Dov'è l'uomo che
come me sa ballare,
che mi prende per un tango
se mi vede sola ancheggiare;
che letta una pagina sbuffa
e lancia via il giornale;
che “Studio Aperto” lo guarda
solo per aspettare un cartone;
che, se vuol far politica,
legge Aristotele e dopo Platone.
A cui piaccia la letteratura
oltre a guidare,
cosicché di Macchiavelli
si possa ridere
e ne “I massimi sistemi”
per Salviati tifare.
Con un uomo del genere
finirei per fare l'amore,
per poi rendermi conto
di come anche il sesso
sia un'astratta illusione.