Finalmente dopo una lunga estate si ritorna a scuola per i ragazzi della U.A.

Erano le 7.30 e stava per partire uno degli ultimi autobus diretti proprio alla U.A. e tra tanti studenti pronti a cominciare il nuovo anno, c'era anche Bakugou Katsuki una delle ragazze più belle e popolari della scuola. Si avete capito bene... una ragazza, se in mille altri universi l'avete conosciuta come un ragazzo beh.. in questa storia la vedrete in panni diversi.. ma ritorniamo a noi.

Seduta in uno dei posti in fondo all'autobus c'era Katsuki con i suoi lunghissimi capelli biondi raccolti in una coda e le cuffiette nelle orecchie.

<<𝘛𝘦𝘳𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘢 𝘒𝘢𝘵𝘴𝘶𝘬𝘪! 𝘊𝘪 𝘴𝘦𝘪?>> chiese con voce preoccupata Izuku Midoriya, sfilando una delle cuffiette dall'orecchio della bionda.

<<𝘎𝘪à 𝘛𝘴𝘶𝘬𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘵𝘢𝘪 𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘮𝘪𝘯𝘪𝘮𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰, 𝘮𝘢 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘵𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘵𝘢𝘪 𝘥𝘪𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘯𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦..>> continuò la mora dal viso paffuto.

<<𝘌𝘏𝘐! 𝘔𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘰𝘭𝘦𝘵𝘦 𝘴𝘵𝘢 𝘮𝘢𝘵𝘵𝘪𝘯𝘢? 𝘕𝘰𝘯 𝘩𝘰 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘪 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘴𝘵𝘶𝘱𝘪𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘴𝘤𝘰𝘳𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘦𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘦 𝘣𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘪𝘢 𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘶𝘰𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘢𝘻𝘻𝘰!>> sbottò la bionda riprendendo dalla mano di Izuku la cuffietta.

Non è mai stata una ragazza facile, odiava qualsiasi contatto verbale e non con qualsiasi persona...o almeno tutti tranne una. Si, solo Izuku riusciva a placare l'animo ribelle di quella ragazza, per quanto a lei desse sui nervi il verde riusciva sempre a calmarla o parlarle, addirittura quasi a toccarla senza che lei potesse "esplodere" di rabbia. Bakugou Katsuki era si una delle ragazze più belle e popolari della scuola ma era per lo più per il suo carattere indomabile e esplosivo. Cosi la definivano gli altri.

Ormai i minuti passarono e finalmente l'autobus di Katsuki arrivò alla U.A. aprendo le porte all'inizio di un nuovo anno.

Diversi erano gli autobus già arrivati e il gruppetto iniziò a dare la caccia al resto della propria classe in mezzo a tutti quei ragazzi. Trovarono Denki intento a flirtare, come sempre, con Jirou e Momo che cercava di allontanare Mineta da lei, trovarono Iida,Mina e Kirishima che discutevano tranquillamente, insomma trovarono tutti per poter avviarsi insieme alla loro classe.

<<𝘌𝘩𝘪! 𝘊𝘪𝘢𝘰 𝘉𝘢-𝘒𝘢𝘵𝘴𝘶𝘬𝘪!>> saluta solare il rosso.

<<𝘊𝘢𝘱𝘦𝘭𝘭𝘪 𝘥𝘪 𝘮𝘦𝘳𝘥𝘢...>> rivolge il suo saluto Katsuki.

<<𝘏-𝘩𝘢𝘪 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘭𝘦 𝘷𝘢𝘤𝘢𝘯𝘻𝘦?>> continuò Kirishima iniziando a far trapelare un certo rossore dalle sue guance, gli era sempre piaciuta... non sa bene in che modo ma il rosso ha sempre provato piacere alla presenza di Katsuki, gli era sempre piaciuto parlare con lei, per quanto lei glielo permettesse. 

<<𝘔𝘩...>> rispose distratta la bionda con gli occhi fissi sul suo telefono intenta a cercare una canzone da ascoltare negli ultimi minuti liberi prima delle lezioni.

Era cosi tanto distratta da non accorgersi di essere già arrivata, insieme al resto del gruppo, alla loro classe.

<<𝘖𝘩! 𝘛𝘰𝘥𝘰𝘳𝘰𝘬𝘪-𝘬𝘶𝘯 𝘦𝘤𝘤𝘰 𝘥𝘰𝘷'𝘦𝘳𝘪! 𝘋𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘦𝘳𝘪 𝘨𝘪à 𝘪𝘯 𝘤𝘭𝘢𝘴𝘴𝘦?>> chiese Mina notando, all'apertura della porta, dentro la classe la presenza del freddo bicolore seduto al suo solito banco.

Al solo pronunciare il suo nome gli occhi di Katsuki si erano prontamente alzati nella sua direzione, trovandolo ormai già davanti a sé, intento a salutare tutti.

Ed ecco Shoto Todoroki uno dei ragazzi più belli e desiderati di tutta la U.A. Alto, muscoloso e con un'eterocromia che faceva letteralmente impazzire tutte le ragazze. Ma non lei, lei non poteva scomporsi al suo sguardo glaciale e alla sua affascinante presenza, Katsuki si era sempre sentita debole davanti a lui perché provava un'emozione che la rendeva uguale a quella massa di ragazzine urlanti. Non lo aveva mai fatto notare e non lo aveva mai detto a nessuno di quello che sentiva nei confronti di Todoroki.

<<𝘊𝘪𝘢𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘢 𝘵𝘦 𝘉𝘢𝘬𝘶𝘨𝘰𝘶-𝘤𝘩𝘢𝘯...>> salutò il bicolore scompigliandole i capelli. Si era sempre comportato come un fratello maggiore nei suoi confronti, non che a Katsuki dispiacesse ma le sarebbe piaciuto un qualcosa di più di un rapporto fraterno con lui.

<<𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘮𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘣𝘢𝘴𝘵𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘢 𝘮𝘦𝘵à!?>> sbottò la bionda. Quel tocco per lei era un mix di emozioni, era tra il piacere e il disgusto. Non poteva e non riusciva a farsi toccare da nessuno, neanche da quel ragazzo che tanto le piaceva. Shoto era però diverso dagli altri. Se le altre persone reagivano in malo modo al suo caratteraccio, beh, lui no lui le rispondeva sempre con un bellissimo sorriso, come se lui capisse che era semplicemente il suo modo di comunicare.

Ma il carattere di Katsuki non era un semplice capriccio. Era usato come scudo, uno scudo che le permetteva di non farsi avvicinare da nessuno. Non voleva ferire o essere ferita. I traumi provocati dal suo passato la tormentavano ormai ogni giorno, ogni notte ed era quella la motivazione per cui allontanava ogni singola persona che cercava di avere un contatto con lei. 

Izuku prese Katsuki per un braccio tirandola verso il suo banco per farla calmare mentre lei era ancora intenta a sbraitare contro il bicolore, Shoto guardava la scena con un piccolo sorrisetto stampato sulla faccia tornando poi silenzioso al suo banco. Tutti i presenti presero posto al proprio banco sentendo la campanella che aveva segnato l'inizio delle lezioni. Ed ecco che fece il suo ingresso il loro professore preferito...Aizawa. Come sempre un po' trasandato e con l'aria stanca, si diresse verso la cattedra appoggiandoci la sua 24h sopra.

<<𝘉𝘶𝘰𝘯𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪...𝘴𝘱𝘦𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘵𝘦 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘭𝘦 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦 𝘷𝘢𝘤𝘢𝘯𝘻𝘦. 𝘝𝘪 𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦 𝘮𝘪𝘦 𝘭𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘦𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘱𝘳𝘢𝘵𝘪𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘶𝘣𝘪𝘵𝘰. 𝘕𝘰𝘯 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘶𝘯 𝘮𝘪𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘪𝘯𝘦𝘳𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘦𝘴𝘵𝘢𝘵𝘦..>> concluse Aizawa. 

Okay poteva sembrare un po' stronzo ma l'amore che provava per quei ragazzi era qualcosa di indescrivibile, li amava come un padre ama i suoi figli. E per lui quei ragazzi erano come figli.

<<𝘉𝘦𝘯𝘦..𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘰 𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘶𝘰𝘭𝘢!>>

𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗮𝘂𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲:

ꜱᴀʟᴠᴇ ᴀ ᴛᴜᴛᴛɪ!! ꜰɪɴᴀʟᴍᴇɴᴛᴇ ʜᴏ ᴘʀᴇꜱᴏ ᴄᴏʀᴀɢɢɪᴏ ᴇ ʜᴏ ɪɴɪᴢɪᴀᴛᴏ ᴀ ꜱᴄʀɪᴠᴇʀᴇ ʟᴀ ᴍɪᴀ ᴘʀɪᴍᴀ ꜰᴀɴꜰɪᴄᴛɪᴏɴ! ᴅᴏᴘᴏ ᴀᴠᴇʀɴᴇ ʟᴇᴛᴛᴇ ᴀ ᴍɪɢʟɪᴀɪᴀ ᴇ ꜱᴇᴍᴘʀᴇ ᴘʀᴏᴠᴀᴛᴏ ᴀ ꜰᴀʀᴇ Qᴜᴀʟᴄʜᴇ ʙᴏᴢᴢᴀ, ᴏᴠᴠɪᴀᴍᴇɴᴛᴇ ᴍᴀʟ ʀɪᴜꜱᴄɪᴛᴀ, ʜᴏ ꜱᴛʀᴀɴᴀᴍᴇɴᴛᴇ ᴀᴠᴜᴛᴏ ᴜɴ ᴘɪᴢᴢɪᴄᴏ ᴅɪ ɪɴᴠᴇɴᴛɪᴠᴀ ᴇ ᴄʀᴇᴀᴛɪᴠɪᴛÀ ᴘᴇʀ ᴘᴏᴛᴇʀɴᴇ ꜱᴄʀɪᴠᴇʀᴇ ᴜɴᴀ ꜱᴇʀɪᴀᴍᴇɴᴛᴇ.

ꜱᴘᴇʀᴏ ᴄʜᴇ Qᴜᴇꜱᴛᴏ ᴘʀɪᴍᴏ ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠɪ ꜱɪᴀ ᴘɪᴀᴄɪᴜᴛᴏ, ɴᴏɴ ꜱᴏɴᴏ ᴍᴀɪ ʀɪᴜꜱᴄɪᴛᴀ ᴀ ᴛʀᴏᴠᴀʀᴇ ᴜɴᴀ ꜱᴛᴏʀɪᴀ ᴄʜᴇ ᴛʀᴀꜱꜰᴏʀᴍᴀᴠᴀ ᴜɴᴏ ᴅᴇɪ ᴘᴇʀꜱᴏɴᴀɢɢɪ ɴᴇʟʟ'ᴀʟᴛʀᴏ ꜱᴇꜱꜱᴏ ᴇ ᴅᴀᴛᴏ ᴄʜᴇ ɪʟ ᴘᴇʀꜱᴏɴᴀɢɢɪᴏ ᴅɪ ʙᴀᴋᴜɢᴏᴜ ᴍɪ ʀᴀᴘᴘʀᴇꜱᴇɴᴛᴀ ᴍᴏʟᴛᴏ ʜᴏ ᴠᴏʟᴜᴛᴏ ᴍᴇᴛᴛᴇʀʟᴏ ɴᴇɪ ᴘᴀɴɴɪ ᴅɪ ᴜɴᴀ ʀᴀɢᴀᴢᴢᴀ.

 ɴᴏɴ ꜱᴏ ʙᴇɴᴇ ᴄᴏɴ ᴄᴇʀᴛᴇᴢᴢᴀ ᴏɢɴɪ Qᴜᴀɴᴛᴏ ꜰᴀʀÒ ᴜꜱᴄɪʀᴇ ɪ ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟɪ, ᴛʀᴀ ɪʟ ʟᴀᴠᴏʀᴏ ᴇ ʟᴇ ꜰᴀᴄᴄᴇɴᴅᴇ ᴅɪ ᴄᴀꜱᴀ ꜱᴏɴᴏ ᴍᴏʟᴛᴏ ɪᴍᴘᴇɢɴᴀᴛᴀ ᴍᴀ ʀɪᴇꜱᴄᴏ ꜱᴇᴍᴘʀᴇ ᴀ ʀɪᴄᴀᴠᴀʀᴍɪ ᴜɴ ᴘᴏ' ᴅɪ ꜱᴘᴀᴢɪᴏ ᴘᴇʀ ɪ ᴍɪᴇɪ ʜᴏʙʙʏ. ᴍɪ ᴅᴀʀÒ ᴄᴏᴍᴜɴQᴜᴇ ᴜɴᴀ ꜱᴄᴀᴅᴇɴᴢᴀ ᴅɪ Qᴜᴀʟᴄʜᴇ ɢɪᴏʀɴᴏ ᴘᴇʀ ᴘᴏᴛᴇʀ ꜱᴄʀɪᴠᴇʀᴇ ꜱᴘᴇʀᴀɴᴅᴏ ᴅɪ ʀɪᴜꜱᴄɪʀᴇ ᴀ ᴘᴜʙʙʟɪᴄᴀʀʟᴏ.

ꜱᴇ ᴀᴠᴇᴛᴇ Qᴜᴀʟᴄʜᴇ ᴄᴏɴꜱɪɢʟɪᴏ ꜱᴀʀÒ ᴘɪÙ ᴄʜᴇ ᴄᴏɴᴛᴇɴᴛᴀ ᴅɪ ᴀꜱᴄᴏʟᴛᴀʀʟɪ ᴇ ᴘʀᴇɴᴅᴇʀʟɪ ɪɴ ᴄᴏɴꜱɪᴅᴇʀᴀᴢɪᴏɴᴇ! ɢʀᴀᴢɪᴇ ᴅɪ ᴀᴠᴇʀ ʟᴇᴛᴛᴏ ɪʟ ᴘʀɪᴍᴏ ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴇ ᴀʟʟᴀ ᴘʀᴏꜱꜱɪᴍᴀ!!