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Autore: Diletta_86    28/12/2021    0 recensioni
Lasciare la 118 per provvedere ai bisogni di Chris sembra la soluzione migliore, l'unica possibile, ma sarà davvero così?
Buck non è disposto a scoprirlo e forse neppure Eddie è così convinto della sua scelta.
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Movieverse, Soulmate!AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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cpt 2 bud Eddie ci aveva davvero provato ad alzarsi per raggiungerlo prima che scomparisse del tutto dalla vista; ma nel momento stesso in cui si era alzato , faticosamente, ancora scosso dal panico che l'aveva assalito, Taylor gli si era parata davanti e la rabbia aveva prevalso su tutto il resto.

"Complimenti davvero Diaz... tempismo perfetto. "

Il tono della giornalista non gli era mai piaciuto, saccente e malevolo, così appariva alle orecchie di Eddie e visto che l'intera esistenza  di Taylor Kelly era ancora un  mistero, perfino per il suo presunto fidanzato, quello che lei amava beh.. di sicuro Eddie non era bendisposto ad ascoltarla.

" Suonerò ripetitivo ma.. non adesso Kelly.. è una cosa di cui devo parlare con Evan"

" Ma non preferisce essere chiamato Buck?!"  - di nuovo il novellino e le sue domande improvvise. Certe volte pareva che Ravi fosse ancora un ragazzino delle elementari, di quelli curiosi di tutto ed incapaci di tenere a freno la lingua. E' talmente innocente che Eddie non può fare a meno di ridere scuotendo il capo vigorosamente. Ha già sulla punta della lingua la risposta perfetta, perchè anche se si sforza ogni giorno di essere una persona migliore rispetto al passato, da qualche parte Eddie Diaz nasconde anche un lato da stronzo impunito.  Tuttavia Bobby lo precede nel tempo di un respiro nel formulare una risposta :

"  Buck ha un sacco di cose nascoste nel suo passato di cui ancora non sappiamo niente, Ravi, cose di cui parla solo con alcune persone e cose che nessuno di noi colleghi di lavoro saremo mai in grado di capire. Usare il suo nome è forse il suo più grande segreto , ma non disperare.. prima o poi scopriremo perchè ed allora sarà tutto sistemato."

" Grazie Cap." ;  Eddie non può dire nient'altro. In tutti gli anni passati è stato per loro un padre, oltre che un ufficiale in comando  e la figura di riferimento per praticamente qualsiasi cosa anche extra lavorativa.  I due uomini si scambiano un sorriso , forse il primo sincero dopo lo sgancio della bomba atomica sul natale.

" ...e comunque " - Eddie torna a rivolgere lo sguardo su Taylor che sembra non essersi spostata di un millimetro, le braccia incrociate sul petto con aria irosa, molto simile alla posizione assunta da Eddie prima con Buck, con la differenza che ad Eddie non riuscirebbe restare arrabbiato con lui per poco più di qualche minuto. Perfino durante tutto il casino della causa legale col dipartimento Eddie non era mai stato davvero arrabbiato con Buck; il suo era solo un misto tra la rabbia di non essere riuscito a fare niente per evitarlo ed esser stato messo davanti a tutti i suoi fallimenti come padre e come marito.  Non poter parlare con Buck, non averlo affianco alla caserma era costato ad Eddie molto più di quello che si potrebbe pensare. Non solo lo aveva portato dritto nella bocca degli incontri di boxe clandestini, aveva contribuito a riaffermare quel suo stupido atteggiamento sopporta e passa oltre.  Senza Evan affianco lui non era niente se non fumo ed apparenza, e la cosa adesso doveva finire.

" .... e comunque ,  non sappiamo neppure quale sia davvero il tuo cognome; sappiamo soltanto che fai la giornalista, che hai una pseudo tragistoria con cui speri di tenere Evan per le palle facendo leva sul suo desiderio di essere amato anche quando combina cazzate. Sappiamo che in realtà tu non te lo meriti, quindi fammi il favore di tenere quella bocca chiusa e lasciarmi parlare con Evan senza intrometterti prima che mi venga la voglia di chiedere ad Athena di fare domande in giro. . " .   Con un utimo sguardo carico d'ira Eddie l'aveva sorpassata come si fa con un soprammobile.  Di  Buckley ormai , ovviamente non
c'era traccia, anche la Jeep era sparita, tipico.  Prima di corregli dietro Eddie doveva pensare anche a Chris. A quanto pareva l'universo aveva deciso di scaraventarlo dentro ad un episodio delle telenovelas tanto care ad Abuela , direttamente al midseason finale.



***********************


La parte più difficile era stata resistere alla tentazione di tornare indietro , abbracciare Eddie e non lasciarlo andare più.  Perchè per quanto Evan Buckley si fosse sempre ritenuto una persona emotivamente impulsiva, beh..aveva anche un cervello e sapeva utilizzarlo.  Razionalmente capiva che il bene di Christopher veniva anzi a tutto, perfino davanti al rapporto con Eddie. Maledizione! a parti inverse avrebbe fatto la stessa cosa, se non altre cento addirittura peggiori, senza nemmeno perdere il tempo di dire ciao. A parti invertite avrebbe fatto esattamente come Maddie, sicuro che il bene di suo figlio , perchè nella sua testa Chris era tanto suo figlio quanto di Eddie, venisse prima della sua stessa sanità mentale.  Eppure il cuore continuava a sanguinare perchè Eddie lo stava lasciando. Non avrebbe avuto più nessuno affianco a guardargli le spalle e dopo il pomeriggio appena trascorso non avrebbe avuto nessuno neppure ad aspettarlo a casa.  

Con tutto questo casino in testa Evan era comunque riuscito a guidare, concentrando la rabbia sulla strada , fino a ritrovarsi in una zona panoramica alla periferia della città, una delle colline da cui si vedeva fino quasi all'infinito.  Aveva accostato in una delle tante piazzole ed era sceso, andando ad accomodarsi sul tetto della sua Jeep. Avrebbe voluto portarci Eds fino lassù, lontano da tutti a vedere le stelle.  Solo che adesso non avrebbe potuto farlo più, a meno di non riuscire a diramare quel casino che erano i suoi traumi e trovare una soluzione per aiutare anche Eds a liberarsene.

Rifletti Buckley...deve esserci una soluzione .

Comportarsi da ragazzino e piangere non portava da nessuna parte, anche se era la cosa più immediata, più Buck , che gli fosse uscita. All'interno della bottiglia che era il suo stato emotivo, subito sotto al senso di abbandono c'era il desiderio di fuga, ma lui non era Maddie non sarebbe mai e poi mai fuggito da Eddie lasciando Chris da solo, non dopo tutti i casini della causa col dipartimento. Non sarebbe mai stato un padre assente, se lo era ripromesso anni prima ed intendeva rimanere fedele a quella promessa.  Serviva un piano d'azione preciso, qualcosa che Buck non era mai riuscito a fare in tutti i suoi trent'anni di vita : non metterla sul personale e non darla vinta alla furia.

Se soltanto gli fosse stato permesso vedere cos'era successo subito dopo che se ne era andato , tutti i problemi di Buck si sarebbero dissolti come neve al sole, ma la vita non funziona così, quindi c'era da lavorare duro per ottenere il medesimo risultato.  Lo squillo improvviso del telefono chiuso nel giaccone quasi lo fa sobbalzare, esattamente come il nome sul display .  Buck ci riflette una frazione di secondo e poi risponde :

" Pronto"

" Evan"

" Due volte nel solito giorno... devi essere incazzato forte Eds.."

L'unico suono udibile dal dispositivo è un sospiro profondo e lento. Puoi quasi vedere Eddie incurvare le spalle e chinare la testa, quel broncio di malinconia rassegnata che gli incornicia il viso. Buck scuote la testa, prende fiato e si passa una mano tra i capelli biondi ricci prima di continuare la conversazione. Entrambi sanno che il dialogo non è il loro forte, soprattutto quando riguarda l'enorme elefante viola che aleggiava sulla loro relazione.

" Credimi Buck non era mia intenzione causare tutto questo... io... dios..que devo facer para tu perdonarme? "

" Habla con migo hombre..."

L'idea di Buck non era di dirlo a voce alta, nè tantomeno di svelare così ad Eddie che capiva benissimo lo spagnolo ed in tutti quegli anni aveva sempre saputo cosa stava dicendo e fatto finta di niente per codardia o semplice timore di ferirlo. La cosa gli era semplicemente scivolata giù dalle labbra forse per stanchezza o forse perchè il momento di mettere le carte sul tavolo era arrivato, tanto che altro c'era da perdere?

" Chris ha ricominciato ad avere gli incubi... ha dato di matto perchè la casa di marzapane si è rotta ed il natale non era perfetto... lui... lui ha paura che io possa essere morto l'anno prossimo, che non ci sia alcun natale..."

La voce di Eddie tremava come le corde di un violino attraverso lo speaker del cellulare. Lo faceva sembrare distrutto, anche se con buona probabilità lo era davvero. Scampare a tutto quello a cui loro erano sopravvissuti in quell'ultimo anno , farlo senza conseguenze era impossibile ed entrambi lo sapevano, anche se avevano fatto di tutto per non pensarci.

" E sei davvero convinto che lasciarci lo farà smettere di preoccuparsi? Eds.. Shannon non era un vigile del fuoco... "

" Non so cos'altro fare Buck... gli attacchi di panico.. pensavamo fosse per via della situazione con Ana....ma non sono passati... e quei bambini...forse è Chris...."

" O forse è che non vuoi morire e lasciare tutto in sospeso... io c'ero Eds.. io ti ho guardato..."

Flashback di quel pomeriggio si riaffacciavano alla mente di Evan in ordine sparso, ma il peggiore di tutti rimaneva lo sguardo di Eddie piantato nel suo, come se d'improvviso ci fosse troppo e troppo poco tempo. L'aveva visto riflesso nella pozza del suo stesso sangue che si allargava sull'asfalto, in quella mano tesa verso la sua di cui non aveva ancora il significato esatto.

" Evan... " - e tre, adesso c'era davvero qualcosa di strano sotto. - " ... ti ho sempre detto di non ricordare assolutamente niente... mentivo .. io ricordo ogni fottuto istante di quella giornata maledetta.. "

Far restare in silenzio Evan Michael Buckley probabilmente gli  sarebbe valsa un'altra medaglia .

" Ricordo il sangue sulla tua faccia... e l'eco dello sparo, proprio come in Afghanistan.. ero maledettamente sicuro di averti perso in quell'istante, di essere il solito inutile , vigliacco Diaz che salva la pelle a discapito di qualcuno che... "

" .... che ? Eddie tu non sei un codardo , sei la persona più cazzuta che conosco... tu non ti salvi la pelle a discapito di nessuno, sei quasi più testa di cazzo di me in questo. "

" ... rimango un coglione che ha aspettato di morire per realizzare di essersi innamorato. "

Perchè la vita è maestra in queste cose. Puoi essere convinto di sapere qualsiasi cosa , un genio di tutto, un'enciclopedia umana di nozioni , ma fin quando non rischi di morire la verità è che non sai un bel niente.  Buck l'aveva imparato quella notte di tanti anni prima intrappolato sotto al truck in attesa di una mano amica , la mano di Eddie, pronta a sollevare quel peso con lui. L'aveva ricordato poco dopo durante l'incendio della fabbrica , ed anche allora Eddie era stata la prima cosa che gli era apparsa davanti . Davvero il loro era un destino scritto da qualche parte.  E se quello che voleva sentire arrivava attraverso la voce distorta di un telefono beh... allora era così che doveva andare.

" prenditi dell'aspettativa Eddie... e poi torna da me. "

Non gli era riuscito di dirgli niente in più, improvvisamente strozzato da un nodo di emozioni troppo intenso per essere sciolto , lacrime di commozione che scendevano da sole come un fiume in piena lungo le guance inumidendo il colletto della camicia .

" ... farò di più...  ma non lasciarmi da solo ..."

" Mai e poi mai Eds.. lo prometto. "





   
 
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