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Autore: annapuff    23/01/2022    2 recensioni
Maybe it's a fate... ed ecco il secondo volume!
Avevamo lasciato Yoongi e Isabel separati, per via di un destino crudele!
Ed eccoli pronti a iniziare un 2016!
Se pensate che tutto sia stato tragico in passato... beh non avete ancora visto nulla!
altri quattro anni prima che si rincontrino nel 2020!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Maybe it's fate'
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CAPITOLO 32 BETTER, BUT MAYBE NOT
 
7 DICEMBRE 2016 CHICAGO
“Stai bene?” Chiese Dashimen  sedendosi sulla poltroncina all’interno della veranda vicino a Isabel che appoggiò il computer sul tavolino di fronte a lei e incominciò a stiracchiarsi.
“Perché lo chiedi se sai già la mia risposta?” Chiese lei infastidita 
“È un non stai bene suppongo” disse sbuffando, aveva deciso di provare di nuovo a parlare con lei, sperando di riuscire a trovare un modo per tornare a essere quelli di prima e un modo per farle dire cosa realmente sentisse. Dopo i Mama i silenzi di Isabel erano diventati molto più presenti, così come anche la sua assenza, la ragazza aveva incominciato a recarsi ogni sera all’istituto per fare terapia senza anche Win-hoo a farle compagnia.
“Dash io sto bene...” disse in un soffio
“Hai urlato di nuovo nel sonno, hai avuto di nuovo gli incubi, non ti succedeva da settembre” disse sbuffando remore della notte precedente in cui aveva deciso di rimanere a casa allertato da Win-hoo che lo aveva avvertito degli incubi tornati. L’aveva sentita urlare, ed era accorso in camera sua, l’aveva trovata poi in piedi vicino la grande finestra aperta, finestra che dava sul balcone. In quell’istante gli si era gelato il sangue a vederla lì ferma in mobile nel freddo, con il vento che le arrivava ai capelli neri facendoli svolazzare, così come svolazzava anche la leggera camicia di raso bianca, creando un contrasto netto di colori tra la vita e la morte.
Nel guardare quella scena Dashimen era stato invaso da un terribile senso di panico per tutto il suo corpo, che l’aveva freddato sul posto per un paio di secondi.
Aveva fatto dei passi verso di lei l’aveva chiamata tremante, con il cuore che batteva all’impazzata e la paura farsi prepotente spazio in lui. Isabel si era voltata verso di lui in una lentezza disarmante mostrando il suo viso rigato di lacrime, l’aveva guardato per un attimo interminabile e poi si era avvicinata di più alla finestra, il ragazzo aveva trattenuto il fiato impaurito come non mai ed era rimasto paralizzato sul posto, con la sua mente che pensava solamente peggio.
Il peggio però non era arrivato, anzi lei aveva chiuso la finestra ed era tornata nel letto come se nulla fosse successo, senza degnarlo di una parola o di un altro sguardo. Lui era rimasto fermo, incredulo da tutto senza capire realmente cose fosse appena successo,  si era sentito come se si fosse trovato in un incubo anche lui, solo che quello che aveva vissuto non lo era stato. Con il cuore a mille e il corpo tremate alla fine era riuscito a fare dei passi verso il letto di lei, e senza fare un fiato si era messo accanto alla ragazza rimanendo immobile con gli occhi spalancati a guardare il soffitto senza far alcun movimento o fiato.
“Ho smesso con gli antidepressivi qualche settimana fa... il dottore ha detto che poteva capitare” disse in uno sbuffo Isabel mentre guardava la grande vetrata della veranda coperta in cui si trovavano e la pioggia zampillare nel giardino sulle varie pozzanghere.
“É per questo che vai ogni giorno in terapia? Perché non hai detto che hai smesso con gli antidepressivi?”  Disse risentito scuotendo la testa
“Perché non sei la mia balia Dashimen” sbuffò lei alzando gli occhi al cielo per poi tornare a concentrarsi sulla pioggia come se questo potesse impedirle di pensare troppo al casino che avesse nella testa.
“Isabel questa situazione sta diventando insopportabile, quando ti deciderai a tornare a confidarti con me?” scoppiò di nuovo Dashimen, la notte precedente lo aveva sconvolto, era arrivato il momento di agire non ne poteva più di vivere con la paura di perdere anche lei da un momento all’altro.
“E tu quando la capirai che non voglio nessuno nella mia vita?” disse piccata mentre si sfregava le mani gelate.
“Quando capirai tu che non lascerò perdere” rispose lui nello stesso tono arrogante che lei aveva appena usato
“Come vuoi…” disse per dargli l’accontentino  facendo calare il silenzio per un paio di minuti, dove lei rimaneva immobile a fissare il giardino e lui invece fissava lei sperando di trovare un modo per continuare quella conversazione senza perdere le staffe, cosa ormai difficile per lui.
“Ho dato la giornata libera a Win-hoo” disse sospirando per smorzare il silenzio
“Hai fatto bene”
“È un po’ scosso” disse a disagio continuando la conversazione sperando in una possibile reazione da parte della ragazza
“A causa mia? Quel ragazzo dovrebbe mollare questo lavoro, gli ho detto di cercare di meglio ma non vuole” disse con un’alzata di spalle, senza dare peso al tutto
“Lo so... lo rovinerai” disse ridacchiando nervoso per smorzare la tensione
“Aigoo, non sono dell’umore Dash” rispose lei scuotendo la testa continuando a non guardarlo
“Senti mi dispiace per avere messo ai Mama... non capisco perché ci stai male, lui ha pianto per la felicità, dovresti essere felice per lui” provò a inserire lui stesso l’argomento, sapeva che vedere i Mama l’avevano in qualche modo turbata
“Dash smettila di parlare di lui” disse secca 
“Isabel dobbiamo parlarne” la rimproverò lui
“Perché?? Perché vuoi parlare di Yoongi?” disse urlando dopo la calma tenuta per tutta la conversazione, per poi girarsi e guardalo per la prima volta da quando lui si fosse seduto su quella poltroncina vicino a lei
“Cosa hai scritto nella lettera?” Chiese in modo duro
“Di starmi alla larga di andare avanti e che sono una stronza, okay? Felice di saperlo?” rispose in modo scontroso fulminandolo con un’occhiataccia glaciale.
“Sappiamo benissimo che non ci crederà” disse lui piccato
“Aigoo, non ha importanza... ormai sono esiliata qui. Anche se fossi a Seul non avrebbe importanza. Perché il destino è contro di noi. Lui vive la sua vita, vince premi ed è felice, ci sarà stata qualcun'altra ad abbracciarlo a congratularsi. Quindi non ha importanza come io mi senta o cosa io vorrei. Perché tanto non potrò mai averlo” scoppiò lei con quel turbino di parole, per quanto si sforzasse di non parlare con Dashimen alla fine cedeva sempre esplodendo e dicendo quello che le passasse per la testa.
“Quindi qual è il tuo piano? Quindi cosa stai facendo della tua vita? Qual è il senso?” l’attaccò lui
“Non c'è il senso Dash, continuo a vivere e basta! Continuo ad andare a lavoro e provo a scrivere quel maledetto libro che non vedrà mai la luce del sole”  disse lanciando uno sguardo di odio verso il computer per un attimo, si trovava in un punto morto da giorni e non riusciva a scrivere, anzi ogni volta che provava ad aprire una pagina Word alla fine si ritrovava a rimettere il video dei Mama su Youtube e a guardare Yoongi piangere durante la premiazione come se ne fosse ipnotizzata.
“Così non va... e come se ti fossi suicidata anche tu. Sei morta dentro!” esclamò lui pieno di rabbia
“Dash cosa vuoi che faccia?” disse guardandolo con aria di sfida
“Esci prova a goderti  questi momenti di libertà, prova, sforzati. Per favore...”
“Perché dovrei?” 
“Perché ci sono ancora io, perché ora c'è anche Win-hoo, perché me l’hai promesso, mi hai promesso che non mi avresti escluso”
“Dash sei qui, non mi sembra di averti escluso” disse con ovvietà
“Aigoo sono qui ma tu non ci sei, voglio la mia amica” disse supplice, non sapeva realmente più cosa inventarsi per farla stare meglio, per riaverla con sé, gli mancava Isabel, gli mancava Do-yoon , gli mancavano i fantasmi del suo passato, si sentiva estremamente solo, e incominciava a perdere le speranze.  Incominciava a pensare che sarebbe rimasto solo e che non sarebbe mai riuscito a proteggere Isabel come lui avrebbe voluto.  Si sentiva sempre più sconfitto su tutto.
“Io...” provò a dire qualcosa senza riuscirci, abbassò lo sguardo, anche lei sconfitta. La parte di lei che le diceva di fare l’amica per Dashimen era sempre più prepotente nella sua testa e lei diceva di fare qualunque cosa, di tornare ad essere la Isabel di prima, ma poi i pensieri arrivavano, il ponte, lo sguardo di Do-yoon, la sua morte, la bara.  E come i ricordi del dolore atroce di aver perso Do-yoon arrivavano anche i visi dei bts i loro sorrisi, arrivava il viso di Yoongi a sorriderle, e poi il vuoto, il dolore e la consapevolezza che non avrebbe riavuto nessuno di loro.
E così subentrava la paura, se fosse tornata a essere amica di Dashimen se fosse tornata a sorridere con lui, a essere se stessa con lui, un giorno l’avrebbe perso e tutto ciò avrebbe fatto male, così come le facevano male le altre sue perdite.  
“Lasciamo perdere... vado a prendere da bere vuoi qualcosa?” Chiese irritato alzandosi di scatto dalla poltroncina.
“Quello che vuoi tu” disse Lei senza osare guardarlo negli occhi, lo stava ferendo, gli stava facendo del male, lo sapeva.
 
Dashimen torno con delle birre e si sedette di nuovo vicino a lei
“Ma stai scrivendo?” Chiese lanciando uno sguardo alla schermata del PC spento 
“No, guardavo dei video” 
“Comprendo” disse porgendole la birra
“Hai presente il ragazzo quello a cui avevo scritto da ubriaco quest’estate?” disse lui provando a cambiare argomento
“Quello di cui mi avresti parlato quando saresti stato pronto?” chiese lei dopo aver fatto un lungo sorso della birra
“Si.... beh mi ha risposto” disse sospirando, bevendo anche lui di nuovo
“Quindi hai iniziato una relazione con lui? E per questo che non vieni più a letto con me?” Chiese lei tranquilla
“Non pensavo volessi fare sesso con me...A mala pena mi parli, vuoi fare sesso?” chiese incredulo, non capiva da dove se ne fosse uscita con una frase del genere e ciò lo confondeva, forse un po’ di sesso avrebbe aiutato a entrambi.
“Mmh... non ho pensato a ciò sinceramente” disse lei perplessa senza dare troppa importanza alla cosa
“Comunque non ho iniziato una relazione con lui” imbronciato sbuffando,
“Perché? Hai smesso di essere innamorato di lui?” chiese scettica lei guardandolo inclinando leggermente la testa incuriosita
“No, non ho smesso. Sinceramente non ho pensato molto a lui, almeno avevo altro a cui pensare...” disse a disagio, non avrebbe mai smesso di essere innamorato, però era vero il fatto che non l’avesse pensato poi molto in quel periodo.
“Mmh vuoi iniziarla?” continuò lei con le domande  
“Lui non è in America” rispose lui piccato
“Ah no???” Chiese lei stupita, mentre si muoveva sul divano per mettersi in una posizione più comoda per ascoltarlo e guardalo meglio, appoggiò la schiena al bracciolo laterale e incrociò le gambe e puntò lo sguardo su di lui.
“È coreano...” disse lui in un soffio facendo calare il silenzio mentre entrambi davano un altro sorso alla birra, lui a disagio per aver incominciato quella conversazione e lei assorta nei suoi pensieri come sempre.
“Vuoi riavere la tua amica?” Chiese di getto 
“Cosa vuoi dire?” Chiese lui confuso
“Posso provarci... ma devi raccontarmi la storia, tu la mia la sai” disse provando a essere gentile con il tono di voce
“Non avrei voluto saperla, me l’ha detta Do-yoon mi ha fatto indagare lui, avrei tanto voluto che fossi tu a raccontarmela” disse la verità lui, aveva odiato scoprire tutto facendo ricerche  e aveva odiato tenere il segreto con lei.
“Lo so questo, l’ho capito”
“A me non sembra che tu l’abbia capito molto, penso che tu ce l’abbia con me per questo” disse lui serio
“Forse un po’, sarebbe stato meglio che te l’avessi raccontata io”
“Ti saresti sentita più al sicuro, e no tradita. Immagino sia così, vuoi che ti racconti la mia?” chiese lui tornando al discorso originario prima di causare un’altra litigata
“Si mi piacerebbe” sorrise lei muovendosi un po’ sul divanetto per mettersi più comoda
“Mmh non c’è molto da dire comunque, non ho passato con lui tutto il tempo che tu hai passato con Yoongi, non penso si possano paragonare i due amori” incominciò a raccontare lui un po’ indeciso, mentre prendeva una copertina dietro lo schienale e la passava a lei, che la prese e la appoggiò sulle sue gambe mentre incominciava a dare voce ai suoi pensieri.
“Gli amori non si possono paragonare, e il fatto che tu non abbia passato molto tempo con lui non cambia poi molto, i sentimenti non cambiano con la durata del tempo. Io ne so qualcosa, mi sono lasciata più di due anni fa e guardami, lo amo ancora come il primo giorno, anzi forse non stargli vicino comporta che io lo ami ancora di più.” Disse facendosi seria, e parlando dei suoi sentimenti tranquillamente senza filtri, decidendo finalmente di provare a lasciarsi andare per un attimo alla normalità e alla compagnia di Dashimen, senza chiudersi in se stesse e nella sua oscurità.
“Forse hai ragione” disse lui pensieroso
“Racconti o no?” insistette lei
“Allora l’ho conosciuto a scuola, appena mi sono trasferito qui, dopo aver incontrato Do-yoon e mio zio, mi sono iscritto a scuola e lui è diventato il mio compagno di banco” disse Dashimen e Isabel incominciò a ridere in modo ilare
“Perché ridi?” chiese lui confuso, non li sembrasse di aver raccontato qualcosa che potesse far ridere
“Io e Yoongi ci siamo conosciuti così” disse lei sorridendo dopo tanto tempo
“ottimo…” disse in modo ironico passandosi una mano tra i capelli a disagio
“E poi?” chiese lei ridacchiando
“Beh abbiamo passato del tempo insieme e non molto, lui lavorava spesso… ehm… era un trainer è un idol ora”
“Stai scherzando?” disse lei incominciando a ridere sempre di più
“No, non sto scherzando, vorrei poterlo fare” disse cercando di ridere anche lui scuotendo la testa
“Le nostre storie sono così simili? Suo padre vi ha proibito di vedervi?” chiese lei incominciando a fare ironia sulla sua stessa vita sorprendendo Dashimen che però decise di continuare così senza far alcuna domanda da quel cambio repentino d’umore.
“Ah no! questo no, diciamo che dopo più di un anno che eravamo amici alla fine l’abbiamo fatto, era la sua prima volta” disse lui
“E immagino no la tua” disse lei sorridendo, amicando verso l’amico
“No per niente, poi beh sono partito per l’America”  concluse lui
“Questa è la storia?” chiese lei aggrottando la fronte aspettandosi di più
“Si, ci siamo rincontrati un anno fa quando sono ritornato, abbiamo rifatto sesso e lui è sparito di nuovo” disse sbuffando
“Perché lo ami?” chiese lei assottigliando lo sguardo
“Perché è allegro, spensierato ogni volta che stavo con lui mi veniva da sorridere, poi si prende cura degli altri, è sempre disponibile, ride spesso è la felicità fatta persona, inizialmente era insopportabile stava sempre lì a farmi domande a seguirmi a voler essere mio amico, e io ero nuovo e non avevo poi tanto voglia di farmi amici, preferivo stare per conto mio”
“Me e Yoongi al contrario?” chiese lei ridendo
“Mi stai paragonando a Yoongi?” disse lui risentito
“Si, sei simile a volte, hai quell’alone intorno che porta la gente a volerti stare lontano, sei sarcastico, e sempre sulle tue, insisti solo con me. Sei allegro solo a volte e sempre pensieroso” disse lei facendo un quadro completo del ragazzo
“Aigoo, ottimo” sospirò in modo sarcastico
“Quindi sei innamorato di lui, ma lui?” chiese lei
“Lui pensa sia uno sbaglio, l’essere gay” disse sbuffando
“Mi fai leggere il messaggio?” chiese lei “Comunque è strano che ti abbia risposto dopo mesi e mesi”
“Si… mi evita ma poi riappare” disse lui “Mi fa impazzire quando penso che sia finita lui riappare” disse sbuffando
“Okay dammi il messaggio così capisco meglio”  sorrise lei
“Eccolo tutto tuo” e così lui le porse il suo telefono con la chat aperta
 
“Waoo, e meno male che si prende cura di tutti, sembra un narcisista che gioca con te e si fa vivo quando gli fa comodo” disse dopo aver letto il messaggio
“Non è così… si sta scusando e solo ch…”
“Ha paura dell’essere gay… poi se lo venissero a scoprire le fan del kpop sarebbero cazzi…” disse lei piccata
“Si, l’immagine è tutto, sembrare perfetti fidanzati” provò a dire lui in difesa del ragazzo
“Sembrare… sicuramente non lo è” disse lei piccata aggrottando lo sguardo
“Non siamo mai stati fidanzati” disse prendendo le difese del ragazzo
“Avete mai affrontato l’argomento gay non è sbagliato?” chiese lei
“No, mai, ma ho capito che è un problema”
“Aigoo, perché quando torni in Corea non provi a rivederlo?” chiese incuriosita lei
“Io con lui? Con un Idol? A vivere di nascosto lo vedi fattibile?” rise in modo amaro lui, passandosi una mano tra i capelli a disagio al solo pensiero
“Ah, beh sei abituato alla nostra amicizia, non sarà difficile” sorrise lei, perdendolo in giro
“Appunto ora che torno a Seul devo stare attento a non farmi beccare da tuo padre, vorrei evitare di fare lo stesso per milioni di fan, per sua agenzia e per suo gruppo”
“MMh puoi evitare di farlo con me?” propose lei con una risata
“Idiota, quando lo capirai che non ti lascerò perdere?” chiese lui dandole una spinta
“Si va bene, l’ho capito…” disse sbuffando
“Lo spero” sbuffò lui facendo di nuovo calare il silenzio tra di loro
“Ho mandato un biglietto di congratulazioni ai bts per la vittoria ai MAMA” disse lei interrompendo il silenzio, mentre si prendeva una ciocca di capelli tra le dita e incominciava a giocarci nervosa e in imbarazzo
“Aigoo e se capiscono che sei tu? Penso sia in forma anonima o sbaglio?” chiese lui stupito da quel suo comportamento e dal fatto che avesse fatto un gesto così inaspettato
“Dubito lo facciano… forse Tae è possibile” disse lei pensierosa
“V? Perché proprio lui tra tutti Namjoon è il più intelligente” disse lui in modo confuso non capendo il tipo di ragionamento della ragazza
“Perché Tae è un buon osservatore, non sembra ma sa tutto di tutti, e capisce tutto, è molto empatico” disse lei
“Ah.. non l’avrei mai detto” disse annuendo
“Mmh lo so, nessuno lo direbbe” sorrise lei, al pensiero di Tae e a quanto li mancasse il suo modo di fare.
“Che si fa continuiamo a bere?” chiese lui leggermente a disagio per via delle confidenze e perché stavano finalmente tornando alla normalità, e non voleva rovinare il momento per niente al mondo.
“Si direi di si, grazie per avermi raccontato la storia” disse lei sorridendo con affetto
“Quando vuoi puoi raccontarmi la tua” provò ad incoraggiarla lui
“La sai già” disse lei
“Si, la so già, sarebbe diverso sentirla da te”
“Ora non mi va molto” scosse la testa lei a disagio per poi incominciare a giocare con il ciondolo della sua collana a disagio
“Lo so è dura”
“Si… sai sarebbe molto più semplice la vita” disse lei in modo pensieroso senza staccare gli occhi dalla collana
“Nel senso? Cosa intendi dire? Cosa ti frulla per la testa?” chiese lui incuriosito
“Se io non amassi lui, se non avessi paura che mio padre potesse fargli del male, sarebbe più semplice, potrei veramente scappare a Los Angel con il piano di Do-yoon. Se anche tu non fossi innamorato di un’altra persona, potresti venire con me” disse lei
“Se vuoi scappare, io scapperei con te” disse lui di slanciò senza minimamente pensarci sopra, l’avrebbe fatto, sarebbe scappato con lei anche subito, tutto per tenerla al sicuro.
“Non ci riesco, vorrei potermi innamorare di te ma non ci riesco” disse lei
“Lo capisco alla perfezione, lo stesso vale per me” disse lui sorridendo triste
“Mmh… beviamo ancora che è meglio” disse lei facendo tintinnare la sua bottiglia contro quella di lui.
“Posso abbracciarti per un secondo?” chiese lui in imbarazzo
“Fallo senza chiederlo” disse lei poggiando la bottiglia sul tavolino davanti a lei e poi andandosi a mettere vicino a lui.
“Vorrei farlo in maniera spontanea, ma sento come se ci fosse un muro che mi impedisce di avvicinarmi a te” disse lui mentre provava a metterle un braccio sulla sua spalla.
“Mi dispiace, Dash mi dispiace se sono così un fottuto problema. Vorrei essere un’amica migliore, vorrei stare con te, essere la me stessa di prima. Ma ho una fottuta paura di perdere anche te e che ti possa succedere qualcosa. Dash non ci riuscirei ad alzarmi se dovessi perdere te. Faccio un enorme fatica ora, il lavoro, gli impegni mi tengono in piedi. Prima lo facevano anche gli antidepressivi, ma sono stanca di stare alle loro dipendenze” disse lei appoggiando la testa sul petto di lui
“Io non ti lascerò” disse lui in un soffio incominciando ad accarezzarle i capelli gentilmente beandosi di nuovo di quel contatto fisico con lei, che non aveva più potuto avere per tutti quei mesi.
 “Vedi un po’ tu mi tratti come una merda da mesi, e sono ancora qui, sempre a lottare per te. Isabel non voglio che per paura tu ti impedisca di vivere, non voglio vederti come negli ultimi mesi. E tesoro mio non puoi permetterti di stare così, no quando torneremo a Seul, devi prendere in mano la tua vita e scegliere cosa vuoi fare” disse lui mentre l’abbracciava e la cullava dolcemente baciandole i capelli
“Che cosa potrei fare? Io mi sento in prigione, non so più chi sono, chi ero. Mi sento come se questa non fosse la mia vita. Che cosa farò una volta tornata a Seul? Con mio padre sempre con il fiato sul collo e le minacce sempre nella mia testa? Prima Do-yoon interveniva e non so neanche come, io non so cosa lui facesse per tenerlo a bada, se solo mi avesse lasciato questa informazione e non un piano di fuga avrei qualcosa” disse lei tirando su con il naso e lasciandosi andare di nuovo alle confidenze con lui.
“Mmmh Do-yoon l’aveva minacciato che se ti avesse visto di nuovo con un livido avrebbe fatto in modo che tutto il mondo lo sapesse, e avrebbe fatto uscire degli scandali su di lui e tuo fratello. Tuo padre non poteva minacciarlo mettendo in ballo Yoongi, di regola Do-yoon non avrebbe dovuto sapere niente di quella faccenda”
“Quindi se anche io avessi le informazione di Do-yoon non potrei fare nulla?” chiese lei tremante
“No, perché tuo padre ti minaccia sempre su quello, e tu non vuoi dirlo a Yoongi” disse lui continuando a tenerla stretta
“Io non posso dirgli niente del genere” disse lei in modo sconfitto
“Perché non sono abbastanza potenti?” chiese lui
“Non è solo per questo, perché si darebbe le colpe di non aver lottato di più, perché sarebbe a rischio e anche se fosse non cambierebbe nulla, lui lo saprebbe ma non potremmo comunque distruggere mio padre” disse lei
“Beh lui potrebbe parlare con l’agenzia e forse troverebbero una soluzione e tu nel frattempo dopo aver fatto fuoriuscire le notizie degli scandali potresti scappare a Los Angeles”
“La sua agenzia non può fare nulla, sa delle minacce” disse Isabel “è stato Hit-man a dirmele la prima volta” spifferò lei
“Potrebbe proteggerlo no?”
“Non riesco a pensare di farlo, non mi sento abbastanza al sicuro, e abbastanza forte per affrontare tutto ciò”
“Okay, allora puoi diventare più forte, puoi accettare finalmente la situazione, tornare a Seul continuare con il piano di Do-yoon e resiste un altro paio di anni” disse lui
“Non so se ne sono capace” disse con voce triste e scuotendo leggermente il capo, mentre si rannicchiava di più addosso a lui che continuava a stringerla a sé
“Isabel non sei sola, ci sono io, Win-hoo ti darà una mano, e poi c’è anche mio zio. Devi solo preoccuparti un po’ di meno di noi e di perderci, devi provare a lasciar fare qualcosa a noi, a chiederci aiuto. Dopo la morte di Do-yoon non eri in condizione di fare nulla, vedi siamo riusciti ad organizzare il tuo viaggio qui e ci siamo occupati di tutto e tuo padre non è a conoscenza di me qui con te” disse lui serio
“Sei sicuro?” chiese lei “E se lo sapesse e ora avesse solo un altro modo per minacciarmi?” chiese lei alzando lo sguardo su di lui tremando con il labbro inferiore, piena di paura e preoccupazione per il tutto.
“Ne sono sicuro, o lo sapremmo. Abbiamo tutto sotto controllo” disse accarezzandole la guancia  “Tesoro mio devi smettere di vivere nella paura e pensare di poter fare tutto da sola, devi avere fiducia in me, io ti proteggerò sempre e non mi farò del male”
“è questo che mi preoccupa dici che non ti farai del male, ma non ne sono sicura”
“Isabel, sei tu che mi stai facendo del male tenendomi a distanza, tu non hai idea di quanto ora malgrado il discorso, io mi senta meglio ad averti qui tra le mie braccia e sapere che finalmente stai parlando con me. Non mi importa dei problemi non mi importa di cosa tuo padre potrebbe fare. Mi importa solo di poter averti nella mia vita, come la Isabel che conosco, allegra, triste, scontrosa, intelligente, e con tutte le sue paure e le sue debolezze, ma anche con tutta la sua forza”  lui le prese il viso tra le mani e le bacio la fronte dolcemente.
“Ti amo Dash” disse lei con gli occhi lucidi
“Ti amo Isabel” sorrise lui avvicinando le labbra contro quelle della ragazza .
 

Isabel si svegliò di soprassalto aveva fatto uno strano sogno ma non ricordava bene cosa avesse sognato, ricordava solo un sorriso, un ampio sorriso di qualcuno che le voleva bene e una fermata dell’autobus e l’abbraccio di questa persona che sorrideva dolcemente.
Era certa che non fosse Yoongi, non era il suo sorriso ma proprio non riusciva a ricordare di chi fosse.
Si girò di lato trovandosi Dashimen nudo accanto a lei, sorrise, farlo di nuovo con lui l'aveva aiutata a sfogare e trovare di nuovo la chimica che avevano perso, gli accarezzo i capelli dolcemente mentre il ragazzo continuava dormire.
Non era neanche il sorriso di Dashimen quello che aveva sognato, non era un suo abbraccio, era un’altra persona, ma proprio non riusciva ad arrivarci.
Scosse la testa e continuò ad accarezzare i capelli scompigliati di Dashimen sul cuscino, cercando di mandar via i dubbi sul suo sogno.
Tornò ad osservare il ragazzo, e incominciò a pensare che forse sarebbe potuta veramente scappare  e vivere con Dashimen, crearsi una nuova vita insieme, alla fine lo amava. No come amava Yoongi, ma non poteva farci nulla. Alla fine anche Dashimen l’amava, ma no come  amava quel misterioso ragazzo, ragazzo di cui non le diceva il nome.
Il sorriso del suo sogno tornò a farsi largo nella sua mente, quell’abbracciò.  C’era qualcosa di strano in tutto ciò, per quanto in quel momento si stesse dicendo che era solo un sogno e di non dover dar peso a ciò, c’era qualcosa che la portava ad avere quel sorriso in testa.
Mentre accarezzava Dashimen dolcemente, finalmente una frase e un viso si fecero spazio nella sua testa.
“Ma non doveva raggiungerci un tuo amico?” chiese lei
 “Ah Dashimen mi ha mandato un messaggio non riesce a venire” disse facendo spallucce ma con il sorriso inclinato
Strabuzzò  gli occhi e bloccò la sua mano dal continuare ad accarezzare i cappelli del ragazzo. E se quel ragazzo fosse.... non riuscì neanche a pensare a quel possibile nome. Non poteva esserci una coincidenza così, non poteva realmente trattarsi di lui.
 
“Aspettate vado a fare una foto con Dashimen, voglio una foto con lui del diploma!”disse sorridente il ragazzo davanti a lei saltellando allegro
“Perché non lo fai venire a festeggiare con noi?” aveva chiesto lei beccandosi un’occhiataccia da Yoongi senza neanche accorgersene
“Ha detto che ha un impegno, due minuti e torno!” disse allegro
“Fai con calma” aveva esclamato lei con allegria
Avevano frequentato la scuola insieme, era un idol, era coreano, il suo gruppo aveva raggiunto vari risultati, si prendeva cura degli altri ed era allegro.
 
“Noona scusa... doveva pagare Dashimen ma è andato via con una tizia” aveva detto il ragazzo in tono mortificato. “Tranquillo non è un problema, ora fai il buono okay?” disse lei gentile
“Noona ma secondo te com’era la tipa che si è  portato via Dashimen?” chiese il ragazzo subito dopo
“Ehm… io non lo so, non ho mai visto questo Dashimen” disse lei
“MMh è sempre così sfuggente, non mi sembra abbia molti amici, però io sono suo amico. Almeno credo, non lo so Dashimen mi confonde sempre, è una persona particolare” disse assorto nei pensieri mentre stava con la faccia appoggiata al finestrino
Non poteva essere Dashimen il ragazzo di cui lui parlava, non poteva essere così, se fosse stato vero ciò avrebbe cambiato tutto.
 
 “E se avessi combinato un casino? È partito poco prima del debutto e non ho mai risposto a niente”
Lui aveva parlato al maschile, se lo ricordava bene, lei aveva fatto finta di nulla per non turbarlo. Ma ricordava perfettamente lui si stava confidando riguardo la sua prima volta, e le stava raccontando di questa persona per cui avesse una cotta.
Non poteva essere realmente lui… sarebbe stata una coincidenza troppo strana.
Scosse la testa cercando di mandare quel tarlo via, ma più guardava Dashimen dormire in quel letto vicino a lei, più la paura aumentava e anche il sospetto.
Dashimen non aveva mai detto il suo nome.
Il sorriso, l’abbracciò la fermata dell’autobus, il sogno…. Era lui, e il sogno era il ricordo di quando l’aveva incontrato l’ultima volta.


FLASHBACK AGOSTO 2012
Isabel entro nel locale quasi di corsa rischiando di sbattere contro una coppia che aveva un precario equilibrio, si scuso chinando leggermente il capo, rimase per un attimo incantata dagli occhi neri di fronte a lei e dal percing sul sopracciglio del ragazzo che aveva urtato, poi come se niente fosse si allontanò a passo spedito verso l’interno del locale.
“Eccovi....” disse Isabel davanti a un tavolino dove erano seduti due ragazzi
“Noona!!”  Si alzò  barcollante Namjoon scivolando nei lacci delle scarpe e finendole  addosso, ringraziando il cielo Isabel aveva un buon equilibrio e non caddero a terra solo per miracolo, l’hajumma del locale gli guardò in malo modo sbuffando, quei ragazzi avevano fatto già dei danni rompendo un piatto, e ancora nessuno aveva pagato il conto.
“Okay, siediti Namjoon vorrei evitare di cadere a terra” disse scortandolo alla sedia
“Noona! Meno male che sei qui!” disse ridendo il ragazzo facendosi scortare
“Beh era l’unica cosa che potessi fare, venirvi a prendere” disse lei sorridendo “Come potrei non venire a salvare i miei fratellini”
“Noona ma hai avvisato lo Hyung?” chiese Hoseok con faccia preoccupata
“No, se no c’era il rischio che lo dicesse a Oppa” rise lei
“Ah meno male!” esclamò Namjoon ridendo
“Forse avresti dovuto, non voglio Yoongi Hyung geloso” disse Hoseok biascicando tra le parole facendola ridere
“Perché geloso siamo amici! Non dovrebbe ingelosirsi” sorrise lei
“Aigoo Isabel, lui è cotto di te!! Dovresti  averlo capito!” urlò Hoseok spifferando ciò che tutti pensavano fosse vero, versandosi un bicchierino di Soju allegro.
“Si stracotto lo sappiamo tutti!” urlò Namjoon continuando a spifferare e l’ hajumma guardò di nuovo male verso di loro Isabel se ne accorse e sorrise in imbarazzo.
“Okay smettetela di urlare” disse lei cercando di far sedere Namjoon che si era alzato in piedi tirandolo per il braccio
“Non stiamo urlando!” disse Namjoon risedendosi con un gran rumore sulla sedia rischiando di cadere insieme a essa per poi ridere insieme a Hoseok che vedendo la probabile caduta aveva incominciato a sputacchiare il soju che aveva appena ingerito.
“Direi che è il momento di andare a casa” disse lei cercando di alzare Namjoon “Tu riesci ad alzarti da solo?” chiese lei guardando Hoseok che ancora rideva scosso
“Mmh non credo” rise Hoseok prendendo di nuovo la bottiglia di soju e versandosi un bicchierino
“Okay porto prima lui e poi te in macchina, rimani fermo e non andare in giro” disse lei con il tono di una mamma apprensiva
“Va beneeeeee continuo a bere!”  Isabel annuì e scortò il primo in macchina, quando tornò trovò Hoseok che biascicava con l’hajumma.
“Salve Hajumma , ci sono problemi?” chiese lei in modo gentile
“Non hanno pagato il conto e mi ha rotto un bicchiere oltre il piatto di prima!”
“Il conto l’ha pagato il mio amico!” sbuffò Hosoek incrociando le braccia imbronciato
“Il suo amico è andato via senza pagare” disse la donna scuotendo la testa
“Aigoo… io non ho soldi…” disse confuso guardando Isabel in cerca di aiuto
“Rimani lì, parlo io con l’hajumma” disse lei trattenendo una risata andando a sistemare il tutto e lasciando anche più soldi per evitare una situazione scomoda, tornò poi velocemente a prendere Hoseok.
“Andiamo?” chiese gentilmente porgendoli la mano
“Si andiamo!” esclamò il ragazzo, lei sorrise e l’aiuto ad alzarsi trasportandolo in macchina.
“Aigoo, si è addormentato?” disse guardando Namjoon steso sul sedile posteriore mentre faceva salire J-hope  e si premurava di allacciarli la cintura mentre il ragazzo si divincolava per guardare sui sedili di dietro la salma di Namjoon.
Finalmente Isabel entrò in macchina e mise in moto.
“Noona scusa... doveva pagare Dashimen ma è andato via con una tizia” disse il ragazzo in tono mortificato.
“Tranquillo non è un problema, ora fai il buono okay?” disse lei gentile
“Noona ma secondo te com’ era la tipa che si è  portato via Dashimen?” chiese il ragazzo subito dopo
“Ehm… io non lo so, non ho mai visto questo Dashimen” disse lei
“MMh è sempre così sfuggente, non mi sembra abbia molti amici, però io sono suo amico. Almeno credo, non lo so Dashimen mi confonde sempre, è una persona particolare” disse assorto nei pensieri mentre stava con la faccia appoggiata al finestrino
“Sono sicura, che lui sia tuo amico, è difficile non esserti amico sei adorabile Hoseokie” sorrise lei guardandolo per un attimo addolcita
“Lo pensi davvero, io penso che ogni tanto lui sia infastidito da me, vedi se ne andato con una tizia qualunque, poi lui non si confida mai con me, ogni tanto mi evita, poi però sai cosa fa? Torna facendo il carino. Mi confonde io non capisco” disse triste Hosoek mentre giocava con la cintura nervoso
“Dai non essere triste, sarà un tipo come Yoongi” disse lei tranquillamente
“Nel senso?” chiese voltandosi a guardarla con gli occhioni
“Un tipo riservato, che si imbarazza e forse un po’ insicuro sulle amicizie, se torna facendo il carino, ci tiene a te. Forse ti fai troppi problemi Hoseokie”
“Yoongi ti ignorava all’inizio? E sembrava infastidito?”
“Yoongi sembra infastidito da chiunque hahahah, no era difficile ignorarmi, poi sono una ragazza non può comportarsi in maniera ineducata, però era difficile capire cosa pensasse per la sua testa e a volte i primi tempi mi sono sentita come se li dessi disturbo, capitavano volte in cui anche se eravamo compagni di banco lui mi evitava. Però mi dicevo che se non mi voleva al suo fianco mi avrebbe allontanata. Sai ho avuto paura quando è finita la scuola, pensavo che non l’avrei mai rivisto ma poi è piombato una mattina alle cinque del mattino a casa mia” disse seria lei
“Noona…. Mi è un po’ difficile seguirti troppe parole” disse il ragazzo confuso mentre si grattava il collo a disagio
“Avete finito la scuola a inizio luglio?” chiese lei
“Si, quindi?” chiese lui strizzando gli occhi
“Vi siete rivisti oggi e penso altre volte?” chiese lei di nuovo parlando lentamente come se si rivolgesse a un bambino
“Si, non capisco”
“Se non ti giudicava suo amico, sarebbe sparito, invece è ancora presente” disse lei seria mentre parcheggiava vicino al dormitorio dei ragazzi
“Ah… ma è andato via con una” disse lui pensieroso “Ha preferito lei a me!” disse arrabbiato.
“Aigoo, tutti i ragazzi preferiscono una tizia agli amici, e poi avete passato la serata insieme lui l’avrà voluta finire in grande stile, e non poteva farlo con te” disse lei concisa voltandosi a guardarlo dopo aver spento la macchina
“Ah. Perché non poteva farlo con me?”  chiese confuso “Io sono divertente! Un ottima compagnia” disse annuendo con la testa
“Perché… forse voleva divertirsi in un altro modo che con te non può fare” disse tutto in maniera molto lenta e a disagio
“Ma con me si può fare tutto!” esclamò agitando le braccia Hoseok
“Aigoo” disse lei scuotendo la testa “Hoseok…. Voleva fare sesso con una” disse alzando gli occhi al cielo e Hoseok spalancò gli occhi e incominciò a guardarsi intorno a disagio “Con me non può?” chiese in maniera del tutto ingenua come se fosse un bambino piccolo che non aveva capito bene cosa lei le aveva appena detto
“Non ho capito….” Disse lei confusa “Vuoi fare sesso con lui?” chiese lei stropicciando gli occhi e totalmente incredula per via di ciò che lui avesse appena detto
“Cosa? Aigooooo! È un ragazzo perché dovrei fare sesso con lui?” chiese sconvolto
“Quanto hai bevuto? Non stai capendo niente di quello che sto dicendo!” urlò Isabel all’improvviso
“Non mi sgridare perché parli di sesso? Cosa c’entra! Aigoo sei una ragazza non parlare di queste cose!! Aigoooo” urlò lui mettendosi le mani sulle orecchie tappandosele
“Aigoo, non fare il bambino togli le mani dalle orecchie!” urlò lei
“Smettila di rimproverarmi mi viene da piangere!” si lamentò lui incominciando a frignare.
“Aigoo perché ora piangi?” disse lei sconvolta
“Non lo so noona!!!! Ho bevuto troppo!” disse lui e lei sbiancò
“Aish! Smettila!” lo rimproverò lei agitandosi sul sedile
“Non riesco è tutto così triste!” si lamentò lui incominciando a piangere
“Aigoo calmati! No non piangere, perché piangi!” incominciò ad andare in panico Isabel cercando di calmarlo ma senza riuscirci , “Dai smettila, dobbiamo andare dentro e mi devi aiutare a trasportare Nam”
“Aigoo, no! Non voglio! Nam pesa assai! No, voglio rimanere qui! Chiuso qui dentro”
“Non puoi rimanere nella mia macchina, ma perché stai piangendo?” chiese lei con la voce gracchiante per il panico
“Dashimen preferisce fare sesso con una tizia che stare con me!” disse tra i singhiozzi
“Aigoo, anche tu un giorno preferirai fare sesso con qualcuna agli amici!” provò a dire lei ma Hoseok si avvicinò alla sua faccia sconvolto
“No! Io sono una persona fedele!” urlò lui contro la faccia di Isabel lasciandola sconvolta e tornò a piangere.
“Aigoo, chiamo Yoongi, non so come portarvi dentro” disse lei sconvolta, indietreggiando con il corpo, prendendo il telefono mentre Hoseok continuava a piangere disperato senza che lei capisse il perché di quel comportamento, e dando la colpa all’alcool.
 
“Esci dal dormitorio” disse al telefono appena lui rispose
“Eh?? Mmmh cosa fai qui?” Mugolo Yoongi al telefono confuso
“Esci è urgente” disse lei
“Ho sonno entra” disse lui mentre si rigirava nel letto
“Non posso entrare, Esci tu” disse lei in modo frettoloso continuando a guardare Hoseok che singhiozzava e dandoli qualche pacca sulla spalla
“La sai la password entra, non preoccuparti Jin hyung dorme”  disse lui mentre sbagliava
“Min Yoongi ti ho detto che non posso! Alza il culo dal letto ed esci!” Urlo lei al telefono, Hoseok alzò la testa che aveva nascosto tra le braccia spalancò gli occhi guardando Isabel e disse “Hai detto culo” con gli occhi spalancati, lei rimase immobile ad osservarlo, spaventata da quel comportamento e poi il ragazzo incominciò a ridere facendola saltare e strabuzzare gli occhi.
“Noona non urlare ho sonno” bofonchio Namjoon  così dal nulla facendo spaventare di nuovo Isabel che guardò il ragazzo sdraiato sui sedili posteriori stropicciarsi gli occhi e poi guardò Hoseok che si teneva la pancia ridendo.  
“Aigoo, il mio bellissimo culo vuole rimanere nel morbido letto” si lamento Yoongi al telefono
“Yoongi smettila di parlare con la pazza della tua ragazza, o chiudi, o ti lancio una ciabatta, o te e il tuo meraviglioso culo uscite da qui” Urlo Jin appena svegliato
“Aigoo ti sei svegliato?” disse atterrito da quel rimprovero
“Sei scemo hai svegliato oppa?” lo rimproverò Isabel tornando per un momento alla realtà mentre continuava a osservare Hoseok sconvolta che ancora rideva e pian piano si avvicinava a lei per poter sentire meglio cosa lei dicessero al telefono.
“Ho mal di testa!!!!!” Urlò namjoon
“Ma chi sta con te?” Chiese il Yoongi al telefono ignorando Jin e mettendosi a sedere sull’attenti dopo aver sentito delle voci maschili con lei
“State buoni, che oppa si è svegliato e siamo nella merda” Urlava intanto lei ignorando Yoongi mentre Hosoek continuava a ridere
“Aigoo Isabel!” Urlò preoccupato continuando a sentire gli schiamazzi nella macchina e lei che non rispondeva, nervoso e del tutto sveglio. L’urlo che aveva appena fatto fece si che una ciabatta arrivò volante sfiorandogli l orecchio
“Sei impazzito?? Mi hai lanciato una ciabatta!” Urlò contro lo hyung
“Parla con Isabel fuori di qui, e non azzardati a farla entrare, è  troppo esuberante io devo dormire” disse lo Hyung incazzato
“Aigoo, Isabel non disturba il sonno altrui” disse Yoongi provando a difendere la sua migliore amica
“L’ha appena fatto chiamandoti, il mio bellissimo viso ha bisogno di riposo!”
“Perché urlate?” Chiese Jimin mettendosi a sedere con i capelli da farlo sembrare un pulcino.
“Yoongi va via stai svegliando tutti” disse Jin di nuovo
“Aigoo assurdo”  disse alzandosi e incominciando a brontolare andando fuori dalla stanza, riprese il telefono per parlare con Isabel ma trovo la chiamata chiusa, sbuffò di nuovo avrebbe ucciso la sua migliore amica per quella chiamata e perché molto probabilmente  avrebbe continuato a litigare con lo hyung l’indomani.

“Lascia il telefono!” Urlava intanto Isabel a un Hoseok impazzito “Voglio parlare con il bel culo di Yoongi” diceva il rapper che aveva origliato la frase di Yoongi e ora rideva per ciò
“Aigoo fino a due minuti fa piagnucolavi per non so cosa, forse perché ami il tuo amico! molla il telefono Hoseok!!” disse lei con rabbia cercando di riprendersi il suo telefono
“Noona non dire così, io non piango per amore, io non lo amo! È un maschio!” Si incominciò a lamentare sempre di più Hoseok tirando il telefono
“Hoseok dai tiraaaaa!” Urlò invece Namjoon che si era messo a sedere e rideva
“Aigoo ma tu non avevi mal di testa? Non dormivi” Urlò Isabel
“È  più importante fare il tifo!!” Urlò il leader del tutto sveglio e super attivo.
Isabel sbuffò e si addosso di più ad Hoseok mordendoli la mano per riprendere il telefono, il risultato che ottenne fu un urlò assordante e stridente da Hoseok, la risata rumorosa di Namjoon che rischiò di strozzarsi  con la saliva e il telefono che fece un volo dal finestrino.
“Aigoo a voi bere fa male! Non vi muovete da qui” disse uscendo dalla macchina per andare a riprendere il telefono. 
 
Yoongi uscì sbuffando dal portone e si diresse al parcheggio trascinando i piedi imbronciato.
Si bloccò appena vide la figura di Isabel che urlava e sbatteva con le mani alla portiera della macchina minacciando di omicidio chiunque si trovasse all’interno, strizzò gli occhi confuso osservandola, la ragazza stava cercando con tutta la sua forza di tirare la maniglia della portiera, cercando di aprire la macchina che sicuramente fosse chiusa a chiave.
“Che cavolo stai facendo?” Chiese immobile dopo essersi messo dietro di lei osservandola basito
“Mi hanno chiusa fuori quei mostri!” Urlò lei con i capelli scompigliati
“Aigo chi sta nella macchina?” Chiese confuso grattandosi la testa 
“I tuoi amici rapper! Ridono di me! Io gli ammazzo altro che! La prossima volta li lascio ubriachi nei locali con l’hajumma che li prende a bastonate” disse adirata
“Ci sono Hoseokie e Namjoonie dentro la macchina?” Chiese rigrattandosi la testa 
“Si...hoseokie mi ha lanciato il telefono fuori dal finestrino e si è  chiuso dentro” disse sbuffando 
“Comprendo.... no molto di solito Hoseok si addormenta da ubriaco, Namjoon invece diventa più sbadato del solito, hai bevuto anche tu?” Disse guardandola guardingo 
“Non bevo se guido” disse sbuffando 
“Perché sei andata a prenderli?” l’accusò lui
“Mi hanno chiamata dicendo che se tornavano ubriachi Seokjin si arrabbiava ho dovuto pagare anche il conto e loro mi hanno rubato la macchina” disse lei arrabbiata incrociando le braccia sotto il petto e mentendo su il broncio
“Così ti impari a dare confidenze agli estrani” disse lui sorridendo
“Non sono estranei sono i tuoi amici” si lamentò lei
“Appunto perché non mi hai chiamato?” disse lui scuotendo la testa
“Sapevo che eri stanco non volevo disturbarti” si lamentò lei incominciando a calciare il vuoto come una bambina
“Mmmh ....” 
“Mi aiuti?” disse spazientita  
“Avresti dovuto chiamarmi prima” disse piccato lui sorridendo
“Aigoo non volevo disturbarti” disse imbronciata, lui si fermò a guardarla e poi si avvicinò a lei, se la tirò vicino a se girandola e abbracciandola da dietro e appoggiando la testa, su quella di lei, mentre lei rimaneva immobile, senza fare un fiato.
“Perché?” Chiese lei confusa 
“Ho sonno” disse lui stringendola di più  
“E mi abbracci perché hai sonno?” Chiese confusa
“No, perché sei carina quando ti prendi cura degli altri” disse lui strofinando il suo naso tra i capelli di lei come un gatto
“Io mi prendo cura di te” disse lei piccata
“Ma anche di loro, e non è tuo compito, a volte gli altri membri sono impegnativi, di solito lo è la maknae line ma lo sono un po' tutti” disse lui continuando a rimanere in quella posizione
“Non volevo disturbarti, non pensavo che potevano comportarsi così” disse lei mentre si aggrappava alle mani di lui che la stringevano facendosi stringere di più per un altro po’.
“Ma, infatti è  strano, va bene cerchiamo di tirarli fuori da lì” staccandosi da lei  mentre le dava un bacio tra i capelli e poi avvicinandosi alla macchine e lei sorrise ammaliata e un po’ a disagio per l’abbraccio appena ricevuto e lo raggiunse saltellando di nuovo felice.
 
Angolo dell’autrice:
Allora scusatemi mi è uscito un capitolo lunghissimo e non sapevo come tagliarlo mi sembrava strano spezzarlo avrebbe perso parecchio.
La conversazione tra Isa e Dashimen doveva essere molto più breve ma poi hanno continuato a parlare e loro si sono ritrovati. Sinceramente non ne potevo più di saperli così distanti. Anche perché loro si trovano in questa situazione da due mesi, e il povero Dash avrebbe rischiato un come etilico prima o poi.
Il flashback doveva essere solo su Hobi ma mi è stato difficile scriverlo quindi poi non so come dato che non riuscivo a finirlo mi è venuto in mente il pezzo di Isa e Yoongi e loro mi mancano insieme! Mi mancano veramente tanto insieme!
Comunque Tutte le parti in nero sono flashback i momenti messi esistono, ma non sono stati pubblicati.
Il primo è di 31 ottobre 2012 Halloween
Il secondo è di durante il diploma di Hoseok inizio luglio 2012
Il terzo che poi è stato scritto è del dopo diploma è quasi fine agosto 2012 qualche giorno prima dell’incidente di Yoongi.
L’ultimo è di dopo il debutto dei bts (esiste questo flashback nel senso che è scritto è apparirà più avanti)
Penso si sia capito chi è collegato a chi… doveva uscire più avanti ma dettagli è uscito prima.
Tae avrebbe collegato subito ahahahhaha
Ora la domanda è quando Dashimen ha capito chi fosse realmente Isabel e che fosse collegata a loro?
Cooomunqueeee esiste uno spin-off su Dash e Hoseok… non so se vedrà la luce del sole è in fase produttiva…
Al momento non sto lavorando se riesco pubblico mercoledi se no ci si legge domenica! 

 
   
 
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