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Autore: Mr Crossover    01/01/2022    0 recensioni
Dopo aver concluso la sua crociata, Aiden Pearce si reca in Giappone per indagare su un presunto complotto della Blume con il governo nipponico. Ma la sua indagine viene ostacolata da un terribile flagello che colpisce il mondo intero. Aiutato da un gruppo di coraggiosi ragazzi, contro mostri e pazzoidi, Aiden inizia una missione in cui non solo dovrà sopravvivere, ma anche riuscire a rivelare la verità al mondo intero prima che sia troppo tardi.
AVVISO
La storia originale è stata scritta da una mia amica spagnola autrice di Fanfiction, MontanaHatsune92, che mi ha dato suo pieno consenso di tradurre e interpretare, come meglio mi tornava, la sua storia per voi. Ho dovuto rivedere un po' di punti, ma l'ho fatto solo per rendervi più chiara la trama. Il merito di un crossover tra Watchdogs e HOTD va attibuto solamente a Montana. Buon divertimento 🙂
Genere: Azione, Horror, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prologo: -  
 
"Eccomi, non sono morto, ne scomparso, ho solo deciso di prendermi una pausa. Dopo tanta morte e sofferenza, eccomi qui. In un mondo dove ora camminano i morti io continuo spesso a chiedermi: tutti i colpevoli della morte di Lena meritavano di morire? Sì, se lo meritavano» . Aiden Pearce.  
 
   
 
Capitolo I: 23:00. Aeroporto internazionale di Chicago  
 
La sua crociata era ormai passata come il vento sui i prati e per Aiden le cose avevano cominciato a migliorare.  
 
Erano trascorsi tre lunghi e duri anni per il Giustiziere di Chicago. Dalla morte di Clara Lile per mano degli uomini del Chicago South Club di Lucky Quinn, ucciso da Aiden, così come Joseph Demarco, il capo dei Viceroys Delford "Iraq" Wade, e il colpevole di tutto quel disastro: Demian Brenks.  
 
Il Giustiziere di Chicago poteva lasciare la città per un po'. La criminalità era finalmente ridotta e i criminali di ogni categoria erano dietro le sbarre. Ma per Aiden la morte di Clara è stata un duro colpo. Era stata una compagna leale ed è stato a causa di quell'accordo che aveva fatto con la famiglia Quinn che si era ritrovata coinvolta nella vicenda dell'Hotel Merlaut.  
 
Allo stesso tempo, coi dati che aveva rubato a Iraq, era riuscito anche a porre fine alla carriera del sindaco corrotto di Chicago, Rushmore, che si era suicidato per evitare di essere consegnato alla giustizia per la morte di Rose Washington. Gli unici rimasti con Aiden erano Raymond T-Bone Kenney, Jordi Chin, Tobias Frewer e persino Tyrone "Bedbug" Hayes, attuale capo dei Viceroys.  
 
Ag ogni modo, il Giustiziere di Chicago aveva deciso di prendersi una vacanza per allontanarsi dai problemi della sua città. E quale miglior posto per farlo se ne non in Giappone?  
 
Il CtOS non era arrivato lì, d'altronde i giapponesi avevano un altro sistema di sicurezza e sorveglianza, oltre ad avere stretto accesso ad esso.  
 
Allontanandosi dai Fixers, dal Chicago South Club, dai Viceroy e dalla milizia di Pawnee, Aiden aveva preso un volo per il Giappone, dove soggiornò in un piccolo albergo.  
 
Alcune persone lo riconobbero, ma nessuno lo intralcio. La reputazione che si era fatto a Chicago lo aveva fatto passare agli occhi di molte persone del mondo, per altri invece era diventato qualcuno con cui era meglio non scherzare.
 
- "A quanto pare la mia fama è arrivata fin qui" si disse mentre faceva selfie con un paio di persone per poi ritirarsi nel suo albergo dopo aver cancellato le foto con un veloce hackeraggio.  
 
"Domani farò un giro in città per vedere quali misteri posso scoprire" si stabilì Aiden, buttandosi a letto cercando poi di riposare nonostante i dolorosi ricordi delle persone che ha perso o che ha dovuto lasciar andare, come la sua famiglia.  
 
Pensò a tutti loro. A Nicky, Jackson, ai suoi amici e persino a Clara. Perché doveva morire?  
 
Se solo l'avesse ascoltata... se solo avesse capito la gravità della sua situazione... non riusciva a non sentirsi ancora in colpa. Lei era morta tra le sue braccia dopo che lui aveva cercato di salvarla: tutta quella catastrofe era stata causata solo da Damien, il suo ex parter e maestro in tecnologia. Era stato preso dal suo orgoglio e dall'arroganza durante la rapina del Merlaut. Se solo avesse interrotto tutti i download dei conti del hotel, non sarebbero stati scoperti, né Lena sarebbe morta. Maurice Vega avrebbe continuato la sua vita con la moglie, che tra l'altro aveva deciso di risparmiargli la vita e di liberarlo in modo che potesse tornare dalla compagna ritornata libera dopo che l'irlandese aveva distrutto le reti di traffico di esseri umani guidate da Joseph Demarco a nome del Chicago South Club. Tutto questo rammarico lo tormentava da tre anni, e riusciva a dormire sempre con grande fatica, come gli successe anche in quel letto.  
 
Wakamatsu Hotel.  
 
Tokonosu, Giappone. 7:00.  
 
L'uomo con gli occhi verdi si svegliò presto quel giorno. Dopo essersi fatto una doccia e la colazione, andò a fare una passeggiata nella prefettura di Tokonosu visitando il distretto.  
 
-È tutto così tranquillo. Niente criminali. Se qualcuno spunta la polizia arriva immediatamente e lo arresta. Ecco perché ho scelto di venire qui. Ma nonsotante questa quiete... Non riesco a trovarne per me stesso " Pensò Aiden ricaddendo nella sua commiserazione.  
 
Un paio di ragazzi lo avevano riconosciuto. Erano per lo più studenti di tecnologia, futuri ingegneri di computer e sistemi di progettazione, che gli chiesero di fare qualche selfie e basta. Nella sua prudenza, Aiden hackerò anche i loro cellulari per eliminare quelle foto.  
 
Nessun pubblico ufficiale lo riconobbe poiché non possedevano la sua fedina penale.  
 
Nel suo giro si chiedeva come stavano Nicky e Jacks, T-Bone, Jordi e Tobias e persino Tyrone. Anche se si trovava nella parte più lontana del mondo, mentre loro erano ancora a Chicago, si augurò almeno che la sua famiglia fosse al sicuro dal Club e dai Fixers.  
 
Continuò a camminare per i quartieri fino quando non giunse di fronte a scuola composta da edifici comunicanti.  
 
Decise di entrarvi per curiosare un po', ma all'ingresso lo fermò un uomo con i capelli neri. Indossava pantaloni grigi con cintura nera, scarpe dello stesso colore e una camicia a maniche lunghe azzurra. L'uomo si mise davanti a Pearce.  
 
- Si fermi, non può entrare. L'accesso è vietato agli sconosciuti. -  
 
- Non si preoccupi, stavo solo passeggiando. Mi stavo chiedendo se ci sarebbe del lavoro per me in questo istituto. - Gli disse Aiden, cosa di cui l'uomo però dubitava, soprattutto a causa del vestito casual che Aiden indossava.  Insolito per uno che cerca lavoro in un istituto.
 
- Beh, so con chi ne può parlare. Mi segua, prego. - Gli disse aprendogli il cancello  
 
- Grazie, signor... - lo ringraziò l'irlandese.  
 
- Teshima, Professor Teshima. - Gli disse il suo nome. Aiden controllò col suo telefono, usando il "Profiler", per ottenere informazioni sull'uomo che lo aveva lasciato passare.  
 
- " Professore di Educazione Fisica, Teshima. Appartenente alla Fujumi Academy. Relazionato con la professoressa Hayashi Kyoko" Rivelò l'informazione che Aiden lesse nel suo "Profiler".  
 
- E cosa la porta qui, signor...? - Gli chiese l'insegnante di educazione fisica.  
 
- Pader. Richard Pader. - rispose l'irlandese usando un nome falso per non dare nell'occhio.  
 
- Pader, che nome accattivante. Viene dall'Europa? - gli chiese incuriosito .  
 
- Diciamo di sì. - rispose Aiden.  
 
- In che senso? - gli chiese di nuovo.  
 
- Sono nato a Belfast, Irlanda del Nord, nel 1974. Ma mi sono trasferito negli Stati Uniti, a Chicago, per uscire dalla grave crisi in cui era sommerso il mio paese. - rispose Aiden parlando delle sue origini. Gli bastava solo nascondere il suo vero nome
 
- Capisco. - gli disse Teshima che mantenne un minuto di silenzio mentre entravano nel complesso edilizio dell'Accademia Fujumi e condusse Aiden nel corriodio da cui sarebbe arrivato dal titolare della scuola.  
 
  Nella suo ufficio, il preside Takeo Miyamoto fissò lo sconosciuto poiché era piuttosto sorpreso di vedere un uomo presentarsi in cerca di un lavoro, che Aiden stava cercando per distrarsi dal dolore del suo passato.  
 
- Non ha un CV, anche se sono abbastanza sorpreso dalla sua grande conoscenza della storia e della tecnologia. Potrei darle un posto vacante, ma avrei bisogno che venisse tra due settimane con un CV firmato in modo da poterne discutere con calma. - Gli disse il preside. Aiden annuì e si apprestò a uscire.  
 
- Mi dispiace molto che per ora non non possiamo accoglierla, signor Pader, ma le coniglio di presentarsi con dei vestiti adeguati. Abbiamo regole molto rigide, anche per gli stranieri. Qui l'abbigliamento e la presentazione sono molto importanti. - Gli ha spiegò Teshima mentre lo scortava fuori.  
 
- D'accordo, stasera farò il CV poi come lo vuole che glielo mandi? Online o via fax? - chiese Pearce.  
 
- Come vuole lei. Ecco, tenga. - L'insegnante gli diede un indirizzo email.  
 
- Grazie. - Lo ringraziò salutandolo nel classico stile giapponese tornando poi nell'albergo dove alloggiava.  
 
Dopo essere rientrato, Aiden in pochi minuti si preparò un curriculum perfetto da presentare la scuola. Ma la vera ragione per cui era in Giappone era un altra.  
 
"La Blume in passato ha avuto dei contratti con le aziende di questo paese. Ma poi improvvisamente tutto è saltato sospendendo l'installazione del CtOS nel paese, soprattutto nella capitale. Perché? A quanto ho saputo da Tobias e dalle sue teorie complottistiche, c'è un vecchio centro del CtOS che operava in questo quartiere. Non devo far altro che entrare nella Fujumi Academy e, voilà, avrò il mio biglietto d'ingresso per quella centrale. Per ora farò finta di volere essere un insegnante di tecnologia per uno dei loro club. Spero solo che non mi scoprano. Anche se ho sempre con me il mio asso nella manica" si disse Aiden, inviando il CV via e-mail al sito della scuola per poi stamparne una copia su carta ripomendola in una cartella nera.  
 
 
 
Passarono due settimane e, come concordato, Aiden si presentò nuovamente alla Fujumi Academy, stavolta vestito elegantemente, con giacca, pantaloni, camicia, cravatta, scarpe e persino un cappello, tutto un po' stile anni '20.  
 
- "Mi sembra strano andarmene in giro così, ma se è l'unico modo per poter accedere a quel centro allora così sia" Si disse entrando nella scuola. Uno degli insegnanti lo accompagnò nell'ufficio del preside dove rimase in attesa di essere chiamato. 
 
- Per favore aspetti qui, Lord Miyamoto la riceverà a breve. - Gli disse l'uomo che lo aveva scortato.  
 
- Grazie. - rispose Aiden rimanendo da solo su una panca, guardando il suo smartphone per controllare come stavano Nicky e Jacks.  
 
 
 
Nel frattempo, Takashi Komuro, uno studente serio e disinteressato dell'accademia, che si era lasciato di recente dalla sua ragazza Rei Miyamoto che adesso frequentava il suo amico d'infanzia, Hisashi Igou, se ne stava su uno dei balconi a osservare i parchi in fiore in quella splendida giornata di primavera. Rammaricandosi per aver perso in maniera stupida il suo primo grande amore.  
 
- Takashi, hai lasciato di nuovo la classe?- gli chiese Saya Takagi, una ragazza dai capelli rosa, figlia di una famiglia ricca e ottima studente.  
 
Si rifiutò di risponderle, si limitò solo a guardarla senza curarsi della sua presenza.

- Sei sempre così stupido? Non posso credere che tu stia ancora così, dopo due anni di relazione con Rei, a fare i capricci come un bambino solo perché lei ti ha lasciato. Diamine. - gli disse Saya lasciandolo sul balcone e tornandosene nella sua classe.  
 
Aveva appena superato Aiden, che stava ancora aspettando che il preside Miyamoto lo chiamasse.  
 
- Mi scusi, signorina, è tutto...? - Ma Saya non lo ascoltò, se ne andò seccata e svoltò verso il corridoio .  
 
"Cosa c'è che non va in lei? Cavolo. Beh, penso che farò un giretto intorno a questa parte dell'edificio, per vedere se c'è qualcosa collegato alla Blume" si disse Aiden, mentre Saya si allontanava. Fece così una piccola passeggiata intorno al posto, ma non troppo lontano dall'ufficio del preside.  
 
Si fermo un attimo a guardare attraverso una finestra per osservare anche lui la bellezza dei parchi intorno alla scuola. Aun certo punto vide avvicinarsi all'ingresso il professor Teshima insieme a Hayashi Kyoko e un altro insegnante che impugnava una katana di legno.  
 
- "Touja Ichigo, Capitano del Kendo Club. 40 anni. Sposato" Rivelò l'informazione presa dal "Profiler" di Aiden.  
 
Teshima e i professori erano andati a parlare con una persona che cercava di passare dal cancello.  
 
- Signore, questo è il mio ultimo avvertimento, se ne vada. In caso contrario, sarò costretto a usare la forza. - Gli disse l'insegnante di educazione fisica.  
 
- No, non serve niente del genere, Teshima. Nessuna violenza a scuola. - gli disse la professoressa Kyoko negando l'uso della violenza. Lui però non l'ascoltò e agguantò il giovane che voleva entrare. - Non si preoccupi, guardi come gestisco questa situazione. - le disse Teshima. Un secondo dopo, il giovane, che aveva corpo completamente pallido e non vedeva, perché i suoi occhi erano vuoti come un cieco, aprì la bocca e affondò i denti nella carne del professor Teshima che cadde ferito a terra mentre il suo braccio muscoloso sanguinava copiosamente.  
 
Kyoko si coprì la bocca terrorizzata, soffocando un grido di orrore. Un attimo dopo, la donna si chinò col proffessor Touja del Kendo Club per vedere come stava l'insegnante di educazione fisica e l'uomo riaprì gli occhi. - Oh, Teshima, grazie a Dio sta bene. - disse Kyoko sollevata. Lui si avventò su di lei e le morse collo.  
 
 
 
Mentre la professoressa gridava per il dolore, tutto l'accaduto era stsyo visto da Takashi che corse subito verso la classe dove si trovava Rei.  
 
- Cosa sta succedendo? - chiese Rei, mentre il suo ex ragazzo la tirò per la mano.  
 
  - C'è stato un attacco al cancello. Degi insegnanti sono andati a controllare e ora si stanno uccidendo a vicenda. Dobbiamo scappare. - le disse Takashi.  
 
- Lasciami, non vado da nessuna parte! - protestò Rei, richiamando l'attenzione di tutti gli studenti e del professore in aula. Non volendo perdere tempo il suo ex ragazzo le diede uno schiaffo facendosi vedere dai presenti che rimasero in silenzio. Hisashi si fece avanti per calmare l'amico e Takashi portò sia lui che Rei fuori dalla classe.  
 
Mentre loro uscivano, Kohta Hirano, uno degli studenti, volle sgattaiolare fuori dall'aula per vedere cosa fosse successo, ma fu catturato da Saya che gli tirò il colletto dell'uniforme.  
 
- Bel tentativo, Hirano, ora torna al tuo posto. - Gli ordinò seccata, chiudendo la porta.  
 
- Volevo solo vedere cosa è successo.- Hirano ha risposto cercando di dare una risposta "coerente".  
 
 
 
Fuori dalla stanza:    
 
- Posso sapere cosa ti prende oggi? - chiese Hisashi infastidito dall'atteggiamento insolito dell'amico.  
 
- Un tipo con la pelle pallida stava cercando di entrare dall'ingresso. Un gruppo di insegnanti era andato a fermarlo e ora si stanno uccidendo tra loro. Dobbiamo uscire di qui immediatamente. - rispose Takashi parlando di quanto aveva visto la fuori.  
 
 
 
Anche Aiden aveva visto lo “spettacolo”.

-"...Oddio. Ha affondato i denti nel collo di quella donna. Dannazione, qui c'è qualcosa che non va, è meglio chiamare T-Bone" pensò Aiden telefonando al suo amico.  
 
- Pronto? - Si udì la voce di Raymond Kenney.  
 
- T-Bone, sono io, Aiden. -   
 
- Aiden, come vanno le cose? - lo salutò l'ex ingegnere della Blume.  
 
- Non molto bene a dire il vero: sono in Giappone per indagare su dei vecchi contratti Blume con il governo locale. Nell distretto di Tokonosu c'è un vecchio centro CtOS a pochi isolati dalla mia posizione, ma ho un altro problema: c'è stato uno attacco contro la Fujumi Academy. Degli insegnanti sono stati uccisi e ora... non so, sembra che si stiano attaccando a vicenda. C'è qualcosa di strano qui - . Gli disse Aiden raccontandogli tutto quello che era successo.  
 
- Dio, amico, sembra che tu sia in un film di George A. Romero. Sono i Fixers? - gli chiese T-Bone.  
 
- Non lo so. Dev'essere un attacco con armi chimiche o qualcosa del genere, ma mi serve una via di fuga, ora. - rispose Aiden.  
 
- Ehi, senti un po' qui : sembra che in varie parti degli Stati Uniti ci siano stati simili casi di ... - proprio quando Raymond Kenney stava per dirgli che quello che successo in Giappone, ora stava accadendo anche negli Stati Uniti la chiamata si interruppe.  
 
- Che cosa? Cos'è successo? T-Bone, T-Bone, cosa è successo? Ehi! - disse Aiden preoccupandosi.a linea era morta. Provò a chiamarlo di nuovo, ma rispose solo la segreteria telefonica.  
 
- "Tutte le linee telefoniche sono sature. Riprovi più tardi. Ci scusiamo per il disagio" - diceva il messaggio vocale.  
 
- Ma che cazzo sta succedendo? È opera dei "Fixers"? Del "Chicago South Club"? I "Viceroy"? O la "Milizia Pawnee"? - Non mi piace per niente. Non risponde nessuno, né T-Bone, né Jordi, Nicky o Jacks. E nemmeno "Bedbug" o "Rabbit" sono disponibili. -  
 
Ma la sensazione che i suoi nemici potessero averlo rintracciato scomparve, perché in quel momento si sentì un messaggio del preside Miyamoto attraverso gli altoparlanti della scuola.  
 
- Attenzione a tutti gli studenti: c'è stata una rivolta all'interno della struttura. Per favore, seguite i vostri insegnanti alle uscite di sicurezza e con ordine. Questa non è un esercitazione. Ripeto: c'è stata una aggressione all'interno delle struttura, per favore, seguite i vostri insegnanti alle uscite di emergenza e in modo ordinato. Questa non è un esercitazione. - Il gli avvertì il preside mentre un'atmosfera di paura cominciò a pervadere l'intera scuola.  
 
Nelle aule, nei club, in palestra e anche fuori dalla scuola, nei parchi e in infermeria, tutti hanno sentito quel annuncio. Gli altoparlanti si riaccesero ancora.  
 
- No, stai lontato da me. Stai indietro, no! Aiuto! Per favore! Cosa stai facendo?! NOOOOO! - Si udirono le urla del preside. La sua voce poi tacque del tutto. Il silenzio invase l'intero istituto. Un gesso rotolò verso l'estremità di una cattedra e cadde a terra spezzandosi. E con esso si spezzò anche la tensione: il panico scoppiò ovunque e nell'intera scuola si scatenò una disperata fuga di massa per uscire vivi dall'edificio.  
 
- Ecco. La festa è iniziata. - valutò Aiden iniziando a muoversi mentre l'intera scuola piombò nel caos generale a causa di ciò che si era sentito.
  
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