La mezzanotte era appena scoccata, quando un'ombra incappucciata si avvicinò al deposito privato del professore di pozioni.

Facendosi luce con la bacchetta, lo aprì.

Bastò un semplice Alohomora perchè la serratura scattasse.

Ingredienti e distillati di ogni tipo popolavano gli scaffali e i cassetti di quel luogo proibito.

Calmati. Non stai infrangendo le regole. Stai solo controllando che nell'armadietto sia tutto a posto... Sei Prefetto, no?

Che bugia. Che grossa bugia.

Lentamente, avvicinò la mano tremante al quarto scaffale partendo dal basso, dove Lumacorno era solito tenere le pozioni da mostrare in classe, e cominciò a spostare tutte le boccette. Niente.

Rovistò nei vari cassetti, trovandovi solo foglie essiccate, pietre di luna e bezoar di ogni dimensione. Niente.

Accidentalmente urtò la scala incantata che il professore utilizzava per prendere le cose che teneva negli scaffali più alti.

Cercò di fermarla, di pietrificarla, ma essa cadde inevitabilmente, con un fragore spaventoso, rompendo un gran numero di boccette, e spargendo foglie secche dappertutto.

Dannazione, io attiro i guai come il miele le api. E adesso cosa faccio se mi beccano?

Provò col gratta e netta e funzionò.

Ogni cosa tornò al suo posto. Mentre guardava incantato la magia, scorse sul ripiano più alto una boccetta rosa. Era inconfondibile: Amortentia.

Esultò. Appoggiò cautamente la scala agli scaffali e vi salì timoroso. Afferrò l'ampolla, la mise in tasca in tutta velocità e scese.

Stringendo convulsamente la bacchetta uscì nel corridoio buio.

Esultò di nuovo.

La luce di una bacchetta apparve non appena girò l'angolo.

Aveva cantato vittoria troppo presto. Spense la luce e si nascose dietro una delle tante armature.

La professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure stava pattugliando i corridoi e per fortuna non si accorse di lui.

Sospirò di sollievo e si mise a correre verso il dormitorio di Serpeverde.

Sussurrò la parola d'ordine e si buttò di peso su uno dei divani della Sala Comune.

Cosa mi ha spinto a rischiare?

Lily.

Un desiderio stupido.

Masochista.

Il desiderio di passione.

Il desiderio di poterla amare.

Il desiderio di poterla toccare.

Il desiderio di soffrire per amore.

Perchè quando l'effetto svanirà, Lily cesserà di amarmi.

Ma il pensiero di continuare a somministrarle il filtro periodicamente non mi sfiora nemmeno.

Perchè lei ama lui.

Il bulletto, che io detesto con tutto il mio cuore.

James Potter.

Mi basta averla per un giorno.

Perchè, per un giorno voglio essere felice.

Tutti hanno diritto ad un momento di felicità, no?

Anche se so che non avrò il suo cuore nemmeno per un attimo, voglio provare.

Voglio sapere cosa si prova ad amare ed essere ricambiati.

E in tutto questo non c'è niente di male.

Io, Severus Piton, voglio essere felice per un giorno.

Forse l'unico di tutta la mia vita.

Mi basta questo.

Eccomi ragazzi!

questo è il primo capitolo di questa nuova ff...

spero vi piaccia...

baciotti da vulneraria