Anime & Manga > Jujutsu Kaisen
Ricorda la storia  |      
Autore: RedSonja    17/01/2022    1 recensioni
Spazio liminale: luogo che si trova nell'intervallo tra due luoghi e/o tempi; si accompagna alla sensazione che stia per accadere qualcosa
Dal testo: "Il nulla carico di possibilità che si sperimenta davanti ad un incrocio è qualcosa che non si trova da nessun'altra parte, se non al cospetto delle luci giallastre di lampioni intermittenti, dove pericolo e opportunità sembrano ugualmente a portata di mano."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Geto Suguru, Gojo Satoru
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimer: non possiedo né l'opera originale né i personaggi, che sono di proprietà di Gege Akutami. Non traggo alcun profitto da questa storia. Mi piaceva semplicemente l'idea di esplorare la psiche di Gojo.

 

Occhio, se non avete letto il volume 9 contiene alcuni (vaghi) spoiler, lettore avvisato mezzo salvato

 

 

"As the devil spoke we spilled out on the floor

And the pieces broke and the people wanted more

And the rugged wheel is turning another round"

                                                                                                          Agnes Obel - "Dorian"

 

 

I luoghi infestati esistono: è una delle nozioni base della stregoneria, così come il fatto che le maledizioni nascano dalle emozioni negative degli esseri umani e tendano a rimanere lì dove sono state create.

Ma la sensazione che si prova ad attraversare la banchina della stazione di sera è qualcosa di totalmente diverso.

 

Camminare nel silenzio innaturale di quello spazio vuoto, così carico e brulicante di persone, fino a poche ore prima, ha un che di inquietante: è come passare nell'interstizio tra la vita e la morte, quei pochi secondi finali che precedono il buio totale, in cui si materializza la consapevolezza che il modo va affievolendosi alle proprie spalle.

 

Gojo non si ritiene particolarmente sensibile al fascino della mondanità. I suoi compagni del corso vedono in lui un'esteta con tendenze edonistiche, ma la verità è che la vita, per qualcuno che stringe l'eternità tra le dita di una mano, perde di poesia; non che non apprezzi il bello, ma è difficile ammirare qualcosa la cui durata è così insignificante, la cui decadenza si dipana già davanti ai tuoi occhi prima ancora che possa apprezzarne a pieno l'acme.

Per questo, negli anni, aveva sviluppato un certo interesse per quella sensazione di inquietudine che non si riesce mai a descrivere a pieno ma che, tutti, istintivamente, comprendono, quando si parla di certe esperienze. Dopotutto, chi non ha mai vissuto quell'attimo di terrore irrazionale all'idea di attraversare il corridoio buio di casa durante la notte?

Chi non ha sperimentato la sensazione di essere seguito con lo sguardo da qualcosa, con la consapevolezza di essere assolutamente soli?

 

Se deve essere onesto, Gojo non riesce a capire come si possa avere paura di ciò che esiste solo nella propria mente, ma un mostro, per quanto ne abbia le sembianze, non può definirsi umano; non può capire come è il mondo agli occhi degli altri.

Geto gli avrebbe letto in faccia un pensiero simile, anche se nascosto dietro il tessuto spesso delle bende, e si sarebbe preoccupato; non avrebbe detto nulla a riguardo, ma entrambi sapevano che l'altro sapeva, e come sempre sarebbero toccato a Gojo tirare fuori una delle sue uscite surreali per fare dimenticare al proprio amico che anche i mostri-umani hanno dei momenti di introspezione.

 

Ma Geto non c'è, quindi si può permettere di indugiare un po' di più nel brusio anestetizzato di pensieri inconsistenti; oggi non c'è nessuno da salvare, e quanto a se stesso, non merita una simile carità, né tantomeno la grazia della fine.

 

Convivere con l'infinito non è la benedizione che gli avevano spacciato da ragazzino, e comunque non se l'era bevuta nemmeno allora. L'infinito non si evolve, è statico, un contenitore in cui si trova tutto e in cui non si trova niente; è il nulla che non ha valore perché nessuno può capirlo, nessuno può addentrarcisi e sperare di sopravvivere.


Gojo è abituato al nulla che sta nel tutto, per questo gli spazi liminali, quelli in cui la distanza tra essere e non essere di trasforma in potenziale, lo attraggono tanto.

Il nulla carico di possibilità che si sperimenta davanti ad un incrocio è qualcosa che non si trova da nessun'altra parte, se non al cospetto delle luci giallastre di lampioni intermittenti, dove pericolo e opportunità sembrano ugualmente a portata di mano.

 

Alcuni credono che agli incroci di possa stringere un patto col diavolo; se fosse vero saprebbe cosa chiedere. Potrebbe anche provarci, solo per curiosità, tanto la sua vita è comunque solo una giostra destinata a fermarsi su una musica casuale, tanto vale scegliersi la colonna sonora della propria fine.

Ma non trova mai veramente il coraggio di farlo: si ripete che gli esorcisti sono andati alla ricerca dell'origine del male per secoli, e l'unica spiegazione che hanno trovato è ciò che si incontra tutti i giorni per strada. La gente, persone uguali a mille altre, che conduce un'esistenza intercambiabile in quel triste gioco che è la società.

 

Gojo non ha mai voluto tentare la sorte per vedere se il diavolo gli avrebbe risposto, perché se dovesse farlo è certo gli apparirebbe con il volto che vede ogni giorno riflesso nello specchio, e a quel punto avrebbe la certezza che è stata tutta una bugia fin dall'inizio: il suo ruolo non è mai stato quello di proteggere gli altri, ma di condannarli alla sofferenza eterna.

Per una vita intera il mondo gli ha ripetuto che può avere tutto ciò che desidera, perché è il più forte, il prescelto, e ai suoi piedi si inchinano tanto gli stregoni quanto gli spiriti maledetti, ma in cuor suo ha sempre saputo che ogni dono ha un prezzo, e ora aveva iniziato a saldare il conto.

Ma Gojo non ha un'anima da scambiare, e tutto l'infinito non ha nulla da offrire in confronto ai pochi istanti in cui si è sentito davvero umano, perché agli occhi di Geto esisteva nella limitatezza dell'essere solo un ragazzo, un pari tra i pari. 


Gojo non ha un'anima da scambiare perché, semplicemente, non esiste: l'infinito ha senso solo quando stringe la mano dell'effimero.

 

Una sola ombra scivola lungo la strada deserta, alla sua destra c'è il nulla.



Angolo dell'Autrice

Innanzitutto grazie per aver letto fin qui, ancora non ci credo di essere entrata in questo fandom lol

Comunque, vorrei lasciare un paio di spiegazioni rispetto alla storia, visto che potrebbero non essere chiara all'interno della storia: 

  • l'idea dell'infinito come un contenitore che racchiude tutto, ma in cui il tutto diventa nulla non è mia (non sono così intelligente) ma è una citazione alla filosofia di Heidegger. Sostanzialmente, per Heidegger, il tempo, e quindi la "finitezza", definisce l'esistenza degli individui e degli oggetti, che solo messi in relazione tra loro hanno significato di per sé (in pratica quando si vede un mucchio di oggetti diversi è impossibile riconoscerli, e quindi attribuire loro una funzione. Esistono come insieme indistinto, finché qualcuno non li mette in ordine e li rende riconoscibili)
  • Anche il rapporto di dipendenza tra finito e infinito non è una mia invenzione, ahimè, ma una citazione a Parmenide (in particolare gli assiomi sull'essere e il non-essere)
  • Il titolo è ripreso da "Dorian" di Agnes Obel, vi invito ad ascoltare la canzone perché riflette perfettamente il rapporto tra Geto e Gojo (sia che lo si voglia leggere in modo platonico, sia romantico)
  • La storia è ambientata subito dopo che Geto ha abbandonato la Scuola di Stregoneria, ma prima che si incontri/scontri con Gojo, nel volume 9

 

Direi che è tutto, spero di aver reso giustizia ad uno dei personaggi più complessi che mi sia capitato di leggere.

Alla prossima,

 

RedSonja





  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Jujutsu Kaisen / Vai alla pagina dell'autore: RedSonja