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Autore: sallythecountess    24/12/2021    1 recensioni
Julie è una ragazza madre di vent'anni, ingenua e piena di sogni, che un giorno per caso ha notato un ragazzo bellissimo che abita di fronte a casa sua. Riuscirà a far innamorare di lei lo schivo e tenebroso 4ld3r4n, hacker nemico numero uno delle maggiori potenze mondiali?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo: segreti
“E’ davvero bello vedervi insieme, comunque. Non ho una grande esperienza di madri, ma tu sembri veramente innamorata di lei…” le disse, mentre Julie faceva il solletico a Lory, facendola ridere in modo dolcissimo, e lei sorridendo alla sua piccola sussurrò piano “…è ogni cosa per me, da sempre, da quando ho scoperto di aspettarla. L’unico motivo per cui sono triste o felice, l’unica cosa di cui mi importa davvero al mondo è lei…”
“E’ stato difficile?” chiese, colpito dal discorso di lei, che annuì soltanto.
“E’ stato un brusco risveglio, totalmente inaspettato. Vivevo in casa con i miei, studiavo e pensavo di aver trovato un uomo che mi amasse, ma poi mi sono trovata da un momento all’altro sola, fuori di casa e con questa piccola dentro. Per fortuna avevo un’amica qui, che si è offerta di ospitarmi per i primi tempi, e quel dannato bastardo di suo padre mi ha dato un po’ di soldi, altrimenti non so come sarebbe andata a finire…” concluse piano accarezzando Lory che adesso si era accoccolata sul suo petto. Rami le accarezzò di nuovo la testa, e le sussurrò che era stata molto forte, facendola soltanto stringere nelle spalle.
“Ho avuto tantissimi dubbi e incertezze, e ne ho ogni giorno. Faccio sempre diecimila errori, ma spero di essere una madre decente, almeno un po’…” concluse ridacchiando.
“Sei molto brava…” aggiunse Rami, mettendole un braccio dietro la schiena e avvicinandola a lui e lei sorrise soltanto.
“E com’era la tua mamma?” chiese, per poi pentirsene subito, perché non voleva essere troppo invadente, anche se gli aveva letteralmente appena aperto il cuore. Si era avvicinata moltissimo al suo viso, perché ormai nessuno dei due sembrava riuscire a parlare con l’altro a una distanza che non fosse quella per baciarsi.
“Non ho avuto genitori…” rispose lui pianissimo, accarezzandole la guancia con dolcezza e Julie spalancò gli occhi.
“Ma tu non avresti dovuto saperlo!” concluse agitato, portandosi una mano al viso per l’imbarazzo. Aveva confessato un dettaglio personale che poteva diventare abbastanza importante inserito nel giusto contesto. Era stato un errore che avrebbe potuto rovinargli la vita e creare problemi anche a lei, ma come un idiota aveva bevuto del vino a cena e i suoi freni inibitori erano andati un po’ a farsi benedire.
“Tesoro…” sussurrò lei pianissimo, accarezzandogli la testa“non c’è nulla di cui vergognarsi, non è colpa tua…” ma Rami era molto spaventato.
Sapeva che Julie non avrebbe mai fatto qualcosa per ferirlo, ormai si fidava di lei e non temeva più che fosse una spia, ma proprio per questo motivo doveva proteggerla, e non dirle nulla.
“John, tesoro…” sussurrò piano, vedendo che lui era distratto e con la mascella contratta, ma Rami non la ascoltò, preso com’era a calcolare il rischio legato a quell’informazione che gli era scivolata dal cuore.
“Non hai mai avuto nessuno che si prendesse cura di te?” chiese lei piano, fissandolo intensamente e Rami rinvenendo dal panico, scosse solo la testa. Alla fine, si disse, non era un’informazione troppo pericolosa quella che le aveva dato, e per qualche minuto si tranquillizzò. Decise che avrebbe analizzato ogni informazione che le stava dando, prima di parlare, per cercare di dirle la verità senza però dire cose compromettenti e ci mise molto impegno.
“…ed è per questo che sei sempre solo e non hai nessuno? Perché non sei abituato a ricevere affetto?” chiese Julie dolcissima, mentre accarezzava i piedini di Lory ormai addormentata sul suo petto, ma lui si strinse soltanto nelle spalle.
“non ho mai considerato prioritaria l’idea di avere qualcuno accanto. Sto bene anche così, con Leia e Han…” le disse serio. Forse non era esattamente la verità, e lo sguardo che gli lanciò Julie stava a significare che lo sospettava, ma per ora era così.
“Ho un lavoro complicato, senza orari, che mi occupa totalmente la vita. Viaggio molto, con poco preavviso…insomma è letteralmente impossibile per me avere qualcuno” le disse piano. Ok, era la verità, ma era anche una verità innocua, che valeva per milioni di persone al mondo e dunque andava bene. Aiutò Julie a sistemare Lory a letto, e per qualche minuto si fissarono soltanto negli occhi, senza dirsi nulla.
“…e poi onestamente, non credo di avere il carattere giusto per convincere qualcuno a trovarmi interessante…” le disse ridacchiando, perché voleva allentare un attimo la tensione sessuale che si era creata tra loro, ma Julie scosse solo la testa e sussurrò piano “…possiamo provare a scoprirlo” facendogli venire la pelle d’oca.
“E tu invece hai grossi problemi con gli uomini…” le rispose sorridendo, prendendole piano la mano e Julie scoppiò in una fragorosa risata nervosa.
“Lo hai dedotto dal fatto che mia figlia non ha un padre, dal fatto che stia provando a sedurti senza risultati da un po’ o dai miei lavoretti occasionali in cui incontro uomini pervertiti?” chiese, con un’ironia molto amara, ma Rami non voleva farla sentire giudicata, solo fare una battuta su loro due e così le bisbigliò appena “…parlavo di me…” facendole venire un colpo al cuore.
“Julie tu sei, senza alcun dubbio, una delle donne più belle che io abbia mai visto in vita mia…” le disse piano, accarezzandole i capelli con molta dolcezza, e fissandola con uno sguardo che la lasciò senza fiato.
“…dolce, divertente, spontanea, gentile e molto sensuale. Hai una magica capacità di sembrare sempre a tuo agio in qualsiasi occasione, e riesci persino a far sentire uno psicotico come me a suo agio. Parlare con te è facile, anche troppo dato tutto quello che ti ho detto, e credo fermamente che per un uomo sia molto semplice restare vittima del tuo fascino. Perché diavolo continui a cercare uomini che non sono alla tua altezza? Dovresti stare con qualcuno che possa darti il mondo, non con uno che non è disponibile sentimentalmente o emotivamente…” le disse piano, riferendosi ovviamente al padre di Lory oltre che a lui, ma Julie fraintese per un attimo. Pensò stesse parlando di lui, così chiese pianissimo “…quindi c’è una donna nella tua vita?”
“Leia, ovviamente…” le disse serio, prima di cominciare a ridere e far ridere anche lei, che però non ci stava capendo nulla.
“Non posso avere nessuno Julie, te l’ho detto. Perché mi toccherebbe mentirle e mollarla da un minuto all’altro senza spiegazioni. Ci sono uomini che magari ci riescono, che lo fanno per sesso o solitudine, ma io temo che non sarei mai in grado di mentire e ingannare una persona in questo modo…” le confessò con molta dolcezza, e lei provò a fare domande, ma Rami si irrigidì e le disse piano “…senza spiegazioni, te l’ho detto. Per favore…”
“E’ perché fai un lavoro pericoloso?” chiese piano, con enormi occhi sgranati e lui annuì accarezzandole entrambe le guance.
“…e non ti permette di avere proprio nessuno? Neanche un’amante?” sussurrò lei piano, avvicinandosi molto a lui. Era davvero delusa e dispiaciuta per quel suo rifiuto, ma sorrise quando Rami le disse che ovviamente poteva avere rapporti occasionali con qualcuno.
“A patto che sia qualcuno che non mi piace più di tanto, perché in caso contrario temo che potrebbe nascere qualcosa, che potrei apprezzare troppo quell’intimità e sarebbe soltanto un’inutile sofferenza per me…” concluse serio, e lei rimase per un attimo senza parole.
“Ti è mai capitato?” chiese piano seria, ma lui scosse soltanto la testa, spiegando che era sempre stato molto attento a non avvicinarsi troppo a nessuno.
“Onestamente non c’è mai stata neanche una donna che mi piacesse caratterialmente o emotivamente, al massimo qualcuna incontrata in hotel con cui ho trascorso qualche ora…” aggiunse serio e Julie sussurrò piano “…a me starebbe bene anche così”.
Entrambi si sciolsero per quelle parole, ma Rami pensò soltanto che non fosse possibile, né giusto, quello che lei stava dicendo, perché stava volutamente ignorando quello che le aveva detto. Lui non poteva avvicinarsi a lei, sia per il bene di Julie, che per il suo.
“...non è quello che voglio per te, Julie, capisci?” e per un attimo rimasero a guardarsi occhi negli occhi, con infinita tenerezza.
“E se lo volessi io?” bisbigliò lei piano, facendogli battere il cuore come mai prima.
“Julie no. Sarebbe solo un errore molto doloroso, e non potrei darti nulla, davvero…” rispose  piano con gli occhi letteralmente calamitati dai suoi. Julie era vicinissima alle sue labbra, e malgrado lui stesse cercando in modo gentile di allontanarla, decise comunque di baciarlo. Questa volta il bacio fu molto intenso, e Rami, malgrado ciò che aveva appena detto, ricambiò con molta foga.
“La vita è breve e troppo cattiva, e se ci viene regalata un pochino di felicità, non è giusto rifiutarla. Anche con il padre di Lory è stato uno sbaglio enorme, e me ne sono pentita mille volte, ma ho avuto dei momenti felici, mi ha insegnato molte cose e regalato la mia piccola, e va bene così. Se lo avessi rifiutato perché era uno sbaglio, quanto sarebbe più triste e vuota la mia vita? Quindi… siamo attratti l’uno dall’altro, non potrà essere nulla di speciale, ma vediamo cosa ne viene fuori. Andrai via? Ok, ora lo so e me lo aspetterò.  Deve essere solo una cosa occasionale? Beh almeno ci resteranno dei bei ricordi.” sussurrò pianissimo, stringendosi contro il suo corpo.
Rami la baciò ancora, perché davvero non riusciva a fare diversamente. Era incredibilmente preso da quelle coccole con lei, e non riusciva a trattenersi, ma poi dopo qualche minuto le sussurrò piano
“E’ uno sbaglio, un enorme sbaglio…” ma lei si strinse ancora di più contro il suo corpo e sussurrò piano “pazienza, lo supererò. Nessun rimpianto, però...”
“…ma non sai niente di me Julie, solo bugie. Non posso neanche dirti il mio vero nome…” le rispose, con tono supplichevole e triste e lei per un attimo si fermò, perplessa. Le faceva male quella confessione di lui, e così si allontanò, lasciandogli il tempo di dire “vedi? Non è bello che ti abbia mentito, ma non potrò mai fare nulla di diverso. Ora, però, sono un estraneo per te e per quanto sia sgradevole quello che ho fatto, non ti importa poi molto, ma se ci avvicinassimo io potrei solo fare peggio e davvero non voglio. Io spero che possiamo diventare amici Julie, così anche quando io sarò andato via, potremmo sentirci e non ti perderei…” concluse, fissandola seriamente.
“Ma perché? Questo non capisco. Perché mentire?” chiese piano, un po’ ferita, ma anche curiosa e lui stringendosi nelle spalle rispose soltanto “perché meno sai, più siamo al sicuro, entrambi…”
Julie rimase per un attimo interdetta, non sapeva esattamente cosa pensare e Rami si sentì mostruosamente in colpa. Non voleva allontanarla, per nessun motivo al mondo, e in quegli istanti l’ansia quasi lo mangiò, ma poi Julie fissandolo rispose piano “ok, ho capito. Va bene. Se non puoi dirmi una cosa, però, non mentire, dimmi solo che non puoi, ok? Possiamo essere amici, se è questo che vuoi, ma io temo che sia uno sbaglio lasciare le cose in sospeso…”
Rami sospirò per un attimo, perché si sentì estremamente felice per quella risposta. Non era arrabbiata, non lo aveva allontanato e questo per lui contava moltissimo.
“…è che io temo che finirei per provare dei sentimenti e non posso farlo, davvero…” le rispose piano, con enormi occhi lucidi e Julie sorrise e sussurrò piano “e ti fa così paura finire con il cuore spezzato?”
Rami annuì soltanto, abbassando lo sguardo per un attimo. Era tutto nuovo per lui, che come sapete non aveva mai avuto altro legame che quello fraterno con Thalia. Julie capì che quella doveva essere un’altra delle sue fobie, come quella di entrare in una stanza con gli sconosciuti, così a malincuore annuì.
“Solo amici allora, ma abbracciami ancora, ok?”concluse, un po’ amareggiata, facendolo totalmente sciogliere.
Non parlarono più di quell’argomento. Julie si stese accanto a lui e continuarono a fissare la tv un po’ abbracciati, un po’ mano nella mano, e per quella sera la situazione sembrava essere tranquilla.
Nota:
Buona vigilia di Natale a tutti miei cari lettori. Allora la frittata è fatta, e il nostro Rami ha davvero parlato troppo, ma voi che ne pensate? E' giusto rifiutare di avvicinarsi a qualcuno solo per paura di poter soffrire? Pensate che la posizione di Julie sia da incosciente o la appoggiate? ovviamente c'è anche un altro capitolo, me lo ero tenuto per domani, ma se siete molto curiose posso farvi questo regalo. Un abbraccio
   
 
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