CAPITOLO 2- NUNTIUS

Un anno dopo, al collegio Barnett, in cui il dottor Indiana Jones lavorava…

- Iulia, c’è un messaggio per te.- la chiamò Jones, entrando nello sgabuzzino in cui aveva sistemato le cose che recuperato in tutti i suoi anni di lavoro.

- Arrivo, dottor Jones, aspetti solo un attimo che recupero anche il manoscritto di Zen, come scritto nella lista.- rispose la ragazza, che recuperò il documento e raggiunse il dottor Jones con tutti i documenti che questo le aveva chiesto di trovare.- Eccomi, lo metta sopra a tutti i libri, per favore.-

Jones le mise il biglietto sopra la pila di libri, che dopo appoggiò sulla cattedra del professore.

- Sono riuscita a recuperarli tutti, anche se per il libro di Catullo ho messo un po’ di più tempo degli altri.- informò la ragazza.- Su cos’è il messaggio?-

- Non lo so, non ho aperto la busta, ma dev’essere molto importante e di qualcuno che conosce la tua esistenza.-

- E che ha anche sbagliato il mio nome, non mi chiamo Iuly.- aggiunse la ragazza, aprendo la busta.- "Gentile signorina Iuly, la invitiamo al ballo degli aiuti archeologi giovedì ventidue presso la villa del signor Gyun. Il comitato. RSVP" C’è disegnata anche una rosa rossa. Che ne dice, dottor Jones?-

- Innanzi tutto che ti ho detto almeno un milione di volte che quando non c’è nessun altro oltre a noi due, o al massimo Marcus, o quando siamo in giro di chiamarmi semplicemente Indy, dopo che puoi partecipare se ne hai voglia, anche per conoscere nuove persone fuori da quelle che lavorano qui, ormai puoi cavartela da sola anche in questo periodo.-

- Però non ho ancora capito cos’è questo "RSVP".-

- Significa semplicemente di rispondere. Ti ricordi la storia che devi raccontare a tutti per non far capire chi sei realmente?-

- Sì, Indy, mia madre era un’appassionata di cose romane che mi ha voluto dare un nome latino e mio padre è scomparso quando ero troppo piccola per potermelo ricordare. Per cosa ti servivano questi libri?-

- Qui si parla di Wulfila, colui che ti ha ferito e quasi ucciso, e danno molte informazioni sulla spada di Cesare.-

- Indy, io conosco perfettamente tutte queste cose: sono vissuta in quel periodo!-

- Tuttavia c’è una cosa che non sai e proprio su colui che chiami Ambrosine.-

- È sempre stato un mistero per tutti, anche per Romolo.-

- È un druido e… ecco il punto, leggilo.-

- "Il druido Myrdin Emreis è stato cacciato dall’ordine dei druidi per aver convinto una giovane guerriera a uccidersi per salvare la vita dei suoi amici che, nonostante qualsiasi intervento, sono morti prigionieri nella prigione di Wortigern. Pertanto, chiunque lo vedesse avvicinarsi, lo cacci come se fosse un diavolo che ha perso il libero arbitrio." Che significa? Ambrosine non ha mai fatto cose del genere e Wortigern è morto per mano di Wulfila.-

- Ambrosinus forse non ha mai fatto una cosa del genere, ma Ambrosinus è un romano, mentre la sua metà druidica, come è stato documentato, ha compiuto questi gesti ancora prima che tu nascessi. Stai attenta perché potrebbe fare di nuovo cose del genere.-

- D’accordo, Indy, ma è stato anche lui a proporci modi di uscire da situazioni che parevano senza via di uscita. Non riesco a credere come possa aver potuto fare cose del genere.-

- Il ballo è tra una settimana e non è richiesto l’abito da sera. Ci andrai?-

- D’accordo, ma tu come farai con il lavoro?-

- Me la cavo bene anche da solo e starai fuori solo una sera, non per tre mesi.-

- Qui che altro c’è da fare?-

- I Nazisti stanno cercando la spada di Cesare e bisogna trovarla a tutti i costi prima di loro. Tu sei l’unica ancora viva a sapere com’è fatta.-

- Be’, questo schizzo è fatto piuttosto bene.- la ragazza indicò il disegno.- Però la lama è più lunga e non è ricurva: Romolo faceva anche un po’ di fatica a usarla durante l’ultimo scontro, mentre Aurelio la usava senza alcuna fatica e Wulfila la usava come se fosse stata una spada di legno con la quale i bambini giocano.-

- Ora i bambini non giocano più con le spade di legno, ma con gli aeroplanini.-

Una settimana dopo, alla villa del signor Gyun…

Iulia scese dalla moto di Indy, lasciandogli il casco.

- Ci rivediamo qui all’una, ok?-

- D’accordo, Indy, qui all’una.- rispose Iulia, e si avviò verso il cancello della villa.

Indy tornò al collegio per studiare di nuovo i suoi libri, quelli che Iulia aveva tirato fuori, mentre Iulia entrava nella villa e un uomo la guidava. La ragazza entrò nella sala da ballo e trovò diverse persone lì dentro, che subito si interessarono alla nuova venuta. A Iulia tutto sembrava così strano: mai, nella sua giovane vita, tante persone erano così interessate a lei e lo mostravano con tanta impudicizia. Anche quando era stata male a causa delle ferite nella legione, tutti erano passati, questo sì, ma mai tutti quanti insieme e mai facendole quelle cascate di domande su di lei, tanto che temeva che la sua storia saltasse, ma fortunatamente arrivò l’organizzatore del ballo, nonché padrone di casa. Iulia fu sorpresa di vedere che era un ragazzo e che le si avvicinava.

- Mi concede l’onore del primo ballo?- le chiese il giovane.

- Va bene.- rispose la ragazza.

Nessuno le aveva mai chiesto una cosa del genere, ma Indy le aveva spiegato tutto quello che c’era da sapere su quei balli e le aveva detto che se uno le chiedeva il primo ballo, specialmente se era il padrone di casa, era un grande onore che raramente altre donne vedevano di buon occhio, specialmente se la fortunata era una ragazza.

- È nuova di queste parti?- le chiese il ragazzo mentre ballavano.

- Sì, aiuto il dottor Jones con le sue ricerche.- rispose Iulia.

- Perché una così bella ragazza deve fare l’archeologa?-

- È una tradizione passata di generazione in generazione, è stata mia madre a infondermela e a farmici appassionare già da quando sono nata.-

- Non sarebbe meglio se lei facesse qualcos’altro?-

- Il lavoro di aiuto archeologo mi piace e il dottor Jones è un valido archeologo. Lei, invece, cosa fa?-

- Aiuto mio padre, anche lui è un archeologo, nonché presidente del comitato, e entrambi siamo stati molto sorpresi nell’apprendere che il dottor Jones aveva con sé un aiuto, visto che non ha mai voluto nessuno con sé, durante i suoi scavi. è la sua leggenda, questa, ma posso capire perché l’abbia scelta.-

- Non creda che mi abbia scelta solo per come sono esteriormente.-

- Non lo pensavo affatto, mi creda.-

- Mi scusi, ma il ballo è quasi finito, dovrei chiamare il dottor Jones, me l’ha chiesto con tanta insistenza.-

- D’accordo, le dispiace se l’accompagno a fare una passeggiata in giardino?-

- Affatto.- rispose la ragazza.

Il ballo finì e tutti videro i due giovani allontanarsi dalla sala in direzione del giardino. Iulia tirò fuori da una tasca uno specchietto e fece qualche segnale in direzione del collegio e ricevette la sua risposta, dopo lo rimise via.

- È tutto fatto.- informò Iulia.- Mi ha confermato che posso stare qui fino all’una.-

- È suo padre? Visto come si comporta…-

- Oh, no, niente affatto, mio padre scomparve quand’ero ancora molto piccola.- sorrise Iulia.- Solo si preoccupa come uno zio per la nipote che va per la prima volta a un ballo. Almeno per me, è perfettamente logico.-

- Capisco… venga con me, la prego, sta per iniziare un altro lento.-