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Autore: WaterAlch    04/09/2009    4 recensioni
Un nuovo personaggio torna dal passato e metterà a dura prova i nsotri agenti dell'FBI.Chi sta cercando di uccidere Charlie? Cosa sono le lettere che gli sono arrivate? Come si comporterà Don? Per saperlo non vi resta che leggerla ^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Heilà gente lo so mi vorreste uccidere

Hola a todos! Scusate se ci ho messo un po' a scrivere ma ho allungato il capitolo e in questo periodo devo studiare per due esami. Alchmista non preoccuparti hai fatto bene a farmelo notare,non sei affatto una rompiscatole,sono contenta che ti sei affezionata alla fan-fic,in più i commenti anche se pochi o solamente uno io continuo a scrivere perchè mi piace e voglio dargli un finale :). Comunque lo scorso capitolo si è chiuso con il mezzo ''scontro'' fra Charlie e Don,dove quest'ultimo ha cercato di capire come mai dello strano comportamento del fratello,in questo capitolo invece......

 

- Cosa ti succede Charlie?

 

Don era stanco,aveva provato non soltanto quella sera,ma anche a parlarli al lavoro e in ufficio,ma niente,Charlie si era chiuso di nuovo nel suo mutismo. Guardò le pratiche sulla sua scrivania e dalla sua posizione afflosciato sulla sedia della sua scrivania,balzò quasi in pieno: aveva deciso che se il fratello non voleva parlare con lui,in quanto investigatore avrebbe scoperto da solo il segreto. Controllò che non ci fosse altro lavoro da fare: Terry stava controllando ancora le dichiarazioni dei feriti della sparatoria,mentre David controllava i precedenti di Chris Kent.

Don parcheggiò davanti all'università,se suo fratello aveva dei segreti,l'unica persona che poteva conoscerli era il professor Larry Fleinhardt.Mentre percorreva il lungo corridoio verso l'ufficio del miglior amico del fratello,incontrò Larry che con in mano una sfilza di libri stava cercando di aprire il suo ufficio. ''Larry! Dammi quì ci penso io''     ''Grazie Don''   Rispose l'uomo mollando i libri all'amico e cercando nella sua tasca la chiave. La trovò dopo qualche secondo, e quando furono entrati disse a Don di posare i libri sulla scrivania. ''Don a cosa devo la tua visita?''  ''Volevo chiederti se Charlie ha ultimamente qualche problema''  ''Non che io sappia'' Rispose Larry sistemando i libri sulla libreria  ''Sei sicuro?! Ultimamente è strano e sta nascondendo qualcosa''   ''Penso che dovrai chiederlo direttamente a lui,non mi ha detto niente''  Ribadì il professore,lasciandosi scappare un libro che sarebbe finito per terra se Don non l'avesse preso al volo. ''Grazie''  ''Di niente Larry,non dire niente a Charlie e se scopri qualcosa sai dove trovarmi''  Concluse Don uscendo dall'ufficio,lasciando Larry pensieroso e preoccupato. Mentre si stava avviando verso l'uscita,passò davanti all'ufficio così decise di entrare controllando che nessuno lo vedesse. L'ufficio era vuoto per sua fortuna,qua e là c'era un grande disordine,decise di controllare prima la scrivania e poi di dedicarsi al resto. un cassetto balzò al suo occhio di investigatore,era mezzo aperto e ben ordinato,prese ciò che conteneva e preferì metterselo in tasca,così l'avrebbe letto più tardi evitando occhi indiscreti o lo stesso fratello che lo beccava sul fatto. Con non chalance si avviò alla sua macchina e tornò in ufficio.

''Don ti abbiamo cercato,dove cavolo eri finito?''  Chiese Terry bloccandolo all'entrata. ''Dovevo controllare una cosa'' Rispose Don,mentre Terry continuò ''Non abbiamo scoperto molto,Kent aveva un conto in banca con una grande somma di denaro e era un serrial killer di professione,il problema è...''  ''Chi doveva uccidere?'' Concluse Don andando nel suo ufficio. Arrivato davanti alla sua scrivania seguito da Terry prese le lettere e le aprì. Quello che vi trovò era tanti strani calcoli matematici e un foglio con scritto che lesse a voce alta: ''Caro professore vediamo dove la sua matematica riesce ad arrivare....''   Don rimase di stucco e la rabbia lo pervase: perchè suo fratello non gli aveva detto che qualcuno gli aveva mandato queste strane lettere?

Charlie si trova a nella sua aula cercando di spiegare ai suoi alunni l'importanza della matematica nella teoria di realità formulata da Einstein,ma non riusciva a concentrarsi. Nella sua mente continuavano ad apparire le lettere e quegli strani numeri che non era ancora riuscito a decifrare,per fortuna la campanella suonò la fine della lezione e dopo aver ascoltato una sua alunna che aveva dei problemi con un'equazione matematica,si rintanò nel suo ufficio. Si preparò un the caldo e dopo vari tentavi di evitare il famoso cassetto lo aprì. Il suo stupore fu troppo quando lo trovò vuoto: dove erano finite le lettere?  Senza pensarci si diresse verso l'ufficio di Larry. ''Larry sei venuto nel mio ufficio?''  Disse entrando di tutta fretta nell'ufficio senza aver bussato ''No Charles,perchè?''  ''Qualcuno mi ha preso dei foglio importanti''   ''Mi dispiace non ne ho idea''  Rispose Larry decidendo di non dirgli che potesse essere suo fratello,quando però stava per chiedere cosa fossero Charlie era già sparito. Il ragazzo decise di andare a cercare la ragazza che stava aiutando nella sua tesi Amita Ramanujan. La trovò che stava parlando con degli altri studenti. ''Amita posso parlarti?''  ''Certo...ciao ragazzi''  Rispose la ragazza salutando gli amici  ''Che succede Charlie?''  ''Sei entrata nel mio ufficio o hai visto qualcuno entrarci?''  Chiese Charlie  ''No,stamattina ero in giro e avevo lezione...''  La ragazza non finì che il professore si era già allontanato.

La sera arrivò presto per Don,che durante tutto il giorno aveva cercato di non pensare alle lettere e di concentrarsi sul caso. Quando le lancette del suo orologio segnarono le 7 si alzò dalla sua scrivania si preparò per andare a cena a casa di suo padre e soprattutto decise che quella sera avrebbe affrontato suo fratello.  ''Don! La cena è pronta!'' Esordì il padre vedendolo entrare  ''Ciao Don''  Esclamò il fratello vedendolo entrare in cucina ''Ciao Charlie''   ''Ecco qua ragazzi un bel pollo con patatine'' esclamò Alan mettendo un piattone con un bel pollo fumente sul tavolo ''Wow papà!'' esclamarono quasi contemporaneamente i due fratelli. La serata continuò fra scherzi,racconti sulla giornata,ma nessuno menzionò la sparatoria del giorno prima. Mentre Alan si trovava in giardino,Don decise di approfittare della situazione e si diresse in cucina dove il fratello stava lavando i piatti. ''Dammi qua Charlie ti do una mano''  ''Grazie ma ce la faccio da solo''  Rispose il fratello,lasciando a Don il compito di asciugare,dopo qualche minuto di silenzio Don prese la parola ''Fratellino non mi stai nascondendo qualcosa?''  Charlie alzò lo sguardo dal piatto che aveva in mano e lo guardò perplesso ''No,perchè?''  ''Allora spiegami cosa sono le lettere che ho trovato nel tuo ufficio?''  ''Allora le hai prese tu!''  Esclamò adirato il fratello  ''Senti Charlie era strano e ho il diritto di sapere se sei in pericolo''  ''Ma non hai il diritto di entrare nel mio ufficio senza permesso''  Don lo guardò pensando che rea proprio un testone,si preoccupava per lui,e come ringraziamento lui lo sgridava,era suo fratello maggiore doveva proteggerlo era il suo compito.  ''Il danno è fatto,adesso voglio sapere''  ''Sapere cosa,hai già letto'' Rispose Charlie cercando di calmarsi,poi guardando il fratello,decise che era inutile fingere e ormai era spaventato a morte  ''Daccordo,le ho ricevute qualche settimana fa,all'inizio pensavo fosse uno scherzo di qualche mio alunno,poi è arrivata la lettera con quelle parole e dopo la macchina e la sparatoria ho pensato...''  ''Che qualcuno volesse ucciderti...''  Concluse Don. I due restarono di nuovo in silenzio,Don prese la parola ''Da adesso sei sotto sorveglianza Charlie,adesso abbiamo capito il perchè della sparatoria e se hanno cercato di ucciderti ci proveranno una seconda volta,domani mattina vieni in ufficio e penseremo la da farsi,mentre io d'ora in vanti resto a dormire quì,va bene?''  Concluse Don guardando Charlie e aspettando un suo assenso,che non tardò,perchè Charlie non ne poteva più di quella situazione e avendone parlato con qualcuno in partocolare con suo fratello l'aveva rassicurato,inoltre era contento che adesso la famiglia anche se non in un bel momento si era riunita.

 

Scusate se è corto,dato che avevo promesso di farlo più lungo,ma non ho molto tempo a causa degli esami che ho la prossima settimana perdonatemi,cercherò di aggiornare presto e di allungare il prossimo capitolo. Scusate inoltre per come è stato scritto ma word mi sta dando dei problemi.

Passiamo ai ringraziamenti:

x Alchmista: Grazie per la tua assiduità con cui segui questa storia e mi dispiace che ti faccio attendere così tanto,cercherò di rimediare e ti ringrazio per farmi notare le cose,non rompi anzi mi stimoli a continuare :) un bacio

x Toru85: grazie anche a te,che mi segui dal primo capitolo della fan-fic

x Thia: Mi dispiace tantissimo che non sn riuscita a farla più lunga,ma ho veramente mancanza di tempo,ma al prossimo capitolo non garantisco ma farò il possibile per scrivere di più....grazie anche a te :)

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                           

 

 

  
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