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Autore: lmpaoli94    08/02/2022    2 recensioni
“Tanto tempo fa’, in un paese lontano lontano…”
No, questo non è il preambolo di una fiaba tanto famosa quanto affascinante.
E’ la storia di un giovane conte rinchiuso contro la sua volontà in un luogo dove le bellezze la fanno da padrone e la solitudine è alquanto presente in quei momenti così lugubri e tanto maledetti.
Il mistero di un uomo che non ha mai conosciuto il vero amore e la felicità che tanto ne concerne.
Il suo castello è l’unica cosa che gli rimane, a parte l’amore possessivo e malato di una madre che non lo lascia mai da solo.
Richard Castle, è questo il nome dell’uomo protagonista che vivrà la leggenda di un incontro che potrebbe cambiare per sempre il suo futuro e la visione di una realtà divenuta troppo opprimente e maledetta.
Ma non sarà tutto oro quello che luccica.
Gli imprevisti saranno all’ordine del momento e la gelosia potrà avere in qualunque modo la meglio in quel luogo in cui la storia dice tutto ma che la sua maledizione di essere un uomo “diverso”, sarà la probabilità di una nuova visione che solo l’amore potrà distruggere tali barriere.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Sbattendo violentemente la porta dopo che la madre di Richard uscì dalla sua camera, si dileguò nelle sue stanze private mentre l’ossessione per suo figlio e l’irritazione per una donna che avrebbe cambiato il corso di quel presente, la rendeva furiosa e fuori controllo.
< Non permetto che quella donna mi porti via mio figlio! Lei non doveva trovarsi nemmeno qui! >
La vita di Martha Rogers, madre di Richard Castle e di una casata ormai in decadenza, rimaneva indignata di fronte a quelle mura opprimenti mentre il suo odio cresceva sempre di più.
In tal caso infatti, la giovane Kate doveva guardarsi bene le spalle da quella donna instabile mentre il suo volto dinanzi al suo specchio si trasformò in una strega con lo sguardo attento e a dir poco raccapricciante.
< La maledizione deve continuare finché mio figlio n0n avrà rispetto per me e finché non avrà capito che dovrà per sempre sottomettersi al mio volere. Quella donna sembra il segno di un destino a cui deve assolutamente sottrarsi se non vuole morire. O la fine di una famiglia ormai dimenticata sarà la conclusione di una vita lasciva di dannazioni mentre il mio potere non ha fatto altro che cambiare il mio volto, il mio potere e la mia dannazione. >


Richard sembrava magicamente rincuorato grazie alla presenza di Kate.
Quella notte fredda l’aveva per sempre cambiato come quando la strega che giace dentro la dannazione di sua madre, l’aveva trasformato in una bestia.
< Kate… son contento che voi siate rimasta qui. >
< Sono felice di vedere che state bene > rispose la donna con tono pacato.
< Non potrò mai star male in vostra compagnia. Mi avete profondamente cambiato. Mi state profondamente cambiando. >
< Vi prego di non dire così. Non ci conosciamo nemmeno. >
< Lo so. Ma dai vostri occhi capisco che il mio destino è legato al vostro. >
Kate si sentiva spaesata e per niente tranquilla da quelle parole.
Aver trovato una creatura piena di sentimenti, non la spaventava come all’inizio, ma la rendeva lasciva e a dir poco confusa.
< Kate, voi non sapete bene la mia storia. Ma la mia dannazione è legata proprio alla mia cattiveria e per tornare ad essere un umano, devo capire il significato della parola amore. E la vostra vicinanza può essermi d’aiuto. >
Kate non sembrava avere intenzione di essere lei il fautore di tale destino, soprattutto legato anche a sua madre che non la vedeva di buon occhio, ma una vera e propria minaccia.
< Richard, c’è il problema di vostra madre… >
< Non dovete pensare a lei > fece Richard con tono rassicuratorio < Ho qualche perplessità, ma ci penserò io. Voi dovete… insomma… >
< Amare non è un sentimento a comando. E la vostra dannazione e la magia che vi lega nell’essere una bestia, non si spezzerà dal nulla. >
< Kate, dovete capire che io tengo veramente a voi! >
< Purtroppo non è la stessa cosa di me > fece la giovane donna scansandosi dal tocco di lui < Ho bisogno di riposare e di essere lasciata in pace. Dove posso stare? >
< Venite con me > fece Richard riprendendo le distanze con tono sconcertato.


Ma tale divisione non poteva far felice il giovane principe.
La tristezza della donna era confutabile e il suo aiuto non fece niente per risollevare il suo animo.
< Kate, se voi non provate nessun sentimento per me, perché rimanete qui al castello? >
< A causa della tempesta di neve. Appena tornerà un po’ di bel tempo… >
< Capisco. >
Richard non gliel’avrebbe mai voluto domandare, ma la sua curiosità era molta.
E una volta giunti dinanzi ad una camera sparsa in quel castello immenso tra arazzi e sculture, Richard cercò in goni modo di far sentire la giovane Kate a suo agio.
< Vi ringrazio, Richard. Ma non ho bisogno di niente. Davvero. >
Ma l’arrivo tempestoso della vecchia madre di Richard, scosse ancora l’animo della donna che ancora non riusciva a trovare pace.
< Signora. Che cosa volete da me? >
< Parlarvi. Urgentemente. >
Entrando all’interno della camera una volta che Richard si fu allontanato, Kate non aveva nessuna intenzione di ascoltare la donna.
< La prego signora, non vorrei essere scortese… >
< Non lo sarete, Kate. Questa è casa mia e sono padrona di fare qualsiasi cosa. >
< Mi fa piacere sentirvelo idre > replicò Kate con naturalezza < Non rimarrò qui molto se è questo quello che volete sapere. >
< Sarebbe molto meglio che voi lasciaste questo castello immediatamente. Tanto sappiamo bene tutte e due che questo non è il vostro mondo. Ritrovarvi qui dinanzi ad una bestia feroce e a una donna irritata dalla vita, non può che farvi sentire a disagio. >
< Quando il bel tempo lo consentirà, lascerò immediatamente questo posto. >
< Le nuvole si stanno diradando. È solo questione di tempo, Kate. >
La giovane donna, dal canto suo però, era molto curiosa di sapere il vero motivo per cio al madre aveva così possessione di un figlio che cercava in goni modo di fuggire da lei.
< Kate, questi non sono affari tuoi. Non vi pare? >
< Vostro figlio ha bisogno di libertà. Se voi continuerete ad opprimerlo… >
< Come vi ho detto, non sono affari vostri. >
< Non potete essere padrona della sua vita. È ingiusto nei suoi confronti. >
< Mio figlio ha solo bisogno di ritrovare se stesso. Ed è per questo che è stato trasformato in una bestia. >
< Ma com’è possibile? >
< Magia, mia cara. Un potere di cui io non sono degno. >
< Vi giuro che in tutta la mia vita non ho mai visto niente del genere. E mi dispiace che l’animo gentile di vostro figlio… Non riesco a descrivere il dolore che vedo all’interno dei suoi occhi. >
< Certo. Perché oltre alla dannazione di essere una bestia, centra anche la vostra presenza. >
< Non capisco, signora. Io… >
< Avanti Kate, credete che io sia una sciocca? Pensate davvero che io non abbia notato come vi guarda mio figlio? La vostra unione non può minimamente realizzarsi. >
< Signora, non potete dire questo… >
< Se voi proverete a combattermi, avrete una tremenda sorpresa a cui non potreste mai credere. Le vostre vite dovranno per sempre essere divise. Per il bene di tutti e due. >
< Per il nostro bene, o per il vostro, madre? >
Inorridito da tali parole, Richard fissava la vecchia dona con sguardo sconcertato e pieno di sfida.
< E’ giunta l’ora che le vostre dannate arti magiche vengano alla luce una volta per tutte. Perché non potete continuare a mentire in eterno, madre. >
< Richard, ma cosa stai dicendo? >
< Richard, credi davvero che tua madre… >
< Non è umana come vuole farci credere. Il tutto l’ho notato dai suoi occhi di sangue e dal suo spirito malvagio. Una madre non vorrebbe mai questo per suo figlio. Soprattutto sapendo che l’unico modo per tornare ad essere umano è amare. E mia madre non vorrebbe mai questo. >
< Ti stai sbagliando, Richard. >
< Ah no? allora dimostramelo. Subito! >
Messa all’angolo dalle parole di Richard, alla fine per mettere a tacere tutto ciò, la vecchia donna dovette rivelarsi per quello che era veramente.
< Quell’inutile giocattolo… Tuo padre ha fatto in modo di trasformarti in una persona giusta. Ma per me sei solo il mio erede che non potrà mai soccombere i miei ricordi e tutto quello che gira intorno a me. Tu mi appartieni, Richard. Per sempre. >
Trasformandosi in una strega proprio dinanzi ai suoi occhi, il magio gioco di Richard prese fuoco improvvisamente mentre l'orrore dinanzi a lui si manifestò una volta per tutte.
< Eccovi, madre. La strega che io ho sempre creduto e odiato. >
   
 
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