Quell'anima distorta era nuovamente su quel
tetto.
Cosa voleva? Sei
scampato una volta meglio non rischiare ancora...
Era morta dentro ormai tanto da voler distruggere
il proprio corpo?Nessuno ti salverà adesso...
Apri quei pozzi amica mia. non
vedi che ormai è tutto vano?
Hai ucciso chi amavi.vuoi far morire l'anima di
qualcun'altro?
Quanta gente dovrà morire per te? Credo
sia il caso tu ti faccia un po schifo...
Passi affrettati,pesanti su per le scale. Voltati
stupido,e apri i tuoi occhi!
Un ragazzo ansimante era sulla porta che dava sul
tetto,gli occhi sbarrati,la bocca secca...
"Tom..." ....Non
può sentirti.
Aveva pensato di dirlo,senza ricordare che la sua
voce era sparita,e la sua coscenza l'aveva bloccato.
"Bill!!Non saltare,ti prego Bill,non saltare!"
Tra le sue braccia stringeva un ragazzo magro e
bianco come la morte,con gli occhi grandi e profondi come pozzi.
Sei tu quello,vedi...guarda cos'hai fatto!
"Salterò io per te...Ti amo"
Il ragazzo si sdraiò su un letto d'aria e
cadde,cadde giù.
Cadde giù da quel tetto.
Cadde giù da quell'incubo.
Cadde giù per salvare chi amava.
Ora sono due ragazzi scarni e bianchi ad
affacciarsi dal cornicione,a tendere la mano,a piangere,e a tentare di
urlare....
E l'urlo uscì,risuonò cristallino e doloroso per l'aria
circostante,risuonò nelle orecchie di entrambi,e raggiunse anche quelle di
Tom...
I due si guardarono,uno allungò una mano,toccò le
labbra dell'altro,sparendo.
L'aveva rivisto,come se la sua mente volesse
fargli vedere ciò che aveva fatto,e la sua coscienza lo stava tormentando....
Provò a parlare di nuovo,ma non sentì nulla uscire
da quelle labbra maledettamente belle...
Non capì cos'era successo,ma non ci provò
nemmeno...
Il vento soffiava leggero su un anima distorta.
Un'anima stanca,dalla vita intensa e i sogni
realizzati.
Il cuore suo batteva lento,leggero cullato
dall'aria fredda della notte.
I suoi capelli,fili di seta scura venivano
sferzati dal vento.
E la sua pelle,velluto d'avorio si ricopriva di
piccoli brividi.
Dai grandi occhi socchiusi uscivano lacrime,che
nel vento emettevano un suono cristallino.
Finchè non toccò terra.
Quel mostro di cristallo si infranse con un rumore
assordante sul marciapiede sottostante al tetto dei suoi ricordi.
Come mille cristalli che cadono,si rompono,e si
disperdono posandosi chissà dove,quel corpo rimase a terra immobile e infranto.
Waaaaaaaa ..... Fine