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Autore: Legeia    30/01/2022    0 recensioni
In un Presente alternativo, vari conflitti portano alla disgregazione delle nazioni in problemi interni ed esterni. In una si queste, un gruppo di persone di presenta come Agevolatori o Risolutori per le persone o enti su vari ambiti. Tuttavia cè qualcosa di più profondo e intricato che muove i personaggi principali sia tra loro che per i Continenti e le decisioni e scelte sono fondamentali per la questione cardine. Il futuro. P.S. storia scritta anni fa, mai ritoccata e modificata, così come era scritta.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ch 34 "Fammi capire.." fece Lia osservando i barattoli di vetro con dentro vari tipi di marmellata che aveva ottenuto con l'inizio di scambi tra loro e aziende, coltivatori, allevatori e piccoli imprenditori vicini alcuni chilometri. Accordi instaurati ,e con  loro prodotti di vario tipo, fin  nelle cittadine e paesini intorno, così come fattorie e aziende agricole e di allevamento. Si era fatta dare oltre alcuni mei migliori capi di bestiame, prodotti di vario tipo senza intermediari e alcuni di prova, con la promessa di acquisto in caso fossero piaciuti a tutti, pagando il giusto ai proprietari invece di pochi spicci alla tonnellata in caso di prodotti coltivati o lavorati sempre da loro, con cui venivano ricompensati normalmente. Questo aveva garantito un'entrata decente per i proprietari, somme più alte per impiegarle in mezzi, manodopera e maggior impegno in futuri raccolti. E ancora ad invogliarli a mentenere una qualità decente al posto di prodotti chimici sia ancora sulla terra che dentro i frutti per farli maturare o gonfiare chimicamente. non molto legale e dannoso per la salute. Lo aveva sperimentato il tizio che le aveva portato davanti, in un suo incontro sul posto, cesti di prodotti che sembravano troppo perfetti e belli che l'avevano fatta titubare. Andandosene smepre in giro con ogni cosa possibile, non si sapeva mai diceva sempre, aveva dietro, o meglio nel furgone nero, un macchinario di analisi chimico-molecolare che sputava fuori con una mini stampante il risultato di ciò che cèra nell'intruglio nella provetta. Il risultato lo aveva letto lei, lo aveva messo in modo che i tre che le facevano da Ombre leggessero e poi tranquilla andò dall'uomo, che tronfio aveva già accordato il prezzo che lei concedeva per prodotti che voleva prendere.
Aveva già pensato con i Vecchi di creare una fattoria loro ocn prodotti base e affidarsi agli altri nei dintorni,  e quindi da andare a controllare di persona, per ciò che non producevano, e avere molti pro e pochi contro. Se tu dai alle persone il giusto, queste nella maggioranza dei casi saranno di fiducia e fedeli, a meno che no nsiano stronzi come quel tizio lì, che credeva di fare affari iniettando roba nei prodotti per on perdere parti di raccolto e guadagnare facile. i prodotti chimici costavano poco e permettevano, imbrogliando, di dare false apparenze ai prodotti. La cosa non le andò giù, quando comprese di aver fatto centro. Quando dei prodotti di coltivazione sono e appaiono troppo belli, perfetti, lucidi, duri e sodi da sembrare da pubblicità, cè l'inghippo. Lei stessa sapeva che molti coltivatori avevano, se con vicino la propria casa,  la sezione personale e che coltivavano per se i prodotti ma che dall'aspetto sembravano orribili.  Erano quelli che Lia chiamava , ossia piante che non erano nate dai semi che si compravano normalmente di certe aziende che davano frutti sterili o modificati,  da apparire bellissimi se irrorati anche con prodotti pesticidi per evitare perdite. Quei frutti, piantine e altro che invece quella gente coltivava per se erano piante originali e tramandate,  che potevano dare frutti con difetti, forme strane o altro ma avevano il vero sapore e di cibo. E le fregature e la gente che si crede migliore fregandoti, non le andava a genio.
Così aveva prezo un frutto o ortaggio per mano e aveva chiesto ai tre di tenerlo fermo, obbligandolo a mangiare così come erano, infilati in bocca, i mostri che aveva creato e voleva dare da mangiare agli altri. Dopo avergli fatto fare pranzo e cena insieme degni di un crudista igienista, e un discorso..
"Buoni? SAni? salutari? Non ti senti un pò gonfio a forza come le oche per patè? Ragazzi dove ho visto una scena simile?" chiese ai tre che protnamente risposero in coro
"Tre giorni fa. Quando ho infilato lo stesso imbuto nella bocca degli allevatori di oche che introducevano tonnellate di cibo a forza a quegl ianimali finchè il loro fegato non diventava malato per essere adatto per il patè. Sono finiti in ospedale,capo, e hanno il terrore di un mostro e hanno cambiato lavoro. E le oche le ha comprate obbligando i proprietari a non aprire più lager del genere dell'orrore e portandole allo Chateau. Quei tizi adesso hanno chiesto un divieto di avvicinametno per Lei, ma non sapendo chi è, senza testimoni attendibili o altro... è verso ignoti. E pare che alcuni a causa di... un incidente, con un'oca morta che gli è stata sbattuta addosso con forza da Lei, tra l'altro... prendendola per il collo e usandola come randello su quei tizi, perchè morta proprio per il trattamento... abbiano ora la fobia delle oche!" parlando seri ma con un velo di ironia.
"Good!" fece lei, guardando l'uomo sempre più atterrito con pezzi di cibo che gli cadevano dalla bocca "Sai qualè il mio motto? Agisco? Si! Con ogni mezzo per quello in cui credo? SI! Perchè se non noi, allora CHI!?! Chi farà qualcosa? E quindi amico mio, revisioniamo un pò il contratto!"

lo avvisò che voleva ancora trattare con le aziende vicine come lui, ma che se gli veniva in mente di infarcire le piante e i loro frutti con lo schifo, gli avrebbe fatto passare male dei mesi da ricordarselo a vita. Sia per la fregatura che voleva dare, sia per i danni alla salute.
E lui aveva rispsoto che non ne mangiava ma aveva scoperto il trucco online da coltivatori di paesi asiatici e si era fatto trovare prodotti simili da iniettare nel fusto delle piante, ma lui aveva preferitola seconda opzione, dentro il raccolto appena ritirato dai campi. Lia fu così persuasiva nel rimetterlo in riga per suoi futuri accordi, che l'uomo tenne sempre le orecchie leste nella paura che lei, come faceva, appariva a caso a cavallo da sola, o con quei tre o con un mezzo, a controllare a caso la situazione e rovistare ovunque per trovare segni di truffa.

"chiedi pure" fece Milan bevendo il caffè, che non soffiò per raffreddarlo, perchè lei odiava anche l'odore della come chiamava il caffè. e sopportava a colazione che lui lo prendesse per cortesia, ma senza per lui soffiare il fumo verso di lei, di fronte al tavolo rotondo.

"Hai deciso parlando con me da quando sono qui di creare un personaggio fittizio per all'inizio fare scherzi e render equesto posto accattivante e invitante per i tuoi ospiti ed elementi di interesse e ci siamo divertiti ma ora pensi... di renderla reale grazie alle persone riconsocendola tale, che fosse incontrollabile, imprevedibile, incomprensibile e bla bla, da chi cacciamo... e lo vuoi rendere strega, capace di cose straordinarie grazie alle proiezioni e che... sia io a impersonarla? Non cèra la spagnola, la cagna di attrice, ok, ma dicevi che come aspetto ci stava, che doveva farlo?" prendendo la marmellata di pere e cannella dopo aver fatto un lungo controllo a colore, aspetto appena aperto il barattolo, odore.

"va bene che l'hai fatta analizzare e hai fatto fare già che cèri la pastorizzazione del barattolo solo per pulire eventuali germi... la asseggerei anche, ma no nti sembra troppo aver accettato in prova delle partite e averle messe sulle tavole di tutti per avere loro pareri? La provi già tu!"

"E se non sbaglio dici di fidarti, ma non assaggi queste che sono fatte a pochi chilometri di distanza con prodotti decenti e veri, con un rapporto di zucchero tra l'altro molto minore del normale,  mantenedno con le tecniche moderne, la qualità a lungo senza danneggiare il prodotto... una di queste ha il miele invece dello zucchero... prova questa" portando avanti come un pedone di scacchiera un barattolo con un contenuto dal colore castano.

"..." guardandolo qualche istante come indeciso mangiando fette di un prodotto di pasticceria che Lia non conosceva, sapeva solo che era bavarese "ti ringrazio, ma per ora sono a posto. Avrei preferito che... invece di accordi di acquisto in giro, anche se vicini da controllare, avessi preso in considerazione la tua idea con lui, di comprare un'azienda e farla diventare la nostra, di fattoria. nostri prodotti, nostro lavoro, nostre materie iniziali e finali..."

"Ho capito, s enon hanno un'etichetta di aziende famose, e costose, non ti aggradano? Sei così... per davvero?" fece lei offesa "e io  che avevo inteso che ti fidassi... così sembri dare ragione a loro "indicando con il capo gli altri fuori la stanza "qauando dicono che non si fidano di una donna, peggio se civile, pazza e con idee fuori di testa..:"

"se fosse stato così non saresti qui..."

"rettifico la tua risposta. Io sono qui perchè A... sono una cavia, volontaria, ma cavia per le nuove tecnologie. B... avevi bisogno di qualcuno che facesse il laovro che spetterebbe a te o a tuo fratello, quello che non si è mai visto, o al gruppetto che ha lasciato fare a tutti il cavolo che volevano. Seriamente, ho visto video e reportage di campi militari eretti da mesi e anni in generale nel mondo, e sono un casino se non cè qualcuno con pugno duro... ma qui era l'apoteosi della..."

"Rilassati. Adesso va ttuto bene, per come sei le cose vengono rispettate e girano ora in modo giusto. sta iniziando a funzionare come un orolgoio svizzero..." fece lui dicendole con le mani di calmarsi e sorridendo

"Milan... non tu, ma loro compresi Jd e gli altri che sono di fatto sotto di te ma sopra gli altri, come dire... sembravano come me. E tu non ti sei accorto? ambizioni fallate, incerto futuro ma restare su ciò che si conosce, incapacità di positività, seguire la corrente, andare avanti per inserzia, credere che solo il lavoro ossia l'azione e il campo di battaglia potessero dare quei momenti di vita......"

"Lia, lo so. Ma come sai, io torno la sera se riesco o sto fuori alcuni giorni. I miei impegni riguardano tutto ciò che è legato al sociale e relazioni pubbliche. Non osno fatto per gestire e amministrare,  e mio fratello lavora per il generale. QUindi non cè mai. Jd e gl ialtri... lo so, avevo affidato a loro le cose, ma come hai detto avevano i loro problemi e hanno deciso di lasciare in pace gli uomini..."

"come scusa?!? lasciare in pace che significa? possono avere tutti i problemi di questo mondo, incapacità di capire che futuro o cosa davvero vogliono, sono più predisposti per avere qualcuno che gli dica cosa fare ma questo non giustifica il casino che cèra qui. Sembrava di essere in un accampamento di rifugiati! LE TENDE... da quanto non le cambiavano che erano rattoppate con toppe a colla? cumuli di confezioni di cibo militare, gli spazi..."

"adesso è risolto e grazie a te..." mentre lei faceva una smorfia di sdegno

"io non ho fatto niente di che, poteva farlo anche unr agazzino delle medie e lo sai. non sto parlando di avere un metodo o modo per..."

"si, so cosa stai per dire. Anche tu sei casinista e tieni le cose a caso quando no nti va, ma hai sempre un metodo di sistemare le cose, dove metterle...  a loro bastava avere una direzione e delle regole scritte. Ora le hanno, devono solo comprendere tutti appieno il perchè e in che senso sono importanti le leggi e le regole come dici sempre, e... non farti incazzare. Io ho trovato divertente la punizione che hai dato ma Dorde no, ha affermato che fosse troppo... estrema..." vedendola fare un verso di disapprovazione "io e te ci divertiamo parecchio nell'elaborare schemi e piani per i miei impegni sociali. Abbiamo anche progettato di far credere ad alcuni determinate cose,  e sono state piacevoli le serate in cui mi hai acconsentito ad averti nella festa come Padrona della casa in abiti..."

"Anche questa cosa. per carità, gli abiti sono davvero belli e ben fatti, ma io no ncredo di essere quella più indicata per portarli. Non riesco a dare una definizione a me stessa, vedo l'altra attraverso lo specchio ma non che forma ha,  definitiva e cosa è... mi sento come, mh, fuori persona con quelli indosso. Ho accettato perchè volevi qualcuno di cui ti fidavi, che consocesse abbastanza la storie e basi per i periodi,  e l'amore per gl iabiti antichi,  uniti alle tue feste a tema, per migliorare l'impatto con quella gente. Perchè tu offrissi ciò che è l'altra faccia di questa oeganizzazione... Ma qualsiasi epoca sia, non credo affatto di esserne capace. Mi hai fatta vestire da matrona romana, alludendo che fossi la moglie di Giulio Cesare..." come colpevolizzandolo

"AH AH Ah, andiamo! con i capelli al naturale, montare solo l'acconcitura è stato facile. Gli abiti erano delle migliori stoffe e lavorazioni sartoriali. Ti sei comportata davvero bene e gli elementi che hai introdotto come svago definiti in cinque fasi, è stato grandioso. Non ti vedi come matrona? o forse ti sei risentita perchè la matrona di norma era una donna sposata, che avesse dato figli a Roma oltre che al pater familias,  e avesse una posizione sociale da essere indicata con quel titolo? Cosa non ti è piaciuto? Che una come te fosse definita matrona senza aver mai avuto di quello? o perchè ti ho chiesto di controllare e gestire l'andamento della festa? O perchè sei offesa dal fatto che la moglie di  Cesare è definita la famosa cornuta romana per  un'egiziana che, grande quanto è stata su molte cose Cleo, è rimasta nell'olimpo della storia al posto suo, mentre era derisa per Cesarione? So che ti incavoli con l'idea dei tradimenti, ma non perchè ti fanno arrabbiare questi... ma perchè chi tradisce aveva fatto una promessa di findanzamento prima davanti a familiari e amici,e poi sposandosi, a testimoni, prete o sindaco, parenti e consocenti e Dio, nel caso. Chi fa promesse dovrebbe mantenerle. E per questo ti rispetto, credere come me nel valore di onore e parola data non è da tutti i giorni e ti arrabbi quando ci osno persone che dicono
"Si, tante belle cose, ma non è colpa mia se mi sento a disagio, peggio in mezzo ad altri atteggiandomi da sicura di me e superiore... puoi dire tutto ciò che vuoi, ma... mentre li indosso, mi guardo allo specchio... non posso fare a meno di chiedermi chi è lei, se quell'abito è qualcosa con cui si può... mi sono accorta che non sono brava a fingere e recitare..."

"aspetta, chiariamo la cosa. tu non sei brava a recitare... ciò che non è te!Non fa parte di te! la prova che hai fatto ieri davanti la spagnola, per mostrarle con il tipo di abiti e il modo di fare, come doveva di essere Veròna... "

Lasciò il resto non detto, mentre veniva servito con il resto della colazione che a lui piaceva. Ogni giorno un tipo diverso da ogni parte del mondo o cosa gli andava di mangiare la mattina successiva. Avevano un bravo pasticcere che era più meritevole per Lia. Quel cuoco non le andava a genio. Cèra qualcosa in ciò che prepava che la disturbava  e Milan non mangiando con gli uomini o ciò che gli uomini trovavano pronto, non poteva capire. Ma lei li aveva assaggiati e le sembrava a volte ciò che mangiava prima. Ma perchè le sembrava la stessa cosa? E così menter Milan mangiava come in quelle colazioni cibo solo per lui, che sembrava sapere di prodotto buono e ben fatto, nel refettorio gli uomini mangiavano cosa era in menù. Lia si disse di controllare delle cose. Cercando anche di sviare la conversazione, senza riuscirci, perchè Milan in attesa di una replica la vide con la testa altrove e rimbrottò.

"COmè quella canzone che ti piace? I giorni sfocano in uno solo. e i miei occhi canticchiano cose che non ho mai fatto. come era poi...non è stato mai abbastanza, ma ho fatto del mio meglio. delle navi vagano dentro di me, mi sembra fosse il testo,e  alcune hanno dei nomi ma la maggior parte no, se ne trovi una per favore fammi sapere quale pezzo ho perso. guarisci le cicatrici che ho sulla schiena, non ho più bisogno di loro. puoi gettarle via o mantenerle nei tuoi vasetti, i famosi vasetti che in psicologia..."

"si, qualè il punto?"

"... O altri brani che dicono, se ricordo, O...  O ancora, queste sono quelle che ho sentito mentre o le cantavi o sentivi mentre lavoravi a qualcosa. Sono solo sprazzi di brani e pezzi che ho capito ma mi hanno colpito. E quindi mi domando, come puoi sapere chi sei,  se temi di andare avanti in questa ricerca? tu ancora, qui, hai le insicurezze e paure che loro ti hanno messo, sei un guazzabuglio di pezzi che hai messo insieme alla buona,  nel vano tentativo di accettazione che invece non hai trovato. la tua stessa famiglia ogni giorno per ogni cosa ti diceva e faceva capire che non eri come volevano che fossi. e altri fuori dalla famiglia, a cui avevi dato speranza mentre i genitori ti dicevano che la gente faceva schifo anche se loro erano esagerati da non crederci, e tu invece credevi nel mondo. E il mondo ti ha trattata a pesci in faccia uguale. E lo dico perchè ancora adesso sei arrabbiata con Zay e Ric per il discorso sul mondo,  a cui avevi dato delle possibilità credendo che solo eremiti e orsi i tuoi , e che vi fosse del buono fuori... avevi sognato di diventare maggiorenne per non essere incatenata a casa con solo loro,  perchè la gente fa schifo e la sera non si esce, cè un orario a cui loro non vanno fuori tranne che per le feste o religione. E tu che avevi ambito quel che cèra fuori la tua finestra,... ma non era altro che la stessa cosa.E quei due che ti hanno rimproverata di aver pensato ciò mentre a detta loro bastava stare nel proprio orticello mentre tu non accettavi.... Tu che desideravi che il mondo divensse come volevi che fosse, mche brillasse di luce e non di ombra, ove le persone erano tali e di un'umanità che rischiarava le tenebre del passato de dell'animalità...dove le cose giuste e buone fossero importanti senza problemi, dove l'amore, il tuo concetto di Amore, perduto fosse ritrovato e accolto. Dove avresti respirato l'aria perfetta del mondo novo e avresti sceso la buca della tua tomba con il sorriso e persone a cui eri nel cuore, così come loro in te, e avresti dormito in un mondo pacifico per sempre, sia materiale che spirituale..."

"Mhph... io ormai non credo più in ninete e ancora ora non ho.. un'ancora, qualcosa a cui tenermi a questo mondo. Ci osno persone che l'hanno, come... come per simbolismo un oggetto prezioso di chi hanno nel cuore che ricorda loro cosa e perchè sono legati a questo mondo. Ma non io, e anche adesso attendo quel giorno di andarmene, ma so bene lascerò comunque addormentandomi, il modno schifoso come era e sarà... la tua speranza di vedere il Cambiamento in questa vita... non servo io per dirti che non avverrà. E se tu e tuo fratello volete giugnere alla risposta per la Continuità che non sia la scienza, sicuri che appena morti dopo un rito e cerimonia che vi propinano in quelle riunioni... Ah!, se penso che ci credete mi viene il nervoso! NOn ritornerete ne nel vostro corpo  e ne in altri, fatevi una ragione. Non come la promessa che vi è stata fatta. Soldi, favori e altre stronzate che fate e date per promesse fallimentari... non esisterà una continuità che vi riporterà quasi subito indietro dalla morte per continaure questo lavoro e vivere per sempre! Ve lo rivelano ed eseguono per voi? E' dall'alba dei tempi, ancor di più dai famosi egiziani con i loro libri sacri, che si cerca di farlo, inutilmente pare... voi dite di no! Vorrei che la smetteste ma... capisco che non potete. Che devo fare? Non posso fare e dire niente, per ora, se non augurarmi che cambiate ideavoi. Avete voi tra le mani un pezzo prezioso che non volete vedere. Devo per forza incazzarmi e mostrarvi che potrei essere io stessa Dio con cil che abbiamo noi qui, per farvi capire? Io non ho più fiducia in nessuno, non mi aspetto ne ambisco a ciò che chiamano miracoli... non provo affetti o simili come tutti quanti normalmente, non ho ambizioni e desideri come gl ialtri per le stronzate che hannoper cui farebbero ogni cosa... ma sono stanca di stare zitta. Ho voluto vedere che accadeva cambiando le carte in tavola e sembra che ora con Lei al mio posto siano tutti più felici... mentre io non riesco a stare e desidero come sempre, come una necessità... andarmene e perdere ciò che ho di materiale..." con una smorfia...

" Ma questo non significa che qui tu sia come là, ciò che hai abbandonato. CHe hai donato a qualcuno che no naveva niente e ti somigliava vagamente di fisico,  a cui hai fatto fare la plastica e insegnato cose era necessario per sostituirti. Si, hai temuto che potesse capire che la voce non fosse la stessa anche con la scusa dell'esplosione, modi di fare... ma ti sei sentita meglio nel pensare che avevi fatto il tuo. A lei, a cui hai dato ciò che avevi e non era per te e a loro, che così non ti odiano per . Hanno il sostituto, visto che, come parole tue,  che no neri come volevano, tanta differenza non cèra... sei rotta, a pezzi, frantumata come un ospecchio, lo capisco, ma se continui a vederti come non meritevole delle cose e che perfino gli abiti che ti permetto di indossare,  non meritevano te... ma quando ti sei vestita con quell'abito da uomo ma rifinito su di te, che usavi per te, aggiungedo oggetti e impersonando un essere che dalla tua immaginazione aveva preso vita, la base di Veròna,  potendo diventare reale se considerato tale dalla gente... so che non era recitare, quella eri tu. Infondo, io stesso ho detto che ho modellato Veròna su di te,  perchè era divertente vederti in modo diverso e meno ciò che ti hanno resa. Quanto ce la siamo spassata con la Padrona della casa antica che ritorna in determinate notti, quante ne abbiamo fatte..:" rise ricordando le farse fatte con la gente a cui davano compiti che tirava roba o azionava determinati meccanismi rendendo magica la situazione "Ma quella che ho visto ieri, scostando la spagnola e agendo con forza, tranquillità, spavalderia, arroganza e superiorità. come padronanza... comè che dici? Sembra che tizio abbia il mondo in mano? Ecco, questo è ciò che ho visto. E mi ha portato a decidere fermamente che l'altra tua faccia è veròna..."

Lia rimase a fissarlo aggrottando le sopracciglia, senza dire niente e ne mangiare.

"... ormai io sono sicuro che non ho solo preso in prestito una parte di te perchè divenisse un personaggio utilizzabile. Veròna è parte di te, l'altra faccia della tua medaglia, è una parte che poteva anche essere... te! COn la morte della Lia precedente, o meglio dando la tua identità ad un'altra persona, hai gettato le basi per divenire un'altra. Ma anche se sei qui da poco, ancora sei frammentata nelle tue fratture della personalità, non riuscendo a comporti in una finale,d efinitiva, che dica a te stessa dall'altra parte dello specchio . Finora ti ho sentita dire solamente a quel ritratto di quel film di animazione come madre del trovatello tra gorilla, ti sei riconosciuta in quella e quella soltanto... e ammetto che la somiglianza è veramente impressionante come se avesse disegnato te... ma non indossato un abito, non nelle foto delle serate a cui ti ho chiesto di partecipare per aiutami. Forse i ritratti, ma ti ho sentita dire che quei sorrisi, quelle espressioni, quella...strafottenza, mi sembra che hai usato, nel definire la persona fra le tue mani resa in olio su tela da un artista... fossero un messaggio per chi ti guardava sulla tela. E non riesci ancora a riconsocerti, anche con un abito che dal primo momento hai detto . Ma agisci, ti muovi, minacci, ti imponi con tutta la tua personalità ovuqnue e con chiunque, ma quando si tratta di parlare e vedere te dal di fuori, panico totale. Quegli abiti non meritano altri che qaulcuno che meriti di portarli. Che non sia solo un corpo per tenerli su ed esaltarli. Ci vuole più di questo come invece si crede là fuori..."

"e per te..." fece lei con spudorata presa in giro con un sorrisetto "anche tu, devi contarti, paghi certe donne perchè siano l'esaltazione... di te, davanti gli altri... loro sono un riempimento decorativo di certi abiti, moderni, ma sono questo..."

"Ah non prendermi in giro! io le pago per l'apparenza che piace alla gente, ma sai anche che io stesso voglio certe cose in un determinato modo. Loro osno un investimento, mi permettono di avere punti in più agli occhi degl ialtri portando qualcosa che li abbagli..."

"Ah! così si dice, ora... ti piacciono le pesche da esposizione come in giappone?"

"ok, basta parlare di pesche..." scoppiando con lei a ridere per il modo scherzoso con cui chiamavano le gnocche da sbombolare "non volevo dire parole poco adatte alla colazione, ma credo tu abbia capito il perche, del mio scegliere loro per colpire la gente solo con l'aspetto, metnre ho chiesto a te dandoti in mano determinate cose, perchè mi aiuti. Sono totalemtne diverse e discordanti. Gli abiti che indossi della collezione non li farei indossare a loro perchè sarebbero ancora di più, su di loro, indice di..."

"quello che sono! sono quel genere di donna che non importa cosa fai mettere loro, sono in grado di straripare di una cosa. E le guardi, non importa dove e come, cosa hanno indosso e dici solo So che questa cosa è inclusa nel pacchetto delle tue ragazze, ma è innegabile che loro siano più capaci di me di indossare anche quegli stessi abiti antichi e risultare bene come le attrici nei film. Dimmi un' attrice che facesse pena come personaggio storico in generale... "

"E quindi...?"

"non vuoi arrivarci, non che non ci arrivi... mi sono sempre chiesta da bambina se come dicevano gli adulti l'abito faceva la donna. Nel senso che mi rimproveravano ogni attimo affermando che una bambina era fina, educata ma al livello di film dei secoli scorsi per dirci, come le damine, sempre sorridente, dolce nella voce come zucchero, silenziosa e brava in tutto ciò che era femminile. E seppure bambina fino ai dodici anni, dovevo saper portare gl iabiti che avevo indosso ed essere ciò che avevo indosso. Che non dimostravo femminilità e simili... ecco perchè ho dubbi sul fatto che io possa e meriti quel tipo di abiti. Puoi dire quel che vuoi, non lo hai vissuto sulla tua pelle. Avrai sopportato commenti nella controparte maschile, ma non puoi capire la parte che ho subito io,  e cosa significava per me mettere un abitino o una gonna se tutti, tutti, mi dicevano di fare questo, dovresti esser così, colì, mi riprendevano tutti perchè ero me stessa e bambina,  e non come le mummie splendide e da ammirare,  come le chiamavo che semrbavano imbalsamate e finte da vomitare. perfino le persone peggiori dentro, sporche, riuscivano ad apparire candide come spose. Anche se, se sono le spose degli ultimi decenni di bianco, candido, intonso non cè niente..." fece lei con un sorriso di sfida.

"Quindi anche qui ti penti di aver indossato qualcosa,  pensando che mai potresi saperlo portare? E che le ragazze che uso come accompagnatrici sarebbero meglio perchè, non so, come un profumo, emanano femmiinlità, quella stessa che gli abiti stessi chiedono? "       

"Ah un'altra cosa" sviando il discorso di botto lasciandolo spiazzato "mi spieghi perchè continui a dire riguardo gli schezi che facciamo, Veròna e il resto... essendo italiana, sono quella adatta. Come mai?"

"Semplice bimba, non puoi saperlo ma negli altri paesi cè una sorta di... come dire... leggenda sull'italia e i suoi abitanti. Da piccolo così come più avanti nelle biblioteche,  e seguendo programmi specifici, ho sentito e letto di ogni sul tuo paese e voi italiani... non hai idea di come viene indicato il tuo paese. Libri su personaggi storici, arte e letteratura, eventi. e poi storie d'amore che vengono scritte e raccontate, i fantasmi... non puoi sapere cosa ho letto e seguito sia nel mio paese prima che man mano..."

"mh..."

"... Mistero, aura magica, descritti con un sapore che fa venire voglia di correre tra voi. Per non parlare poi del cibo italiano e le tradizioni, il calore e i comportamenti differenti da altri paesi per l'accoglienza... il modo di vivere da Roma in giù... come un romanzo nel quale ti senti di  cadere. Ho visitato i ltuo paese in tempi normali, e ho molti libri nella tua lingua che parlavano di..."

"fammi indovinare, levando l'arte e la storia, oltre personaggi specifici, hai montagne di libri di fantasmi, misteri, leggende, streghe e questioni magiche che ancora oggi esistono... corretto?"

"Andiamo, bimba.. voglio dire..."

"si, si, ho capito... però sto pensando anche che... devi essere deluso. parecchio. Per aver trovato invece me e non qualcuno, maschio o femmina, che portasse con se la magia e il mistero dell'italia... magari che richiamasse poesia e grandiosità dell'arte famosa nel monod...."

"dovrei essere io a dare la risposta, ricordo solo quanto si parlava dell'italia e imamgini delle città più famose e definite magiche. Scorci di un mondo lontano da quello che conoscevo, le leggende sui fantasmi più famosi e meno,  in giro per il tuo paese, le leggende ma anche le storie vere, storiche, di persone avvenimenti di ogni parte del..."

"e quindi che ti aspettavi mettendo piede in italia e incontrando italiani?" bevendo il suo tè

"Semplicemente respirare quelle sensazioni che provavo dalla tv e libri. SAi, come quando la gente stravede per storie ispirate o immerse in periodi storici e sogna di vivere momenti come quelli solo per la bellezza e ottimo lavoro impresso in quei lavori. i periodi italiani più famosi che la gente adora usare e parlare... mi ricordo tantissimo quei mometni davanti la televisione o a leggere quei libri dove vivevano nella mia metne seguendo, streghe, donne, elementi di quell'epoca che per chi non li ha vissuti... o le persone dei ritratti, con quegli abiti e accontiature ormai strane che però avevano una storia che descrivevano....come dire,  interessanti e immersivi. Sfavillanti e ricchi di mistero. Poi ho partecipato a feste e incontri di vario genere per  i miei, sai, impegni... e mi sono accorto che sebbene fosser ben preparati e con ottimi abiti, ci voleva più che l'apparenza per godersi momenti appieno dove..."

"Ah, i tuoi famosi , e immagino che lo stesso ambientino che ho notato alle tue feste fosse molto, molto più pregno di ..." fece lei posando la tazza con entrambe le mani con aria disgustata.

"Coa cè... ancora arrabbiata perchè dove abbiamo ambientato le mie feste, veneziane, anni trenta, vittoriane, guerra indipendenza, romani e greci e via dicendo... a proposito dobbiamo decidere quali edifici comprare per avere il pieno controllo di tutto, vi erano stanze gestite da Madame e la attività. Sei stata chiara. Se mi aiutavi, niente gente che saltellava in quel senso nei corridoi o in qualche angolo,  fingendo che con abiti da festa non si capisse niente. sono già felice che non hai preso a pedale quelle... come le hai definite?..."

"chiappe mollicce color mozzarella e piene di brufoli..." fece lei mostrando lo sdegno

"Ok..." cercando di non ridere "posso capire che trovarti a passare per controllare gli ambienti, vedere un tizio che faceva roba con un'altra ospite, mostrando il didietro per ovvie ragione, ti abbia fatta arrabbiare. E sono felice che tu abbia mostrato sicurezza, dignità, professionalità e un'alta forma di capacità vista la situazione... insomma, non lo hai preso a pedate su quel... didietro e sfuriando come avrebbe fatto qualsiasi altro nuovo soggetto al tuo posto."

"Aspetta mi stai dicendo... cosa?"

"diciamo che in passato mi ero affidato a professionisti, così si definivano, del settore organizzativo per feste, ricevimenti e simili... quelli che definiresti migliori, per intenderci, da cui ti aspetti quel che hai fatto tu... invece una donna incaricata ha urlato istericamente per le nudità. Un uomo successivamente in un'alta festa ha buttato fuori le persone incriminate, e uno dei camerieri è stato sorpreso a filmare la scena da un altro orgenizzatore, che ha prontamente chiamato la polizia per denunciare una atto di violazioe della privacy con caricamento online facendo giungere in piena festa la cavalleria.... che fatica trovare gente seria..." sbuffò indignato

"che semplicemente resta composta e provvede in modi tranquilli e lesti a trovar euna soluzione,  che non produca attenzione e fastidio per la festa e ospiti, e non mostri di più l'incidente...? che dovevo fare! non guardavo le mozzarelle avariate maculate di scuro e rosso e ho dovuto far prendere una bottiglia di champagne, con annessi bicchieri e una cameriera"

"che con tuo intervento per far credere di togliere loro da fastidi, non  che lo fossero loro, li ha condotti in uan delle stanze gestite da Madame...? recitando come se foste tutti d'accordo con cosa facevano e quasi premiarli?" si sovrappose ridendo

"... posso agire da me in altre situazioni, noncon quella gente se è tua ospite! Ho dovuto forzare un sorriso di complicità e complimenti... che roba!" fece Lia nervosa mettendosi a girare tra loro i barattoli di marmellata come se cercasse di metterli in un ordine, visibilmente fuori di se ma cercando di calmarsi.

"E ...ok..." fece lui dovendo prendere un tovagliolo per nascondere le risa dicendo che era ancora rimasto alle mozzarelle avariate "stavo dicendo... ho riso invece per il comportamento più posato e paziente, che non imamginavo potessi reggere così tanto, a quelli che ti fermavano in continuazione chiedendoti di essere la loro accompagnatrice. Alcuni erano persoanggi interessanti, posso giurartelo e seri, almeno per il tipo di persone che potresti ascoltare, e...Alla gente che ti conosce emolti nostri clienti sono fedeli e contenti di avere qualcuno che liascolta come fai tu, come se valessero senza giudicarli, ma anche tu..."

"stai ancora tentando di dirmi qualcosa di quel tipo?" fece lei chiedendo ai camerieri di portarle della cannella come faceva sempre

"dove la devi mettere?" le chiese dubbioso "comunque non è un argomento che per te è tabù, parliamo delle mie, perchè non dirti chi tra quelli che gentilmente e garbatamente rifiuti, potresti..."

"Milan..:! Annamo!..." fece lei spazientita dopo aver messo da ogni barattolo un cucchiaio di marmellata sul piattino davanti e averci spruzzato sopra una dose di cannella in polvere.

"Ah, stai provando il gusto come quelle già pronte con la cannella... resto in dubbio però sui stuoi esperimenti.... non capisco molte parole in... slang, della tua lingua, ma ho capito che non ti va la discussione. ma lascia che ti dica. Tu sei la stessa che hai detto , e di testa dura come dice Alaric, hai provato cosa si prova a fare ciò che normalemtne non si farebbe. Hai provato perfino a capire che significa pugnalare e colpire con un'arma qualcuno di vivo a parte i manichini militari da addestramento,  per verificare se il concetto del fosse vero. Si, lo hai fatto verso membri di organizzazioni di contrabbando con una lista di capi di imputazione dalla loro nascita al momento in cui li hai presi, e presentandoti in tempo mentre i nostri facevano cazzate, ma trovo strano che chi non prova niente come dici su varie cose,  e vuole capire cosa ci si sente, abbia deciso da Rò, non da un certo momento, da lui in poi,  di seguire cosa senti dentro e bloccarti a un soggetto neutro..."

"..." Lia di voltò verso i camerieri che stavano indaffarati alle spalle di entrambe sui loro carrelli portavivande e tavolini,  dove avevano preparato cosa potesse servire,  e con un cenno del mento verso la porta, fece intendere di uscire.

"... anche questo è strano... da quando in qua, anche con loro in giro, preferisci che restiamo soli a discutere..." iniziò lui dubbioso ma lei con una mano lo fermò

"loro sono gli unici di cui non ho elementi o prove sul fatto che ascoltando, eh, hanno le orecchie... parlano di quel che dici o diciamo in generale in qualsiasi modo e..."

"loro sono diplomati alle migliori scuole inglesi e americane di..."

"si, sono maggiordomi e professionisti con certificati e preparazione. Ma sono persone, Milan... non è che non mi fidi, ma da quando ho sentito con le mie orecchie molti degli uomini discutere su di me ed etichettarmi, non voglio più parlare davanti altri... preferisco tornare a farlo nelle tue stanze o qui si, ma senza nessuno... "

"qualcosa non va?"

"Non so, volevano farmi dispetti raggiungendo in qualche modo la zona del tetto sopra le nostre stanze,  dove stendo i miei panni, quindi una zona privata, visto che le cameriere per te stendono sopra la tua ala, io faccio da me sulla mia, per rubarmi slip e altro per scherzo o come disse uno negli spogliatori, per vedere se ero maschio o femmina..." inclindando di poco la testa e serrando i denti come quando era arrabbiata

"mph! ...Scusa, è solo che..."

"l'idea come è nata? non so, chiediamolo a quella faccia da becco d'uccello di Alaric,  che racconta frottole e gli scemi beati a bersi tutto! Con in fatto che sa che io..."

"Anche se lui sa cose tue private, e perdonami se l odico, penso lo faccia perchè hai proibito a lui ed altri di far entrare le loro...amiche, chiamiamole così, di fiducia... e gli hai detto che se no nsono controllate in ogni dove,  anche negli esami clinici non accettavi nessuno qui... gli hai tolto la festa, posso definirla in questo modo. E si è risentito. Ah, e hai sbeffeggiato  i suoi gusti..."

"quali gusti! Lui va con tutti ciò che ha tette e.... pesca... naturali o meno! basta che lo accettano! Ho visto io provarci con un gruppetto che facevano entrare, lui e la sua cricca e tu muto, senza dire niente, tanto che vuo iche sia qui, solo  il nucleo dell'organizzione, e provare a far abboccare in modi penosi tutte quante finchè una non cè stata... e li chiami gusti? Se avesse gusti, tanto di cappello! Ma qualsiasi basta che...ah, lascia stare! Mi ha fatto sol oschifo ciò che sai delle..:"

"Si, trovi disgustoso il concetto delle prostitute che passano da un uomo all'altro senza sapere se sono debitamente preparate a ogni protezione e considerazione del rischio. Posso capirlo, ma quelle..."

"ALT! le tue amichette so bene che sono d'alto livello e sia tramite Madame che conoscendole tu, sono sempre controllate e a prova di dubbio. Anche se comuqnue passano da un uomo all'altro uguale...E non ti ho mai detto niente. Ma quelle che io chiamo di disponibilità ampia, quindi non oltre un certo range di prezzo, che loro trattano, sono ben lungi dall'essere..:"

"Calmati. Ogni uomo ogni mese è controllato e testato. Se vi fossero problemi di vario tipo, anche derivanti da situazioni sessuali, lo sapremmo subito e prenderemmo provvedimenti. Ma finora i ragazzi, tranne rari casi dove hanno preso roba curabile, non è..:"

"vedi perchè qui era un porcilaio?!? Ti va bene che prendano certe robe, tanto sono curabili, e bon così?"

"Cosa devo dirti? tolgo agli uomini un passatempo o sfogo come lo chiami tu? Cosa devo...?"

"Cambiamo le regole" fece seria finchè non le prese un colpo di tosse, con un'espressione di dolore e iniziò a fare dei colpi di bronchi come per liberarsi, per poi respirare profondamente

"Prima di ocntinuare il discorso, trovo assurdo che tu non ti curi di niente, più..." le disse lui alzandosi e andando in un mobile dove venivano riposti il necessario per le colazioni dopo esser stati puliti in cucina. Tovaglie, tovaglioli, posate extra, accessori vari e un cassetto in alto da dove lui prese due oggetti. "non mi interessa ciò che pensi. Le nanomacchine di quell'uomo che è morto ci servono per studiarle, visto che non è rimasto nulla di sua mano scritto o files per capire le loro potenzialità. E come fare per replicarle se non vederle attive... anche se sono di tipologia diversa in un'unica inizione, e quindi capaci nei loro diversi settori di operazioni diverse... ti hanno, insomma, tolto il dolore. Hanno migliorato molte cose,  ma sembra non ci siano loro interessi su questo problema. Quindi o non sono programmate per tutto o riconsocere determinate cose o non ci sono quelle specifichePerchè non ti curi?"

"Lo hai già detto!" fece lei con altri due colpi di bronchi e la faccia di una come se le stessero scavando il petto "a parte che come la mia malattia ci osno abituata. Inverno,estate, primavera, autunno... cè smepre questo dolore e questo fatidio al petto,  e non se ne va e fa molto male ma se curo questa roba, non sapremo se davvero loro non lo hanno individuato, il problema intendo, o se non ci sono settori di micro robot per questa operazione. Aumentano o diminuiscono valori, ormoni, stimolazione cellulare per la cicatrizzazione o le emorragie, aggrediscono come avete visto in atrli pazienti perfino le cellule malate o virus o... non è possibile dire il test completo e veritiero se io mi curo normalmente. Per ora va bene così, non osno militare come dite tutti, non devo fare maratone tranne l'allenamento per essere almeno preparata per proteggermi da sola, non sono un elemento sul campo che deve avere ogni organo a posto... qualè il problema? Aspettiamo un altro pò e vediamo..." allungando la mano per prendere uno dei due oggetti, una sorta di pochette che aperta, fece saltar fuori un pacchetto in legno in sigarette e un bocchino a due pezzi che unì. Dopo aver preparato il bocchino da donna anni trenta e aver inflilato la sigaretta, Milan aprì con uno scatto il particolare zippo che raffigurava un  drago, non cinese ma europeo. Il coperchio dello zippo era la testa ma contenente solo la parte superiore mentre la mascella era rimasta nelle incisioni del corpo mostrando così ocn la fiamma accesso come l'essere avesse la bocca aperta con il fuoco vivo che vi usciva. Come epr tante collezioni, lui aveva anche la passione per gli zippo particolari o di pregio.

"..." accendendo la sigaretta "oggi usi il bocchino? Di solito preferisci tenerla fra le dita. Sono contento che questa cosa ti abbia preso e ti sia interessata per curarti in maniera debole... non credo che queste sigarette curative che usiamo ti aiutino molto, visto che non è cambiato niente, ma secondo il dottore quando usi le varie tipologie, qualche aiuto lo ottieni e che puoi continuare. Vorrei solo che non..."

"POssiamo andare avanti col discorso? So già cosa vuoi dirmi e sicneramente per roa mi va bene così. Mi aiuta anche a concentrarmi meglio,  sai? Osservarla metnre brucia e si consuma e usarla come ancoraggio per dissociarmi e andare a prendere a botte la feccia chi si è fatta la vita tranquilla, hanno ottenuto cose... e io ero nella merda. E vi sprofondavo. E a nessuno veniva un rimorso, nessuna coscienza, un pentimento... e loro tranquilli ad avere successi, fare le cose base che avrei voluto fare io, figliare perfino,  crescendo futuri stronzi e peggio facendo i maestrini con il termine amore... ah, il loro concetto di amore! Se solo volessi potrei strappar loro via i figli e far venire grane a questi stronzi che mentre io agonizzavo per colpa degli altri, anche se mea culpa per aver deciso di assecondare questo mondo di merda, e loro... felici, sorridenti, che se la tiravano con gli altri perchè avevano raggiunto delle mete e per la società erano meglio di me. Che vivevano le poche cose che desideravo e io niente! Sempre a mangiare le solite brodaglie, vedndo i miei fratelli o la famiglai di quella stronza che per tutta la vita ha fatto cosa voleva, se ne fotteva di tutti e tutti a non dirle niente mentre colpevolizzavano me di tutto dicendomi "

"Ho capito di chi parli..." tornando a sedersi mentre lei smetteva di parlare, fumava e tratteneva il tempo che usava sempre perchè i principi in quella sigaretta speciale restassero nel profondo "ma se usi le sigarette come ancoraggio..."

"quella stronza come quella feccia facevano cosa volevano. Letteralmente. A me i miei urlavano contro con astio schifandomi per dei No, accusandomi di fare io ciò che volevo. Io, sempre in casa perchè avevano le cazzate, sempre sola, sempre dispiaciuta e tenuta legata dall'amore del cazzo. E loro a vivere la loro vita passando però dei buoni. Ma lei, lei è come era una stronza che ha sempre fatto le peggio porcate, dal prendere il motorino e scappare a chilometri in altre città perfare cosa... non si può sapere, ad avere così stanti maschi come fidanzati che dire che se li è passati tutti è troppo ma non molto... e poi quando non trovava un fesso, ne ha visto un oscemo più degli altri e tac! incinta! Quella feccia lì! Quella che una volta da bambine mi aveva detto che mi regalava un giocattolo, che a me regalavano sempre roba da cinesate o giusto per il pensiero, e poi la stronza merdosa che è, perchè non è cambiata, è andata dalla mia familia, nonni e genitori, a dire che avevo rubato.... stesse cose che tutti nelle scuole hanno fatto, e senza sentire me, senza volere prove o niente, bam! sei stronza, ladra, feccia, colpevole. E ha figli, non uno, figli... e così come quegli stronzi. AH, sarebbe bellissimo prendere a tutti loro i figli del cazzo,  che la gente considera i loro mini Me, e darli ad altri così che siano cresciuti senza mai, mai, sapere chi erano i loro merdosi parenti. E io davanti a loro a ridere e dirgli e il vostro diritto, stronzata, di genitorialità è stata lesa da me? Moi ! E loro ad urlare che si, ero stata io perchè in quel mondo che ho creato io ho potere, per una volta posso guardarli in faccia e ridere... ridere,ridere,ridere come un figlio di n'a mignotta! che a me favevano i gradassi e poi... non lo hanno fatto più, qualche giorno fa"... facendo cadere con un colpetto dell'indice la cenere "e ridere ancora e da stronza, dicendo loro che sono io ora ad avere forza e potere per no farmi più pestare la testa. Che io, ero io, che ballavo sopra di loro, e fino alla loro tomba, là sopra, sulla terra a pestare i fiori e dire Avere il potere di alzarmi ed essere io forte e con potere... Io a buttare a terra la gente e farla sentire niente... "

"ma questo in uno dei mondi che hai creato... non nella realtà! perchè sai che s elo facessi solo per sfizio, non essendo da te... saresti come loro. Eppure qualcosa vuoi combinarglielo..."

"Chi lo sa....! Quando non sarò ispirata dal volerli veder soffrire come dannati all'inferno..." rilasciando dopo un tot di secondi il fumo "EH! MI viene in mente quando nel gruppo di Zay o nel suo profilo scrivevo delle cose per farmi due risate. Come la storia del cane. Come molte cose prendevo cosa lei diceva come le pinze e poi le riusavo per giocare con Phib e con chi diceva di avere intorno. E' stato uno spasso l'aver parlato del cane... Gremiolion.... mi è sempre sembrato familiare questo nome ma non so dove o come, ma volevo vedere la faccia chi di leggeva quei testi e capire cosa pensassero del loro giochetto! Una volta Zela e Phib mi dissero che cèra altro dietro,  e il secondo mi disse che era tutto orchestrato dagli stronzi del forum e io per infarcire la cosa ci ho perso del tempom e creare scenari di ogni tipo da farli impallidire! Ah che divertimento vedere le loro beghe rigirate! O come la storia della pietra rossa. Avevo parlato delle Aes sedai a Zay e nella chat di gruppo avevo postato la foto della pietra metnre eravamo tutti e ogni tanto cèra un dialogo a due e appena Phib urlò <è lei! è lei! La mistica pietra magica dal megapotere che bla bla> e io ricordo che rimasi a chiedermi . Non gli ho mai creduto con la storia della pietra, non era possibile che postassi una cosa e sempre lui aveva collegamenti e altre cose. Ma la storia di me, il cane, e le smerdate... ah ah ah!" rise ma malamente si mise a tossire con un suono profondo e raspante, cerecando di riprendere mentre il suono sembrava di qualcuno con problemi grossi. Il suono sembrava di qualcosa di brutto nel suo petto e ogni colpo di tosse finiva come un mantiche bucato che sfiatava in un brutto suono, perfino quando cercava di riprendere fiato a tutti polmoni.

"vacci piano con le risate di petto, ogni volta per un sacco di tempo ti ritrovi con i polmoni in fiamme o se te lo accoltellassero e un rumore soffiante. Per quelle storia chi lo sa, io stesso amo i misteri e certi argomenti, magari..."

"Cambiamo discorso... cosa dicevi prima?" continuando a fumare e preparando una sigaretta nuova mentre tratteneva ad ogni tirata tutto dentro il tot di secondi che aveva deciso.

"prima prima...? OK... INizio ad aver paura come la prenderanno. per i cambiamenti, intendo. Loro non sono te. Tu non hai nessuna pulsione o spinta di niente e con nessuno, ma non loro. Se vieti..."

"Calmati tu, ora!" gli disse alzando la voce,  incronciando le braccia con espressione arrabbiata "non è ho mica detto c he questo posto deve diventare un convento benedettino. Sono già sparati di testa, se gli tolgo gli sfogi o non ne metto di nuovi così poi sono calmi e rilassati, qui diventa un casino. Ho solo detto di cambiare le regole... tu sei grande amico di Madame. Dai tempi d'oro..." disse l'ultima parte velando una risata.

"Per agganciarmi con questo discorso a prima... che hai volutamnete sorvolato al solito, perchè non mantienti i tuoi prositi.. ricordi ... siamo amici, vero? E gli amici parlano di tutto e danno anche consigli. Ci sono cose che hai detto da Zay e Ric a noi,  e cosa hai detto solo perchè hai capito che alla gente piace sentirle dire... una di queste era il concetto che dicono in molti del . Ma tu hai mentito a quei due e quando hai preso in giro alcuni a cui hai inteso il messaggio. Tu non provi niente, non puoi provare niente di quello e ne avere anche solo un'esperienza. OK, lo dico chiaramente. Hai allontanato soggetti secondo me, che conoscno..."

"couff , coff..." fingendo un colpo di tosse ma er aun modo suo di dire che non era così

"... li conosco a livello lavorativo e da incontri... va bene? AD ogni modo, da quello che so, sono persone interessanti e colte che potresti almeno provare a..."

".... eh..." facendo un verso

"... so che probabilmente non ti vedrò mai come tutte le donne in generale che sospirano, guardano languidamente, come scolarette con il professore belloccio e figo dietro cui si sdilinquiscono e via dicendo. Non sei così, non hai impulsi, desideri e odi..."

"uff... perchè è così difficile per tutti quanti capire che sono così, basta!E anche se provassi ma mai accaduto, non mi interessa...perfino le tue amichette, una donna che fa quel mestiere, perdona il mio dire, che ha un compito, oltre essere un oggetto da presenza, ossia dare ciò che l'uomo vuole... seriamente, donne che fanno questo mestiere a livello professionale d'alto livello che appresso al cliente, non per essere stornza, ma trovo poco professionale ciò. Un professionista di quel settore dovrebbe dare ciò che il cliente paga dividendo piaceri personali da quelli lavorativi. Tranne i soggetti che sono malati da aver bisogno sempre di sesso, quelli li capisco e non posso edire niente...E'... una delle poche professioni dove per me chi fa come loro che sembrano gatte in calore e con gli ormoni alle stelle... valgono davvero? Ok, il loro valore è dato dal mostrare e far percepire in ogni modo e cosa fatto da un punto a cento chilometri, catalizzare gli sguardi e gl ialzabandiera. Ci stà! E' il loro lavoro, sono fighe, hanno corpo e quella che chiamo della donna da monta che vale quanto le si paga. Alzo le mani su questo... ma è appunto cosa emanano per ora fammela mettere così che porta chi ne è atttratto dal... completare ciò che volevnao. Ma se come hai detto fanno cagnara come donne qualunque,  anche con il oslo scopa-amico... non sono professioniste. Le piaci? Può darsi. Sono contente di ... stare con uno come te... togliendo i soldi e cosa ci guadagnano... coff!" fingendo un altro colpo di tosse metnre lui la guardava come per dirle di non prenderlo in giro qanche se sentiva ancora nel suo respiro e i colpi di polpomi per liberarli dei suoni non rassicuranti"... ma trovo disdicevole per una professionista mixare personale e professionale a tal punto da ululare con te... seriamente, non ridere per come lo sto dicendo, e guardami... posso capire questo comportamento da chi ha quella amlattia per cui se no nfa sesso sta male, te ne ho parlato anche per dar loro un lavoro e dignità,  al nostro servizio,  sfogando i loro problemi di salute diciamo... e lì con loro, maschi o femmina posso capire! Sono malati di sesso e devono farlo e venire. Ci stà, chi sono io per giudicare! ma quelle che ti porti dietro sono come un ago metnre cuci a mano che ti è caduto sulla seduta della sedia, non te ne accorgi e ti finisce in verticale denrto proprio la chiappa..." vedendol oscoppiare a ridere. Quando Milan rideva sembrava un bambino

"sei ancora sconvolta per quell'uomo di mezz'età e le sue due sfere degne di un programma sui problemi della pelle... ok, a parte gli scherzi, non guardarmi male... qualè il problema? Si divertono anche loro e..."

"E qui ti sbagli! Se si divertono, perchè pagarle? Non sono malate. Sono contente che tu no nsia un vecchio come ceerti personaggi della politica o ricchi o potenti con cui vanno,  che attizzano solo le malate di soldi e gioielli che... lascia stare! E' stato orribile vedere la verità nelle stanze di Madame da capire come ci si svende per lavoro per uomini che non avrebbero neanche mezza amante per varie cose. Niente contro di loro, ma sembravano pervertiti e ancora oggi mi chiedo come ci si riduca così per fare sesso! Trovo da pazzi come diventi la gente per e desiderio sessuale. E non iniziare! Se io non sento e non voglio, non ho intenzione di avvicinarmi a chiunque, anche amico, solo per la cazzata del . Mai più, l'ho giurato a me stessa, mai più cosa ho provato di orribile con Rò. Se fosse stato per provare o superare i miei terrori, credimi, avrei tranquillamente per come la penso,  cercato un professionista che fosse per me interessante per l'aspetto, come hai detto tu, e pagato. Preferisco pagare in questa lontana ipotesi..."

"con sommo dispiacere di chi vorrebbe essere uno scopa-amico" ridendo di gusto mentre gli vibrava il cellulare sul tavolino dietro "aspetta... no, lascia stare. Devo andare in inghilterra e non ci vedremo che domani, forse, se no n mi libero prima, ma ti prego, raccontami di nuovo la questione dell'accompagnatore..." ridendo

"che gentile... ti stai burlando di me!" fumando dal bocchinotenendolo tra pollice e indice

"Sai che non l o farei, è solo che sei comica, giuro mi viene da ridere, perchè hai modi di fare e parlare che rendono comica anche una cosa seria... ok, sono tornato serio... seriamente, trovo un pò assurdo che tu dica agli altri oppure come hai detto se devi proprio, meglio pagare un professionista..."

"Tu non dovresti ridere delle cose... non da te..."

"non iniziare con ciò che ti dissi il primo giorno come benvenuto,  quando mi dicesti che accettavi come cavia se ti conducevo per mano all'andare via, per come tu lo intendi..." le disse con sguardo eloquente

"Ok... partiamo dalla questione delle tue amichette. Come ti ho detto epr me non sono professioniste se si comportano come adolescenti in preda agli ormoni. Sei pagata bene e accetti di fare anche quel servizio come professionista a cui dai un servizio. Ma se sei ciò che dici di essere e perchè sei pagata, da dove viene la cosa che loro devono.."

"... si, ho capito. Il tuo ragionamento fila, è vero che un professionista in certi mestieri dovrebbe restare nel suo e dare ciò per cui è pagato..."

"ma non dici niente, o meglio, cerchi di sviare la cosa perchè a te, come a tutti gli uomini, piace che la femmina sia soddisfatta, da voi lo indico" facendo gesti con l'indice mentre parlava  "perchè vi fa sentire e ..."

"stai tirando fuori di nuovo certe cose. Se ti seguo, finisco che faccio notte, oggi..." le rise ma si vedeva che era punto sul vivo

"guardati..." rise lei "non riesci a nascondere la questione e ora che sono io a condurre il discorso, ti stai arenando perchè sai che ho ragione. anche tu come ttuti VUOI che la donna non sia professionale a tal punto da fare il suo lavoro senza coinvolgimento. Altrimenti la definiresti solo . E ti rode, perchè per un uomo vedere e sapere che ha fatto qualcosa definita da uomo e che abbia ciò che...."

"..cosa dovrei dirti?" fece lui serio, sporgendosi con la testa verso di lei con gli avambracci sul tavolo

"non voglio niente detto da te. ti sto spiegando ceerte cose... dico solo che vorrei che tu... vedessi le cose meno... coinvolte? non posso capire,  ma comprendo come tu ti senta soddisfatto e... uomo?... se sai che la donna ha... con ciò che hai fatto. Va bene. Il problema è che se la è troppo coinvolta e cè questo, come andrà a finire più avanti se le viene in testa di pensare che è qualcosa di più di una lavoratrice di qualità per te e non altro? Voglio dire..."

"Hai paura che possano andare oltre, innamorarsi, sentirsi appagate e ... va bene, ti ho sentita e capita.Hai paura che possano spingermi a portarle qui o nelle mie stanze, che sentano e vedano cose... ho afferrato. Nonsono così debole per una donna, sai?"

"si per le cose mistiche-coff coff" fece lei portandosi veloce il bocchino alle labbra celando però il sorriso di scherno che balenava, menter lui contuinuava accigliato

E comunque comprendo che ci tieni a tenere le cose lontane dalla gente in generale per sicurezza... tutto ciò che hai sempre detto è corretto e per il bene dell'organizzazione ma sono umano anche io...  nel caso trovi una ragazza che mi interessa e che voglio tenermi vicino, chiederò a te se va bene..." sorridendo

"E per far che?!? NOn sono mica tua madre!!" turbandola "vorrei solo che il giorno in cui trovi qualcuna di decente,  per ovvie ragioni, prima che ti si appiccichi come una vongola su uno scoglio per i e la tua posizione..." indicando con l'indice e pollice della mano sinistra il gesto dei soldi italiano "visto anche dove le porti e da chi, non pensino di aver fatto fortuna o peggio, perchè non cè niente di peggio di qualcuno innamorato... non si innamorino di te da fare le pazze scatenate. per favore... solo questo..."

"giuro! solo qualcuno di valore e meritevole al mio fianco e che può metter piede nel nostro piano o altre parti. Anche se, con chi credi aver a che fare?" le disse ridendo bonariamente

"con qualcuno che ama troppo roba pacchiana, la sua posizione, il potere  e..."

"me lo dici sempre, ho capito! E la seconda cosa che dovevi dire?"

"Basta chiedermi di seguire tutto ciò che cè nella frase , perchè lo trovo offensivo! NOn puoi fare, almeno tu, pressioni perchè pensi che io debba fare qualcosa che no nsento e non voglio. Te l'avevo già chiesto! SArebbe la stessa cosa che facevano i miei o Rò, è mortificante perfino da te. Perchè sarebbe come un mezzo rimprovero di qualcosa che per tutti,  una persona dovrebbe fare perchè è così o sarebbe scemo..."

"ho capito..."

"no, perchè continui a rifarlo. Sarebbero cavoli miei e va bene che lo dici una, meh due volte... ma basta! Se volevo come ti ho detto, preferivo pagare un tuo collega,  perchè se devo darla a qualcuno che vuole solo farlo come Rò , perchè poi se la tiri che gliel'ho data, facendomi sentire uno schifo come fece lui... e non voglio più ne sentirmi e ne provare cosa mi ha provocato..."

"adesso sei tu che mi stai prendendo in giro... per il resto posso capire...."

"NO!! " fece lei alzandosi di colpo con le mani sulla tovaglia "non puoi capire, solo chi è come me o ha vissuto lo stesso possono farlo! Rò mi derideva facendomi sentire uno schifo perchè ripeteva che dovevo usare la , altrimenti che senso aveva averla, ripeteva? E mi diceva ... vuoi farmi sentire uno schifo anche tu?" protendendosi sul tavolo per guardarlo negli occhi "solo io cosa ho provato, come mi sono sentita ad avere gente che cercava di toccarmi o come lui, a strusciarsi tu che sei maschio sai come, addosso perchè pensava che fosse per me eccitante. O mi metteva le mani sotto i vestiti. O come quella volta nella sua casa di campagna, che stanca della mia famiglia, di tutti, di lui pensai per poi ritrovarmi in uno schifo che mi perseguita ancora oggi! Come una di quelle idiote che scrive ad altre idiote . Non sentire o provare niente dopo che mi disse come fossi un cane ... come mi lasciò come un'imbecille a rivestirmi perchè anche se non abbiamo fatto niente,  io non sentivo o provavo niente con le sue mani di sopra, come mi sono snetita un oggetto e una delusione per l'ennesima persona perchè non ero e non davo cosa voleva!! E quindi basta, Milan! è denigrante sentirmi dire quasi come per intedere come detto da tutti, le stesse boiate e peggio come se fosse qualcosa di male! Tu hai le tue amichette? Buon per te! Io non voglio soffrire alla stessa maniera o peggio, non accetto di essere più l'interesse solo sessuale di qualcuno e basta! Me ne fotto di chi mi sta intorno che spera in qualcosa che non sento e non provo,  e mi fa sentire sbagliata."

"Non è per questo che lo dicevo..."

"NOn ha importanza! Tu non sai gli attacchi di panico che mi vengono se qualcuno è troppo vicino o ho la paura che voglia solo quello. Non puoi saperlo e comprenderlo. NOn riusciresti a provare empatia per me perchè non sei vicino a me nei momenti di terrore,  che vorrei piangere per fuggire all'idea di ritrovarmi sotto le mani di qualcuno o costretta a far fare a qualcuno cosa vuole sopra di me! Tu puoi dirmi che capisci? NO! Me ne frego che quella cretina di Sorella che hai messo tra le Muse dice le solite cagate edl tipo intendendo di vite passate. E tu che ci credi. Basta, Milan!" smettendo di essere dura e abbassando la voce a un tono amichevole ma triste, risedendosi  "Siamo amici, non abbiamo problemi a parlare di qualsiasi cosa, mi racconti perfino ogni cosa di intimo e sono titubante se essere degna di un'amicizia del genere. Ma come già sai, se io volevo avrei preferito pagare qualcuno perchè fosse almeno dignitoso per me... perchè non mi vengano gli attacchi di panico che chiunque, da amico o conoscente o chi altro con cui ho conoscenza da considerarlo di fiducia. Niente legami sentimentali, e intendo l'altra parte, da rompere le scatola per cose in più o pressare per il mero sesso. o dirmi che devo darla perchè altrimenti non possono amarmi, o che devono amarmi tutta per dimostrarmi il loro affetto. Io, che volevo solo essere nel cuore di qualcuno..." scuotendo amaremente la testa "Io da Rò desideravo consdierazione, vicinanza, il suo tempo, del tempo passato con me, qualcuno di cui mi fidassi da non finire come con lui, io... desideravo solo qualcuno che restasse al mio fianco da donarmi il suo tempo e la condivisione di cose per le quali non ho fatto altro che viverle da sola... sono stata sempre e solo sola,  e chi all'inizio pareva amichevole, appena mi conosceva,  ecco che ero non in linea con gli altri, quindi è strana. Per cosa, poi? Interesse, hobby, modi di pensare... ecco come l'umanità distrugge tutto per le cazzate. Peggio si può amare qualcuno solo scopando... e fnisce pure il legame. Se tu tieni nel cuore una persona ma questa vorrebbe bruciare tutto, compreso l'affetto e il legame per lo sbavare per la pesca dove tu non sei....Uff... Desideravo solo qualcosa che nessuno mi ha dato. Un legame da pari. L'avere accanto qualcuno che non finisse come tutti per dirmi cosa fare, cosa essere, come essere, cosa fare, da non trattare come pezza da piedi... non darò mai niente di me in quel senso a nessuno che mi è vicino,  e se avessi voluto ursarla come disse Rò, meglio pagare qualcuno che ti dia ciò ti faccia capire oltre la teoria ma con dignità,  dietro pagamento ma che non pretenda o si comporti come già so, che gente che alla fine delude e distrugge. Se cè sesso ormai so da tutte le storie nel mondo, le eprsone scompaiono pure dal cuore. QUindi basta!"

"Lo farò..."

"Ho compreso solo che l'amore come lo intendono tutti fa solo male, che quando ti si dice che ti si ama tutta,  significa che si vuole solo sesso, poi quando passa la voglia,  l'amore smette. Se sei una persona libera sei facile e da denigrare. Se vorresti come me finalmente qualcuno che ti consideri perchè sei tu e da cui sogni del tempo e momenti da considerare preziosi, si finisce solo con il battere la testa sulla stessa cosa. Il sesso. Tu con le tue cose, Alaric e gl ialtri con le loro, la gente che ci prova e faccio finta di niente... chi mi vede? E come? Cosa vogliono da me, veramente? Come con Rò,  ho capito che il tempo di vedersi e passare del tempo insieme cè, anche se ti si era detto che avevano troppe  cose da fare da vederti sei volte in un anno... ma col sesso se la dai, ecco che sono subito disponibili!. Ti viene detto sempre che l'amore è condividere l'intimità. Quindi farlo. Ma ho capito solo che intimità alla fine non è più cme una volta l'amore sessuale, da non unire all'Amore, ma il conoscere la persona e sapere che qualcosa condiviso e fatto insieme non andrà a finre sulla bocca di tutti o messo online o comunque di pubblico dominio. Se non la dai sei frigida e con problemi, se vuoi vivere provando sei solo feccia. Se non la dai, non dimostri il tuo affetto o considerazione. Metnre se sei tu a chiedere del tempo e la vicinanza, il calore di qualcuno... niente sesso? Allora niente, ciao... ecco cosa so e ho capito. QUindi basta parlare di me in senso... E poi..."

"...giuro! cosa..."

"sei offeso perchè ho parlato del tuo collega ipotetico?" sorridendo beffarda, nel modo in cui appariva quasi sensuale ma era solo l'impressione, indicava solo che sapeva o aveva capito o giocava le sue carite, o ancora era sicura della cosa.

"sono solo turbato dall'idea o meglio, la risposta tra un uomo conosciuto e un professionista..." ridendo divertito

" semplice... poche parole! con una persona conosciuta cè il rischio che sia... come dire... uno che voleva già che gliela dessi e quindi prende la cosa in maniera molto personale da finire a fastidio se pensa che potrebbe esserci a ltro, che sia fisico che no.Non importa se tu tieni nel cuore qualcuno, tu sparirai appena dirai no, non la darai. Non ti concederai tutta? Allora non amavi veramente o abbastanza, così ti si dice, facendoti male dentro. E perdere questi soggetti è la miglior cosa... mentre... un professionista..."

"non ha intenzioni, motivazioni, interesse... a parte il compenso, ma ho capito ora il tuo modo di pensare. Qualcuno che conosci e che per molti sarebbe la scelta migliore per un'esperienza più intima e privata è fuori discussione, perchè tu sei tu, ma non gli altri. Sarebbe fastidioso come sappiamo dai fatti nel mondo, se dovessero svilupparsi imprevisti con queste persone da farti venir voglia di strangolarli " facendola ridere " e ancor adi più sarebbe per come sei, qualcosa che ti farebbe imbestialire,  scoprire che se avessi dato o una o due volte, anche se per te non cè niente, comuqnue chiunque fosse stato asrebbe stato tronfio, visto come era andata con Rò che creedva di aver vinto e poi è rimasto a bocca asciutta, di averti avuta. MI è chiaro, certo, come per te sarebbe meglio non scendere a compromessi con nessuno per il sesso, alzo le mani su questo, dal tuo punto di vista è chiaro. Se a tenon interessava niente altro,  che solo provare o solo roba sporadica, non avrebbe reso la cosa ugualitaria dall'altra parte. Va bene, ti concedo questo scacco matto sul fatto che a quel punto, anche dopo quell'esperienza finita in tragedia, meglio pagare qualcuno che è solo un professionista che sa, e ho capito anche la frecciata, tenere privato e lavoro divisi. Grazie per le tue perle di saggezza. Farò attenzione alle leste di cervello e anche io sarò professionale. E nel caso accada il miracolo di trovare quella eprsona che vorrei al fianco, se prima del tuo viaggio per l'Oltre, sarai la prima ad averla d'innanzi..." ridendo per la punzecchiata.

"Sai, avrei voluto che qualcuno mi conoscesse abbastanza da non dover specificare ancora come adesso le questioni. E che... avesse fiducia e comprensione tale da non voler toccare il mio cuore per giungere ad altri lidi..."

"di nuovo indovinelli...?" sorrise lui, ma la vide seria

"Esisterà mai una storia, e non parlo affatto dei piani o mondi paralleli di cui tu credi, in cui possa esistere tale e quale a ciò che sono.... sia nel cuore che nella mente di qualcuno al punto da accettare per amore di lasciarmi andare,  e cavalcare i ricordi con i momenti miei e suoi in una storia, o più storie, dove io avrei avuto il cuore? Il cuore. La motivazione di tante cose. Un'essenza, non l'anima in questo caso, per cui bastando conoscere il cuore e... non vi è possibilità di errori ne incomprensioni. Per tanti io non ho un cuore, o almeno, non ho un cuore nel termine normale che possa comprendere l'amore come lo si intende di solito,  da non dire la mia secondo il mio punto di vista. Ma questi sono quelli là fuori. Se vi fosse la possibilità di donare il proprio cuore, proprio prenderlo e darlo anche morendo, chi se ne frega, a chi si ama perchè lo custodisca meritandolo, perchè possa averlo come... mh, come un contenitore della persona da avere per semrpe vicino, ma no nsolo questo, che tenendolo non so in mano, si comprenda e capisca la persona a cui apparteneva..."

"sto seguendo ma mi sto anche perdendo..." disse con un sorriso lui

"...tu zitto e ascolta perchè è un concetto che ti è uscito, si, proprio a te, giorni fa preso dai bicchierozzi di alcool con i tuoi clienti e poi resti nei salottini da solo e straparli e io devo ascoltarti...Se io dico che bisogna capire il cuore di una perosna per comprendere scelte, motivazioni e tutto ciò che ha fatto, detto, deciso... la gente ovviamente penserebbe alla profonda parte di ognuno di noi che a volte teniamo nascosta. E che nessuno ha intenzione di conoscere. Meglio che vada a genio come gusti e caratteri e sia interessante all'incrocio dei suoi pali... ma se fosse possibile prendere il cuore come qualcosa di fisico o anche no, da estrarlo da se stessi e lasciarlo a chi può e merita di tenerlo, aprirlo, ascoltarlo o... che so, vedere l'interno, che racchiude le cos epiù profonde di una persona... Sarebbe bello sapere... eh, adesso mi viene in mente una cosa che dissero quelli del gruppo di Zay una volta. Dissero , insomma hai capito. Ricordo quanto fossi contenta perchè sembrava che nonostnate tutto accettassero la me, senza finzioni ne altro, che si presentava tra loro. E per me, che pranzare con e averle i miei  intorno per prepararmi un pasto con cosa cèra in casa mi portava ad esaurimento e voglia di mangiare in fretta e scappare... Non riuscivo a condividere la tavola, il pasto, un momento di oslito prezioso e chiave per legarsi e condividere le giornate, el cose... e pensavo che magari finalmente... cpèra qualcuno con cui non avrei provato il rifiuto che mi montava ogni giorno a ogni pasto. Con quelli che ho lasciato là fuori... possiamo dire che fosse una storia mia e loro che potevo scrivere come girono felice su di un diario..."

"..." giocando con un cucchiaio contro un Guglhupf che stazionava nel piatto con gli altri, vuoti, perchè solo chi ne prendeva uno caricava la crema tra quelle rpoposte a tavola nell'incavo.

"Mi incazzo, cambiamo discorso?" fissandolo male "So solo che nessuno a casa vedeva e sentiva. Come te adesso!...Mi sentivo sola come un cane, vegetavo in un tipo di vita non per me, un proseguire giorno dopo giorno e con la lista della spesa che per me non era vita. per me era un supplizio! E dovevo vedere la feccia che mi fece del male fare due passi alla volta per la loro merdosa vita guadagnando cose mentre io stagnavo non di un passo, ma di uno fermo o in retromarcia... e dovevo sentirmi dire ogni giorno da loro , senza capire che questo ocme tutto mi portava dolore e sofferenza. SE ME NE FOSSI ANDATA!...." disse con nervoso, fumando con il bocchino che portò tra indice e medio come rabbia, tirando tantissimo il fumo "il dolore di ogni frase era come se mi accoltellassero e peggiorassero la sofferenza, ma nessuno mi ascoltava e ogni volta che parlavo, mi lamentavo,m i sfogavo, che volevo mi sentissero... ero sempre rimproverata con urla, mani sbattute sul tavolo, cose buttat eper aria e incazzatura epr ore contro di me,  portandomi solo a una cosa... scappare e chiudermi in camera,  dove ho vegetato e basta. Agnognando la morte. Volevo solo quella. La morte. La pace, L'andare via se non fisicamente in toto... ma nessuno mi ha mai ascoltata, portandomi a decidere a modi poco cruenti per farlo... smepre sola, sempre fottutamente sola e andandomene da sola, sapendo che poi sarei stata odiata perchè come dicon o tutte le merde,  accusando la gente giù disperata di essere pure merde... senza pensare alla sofferenza... non l'avevano vista, vuoi che pensino a te anche dopo che hai deciso di morire perchè, tranne quelli solo in un periodo nero, era l'unico modo per una scelta tua e solo tua per te stesso per una volta? OH, NO!!!.... tuti mi lasciavano sola, anche s efacevano i buonisti dicendo che ero io....E...nessuno che possa scrivere di me per davvero e qualcosa che fosse ME e la vita che fosse felcie per me, almeno il poco che volevo, che raccontasse di me in esistenze che mai vedrò... non un cuore dove io sarei rimasta, per davvero, se non per interessi loro. L'amore è una emrda, una farsa, uno schifo e fa solo male..."

"..."

"ma nulla avvenne, perchè tutti iniziarono a... lasciamo stare. Mi stanno tornando in mente il mio diciottesimo, e..."

"quale parli, della sera prima con i tuoi compagni di classe,  che tuo padre ti costrinse ad invitare per un'oretta in una rosticceria con i tavoli, lui seduto dietro ad osservarvi e i tuoi compagni che si facevano i cavoli loro,  tra loro appunto, mentre tu eri sempre al solito, sola tra gli altri?" le chiese, mentre lei con gli angoli della bocca in giù voltava il viso verso il giardino dopo il bovindo "o della sera con la famiglia, altra cosa che hai dovuto fare, con i tuoi che pagavano con i buoni pasto del lavoro, facendo fare una scorrettezza del proprietario che vi ha fatto trovare niente di ingredienti del menù, avete mangiato quello solo che era già pronto e ciliegina sulla torta, la torta appunto..." poggiando una guancia contro la mano sostenutaq sul tavolo col gomito "... di compleanno che tuo padre ti ha ordinato a parte nelle pasticcerie economiche... ah, quella torta messa nei frigo del ristorante con fastidio del proprietario, è finita per essere appena scartata, una torta per la nascita di un bambino... una torta azzurra, per uan volta azzurra o blu come ti piaceva, ma per nascita di neonato, maschio... e la cameriera che ti ha sbeffeggiata mentre metteva i piatti,  dicendoti mentre utti i parenti commentavano la cosa ... e con te che ti era salito il crimine,  a tal modo da voler far volare tavoli e piatti e romperle la faccia. Si, me lo ricordo... Accidenti, voglio altro caffè e ora mi tocca versarmelo, dovè la caffettiera in argento?" chiese voltandosi in giro visto che i camierieri erano altrove

"ecco perchè parlavo del cuore. Della motivazione. Del perchè. Di ciò che la gente non sa, non vede, non capirà mai... e dicome sarebbe stato bello, non avendo vissuto un briciolo di ciò che hanno fatto le fecce che... quali storie ed esperienze avrei vissuto? O ancora, chi mi conosceva e mi lasciava andare con amore, cosa avrebbe scritto in un ipotetico libro su di me? Su di me. Sulle mie possibili vite o storie. Accadimenti. Di me e lui, o loro o... Sono sempre più convinta che anche qui con voi, non troverò un briciolo non di ciò che cerco, perchè è da molto tempo che non cerco ne aspetto più niente. mCosì come non trovo... Niente miracoli. Niente speranze. Ninete cio che volevo vedere sulla... Non è rimasto altro che un profondo abisso in me non riempibile. E dopo ciò che mi hai detto ieri sera su Veròna, su cosa sarebbe veramente e che solo io te lo avremmo saputo..." scuotendo la testa mesta fino alla fine

"ieri sera?" chiese lui distratto mentre si versava il caffè e cercava un posto dove metterlo vicino,  senza rovinare la tovaglia

"Non sarà freddo come questo mio tè...? Oh, che ci importa, vero? La vita stessa è un piatto così freddo..." fece lei prendendo di nuovo la tazza che non fumana più "E si, ieri sera per la seconda volta sei entrato nella mia stanza dicendo che dovevi parlarmi di Veròna e  che l'unica vera e sola Strega esistente ero io e solo io..." vedendolo quasi sporcarsi con il caffè per la testa che sollevò di colpo ascoltandola , e la faccia tra il confuso e il preoccupato "e continuando a dire che Veròna non era solo la pedina, il personaggio introdotto in un ambiente di cui non fa aprte per stravolgeere le cose... Veròna è la mia personificazione che agisce e si comporta come me, per ciò che sarei veramente, e che le sue azioni e giudizi sono un mezzo nel grande gioco che lei governa con le sue regole, nascondendo la sua vera... verità!" fissandolo negli occhi mentre lui puliva con un tovalgiolo prima bianco,  e come sudando freddo e dicendole
"Mh..." lui continuò

"In pratica hai detto...Così  ampliando il sogno, e  immaginado che se avessi risolto una parte del Cambiamento,ed eseguito il suo rituale per la rinascita della Me che sarebbe vissuta, avrei avuto un miracolo.Io... no, noi..  me di adesso e quella che poteva essere... non eravamo in grado di decidere il nostro destino per noi stesse. e così l'ho messo nelle mani del destino. Dando a Veròna il colpito... qualcuno che potrebbe trovare la salvezza per noi usando la sua rabbia e misericordia mutandoli in un miracolo. Un mondo migliore e il seme di una nuova me che rifiorisce dopo che Veròna ha espletato le sue funzioni.... forse saremmo tutti uniti, ed essere liberati di questo. o qualcuno potrebbe essere stato misericordioso e porre fine a questa follia.... la discussione di ieri sera ha solo poste nuove domande e dubbi..." bevendo ma con una smorfia, odiando  le cose fredde tranne d'estate.

"Ehm... perchè non ne parliamo? Ho..., sai, passato una brutta notte e vorrei chiarire con te cosa ci siamo detti, se lo ripeti, così chiudiamo la cosa lasciandoti con chiarimenti... " le disse con un sorrisetto che pareva falso tendente al disperato

"Mi avevi promesso quella prima notte di non tornare mai più, perchè volevi solo un posto lontano da orecchie per parlare, e che solo per emergenza lo avresti fatto... e invece siamo a due,  che ti trovo in camera mia e non mi fa affatto piacere..." disse lei fredda e pungente, guardandolo però da sopra il bordo della tazza come se lo osservasse e valutasse... ad ogni modo se non ricordi per una nottataccia... proseguo. Dissociazione, fuga, lasciarmi andare, usare ancoraggi con la musica per là dove io sarei stata rispetto la realtà. Ma è solo finzione, come visto fino ad ora. Quel mondo, quei mondi, quelle vite mai vissute in carne e ossa... non esisteranno mai. A meno che...ma non era un'abdicazione del mio  destino, perchè non lo accettavo come non accettavo tutto il resto.non era rinuncia perché mi impegnai in quel lancio di moneta. con estrema chiarezza e determinazione. E poi l'idea della strega che ti venne. E la proposta di ieri notte..."

"mh... sembra che, ehm, ti abbia convinta, parlamene..." fece lui non guardandola negli occhi e versandosi altro caffè

"Cosa mi hai detto... " disse lei "Una svolta rivolgersi o affidarsi al destino, perchè prima lo contrastavo e lo rifiutavo. Dovrebbe bastare per capire il movente delle mie azioni. se ancora non capisci che... non ha senso parlare ulteriormente. dopo tutto nessuno veramente capisce il mio cuore Ho vagato in questo vicolo cieco del destino. E poi tu mi dicesti  metnre ti abbottonavi e sbottonavi smepre quell'abito..." mentre lui ascoltava come se raccotnasse qaulcosa di nuovo e di importante

"... . facendo avanti e indiertro tra la televisione e il tavolino basso da salotto, che stazionava davanti i ldivano, dove lei era seduta a braccia incrociate

"Milan...La mia anima non vacillerà più. Riposa nel sonno eterno, nella bara di sogni o mia cara me, dirò-... sogni e speranze, pregna nei mondi che ho creato mentre i tanti carissimi buonisti affrontano il mondo che non volevano cambiare..."

". E una nuova persona giocherà come vorrà con il mondo che ti rifiutò, vivendo per tutte.  Veròna e le le sue azioni saranno dall'inizio fino a che avrà terminato il suo compito,  un messaggio. Veròna è te e tu sei lei. L'altra faccia della tua medaglia è Veròna. attraverso un certo numero di giochi, ossia azioni e situazioni che getterà sul campo mortale , un singolo messaggio verrà trasmesso. il perchè e il motivo, ossia il tuo cuore ,saranno da lei protetti e indiziati. nella sua esistenza,celerà  la consapevolezza che esistevi ma desideravi e sognavi  un' altra vita più felice,  un incredibile sollievo e salvezza che non avevi.  una persona liberata dai confini o reclusa e desiderosa di morire,  in un mondo o in altri. con il terribile prezzo di non essere mai salvata o ricompensata per questo.hai avuto un sogno. Il sogno di Lia.Ma che fosse come qualcuna che dovevi essere, in un mondo senza dover essere la disperata Lia.Il desiderio di dire a te stessa,  I sogni di questo mondo miracoloso ti hanno fatta andare avanti diventando te! La tua esistenza proprio come Lia sognava in un vero miracolo.E poi, alla fine del funerale che ti fosse stato fatto in commemorazione, volevi mostrare anche  quel miracolo. ma tu sai che non puoi sfuggire al tuo massacro di dolore e soffernza, questo vuoi dire.Fai in modo che tu sia il vostro miracolo come un santo tanto pregato, nella forma di Veròna."

"Intanto calmati, parli così veloce che stento a starti dietro... Come,? Se cado qui, spegnerò la speranza di tutte le altre versioni di me. questo mi dico. Ma fammi capire.... Veròna sarebbe il vaso protettore delle me chedesideravano un mondo felice? impegnata contro il male e alla ricerca di un senso di vita e appagamento per noi?O.. cosa! Il momento in cui il mondo sia più pulito da addormentarsi e far nascedere come un uomo la nuova me? E solo io posso raggiungere quel mondo? Sono la speranza finale... di me stessa?"

"Andiamo, benedetta ragazza! Si, ma il fatto è..."

"Ti fermi e mi spieghi?"

"Ok...! M...Io, ho creato la strega Veròna ispirandomi a te, ma di fatto ho pensato nelle nostre discussioni a una cosa. Se lei è una creatura nata da te come Eva da Adamo, allora deve avere un significato più profondo e un motivo di esistenza più complesso..."

"Sei tu!... che hai creato Veròna... dimmelo tu!"

"Creare una mera persona solo per far confusione, a che pro?" fece lui invece tornando a camminare con nervosismo mentre le sbuffava e lo fissava "E' una tua parte... Veròna sarebbe la sola   che ha conosciuto te, il tuo cuore, i tuoi sogni e desideri, la disperazione di un esito tragico... Raccogliendo questi elementi come testimoni, proteggendoli,  continuando ad esistere al fianco della nuova te,può avere un lieto fine, dopo tutto.Lei, divenendo marionettista ed elemento oltre la realtà,  capace di giocare con i conigli, sarebbe come un uovo. Pensaci! Perchè relegare qualcosa creato ispirandosi a te a mera storiella di paura come fa M.... facciamo noi? Veròna mossa da te a questo mondo,è una personalità,  possibiamo dire che hai creato a pennello per te stessa e in cui ti rivedi, per muoverti e agire come faresti normalmente. Un modo per estraniarti, dissociarti e fingere di essere nei mondi che hai creato, per te reali quanto il dolore, ma muovendoti nella nostra di realtà. Veròna diventa testimone e combattente accompagnandoci nel Cambiamento, anche dopo che sarai andata o come andrà il test, sarà la figura potente e quasi leggendaria sulla bocca della gente. Un essere ... no! la Lia che ho visto che vuoole andare via... la donna che conoscevo, sfogava rabbia, tristezza, e un certo numero di emozioni che non possono essere messe in parole, mentre entrava in gioco spinta dal momento contro la feccia,  o le situazioni sul campo di battaglia..."

"Sarei qui..." fece lei lazando un braccio ma lui parlava con lei solo come intento ma esternava come un matto un suo concetto a voce alta " e comunque intenjdi per campo di battagia quando vado... a stringere calorosamente la mano alla feccia?" con un sorriso diabolico


"... Quella persona che svincola sempre il divieto di uscire e agisce come vorrei che facesse Veròna nel reale. Partorire una versione creata con e per te,  mettendo non un'anima ma uno scopo, mettendo in lei tutta la tua angoscia ma anche il seme della speranza. Cercando di salvare tutta la felicità di te stessa. Da questo momento, per me, sarai Veròna, la strega del Gioco e dell'equilibrio. D'ora in poi distruggerete tutti, rianimerete tutti e benedirete tutti." disse fermandosi di fronte anche se distanti a guardarla negli occhi "Prego con tutto il cuore che in quel momento, quando Veròna avrà esaurito il suo compito e scopo, che tu e le altre te, voi, sarete felici. Mia cara, forte Veròna, nata dai frammenti di  Lia. La Lia che conosco usa trucchi incredibili, per creare situazioni sconcertanti oltre l'abilità di chiunque di far uscire tutto ciò che ha dentro e riversarlo sugli altri. Loro però osno la feccia e fanno del male. Tu hai passato ciò che hai dal tuo cuore rotto a Veròna, agendo in tua vece e per te. Nessun compromesso, nessuna interruzione, nessuna squalifica! niente più pietosi trucchi o inganni o strane interazioni di buonismo... dici  così, no?"

"Di che stai parlando?"

"... Pietosi trucchi perchè pensi che dietro cè smepre un motivo, non tutti hanno un'anima sporca e pensi che con la pietà puoi capire e poi decidere. Pugno di ferro e indistruttibilità della volontà. Fai come sempre, sguardo carico di disprezzo e arroganza, a volte spacconeria, quando sei pregna di goduria nel far sentire alla feccia ciò che hanno fatto. Donalo e Veròna e fanne un'arma. Rendila la tua parte spirituale che urla fino al tremare del mondo... fai credere che giochi con loro per cattiveria e divertimento della sofferenza altrui e dona a loro la punizione che meritano. QUando la giustizia del mondo umano è lordata da chi dovrebbe amministrarla e  utilizzarla, che sia Veròna a dispensare sentenze, pulendo il mondo e poi piantando il seme che raccchiude la tua speranza. Una te che abbia possibilità..."

"QUindi tu vuoi che siamo nemici. Io e loro..."

"Cè altra cosa da fare? Non lo senti? Lo chiedono gli innocenti a voce o disperandosi da morti. Tu..."

"No... di nuovo le cose spiritiche" fece lei alzando gli occhi al cielo "sei tornato da qualche stronzata coi preticelli? E comunque, cosa fare, dunque?.... lottare rompendo questo guscio di pezzi di me per mostrare tutta la ma rabbia e odio a questo mondo,  ma anche ciò che vi manca...   per resistere e forzare un destino eterno?.Sai che l'andarmene non era rinuncia ma decisione... In ogni caso, devo lottare sapendo che sarò sconfitta, ma che sia a modo mio! Questo si. .Abbandono il mio orgoglio e imploro perdono? MAI! Mendicare sulle mani e sulle ginocchia? Non posso nemmeno farlo, per le catene che mi legano alla mia dignità e comunque non ho intenzione di farlo neanche se vi fosse quacluno che mi promette morte immediata..."

"Questo si!"

".. mi stai dicendo di diventare....tiranna del mondo. anche in questa battaglia di sconfitta perchè seppur vincitrice, cadrò anche io,  ho un buon elemento da sostenere... nessuno veramente...capisce il mio cuore. Ho intenzione di chiudere determinate cose con una certa intenzione, tenendo conto di tutto ciò che potrebbe accadere in quel tempo e spazio limitati e affidando il mio destino al risultato..."

"Cosa stavi cercando di dire? Dove sei andata? Sei di nuovo in uno dei tuoi mondi e analizzi e muove le cose studiando le situazioni?"

"ma se sei tu che parli da solo! Ok......liberami da questa sofferenza." vedendolo accigliato

"sei tornata lucida da una dissociazione? sorridevi beffarda e piena di forza e gloria conoscendo la sua capacità di non cadere e di buttar giù mezzo mondo "

"ma che hai oggi?...Vuoi che faccia determinate cose, bene...  Vuoi che passi tutto ciò che provo dentro a un soggetto creato da me,  che sia ME come veste di Lia sopra l'umano,  e oltre ciò che potevo essere. Che sia angelo e demone, guerriera dell'inferno o .."


"possiamo dire di si"

"Finalmente un dialogo a due... E questa nuova figura sia colei che cammina al mio posto,  come una me che fosse stata completa ma al di là del limite umano, dispensatrice da una mano di condanna e giudizio, e nell'altra  espiazione e speranza... così che dopo, come ultimo compito del suo scopo, sia di piantare il mio seme della speranza per una nuova ME, come l'ho desiderata e che possa dire ... "

"Hai  letto ogni libro, cercato di scoprire tutto, portato la tua rabbia e furia e odio sopra chi impestava questo mondo,  quando te ne sei uscita anche se ti chiedevo di no nfarlo.... or aio ti chiedo di aiutarci a costruire una TE che ingloba in se ciò che hai dentro e le utilizzi, li catalizzi,  che siano il nucleo della vostra magia nello svolgere la funzione... di Veròna. Basta risate e scherzoni metnre vesti abiti di cui dici non esserne degna, eppure ora sono l'emblema di una figura che fa tremare e portare rispetto. Una cerchia così bassa, abbassa anche il potere di quella figura."

" E' chiaro che questa sera un dialogo normale neanche a cantare in cinese" commentò disperata Lia

"... Che questo mondo si un regno di cambiamento, e anche la nascita dell'era del vero padrone di questo regno.Da oggi, non sei più un fantasma dello Chateau che fa scherzi e si fa consocere come un soggetto capace di varcare al soglia di vivi e morti, portando altri al nostro mulino..Sarai il padrone di questo mondo, in attesa del giorno in cui il sogno è nato...." le disse serio, sorreggendosi sul bastone che aveva tenuto fra le mani mentre parlava "E che tu sia il vascello della speranza, portando Lia ad addormentarsi in un osgno pacifico in mani sicure, finchè non cederà il testimone morendo come desidera, a chi ne è degno e possa incarnare Veròna, finchè anche lei non giungerà a una celebrazione di morte cessando il suo compito, mentre una Te neonata non faccia i primi passi nel nuovo mondo..."


"Sono persa... Mi sento...... "

"Calca questo mondo materiale come una nuova te..."

" beh, finora... è come se avessi vagato in un posto...  in cui non dovrei essere. io no nero mai abbastanza per nessuno e per niente. E ora mi stai dicendo che dovrò fare ancora qualcosa per qualcuno..."


"ma sarebbe per te... non sappiamo cosa accadrà con il test. Se dovremo improntare un funerale in tuo onore, una cerimonia di saluto e augurio di pace... delle esequie mai addolorate. Una sepoltura fuori dal comune, come un matrimonio in abiti funebri..."

"Ho vagato in questo vicolo cieco del destino. E tu mi stai dicendo che potrei aiutarvi a creare un quacosa imprevisto per tutti quelli che potrebbe cacciare e giudicare.... e che essa, Veròna, sarebbe il veicolo di azioni che nessuno fa, ma acnhe il contenitore che racchiude tutto ciò che ptorei passarle per renderla vera e anche... il seme di qualcosa di cui non ho più speranze..." disse mentre Milan parlava sovrapponendosi e seguendo solo la fine del discorso

"... in modo che un miracolo sempre accadrà se si crede in esso."

"Ah! miracoli. Speranze. ANcora adesso non ne ho più e grazie, che se la sentano pure, alle persone che hanno contributo al mio sfacelo interiore. E ancora mi dici di creare quella persona e fare in modo che diventi reale,  anche per l'accettazione e la consocenza di terzi , perchè cammini nel mondo reale come vera... e che sia mente e e braccio in ciò che vorremmo fare ma anche l'incubatrice di una nuova me, e finendo questi compiti lei cederà e morirà, la uccideremo, perchè da ciò che ha fatto nasca una nuova me, la speranza che avevo. L'essere che è nato per cambiare e proteggere cessa il suo compito e anch'esso si addormenta cn la nascita della nuova Me... Anche immaginando questo in una scena della mia mente, cosa cosa potrei dire.... lei capirebbe? Lo pensi? La sua esistenza rappresenta una possibilità diversa per me? Lei eri un possibile futuro? Solo questo fatto è la mia salvezza ora,m quindi?... <è quel fatto che mi ha reso felice..>. questo vuoi sentirmi dire?. Vivrà abbastanza per entrambe? O quante siamo? E avviando la sepoltura di Veròna, con il compimento dei suoi compiti... semplicemente allora il mondo sarà epurato e fertile per le nuove persone che vi vivranno? E per una me che racchiuda mie vecchie speranze e sogni?... ma quanto sogni, tu... Milan? Io ancora peggio così, cosa sarei? Chi sono io? Io... chi sono?" allargando le braccia

"Mi stai dicendo che invece di farti certe domande, dovrei chiederti.... chi sei tu? Io posso dirti chi e cosa sei dal mio punto di vista. E esplicandolo, ora sai i piani che vorrei mettere in cantiere con te... Si, so che ti ho spinta a continuare a vivere chiedendoti di proporti come test volontario e aiuto,  il tempo di riportare a regime le cose e capire se e quanto sono possibili...  tu stessa hai deciso dopo aver parlato con David e del test per la scansioni che tiravi una moneta, o sceglievi una carta dal mazzo, o puntavi una pistola da roulette russa e... hai capito, destino, fato, disegno... qualsiasi situazioni venga fuori dalla scansione del test, ci sarà un risultato. E tu stessa hai detto che se era un modo per dare il tuo corpo a qaulcun altro, cosa che nessun Dio ha fatto per te, andandotene e cancellando ricordi e tormenti... allora poteva venir fuori un'altra persona, nuova e senza la quantità di sofferenza che hai attraversato, senza tutto il conflitto, l'angoscia...... senza pensare . O qualcosa del genere. perchè non accada. E..."

"E anche, sarebbe un ottimo esperimento per te per sapere se le tue teorie massoniche sono vere..." disse come una cosa sicura lei ocn uno sguardo particolare

"... non prenderla a male, ragazza. ma come sai, voglio infrangere il muro che è eretto per noi comuni mortali. Se riuscissi, nessuno morirebbe, sarebbe una continuità pulita e contro un fato che potrebbe distruggere ciò per cui abbiamo tanto lottato... ma lo faccio anche per te. Di tutte le persone che ho incontrato, forse sei una dei pochi che va contro il mondo così tanto,  da essere capace di prenderlo a pedate nella sua ciclica bigotteria portatrice di società alla fine sempre simili e incatenanti. se fosse stato per te, per quella che credo di aver inquadrato, avresti gettato il mondo sottosopra noncurante delle cose, perchè dalle sue ceneri e dalla sua crudeltà, si ricominciasse da zero. Come DIo. ALla gente cosa ha fatto Dio nelle sacre e vecchie scritture va bene. Si proclamano guerrieri e membri delle fila armate di Dio, sono pronti a ogni cosa sopra gli altri definiti diversi o contro la Sua parola... attendono con ansia e speranza un giudizio universale che porterebbe solo il peggio della peggiore guerra. Non importa se sei innocente ma non sei battezzato, se sei divorziato, hai rubato per fame o piccole cose perchè sei umano... secondo i testi,  prima potevi pure essere ucciso per un tozzo di pane, lapidato perchè costretto in un matrimonio e volevi solo da persona quale sei... e il resto, lo conosci. per loro l'oepra di Dio, anche distruttiva da decimare e distruggere perchè non gli ubbidivano,  sia la natura che gli innocenti... lo ha deciso lui, non si può dire niente. E tu vorresti fare lo stesso. Analizzare le persone in ogni test e modo possibile e calibrare la lista di quelli che meritano calci sul sedere e il giudizio finale,  e chi invece potrebbero essere le nuove colonne del nuovo mondo, ribaltato e rifatto. La tua perdita di speranza ti ha mostrato come il mondo non possa cambiare e anche le lotte non valgono a molto, se ancora le famiglie persistono,  e i bambini sono cresciuti dai piccoli nuclei familiari con i loro sbaglaiti modi di vedere ed educare. Vedila così... crea un'arma che possa agire come fossi tu, che sia come ti ho detto, che raduni le persone giuste, aiuti le altre e cacci senza pietà e possibilità chi dovrebbe meritare il peggio. Rendila vera e reale dall'accattazione della gente,  e fa sì che lei sia la distruttrice ma anche la generatrice. perchè con la sua sepoltura un giorno, la nuova Te possa trovare ciò che i ldestino ha tolto e di più! Se davveor negli altri piani di realtà tu hai avuto fine simili e piene di dolore, senza possibilità di ribellarti o lottare trovando barlumi di speranza, rompi gli schemi e il destino! Se ti ho inquadrata bene, allora..."

"La cosa più importante per me una volta era... essere ascoltata. Ma nessuno l ofaceva, o mi parlavano di sopra e se mi lamentavo che era una cosa stronza da fare, ero stronza io!Che davo fastidio! E la cosa triste è che uno come te, con tutti i tuoi difetti e cose che non trovo positive per chi vuole cambiare il mondo... mi hai ascoltata, così come ho fatto io con te. E.. che tu non abbia una connessione personale con me. Mi hai capita, eppure. E anche se hai deciso per me cose come tutti, anche con questa idea tu... stai rivoltando verso di me ciò che ho detto e rivelato. Per qualcosa anche per me... cosa dovrei dirti... si? Veròna esisterà dalle mie ceneri e con quelle ceneri germoglierà il dopo? Vuoi provare...? A questo punto.." alznando le spalle

"quindi... hai accettato..." fece lui con una mano sulla fronte, abbarbicato con le braccia e petto al tavolo con un'espressione di pena in viso

"te l'ho detto ieri sera..." fece lei fissandolo come un avvoltoio in attesa della morte della preda "te lo sei dimenticato?" con un tono vellutato nella voce che pareva inquetante ma lui non lo comprese

"Oggi sono un pò sfasato, te l'ho detto... ma si! cosa mi... ho detto è vero! e NON ENTRERO' PIU'... giuro che no nverrò più in camera tua a sorpresa. Perfino qui esiste la privacy e sono stato... indelicato. Ma come mi hai ricordato dai nostri discorsi, era una cosa seria... quindi ricapitoliamo. Non devo essere più ossessivo con te su certe cose, anche se vorrei che vivessi tutto, o sarei come i tuoi... on verrò più in camera tua usando i miei codici, LO RICORDERO'....dovrò mettermelo bene in mente "fece lui con rabbia come se fosse uan cosa da discutere allo specchio "e..."

"sbaglio  o stai sudando e sei in preda ad agitazione? Ti fa male, e solo per ciò che ci siamo detti...? O perchè te l'ho ricordato mentre tu chiaramente, magari per aver bevuto troppo dopo o per la nottata... non ti veniva in mente o ricordavi..." gli disse con un mezzo sorriso che pareva sensuale "comuqnue, se continui a stare così, rovinerai gli abiti e dovrai cambiarti. Anche se quella cravatta è oscena... e si è smollata tutta..." sorreggendo a mezz'aria la tazza col tè

"Ah... copla mia, mentre ti ascoltavo avevo... come dei flash di ricordi e mi sono anche calato nella discussione... ora me la rifaccio... ad ogni modo..."

"Megli oche ti sbrighi, farai tardi dai tuoi amici dei tuoi impegni sociali..." gli disse ribevendo il tè freddo, indice che qualcosa non andava mentre lo fissava da sopra il bordo serie e compita "E...ti prego dimmi che non continuerai a cacciare animali selvatici per compiacerli... so che non puoi fingere con loro, visto che fa parte del tuo personaggio, l'incapacità di sparare. Se un buon tiratore..."

"non come Jd, purtroppo..."

"... masei così capace rispetto a loro  che lo fanno solo per hobby, che mi dispiace per gli animali! L'unica cosa buona è che sei riuscito, per quelli che non li mangiano, a donarti dopo le foto di rito, che gli picchierei la testa con...." mostrando voglia omicida imitando una botta con la mano".... le prede, così che possiamo almeno darle agli animali carnivori o nei rifugi. I nostri lupo con questo inverno festeggiano... ma che non ti venga in mente di spingerli tu a fare queste cose! Sai quanto lo odio!"

"Lo so, anche io... ma hai avuto prova di come, se non ti dimostri interessato alle aloor attività da ricconi, famosi, pezzi grossi come li chiami, ti snobbano. E ho bisogno di avvicinarmi a loro. E Quindi... ma ti ho giurato..."

"come in camera mia...?!" fece lei veloce e come pre prenderlo in contropiede

"ti ho detto che dirò... dirò solo la verità, bimba. Mai più! Mai più in camera tua" fece lui partendo con il tono in un modo e poi quasi correndo con le parole "Ora vado. E se è vero che hai accettato, non hai idea di cosa significhi un lavoro differente dalle masse con Veròna. Faremo scrivere dei testi dai bramini o bibliotecari,  come dei canovacci teatrali e daremo una connotazione da Colossal o film storico.... per rivotlare le cose, per il mondo.Guarda una bozza che chi impersona Veròna e chi sarà intorno a lei, reciterà... questa è solo una bozza per un servitore che parla a unconiglio" uscendo dalla tasca un foglio piegato e facendoglielo vedere.

"Sei perso? Il quarto muro è rotto! La logica non offre alcuna soluzione per questo  ene via di fuga. Se ella compare, tu sei giudicato. Se ella proferisce parola, il suo giudizio è eterno. Le illusioni che stai vedendo? Sono magia, apparsa così all'improvviso da mostrare la scena rosso sangue del tuo peccato, così che la Strega possa sminuirti completamente prima di afferrarti e schiacciarti col calcagno. Si estende davanti a te con un potere misterioso. Manipolatore invisibile scavalca le tue idee, portandoti ad opporti, ma non potresti. La prova di un diavolo d'innanzi a te, che ha perso considerazione e valore in questo secolo ma in verità è un ritratto irreale, una splendida crudeltà ammantanta di potere. Anche la scatola chiusa di un gioco nel miglior orchestrato, ad un certo punto si aprirà, solo per te. Il mistero, il sogno che hai visto così vagamente, è una spirale arrugginita che si avvolge e si riavvolge sopra la tua testa. Un dominio in cui vive la magia, non aderendo alle leggi della fisica, forze opposte ma sovrapposte. I sensi vacillanti giungono allo sfumarsi allo specchio. Cosa rifletterà? Questo momento disteso e slacciato nel tempo,  affonderà nell'oscurità tirando te nel processo. Follia mistica, il culto di questa cecità ebbra di illusioni, una sinossi che porta alla sublime cerimonia di una specifica morte. Un abile trucco, un potere perfetto, o un gioco senza fine... che cosa sarà che manipolerà la tua vita, ora? La Strega o il fato? Oh, crocevia intarsiati di morte, che se li raggiungi  sei costretto a seguirli... ma voi, cosa sarete? Oggetti, pedine, anime dannate e punite? Un mistero che nemmeno l'esistenza stessa può permettere di lasciare libera, e per questo la Strega compare! Quando la logica svanisce nella fantasticheria, ella compare. Dove va il sogno? La strega lo deciderò... la Strega Veròna, Signora del Gioco e dell'equilibrio che si muove tra i due mondi per il bilanciamento cosmico... Ella è il contrappeso che riporta il vostro piatto della bilancia a picco sul male verso l'equità dele forze... Ella giunge e muove le dita per il giudizio e dovete accettarlo, pena una sofferenza mai immaginata..." lesse Lia dubbiosa

"E' la bozza del discorso di presentazione di Veròna che uno di quei tre che stanno con te, per tua sicurezza, devono recitare per la tua comparsa..."

"Cioè anche loro recitano...?!? Ma scusa, sono militari!"

 "Anche i militari come le spie e gente del governo recita, improvvisa, gioca e mescola le carte per apparire come vorrebbe che fosse... Impareranno e sarete un gruppo che si muove all'unisono per cambiare il mondo da un punto di vista del campo da gioco diverso da quello degli altri... E' per te. E per la speranza della nuova te..."

"Io ci credo poco, ma se per voi è necessario oltre i test e l'aiuto qui, anche questo... vorrà dire che elaborerò Veròna con dissociazione, passando tutto a lei, come faccio quando ho dolore..."

"Eh, questa me la devi spiegare. Come fai a fare quella cosa del mandare dolore su altri o una zona verde o prendere... ma non ora, spero questa sera di tornare, altrimenti domattina. E se hai tempo, lavora alla Strega al di fuori dei nostri scherzi! AH....!" fece lui sistemandosi la giacca e cravatta e sorridendo "che belle serate di tempesta abbiamo passato con i nostri ospiti e i trucchetti! Quanto avrei voluto ridere,  ma non potevo quando gli arrivavano roba addosso e invece di capire da dove, erano sicuri fosti stata tu o le creature che proiettavi alle pareti... mentre avevamo i lanciatori! E quante cose ci siamo inventati... però aveva-avevo ragione! Basta restare nei limiti dello Chateau. E' ora che Veròna indossi abiti che ritiene adeguati, per me queli della prova con la spagnola erano ottimi, e muovere i passi fisici a questo mondo. POtremmo fare ancoraggi fisici con le torri e altri luoghi in nostro possesso e..."

"VAi, stai facendo tardi! Lieta a questo punto di esservi d'aiuto... eh, altra cosa..almeno osno orgogliosa del fatto che sono più utile di Alaric" con un gesto del viso, sollevando il mento come orgoglio ma anche superiorità, con un sorriso come nei ritratti

"Ah! Alaric è molto fedele e crede in me. Se non avessi visto queste e altre qualità in lui, non sarebbe stato qui o avrei fatto in modo che gli passasse la voglia di fare lo stupido. Ma è un mediocre soldato... ma anche un ottimo comandante della sua squadra e si fa ascoltare e seguire dagli uomini..."

"già, quello che no vogliono fare con me..."

"e ancora, so che resterà con me e il mio sogno, che si fida da eseguire senza fare storie o farsi domande... "

"Già" fece lei con amarezza

 "tu... rispondimi a questa domanda. Tu... quanto saresti durata come militare?" sorprendola da fissarlo visivamente stupita "siamo sinceri io e te. Se cè da prendere decisioni e valutare le cose, chiamo te. Sei come una confidente e consigliera....Ma se cè da fare un lavoro sporco tipico dei militari con  dei risultati che tu non accettersti... parlerò francamente, quando tu ti arrabbi, perdi la calma, sei invasa dalla tua parte rabbiosa e odiosa, vendicativa, sei capace di prendere tu le cose in mano e agire come il peggiore dei punitori. Senza uccidere... Sei quella a cui chiedo pareri prima del consiglio della Sala. Sei più una che dà ordini e gestisce anche se dici che fai pena... Ma se tu fossi stata accettata dai carabinieri, marina, se fossi diventata militare in generale, se in una delle opzioni tu fossi stata presa... che soldato in generale saresti stato? perchè per come sei, accetti poco ordini e imposizioni se vanno contro i tuoi principi, agisci di testa tua anche se analizzi e studi le cose, ma non ti ci vedo, per niente, come soldato... parlando sempre in maniera generale, a cui si danno ordini che devono essere rispettati e portati a termine. Se ti avessero chiesto di ... non so, far cadere a picco una nave sabotandola con tutti quelli a bordo, lo avresti fatto? uccidere qualcuno come volevano i superiori? Anche in campo di guerra nel medioriente... avresti accettato ed eseguito? Così da prendere punti e validazione per l'ascesa a cariche maggiori per ciò che meritavi per aver eseguito come un robot? Ho l'impressione di no, perchè saresti stata come quelli che cerco. Persone che se gli si dice , loro avrebbero svincolato gli ordini con piani B, C, portando a termine la cosa a modo loro e senza fare tutto quanto detto. E agli occhi di molti di alto grado, questo non solo è insubordinazione, ma si richia corte marziale, de-..."

"ho capito dove vuoi arrivare, non posso risponderti. Non mi sono mai trovata in quella situazione. Uccidere per me è fuori discussione a meno non sia un folle come molti al governo di paesi che urlano aiuto come dannati senza possiblità, perchè tali tiranni possiedono le atomiche... per gente come quella per me non una pallottola, ma la scarnificazione sarebbe solo uno spillo di punizone come grado, ma anche un bel colpo in fronte e passa la paura... se mi avessero ordinato se militare... di uccidere qualcuno?" fissando la tazza poggiata sul piattino e cosa cpra intorno "La questione sarebbe chi, perchè, cosa ne risulterebbe facendolo? E per chi? QUindi sarebbe Ni, non posso rispondere perchè molte cose si comprendono vivendole ed essendovi dentro e... se fosse uno stronzo in una dittutatura, arrivargli occhi negli occhi e vedere il tuo terrore metnre tutti i suoi crimini gli fiinsicono addosso... infondo, io sono ciò che tutti hanno creato. Se loro non hanno avuto remore, rimorsi, era normale e gisuto fare ciò che hanno fatto su di me, perchè io dovrei avere rimorsi, rimpianti, pentimenti per la punizione su di uno stronzo? Ma per tutte le domande e le quesitoni che hai messo in luce, non posso dire niente. NOn sono una militare, ricordi? Ne per voi, ne in generale e sarei stata per mia sfortuna una di quelle che nonostante ogni pezzo dato di se per impegnarmi... sarei finita sempre col culo a terra,  rispetto la feccia che non è capace veramente di vivere... lascio volare nel vento le risposte se ci sono. Non sarò mai niente e quindi perchè preoccuparsi? Alaric è un ottimo soldato, nella media, non brilla ne altro, ma rispetto a me sarebbe ottimo. Questo dovrebbe bastarti..." fissandolo negli occhi






Giorno del risveglio

"So bene che siate seccati del fatto che... vi ho fatto richiamare mentre tornavate ai vostri impegni, ma..."

"Vada al sodo, dottore" fece Milan spazientito, dopo esser stato richiamato. Si sistemò sulla poltrona presente nella stanza e fece il gesto di portarsi l'indice tra le sopracciglia, per poi scostarsi una ciocca di capelli. Erano nella saletta delle riunioni della sezione ospedaliera dello Chateau. Erano usciti dalla stanza dove si era svegliata la Lia aveva superato il test, dove si era msotrata non apatica ma silenziosa e sulle sue, e dopo esser tornati alle loro faccende erano stati richiamati.

"La situazione è questa. Vi avevo detto che la ragazza si è svegliata oggi, terzo giorno di coma, ma non è così..." disse conciso e un pò come spaventato

"Che significa?" fece Jd, che con i capitani e Milan erano quelli che le avevano parlato prima e poi richiamati,  e in quel momento erano tutti di fronte il dottore, l'infermiera della sezione dove la ex Lia era ospitata, le stanze dei Capitani e leader, e un altro medico. Erano specialisti di alto livello con specifiche qualificazioni , ma in quel momento sembravano scolaretti che dovevano confessare qualcosa alla maestra.

"L'infermiera Bernadette..." mentre la donna al suo fianco faceva un cenno con la testa "all'inizio non voleva dire niente, poi ha confessato e ho deciso io di tacere la cosa. MA..."

"Cosa ha taciuto" fece asciutto Milan, con le labbra tirate come ad aspettarsi qualsiasi cosa non gradevole mentre stava con le gambe accavallate con stile e duro di comportamento.

"una delle infermiere..." guardando di nuovo la donna "ha riportato all'infermiera Bernadette..."

"Abigail..." disse la donna per chiarire

"Si, ha chiamato Bernadette per avvertirla di strane cose che stavano accadendo. Così è andata ad indagare, scoperta la cosa, dopo aveerci pensato un pò mi ha raccontato tutto e pensavo..."

"Infermiera, per favore, ci spieghi cosa è accaduto..." le fece Milan esasperato, sprofondato nella poltroncina come se fosse stanco

"Si, dunque... ieri sera avendo solo la signorina come paziente, ho controllato come stesse, ho preparato cosa era necessario per il giorno dopo e l'ho lasciata ancora in coma con le macchina attivate e.. sono andata ad aggiornare nel server la sua scheda. Come facciamo sempre la sera,  per ogni paziente. bene, alcune ore dopo, essendo qui per il turno di notte, ho visto la collega, Abigail, che correva da me lamentando di voci..."

"voci? intende che cosa di preciso?" chiese Alaric che con uno stuzzicadenti giocava con quello in bocca a muoverlo

"Oh, forse non mi avete fatta terminare. Per voci non intendo sa, voci strane da film horror, no. Abigail ha con un'altra collega il turno di notte con le stanze dei pazienti normali che sono ricoverati. Ebbene, controllando le stanze, sapete molti uomini o donne non dormono molto e restano svegli, ha sentito le discussioni di alcuni di loro tra letto e letto o... rivolte a lei... le chiedevano perchè controllasse se già, riporto la frase esatta . Oppure affermando che dovevano stare male perchè vedevano pure qui..."

La donna si fermò perchè tutti tranne lei e i medici, si erano voltati a guardar male Alaric. Non sapeva,  la donna,  che accadesse ma sembrava che vi fosse un rimnprovero muto verso quell'uomo che si schiarì la voce e fece finta di niente.

"Ho capito il senso delle frasi, poi mi si dice che era lei la paranoica e le sue idee di accettazione... mi dica, signorina, cosa è accaduto dopo?" proseguì Milan per sveltire la cosa.

"Certo... Abigail non venne subito. pensava fossero.... sa, a volte i pazienti anche per le medicine, shock da sparatoria o cosa accade nel loro lavoro... insomma parlano e sparlano... non ha creduto. pensava appunto fosse qualcosa del genere. lavorando in due per stanza, abbiamo il regolamento che ogni infermiera deve essere con la collega di turno a badare a ogni stanza nello stesso momento... ma l'altra infermiera doveva prendere le medicine da somministrare sia per... Ho capito, non mi dilungo. Insomma, Abigail controllava le sacche, i valori e i pazienti mentre attendenva la collega. Per far prima ha deciso di controllarne una, passare all'altra e poi finire con le somministrazioni che servivano tornando alla prima.  Ma... in una stanza è accaduto questo. La seconda, parlavano della stessa cosa... la terza, con meno pazienti... e si è allarmata! Così è corsa da me, non avendo lei permesso per entrare nella sezione riservata.... Mi sembrava strano, qualche ora prima era ancora incosciente nel letto... ma quando sono arrivata, il letto era vuoto..."

"Che vuol dire?" chiese Jd

"Era vuoto?" domandò Milan mentre gli altri mostravano stupore

"Si, non cèra nessuno. I macchinari...  erano... stati danneggiati..." fece una smorfia la donna.

Milan rise di gusto come se fosse stata una cosa divertentissima, dicendo sempre e oltre a veder equella donna che Lia aveva sempre chiamato , non riuscì a tenersi quello sfogo. Gli era venuto così, naturalmente. Non era come un bambino come faceva di solito, ma di un uomo adulto che rideva di qualcosa di grande e stupefacente.

"Mi scusi, cosa cè da ridere?" chiese la donna a Milan,  ma lui soffcando il moto di risa le disse di ocntinuare

"Non abbiamo detto nulla sui danni ai macchinari vista la situazione,  ma da regolamento dobbiamo fare un resoconto dettagliato delle riparazioni e..."

"Si, si, vada avanti..." ritornò Milan risistemandosi serio

"Le macchine avevano tutti i fili staccati, tutti i bottoni erano stati premuti non si sa in che modo. Forse insieme, uno dopo l'altro... ad ogni modo non capiamo come le macchine avevano un blocco funzionale, emettevano suoni, lampeggiavano e semrbavano attive ma tirando via i fili,  non era più collegato nulla alla sala dell'infermiera di turno , e tutti i blocchi tenevano gli schermi degli apparecchi.... bloccati, stazionari, a specifici momenti in cui si presume che abbia tentato di zittirle. AD ogni modo vanno controllare, e se non sostituite..."

"Cioè le ha scassate!" disse a voce alta Alaric rimasto di sasso, interrompendo la donna che si fece più rigida e accennò un si col capo, metnre Milan tornava a ridere.

"Così, dopo aver appurato che nel bagno, nell'armadio, ovunque nella stanza non vi fosse,  e le macchine segnavano, bloccate, dei valori a prima che si togliesse tutto, abbiamo cercato ma... "

"senza successo, all'inizio..."

"esatto" fece offesa la donna "così siamo tornate di corsa con l'altra infermiera ed eravamo tre, nelle camere degli altri pazienti. Tutti affermavano che era passata due volte, erano sicuri fosse lei e che aveva indosso la camicia da notte di flanella pesante che aveva, del set di abiti che il leader ci ha fornito..."

"se quella persona sapesse che le avevate messo una camicia da notte... ripeto, camicia da notte!!... urlerebbe bestemmie per ore! Sarebbe bellissimo vederla incazzata nera per questo affronto... lei le odiava perchè si sentiva..."

"Alaric ba-... mph.... basta!OH!" fece Milan come arrabbiato indicandogli anche con le mani di tacere ma o ricominciavano le risa o si sfogava con l'uomo per non far capire che stava morendo dalle risate. Pareva come a volte capitava un uomo di classe e di alto livello che on riuscisse a fermare qualcosa di divertente che rompesse il suo stato normale

"Stai ridendo pure tu della cosa..." fece Alaric senza considerare il rimprovero "lo hai fatto apposta, ammettilo, nel caso si risvegliava Lei..." con un ghigno

"Comunque..." continuò la donna infastidita "dopo aver cercato in tutte le camere occupate senza successo, cercando perfino sotto i letti, o in quelle libere, scrutando ogni angolo, ci siamo accorte che mancava qualcosa dai muri dei corridoi o le stanze..."

"Mancava...?" fece Milan senza capire

"Si, signore. Mancavano dei quadri di dottori o luminari, di ambo i sessi,  che erano..."

"quei tizi inquetanti dalle pareti? Avrà voluto evitare infarti futuri..." fece Alaric con un sorriso

"Non sia maleducato. E' offensivo questo atteggiamento verso le persone che hanno studiato una vita,  per portare la medicina a come è adesso..." lo rimproverò la donna ma sia i dottori che Milan cercarono di calmarla

"Sono sicuro che non sia così! Tranquilla! Quelle foto sono state messe ad memoriam... non a caso.. continui..."

"Bene! Dopo le camere, nel corridoio principale che va verso la sala delle infermiere, di fronte quella dei medici, abbiamo trovato per terra dei resti.."

"Come dei resti!" scattarono tutti preoccupati, chi dalla sedia, chi poltrona, chi divanetto

"Non resti... non mi avete fatto finire. Intendevo, abbiamo rinvenuto dei resti di cibo sbriciolato, carte o resti degli involucri che seguivano una direzione. Così abbiamo controllato fino a dove cèrano, e portavano alle sale di visita e analisi... e abbiamo notato in alcune come qualcosa era stato toccato, tolto o rovesciato. Nel mentre alcuni pazienti avevano chiamato per questioni loro personali e momentaneamente, dopo aver controllato quasi tutte le sale tranne una, siamo corse per scoprire che la ragazza era tornata da loro..."

"tornata in che senso? come lo aveva fatto?" domandò dubbioso Milan. Anche se la zona ospedaliera era un rettangolo, non era come lo Chateau come una sorta di ferro di cavallo, quindi se era tornata indietro, doveva aver ripreso gli stessi corridoi delle infermiere.

"Ce lo chiedevamo e... mentre parlavamo con i pazienti ci siamo accorte di due cose. Aveva distribuito quello che scoprimmo il contenuto del frigorifero della sala infermiere... era stato preso quasi tutto, abbiamo trovato cibo sbocconcellato sui ripiani o perso per terra, o donato ad alcuni di loro dicendo che sembravano molto tristi e che avevano bisogno di cose buone per sorridere. NOn è proprio come ha detto,ma il senso era quello..." mentre Milan rideva di nuovo " ... mentre parlavamo ci siamo fermate,  sorprese per dei rumori strani sopra di noi..."

"Sopra...? ma non cè niente sopra, cè..."

"Il tetto aperto. Non è stata ancora completato il piano di costruzione dela sezione superiore. Insomma, il piano nuovo che va a completare la struttura, e così è uno spazio aperto. da cui si può arrivare dalle scale con la porta che attualmente è... solo una porta che non permette di giugnere alla zona aperta di sopra o dall'esterno, dalle scale a muro." disse il dottore

"Così siamo andate a vedere, una delle infermiere si è perfino azzardata a salire le scale interne e aprire la porta per sopra, abbiamo la chiave, ma non cèra nessuno ed essendovi solo i pilastri terminati ma non muri, non poteva esserci nessuno nascosto. Così è tornata giù... a proposito, mi perdoni, ma quando inizieranno i lavori per la nuova ala superiore? Adesso sono parecchio nervosa per questa faccenda, perchè quella ragazza è riuscita..."

"Stia tranquilla, partiranno in questi giorni, vada avanti..." le disse Milan tagliando corto

"Bene! mentre tornavamo tutte e tre insieme così da controllare bene a gruppo, abbiamo sentito dei rumori strani provenire dalle stanze infermiere e dei medici e siamo accorse. Qualcuno era stato là. E ci siamo accorte che le finestre delle tre stanze che erano raggruppate e stavamo controllando, avevano le finestre accostate, sia le interne dove cèrano che le esterne. Così ci siamo insospettite e abbiamo ricontrollato le sale delle visite,  notanto ciò che non avevamo considerato. Le finestre erano accostate e non essendovi vento, erano rimaste ferme e avevamo cercato solo una persona o cose fuori posto. Facendo noi controlli e pulizie in quelle stanze sapevamo cosa era fuori posto immediamente... finchè mentre passavamo alle stanze dopo,  non abbiamo sentito dei rumori dall'unica che non avevamo controllato prima. Quella in fondo..."

"Avete presente, con la lavagna luminosa per le radiografie..." disse l'altro medico con un sorriso

"Si!" fece la donna con un grugnito "Aprendo la porta abbiamo trovato molti degli oggetti sopra la scrivania davanti la lavagna. La lavagna luminosa era la sola fonte di luce, quindi era accesa, e appesa a questa vi erano sia varie radiografie che.. le foto che erano sparite!!" disse con astio "erano state tolte dai quadri e appese anche con scotch alla lavagna. Ad osservarle con interesse vi era la ragazza, che appena ci ha viste, ci ha squadrate e ci ha detto prendendo una foto , indicando una foto antica con lo staff comprese infermiere, affermando che noi con divise simili a quelle, facevamo paura uguale..." si lamentò la donna, mentre i due dottori si tiravano le labbra per non ridere ma Milan non riuscì a reggere.

"Ah ah ah... quindi...?"

"Quindi ... ma prima partiamo da un altro fatto. L'abbiamo trovata nella stanza con la finestra aperta, e lei aveva la camicia da notte, cibo rimasto vicino a lei e il viso sporco e ai piedi...mh" fece un verso infastidito "un paio di Icefighter Black and Grey,  della Viking,  di proprietà di uno degli infermieri di giorno che erano nuovi, mai messi, che doveva utilizzarli per l'esterno se serviva e..."

"immagino non vi fosse puzza di gorgonzola e li ha usati" rise sguaiatamente Alaric, facendo riscattare in Milan le risa

"... e che teneva da parte nella sala radiografie, essendo specializzato in..."

"e mi faccia capire... lei aveva scarponi del genere sotto la camicia da notte e vi camminava dentro? ha un piede piccolo, perfino Jd che è alto poco più di lei ed è uno dei più bassi ha piedi più grandi..." diise Alaric

"... SI!!!" fece lei irata "camminava come un pinguino ubriaco,  ma diceva che non le piaceva stare a piedi nudi in quel posto con l'odore strano, saremmo in un ospedale, ma comunque... e affermava che li aveva visti prima e per seguire un animale che non ha saputo spiegare,  che camminava sul vetro della finestra fin su, immagino quale rettile o simile, è salita fin su e li messi, dicendo che era divertente..." mentre tutti ridevano

"ed era impiastricciata di cibo? ma che avevate nel frigo?" domandò Jd curioso

"Sembrava una bambina piccola che mangiando con foga si sporcava tutta. Le ragazze o i ragazzi dei turni vari hanno con le loro etichette del cibo che tengono per le ore di lavoro. Vi erano varie cose, dal cibo al cioccolato di vario tipo alle bevande. Ha lasciato in frigo solo alcune cose. Insalate..."

"mi faccia indovinare... broccoli o melanzane o zucchine che facevano parte del pasto? burro di arachidi..."

"SI! cose del genere,  e altro che sembrava non esserle piaciuto. altre cose le ha messe sui letti dei pazienti dicendo loro che erano brutti in viso e le dispiaceva che stessero fermi nel letto.  E che quelle cose buone facevano sorridere. A lei non era piacìiuto stare ferma nel letto..."

"che abbia avuto uno di quei attacchi dove non respira o quando le sembra di soffocare  perchè troppo stretta sotto le lenzuola pesanti?" domandò Jd a Milan che fece segno con la testa che non sapeva

"L'abbiamo presa, portata in un bagno e pulita. Ci chiedeva sempre se eravamo cattive e perchè avevamo le facce scure. E perchè tenevamo le persone in modo brutto nel letto. Parole sue. Quando l'avete incontrato circa un'ora fa, aveva il broncio e faceva la trattenuta perchè le avevamo chiesto di stare buona e ferma..."

"quindi non si era appena svegliata..:" fecero tutti dubbiosi

"A quanto pare non si è svegliata oggi, terzo giorno, ma ieri di fatto, secondo giorno, comunque nella notte..." rispose il medico primario

"E quindi...?" fece Milan chiedendo di terminare il racconto.

"per curiosità" fece l'infermiera che sembrava una tedesca rigida e inflessibile "sono andata nella stanza delle riprese, nessuna si è accorta di niente dalle telecamere della stanza dell'infermiera o infermiere di guardia a vetri... e ho constatato che lei si vedeva, non sempre e se si faceva attenzione a certe cose. in pratica come un coniglietto spaurito,  controllava gli angoli nascondendosi e quando vedeva o forse non sentiva nessuno vicino, sgattaiolava in giro. La si vede che prende i quadri, tra parentesi afferma di averli presi perchè la colpivano e voleva vederli meglio... sulla lavagna luminosa..." fece lei come se fosse un peccato capitale "e le volte che non compare o si trova in altre stanze... abbiamo appuraato con i medici che usciva dalle finestre..."

"AH AH AH " rise Milan tenendosi una mano sulla faccia "Quella benedetta ragazza!... fatemi capire, lei si nascondeva e se ne andava in giro controllando che non ci fosse nessuno come una spia dei film, e per aggirarvi usciva dalle finestre, finendo pure sul tetto... perchè aveva paura delle infermiere cattive! e ha portato cibo e questo le volte dopo, agli uomini sui loro letti e ha girato quasi tutte le stanze... con voi che la cercavate senza vederla, notarla, trovarla e il medico di turno chiuso nel suo ufficio con l'ordine di non disturbarlo perchè doveva controllare delle radiografie nell'altrea lavagna, con cura... e poi vi lamentavate che Lei si infuriava per lavori e controlli fatti male... aveva forse torto?!?" domandando quest'ultiuma cosa ai Capitani, e ognuno fece un comportamento diverso, chi sembrava offeso, chi rideva, chi era preoccupato.

"E ha rubato del cibo della sala delle infermiere, distribuito ai pazienti, sporcando..."

"Abbiamo capito..." fece Milan come se questa cosa non fosse importante

"Ti pareva... quella con la fame solita che si ritrova avrebbe mangiato pure un tacchino intero!" scherzò Alaric

"QUindi... adesso comè la situazione?"

"Vorrebbe tornare in camera sua, le avete detto prima che ne ha una e non vuole stare a letto e..."

"ma le sue condizioni?"

"NOn sembra avere ripercussioni di alcun tipo, ma lo avevo spiegato prima.  Ogni livello è normale, ogni.."

"Si, ma di testa come stà..." fece ALaric spiccio

"Come avete visto. Normale. Normalissime reazioni. NOn pare avere memoria di nulla,  tranne se osserva un oggetto o le si indica ad esempio un luogo, sa di cosa stiamo parlando. Non vi ha riconosciuti. Non ricorda ne me e ne la capoinfermiera Bernadette. L'unica cosa che non so come trattare è il fatto che ha un carattere molto... infantile, diciamo..."

"Dottore! Parliamo chiaro. Lei sa del test visto che vi ha assistito,  parliamo di una persona che ha perso la memoria, che non ha più ciò che caratterizzava il soggetto originario e quindi l'esperienza e la personalità maturati in anni... secondo lei, come dovrebbe essere?" fece Milan come seccato

"Guardi che da storia medica sulle amnesie, i soggetti che nehanno sperimentata una,  non hanno ricordato la loro vita in toto o in fasce di tempo, ma non hanno mai avuto fattori di regressione del comportamento..."

"Ma è scemo?!" sbottò Alaric "dottore io non ne capisco un cazzo ma so che dai nostri esperimenti è uscito di tutto e di più, dalla pazzia, all'utolesionismo, alla convinzione di essere non so come una data persona pubblica e ne erano convinti!, all'amnesia di vario genere, e so che sono capitate tante cose... perchè è così strano che lei si comporti... come ha detto? Diversamente?"

"Voi avete visto esattamente la ragazza?" domandò allora guardandoli uno ad uno, finchè col loro silenzio non si avviò a un disposiutivo a muro e non parlò contro di esso pigiando un bottone dicendo delle cose sottovoce.

Dopo qualche minuto apparve un'infermiera, con al seguito una persona.

Aveva un abito composto da giacchettino con chiusura dietro, pieno di ricami e poilette corto sopra la vita e a maniche corte, a coprire il sopra del vestitino in raso con fascia in vita a piegoline. Da cui poi sopra i fianchi partiva la gonna a ruota piena di pieghe comporta da più livelli di altezze differnti, sotto il ginocchio max davanti e fino quasi a terra dietro, color panna. Milan lo riconobbe subito e da composto che era tornato, si mise di nuovo a ridere.
La figura che appariva era una ragazza con una bitino chiaro appariscente come una rponta al ballo delle debuttanti e sorridente.

"Da dove l'ha preso quel vestito?" chiese Jd alquanto sorpreso

"E' uno di quelli che aveva-avevo, avevo fatto mettere nella stanza nel caso Lia si svegliasse..." rise Milan come se balbettasse vedendo la figura

Alaric la fissò come se vedesse qualcosa di impossibile. Le squadrò e le si avvicinò. Era entrata una ragazza, dopo l'infermiera, con un viso disteso e pacifico, sorridente e calmo a tal punto da sembrare di vedere qualcuno che sprizzasse gioia di ogni poro. Era così sorridente e con una sorta di aura di pace e gaiezza pacata,  che perfino gli occhi lo facevano. Avea i capelli ancor acorti dopo che Lia se li era tagliati per vedere come fosse cambiare in toto, usando poi i restanti come da consiglio di Milan per una parrucca. Così aveva i capelli sempre con quel taglio alla pixie, con un lato davantipiù lungo prima del metno e l'altro lato più corto, abbellito con una fascia en pendant col vestito, che era sistemato in modo elegante con parti delle ciocche di dietro a corprirlo lasciandone vedere solo una zona, quella con i capelli laterali più corti, rendendo il tutto elegante. Aveva degli orecchini ma non trucco.

"Qualè il tuo nome?" le chiese alla fine Milan tornando composto

"Il mio nome?" fece questa guardandolo ancor asorridente ma sorpresa "io... non lo so! Non ricordo..."

"Hai delle domande?"

"Domande?" fece allora lei perdendo per una frazione dis econdo quel sorriso caloroso e dolce come a pensarci "NO!"

Tutti si guardarono sorpresi. Aveva detto la stessa cosa per la stessa domanda quando convocati, l'avevano trovata seduta nel letto e rispetto a quel momento parlava poco.
"Quindi non sei curiosa, non vuoi sapere nulla, non hai domande...?" tornò alla carica Milan

"No... non sento di voler sapere. vorrei solo poter vedere le cose che vedo dalla finestra." disse avvicinandosi ad una di esse pogiando le mani sul davanzale er guardare fuori "Ci osno tante persone e tanti animali e cose in lontananza che vedo e..." disse lei con un sorriso carino e non terminò la frase perchè Alaric era tornato ad avvicinarsi, questa volta vicinissimo, fissandola bene.

"Chi sei? Lia non fa mai quella faccia. Mai, tranne forse quando fa emergere il suo lato criminale e pazzoiode da sociopatica.... Assomigli a Lia? No. NOn sei vestita come vestirebbe lei. Non si metterebbe mai un abito così scampanato e femminile senza una ragione, ne sono prova i ritratti e le feste o comparsate su richiesta di Milan... e non vuoi sapere perchè sei qui e come? Chi eri? ...  non ti aspetti che crediamo che questo sia un caso di amnesia e non ci stai prendendo in giro! Cosè, ti sei arrabbiata per uno dei soliti scherzi di Milan lasciandoti questi abiti,  e vuoi farci rincoglionire come fai sempre con la gente prima di incularla? Eh?!? Ti conosco carina... questa espressione..." le disse adirato per poi voltarsi verso gli altri "non sappiamo davvero perché abbia scelto di usare quest'espressione. Ma non mi convince... Avrebbe potuto farlo per un filtro narrativo,  sapete delle sue solite recite, per gettare nell'umido il rispetto verso Milan, o perché stava leggendo l'atmosfera e voleva fare un plot twist o solo come espressione generale per la parte.... credete davvero che questa sia naturale,  dopo ciò che conosciamo?" disse verso tutti gli altri mentre la ragazza lo fissava curiosa allungando il collo in avanti per osservarlo, visto che le dava la schiena.

"è totalmente diverso da Lia. E non obbedisce ciecamente ai desideri di nessuno,  sia come faceva la Prima e sia riuspetto altri che si affidavano a noi camici bianchi, qaundo no navevano reazioni negative..." disse una voce dalla porta, mostrandoi David che entrava.

"Zio David!" cinguettò la ragazza che andò verso di lui per stringerglisi a un braccio

"Ti ho portato questo, spero ti piaccia" le disse gentilmetne,  mostrando un peluche molto realistico di un furetto a dimensioni reali che lei prese subito, lo alzò sopra la testa come a guardarlo sotto la luce delle lampade con un'aria di felicità enorme,  per poi stringerselo come un bambino con l'orsacchiotto.

"Sta recitando... non credetele..." continuò Alaric ma David lo zittì

"Il dottore le disse di rimanere nella sua stanza, ma lei andò e si presentò in giro per l'ospedale.... le ho detto di chiamarmi semplicemente e tuttavia lei insiste nel chiami Zio. Il test finale sulle nostre apparecchiature per lettura, copiatura, scrittura e ttuto il resto, sapete, della mente è andata a buon fine. Lia è morta. Ne è nata una versione pulita e incorrotta." guardandola mentre correva sotto la finestra e si sedeva elegantemente a terra per giocare con il furetto finto "Pura e sincera. NOn avendo eseguito la cancellazione totale però, ha lil settore dell'apprendimento e conoscenze intonso. Per questo sa, riconosce, identifica e comprende le cose, le persone, tutto...  ma non sembra anche da sue parole che abbia attinto a frammenti di memoria dell'originale che richiamassero... situazioni o parti del passato. Almeno, non per adesso. Per questo non è come un neonato. Ha la consocenza dell'Originale senza però le memorie di vita della stessa. E tuttavia rispetto un bambino piccolo che no nsa nulla e deve fidarsi degli adulti...  Lei ha il libero arbitrio riguardo ai desideri di chi le sta intorno. Può decidere se rispettarli o meno.  NOn può essere pedina, può disobedire o eseguirli a sua scelta. Come ho potuto provare, sembra avere in se delle leggi e regole morali e di comportamento inalienabili o incancellabili o inviolabili. Voleva un peluche, le portai allora per prova un furetto, vivo, e mi disse che era contenta di averne uno tra le mani ma non sapeva come prendersene cura, parole sue, aveva paura di fargli male e ha detto . Ossia, un peluche..."

"Come lo chiamo?" chiese la ragazza avvicinandosi a David alzando di nuovo in aria il peluche, facendo volare commenti di Alaric che borbottava .

"Dagli il nome che vuoi... "

"Un nome? Io?" fece lei sorpresa, portando il peluche vicino la sua faccia per guardarlo bene, aveva pure i baffetti fatti con il filo da pesca che uscivano dal nasino "...Atticus?"

"..." silenzio da tutti fissandola

"SI, si!" disse con foga rialzando in alto il peluche con contentezza "mi piace Atticus, sarà questo..."

"Scusa, perchè Atticus?" domandò Milan curioso

"EH..." fece lei fissando l'animale di pelo "mh... non lo so, mi è venuto in mente mentre parlavate..:"

"E tu.. non stavi seguendo?"

"Se io mi intrometto, voi vi arrabbiate?" domandò paurosa,  portandosi il peluche stretto tra le mani davanti la bocca "le signore in bianco cattive dicono che non devo interrompere o dire cose stupide o immettermi nei discorsi degli altri..." fece lei tentennando

"Signorina! Smettila di pensare che siamo cattive! Noi..."

"Si calmi, ha solo espresso un suo parere" la interruppe Milan, guardando l'infermiera capo con severità, facendola zittire "su, dimmi.... Oh, scusa. Ti ricordi di me?" parlando poi con la ragazza

"Tu sei il capo. Quello che chiamano Leader. Sei come l'ape regina..."

"L'ape regina?" fece lui stupito

"l'ape regina è l'elemento di un alveare che è il cuore, il nucleo e tutto gira intorno a lei, anche se le persone non lo capiscono... E ho visto che anche tu sei così'"

"Ragazza perpiscace..." le disse con un sorriso

"Ma và! E' una bugiarda! NOn è cambiata e non è successo niente. E' lei!!" fece in falsetto Alaric inazzato "guardala! Potresti mai pensare che questa faccia d'angelo sia una cosa normale? Avanti, prendimi a ceffoni come hai sempre fatto con tutti!DAIII!!" la intimò faccia contro faccia Alaric,  in preda a follia

"Ma... lo devo fare?" chiese dubbiosa a DAvid e di contro, Milan le disse con divertimento di prenderlo pure a  ceffoni  con tutta la forza che aveva. Ma la ragazza disse "predere a ceffoni fa male. E se qualcosa fa male non va bene. Poi lui no nsarebbe triste? E quindi.. perchè dovrei farlo? Ma può dartelo Atticus, se vuoi..." rispose lei prima in pensiero e poi mortando il peluche con unghiette di plastica, muovendo con le dita le zampotte.

"Mi piglia per il culo" fece Alaric a tutti ma Milan si alzò e le si parò davanti.

"Hai dato il nome al tuo peluche, ma tu... non ne hai ancora nessuno. I nomi sono importanti. Definsicono una persona a volte. La descrivono per la forza e la potenza della loro pronuncia. O il loro significato. O rappresentano la persona stessa per come è e fa... Ma quel che è chiave, è che qualcuno che ha un nome, ha un'identità per gli altri..."

"ha un'identità?" gli cheise dubbiosa inclinando la testa

"Oh, si. Per adesso tu... per noi sei una soggetto femminile e... basta. Senza il nome non possiamo darti un'identità, e senza un'identità per noi sei una sconosciuta"

"Sono una non persona?" domandò di botto preoccupata

"Oh, no. Una persona è una persona. Ma... io sono Milan. Sono riconosciuto subito già dal pronunciare il mio nome. Lui è Jd. Stessa cosa e così per tutti, qui. Ma senza nome, noi non possiamo darti una definizione e riconoscerti... " guardando David, che aveva compreso che era un test per vedere reazioni e capacità intellettive

"Io... non ho ben capito, insomma... io sono una persona. Come voi. Anche senza nome, io non sono una persona? Sono come questo peluche?" mostrrandolo "AH, no. Lui ora ha un nome..."

"Esatto. Adesso, per farti capire, questo peluche ha una sua identità. Bimba, questo peluche se messo insieme ai suoi fratelli creati nelal bottega, sarebbe... uno tra tanti, senza sapere chi è e come riconoscerlo. Ma se metti un collarino con il nome, quello che hai scelto e lo metti là in mezzo... quel nome lo definsice rispetto a tutti gli altri simili o uguali di aspetto. Questo differenza in primis qualcuno. Il nome. L'identità che ha una persona e che le viene data, riconsocendola con quel nome.."

"Allora... guardandosi intorno "io non sono che... una persona non definita?"

"qualcosa del genere"

"E che nome ho, io...?"

"Devi essere tu a deciderlo..." le disse gentilmente "non possiamo darti un nome noi, perchè significherebbe... essere noi chi definisce te... ho promesso a tua madre che tui saresti cresciuta con le tue gambe e la tua testa, e ti saresti definita con le tue forze e volontà..."

"EH..:? Mia madre...?" stupita, con gli occchioni grandi sgranati, guardando poi David

"Tua madre..." continuò Milan "Vedi... tu sei il risultato diqualcosa. Hai iniziato la tua esistenza come ciò che sei dal momento della sua morte. NOn cè niente da considerare peccato o errori, tu sei nata da una frazione della sua anima, e anche se da sola, desiderava che  una parte di lei fosse felice. E così eccoti qui...Può essere confusionario, ma sebbene Veròna abbia preso vita come pezzo di lavoro di tua madre, alla fine tua madre stessa è divenuta, ha preso l'identità di Veròna, per avviare un processo. Che sia da veròna o tua madre, poco cambia. Sia tu che Veròna siete tua madre sotto mentite spoglie. Come travestita, perchè indossava un personaggio, strasformandosi in Veròna. E quindi seppur Veròna sia al sua controparte, tu sei figlia di tua madre e della tua madrina, possiamo chiamarla così..."

"Stai confondendo anche me..." disse Jd alle sue spalle

"Quello che voglio dire è che tua madre è la persona che eri prima. Ha lanciato la moneta,o si è data alla sorte attendendo il risultato, e tu... tu, sei quel risutlato. Non sei lei, non sei chi noi o chiunque altro vorremmo che fossi... e ne è prova il discorso di David sul fatto che non sei tabula rasa come soggetto da essere una pedina co manovrabile. Ad alcuni potevo dirgli di fare qualsiasi cosa e... loro eseguivano. Non eseguivano se io no ndicevo loro cosa fare... erano solo pedine o soggetti vuoti che io riempivo e a mi davano assoluto ascolto. Si muovevano ed erano tutto ciò e ogni cosa io desideravo. Ma non voglio questo. Il problema è che... loro erano così non solo per il test, ma perchè erano... posso dire,  più vuoti? Ma tu non lo sei. O non saresti andata in giro, scappando dalle infermiere per te persone orribili e ancora lo pensi, come se per te fosse vero per qualcosa... e non avessi tue decisioni e pensieri...Tu nello stesso tempo, non sei lei. Sei una persona separata. Il modo in cui tu le assomigli è quello che no riesco proprio a superare, non lo sopporto... perchè avrei preferito che non morisse, invece di lasciare una figlia identica a lei eppure che non è lei. Ma sono contento che tu non sia un pezzo, un soggetto e basta, che sia solo esecutore di ogni cosa gli si ordini. Tu non sei lei. Per lei, quando ne parlavamo... tu eri come una sorellina perduta da tempo o qualcosa del genere, nel caso la moneta avesse girato nella tua risoluzione, ma per me... per tante cose, tu sei sua figlia. In qualche modo odio il pezzo che sei come risultato, Alaric sbaglia. Tu sei così e basta, non sei lei che finge, anche perchè lei non sarebbe riuscita come fu nella sua vita, a reggere per molto sorrisi e carinerie come fai tu... diceva smper che ci voelva il cuore e la forza per fingere,  così a lungo e bene un sorriso, anche solo di bocca. E così come so che, anche se passassero anni, non riusciresti a divenire mai e poi mai come la lei originale. E così come, anche se ti ordinassi di comportarti come lei, saresti solo un'imitazione e mal riuscita, ma solo per un motivo. Non sembra che anche tu... tu no nsei portata per fignere e recitare,  sempre che non sia qaulcosa di tuo. E quindi ciò  che vediamo non è altro che te, la nuova personalità..."

"Mia madre?" domandò lei non molto contenta

"Non ci pensare. Adesso dimmi, che nome senti di voler usare, perchè sia te?"

"Io... non lo so. Ho capito solo che il test..."

"Si, il test è il project Kianta. E tu sei la prima che ha testato l'apparecchiatura e la procedura al cento per cento,  sviluppata e completa. E senza i lati engativi dei soggetti prima di te, mentre era in sviluppo e studio, anche se è per loro che adesso sembra perfetta. Ma tu sei qui, lei è morta, e non essendo lei, è necessario un nome che ti riconosca..."

"Il project Kianta?"

"Si, era già in lavorazione quando lei diciamo che venne incontro a noi e poi lo abbiamo rinominato..." ridendo

"No, quella pazza farebbe le scarpe a ogni sogno femminile del mondo. Invece di pensare al principe azzurro o l'uomo dei sogni, o di essere salvata o di chiedere di essere portata via... ma chi l'avrebbe rapita a quella psicopatica,  vorrei sapere... di chiedere di andare via con chiunque volesse prenderla da dove era,  o piangere come una frignetta per la sua sorte, si è letteralemtne fiondata in mezzo a noi come se nulla fosse pighiandoci pure per il culo..."

"Alaric..!" rise Milan, non era per neinte arrabbiato ma anzi sorrideva "semmbra quasi che tu ne parli positivo, non negativo come vorresti far credere..."

"Cosa? Ti sbagli! Neanche Hannibal the cannibal l'avrebbe inquadrata come preda pure per mangiarla, era indigesta pure per quello, sarebbe scappato pure lui. E se fosse vissuta all'epoca, pure Jack lo squartatore incontrandola per strada avrebbe urlato come una femmiuccia dove esser preso a sberle e con la sua parlantina rompicazzo,  e se la sarebbe data per farsi arrestare.Avrebbe preferito la prigione che nelle sue mani. Lo so!" disse l'uomo piccato

"Ma lui è sempre così?" domandò la ragazza curiosa, facendo ridere tutti

"Lascialo stare, quello che voleva dire è che quando si nomina tua madre, anche solo il nome, vien fuori tutto ciò che conosciamo ed è stata. Ecco perchè..."

"Allora... se avete bisogno di un nome per indicarmi e riconoscermi... non lo so, Kianta!?! A me va bene anche questo, hai detto che io sono una buona cosa di quel test..."

"Vuoi proprio usare il nome Kianta? Sei sicura? E solol il nome del progetto. Vuoi vederti in uno specchio per capire se ti sta bene...?"

"Mh..." riflettendoci "No, i nomi sono importanti, necessari e... se è così e per essere io come sono, allora va bene questo. E' già utilizzato?"

"No, non è di nessuno. Tua madre..."

"Allora va bene Kianta. E.. non lo so, ma... non mi piace definirla mia madre e non voglio sapere niente di lei. hai detto che io sono io, diversa da lei e non sarei mai lei in qualunque caso. E mi va bene. Se per essere me io devo usare il nome Kianta, vogli oquesto...."

"Quindi è così?" ma fu interrotto da David

"Milan, quando ho utilizzato parole e nomi per i test appena l'ho raggiunta, dopo quanto ha fatto per tutto l'ospedale... non ha mostrato alcuna reazione. ... Dopotutto,  non le si aveva ordinato di reagire o comportarsi in alcun modo da altri. Quindi non era stata influenzata.  È stato facile far rivivere quella Lia con la sua scan, ricordi? E anche allora, non si comportò come un soggetto privo di ogni cosa, anche della personalità.Non era un pezzo agli ordini di qualcuno, un osggetto malleabile.  Altrimenti, si muoverebbe solo secondo i desideri di te, Milan. E così quest ragazza...Anche dopo anni interi... Non sarebbe ancora diventata la Lia originale, per quanto aspetti. Anche se le fosse stato ordinato di comportarsi come l' originale, ... sarebbe stata solo un'imitazione per emulazione di quanto appreso o visto da video e altro, così come Lia faceva con la musica. Non leggeva e comprendeva la musica scritta eseguendola, era mera emulazione e riproposizione di ciò che gli altri eseguivano e che aveva sentito. Questa è una persona molto simile ma separata, e sicuramente non la stessa Lia. ...Quindi, ...non è davvero scomparsa per l'eternità per un verso,  ma dall'altro si... Anche dopo essere diventata la Padrona della Casa e la Signora delle Chiavi ...non c'era modo di farla rivivere..."

"Però hai detto..."

"NO! Quel modo, che ti ha lasciato insoddisfatto perchè lei stessa, o meglio la sua scansione, è andata fuori di testa perchè risvegliata e lo stress ha reso instabile la scheda di dati... tu non credi in ciò come faceva lei. Quindi non dovresti pensarla o volerla usare. Tu sei per metodi... esoterici. Se vuoi riaverla indietro, ora come ora essendoci la sua... sorellina minore, ad occupare il corpo ed essere la legittima erede della sua anima, non puoi che aspettare la sua morte per tentare di risvegliare Lia"

"Non dire sciocchezze..."

"E quindi...basta pensarci! benvenuta tra noi, Kianta!" disse con gentilezza a Kianta con le mani sulle spalle "adesso hai preso il posto della persona che eri prima, intendo per gli oggetti che erano suoi, la sua stanza, molte altre cose... hai cose da imparare che magari adesso non affiorano, ma se hai problemi io sono a disposizone..."

"Si, zio David..."

"ma perchè lo chiami zio?" domandò Milan accigliato

"Non lo so, è stato gentile e non... tetro come quelli..." indicò con un indice come una bambina l'infermiera e i dottori "e non mi guardava in modo strano senza dire niente o mi diceva di stare buona a letto. E' noioso a letto. Lui invece ha parlato tanto con me e mi ha insegnato dei giochi interessanti..."

"Erano i test..." rise David

"Capisco. Dottore, la sua valutazione non è esatta, mio parere. Anche se ha chiari comportamenti un pòl infantili, la sua testa non dimostra che un'età superiore... da quello che vedo, i suoi comportamenti che lei definisce infantili sono solo un modo, secondo me, per compensare cosa per ora le manca e si comporta come ogni persona in un luogo non conosciuto e tra persone ignote. Si aggrappa a qualcuno che sembra diverso dagli altri, aggira ciò che considera pericoli, fa ragionamenti sensati ed elaborati e anche se apapre per lei infantile, ho l'impressione che non sia regressione mentale o dell'età..." fissandola "ma qualcosa che sia suo senza ciò che rompeva l'originale... ma David, tu che dici, non dovremmo vedere nel tempo come si comporta ed evolve, invece di gettare etichette a caso? lei diceva così..."

"Si, concordo. Le piccole cose che sembrano infantili potrebbero esser solo ancoraggi, non so... magari prendendo confidenza o maturando la sua personalità nei giorni a venire, potrebbe..."

"Se per te va bene, David, se lei non ha proprio niente... questo primo giorno  di risveglio, anche se è stato ieri, il secondo... ancora non ci credo che con lei cè stato un periodo di coma..." fissandola serio

"Il coma non era proprio vero coma... come ti dissi, la procedura per ora può avere risvolti diversi in base ai soggetti e ai cervelli. Molti sono rimasti svegli e vigili tutto il tmepo. Altri hanno perso conoscenza per pochi istanti o una o due ore. Altri hanno trovato la procedura così orribile da avere reazioni nefaste e quindi risultato inconcludente... e chi come lei, doveva ricevere prima la cancellazione e poi l'allocazione dei processi rimasti dopo che i ponticelli sono stati rotti. Quindi doveva riassestarsi per riavviarsi con il risveglio. In pratica dovea avere il tmepo di adeguarsi alla procedura ed esser pronto come vuoto ma riassestato,  per riprendere i sensi..."

"Si l'ho capito, è solo che... beh, l'importante è che sta bene. Ascolta" passando a Kianta "cè qualcuno che vorrei tu consocessi"

"Stai parlando di quei quattro scemi che erano suoi amici? Quei tre tizi da circo" prese in giro Alaric

"Oh, no." disse non guardando lui ma Kianta "Come fu per tua madre, cè qualcuno che incontrerai il primo giorno che ha quattro zampe, due orecchie, porta gli zoccoli..."

"OHHH! E chi è?" domandò sorpresa ed eccitata Kianta stringendo il furetto

"Qualcuno che se lo accomuni ad esempio a lui..." indicando con una mano Alaric che lo fissò stranito "magari potresti far fatica a riconoscere. Sai, messi vicini potresti non sapere chi dei due è chi... avrebbero se estate entrambi gli zoccoli, infodno usa gli zoccoli di legno con facsaia in pelle.... hanno le facce lunghe da cavallo, parecchi capelli e peli e sbuffano come matti "facendola ridere "... ma sai come riconsocere Alaric e chi voglio farti incontrare, che si chiama Bluegrass?"

"Oh... come li riconosco....? Non lo so, dal naso?" chiese lei innocenetemnete

"Cosa?" sbraitò Alaric "Che ha il mio naso?"

"Hai il nasone..."

"..." ridendo "No, Bluegrass che non ha un naso così e...visto che sarà tuo,  Lubo ti insegnerà, anche per vedere cosa ricordi e cosa no, a cavalcare... è quello senza i jeans..." fece mettendole una mano al centro della schiena portandosela fuori, mentre Alaric restava a bocca aperta e gli atri ridevano "adesso andrai nella tua stanza con gli abiti che vi troverai, non questi abiti, e mi quando te la sentirai uno dei Capitani ti acompagnerà alle stalle, o potresti andare in camera tua... indossa comunque ciò che ti fa sentire a tuo agio e procedi quando te la senti. Io ho cose da fare, ma dopo potrei venire a vederti. ma non fare esagerazioni oggi, quindi preparati ed esci quando te la senti... me lo prometti?"

"Si"

"se riesco alle cinque di pomeriggio prenderemo il tè insieme e ti farò preparare cosa ti piace, anche le meringhe..."

"..." lei rimase un attimo come a pensare finchè qualcosa non le balenò nella testa "MERINGHE! SIIII!" agitando le braccia per la contentenzza come fosse la cosa più bella del mondo

"Molto bene, allora prenditi il tuo tempo. Io devo andare. Ho degli impegni nel mio studio, ma non fare di testa tua più nulla. Va bene? Ragazza, fammi stare sicuro...."

La lasciò da sola nel corridoio dopo le raccomandanzioni, e mentre lo vedeva andare via, sorrideva e pareva tranquilla dicendo al furetto che ora non sapeva cosa fare prima, finchè una voce non la chiamò. Era Jd, serio.

"Devo parlarti, andiamo nella tua stanza di là così vedo se hai davvero abiti veri per te e non questi..."

"Sono brutti?"

"A te piacciono?" le domandò dubbioso

"A me piaceva di più quello rosso corallo, l'abito con scollo rettangolare, corpetto arricciato in verticale, gonna dopo il ginocchio con orlo arricciato con manica a lanterna..." con tristezza metnre si guardava quello che indossava

"Mai fai a descriverlo così? Te lo hanno presentato?"

"Oh, no... l'infermiera pi gentile delle altre mi ha solo scelto questo e acconciato i capelli. però so che quell'abito è fatto come ho detto, non so..." fece lei come disturbata da qualcosa

" Fa niente ma devo parlarti. Gli altri stanno andando via ma è bene che prima che tu esca di qui, ti dica delle cose e mi stai a sentire, va bene?"

"... Io vorrei andare in questa camera che avete detto è mia. Zio David dice che ho degli oggetti e..."

"Ne parliamo in camer a mentre ti cambi. Andiamo..." le disse tirandola verso la stanza a lei riservata





















   
 
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