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Autore: LaTuM    03/01/2022    2 recensioni
A Tokyo sono sempre tutti di corsa: lavoratori ed eroi tornano a casa tardi, stanchi e affamati. Per fortuna però esiste un luogo dove il tempo si ferma. E' la Tavola Calda di Mezzanotte, così la chiamano i clienti di quel piccolo locale pronto ad accogliere, tra mezzanotte e le cinque, chiunque abbia fame. Ci sono pochi piatti in menù, ma chiedete allo chef, se ha gli ingredienti vi preparerà qualunque cosa vogliate.
[BakuDeku, ispirata a Midnight Diner – future!fic – Pro Heros]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo Chef di Mezzanotte - Capitolo 8

Disclaimer: Boku no Hero Academia e Midnight Diner – Tokyo Stories non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.


Lo Chef di Mezzanotte

Hero Tales


Pranzo per due. Anzi per uno.


Cosa vi è successo? Siete andati usciti a festeggiare con del sushi economico?” li prese in giro Kirishima qualche giorno dopo che si erano incontrati durante un giro di pattuglia.

Chiudi quella fogna, Capelli di Merda!” urlò Bakugou con il suo solito atteggiamento aggressivo che però non sembrò minimamente toccare l’amico, fin troppo abituato ai suoi modi rudi.

Ci siamo incontrati per caso in una piccola tavola calda finito il turno di notte. Abbiamo mangiato qualcosa, ma la stanchezza e forse la zuppa non più così fresca...” rispose Deku cercando di non allontanarsi troppo da una specie di mezza verità

Tsk!”

Dai Bakugou succede anche ai migliori come te!” disse il rosso mettendogli un braccio intorno alle spalle senza però saltare in aria. Per quanto continuasse a denigrarlo, Kirishima sapeva benissimo che in fondo aveva la sua stima e il suo rispetto. Deku ci aveva messo un po’ di più a capirlo, ma dopo che Katsuki si era scusato con lui, il loro rapporto era diventato molto più paritario, nonostante non perdesse quel tono burrascoso che aveva sempre caratterizzato la loro interazione. O meglio, l’interazione di Bakugou con qualunque cosa, animata o meno. C’era chi sosteneva che la nitroglicerina presente nel suo corpo lo costringesse a essere così, perché se si fosse calmato troppo sarebbe potuto collassare, ma Katsuki in primis aveva scartato la teoria: non era lui ad avere problemi, erano tutti gli altri che sembravano geneticamente programmati per dargli fastidio.

Non dovreste tornare in agenzia? Il vostro turno di ronda è finito...” gli fece notare Red Riot controllando l’ora e salutando Suneater che lo stava raggiungendo con aria tetra, calandosi il cappuccio sul viso. Troppe persone che lo guardavano.

Deku si voltò verso Dynamight e dopo un cenno di assenso de ne andarono, lasciando i due ragazzi dell’agenzia di Fat Gum a proseguire la ronda del quartiere.

Sto morendo di fame” disse Deku non appena varcarono le porte degli uffici “Spero abbiano rifornito le macchinette, altrimenti potrei comprare qualcosa dal Lurido.”

Kacchan rabbrividì. Il Lurido era un baracchino che sostava a un angolo della strada, di solito friggeva qualunque cosa gli capitasse tra le mani, quindi non sapevi mai cosa avresti mangiato. Usava così tanto olio e di così pessima qualità che macchiava l’asfalto e nemmeno la pioggia riusciva a pulire quella roba. Però a molti piaceva, anche se Katsuki non si sarebbe mai avvicinato a un posto del genere. Deku doveva ammettere che aveva preso qualcosa dal Lurido ma non l’avrebbe mai confessato a Kacchan e, dopo aver provato la cucina dell’amico, non sarebbe più stato in grado di farlo.

Presero l’ascensore e prima di entrare nell’ufficio dove avrebbero dovuto stilare il rapporto della ronda, Deku si fermò alle macchinette alla ricerca di qualcosa che lo salvasse dall’autodigestione. Kacchan stava controllando i messaggi sul cellulare quando vennero raggiungi da Shoto, Tsukuyomi e, inspiegabilmente, anche da Chargebolt che per quanto lavorasse anche lui per l’agenzia di Fat Gum, era insieme agli altri due eroi dell’agenzia indipendente in cui lavoravano Deku, Dynamight e Shoto - raccomandati da Endevour - e Tsukuyomi, pupillo di Hawks.

Hey BakuBro!” lo salutò l’eroe elettrico con un po’ troppo entusiasmo per i gusti di Katsuki che iniziò, per l’appunto, a digrignare i denti “Non fai il tuo solito turno?”

Katsuki ringhiò per quanto avesse scelto lui quel turno mattutino visto che i giorni scorsi non aveva lavorato fino all’alba.

Ho saputo che ti sei preso un intossicazione alimentare! Proprio tu che sei sempre stato il più bravo di tutti a cucinare?!” continuò Kaminari, percorrendo un sentiero pericoloso.

In effetti è strano che sia successo proprio a te Bakugou” commentò Todoroki con la sua aria flemmatica, portandosi una mano sotto al mento come se la cosa lo aiutasse a riflettere “Capisco Midoryia che sa malapena preparare un ramen liofilizzato”

EHI!” protestò Izuku sentendosi chiamato in causa e avvicinandosi al gruppo tenendo tra le mani una poco salubre ma tanto gustosa barretta a cioccolato con arachidi e caramello “Tu fai lo stesso con la soba!” ribatté poi iniziando a scartare quello che sarebbe stato il suo pranzo.

Sarebbe successo lo stesso anche me” confermò Todoroki, per nulla consapevole dell’assai poco velata critica rivolta all’amico.

L’importante è che adesso stiate bene” disse semplicemente Tokoyami che aveva visto delle scintille cominciare ad apparire dalle mani di Bakugou.

Il prossimo che fa una battuta sull’intossicazione alimentare esploderà insieme all’edificio e non me ne potrà fottere un fottuto cazzo se dovrò ricostruirlo a mani nude!” ringhiò Bakugou rivolgendosi ai presenti che impallidirono. Erano più che abituati alle minacce dell’amico, ma quando urlava non faceva paura a nessuno (quel che si dice, can che abbaia non morde) ma quando ringhiava. Beh, il silenzio assoluto che scese nella stanza fu più che sufficiente.

E tu merDeku, non provare a dare un morso a quella schifezza o ti faccio mangiare anche la carta” aggiunse Dynamight afferrando l’altro per un orecchio del cappuccio (perché era meno imbarazzante pensare che fossero orecchie di coniglio anziché i ciuffi di All Might) e trascinarlo fuori dall’edificio.

Dove stiamo andando Kacchan?” domandò Deku distratto dal profumo del cibo del Lurido che ora come ora gli sembrava la cosa più buona del mondo.

A mangiare.”

Izuku tacque e si lasciò trascinare dall’amico verso un piccolo locale poco distante dall’agenzia ma sufficientemente nascosto perché non fosse troppo frequentato. Era un ristorante dagli spazi piuttosto ampi ma con pochi tavoli, così da garantire una discreta privacy ai clienti o, nel caso di Bakugou, che gli permettesse di appoggiare i pesanti bracciali a forma di granata che non aveva avuto tempo, modo o voglia di togliere quando erano rientrati in agenzia.

Dynamight! Deku! Benvenuti!” disse una voce dall’aria familiare avvicinandosi ai due.

Ciao Hide. Ci porti del riso, melanzane grigliate con miso, curry di verdure e zuppa di miso per due?”

Arrivo subito” rispose il ragazzo dalla testa arancione facendo l’occhiolino ai due.

Izuku guardò l’amico piuttosto perplesso e con una lieve aria di rimprovero.

Katsuki sbuffò e iniziò a spiegare.

Vengo qui da un po’. Un giorno ho incontrato Hideyoshi che è un nerd otaku quasi peggio di te, ha attaccato bottone raccontandomi del suo Quirk e della sua università. L’ho ignorato fin quando, un paio di settimane dopo, lui e sua madre sono finiti a mangiare da me. Gli ho fatto cenno di tacere e quando un paio di giorni dopo sono venuto a mangiare qui gli ho proposto una collaborazione. Fine della storia.”

Tutto qua?”

Perché, cos’altro dev’esserci di mezzo?”

Pensavo di avesse chiesto di uscire visto come scodinzola ogni volta che ti vede..” borbottò Izuku carico di veleno alla vista di come questo fantomatico Hide con un nulla era riuscito a guadagnarsi il rispetto di Dynamight e di Katsuki in un colpo solo.

Già, perché tu sei sei bravo a distinguere quelli che mi scodinzolano dietro. Hai un talento naturale...” gli rinfacciò il biondo con altrettanta durezza.

Izuku gli rivolse uno sguardo di fuoco prima di alzarsi di scatto.

Mi è passata la fame. Ci vediamo in agenzia” la chiuse lì Midoryia dirigendosi verso l’uscita del locale dando – più o meno involontariamente – una spallata a Hideyoshi che aveva in mano due ciotole di riso. Non si voltò, ma augurò a entrambi di godersi il loro pranzo, tanto Kacchan aveva ordinato per due, no?

Con tutta la rabbia che aveva in corpo si diresse verso il Lurido e ordinò tempura, riso fritto, takoyaki, gyoza e yakisoba da asporto e andò a mangiare tutto alla scrivania dove avrebbe dovuto finire di compilare i rapporti.

Quando Kacchan tornò in agenzia storse il naso alla vista dei cartocci vuoti sul tavolo occupato da Deku. L’odore di cibo di scarsa qualità arrivava fin dall’ascensore e la cosa lo nauseava come solo il Villain fangoso era riuscito a fare. Non osava immaginare le condizioni in cui versava lo stomaco di Deku che quelle cose le aveva mangiate e ora doveva pure digerirle.

Si può sapere che diavolo ti è preso fottutissimo nerd?!” gli urlò Katsuki facendolo sobbalzare dallo spavento.

Izuku alzò lo sguardo con aria colpevole. Era consapevole di aver esagerato sebbene non ne compr… no, il motivo lo comprendeva pienamente. Il problema era proprio che era perfettamente consapevole di quale fosse il problema.

Scusami Kacchan. Quando ho fame non ragiono e dico cose stupide.”

Tu dici sempre cose stupide, evidentemente hai sempre fame...”

Izuku dovette incassare il colpo.

Un minuto ed è arrivato tutto, invece sei dovuto andare a prenderti questa merda” commentò Katsuki afferrando una cartelletta e spingendo i contenitori vuoti (e anche i due con ancora mezzi pieni) nel cestino della pattumiera.

Ehi! Quello era il mio pranzo.”

Ringraziami, altrimenti rischi che ti venga davvero un’intossicazione alimentare… merDeku” mormorò Katsuki avvicinandosi e passando oltre, non prima però di aver, seppur rudemente, passato una mano tra i capelli del nerd. Visto da fuori sembrava quasi gli avesse tirato una sberla sulla fronte, ma Izuku sentì le guance andare in fiamme al pensiero di come le dita di Kacchan erano scivolate tra i suoi capelli in quella che fu a tutti gli effetti una carezza.

Tutta la rabbia provata fino a quel momento si dissolse.

Quando quella sera andrò alla tavola calda di Kacchan gli sembrò che l’amico non gli avesse mai servito una zuppa di miso così buona.

E il suo stomaco ringraziò Katsuki per non avergli permesso di mangiare altro.


Note dell’autrice:

Un momento di difficoltà o incomprensione era cliché ma necessario. E poi Deku è palesemente geloso marcio, lo sa pure lui.

Il Lurido era baracchino che vent’anni fa(!), vicino al mio liceo che ti vendeva il classico panino farcito con roba grassa e unta che ti faceva passare la sbronza. O ti dava il colpo di grazia.

La carezza finale è stata... <3

Vado a mangiarmi il ramen che ahimè mi sono preparata io e non Chef Katsuki ma vabbè XD

   
 
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