampa che fu richiamato dal suo amico.
“Che succede?”
“La porta è aperta"
L'uomo tornò velocemente indietro e rimase allibito. Era evidente che qualcuno aveva sbloccato l'ingresso, ma, dal punto in cui si trovavano i due cacciatori, non riusciva a vedere molto. Rimasero fermi non sapendo esattamente cosa fare fin quando Dean non riconobbe la voce del padre e si precipitò verso la porta. Forse aveva avuto paura per nulla e John aveva fottuto la bastarda, forse era riuscito a strapparle Sammy ed era finalmente finita.
Il giovane volle attaccarsi a questa speranza, ma una doccia fredda lo investì quando lo vide seduto sul letto con il corpo inerme di suo fratello tra le braccia.
“No"
Dean si avvicinò alla sua famiglia e quando fu a pochi centimetri di distanza, vide le lacrime sul volto di suo padre e capì che non ci sarebbe stato nessun lieto fine.
Appoggiò una mano sulla spalla di John e chiamò:
“Papà “
L'uomo non reagì e continuò a stringere suo figlio minore.
“Perdonami, Sammy"
“Papà, sono Dean"
“Eravamo tornati, ce l’avevamo fatta”
Bobby raggiunse i due Winchester e lanciò una rapida occhiata a Lenora, che giaceva pallida e decisamente senza vita sulla branda accanto a quella di Sam. Chiuse per un attimo gli occhi incapace di accettare la realtà, poi i deliri del suo amico lo riportarono al presente.
“È stato bravissimo, sai? Ha lottato come un leone e mi aveva quasi toccato la mano, ma poi Abyzou lo ha tirato indietro. Lenora, lei ha cercato di salvarci, ha chiuso il portale”
“John"
“Bobby, dovevi vederlo, il mio bambino è stato così coraggioso. Si è comportato come un uomo e io sono così fiero di lui”
“John, che cosa è successo?”
“È sparito, scomparso mentre lo stavo portando qui”
“Papà, guardami"
“Sh, Dean, Sammy dorme, è molto stanco e lo sai come diventa scontroso quando non riposa quanto vuole. Papà è vicino a te, Sammy, e non ti lascerà mai"
Dean scosse la testa e disse ad alta voce quello che vedevano tutti.
“Sam non sta dormendo, non respira”
Gli si riempirono gli occhi di lacrime e cadde in ginocchio accanto al padre. Gli appoggiò una mano sulla coscia e disse smarrito:
“Sammy se n’è andato per sempre”
“No,tuo fratello è qui,non lo vedi? Sta solo dormendo, ma presto si sveglierà e usciremo da qui. Possiamo andare a mangiare quello che volete, poi domani ci rimettiamo in viaggio”
Bobby provò pietà per quell'uomo distrutto dal dolore e si chiese se i Winchester avrebbero mai superato la perdita del più giovane della loro famiglia. Rimase in disparte per un po’, poi si disse che doveva essere lui a prendere in mano la situazione e si avvicinò ai suoi amici.
“John, ascoltami”
“Non svegliare il mio bambino”
“Non sta dormendo e tu lo sai”
L’uomo scosse la testa e rispose:
“Aspetterò che si sveglia e poi porterò i miei ragazzi in vacanza. Sammy ha sempre voluto andare a Disneyland”
“John, mettilo giù”
“Salite voi, veglierò io su di lui"
Dean stava assistendo alla scena senza dire una parola e avrebbe voluto tanto credere a quello che stava dicendo il padre, ma la figura abbandonata di Sam gli diceva che era davvero finita. Guardò Bobby e accettò rassegnato la realtà, così appoggiò una mano sulla guancia di John e disse:
“Mettilo giù “
“Non posso"
“Se n’è andato,papà, Sammy ci ha lasciato"
Dopo qualche ulteriore insistenza il cacciatore, si convinse e lasciò che Bobby gli sfilasse il figlio dalle braccia.
Quasi contemporaneamente Dean lo fece alzare e lo spinse verso l'uscita.
Dopo pochi minuti i tre uomini erano seduti in silenzio nella cucina del Singer Salvage e Dean stringeva forte la mano di John, che fissava qualcosa di imprecisato fuori dalla finestra.
Nessuno osò parlare per quelle che sembrarono delle ore, poi Bobby disse:
“So che è una cosa difficile a cui pensare, ma dobbiamo organizzare il funerale. Credo che dovremmo cercare la famiglia di Lenora e spiegare che cosa è successo"
Dean fulminò con lo sguardo il suo amico e disse:
“Nessuno tocca mio fratello”
“Non può restare nella panic room per sempre"
“Allora lo porterò da un’altra parte e…”
“Dean,ha ragione e daremo a tuo fratello un funerale da cacciatore “
“Ma papà…”
“Voglio che riposi in pace, almeno questo glielo devo. Non deve vagare sulla terra come uno spirito arrabbiato, deve andare oltre. Mary si prenderà cura di lui, so che lo farà.
Per quanto riguarda Lenora non credo che abbia mantenuto i rapporti con i suoi, ma possiamo provare"
Il silenzio tornò a regnare sovrano fino a quando un urlo lo squarciò facendo balzare i tre uomini in piedi.
“Papà”
Il primo a reagire fu John, che, avendo riconosciuto la voce di Sam, si precipitò verso le scale e scese al piano di sotto senza che gli altri potessero fermarlo.
Arrivò nella panic room in pochi secondi e per un attimo pensò di star immaginando tutto. Vide suo figlio minore che, seduto in mezzo al letto, ansimava rumorosamente e cercava di orientarsi. Ad un certo punto i suoi occhi si bloccarono sull'uomo paralizzato sulla soglia e chiamò di nuovo:
“Papà”
Pochi passi veloci e John riabbracciò il suo ragazzo, che scoppiò in un pianto disperato.
“Va tutto bene, Sammy, sono qui”
   
 
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