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Autore: Giughi10    18/01/2022    0 recensioni
Writober 2020 (pubblicato già su Wattpad, ma meglio tardi che mai)
Per sbaglio ho usato i prompt dell'Inktober piuttosto che prompt dedicati, quindi vi chiedo pietà.
Le storie sono di vario genere e rating, tutte originali tranne due fanfiction, una su Il ladro e il ciabattino [6. Rodent], una su Sherlock (BBC) [17. Storm], ed è presente una sola poesia [9. Throw].
Genere: Commedia, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Le strette pareti di terra gocciolavano di acqua sotterranea, mentre procedevano il più rapidi possibili. Le camicie erano sporche e i pantaloni e le scarpe inzaccherate, ma ogni palata li portava più vicini all'altra parte. Si erano ritrovati e avevano studiato insieme un piano ma metterlo in atto si stava rivelando più difficile del previsto. Non sospettavano ancora nulla eppure la paura li teneva avvinghiati ogni istante. Nessuno avrebbe potuto pensare che sotto quella umile rimessa si stesse progettando e costruendo una via di fuga.

Erano riusciti ad attraversare dall'altra parte? Il condotto non sarebbe sbucato in una strada o, peggio, in mezzo a quella striscia maledetta? Non avrebbero nemmeno avuto il tempo di respirare che si sarebbero trovati catturati e fucilati. I calcoli dovevano essere corretti, o era la fine. Il piccone incontrò la resistenza del parquet di quella che era una piccola cucina. Un'anziana signora osservava quegli uomini sbucare dal pavimento stupita. "Nonna, che bello rivederti! Ce l'abbiamo fatta!" Le disse un giovanotto dagli arruffati capelli biondi appena la sua testa  spuntò dal buco. Si abbracciarono.

La traversata non era facile, la fila di lampadine sfrigolava leggermente e sopra di loro potevano immaginare i passi dei soldati e il fiuto dei cani, le scarpe che iniziavano già a bagnarsi per l'acqua che stava iniziando a penetrare pericolosamente le pareti. Dei mormorii lungo la colonna umana: "Si vede la luce." Non osavano parlare a voce più alta, per timore che potessero sentirli anche con una decina di metri di terra oltre le loro teste. Quando uscirono dall'edificio osservarono il Muro che aveva spezzato il loro orizzonte per lunghi anni, grigio, imponente e insuperabile. Quella sera parenti e amici piansero, risero, mangiarono e condivisero le gioie e i dolori che avevano passato, riuniti.

   
 
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