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Autore: Signorina Granger    24/12/2021    2 recensioni
Piccola Raccolta a tema natalizio dedicata ad alcuni personaggi e coppie di storie concluse o ancora attualmente in corso🎄❤️
Enjoy
I. Christmas Dinner
II. Last Christmas
III. Christmas Tree
IV. Can I have this dance?
V. Happy Birthday
VI. Letters to Santa
VII. Advent Calendar
VIII. Secret Santa
IX. Ice Skating
X. Holiday sleepover
XI. Christmas Marathon
XII. Christmas photoshoot
XIII. Christmas Eve of and extended family
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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XII: Christmas photoshoot


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10 Dicembre, Hogwarts, Sala Grande


 
Delilah Yaxley non aveva avuto la benchè minima esitazione ad accettare quel lavoro: l’idea di tornare ad Hogwarts dopo più di dieci anni era troppo allettante per declinare l’offerta, specie se considerato che si trattava proprio del periodo natalizio, il momento dell’anno in cui il castello raggiungeva il suo massimo splendore.
Tuttavia, l’emozione di rimettere piede ad Hogwarts e di varcare ancora una volta la soglia della Sala Grande, più accogliente che mai grazie alle decorazioni appena assemblate, stava presto scemando a causa dei ragazzini che la strega avrebbe dovuto fotografare e che non collaboravano nemmeno un po’.
Seduta su una delle lunghe panche del tavolo dei Tassorosso, che erano state spostate verso la parete insieme a quelle dei Corvonero per guadagnare spazio, Delilah masticava con lentezza estenuante un bastoncino di liquirizia. La macchina fotografica appesa al collo e poggiata sulle ginocchia e il piede sinistro che dondolava lentamente, la strega osservava annoiata la Preside sgridare gli studenti e i professori, oltre a spostarli di continuo per farli stringere nel minor spazio possibile davanti al caminetto.
“Signorina Smith, che cos’è quella roba?! Si era detto che dovevate indossare maglioni natalizi!”
Quel pomeriggio di Dicembre sembrava destinato a non finire mai. Moltissimi studenti avevano ben pensato di ignorare deliberatamente il dress code e di mettersi quello che gli pareva, regalando così alla loro Preside un triplice esaurimento nervoso quando mancavano ancora gli studenti del VI e VII anno da fotografare.
“Ma Professoressa, non dovremmo farci immortalare vestiti come pare a noi?”
La Corvonero indicò indispettita il suo maglione rosa fluo piuttosto corto e Minerva, quanto mai schifata da quel colore che le aveva già procurato mal di testa con un solo sguardo, non esitò ad alzare gli occhi al cielo prima di indicarle la porta:
“Non in questo castello, vada a cambiarsi! Vale anche per lei Burke, si levi quella roba leopardata o non entrerà nella foto!”
“Tutto ciò va contro la libertà di espressione!”
“È il suo maglione leopardato arancione che va contro il buon gusto, casomai!”
Delilah si trovò d’accordo, quella roba era davvero tremenda, ma evitò di esprimere i suoi pensieri a voce alta mentre lanciava un’occhiata all’orologio per controllare l’ora. Porco Salazar, quei ragazzini le stavano occupando un sacco di tempo!
Quando le ragazze e i ragazzi portatori di outfit incriminati fecero ritorno con i vestiti giusti, Minerva parve soddisfatta e informò la fotografa di poter procedere.
“Bene, ma devo far spostare qualcuno. Tu, ragazzo pertica. Sei troppo alto, vai dietro.”
Alzatasi in piedi, Delilah si posizionò con calma davanti ai ragazzini del VI anno e li scrutò attentamente uno ad uno, soffermandosi su un ragazzo dai lunghi ricci castani e i lineamenti delicati che svettava su tutti i suoi compagni.
“Ma così il mio maglione nuovo non si noterà!”
Malai si portò afflitto le mani al petto, implorante: ci aveva messo così tanto a trovare un maglione natalizio coi dinosauri, voleva che si vedesse nella foto.
“Probabilmente l’intento è quello.”
Accigliata, la ragazza asiatica con la frangetta e lisci capelli biondi che stava tra lui e una ragazzina minuta dal caschetto biondo che masticava un chewing gum rivolse un’occhiata di sbieco al Tassorosso e al suo maglione, ma prima che Malai potesse replicare offeso Delilah udì una perentoria voce femminile ordinargli di fare come gli era stato detto:
“Malai, stiamo impiegando più tempo a fare le foto che i Magi a trovare la stalla, vai dietro!”
L’insegnante di Volo, che osservava la scena accanto all’insegnante di Trasfigurazione alle spalle della fotografa, scoccò un’occhiata fulminante allo studente mentre Delilah si ritrovava a concordare silenziosamente. Nemmeno Ro, la peggior Drama Queen che avesse mai conosciuto, era così difficile da fotografare.
“Ma Maaaa’, il mio maglione!”
“Fa’ come ti dice la Signorina Yaxley, ti ho detto!”
“Grazie. Scusa, ma sei davvero troppo alto per stare davanti… Anche tu, occhioni blu, meglio se ti sposti dietro.”
A differenza di Malai Bel parve quasi felice di avere la scusa ideale per infilarsi in fondo alla foto, e seguì il compagno di Casa – che invece si spostò trascinando i piedi – con un largo sorriso mentre una ragazzina dai corti capelli lisci e neri e le mani in tasca sbuffava come una ciminiera:
“Posso andare dietro anche io?”
“Ma così non ti si vedrà.”
“L’intento è quello, specie perché a differenza dello spilungone io odio questo dannato maglione!”
Blodwel si strattonò il maglione rosso e bianco che le pungeva terribilmente, morendo dalla voglia di levarselo mentre Marley, offesa, ordinava alla migliore amica di non offendere il maglione stupendo che le aveva prestato apposta per fare la foto.
“Allora, voi due state bene davanti che siete basse… Voi due anche…”
Delilah scrutò le due Tassorosso, si soffermò su Lilian e Tallulah e poi passò in rassegna gli altri studenti messi davanti, controllando che tutti i ragazzi più alti fossero dietro e quelli più minuti davanti.
“Ragazza bionda con la frangia, sorridi che è Natale non il Dia de Los Muertos.”
“A dire il vero per i Messicani anche quella è una festa.”
Delilah ignorò deliberatamente la piccata replica di Lilian, ordinando seccata a Blodwel di non muoversi dal suo posto – la ragazza stava cercando di convincere Lance, che stava in mezzo accanto a Hiro e a Shou, a fare a cambio per non essere in prima fila –, e stava per iniziare a fare le foto quando la voce perplessa dell’insegnante di Trasfigurazione le impedì di procedere:
“Ma dov’è Eden? Non la vedo!”
“Priscilla, ti hanno beccata, vieni fuori.”
Tallulah parlò alzando gli occhi al cielo e Delilah, chiedendosi chi diavolo fossero Priscilla ed Eden, sospirò rumorosamente mentre abbassava la macchina fotografica, certa che di quel passo sarebbe rimasta ad Hogwarts fino alla Vigilia.
Quando una ragazzina minuta ed esile fece capolino dal fondo del gruppo di studenti, il viso normalmente pallido ma in quel momento dello stesso colore del maglione che indossava, Delilah le chiese gentilmente di mettersi davanti assieme alle sue compagne:
“Altrimenti non ti si vedrà.”
“Ma veramente a me va benissimo, Signorina Yaxley!”
Il pigolio della ragazzina, che si stava tormentando nervosamente le maniche del maglione, riuscì quasi a convincere Delilah a permetterle di mettersi dove voleva, ma la voce indispettita di Blodwel la precedette:
“Ehi, se io devo rendermi ridicola con questa roba addosso e fare la foto standomene in prima fila lo farà anche Eden!”
“Eden, andiamo, mettiti vicino a Tallulah.”
Alle spalle di Delilah, Margot sorrise gentilmente alla Corvonero e Priscilla, sospirando delusa per la non riuscita del suo piano, si allontanò da Malai per spostarsi a capo chino in prima fila, accanto a Tallulah.
“Possiamo fare in fretta, è quasi l’ora del tè!”
Lance parlò con un sorriso che Delilah non ricambiò, fulminandolo con lo sguardo mentre Shou, in piedi accanto al Tassorosso, sbuffava tenendo le braccia strette al petto:
“E io ho un allenamento di Quidditch!”
Perché secondo voi io non ho altro da fare?! I bambini dell’asilo sono più facili da gestire di voi. Adesso state fermi e sorridete pensando alle settimane di vacanza che vi aspettano.”
“Ma ricordatevi di studiare!”
“Professoressa McGranitt, sta rovinando i sorrisi che ci ho messo due ore a conquistare, la prego!”
 
 
*

 
Se Delilah era riuscita a finire di fotografare gli studenti era solo merito del grande, unico e vero amore della sua vita: il caffè. Gli Elfi ne avevano portate a gran quantità per lei e gli insegnanti – la fotografava aveva visto il ragazzo pertica cercare di sgraffignarne tre tazzine per poi finire cacciato a pedate dalla madre – e naturalmente non si era fatta pregare, finendo col berne ben tre.
“Non ho mai conosciuto nessuno che apprezzi tanto il caffè! Io preferisco il tè.”
In piedi accanto a lei, Margot le sorrise mentre stringeva la sua tazza piena di tè nero, e l’ex Serpeverde parlò stringendosi nelle spalle mentre Demelza, in un angolo, ne diceva quattro al figlio.
“Mia madre sostiene che devo averne bevuto accidentalmente quando ero piccola e di aver sviluppato una dipendenza. Come mai il ragazzino non beve caffè?”
“Chi, Malai? Oh, lui lo adora, ma Elza cerca di non fargliene bere troppo perché è già molto… spumeggiante di suo, diciamo.”
Margot parlò con un sorriso divertito che permise a Delilah di intuire che l’aggettivo “spumeggiante”, rivolto a quel ragazzo, fosse piuttosto riduttivo.
“Come fate ad averci a che fare tutti i giorni? Io penso che darei di metto dopo una settimana, con tutti questi adolescenti in giro.”
“Ci vuole solo parecchia pazienza, io adoro insegnare ai ragazzini, soprattutto ai piccolini del I e II anno, sono tenerissimi.”
Un sorriso addolcì i lineamenti di Margot e Delilah la guardò quasi fosse un alieno, anche se invidiò quel branco di ragazzini per la fortuna di avere un’insegnate così visibilmente tenera quando lei ancora conservava il ricordo delle lavate di capo della McGranitt.
“Mh, no, io dubito che ci riuscirei.”
Delilah si portò la tazza alle labbra per vuotarla mentre gli altri insegnanti, tutti pettinati e tirati a lucido per essere immortalati – Theobald appariva fierissimo del suo maglione rosso e verde che Eugenie gli aveva regalato molti Natali prima, offendendosi a morte quando la Preside gli fece notare che gli stava un po’ stretto – , facevano il loro ingresso nell’enorme sala magnificamente addobbata.
“Beh, per fortuna non siamo tutti uguali. Oh, pare che adesso tocchi a noi insegnanti per le foto… spero che ti faremo perdere meno tempo dei ragazzi, ma siamo un consiglio docenti un po’ bizzarro, ti avverto.”
Dopo aver finito il tè Margot sorrise e rivolse alla fotografava una strizzatina d’occhio che fece raggelare l’ex Serpeverde, che impallidì mentre l’insegnante trotterellava allegra verso Håkon per raddrizzargli la cravatta con i fiocchi di neve – Freya aveva intimato al padre che se non l’avesse messa nella foto di Natale non gli avrebbe parlato mai più – annodata storta.
Porco Salazar, che giornata…”

 
*

 
“Signori, con il dovuto rispetto, possibile che non riusciate a stare fermi? Sono venute tutte mosse, dobbiamo rifarle.”
Il coro di lamentele e gemiti degli insegnanti costò a Delilah un’enorme appello alla sua forza di volontà per non girare sui tacchi e andarsene, sibilando che da quel giorno avrebbe smesso di fotografare persone e si sarebbe dedicata solo ai vegetali, visto che quelli non si lamentavano, non si muovevano e non avevano crisi di esibizionismo o di timidezza acuta.
“La colpa è di Theobald, non fa che fare scherzi a tutti! Theobald, l’ho vista, tolga subito il ragno finto dal collo del maglione di Håkon!”
Ridacchiando, Margot aiutò Håkon a sfilarsi il ragno finto di dosso mentre Theobald, lisciandosi il maglione natalizio, sospirava afflitto e scuoteva la testa con disapprovazione:
“Minerva, insomma, sta rovinando tutte le mie burle innocenti!”
“Ma quali burle innocenti, prima mi ha messo la colla sulla sedia e ha lanciato un incantesimo su Neville facendogli crescere dei fiori in testa, degenerato!”
Stizzita, la Cooman si sistemò lo scialle carico di perline tintinnanti mentre Theobald, dietro di lei, le faceva le boccacce. Minerva, che disgraziatamente era costretta a fare la foto insieme a quel branco di bambini troppo cresciuti, sospirò rumorosamente sognando la pensione mentre Phil domandava cupo a Delilah se poteva spostarsi:
“Il tanfo del profumo della Professoressa Cooman mi sta mandando l’olfatto in malora!”
“Phineas, lei è proprio uno screanzato! Per fortuna c’è Beaumont, lui è così educato…”
“Io non mi chiamo Phineas!”
“Sì invece, pensa anche di prendersi gioco di me? Me l’ha detto Theobald che si chiama così!”
Phil avrebbe voluto dirle che se credeva a ciò che usciva dalla bocca di Watrous – che prese a sghignazzare insieme a Lumacorno – allora era ancora più idiota di quanto pensasse, ma Delilah lo precedette chiedendogli pacatamente di restare dov’era. Tuttavia, un po’ lo compatì visto che l’eccessiva quantità di profumo indossato dalla Cooman stava disturbando persino il suo, di naso.
 
 
Dopo aver fatto spostare Margot e Demelza davanti – le due però parvero molto più felici di trovarsi in prima fila rispetto alle studentesse e si misero in posa sfoggiando due smaglianti sorrisi da dive – e Beau, Håkon e un Phil felicissimo sul retro, Delilah asserì che poteva riprendere a fotografarli:
“Cercate di stare fermi, per favore! È stato più facile fotografare magnificamente un Auror che nemmeno sapeva di essere ripreso rispetto a voi che siete in posa!”
“Si vede che era molto fotogenico.”
Lumacorno parlò stringendosi nelle spalle e sistemandosi i baffi mentre Demelza, sistemandosi i lunghi capelli rossi sulle spalle, si rivolgeva all’amica con tono sostenuto:
“Anche noi siamo fotogeniche, vero Margi?”
“Chiaramente!”
“Ai miei tempi lo ero anche io, facile dirlo quando si è giovani e belli!”
Theobald sospirò nel ricordo dei bei tempi andati, e Minerva alzò gli occhi al cielo prima di sfoggiare il sorriso più finto di cui era capace: quel servizio fotografico le stava procurando un esaurimento ancor più fulminante del solito.
 

 
*

 
“Sono venuti bene in tutte le foto solo Håkon, Beaumont e Philip. Ammetto che è relativo considerato che sono tre gnocc- va beh insomma, gli altri dovrebbero sforzarsi di più. Come vorrei dover fotografare ancora Asriel…”
Rimpiangendo il soggetto più fotogenico in cui si fosse mai imbattuta, Delilah fece scorrere le foto che aveva già scattato mentre sentendo nominare l’Auror le antenne di Margot si rizzavano al punto di sfiorare l’altissimo soffitto della Sala Grande:
“Asriel? Ma allora era lui l’Auror di cui parlava! Ma non ci può mettere a paragone con lui, è ingiusto!”
“In effetti, non ci sono paragoni che tengano.”
Le due presero a sospirare con sguardo sognante e Demelza assestò una gomitata all’amica per permetterle di tornare alla realtà mentre Phil, invece, aggrottava le sopracciglia:
“Cioè lo ha fotografato di nascosto?”
“Non posso parlare degli incarichi che mi vengono assegnati da altri clienti, mi spiace. Le ultime non sono venute male, ne faccio un’ultima e basta.”
Finalmente un sorriso sincero si fece largo sul volto di Minerva, che sentì che il Natale era davvero arrivato mentre le campane prendevano a suonare nelle sue orecchie:
“Siano lodati i Fondatori! L’anno prossimo la sezione natalizia dell’annuario sarà abolita, siete tutti avvisati!”

 
*

 
Erano trascorsi pochi giorni dal servizio fotografico natalizio quando Margi, una mattina, ricevette della posta inaspettata da un gufo bruno che non aveva mai visto prima.
Curiosa, la strega prese la sottilissima busta priva di mittente dalle zampe del rapace, che volò rapidamente fuori da una delle grande finestre ad arco della Sala Grande mentre l’insegnante l’apriva.
Dentro c’erano un paio di fotografie, tutte e due ritraenti quello che a sua detta era “l’uomo più bello del mondo”. Oltre alle foto, solo un bigliettino con disegnata una faccina ammiccante e una D.
Sorridendo come se avesse ricevuto il più bel regalo del mondo Margot si avvicinò a Demelza per condividere con lei cotanta bellezza, decretando di essere appena diventata la fan numero uno di Delilah Yaxley.
“Dovremmo chiederle di fare anche le foto di fine anno, è proprio simpatica!”









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Angolo Autrice: 

Negli ultimi giorni il tempo per scrivere mi è proprio mancato e non ho altro di pronto, quindi salvo ispirazioni lampo tra oggi e domani questo potrebbe essere l'ultimo speciale natalizio di quest'anno. L'idea di Delilah ad Hogwarts che fotografa ragazzi e insegnanti mi ronzava in testa da parecchio, e ho pensato sarebbe stato un bel crossover tra MOTRE e il Camp, quindi spero che l'abbiate apprezzato <3
Grazie per aver seguito la Raccolta anche quest'anno e anche il Manzavvento su IG, il periodo natalizio passa sempre troppo in fretta, sopratutto quando hai dovuto lavorare/studiare come una scema fino a due giorni prima T.T 
Buona Vigilia e, se non dovessi farmi viva con nulla domani, Buon Natale <3 Sfondatevi di cibo anche per me. 
Un abbraccio, 
Signorina Granger 

 
   
 
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