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Autore: S_l_y_t_h_e_r_i_n    02/01/2022    0 recensioni
Dopo la guerra gli anni passano e il mondo continua a girare. Le cose fanno il loro corso, l'acqua scorre e le foglie appassiscono.
***
Lo stile è largamente ispirato a "Strappare Lungo i Bordi".
Aspettatevi, dunque, un flusso di coscienza condito da un po' di romano qua e là.
Genere: Angst, Malinconico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Salve a tutti coloro che decideranno di leggere e recensire questa storia, che è un esperimento. 
Non solo perché è la mia prima storia, ma anche perché mi rendo conto che questo stile, per una storia scritta, potrebbe essere un madornale errore. 
 
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate. 
Intanto vi ringrazio per la fiducia e vi auguro una buona lettura.  
 
 

 
Capitolo 1- Come Gesù.
 
 
 Ad essere morti e risorti non siamo in tanti. 
Almeno, non dichiarati; 
Dichiarati ci siamo io e un altro: un gran bravo ragazzo di nome Gesù Cristo. 
Uno sbarbatello con la barba un po' troppo pallido per essere nato in Medioriente. 
 
Mezzosangue: la madre è babbana e il padre- vabbè il padre è un mezzo impiccio. 
Per un po' gli hanno fatto credere di essere nato babbano; che sua mamma era sempre la stessa, invece il padre era, pure lui, babbano. 
 
Poi a una certa la madre l'ha preso di petto: poco prima che gli recidessero la punta del- vabbè, l'ha preso per le spalle e gli ha detto una cosa del tipo bello de mamma c'hai presente che la maestra nt'ha mai chiesto come fai de cognome? Ecco se te lo richiede diglie Cristo. 
 
E lui, capirete, era pure un po' sconvolto: ah Ma', ma che stai a di? Ma papà mica se chiama così! 
 
Eh ecco a mamma, a proposito de papà... 

 
Vabbè, in pratica alla fine viene fuori che Giuseppe (il babbano) era il compagno della madre e che lui era figlio di uno famoso. Tale Dio, che praticamente è quello che beste...invochi quando le cose vanno male - tipo Merlino.
 
Che poi, anche là, ennesimo guaio, perché la madre (che si chiamava Maria, ma aveva un sacco di soprannomi), è rimasta incinta -cito testualmente dalle voci di paese perché poi, sapete, il Medioriente è piccolo, si conoscono tutti- per mano dello Spirito Santo. 
 
Mo, vai a capì do l'aveva messa la mano, 'sto Spirito Santo. 

 
Comunque il signor Santo era amico stretto del compagno del momento di Maria, il signor Dio, appunto. 
Che vuoi per amore, vuoi per orgoglio, ha riconosciuto 'sto bambino tipo il padre di Manzoni (che, per la cronaca, era magonò pure lui). 
 
Poi non lo so che è successo, ma comunque non è finita bene tra i due. 
Lui, soprattutto, se l'è presa a male e ha lanciato in giro pestilenze, morte, cavallette- un casino. 
 
 
Intanto il pischello cresce, scappa, va nei templi e il padre non lo trova mai. 
 
Manco io l'ho mai trovato mi' padre, ma so' sempre rimasto umile.
Poi lui se dice che il padre l'è andato a trova’ in punto de morte e in effetti pure mi' padre m'ha fatto un saluto. 
V'ho detto, siamo io e lui, eh. 

 
Nel frattempo impara pure la magia, da autodidatta e quando si è sentito pronto lui e altri tre amici d’infanzia si sono fatti a piedi (a quei tempi mica esisteva il Nottetempo) Betlemme-Edimburgo seguendo una cometa e ha dato i M.A.G.O a Hogwarts (a Betlemme non c'era la scuola; v'ho detto, di solito andavano nei templi). 
 
Risulta che è un po' carente in pozioni, ma, tutto sommato, Oltre ogni previsione. 
Due cuori e un'anima io e Gesù. 

 
Poi soprattutto in trasfigurazione era un fenomeno lui; che ve dico, trasformava l’acqua in vino che è n’piacere. 
 
Comunque poi la sua è stata una vita modesta ma piena di avventure, sia prima che dopo la resurrezione. 
 
È diventato una celebrità, ma si è ritirato a vita privata ancora giovane; sui trent'anni più o meno. 
 
I babbani hanno detto che è morto di nuovo; porello, bravo ragazzo, salutava sempre pure se non lo volevi mai incontra’  troppo spesso perché se glie girava bene attaccava 'na serie de pipponi co' le parabole, le cose... del figlio che scappava ma il padre glie voleva bene lo stesso, vabbè...questo per dire che non è rimorto.
Se ne è solo andato a Las Vegas, o in Paradiso, che dir si voglia, e s'è fatto la barba. 
 
Oh, nessuno lo riconosce senza eh. 
 
(Vabbè io la saetta in testa, lui la barba e la corona de spine, a ognuno il suo) 

 
Ad oggi, comunque, si dice che sieda alla destra del padre e di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine, nei secoli dei secoli. 
 

Non lo so, io ‘na cosa simile l’ho già sentita.
 

"Guarda che stai divagando, come sempre" 

Mi fa notare Hermione -che non è Hermione Hermione, è la mia coscienza Hermione. Che non poteva essere altrimenti, perché adesso, onestamente, ma chi poteva essere la mia coscienza? 
Silente
Sì. 
Oh, io c'ho provato, credime.  Ma con quello non capivo un cazzo quando era vivo e vegeto, figurati quando ho mescolato la parlantina sua e le facoltà mentali mie; eh, capito, io du' neuroni c'ho.- 
 

Comunque, 
 
Il punto è che Gesù è risorto e è andato avanti con la sua vita come nulla fosse. 
Ha salutato tutti e poi ha viaggiato per  il mondo; s'è fatto le Bahamas e si è abbronzato così tanto che quasi quasi ci credevo che era del Medioriente. 
Poi le Fiji, le Hawaii, il Polo Nord e l'Italia (poi in Italia, capirai, ci stanno in fissa). 
 
A me non passa neanche per la testa di girare il mondo. 
 
Se pure lo girassi, comunque, non cambierebbe niente, perché il mondo si è fermato. 
 
Cioè, il mio mondo si è fermato ed io con lui. 
Nella mia testa io ho ancora diciotto anni, gli addominali e gli occhiali rotondi e sono ancora fermo, con la bacchetta alzata a guardare il corpo di Voldemort steso per terra, indeciso se andare a controllargli il battito o farmi i cazzi miei che poco poco quello era ancora vivo mi saltava pure addosso. 
 
Maledetto quel giorno che ho scelto di farmi i cazzi e miei e non c'ho messo una pietra sopra. 
Ma capite pure che avevo diciotto anni e tremavo e la gente intorno a me o era morta o festeggiava e cantavano vold è mort, vold è mort e io mi sono fidato perché volevo davvero, davvero che fosse morto. 
 
 Nella mia testa vold non è mai mort e io ho ancora diciotto anni e tutti quelli che amo che combattono al mio fianco. 
 
Ma non ho più diciotto anni; ne ho ventitré e ogni giorno mi accascio sempre di più sotto un peso che non sono in grado di sostenere; che non è il peso della vita, ma quello della pancetta da birra che ho messo su e della barba che non rado da un po' e dei capelli che si sono allungati e hanno coperto la cicatrice. 
 
Però il mondo ha continuato a girare e cinque anni sono sgusciati via con la stessa rapidità di me che vengo davanti a un porno- che è n’attimo eh, fidateve. 
 

Sono cinque anni e dentro casa mia è tutto uguale, con le luci spente e il telefono che squilla a vuoto e l'amaro in bocca e le persiane chiuse, perché fuori il mondo gira e la vita scorre senza di me. 
 
Perché alla fine io lo sapevo, che vold era mort e dopo maggio era venuto giugno e l'estate era finita ed era arrivato l'autunno e poi l'inverno, poi l'anno era finito e poi c'erano state altre estati ed altri inverni e le foglie erano appassite ed erano cadute, i gigli erano sbocciati e c'erano state eclissi e terremoti e l'acqua dei ruscelli aveva continuato a scorrere e il sole a sorgere e a tramontare e gli uccellini a cinguettare e i bambini a giocare a campana e le macerie erano tornate edifici e i morti erano diventati concime e i fiori erano sbocciati sulle tombe e della guerra, piano piano, non si parlava più. 
 
E intanto i capelli sono più lunghi ed hanno coperto la cicatrice ed io sono solo Harry. 
 
E quelli che amo non ci sono più, perché qualcuno gira assieme al mondo e qualcuno è morto per quell'Harry Potter eroe codardo di cinque anni fa, con la bacchetta in mano e gli occhiali rotti. 
 
E io ho aggiustato gli occhiali e ho stappato una birra e un'altra ancora e sono solo Harry,
 
solo  Harry,
 
Harry...
Harry,
Harry
 
 
 
 
 
 
-D. 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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