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Autore: sallythecountess    04/02/2022    1 recensioni
Julie è una ragazza madre di vent'anni, ingenua e piena di sogni, che un giorno per caso ha notato un ragazzo bellissimo che abita di fronte a casa sua. Riuscirà a far innamorare di lei lo schivo e tenebroso 4ld3r4n, hacker nemico numero uno delle maggiori potenze mondiali?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo: amore
Nei giorni successivi, Julie fece l’iscrizione alla scuola serale, e si dedicò seriamente allo studio, perché aveva moltissimo da recuperare, e Rami la supportò in molti modi. Si prese cura di Lory, ma fu dolcissimo anche con lei: la sera prima dell’inizio delle lezioni di Julie, le fece trovare un computer, degli utensili da cucina che sapeva le avrebbero richiesto, perché aveva cercato online tutte le informazioni, una divisa e anche tutti i libri. Julie impazzì per quella sorpresa, perché davvero Rami si occupava di lei in modo splendido, sebbene lei continuasse a  ripetere di volere solo lui.
Passò un mese da quella loro prima volta, ed entrambi non potevano essere più innamorati, ma Julie era anche molto presa dai suoi impegni di studio e lavoro. Dormiva pochissimo ormai, ed era letteralmente esausta quando andava a letto, tanto da impedirle di fare l’amore con lui, che però l’aspettava pazientemente e si prendeva cura di lei con tante piccole attenzioni. Julie era preoccupata che questo potesse rovinare il loro rapporto, ma Rami le ripeteva sempre che voleva soltanto che lei stesse bene, e se la sua necessità primaria era dormire, non avrebbe mai potuto chiederle altro. Julie, però, non stava bene. Girava per la città sotto la neve con la giacca rotta da giorni, e fisicamente era esausta. Iniziò a tossire per tutta la notte, lasciando Rami molto perplesso. Da buon paranoico, Rami aveva il terrore delle malattie, così iniziò a fare mille ricerche sulle possibili malattie che facevano tossire Julie tutta la notte, ma lei minimizzava sempre.
Al terzo giorno, però, successe una cosa molto strana: Julie gli fece una telefonata in pieno pomeriggio, dicendo che la vecchietta aveva avuto un problema e ora stavano andando al pronto soccorso. Rami si offrì di farle compagnia, ma lei chiese solo di andare a prendere Lory dalla tata e lui obbedì. Si occupò della bambina con tantissima tenerezza per tutta la sera. Aveva imparato ormai a lavarla e cambiarla, e stava anche capendo come fare a fronteggiare i suoi capricci. Non era male come tata surrogato.
Scrisse alla madre per tutta la sera, così scoprì che Julie non era andata a scuola serale, ma era stata costretta ad aspettare con l’anziana in pronto soccorso, perché i medici avevano valutato che la sua situazione fosse abbastanza lieve da non richiedere un ricovero, ma non la mandavano via perché non avevano finito gli esami.
Rami rimase sveglio fino a notte fonda, scrivendole messaggi. Aveva il terrore dell’ospedale, e quindi pensava che anche lei dovesse essere spaventata a morte, ma Julie era solo esausta e cominciava a dare segni di cedimento. Alle quattro, infatti, telefonò dicendo solo “…amore, lo so che è tardi, ma potresti venirmi a prendere? Hanno dimesso la vecchietta e i suoi parenti mi hanno lasciata qui…” Julie tossiva tantissimo e Rami si vestì immediatamente, e arrotolando Lory nelle coperte corse a prenderla, trovandola in uno stato pessimo. Aveva la febbre molto alta, ed era stanchissima e dolorante.
“Adesso tu ti licenzi, Julie…” le ruggì serissimo, perché era stato davvero troppo l’affronto che le avevano fatto, lasciandola lì fuori al gelo malgrado avesse assistito quella vecchietta fino a tardi, ma lei non ebbe la forza di dire nulla perché si sentiva in mille pezzi.
Rami la mise a letto, le diede delle medicine, ma qualche ora dopo iniziò ad andare in paranoia, perché questa febbre non sembrava voler calare, e così fece una cosa che finalmente diede l’idea a Julie di quanto potere avesse il suo uomo.
Giunse da lei serissimo e le spiegò che il medico e l’infermiera che aveva chiamato per aiutarlo ad occuparsi di lei sarebbero giunti entro un’ora, lasciando Julie perplessa.
“Grazie a Dio esiste l’assistenza sanitaria domiciliare…” aggiunse laconico, controllandole per l’ennesima volta la temperatura e quando Julie disse piano “…ma per le star, o i politici, non per la gente comune…” Rami concluse con “tu non sei comune, amore mio” e lei sorrise.
Il medico le trovò una bronchite, prescrisse degli antibiotici e tranquillizzò Rami, che però non riuscì a calmarsi e a dormire fino a quando non la sentì un po’ meno calda. Era esausto, ma decise di occuparsi di loro, e lo fece. Lasciò tutto quello che stava facendo per dedicarsi a Julie e a Lory, che ovviamente aveva bisogno di sorveglianza. Julie provò a rimettersi in piedi il giorno dopo, ma Rami la costrinse letteralmente a tornare a letto, e riposare. Voleva tornare ai suoi diecimila impegni, ma Rami glielo impedì. Le spiegò che la certificazione del medico avrebbe coperto la sua assenza alla scuola serale e anche a lavoro, e lei sbuffando accettò e tornò a letto, perché aveva una tosse terribile ancora.
“…potete venire con me, però? Possiamo stare insieme?” chiese, tornando indietro e Rami sorridendo le spiegò che con Lory non avrebbe mai potuto riposare quanto doveva. Julie si era accorta che lui era letteralmente stremato in quei giorni, aveva le occhiaie e il suo look, generalmente sempre accurato e perfetto, era totalmente sciatto. Aveva dato priorità a Julie e a Lory in quei giorni, non aveva pensato a null’altro che alle loro necessità, e non dormiva bene da parecchio tempo. Aveva tenuto lui Lory, perché voleva che Julie riposasse come si deve, e lei aveva capito che lo aveva fatto per farle un favore, ma era stato molto difficile per lei trovarsi senza sua figlia.
“Non puoi dormire se siamo con te…” le sussurrò appena, con tantissima dolcezza, ma Lory stava facendo mille capricci, perché ovviamente aveva voglia di stare con sua madre, e così Julie la recuperò e finalmente tornò il sorriso ad entrambe.
“Sei dolcissimo, amore, ma non mi piace stare da sola. Mi sento incompleta” spiegò, notando da vicino quanto esausto fosse, ma Rami scosse solo la testa e la costrinse a tornare a letto per misurarle ancora la febbre.
 Le comprò pranzi, cene e colazioni, si occupò di lei in ogni modo per giorni, e Julie per la prima volta nella sua vita si sentì totalmente al centro delle attenzioni di qualcuno, ma quando glielo disse, lui si strinse nelle spalle e sussurrò che glielo doveva.
“Rami non mi devi niente, eh…” spiegò dolcemente, fraintendendo il senso della sua frase e lui le prese la mano dolcemente e le disse piano “…non è senso del dovere, onestamente. Credo si chiami amore Julie…” facendola letteralmente sciogliere.
Nota:
Ciao a tutti, ecco qui un piccolo capitolo bomba per il vostro venerdì sera, avete apprezzato? Buon inizio weekend, non so per voi ma a me serve proprio! Spero di aggiornarvi domani, ma se non siete molti, aspetterò. A presto


 
   
 
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