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Autore: Spensieratezza    11/02/2022    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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“Se io 3 mele ho, e non le do a nessuno, sempre 3 mele ho, mele non scompaiono ma sempre in mano a me stanno! Secondo matematica 3 x 0 fa tre, perché moltiplicazione si fonda sull’altro lasciando stare l’IO, ma l’IO è tutto, l’IO è quello che governa l’universo, impossibile da cancellare se anche volessimo. Invece la MIA idea di moltiplicazione è: tutto ruota intorno all’IO. Se io ho tre mele e non ne do a  nessuno, sempre tre mele ho! “ disse Albert facendo un grosso cerchio attorno a un bambino con tre mele in mano.

Una mano si alzò tra gli studenti.

“Mi scusi, professore, ma a che serve sapere questo? Insomma, non è che se si scopre che se una planimetria su cui è stato costruito un edificio, è sbagliata, l’edificio crollerà in quel momento.”

“Forse non crollerà in quell’esatto istante, ma puoi star certo, signor Gruith, che crollerà. Così è stato per il Titanic, all’apparenza perfetto, ma in sostanza difettoso e così è per ognuno di noi, un po’ come il verbo di Dio. Come si può sperare di comprenderlo, se non conosciamo il suo vocabolo? Non sappiamo neanche come PARLA, ma pretendiamo di capirlo, un controsenso, ma la vita è piena di controsensi e cose capite male.  Un po’ come lo spaziotempo. Qualcuno sa dirmi cos’è?”

“Una struttura quadrimensionale dell’universo, composta da quattro dimensioni, lunghezza, larghezza e profondità, tra cui il tempo.”

“Esatto, signorina, esatto! Il tempo! Quale cosa meravigliosa e indice di fascino da parte di molti, ma capita così da pochi..vogliamo viaggiare nel tempo, costruendo scatole uguali a cabine e astronavi, ma non è incapsulandoci in scatole che ci riusciremo. Allora perché l’uomo invece di fondarsi su cose scientifiche, fa cose che non c’entrano nulla, costruendo cose che non viaggeranno mai da nessuna parte se non nella sua immaginazione?? Perché l’uomo vuole ottenere la soluzione, senza tentare di studiare il PROBLEMA, perché il problema spaventa, il problema inquieta e allora fa PAURA studiarlo e quindi non lo si fa, si preferisce andare fuori strada..andare alla cieca, a tentoni..eppure è così semplice! Se una cosa fa parte di un’altra, è da QUELLA che bisogna partire, altrimenti non risolverete mai NULLA. Il Tempo fa parte dello spazio, per questo chiamasi spaziotempo. Per ingannare il tempo occorre essere veloci, talmente veloci da essere più forti di esso, più veloci della LUCE.” Disse mostrando un omino, illuminato da scarichi di fasci di luce.

“In pratica deve piegare il tempo?” chiese Sam dal suo posto.

“L’unica cosa che deve piegare è sé stesso, lo spazio tempo è curvo, quindi, finora ancora mia teoria tutta da valutare, cosa succederebbe se fosse possibile trasformare le curve in onde? 

Ora erano tutti interessati all’argomento.

Albert Einstein era convinto..che le onde gravitazionali fossero increspature spazio temporali che raccontano l’universo..naturalmente sono irraggiungibili, ma mettiamo caso che un individuo talmente evoluto da piegarsi nello SPAZIO, da essere più veloce della luce,fosse anche in grado di ricreare a suo piacimento nell’universo, le medesime condizioni di onde simili.. potrebbe in teoria viaggiare nello spaziotempo, vedere cose che ha già visto o cose che..devono ancora accadere.” Disse con un sorriso, sotto lo shock di tutti i presenti.

 

*



Si trovavano nello studio del professor Albert, dove Dean affascinato, guardava un omino meccanico che teneva due mele al petto e che girava su sé stesso, e un dischetto di fronte che girava come un’onda.

Quello era lo ZERO per Albert, l’omino era il tre.

“I suoi studi sono molto interessanti, professore.” Disse Dean.

“Tuttavia siamo preoccupati, perché ci ha fatti chiamare nel suo studio e ha fatto restare i nostri amici fuori?” chiese Sam.

Albert li guardò con aria grave.

“Elemento complesso l’energia, forse ancora più affascinante del DNA che tutto spiega o in apparenza almeno. Ingestibile, molto ingestibile…nella mia classe non ne parlai, ma riflettevo che per viaggiare nel tempo, quello di cui parlai non era sufficiente, occorre tantissima energia, più di quella che noi immaginare possiamo. Inesauribile energia.

“Professore, ma questo cosa c’entra con..” disse Dean che stava cominciando ad agitarsi. Che avesse scoperto pure lui da dove venivano? Erano davvero così facili da sgamare?

“E tuttavia spesso noi da lontanissimo guardiamo, e non riusciamo da vicino a guardare. Quello che vicino è a noi, così difficile da leggere è.”

“Professore..” ripetè Sam, che trovava tutto ancora più misterioso.

“Da dove veniamo sempre stato affascinante per me e ancora più affascinante quando l’oggetto per me, molto vicino è.  Vostri amici loro storia raccontato mi hanno, in particolare coincidenza dell’incontro tra i due musicisti migliori amici in scuola di musica e io loro storia verificato ho.”

Fushico e Elijah..” disse Dean allibito.

“Ha preso informazioni su di loro?” chiese Sam arrabbiato, come Dean.

Albert mostrò a loro il computer con due fotografie incorniciate da un riquadro e delle scritte che apparentemente per loro non avevano significato.

“Perché diavolo lo ha fatto??? Loro non ne saranno contenti!!” disse Dean alzando la voce.

“Lo credo, eppure dovevo.”

“Perché?? Non poteva fidarsi di quello che dicevano?? Sono delle brave persone!! Non hanno fatto niente di male.” Disse sempre Sam.

Albert sospirò.

“Questo io non metto in dubbio. Tuttavia mio discorso sulle energie torna ancora una volta e una cosa voglio chiedervi. Voi ritenete che DNA risuoni maggiormente con le energie attirando i corpi come magneti?”

“Che cosa sta dicendo?” chiese Dean.

“Non vorrà dire che..” disse Sam.

“Storie di infanzia dei vostri due amici molto bizzarre e misteriose hanno, storia delle loro famiglie ancora più misteriose, quello che sospetto mettendo io insieme pezzi come insieme di puzzle è che quei due amici incontratosi in età adulta, FRATELLI SONO.

Dean e Sam rimasero allibiti e a bocca aperta.

“Forse loro non sanno, ma in questo caso, loro saperlo dovrebbero.” Disse Albert.

  



*





Dean e Sam, dopo aver appurato quello che c’era da appurare, tramite le informazioni che il professore aveva raccolto, avevano chiamato Fushico e Elijah e a testa bassa con delicatezza, avevano espresso i dubbi che il professore aveva espresso.

Malgrado Dean e Sam avessero cercato di dire loro che era tutto da chiarire e vedere, che uno sconosciuto per quanto professore non potesse avere la verità in tasca su due persone che conosceva solo da neanche un giorno, loro la presero male.

Elijah, il più emotivo, scappò a rotta di collo per i corridoi dell’università, Sam cercò di inseguirlo, ma Cedric gli mise una mano sulla spalla.

“Quando fa così ha bisogno di stare da solo, dammi retta. Non scapperà. Ha solo voglia di stare da solo.”

Fushico, che sembrava aver mantenuto il sangue più freddo, cominciò a biascicare, e tra i singhiozzi, fare un sacco di domande e chiedere sempre più prove che ne Dean ne Sam, sempre più imbarazzati, potevano dargli.

Dopodichè, anche lui se ne andò, finendo con un “Andatevene tutti a fanculo!”

 

 

*





Erano passate due ore, era pomeriggio inoltrato e malgrado la tragedia appena consumata tra quelle mura, Dean, Sam e i loro amici, non potevano non ammettere di trovare ancora quell’università, molto affascinante, con quelle colonne e archi al fuori della scuola, quel giardino che sembrava più un parco.

A distanza guardavano Fushico, seduto sui gradini esterni, con la testa tra le gambe, nascosta, mentre probabilmente piangeva, sembrava come un bimbo, con quei capelli viola. Un adolescente un po’ ribelle ma che non faceva presagire che avesse anche dei rami di famiglia dispersi in qualche angolo del mondo e ritrovati senza saperlo.

“Al diavolo, io vado da lui!” disse Cedric, ma Lucien lo fermò con la mano.

“Forse è meglio aspettare ancora un po’..” disse indicando Elijah che sembrava andare proprio da lui.

Fushico se si accorse dell’avvicinamento di Elijah, non lo diede a vedere, fino a che non mise una mano sulla sua spalla.

“Posso sedermi o..o mi manderesti via?” chiese dolcemente.

“Non ti ho e non ti manderei mai via, stupido..” disse Fushico.

“Meno male, avevo l’impressione che questo rosso stesse per prendere fuoco. È più vivo che mai.” Disse sorridendo.

Fushico fece un sorriso.

Sam e Dean non sapevano cosa si stavano dicendo, ma non potevano non notare la loro complicità.

“Forse non dobbiamo fare poi molto, stanno facendo già loro e se la stanno cavando molto bene direi anche senza di noi.” Disse Cedric.

“È il potere dell’amore..” disse Sam.

“Sai che potrebbe sbagliarsi, vero?” gli diceva Fushico.

“Non mi importa..sei sempre il mio migliore amico..sia che tu sia mio fratello o no..sei mio fratello qui.” Disse Elijah indicando il suo cuore e facendogli appoggiare la testa sul suo petto.

Scena che non scappò al gruppetto che li guardava a distanza e che sciolse i loro cuori.



 

In un altro tempo, in un altro luogo…

TROONC



“Ma allora sei stronzo!” disse Alan mentre Vergil rideva e ripartiva con l’autoscontro.

“Come sei poco sentimentale! Volevo ridisegnare il nostro primo incontro!” gli gridava dietro Vergil, cercando di scappare con l’automobilina.

“Ah, quindi sei TU che mi sei venuto addosso?? Sono IO che ti sono venuto a cercare, stronzo!! Se fosse stato per me.."

“Dimentichi che IO ti davo la caccia da prima..” disse Vergil ridendosela.

“Non trovate che sono carini? Non mi merito un premio? In fondo se si sono riuniti è anche merito mio, insomma.” diceva Cedric, guardandoli insieme al loro gruppetto di amici.

Scoppiarono tutti a ridere, prendendolo in giro per la sua gelosia.

 























Note dell'autrice: ed eccoci quiiiii. ahhahah. Beh, mi sa che ora il mistero è svelato no?? Vi piace il colpo di scena? ehheheh e ancora non è finita qui, vedrete! Ci saranno ancora tante cose prima della fine della storia!! Godetevela,perchè non ci saranno più cose brutte ma solo belle!! 

PS so che probabilmente vi è venuto il dubbio, ma vi dico subito che non sono i due ragazzi che sempre nel loro gruppo, si sono baciato durante la festa dei Babbi natali xd
   
 
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