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Autore: elenabastet    31/01/2022    2 recensioni
Oscar e André stanno insieme, ma ogni tanto sentono qualche complesso di colpa per cose del passato. Come avrebbero dovuto essere le cose, non la disperazione di Oscar sola in giro per Parigi.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate
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NUVOLE

 

Rating: sentimenti, amore, tenerezze, cosine piccanti e intime

Fandom: Lady Oscar.

Note: Oscar e André stanno insieme, ma ogni tanto sentono qualche complesso di colpa per cose del passato. Come avrebbero dovuto essere le cose, non la disperazione di Oscar sola in giro per Parigi.

 

Ogni volta credo per un attimo di stare ancora sognando ma non è così: da un po’ di notti, vicino a me, c’è la donna che amo da una vita, diventata la mia donna, perché ha scelto di amarmi, riempiendomi il cuore di gioia e anche di sentimenti e soddisfazioni più terrene, condivise da lei.

Oscar è contro di me, sento il suo corpo mentre man mano mi sveglio, la sua pelle, il suo profumo, i suoi capelli che mi fanno il solletico sulla spalla. Allungo la mano e sento il suo seno, che per anni è stato un frutto proibito, e che ora è mio, come tutto il resto, perché lei si è donata a me anima e corpo, senza limiti.

Apro il mio occhio e vedo che ha il volto reclinato girato dalla parte opposta rispetto al mio viso. Sento un tuffo al cuore, perché mi ricorda la nostra vita insieme e in particolare due momenti.

Uno era quel giorno da ragazzi, vicino al lago, quando dovevo cercare di convincerla a indossare l’uniforme e finì in zuffa, e lei si sentiva tradita da me, quando io ero disposto a buttarmi nel fuoco pur di non seguire gli ordini di suo padre. Ma poi, dopo che si era sfogata e sentii tutta la sua rabbia e il suo dolore, Oscar, rassegnata, si mise così ad aspettare le mie parole, e io cercai di dirle di provare a vivere come una donna. Un momento di tenerezza e strazio che non ho mai dimenticato, anche perché lei non mi ascoltò.

La seconda volta fu l’attimo della mia vergogna, il mio abisso, quando le saltai addosso perdendo la testa quel tanto che basta per umiliarla e sconvolgerla, pensando solo a sopraffarla, a farle capire una volta per tutte che era una donna e che io la desideravo: io non me lo perdonerò mai, anche se adesso ho il suo amore, il suo cuore e il suo corpo, la sua anima gemella.

A volte, gira il volto così nei momenti di passione, mentre la adoro in tutti i modi possibili, quasi a vergognarsi di farsi vedere mentre raggiunge l’estasi, e dire che è così bella anche in quel momento, fiera ma in mio potere.

Allungo la mano e le accarezzo con dolcezza il volto:

“Ciao, Oscar, ben sveglia”.

Sento che ha gli occhi umidi, le asciugo le lacrime e le giro il volto verso di me, baciandola sulla guancia.

“Tutto bene?”

“André pensavo.. a noi. Mi spiace per il tuo occhio, mi sento in colpa”.

“È andata così, non parliamone più”.

So quanto ha sofferto, e quanto continua a soffrire per questo, so anche che lei non voleva perdonare Bernard Chatelet, e io l’ho spinta a farlo.

“Sono stata io a trascinarti in quell’avventura folle...”

“Non potevo lasciarti sola”. Scendo a baciarla lievemente sulla bocca, e la sensazione del mio corpo che si risveglia, pronto a amarla di nuovo, mi sommerge. Anche lei se ne accorge e fa un sorriso dolce, è sempre la mia Oscar fiera e spavalda, ma la tenerezza e la passione con cui mi accoglie in sé è qualcosa di struggente ogni volta. So quanto mi ama, ora più che mai, ma lei ha tenuto a me da sempre.

“Ti ho ignorato per anni, pensavo ad altro, pensavo a...”

Le metto un dito sulla bocca, come posso fartene una colpa? Mi sei stata comunque fedele, lo intuivo e ne ho avuto la conferma la prima volta che ci siamo amati. Io sono l’unico uomo che ti ha abbracciata in un certo modo, che ti ha baciata, che ti ha fatta godere, che è entrato in te, che sta al tuo fianco da sempre, non come quell’altro. Il resto non conta, e mi spiace che per te non sia lo stesso, che da più giovane, per le intemperanze del mio ardore, lo stesso che tu ami, mi abbiano portato verso altre donne. Certo, ho imparato alcune cosette che oggi tu adori, ma a volte sento che comunque ti sono stato infedele.

“Stiamo insieme adesso, cosa importa? Te l’ho detto, io ho fatto di peggio che prendermi una cotta casta per qualcuno che non potevo avere… sei l’unica che amo, ma non sei l’unica che ho toccato”. Oddio, certe cose sapevo che esistessero, ma le ho fatte solo con te.

“Ti ho picchiato...”

Ah, le nostre zuffe, da bambino le vivevo con gioia, da ragazzo ho cominciato ad apprezzarle come l’unico momento in cui ci toccavamo, quando i miei sensi si erano risvegliati con certe conseguenze imbarazzanti.

“Ci divertivamo anche così”.

“Ti ho picchiato quella volta, per quella frase, e ti ho afferrato...”

“E io ho quasi abusato di te, ti ho umiliata..” Non dovevo reagire in quel modo.

“No, lì per lì mi hai sconvolto ma poi ci ho ripensato e ho visto il tuo amore e la tua passione...”

La bacio, prima con dolcezza e poi con desiderio, so che a lei piace rievocare in qualche modo quel momento, sentirsi indifesa di fronte alla mia foga, ma comunque mi sento in colpa. Come so che lei si sente in colpa per le cose che mi ha detto, per gli schiaffi, per avermi trascurato.

“Benedico da sempre ogni giorno passato con te”, le dico, sempre più stretto, mentre la porto all’estasi. Non gira il volto e mi guarda, sgranando gli occhi mentre libera il suo desiderio. Ogni tanto temo che mia nonna ci senta, ma lei è brava a far finta di niente. Temo a volte anche che arrivi il padrone, ma per fortuna lui è via.

L’alba è ancora lontana, e ci stringiamo, per riposare ancora, sono giornate pesanti, non ci sono solo complessi di colpa e fatti passati ad angustiarci.

Ma tutto fa parte di noi, tutto è noi, e alla fine l’importante è stare insieme e amarci. Anche se io so, Oscar, che tu comunque mi hai sempre amato, dovevi solo guardare bene dentro di te.

Dopo, tu mi sorridi e io ti restituisco il favore. Le nuvole si sono diradate, ce ne saranno tante altre, fuori e dentro di noi, ma se siamo uniti spariranno sempre.

 

  
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