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Autore: sallythecountess    01/02/2022    1 recensioni
Julie è una ragazza madre di vent'anni, ingenua e piena di sogni, che un giorno per caso ha notato un ragazzo bellissimo che abita di fronte a casa sua. Riuscirà a far innamorare di lei lo schivo e tenebroso 4ld3r4n, hacker nemico numero uno delle maggiori potenze mondiali?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo: sogni
Trascorsero insieme i giorni di Natale, e sembrarono davvero una piccola famiglia molto felice. Rami ormai stava imparando abbastanza bene a gestire Lory, che diventava sempre più grande e vivace, ma anche più tenera nei suoi confronti. Lo cercava, chiamava con acutissimi vocalizzi, gli dava piccole testate come i gatti e anche dei bellissimi baci sulla guancia. Rami aveva capito che quella piccola era identica a sua madre, anche nella dolcezza e nell’espansività, e stava sviluppando uno strano istinto di protezione nei suoi confronti. Più di una volta aveva parlato con Julie di suo padre, le aveva chiesto se si fosse mai fatto vivo, e ne aveva abbastanza paura. Temeva ovviamente che il senso di responsabilità di lei potesse portarla a metterlo da parte per ricostruire una famiglia con quell’uomo, e quando gli veniva quest’idea doveva riempirsi di ansiolitici, perché non respirava.
La sera di Natale, mentre Julie faceva una videochiamata in Francia a Théo, Rami rimase a giocare con la piccola, che all’improvviso si accoccolò sulla sua spalla, e poi si addormentò, facendogli letteralmente tremare il cuore per quella dolcezza.
Non aveva mai immaginato una donna e un bambino nel suo futuro, ma ormai faceva da papà a quella piccola biondina, era un dato di fatto, e malgrado tutte le ansie, quella situazione lo faceva sentire molto bene. La tenerezza aveva ormai invaso la sua vita, con il garbo di un carro armato, e Rami si chiedeva se sarebbe mai riuscito a vivere senza. Quando Julie riapparve, dopo la chiamata, e lo trovò a fissare Lory che dormiva sul suo petto, il cuore le si sciolse totalmente e per un attimo non riuscì a trattenere qualche lacrima, ma fortunatamente fu in grado di fare una foto, a cui sarebbe stata molto legata nel tempo.
“Sei molto dolce…” gli sussurrò, quando la guardò confuso e Rami scosse la testa e rispose piano “…e chi lo avrebbe mai detto?” facendola ridere.
Julie si avvicinò a lui, sedendosi sul bracciolo della poltrona, e Rami fece per passarle Lory, che però era totalmente abbandonata sul suo petto, per cui lei gli fece cenno di no sorridendo.
“non sei ancora scappato? Direi che è una grande prova di coraggio…” sussurrò piano, prendendolo in giro, e Rami le rispose solo “scappare dall’unica cosa che mi ha mai reso felice sarebbe una prova di stupidità, in realtà…” facendola sorridere.
Parlarono di tutto in quei pochi giorni di vacanza, e mano nella mano, Julie gli raccontò il suo sogno più grande, facendolo sorridere. Come ricorderete, Rami era abbastanza indifferente al Natale, e non riusciva bene a capire che fascino esercitasse su quella dolce biondina, e Julie glielo confessò proprio la sera di Natale, accoccolati insieme sul divano, mentre Lory dormiva.
“La mia nonna era di un piccolo paesino della Route des Vins, in Alsazia. Io non ci sono mai stata, ma sono cresciuta guardando le cartoline di quel posto, e sentendo i racconti di come fosse meraviglioso vivere in un posto in cui c’è il culto del Natale, ci sono negozietti a tema e le feste durano per cinque mesi l’anno. Ho sempre sognato di andarci…” gli raccontò rilassata sul suo petto e Rami sorrise, sussurrandole piano “…un giorno, magari ti ci porterò, se davvero lo vuoi così tanto…” facendola rabbrividire.
“A me piacerebbe vivere in un posto così, dove la gente è gentile e si sente sempre odore di vino caldo e cannella. Aprire una piccola pasticceria, magari, o un forno e crescere i miei figli immersi in quell’atmosfera. E’ sempre stato il mio sogno…” spiegò piano e Rami sorrise piano e accarezzandole la testa chiese “…i tuoi figli?”
Julie sorrise a sua volta, e spiegò che il suo sogno era avere almeno altri due bambini.
“…anche se probabilmente non ci riuscirò mai, perché poi dovrei essere in grado di mantenerli, e probabilmente non potrò permettermi mai tre figli…” concluse vaga, ma Rami rispose piano “beh ci potrebbe pensare il padre dei tuoi figli a mantenervi…”
“Oh assolutamente no!” rispose seria, mostrando ancora una volta quel suo orgoglio che l’aveva impressionata nei giorni precedenti, e Rami scosse la testa dicendole piano che quando due si amano e hanno dei bambini, il minimo che possano fare è fare dei piani comuni,  anche per il mantenimento.
“Io vorrei solo un uomo che mi possa amare, non mi importa di soldi o altro…” spiegò lei, perché la verità era che ovviamente Julie non aveva proprio ben capito che l’uomo a cui stava facendo le coccole era un multimilionario, e voleva fargli capire che lei badava ad altro.
“Amare qualcuno credo significhi anche realizzare i suoi sogni e i suoi piani per il futuro…” le spiegò, accarezzandola e Julie sorrise annuendo. Stava per dirgli che ovviamente non sempre si può ottenere tutto, quando Rami concluse dicendo
“…e allora farò ogni cosa per farti realizzare il tuo sogno, giuro…”
Julie rimase per un attimo senza fiato, perché era evidente che le avesse appena detto quali erano i suoi sentimenti, e fissandolo si accorse che la stava guardando con un fare molto insicuro, come per chiederle “sono andato troppo oltre?” ma non disse una parola e lei gli sorrise molto dolcemente.
“…quindi stai dicendo che non vorresti lasciarmi?” gli disse molto seria e Rami si strinse nelle spalle.
“Vorrei? Onestamente no. Vorrei qualsiasi cosa in questo momento, ma non questo…”
Lei si irrigidì moltissimo nel sentire quel discorso, perché sapeva che avevano i giorni contati, ma non voleva pensarci almeno a Natale, e poi Rami concluse con “…però magari esiste una possibilità che io finisca con te a vivere in questo piccolo villaggio del Natale…” facendola sorridere in modo stupendo.
“Esiste?” chiese seria, e Rami sospirò e si strinse nelle spalle, perché nulla gli aveva mai fatto così male in vita sua, come l’idea di dover abbandonare quella piccola creatura.
“E chi lo sa Julie. Fino ad ora non avevo mai avuto un motivo per restare in un posto solo, quindi non mi ero mai posto il problema di come fare. Ora però, mi sembra che quello che sono riuscito ad avere è troppo prezioso per essere abbandonato, e onestamente non penso di poterlo fare senza soffrire come un cane, quindi ti posso solo promettere che cercherò di trovare una soluzione…” facendola sorridere e stringere forte contro il suo petto.
“…e non lo so se potrei mai essere all’altezza dei tuoi sogni, ma mi piacerebbe.”
Concluse molto serio, e Julie lo fissò curiosa, facendogli scuotere la testa.
“Pensi che potrei mai essere un padre, Julie? Io non so neanche bene cosa sia!” le disse ridacchiando e lei sorrise in risposta. Sapeva che non era semplice stare con una donna con un figlio, e probabilmente per un uomo come lui doveva essere incredibilmente spaventoso, ma lei non gli aveva chiesto di fare da padre a Lory, e neanche di fare babysitting ad essere onesti. Le parve un po’ sgarbato quel suo commento, e Rami capì di aver detto qualcosa che non le piaceva, così aggiunse “…onestamente non mi sono mai visto con una famiglia, Dio a stento so badare ai miei gatti. Però se riuscissi a trovare un modo per restare, e per te fosse importante avere altri figli…a quel punto penso che potrei trovare un modo anche per capire come fare a essere padre”
Stava cercando di farle capire che l’idea di avere eventualmente dei figli insieme lo spaventava, ma che non era totalmente contrario, ma Julie fraintese e disse che non era il caso di parlarne in quel momento, perché era prematuro.
“I discorsi importanti si fanno all’inizio, invece, per non avere sorprese…” chiarì serio, e lei sorrise, perché voleva soltanto cambiare argomento, ma lui sembrava molto deciso.
“Mi piace Lory, le sono affezionato e ovviamente voglio il meglio per lei.” Aggiunse, accarezzando i capelli di quella piccola, che ora russava sguaiatamente sul petto della mamma.
 “Ed è davvero bello vederti con lei, mi fa stare bene, per usare le tue parole…” aggiunse, facendola sorridere.
“insomma quello che sto cercando di farti capire è che, se il nostro destino dovesse essere insieme, a me piacerebbe fare parte di questa tua visione. Anche se vivere in Francia per me sarebbe una tortura, e non mi piace il francese, ma penso che potrei essere felice…” concluse, con enormi occhi bellissimi, e Julie sorrise e ribattè che non aveva mai sentito un discorso tanto dolce e razzista insieme, facendolo ridere.
Non ne parlarono più per un po’, e solo a capodanno, quando Julie lo baciò a mezzanotte, Rami sussurrò piano “al primo dei nostri anni insieme…” facendola sorridere.
Nota:
Eccoci qua, con un altro capitolo abbastanza sdolcinato. Allora è un capitolo importante, che ne pensate? Fatemi sapere, vi aspetto.
   
 
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