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Autore: Maggiechan_75    05/01/2022    3 recensioni
“Sto tornando… tornando da te… Ma quanto è difficile! Qui dove mi trovo sto talmente bene, che una parte di me vorrebbe rimanere qui per sempre!
Sarebbe tutto perfetto se ci fossi anche tu.
Ma tu non ci sei ed io voglio stare con te in qualsiasi posto tu sia!
Aspettami sto arrivando…”
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Ciao a tutti ^_^
Tantissimi auguri di Buon Natale e di Capodanno.
Si lo so sono estremamente in ritardo!! Si lo so ... anche per la pubblicazione del capitolo! Purtroppo gli impegni nella vita reale lo scorso mese mi hanno travolta e con i ragazzini a casa il tempo che speravo di avere non l'ho trovato. 
Faccio in tempo ad augurarvi Buona Befana ...anche se immagino non sia uno dei migliori auguri che vorremmo ricevere, soprattutto se siamo donne ^_^

Ok ok... smetto di straparlare e vi lascio al capitolo. Buona lettura e grazie davvero per il riscontro che ho su questa storia ^_^
*******

Quante volte ho sognato un momento così.
Quante volte ho sperato che si confessasse così.
Quante volte…


Le emozioni di Kaori erano contrastanti. In quell’abbraccio la donna riusciva a trasmettere così tanta pace e serenità, mentre dentro di lei era avvolta da un dolore e una tristezza che non riuscivano a trovare pace. Nemmeno quando aveva tra le braccia l’uomo che amava.
Ryo Saeba era sempre stato un uomo riservato, era sempre stato difficile per lei interpretare i suoi sentimenti. 
Lui l’amava di questo ne era certa.
Nei momenti di pericolo gliel’aveva chiaramente dimostrato, ma lo aveva fatto solo in quelle occasioni! 
Per molti anni lei si era accontentata credendo che bastasse. 

Lo credeva e lo pensava ogni notte, mentre lui urlava quel “no disperato”. 
Lo credeva e lo pensava, con le lacrime agli occhi, quando si costringeva a non alzarsi dal letto per correre da lui.
Lo credeva e lo pensava ogni volta che lo vedeva civettare con le altre donne, ignorando il fatto che lei era a pochi metri da lui.

Ma quella notte non lo stava né credendo né pensando.

Kaori aveva sempre e solamente conosciuto il lato triste dell’amore, quello di un amore non vissuto completamente. 

Era stanca di un amore a senso unico. 
Era stanca di un amore con il contagocce.
Era stanca di un uomo che la faceva soffrire.
Lo amava, ma non riusciva più a stare al fianco di Ryo Saeba

Non dopo che aveva assaggiato il significato di essere corteggiata.

Takuya il coraggio di amare ed esporsi lo aveva avuto. 

Kaori e Takuya si erano conosciuti in un party, quello organizzato da una delle tante clienti di City Hunter.

Quella sera la sua cliente avrebbe annunciato il suo successore alla più importante stazione televisiva di Tokyo. Molti aspiravano al posto di presidente e la rivalità era alta. Nell’ultimo periodo la signora Yoko era stata tempestata da lettere e telefonate minatorie. Era consapevole che le sarebbe bastato chiamare la polizia per avviare un'indagine e porre fine a tutto, ma non era però ciò che voleva. Sarebbe stata una brutta pubblicità per la stazione televisiva.
Non lo poteva permettere, non dopo aver dato tutto per quella azienda. Il suo cuore, la sua anima e la sua professionalità per più di quarant’anni. 

<< Vestiti bene stasera ti porto ad un party. >>

Le aveva detto Ryo Saeba la sera del 31 dicembre quasi due anni prima. 

Non ci poteva credere, la stava forse invitando a trascorrere l’ultimo dell’anno con lui? L’unica volta che lo avevano fatto era stata quando lei era a letto con l’influenza l’anno precedente. Non fu per nulla una piacevole serata, visto che i programmi di Ryo Saeba avrebbero dovuti essere diversi. 

Era solo un'illusione, se ne era resa conto, sotto l’appartamento di Saeko.  Quella sera avrebbero dovuto lavorare e lei non era stata invitata per piacere ma per aiutarli nell’indagine.

Per tutta la serata aveva visto l’uomo che amava ballare con ogni sorta di donna, anche quelle poco attraenti, le aveva invitate tutte da Saeko a Yoko, tutte tranne lei. 
Lui l’aveva ignorata per tutta la sera. Se non lo avesse fatto, se solo l’avesse vista sola seduta a quel tavolo,  si sarebbe accorto quanto lei stava soffrendo in quel momento.

<< Mancano pochi minuti per salutare quest’anno >>

disse improvvisamente Yoko distraendola dai suoi pensieri 

<< vi invito ad avvicinarvi a vostra moglie, alla vostra fidanzata o compagna. Offrirle la mano…. >>

Una mano apparve nella sua visuale era quella di Ryo Saeba

Erano questi i gesti che la spiazzavano e ogni volta le davano la speranza che le cose tra loro sarebbero potute cambiare. 

Mentre veniva accompagnata al centro della pista da ballo le sembrava di sognare. Lei e Ryo a ballare un lento sembrava tutto così perfetto. Ma era solo un’ illusione.
A pochi minuti dallo scoccare della mezzanotte, a nemmeno metà della canzone, Ryo Saeba la lasciò al centro della pista per seguire Yoko che si era allontanata dalla sala da ballo.

Kaori non ci poteva credere. 
Per qualche minuto Ryo Saeba avrebbe potuto lasciare che Saeko seguisse la cliente, cosa che la detective aveva fatto notando che i due stavano ballando insieme.

Quella sera si era illusa davvero che sarebbe stato diverso e che lui sarebbe potuto cambiare.

Due secondi prima stavano ballando guancia a guancia. 
I loro sguardi si erano incrociati e stavano comunicando tutte le emozioni che a voce non si erano mai detti. 
Aveva visto il volto di Ryo Saeba avvicinarsi a lei, era così sicura delle intenzioni di lui che, per assaporare quel bacio, aveva chiuso gli occhi. 
Le sembrava di vivere un sogno, ma come tutti i sogni belli o brutti, ci si sveglia prima del momento più emozionante.
Quando riaprì gli occhi Ryo Saeba era sparito. Davanti a sé Takuya. 
Quell’uomo misterioso le sorrise silenziosamente e, senza darle il tempo di capire e reagire, prese il posto di Ryo Saeba.
Ballarono silenziosamente fino a quando Kaori non avesse più lacrime in corpo da versare.

Takuya l’aveva notata subito. Era consapevole che stava osservando una donna che stava soffrendo delle pene d’amore.
Kaori non aveva mai staccato gli occhi da lui, da quell’arrogante uomo che faceva il cascamorto con le altre donne.
L’amore che la donna provava per quell’uomo era così evidente così profondo che lo stesso Takuya provò quasi invidia nello scoprire che lui un sentimento del genere non lo aveva ancora provato per nessuna.
Una donna come lei non meritava di rimanere sola al passaggio dell’anno. Si avvicinò a lei sapendo per certo che non sarebbe stato il desiderio di lei.
Ballò con quella donna sapendo che lei, in realtà, stava ballando con l’altro uomo. Le emozioni che la donna stava trasmettendo all’altro però arrivavano tutte a lui. Quella donna stava trasmettendogli l'amore, quello profondo e sognato da chiunque. Non passò nemmeno un minuto per innamorarsi di lei e dei suoi sentimenti.

Quando Yoko aveva pronunciato il suo nome come suo successore, Takuya era al volante della sua macchina, accanto a lui Kaori.

Due macchine più indietro Ryo Saeba con il volto sconvolto. 
Di sicuro non si sarebbe mai aspettato che quell’uomo. Quello che più aspirava alla promozione. L’uomo che forse più di tutti aveva minacciato la sua cliente. Lui avesse abbandonato la serata nel momento tanto atteso.

Per tutta la sera lo aveva osservato. 
Per tutta la sera aveva notato come guardava Kaori e lui stesso, Ryo Saeba.

Allontanarsi da Kaori in quel momento, sebbene il suo desiderio fosse stato quello di concludere il ballo con lei, gli era sembrata la soluzione migliore. 
Takuya, l’uomo che Yoko aveva descritto come un don giovanni, l’avrebbe quasi sicuramente raggiunta.
Aveva faticato tutta la sera perchè Takuya si avvicinasse a Kaori, aveva fatto in modo di “soffiarle” ogni donna con cui lui avrebbe voluto ballare.

Come sweeper sapeva il fatto suo, le reazioni di Takuya erano state tutte calcolate, fino a qualche minuto prima della mezzanotte.
L’aveva dato per scontato. Allo scoccare della mezzanotte Kaori si sarebbe gentilmente congedata da lui e sarebbe venuta a cercare Ryo Saeba per fargli gli auguri.

Ma questo non avvenne. Takuya, ma soprattutto Kaori erano sfuggiti al suo controllo. 
Gli occhi di Takuya erano cambiati, erano occhi di un uomo innamorato. Gli stessi occhi che negli ultimi anni aveva lui stesso quando si specchiava ogni sera con uno spazzolino in bocca.

Kaori lo aveva lasciato solo, e si era allontanata senza avvisarlo. Non lo aveva mai fatto.

Ryo Saeba era completamente sconvolto e mille domande si stavano formando davanti a quel semaforo rosso, due macchine più indietro a quella di Takuya.

Il primo pensiero era quello primordiale di un uomo. 

“Non avrà mica intenzione di approfittarsi di lei?”

Il secondo era quello di un uomo innamorato.

“Non avrà mica intenzione di andare a letto con lui?”

Il terzo più che un pensiero era più la consapevolezza del fatto che questa situazione l’aveva provocata lui. Per l’ennesima volta l’aveva fatta soffrire. 

<< Sono uno stupido! >>

Si ripeteva stringendo il volante con le mani che grondavano di sudore.

Kaori, la ragazza che piangeva in macchina accanto a Takuya due anni prima, la donna che stava abbracciando Ryo in quel momento, conosceva solo la sua versione.

Ryo Saeba mi hai fatto soffrire così tanto….
Ryo Saeba chi sei? Vorrei tanto che fossi l’uomo che sto abbracciando in questo momento. Ma ora tu sei solo un uomo senza ricordi. Ed io ho paura…
Paura che ritornerai come quell’uomo che mi ha lasciato sola allo scoccare della mezzanotte preferendo il tuo lavoro al mio.
   
 
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