NdA: torno nell'universo di MHA con un rating verde, perché sebbene questa coppia possa ispirare ben altro, questa canzone sembra parlare di loro da ragazzini, alla UA, ancora impacciato e in difficoltà con i propri sentimenti.
Come sempre i personaggi non mi appartengono.
Allora eccoci qua con Kirishima e Bakugo al loro "First date" sulle note degli intramontabili Blink182! https://www.youtube.com/watch?v=vVy9Lgpg1m8

 

In the car, I just can't wait

To pick you up on our very first date

Is it cool if I hold your hand?
 

Erano iniziate le vacanze invernali, per cui i ragazzi erano rientrati ognuno alle proprie abitazioni per qualche giorno.
A Bakugo sudavano le mani e questo non era assolutamente un bene col suo quirk, doveva darsi una calmata!
Il fatto che sua madre non fosse a casa aveva diminuito il suo nervosismo, finché non aveva capito che questo significava solo una cosa: lo avrebbe accompagnato in macchina quello smidollato di suo padre.
Era il suo cazzo di primo appuntamento con Testa a petardo e doveva andare a prenderlo in macchina con suo padre.
Esisteva cosa più imbarazzante?!
Suo padre li trattava ancora come bambini, perciò li aveva fatti sedere entrambi sui sedili posteriori, mentre li accompagnava alla festa.
Beh, questo almeno aveva diminuito il nervosismo per la sua presenza, ma così erano seduti dannatamente troppo vicino e Katsuki non sapeva che farsene delle proprie mani cosparse del profumo dolcissimo del suo sudore alla nitroglicerina.
La mano di Eijiro era abbandonata tra i loro corpi, ma non era una posa del tutto rilassata, il battere ritmico delle dita tradiva nervosismo.
Questo gli diede coraggio.Asciugò di nuovo il palmo della mano sui pantaloni e la allungò fino a coprire le dita tremanti dell'altro, intrecciandole alle proprie.
Era figo prenderlo per mano, no?

 

Is it wrong if I think it's lame to dance?

Do you like my stupid hair?

Would you guess that I didn't know what to wear?

I'm just scared of what you'll think

You make me nervous so I really can't eat
 

Ufficiosamente era il loro primo appuntamento, ma ufficialmente era una festa di natale indetta da alcune agenzie di ProHero con cui avevano collaborato gli studenti... o era il contrario?
Poco importava.
Era solo corroso dai dubbi e dal nervosismo.
Bakugo sarebbe stato felice del fatto che trovava noioso ballare, o lo avrebbe preso sul personale, come un rifiuto a ballare con lui?
Gli piacevano i suoi stupidi capelli lasciati liberi dal gel, o anche se li offendeva costantemente avrebbe preferito che li avesse dritti come sempre?
Aveva scelto con cura il proprio abito, ma ne aveva cambiati talmente tanti, da essere in ritardo e vestirsi di corsa, era trasandato? Avrebbe pensato che non sapeva cosa indossare?
Oh Kami! Era talmente agitato da ciò che l'altro poteva pensare, da non esser riuscito a toccare cibo fino a quel momento.
Poi era successo ciò che lo aveva stupito e calmato anche qualche ora prima in macchina: la mano di Katsuki era sudata e tremante, mentre intrecciava di nuovo le dita alle sue e se anche lui, che era la persona più forte e virile che conoscesse, era agitato, allora andava bene così.
Fece un respiro profondo, sorrise e gli porse il piatto in modo da riempirlo per entrambi dal tavolo del buffet, senza sciogliere quella presa calda e rassicurante.
 

Let's go

Don't wait

This night's almost over

Honest

Let's make

This night last forever

Forever and ever

Let's make this last forever

Forever and ever

Let's make this last forever
 

Sapevano che quella serata non avrebbe potuto durare per sempre, a un certo punto sarebbe terminata e con essa quel loro primo appuntamento.

«Vorrei che durasse per sempre...» si era lasciato sfuggire, ad un certo punto, Kirishima.

Nessuno dei due aveva saputo né voluto capire se stessero ancora parlando della serata, o di qualcosa di più profondo.

 

When you smile, I melt inside

I'm not worthy for a minute of your time

I really wish it was only me and you

I'm jealous of everybody in the room

Please, don't look at me with those eyes

Please, don't hint that your capable of lies

I dread the thought of our very first kiss

A target that I'm probably gonna miss
 

Quel maledetto sorriso.
Katsuki si scioglieva ogni volta che lo vedeva, sopratutto quando, come in quel momento, era rivolto solamente a lui.
Non lo avrebbe mai ammesso con nessun altro se non lui, ma non si sentiva degno di un solo istante del suo tempo, per questo quei sorrisi erano ancora più belli per lui, lo facevano sentire importante, gli trasmettevano tutto il calore che Eijiro era in grado di donare.
Avrebbe voluto davvero che fossero soli in quel momento, però. Avrebbe voluto che non solo quel sorriso, ma anche tutta la sua attenzione fosse concentrata su di lui, anziché su quelle stupide comparse.
Sì, perché Kirishima si era voltato a sorridergli, illuminando l'intera sala, ma aveva continuato a discutere di qualche missione con MerDeku e quegli stupidi senpai e Bakugo era divorato dalla gelosia, avrebbe soltanto voluto far esplodere tutti quei brutti musi e portare via il suo ragazzo, tenendolo solo per sé, ma non poteva.
E Kami, non bastava il sorriso, doveva giocarsi anche l'asso nella manica con quello sguardo carico di devozione che gli faceva tremare le gambe come una mammoletta e desiderare con tutto il cuore che Eijiro davvero non sapesse mentire, perché non avrebbe retto se lo avesse preso in giro.
Si sistemò contro la parete, con un bicchiere di punch analcolico in mano, pensando a quanto avrebbe desiderato essere solo con lui, per scambiarsi quel primo bacio che tanto desiderava, per assaggiare quelle labbra rossissime e sentire quei denti da squalo mordere le proprie, senza ferire davvero e intanto ogni paura tornava a galla: sarebbe riuscito a raggiungere quel traguardo, o con quel primo appuntamento aveva rovinato tutto?

 

Let's go

Don't wait

This night's almost over

Honest

Let's make

This night last forever

Forever and ever

Let's make this last forever

Forever and ever

Let's make this last forever

Let's go

Don't wait
 

Kami, quindi quello era un bacio vero?
Kirishima non aveva mai dato più di qualche bacio a stampo prima di quel momento e si sentiva sovrastato dalle proprie emozioni.
Il cuore gli rombava nel petto, pulsando in ogni parte del suo corpo; il respiro usciva spezzato, affannoso e interrotto da gemiti; il suo corpo sembrava non rispondere più, schiavo della passione.
Inizialmente quasi non aveva risposto, incerto su cosa dovesse fare, certo di essere il più inesperto dei due, poi i tremori di Katsuki, di nuovo, lo avevano calmato, confermandogli che stavano scoprendosi in due.
Allora si era lasciato andare all'istinto, aveva stretto a sé il corpo del compagno, prendendo il comando e divorandogli le labbra con urgenza e passione, ma anche...

 

This night's almost over

Honest

Let's make

This night last forever

Forever and ever

Let's make this last forever

Forever and ever

Let's make this last forever

Forever and ever
 

...dolcezza, amore, quasi devozione.
C'era tutto in quel bacio.

Kami, quindi quello era un bacio vero!
Bakugo non aveva mai dato più di qualche bacio a stampo prima di quel momento e si sentiva sovrastato dalle proprie emozioni.
Il cuore gli rombava nel petto, pulsando in ogni parte del suo corpo; il respiro usciva spezzato, affannoso e interrotto da gemiti; il suo corpo sembrava non rispondere più, schiavo della passione.
Inizialmente, quando aveva posato le proprie labbra su quelle di Kirishima, questi quasi non aveva risposto, poi si era lasciato andare all'istinto, probabilmente aveva captato le sue insicurezze.
Erano molto simili in questo: solo ad Eijiro era permesso vederle e questo spesso portava a risvolti positivi, come in questo caso.
Aveva ragione su quanto sarebbe stato bello sentire quei denti da squalo, pensò distrattamente, mentre affondavano nella carne tenera tra il suo collo e la clavicola.
 

Let's make this last forever

Forever and ever

Let's make this last forever
 

«Sì, dovremmo proprio farla durare per sempre» un sussurro del biondo e stavolta entrambi sapevano che non stava parlando di quella notte, non solo perché il sole stava già sorgendo dietro le tende tirate della finestra di quella camera, silenziosa spettatrice di quel rapporto che stava sbocciando.