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Autore: lmpaoli94    19/12/2021    1 recensioni
Civitella Cesi, Viterbo
Nessuno sapeva suonare come lui.
La melodia che emanava in quel luogo risuonava in tutto il castello e in tutto il piccolo borgo di quel luogo dimenticato dal passato.
Ma il conservatorio, inaugurato all’interno del Castello del borgo, cercava di far riecheggiare quel passato tanto dimenticato ma che aveva un assoluto bisogno di ritornare alla luce grazie ad un piccolo gruppo di adolescenti passionevoli di musica che scopriranno la voglia di imparare l’arte delle melodie dimenticate e di una voglia di riscoprire l’amore senza dimenticarsi del loro percorso formativo.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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La situazione nel conservatorio stava lentamente migliorando.
il Signor Tucci non era più quell’uomo pazzo che ha dovuto affrontare la crisi d’identità di noi alunni nel mese di marzo, e mentre si avvicinava il mese di aprile, la primavera aveva bussato alle porte della giovane professoressa di Arpa inchiodandomi alla porta della sala dei professori quasi come a farci scoprire.
< Professoressa, sa molto bene che io e lei… >
< Quando mi possedevi non eri così formale, caro Alessandro > mormorò la donna baciandomi i lobi delle orecchie facendomi provare un’eccitazione assurda < MI volevi. Quasi come a gridare il mio nome quella notte di natale. E adesso? Mi hai dimenticato? >
< Non può piombare come se niente fosse successo quasi quattro mesi dopo. Il nostro rapporto è stato come una stella cadente. E adesso che siamo quasi arrivati alla fine di questo ciclo, devo concentrarmi per essere il migliore. Solo e soltanto il migliore. >
< La tua grandezza non ha limiti. Per questo non posso fare a meno di te. >
< Professoressa, rischiamo di venire scoperti. >
< Un rischio che sono disposta a correre… >
< Ma non io! Ho gli occhi addosso di tutti! Anche del Professor Tucci! >
“Fosse il Professor Tucci il mio unico problema… Solo dopo scoprii che non era così.”
L’occhio guardingo di un a giovane ragazza in segno di rivalsa.
La voglia di dimostrare che era lei la migliore e soppiantarmi una volta per tutte.
Avrei dovuto difendermi contro il nulla mentre avevo le spalle al muro.
Come avrei potuto fare?


Ero innamorato follemente di quella professoressa.
Non mi ero mai sentito così prima d’ora.
In sua compagnia sentivo il dolce suono della mia rinascita e nel riuscire a fare quello che volevo.
Lei era lì, in attesa di venire presa e venire scopata come non gli era mai capitato.
Ma cosa sarebbe successo se un minorenne sarebbe stato abusato del suo amore più profondo?
una gelosia inesistente solo per distruggere quel leggendario legame che si sarebbe venuto a creare.
Io intanto ero lì, imbambolato ad assopire ogni suo singolo tocco rispondevo come meglio potevo.
facendogli provare sentimenti incredibili che non possono essere descritti in nessun modo.
Mentre uno scatto di flash intrappolava il nostro destino verso una maledizione che non sarebbe stata minimamente sciolta, se non per volere di entrambi.


Era una giornata come tutte le altre e dopo aver concluso una delle mie lezioni, fui richiamato a gran voce dal Preside del conservatorio e dal Professor Trucci che mi fissava in maniera rabbiosa e sconsolata allo stesso tempo.
Che cosa avrei potuto combinare in quel frangente?
Una risposta che non avrebbe atteso molto ad essere rivelata.
Il preside mi scrutava senza dire niente, mentre la rabbia esplodeva dentro di lui per la delusione che gli avevo recato.
< Alessandro, il motivo per cui sei qui è un fatto molto grave che ha scosso la nostra comunità… Hai minimamente idea di quello che hai corso in questo periodo? Confondere la musica con un amore perverso? >
Amore perverso.
In fondo come potevo dargli minimamente torto? Avevo fatto l’amore con una donna più grande di me per il semplice motivo di venire sedotto.
ma dopo la seduzione era nato qualcosa di molto più forte che non potevo minimamente contrastare e mentre le mie parole si rompevano in gola, il Signor Tucci ascoltava le mie paure invadermi nella mente.
Chiusi gli occhi per un momento immaginando me suonare come una fantasma bisognoso di ritrovare la sua pace una melodia che avrebbe distrutto qualsiasi cuore infranto.
Non c’era minimamente cura per il mio dolore e il rischio che i miei sogni venissero infranti in pochi minuti, incorrevano in me la paura di rimanere profondamente solo e disfatto di tutto.
Sentivo il grido di dolore fischiarmi nelle orecchie.
Il suono delle stagioni di Vivaldi mentre il mio violino suonava in maniera aggressiva mentre anche la mia anima cercava di scomparire in maniera indegna mentre la macchia della perdizione mi aveva intaccato precludendomi un amore malato.
Avrei dovuto finirla prima che tutto ciò potesse scoppiare in maniera incontrollata.
Perché ora mi sentivo come un agnellino indifeso e non come un leone in attesa di rispondere con il suo ruggito.
Fui sbattuto fuori dall’ufficio del preside mentre mi confessò che sarebbe stato quasi impossibile che io mi fossi diplomato a pieni voti.
Il mio curriculum parlava chiaro e il bisogno di fuggire era profondamente forte e indelebile dentro la mia povera mente.
Mi era stato detto che Amanda era stata licenziata e spedita il più lontano possibile da me in modo che io non l’avrei mai potuto rivedere.
Stavo male. Per me e per lei.
Non sarebbe dovuta finire così.
e una volta che il mio sguardo deluso e arrabbiato incrociò quello della mia acerrima nemica Beatrice e di tutta la gelosia che covava nei miei confronti, non potei dire niente per non peggiorare una situazione impossibile da rimediare.
Ma il mio cuore e la mia mente parlava con insistenza,
Gridava alla giustizia di un presente che mi stava succhiando la mia voglia di vivere e la mia forza di volontà che si sarebbe spenta.
Ma dovevo combattere per lei.
Per lei e per me stessa.
Dovevo diventare un musicista di talento e sorprendere tutti coloro che volevano distruggermi.
La mia luce andava spegnendosi dopo quel giorno spartiacque della mia vita.
Ma la mia rabbia sarebbe stata la mia rinascita.
E il sogno di molte notti avrebbero scatenato la paura di una vendetta che non sarebbe mai tardata ad arrivare.
   
 
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