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Autore: fracullen    04/09/2009    3 recensioni
Salve a tutti è la prima volta che scrivo quindi abbiate pietà di me! E' ambientata in New Moon,Edward lascia Bella.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio dolore E’ passata solamente una settimana, da quando ho dovuto lasciarla per il suo bene per non rischiare di ucciderla a causa della mia natura. Dopo il suo diciottesimo compleanno, la mia non-vita è cambiata. Alice aveva organizzato una festa per Bella con tanto di torta e regali, ma aprendone uno si è tagliata ed una goccia di sangue è uscita. Mio fratello Jasper, il meno abituato alla nostra dieta non ha saputo fermare il suo istinto e per proteggere Bella dal suo attacco, l’ho letteralmente sbattuta sui piatti e sulla torta provocandole un taglio sul braccio. Da lì è iniziato il mio martirio, ho dovuto mentire per farle credere di non amarla… che lei non fosse abbastanza per me. Le ho detto di stare attenta, di prendersi cura di lei e di pensare a Charlie. Quello che mi fa impazzire è che lei mi abbia creduto senza battere ciglio. In cuor mio avevo la speranza che avrebbe lottato per tenermi con sè, che avrei dovuto faticare per farle credere di non amarla più. Ho detto una terribile bestemmia, Bella è la mia anima, l’aria in cui respiro, il mio cuore, non sono niente senza di lei, sono solo un involucro vuoto. E’ una settimana che sono accucciato per terra in un angolo della stanza a pensare a lei, al suo sorriso ai suoi dolcissimi e profondi occhi cioccolata… mi mancano terribilmente. Ho sempre e solo lei e il suo viso davanti, quasi non sento i miei fratelli e i miei genitori che ogni tanto mi vengono a controllare. Alice è la più insistente : dice che ho bisogno di cacciare, ma a me non interessa. Voglio solamente stare nel mio mondo in cui la mia Bella è ancora al mio fianco. Mi vengono in mente tutti i momenti passati con lei, quando l’ho vista la prima volta in mensa non riuscivo a capire,come tutt’ora succede, come fosse possibile che fosse immune al mio potere, ma già da allora nel mio cuore sentivo il bisogno di proteggere quella creatura così fragile e indifesa. Poi l’incontro in classe nell’aula di Biologia e al suo profumo così dolce e dissetante, lì ho avuto paura per la prima volta in cento anni che il mostro avesse il sopravvento, ma grazie al pensiero di poter dare un dispiacere a Carlisle sono riuscito a quietare la parte più minacciosa di me. Quella sera a Port Angeles quando è stata aggredita dai dei delinquenti, i loro pensieri erano davvero ributtanti, ho temuto il peggio…di non riuscire ad arrivare in tempo. Lì mi ha sorpreso, non mi aspettavo quel suo atteggiamento, è rimasta calma per niente shoccata. E’ sempre stato tremendamente frustrante non riuscire a penetrare la sua mente, ma i suoi occhi parlano per lei. Quella è stata la sera delle rivelazioni, aveva già capito cosa ero e invece di scappare a gambe levate,come mi aspettavo, aveva piacere della mia compagnia come io della sua. Mi ricordo la volta alla radura, quando gli ho mostrato la mia vera natura, la mia pelle brillava alla luce solare e lei ne rimane estasiata. Il nostro primo bacio, la sua avventatezza nel baciarmi…ma grazie al mio autocontrollo ho saputo fermarmi. Non avrei mai permesso al mostro di farle del male. Con lei ho scoperto quella mia parte umana assopita da un secolo che non credevo neanche di possedere. La paura all’incontro con i nomadi alla partita di baseball, mi sono maledetto per averla portata, di averla messa in pericolo con il mio mondo, quando James l’ha quasi uccisa e ho dovuto succhiarle via il veleno, lì il mostro ha gioito nel sentire il sapore del suo sangue entrare nella mia gola e fluire attraverso il mio corpo, ho dovuto fare forza su me stesso per non ucciderla, per continuare a sentire le sue gote imporporarsi quando le vengono fatti i complimenti o vedere i suoi occhi accendersi quando capisce che la prendo in giro, udire il battito del suo cuore che è come musica per le mie orecchie. Tutti i momenti passati insieme li porterò come per l’eternità, ma per lei sarò come se non fossi mai esistito. grazie a chi si è apprestato a leggere...
   
 
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