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Autore: NightWatcher96    23/12/2021    1 recensioni
Deku non aveva mai creduto ai miracoli, nè che con una stella cadente si sarebbe avverato un desiderio ma quando sentì stringersi a quel corpo caldo e muscoloso, nella notte e mille baci sul suo corpo comprese.
BakuDeku
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Angolo della Quirkless

Buonasera, fandom! Eccomi qui, non potevo non scrivere qualcosa di Natalizio ovviamente sulla BakuDeku. Mi sono ispirata a una canzone che ho sentito dalla recente pubblicità degli smartphone di casa Samsung e il titolo della mia storia è il nome della canzone. 
Detto questo, Ejoy!!





Izuku non era davvero molto incline alle feste, che si trattassero di compleanni o altre ricorrenze perché era così impacciato da non sapere mai che viso mostrare. Era una caratteristica che aveva acquisito, se si poteva così dire, dall'essere sempre stato piuttosto da solo in quanto Quirkless.
Però quella pre-natalizia, detenuta il 24 dicembre al dormitorio della U.A. era una alla quale non avrebbe mai potuto mancare, neanche se si fosse trovato con le gambe spezzate e bloccato su una sedia a rotelle.

L'aria si era fatto piacevolmente allegra e profumata di leccornie verso le quattro del pomeriggio, precisamente quando la cucina era diventata proprietà di Rikido Sato. Il profumo di dolci, mele caramellate ma anche pollo, patate e molte altre cose aveva aleggiato in tutto il dormitorio che nel frattempo era stato meravigliosamente addobbato.

E quando era iniziata la festa c'erano stati subito brindisi e cibo a volontà, con tanti complimenti per Hero Sugarman. Izuku non si era risparmiato su questo ma a poco a poco si era messo in un angolo a guardare la neve che aveva iniziato a cadere, proprio fuori una delle quattro grosse finestre del dormitorio.

Era bella la neve, aveva sempre avuto un potere molto rilassante soprattutto sui suoi subbuglianti pensieri ma osservarla con il freddo pungente che rendeva il suo viso gelido e arrossato era la miglior cosa che amava fare in pieno inverno.

Così, spinto dalla voglia di lasciarsi chiacchiericci e risate alle spalle, decise di uscire. Il cambio di temperatura fu immediatamente evidente: le parti esposte del suo corpo come mani, collo e viso sembrarono come punti da aghi gelidi ma Izuku sorrise.

Si portò sotto all'infinito cielo scuro a osservare le stelle flebili e a cercare la luna che, come a realizzare il suo desiderio, si mostrò dietro a soffici nuvole da un blu più cobalto. Era bianca, piena, splendente e molto grande. Era semplicemente perfetta.

Izuku sbuffò una nuvoletta d'aria con la sua bocca; sì, faceva davvero freddo. Gli venne in mente come dovevano sentirsi quegli Hero e quelle persone che nascevano con un Quirk di Fuoco od Esplosivo e inconsapevolemente gli venne in mente Katsuki.

Al solo pensiero di quei rubini scarlatti ardenti di passione o determinazione in ogni incontro gli fecero notare che la voce burbera del biondo in questione sovrastava le risate di tutti gli altri. Izuku si voltò a tre quarti, verso la luce calda del dormitorio fuori dalla stessa finestra in cui lui si era messo a osservare la neve cadere: Kacchan stava sbraiando contro Eijiro e Ashido per evitare di farsi mettere un berretto tutto rosso.

Sorrise un po' ma poi qualcosa lo gelò a tal punto da non sentire neanche più il freddo dell'esterno: mentre Katsuki urlava e sbraitava anche oscenità, Ochako si era avvicinata e gli aveva stampato un bacio sulla guancia. Poi Denki e Ashido li avevano inconsapevolmente spinti insieme e loro due si erano trovati abbracciati.

Il cuore di Izuku si freddò e quel lieve calore nato dalla scenetta tragi-comica di pochi attimi prima svanì esattamente come i suoi respiri un po' incostanti diventati nuvolette quasi biancastre. 

D'un tratto quella visione così inaccettabile gli si sfocò: per riflesso Izuku si ritrovò a sbattere le palpebre più e più volte ma non riuscì a frenare alcune lacrime calde che solcarono le sue guance fredde in un contrasto quasi troppo bollente. Non riusciva a staccare gli occhi da quella scena, dove Ochako si era proprio aggrappata al torso muscolo di Katsuki e quest'ultimo non la stava certo lasciando andare.

Izuku deglutì, strofinandosi le lacrime ma decise di farsi ulteriormente più male nel rientrare nel dormitorio, come se quella visione dai toni blu e aranciati fossero stati uno scherzo dall'aver preso troppo freddo. 

E invece, quando suoni, caldo e profumi lo investirono al suo rientro si rese conto che era stato tutto vero e il suo cuore palpitò dolorosamente nel petto, facendogli prendere un respiro traballante e deglutire per l'ennesima volta.

Ochako gli sorrise calorosamente, continuando a star avvinghiato a Kacchan che invece gli rivolse uno sguardo decisamente indecifrabile. 

"Ehi, Midoriya, vieni, c'è ancora la torta da mangiare!" sorrise Rikido.

"Io non ho fa-".

"Suvvia! Mi offenderei se tu non la mangiassi e non mi sembra il caso!" replicò felice il ragazzo dal Quirk Zuccherino, troncando sul nascere qualunque altro declino.

Ben presto Izuku si ritrovò seduto sul bordo del divano accanto a Eijiro che aveva al proprio fianco Katsuki e Ochako che se la rideva con Tsuyu, Ashido, Jirou, Toru e Momo. Quella torta al cioccolato, con panna e fragoline era davvero squisita ma non riusciva a deglutirla, troppo pesante come un macigno. 

Non riusciva a staccare gli occhi di dosso a quella coppietta e più la fissava, rendendosi conto che era realtà, più sentiva la nausea. A un certo punto fu costretto a ingurgitare un bicchiere di succo per evitare di rigettare tutto e rovinare lo spirito natalizio.

"Ero convinta che avessi un debole per Midoriya!" iniziò casualmente Ashido, richiamando l'attenzione del verdino che finse un sorriso imbarazzato.

"Lo pensavo anche io ma Deku-kun è solo un amico per me" rispose l'altra, con una punta di velenosità nella voce ma nessuno se ne accorse.

"Non si possa certo dire che non sia una sorpresa!" seguitò Momo, sorridendo educatamente.

Eijiro si scambiò uno sguardo con Denki, il suo ragazzo: c'erano silenziose parole. Entrambi non capivano la manovra di Ochako, neanche quella di Katsuki che non aveva detto neanche mezza parola. Sapevano fin troppo bene che Izuku era innamorato del biondo ma non pensavano che quest'ultimo lo odiasse a tal punto da fargli un torto così evidente.

"Bakugo, tu cosa ne pensi?" chiese il rosso crinito dopo un po'.

L'allegro chiacchiericcio delle ragazze si placò all'istante e l'attenzione ricadde sul biondo dal Quirk Explosion: non disse nulla, in un primo istante si limitò a fissare prima Ochako che sorrideva vittoriosa e poi Izuku.

Il suo silenzio fu come un fulmine a ciel sereno per Izuku che improvvisamente, per lo shock e per la nuova ondata di lacrime che gli fece pizzicare il naso, fece cadere sonoramente il piatto con ancora metà torta, il bicchiere vuoto e la forchetta. Il fracasso tintinnante fece zittire tutti ancor più di prima e a guardare il verdino che si era chinato per rimediare al pasticcio.

"Ah, scusate... sono così goffo!" balbettò, iniziando a raccogliere i cocci. "Sato-kun, scusami! Non era mia intenzione sprecare il pasto! Devo farti i complimenti, è stata la torta più buona che io abbia mai mangiato!".

"Grazie, Midoriya... ma lascia che ti aiuti" rispose l'altro, con un sorriso tirato.

Izuku cercò di ricacciare a forza le lacrime indietro per non mostrarsi patetico e con un sorriso terribilmente falso si rivolse a Katsuki e ad Ochako.
"Congratulazioni! Chi se lo sarebbe mai aspettato?".

Solo Eijiro e Denki si scambiarono uno sguardo rammarico, quasi percependo il dolore che stava devastando il loro amico dai capelli smeraldini. Fu stavolta Denki a guardare Katsuki nella speranza che gridasse che fosse tutto uno scherzo, qualcosa e invece questo rimase a fissare impalato Izuku che si era rialzato con i cocci più grandi nella mano con la cicatrice.

"Oh, Midoriya! Stai sanguinando!" esclamò Tenya, scattando in piedi.

Uno dei frammenti del bicchiere si era conficcato nel palmo di Izuku ma quest'ultimo non sentiva dolore, quello più disumano lo stava percependo come un buco nero dentro di sè. 

"Oggi non ne combino una giusta...!" sorrise il verdino ma questo fu la goccia che fece traboccare il vaso e le lacrime che avevano reso rossi e lucidi i suoi occhi iniziarono a cadere lungo le pallide guance e ben presto iniziò a singhiozzare, scusandosi per non potersi fermare.

"Midoriya, stai bene? E' il dolore alla ferita che fa molto male?!" chiese ancora Tenya e anche Shoto si avvicinò con evidente preoccupazione alla scia di sangue che aveva iniziato a gocciolare dalla mano che ancora sorreggeva i cocci.

"S-sì, sto bene... scusate..! Io davvero non so perchè sto piangendo...! Gli Hero non piangono mai...!".

A quel punto, Katsuki si staccò dalla moretta e si alzò dal divano con le mani in tasca e uno sguardo quasi freddo, acido. Ochako non capì subito e di nuovo, come un deja-vu, l'attenzione ricadde sui due.

"Patetica" iniziò il biondo con spavalderia. "Non potendo avere Deku hai pensato bene di mettere in atto la tua patetica scenetta, Faccia Tonda? E' ridicolo perfino per te".

La moretta sentì impallidirsi a quelle parole crude e tentò di dire qualcosa ma Katsuki la lasciò perdere, ancora seduta sul divano, per avvicinarsi a Izuku che nel frattempo si era asciugato le lacrime e si teneva la mano imbrattata di sangue. 

Denki gli aveva tolto i cocci dalle mani, Rikido aveva ripulito il pasticcio sul pavimento e anche loro erano rimasti totalmente scioccati.

Kacchan si fermò dinanzi a Izuku che lo guardava con occhi grondanti di lacrime; in un gesto anormalmente dolce gli prese la mano e controllò la ferita. Non era profonda ma sanguinava copiosamente e odorava di ferro, tipico di una emorragia. Spostò i suoi rubini a quegli smeraldi e si concesse un piccolo sorriso.

Uno genuino, senza alcun sarcasmo, quasi pieno di svariate emozioni. Senza dir nulla lo strinse in un abbraccio, poi fece scivolare una mano sul fianco di Deku, piroettandolo un pochino per farsi ritrovare il viso umido e paonazzo a poca distanza dal suo.

"Sei stata una vera idiota del cazzo, Faccia Tonda. Lo sai benissimo cosa prova Deku per me...". E nel sentire quelle parole, Ochako si alzò infuriata dal divano non sapendo come controbattere. Katsuki sbuffò un ghigno, avvicinandosi alle piccole labbra a forma di cuore di Izuku. "... ma non hai vinto. Izuku è mio!".

La moretta si lasciò sopraffarre dalle lacrime e non si fece problemi a singhiozzare dinanzi a tutti, cercando di ottenere compassione o qualcuno dalla sua parte. Quando aveva capito che Izuku era innamorato di Katsuki e l'avrebbe vista solo come un'amica, le era stato chiaro di rovinare il rapporto tra i due, a qualunque costo. Eppure non aveva considerato che Kacchan era un genio.

Izuku si ritrovò presto le labbra di Katsuki premute dolcemente sulle sue, in un morbido ma anche appassionato bacio, dinanzi a tutti. Durò una manciata di secondi ma per lui furono lunghi un'eternità e sperò con tutto il suo cuore che non sarebbe stato solo un sogno.

Quando si staccarono Katsuki gli prese il viso paonazzo tra le mani e cercò i suoi occhi. "Sei un Nerd di Merda. Avevi bisogno della mia conferma dinanzi a tutti che tu sei mio?".

"Io... non lo so... è solo che... vi ho visti... e-" balbettò disperatamente il verdino, sfuggente.

"Oi, Deku" stoppò il biondo, serio. L'altro lo fissò immediatamente. "Mi conosci da tanti anni eppure non hai ancora un cazzo di me. Tsk".

Improvvisamente Eijiro e Denki iniziarono a esultare, applaudendo come se non ci fosse un domani. Erano così felici, sollevati che atsuki avesse proprio reclamato Deku suo e non si sentivano di certo in colpa per come Ochako stava ancora piangendo.

Dopotutto non era stata molto Hero, aveva agito meschinamente.

"Kacchan..." mormorò Deku ma improvvisamente si staccò dal biondo e vomitò quello che aveva mangiato sul pavimento, una, due, tre volte.

Il biondo lo controllò immediatamente con preoccupazione e gli mise una mano contro la fronte. No, Izuku non aveva la febbre però bastò uno sguardo a quel mezzo sorriso ansimante per capire il motivo di quel conato improvviso di vomito. 

Gli si avvicinò a un orecchio, mentre di nuovo Rikido, Denki e stavolta anche Tsuyu si occupavano di ripulire il pasticcio e gli disse: "Ora hai capito. E non ti azzardare a farti venire inutili sensi di colpa, Deku".

Izuku annuì, appoggiandosi contro di lui. Katsuki lo prese in stile sposa e si diressero verso la zona notte del dormitorio. Si preoccupò di degnare di un'occhiata disgustata Ochako ma decise che le sue parole e ciò che avevano fatto erano bastate a mettere le cose in chiaro.

Dopo una lavata di denti e un sorso d'acqua, Katsuki appoggiò Izuku sul letto e gli si sedette accanto, fissando i numerosi poster di All Might nella stanza del Nerd. 

"Ho visto quella tua espressione e mi sono sentito male" iniziò casualmente Izuku, le mani appoggiate sullo stomaco. Ora aveva piuttosto freddo. Katsuki lo coprì con una coperta ai piedi del letto e gli si coricò vicino. "E avevi ragione... per quanto ti conosco da anni ho dubitato di te e mi dispiace, Kacchan".

L'altro lo guardò semplicemente, in silenzio, nel buio della stanza rischiato solo dalla luce argentea della luna filtrante dalla finestra. 

"Ho scoperto i miei sentimenti per te al secondo anno delle medie e mi sono spaventato perché non capivo e sentivo che fosse sbagliato. Una notte, qui, ho visto Kirishima e Kaminari-kun che si stavano baciando e mi hanno aperto la mente. Hanno capito subito che avevo dei sentimenti per te e mi hanno aiutato".

"Tsk. Tra idioti ci si comprende" azzardò il biondo, punzecchiandogli la fronte con l'indice per farlo ridere. "Dovrei seriamente punirti per aver anche solo pensato che mi mettessi con Faccia Tonda".

Izuku si mise disteso di fianco e gli si accucciò vicino, con la testa sotto il suo mento. Avrebbe voluto dire tante cose, ancora non realizzava che Kacchan avesse avuto il fegato di reclamarlo suo dinanzi a tutti, fregandosene di qualunque pregiuzio ma preferì godersi il silenzio e inspirare quel profumo di nitroglicerina e cocco di quel biondo. 

Del suo biondo.

"Ehi, Kacchan" disse improvvisamente. L'altro sollevò un sopracciglio. "Che ore sono?".

L'altro si voltò verso il comodino per dare un'occhiatina alla sveglia. "E' mezzanotte e un minuto, perché?".

Izuku sorrise dolcemente, si alzò e gli prese il viso tra le gelide mani. Gli si avvicinò, sentendo il calore dei loro respiri mischiarsi insieme in un qualcosa di caldo e meraviglioso. Osò piantare un primo bacio sulle sue labbra umide.

"Buon Natale, Kacchan".

L'altro lo fece immediatamente trovare disteso di schiena, lui seduto sul suo cavallo. Sogghignò, con gli occhi socchiusi e si chinò contro quelle piccole labbra morbide. Si concesse di dare un'annusata a quell'odore inconfondibile di pino e di menta, poi cercò un'orecchio per alitarci dentro.

"Buon Natale, Deku".

Deku non aveva mai creduto ai miracoli, nè che con una stella cadente si sarebbe avverato un desiderio ma quando sentì stringersi a quel corpo caldo e muscoloso, nella notte e mille baci sul suo corpo comprese

Si era avverato ciò che voleva di più in assoluto e sapeva che non si sarebbe dispiaciuto per Ochako. Voleva essere egoista: voleva che Kacchan fosse solo e soltanto suo.

Sì, tutto sommato, aveva proprio ricevuto un magnifico regalo di Natale...


The End
  
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