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Autore: ladypink88    06/02/2022    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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“ Ultimamente sto saltando fin troppe lezioni!”

Si rimproverò mentalmente Serena mentre lasciava l’università per andare dalla sua truccatrice preferita.
Si rese conto che ultimamente aveva un po’ perso interesse per quelle cose che prime attiravano totalmente la sua attenzione : le chiacchere con le sue colleghe, il fatto di risultare
impeccabile a lezione.

Adesso, era tutto cambiato : sì, certo , l’università per lei era sempre importante, ma non si sentiva troppo in colpa per aver saltato qualche ora di lezione nell’ultima settimana.
Pur di evitare Manuel si stava anche chiedendo se avesse senso frequentare il minimo indispensabile e studiare di più a casa.

Certo, poi così non vedrei più Laura e Lavinia con la stessa frequenza”

Provava sentimenti contrastanti nei confronti della sua amica : la adorava e la invidiava allo stesso tempo.
Era impossibile non volerle bene. Una volta superate le iniziali resistenze affezionarsi a lei era diventato naturale come respirare.
La adorava in modo genuino.
Dall’altra parte, il motivo della sua invidia aveva un nome , un cognome, degli splendidi occhi azzurri e i capelli biondi.

“ D’altronde Manuel a me piaceva fin da prima di fare amicizia con lei!”
E questo lo sapeva benissimo.
E lei ci stava provando con tutte le sue forze a toglierselo dalla testa. Ma era tutt’altro che facile.
E poi ricollegò i punti :

Certo, io sto uscendo con Andrea proprio per iniziare a conoscere persone nuove. Questo si tratta di un punto di parteza, come ha detto Silvia!”

Sorrise tra sé e sé . E si sentì risollevata.

Da lì a poco sarebbe iniziata la sua avventura : sessione di beauty con Silvia e appuntamento con Andrea.

A proposito! Quel signorino non si è ancora fatto sentire per stasera! Spero lo faccia presto!”

E senza pensarci troppo prese la metropolitana che l’avrebbe condotta verso gli studi dove lavorava la sua amica.

***

Lavinia e Laura erano rimaste solo dopo la pausa caffè. Serena aveva detto di avere un impegno e se ne era andata in fretta e furia senza dare troppe spiegazioni, lasciando tutti incuriositi.
O per meglio dire, quasi tutti. Laura conosceva benissimo i piani della sua amica.
E prima di andarsene l’abbracciò con un incoraggiante sorriso.

Manuel era scappato di corsa per gli allenamenti di pallanuoto e Alessandro si era defilato per andare a frequentare la sua lezione di filosofia moderna.
“ Siamo rimaste solo noi due !” esclamò la ricciolina che stava cercando di rompere il ghiaccio.
Lavinia aveva decisamente voglia di conoscere meglio la morettina al suo fianco. Da quando la sua amica Serena si era avvicinata a lei il suo modo di essere l’aveva profondamente cambiata.
E questo semplice fatto l’aveva incuriosita parecchio.
Laura la osservò e le sorrise timidamente.

“ A quanto pare sì, siamo rimaste solo noi due! Ma poco male, si perderanno loro la lezione di spagnolo!” sussurrò.
“ A dire il vero a me interessa molto imparare lo spagnolo sai Laura? Un’indomani mi piacerebbe davvero lasciare l’Italia e provare esperienze fuori dal nostro paese. Tu ci hai mai pensato?” le chiese repentinamente la ricciolina.

La brunetta si zittì un momento e rimase pensierosa.
Lavinia la osservò e si chiese se non fosse stata troppo diretta. Ma quando stava iniziando a persdere le speranze di poter portare avanti una conversazione con lei, Laura rispose :

“ Sì, pensato sì, ma ad essere onesta mi spaventa molto l’idea di andare via. Sono molto legata all’Italia. Come mai tu hai quest’idea? “ le chiese a sua volta l’altra rivolgendole tutta la sua attenzione.
“ Bè in realtà è proprio perché adoro l’arte, in particolare sono appassionata di arte araba e un indomani mi piacerebbe potermi trasferire in Andalucia. Ci sono città tipo Siviglia, Granada, Cordoba che sono meravigliose, vorrei proprio fare un’esperienza lì e provare qualcosa di diverso…” iniziò a dire entusiasmata Lavinia.
“ E quindi è per questo che hai cambiato facoltà giusto? Bè ti capisco, se ti piace l’arte economia non c’entra molto!” osservò giustamente Laura.
“ Non hai idea di quanto sia stata una scelta sofferta!” ammise la ricciolina.
“ Bè , l’importante è che dopo averla fatta tu ti sia sentita meglio …” asserì la brunetta.

Il suo stomaco iniziò a brontolare e allora Lavinia esclamò :
“ Che dici andiamo a prenderci un bel panino! Anche lo stomaco vuole la sua parte! Conosco una paninoteca qua a fianco che ti piacerà!” esclamò sorridendo.
“E come dirti di no !” esclamò Laura.

Decise di godersi al massimo la compagnia di quella ragazza e tra sé e sé pensò che forse avrebbe potuto diventare un’amica col tempo.
Ed entrambe si avviarono verso la paninoteca mentre i loro stomaci affamati brontolavano.

***

“ Et voilà!Signorina… si può specchiare!” esclamò Silvia con sguardo soddisfatto dopo aver dato un ultimo sguardo alla sua ultima creazione.

Serena era decisamente curiosa di vedersi. Era ormai più di mezzora che la sua amica stava lavorando sul suo make up, e non vedeva l’ora di vedere il risultato.
Non appena si specchiò rimase senza parole. Il tutto era assolutamente perfetto.Vedendola così silenziosa, la sua amica non potè fare a meno di chiederle conferme :

“ E quindi tesoro? Che ne pensi?”

Dopo qualche secondo riuscì a rispondere :

“ Silvia, se ti avessi detto come volevo essere truccata non avrei saputo scegliere di meglio… è come dire… sexy ma …raffinato! Mi fa impazzire!”

La donna sorrise compiaciuta.

“ Sapevo che ti sarebbe piaciuto! Vedi, il make up non-make up è forse il più difficile, perché sembri quasi naturale, ma in realtà sotto c’è un lavoro non da poco!” sottolineò.

Serena annuì osservandosi meglio, e apprezzando il sapiente lavoro di chiari-scursi che l’esperta truccatrice aveva fatto sul suo viso.
I suoi occhi avevano un timido ombretto color salmone saggiamente sfumato con un po’ di grigio perla nella piega esterna dell’occhio, e le sue labbra erano state tinte con un nude perlato che le rendeva particolarmente turgide.
Le sue ciglia sembravano più folte e lunghe. Per non parlare del rosato sottotono pesca sulle guance.
Davvero, Silvia aveva fatto un lavoro eccellente!

“ Grazie Silvia, ti adoro!” e l’abbracciò con affetto.
“ Su fanciulla , ora preparati! A che ora hai l’appuntamento con il tuo bello?” si informò la truccatrice.
“ In teoria tra un paio d’ore zona università, ma in realtà fino a prima di arrivare qui non mi aveva ancora fatto sapere nulla.”

E senza aggiungere altro controllò il cellulare.

“ E non lo ha fatto neanche ora.” Esclamò con tono abbattuto.

Silvia cercò di rincuorarla :

“ Ma figurati se ti tira il pacco senza neanche avvisarti. Ora preparati, voglio vederti pronta di tutto punto!” le sorrise.

Serena si riprese e rispose emozionata :

“ Hai ragione, non mi sembra proprio il tipo che tira i bidoni al primo appuntamento!” e andò a sistemarsi.

Dopo pochi minuti Silvia la rivide, stavolta preparata di tutto punto. E non potè fare a meno di esclamare :
Se anche quel ragazzo ti desse il bidone, così preparata ne rimedi 10 di appuntamenti davanti all’università!” e scoppiò a ridere.

Serena la guardò stizzita :

“ Ma Sil, secondo te è quello che mi interessa?”
“ Non credo, però vedrai se non ho ragione!” sussurrò strizzandole l’occhio in segno di complicità.

Qualche minuto dopo si salutarono e la ragazza si avviò verso il luogo dell’appuntamento con fare speranzoso.

***

Stava sfogliando svogliatamente quel libro che tanto gli chiamava l’attenzione, senza però avere la seria voglia di mettersi a leggere.
Ad onor del vero l’unica cosa di cui aveva voglia era riposarsi un po’  e svagare la mente. Si sentiva davvero esausto. Quel pomeriggio le lezioni erano state particolarmente impegnative, anche se estremamente interessanti.

Alzo lo sguardo e la vista dei chiostri dell’università semideserti in quel particolare momento della giornata gli trasmise un senso di tranquillità : la giornata da lì a poco sarebbe volta al termine e il cielo color cremisi sembrava voler attirare gli sguardi di coloro che non sembravano così intenzionati a guardarlo.

La giornata era stata un po’ venata di nuvole, ma proprio in quel momento sembrava che il color dorato e porpora fossero state riversati nel cielo da mani sapienti che sapevano come ben mescolare le due lucenti tinte.

Mentre usciva dall’università l’occhio gli cadde su una figura seduta su una panchina. La cosa lo incuriosì e osservò con più attenzione.

Quella sembra proprio essere miss Capricci. Possibile che me la trovi in ogni dove? Meglio affrettarsi e non farmi vedere se non voglio incappare un’altra volta in uno spiacevole scambio.”

La ragazza indossava un cappottino color panna e il suo sguardo era rivolto verso il basso. Non potè evitare di chiedersi cosa ci facesse lì.
Ma proprio mentre stava per cambiare strada ed allontanarsi si accorse di loro.Di un paio di lacrime che solcavano il suo bel visino.

Decise che si sarebbe avvicinato, poco importava ricevere uno sproloquio in più da parte di quella dolce isterica, ormai stava diventando un’abitudine.
Desiderava, voleva sapere perché si trovava in università a quell’ora , e soprattutto aveva bisogno di sapere perché stesse piangendo.

Senza farsi notare o dire nulla Alessandro si sedette al suo fianco sulla stessa panchina e iniziò a osservare il tramonto.
La biondina si asciugò rapidamente le lacrime e si accorse che qualcuno si era avvicinato.
Alzò velocemente lo sguardo e nel momento in cui realizzò chi aveva al suo fianco il suo sguardo divampò :

“ Non posso crederci! Che cosa ci fai qui?” esclamò con fare sorpreso, ma mano aggressivo del solito.

Fu in quella che lui potè vederla bene in viso. Non si sbagliava . Aveva pianto.

Chissà perché, o per chi.

“ Hai visto che bel tramonto? Se non volgi lo sguardo verso l’alto rischi di perderti uno spettacolo incredibile!” sussurrò lui.

Lei rimase perplessa. Per una volta non gli diede contro e alzò gli occhi.

Aveva ragione. I colori del cielo di quella sera erano di una bellezza fuori dal comune.

Ed entrambi rimasero ad osservare quella splendida vista mentre nelle loro menti il caos si liberava.
 

 
 
   
 
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