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Autore: eddiefrancesco    22/01/2022    1 recensioni
Odyle Chagny aspirante artista, è costretta a lasciare la Francia per accontentarsi di fare l'istitutrice delle due figlie di Lord Moran.
Dalla sua posizione ai margini del bel mondo, la giovane si rende conto ben presto che in quell' ambiente dove tutto sembra perfetto, in realtà molti nascondono oscuri segreti.
Per esempio, Lord Tristan Brisbane, l'attraente e un po' impacciato gentiluomo la cui timida insicurezza mal si accorda con le voci inquietanti che circolano sul suo conto.
O dell'avvenenente Lady Moran, che pur circondata dal lusso conduce un esistenza triste e solitaria. Scoprendo a proprie spese che nell'Inghilterra puritana di fine Ottocento può bastare un sussurro per distruggere una vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Non-con
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Lord Montgomery rimase in silenzio e la fissò negli occhi con aria severa. Poi fece un passo in avanti, piantandosi sotto di lei e osservarvandola con il naso all'insu'. «Non sapete nulla, ovviamente» sentenzio' alla fine, storcendo il naso. Odyle, intimorita, fu sul punto di fare un passo indietro. «Certo che non lo sapete» sbotto' l'uomo. «Siete arrivata da poco dalla Francia e i pettegolezzi dei salotti londinesi, specie quelli di alcuni anni fa, non possono avervi raggiunta.» «Quali pettegolezzi? Che cosa c'entra Lord Brisbane?» All'improvviso temette che il segreto di Tristan, la sua dipendenza dalla morfina e dall'oppio, fosse stato scoperto. Ma l'abuso di oppio non era un reato e la morfina era di utilizzo piuttosto comune. «Lady Christina è morta alcuni anni fa» le spiegò senza mezzi termini Montgomery. Morta. La moglie di Tristan era morta. E lui, ora, era vedovo. Era una cosa terribile, ma in fondo al cuore si sentiva... sollevata. Che donna orribile era! Lui doveva averne sofferto moltissimo e lei gioiva del fatto che fosse solo. E libero. In quel momento, si sarebbe messa a correre verso il diciotto di Russell Square per stringerlo tra le braccia. «Ci fu uno scandalo» continuò Lord Montgomery. «Le circostanze della morte erano... be', piuttosto bizzarre. Lord Brisbane non poté essere incolpato dell'omicidio perché tutti i suoi domestici furono pronti a giurare che aveva un alibi, ma ciò non bastò a cancellare i dubbi e nemmeno a evitare che le malelingue inventassero dei pettegolezzi.» Odyle si sentì mancare il fiato e si portò istintivamente una mano alla bocca. «E voi credete...?» Le sembrava impossibile che una persona con la sensibilità di Tristan potesse essere un brutale assassino. Eppure... eppure non si sarebbe mai aspettata nemmeno che frequentasse una fumeria di oppio in una delle strade più malfamate della città, né che avesse bisogno di stordirsi con la morfina. «No» rispose secco Lord Montgomery. «Non lo credo affatto.» Scosse il capo. «La famiglia di Lord Brisbane aveva la fama di essere piuttosto eccentrica, ma più che di pazzia si trattava del rifiuto delle normali regole sociali.» Odyle annuì gravemente, anche se il tarlo del dubbio aveva preso a divorarle il cuore. «Lord Montgomery...» Erano giunti davanti ai gradini che salivano fino all'ingresso dell'abitazione di Brisbane. «Com'è morta Lady Christina?» Il vecchio sospirò, l'espressione grave di tristezza. «Senza dubbio è stata assassinata. Lord Tristan sostenne di averla ritrovata in una stanza del suo maniero di campagna, Blackborough, con la gola orrendamente squarciata.» Odyle serro' i pugni immaginando la scena. «Chi può essere stato?» «E chi lo sa? I domestici dissero che doveva essersi trattato di un ladro, ma non era stato rubato niente e non c'erano segni di effrazione sulle porte. I guardiani non avevano visto nessuno. Furono svolte delle indagini anche sui domestici, tuttavia ognuno di loro aveva un alibi. Così l'omicidio rimane irrisolto nonostante i numerosi articoli apparsi sul Daily Telegraph che riportavano con raccapriccianti illustrazioni quella che doveva essere stata la scena.» Lord Montgomery si strinse nelle spalle. «Era sconveniente, ma dopo il caso del treno da Londra a Brighton, dove grazie al giornale fu possibile acciuffare il colpevole, nessuno si oppose.» Lord Montgomery si riferiva a un caso di omicidio occorso nel 1881: un facoltoso uomo d'affari, William Gold, era stato assassinato sul treno Londra - Brighton. Un giornalista del Daily Telegraph si era messo a studiare il caso e aveva affermato di aver scoperto il colpevole. Tuttavia Percy Lefroy, l'uomo che il reporter accusava, nel frattempo era fuggito. Il giornale ottenne e pubblico' una sua fotografia e Lefroy fu in seguito condannato per l'omicidio e giustiziato. Odyle fissò gli occhi sulla porta dipinta di nero e le sembrò che anche la sua mente sprofondasse in una pozza di inchiostro scuro, che le impediva di pensare. Lord Montgomery le strinse forte il braccio. «Lord Brisbane non aveva motivo di uccidere sua moglie, Miss Chagny. Non dovete pensare neppure per un attimo che sia stato lui. Sarebbe ingiusto che vi metteste dalla parte di tutti quei pettegolezzi che, da allora, gli hanno rovinato la vita costringendolo ai limiti della società.» Le sorrise. «Secondo me, è un uomo straordinario. Guardate!» Si sporse verso di lei allungando una mano e premette un pulsante. «Ha fatto installare un campanello elettrico e tolto il batacchio! Lord Brisbane è un uomo molto moderno e non riesco a figurarmelo nei panni di un assassino da romanzo gotico!» Le sorrise, e Odyle non poté fare altro che sorridergli di rimando. Qualche anno prima, Gabriel Lippmann, studioso di fisica, aveva raggiunto risultati sorprendenti studiando un fenomeno di interferenza all'interno dello strato sensibile del mercurio, ma il procedimento era lungo e difficoltoso e Tristan, così come altri appassionati di fotografia, aveva sperato di scoprire un metodo più pratico per ottenere delle immagini a colori. Era chino da più di un'ora, con in mano una grossa lente di ingrandimento, a esaminare i risultati del suo ultimo esperimento. Rifacendosi alle teorie sulla sintesi dei colori del fisico scozzese Maxwell, era riuscito a creare una specie di reticolo di granuli di colore rosso, verde e blu distribuiti su di una lastra di vetro sottilissima che aveva poi spalmato di emulsione fotografica. Aveva appena terminato il procedimento di inversione dell'immagine al negativo e teneva tra le mani un risultato piuttosto sorprendente. Il volto di Odyle Chagny gli sorrideva, costellato da una miriade di puntini rossastri e bianchi; il vestito era costituito da punti fittissimi di nero, blu e violetto, mentre tutto intorno una varietà di macchie gialle e verdi costruivano le sembianze degli alberi e dell'erba. L'effetto dei puntini era fastidioso se osservato con la lente di ingrandimento, ma diventava assolutamente accettabile, almeno come primo risultato, guardando l'immagine a occhio nudo. Stava procedendo nella direzione giusta, si disse, allungando la mano verso la sua terza tazza di caffè. Si sentiva di buon umore da quando aveva preso la decisione di riaprire Blackborough, e ora quel risultato stupefacente... Cercò di farsi coraggio ripetendosi che tutto sarebbe andato per il meglio, che il peggio nella sua vita era di certo passato, e che un giorno, forse, avrebbe potuto essere felice di nuovo. No, sarebbe stato uno sciocco a sperarlo anche solo per un attimo. Le cose non sarebbero state mai più come prima e lui non avrebbe potuto condannare qualcun altro chiedendogli di stargli vicino... I suoi pensieri furono interrotti da alcuni colpi alla porta. «Milord, so che non volete essere disturbato, ma...» Mrs. Manfred entrò nella stanza e ne osservò il disordine con un sorriso disorientato. «... avete visite.» Tristan si voltò di scatto verso la donna. «Come avete detto?» Mrs. Manfred si avvicinò al tavolo da lavoro, dal quale lui la guardava esterrefatto. «Un certo Lord Montgomery è venuto a trovarvi, accompagnato da una signorina.» Oh, no! Tristan chiuse gli occhi per qualche secondo e scrollo' le spalle sbuffando. Lord Montgomery gli piaceva molto ed era stato lui stesso a dirgli di passare a trovarlo quando avesse voluto. Ma non aveva immaginato che si sarebbe fatto accompagnare dalla sua insopportabile nipote. Non aveva altra scelta se non quella di riceverli, ma sperando di scoraggiarli dal trattenersi troppo decise di presentarsi così com'era, con addosso la giacca da camera. «Non preferite cambiarvi, milord?» «Sono perfettamente vestito» ribatte' lui mostrando alla governante che, sotto la giacca, sfoggiava un bel paio di pantaloni e una camicia di tutto rispetto. Mrs. Manfred scosse il capo. Poi lo sguardo le cadde su una fotografia dai colori irreali. Il volto ritratto era quello della ragazza che aveva incontrato nell'atrio.
   
 
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