Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Marco1989    05/09/2009    6 recensioni
Quando il passato torna, e ti invita a riprendere la vecchia strada, riuscirai a restare sulla nuova?
Genere: Drammatico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Goku, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
VI Allora, ecco a voi il sesto capitolo! Devo ringraziare chi mi sta leggendo, perché pare che il momento critico sia superato! Finalmente i commenti stanno aumentando; mi sembra perciò giusto rispondere a qualcuno!

X Vegetina ssj 94 e per Vegeta_thebest94: che domande mi fate?! Se ve lo dico ora poi voi non leggete più e io ci rimetto due delle poche che commentano!

X Vale_93: Vegeta ha una certa tendenza all'autolesionismo: sceglie sempre la parte che può riuscire a provocargli più problemi e più mazzate!

X Super Sirod: io sinceramente spero non sia troppo OOC, anche perché in realtà Vegeta non si è mai trovato in una situazione come questa, quindi mi sto semplicemente inventando le sue reazioni.

Detto questo,  godetevi il sesto capitolo!




L'ORA PIU' BUIA



Vegeta si svegliò di soprassalto e si tirò faticosamente in piedi.

Si sentiva strano, come se il suo cervello si rifiutasse di lavorare a dovere; si guardò in giro, ma non riconobbe il luogo dove si trovava: era una grande sala, con drappi elaborati di colore sanguigno alle pareti; al centro c'ra un grosso trono color porpora.

Vegeta era disorientato: qual posto non gli era sconosciuto, ma l'ultima cosa che ricordava era una valle tra le montagne.

- Ma dove sono?

- Beh, questa è una domanda molto interessante, Vegeta!

Il Saiyan si voltò: suo padre era entrato dall'enorme porta ad arco che c'era in una delle pareti.

- Padre...dove accidenti siamo?

- Sai, me lo sono chiesto anche io. E credo di poter dire con un certo grado di certezza che questo è l'interno della tua mente.

- Cosa?

Il re sorrise:- Ecco cosa voleva dire che avevo bisogno dell'aiuto di un vivo per restare in questo mondo. Non posso esserne certo, ma credo che il mio spirito si sia trasferito nel tuo corpo. Ora in pratica noi lo condividiamo. Lo controlliamo entrambi.

- Noi...che cosa?!- urlò Vegeta; quello che aveva appena sentito era inconcepibile per lui.

- Non prendertela, figlio. Non sapevo che sarebbe successo questo. E poi non c'è troppo da lamentarsi. Insieme al mio spirito anche la mia potenza combattiva si è trasferita quì, quasi raddoppiando la tua. Tu hai impiegato più tempo di me a riprenderti dall'unione, io ho già fatto un piccolo esperimento sul nostro potere.- fece una pausa, accentuando il sorriso,- Sai, stai bene con i capelli lunghi!

Vegeta comprese, e la sua rabbia scemò all'improvviso; aveva tentato per anni di raggiungere quel risultato...c'era voluto l'intervento di suo padre per permettergli quell'ultima trasformazione.

- E per quanto riguarda questo luogo...davvero non lo riconosci?- chiese il re.

Vegeta si guardò in giro, ed iniziò a ricordare: riconobbe le damascature sui drappi, riconobbe il pavimento color avorio, riconobbe il simpolo ai piedi del trono, uguale a quello sul medaglione di suo padre.

- Questa è la sala del trono...- mormorò.

Suo padre sorrise:- Questa è l'immagine che nelle nostre menti abbiamo della sala del trono del pianeta Vegeta. Questo è il nostro ricordo della sala dove io ho regnato. Credo che il fatto di avere due spiriti in uno stesso corpo abbia richiesto un certo compromesso con l'autonomia delle nostre menti. A quanto ho capito, noi siamo le immagini mentali delle nostre rispettive identità. Ci è stato fornito un luogo dove confrontarci apertamente. In ogni caso, entrambi controlliamo i movimenti e le reazioni del "nostro" corpo. Se vogliamo vedere il mondo esterno...basta desiderarlo!

Su uno dei muri si allargò una sorta di schermo cinematografico, che mostrava il loro corpo, in quel momento in volo.

Vegeta era ancora un po' stordito, ma riuscì comunque a domandare:- Dove stiamo andando?

Il sorriso del padre divenne crudele:- Nelle ultime ventiquattro ore ho avuto tutto il tempo di studiare un piano per la conquista di questo pianeta. Ci farà comodo come base di partenza. ora stiamo andando a dare inizio alla fase uno del mio piano!


****************************************************************************************************************


Mr. Satan russava profondamente. Pur essendo un bugiardo patentato, si poteva dire che dormisse il sonno del giusto.

In effetti non aveva olte cose di cui preoccuparsi: era il campione mondiale di arti marziali ormai da molti anni, era considerato il più grande eroe del pianeta e ormai praticamente nessuno aveva il coraggio di affrontarlo. Per di più, se si fosse trovato in difficoltà, aveva sempre una delle migliori guardie del corpo del pianeta. E pazienza se era rosa e sembrava un clown un po' troppo grasso, chiunque avesse provato a sottovalutare Mister Bu se ne sarebbe pentito amaramente. Si, in effetti il vecchio campione aveva di che dormire tranquillo. Nessuna nuvola oscurava il suo orizzonte.

Non fu l'esplosione a svegliarlo di soprassalto: fu la specie di terremoto che la seguì.Quando Mr. Satan aprì gli occhi il lampadario della sua camera tremava come una foglia. Era ancora nel dormiveglia quando riuscì a distinguere una seconda esplosione, poi una terza, poi molte altre. Alcuni calcinacci caddero dal soffitto.

Finalmente Mr. Satan comprese che qualcosa non andava; la sua prima reazione fu di andare alla finestra per guardare fuori, ma prima che potesse saltare giù dal letto e raggiungerla quella andò in frantumi, assieme a gran parte del muro. Il campione si ritrovò scaraventato al suolo e coperto di detriti. Faticosamente si tirò di nuovo in piedi e si affacciò allo squarcio nella parete del suo palazzo.

Si sentì ghiacciare il sangue nelle vene: Satan City sembrava un girone infernale. Ovunque c'erano incendi e palazzi sventrati. Ogni tanto una scia azzurra attraversava il cielo, e dove si andava a schiantare una nuova fiammata si levava verso l'alto. Ovunque c'erano persone che scappavano terrorizzate; molte di esse stavano implorando lui, il Campione dei Campioni, perché le salvasse. Da molti cumuli di macerie si vedevano spuntare cadaveri.

Mr. Satan si tirò indietro terrorizzato: aveva passato troppo tempo assieme a Goku e ai suoi compari per non riconoscere quelle scie luminose nel cielo. Erano il loro genere di trucchetti. Quelli che, ormai lo aveva imparato, lui non era in grado di affrontare.

La prima idea che gli passò per la mente fu quella di correre a chiamare Bu; poi decise che sarebbe stato meglio prendere il telefono e chiamare Goku. Lui non poteva sapere quanto grosso fosse il pericolo o quanto forte fosse il nemico che c'era là fuori, ma era meglio andare sul sicuro.

Si era appena deciso a muoversi, quando vide un'ombra che levitava di fronte allo squarcio aperto nella sua parete. Si sentì improvvisamente il cuore più leggero: aveva riconosciuto la figura dai capelli neri che volava davanti ai suoi occhi.

- Vegeta!- urlò il campione di arti marziali.

Il Saiyan si voltò.

- Vegeta! E' il cielo che ti manda! Sei venuto per questo, vero?- e indicò la città in fiamme.

Il volto di Vegeta era duro come la pietra.

Mr Satan era tornato improvvisamente allegro e spavaldo: la presenza del potentissimo guerriero prometteva una rapida soluzione ai guai. E forse avrebbe potuto venirne fuori un po' di gloria per lui.

- Sai, naturalmente non ero preoccupato! Anzi, stavo giusto per andare a vedere cosa succede! Ormai che sei venuto quì però ti lascio volentieri il compito! Largo ai giovani, lo dico sempre io! Ogni tanto un po' di gloria è giusto tocchi anche a voi!

- SATAN!

L'uomo, sorpreso da quell'urlo improvviso, guardò oltre Vegeta: Mister Bu era comparso alle spalle del Saiyan. Sul suo volto era dipinta una smorfia di paura.

- Bu?! Finalmente ti sei svegliato!

- Satan! Stai attento!

Il demone rosa era stato svegliato dalle esplosioni; subito aveva avvertito una potente aura; un'aura molto strana, che se da una parte gli appariva conosciuta, dall'altra era evidentemente qualcosa di mai sentito prima; sembrava un insieme di migliaia di aure unite in uno stesso punto. Eppure aveva sensa dubbio qualcosa in comune con le aure dei Saiyan. Ma, soprattutto, quell'aura pulsava di male.

E in quel momento, vedendo Vegeta vicino al suo amico Satan, aveva all'improvviso compreso che quell'energia proveniva da lui, ed pur sensa sapere cosa avesse spinto il Saiyan a quell'orgia di devastazione, aveva compreso che il campione di arti marziali correva un pericolo mortale.

- Lui non è Vegeta! E' stato lui ad attaccare la città! Scappa!!!

- Bu, ma cosa stai...

Poi Mister Satan vide bene gli occhi del Principe dei Saiyan, vide la pura malvagità che riluceva in essi, comprese che il suo amico aveva detto la verità, ed il terrore più assoluto si impadronì di lui.

La mano di Vegeta si mosse con la rapidità del fulmine.

Nell'istante successivo la mente di mister Satan riuscì solo a registrare che la sua testa non era più attaccata al suo corpo, poi entrambe le parti caddero al suolo. Non aveva neppure emesso un grido.

Fu Majin Bu ad urlare:- SATAN, NOOOO!!!

E mentre una pozza di sangue si allargava sotto il cadavere del campione di arti marziali, la mente del demone smise improvvisamente di funzionare. Dimenticò di aver deciso di chiamare rinforzi; dimenticò che Vegeta era decisamnte più forte di lui. Dimenticò tutto. La sola cosa che rimase fu l'immagine della testa di Mister Satan con gli occhi sbarrati.

- ME LA PAGHERAI!!!- e partì all'attacco.

Vegeta evitò con facilità il primo attacco di Majin Bu, scartando di lato e lasciando che il demone si schiantasse nella camera atraverso lo squarcio. Un attimo dopo era partito nuovamente all'assalto. Il Sayan si limitava a parare o scartare i pugni e i calci dell'avversario, senza rispondere.

Majin Bu non aveva un piano in mente, non stava agendo secondo una strategia: attaccava semplicemente con tutta la rabbia che aveva in corpo, senza però riuscire a colpire il Saiyan; all'improvviso, dopo aver scartato un ennesimo pugno al viso, Vegeta afferrò il braccio del demone e, con una fulminea giravolta, lo scagliò contro un grattacielo; il demone rosa lo perforò da parte a parte, andando poi a schiantarsi al suolo.

Tirandosi faticosamente in piedi, Majin Bu si rese conto di aver commesso un errore attaccando Vegeta in quel modo; lo conosceva bene, sapeva quanto era abile; una parte del suo cervello si chiese cosa avesse portato il Saiyan a comportarsi in quel modo, ma tutto il resto di lui non era interessato all'argomento: la sola cosa che voleva era farlo a pezzi.

Non ebbe comunque molto tempo per ragionare: un attimo dopo Vegeta atterrò davanti a lui, un ghigno sadico dipinto sul volto.

- Già stanco, mostro rosa? Tutto quì quello che sai fare?- chiese, con una voce che non sembrava neanche la sua,- Spero proprio di no, perché adesso l'ambiente si scalderà un po'!- ed eruppe in un urlò disumano.

La città semi-distrutta fu squassata da un'onda d'urto violentissima, mentre la terra sotto i piedi di Vegeta si spaccava sotto l'impatto della potenza del Super Saiyan.

Majin Bu lo fissava, senza sapersi decidere a fare qualcosa. Un attimo, e fu Vegeta a rompere la situazione di stallo: il suo pugno scomparve nel ventre del demone, che si piegò in due; un istante dopo la sua testa scattò indietro, colpita da un devastante calcio in girata. Lo seguì una vera gragnola di pugni e calci, conclusi con una sfera di energia che scagliò Majin Bu contro una palazzina. Questa gli crollò addosso, ma un istante dopo le macerie erano già state scagliate in tutte le direzioni, ed il demone era di nuovo in volo contro il suo avversario.

Cercò di colpirlo con un pugno al viso, ma Vegeta lo evitò facilmente, rispondendo con un violentissimo montante al mento; il demone fu scagliato in aria. Un attimo, e Vegeta gli apparve sopra; lo colpì alla schiena con le due mani, scaraventandolo verso il suolo.

L'impatto fu terribile; nonostante la sua incredibile resistenza Majin Bu rimase stordito, e solo a fatica riuscì a tirarsi in piedi. Non attese però neanche un secondo: spinto dalla rabbia, spiccò il volo, puntando come una freccia contro Vegeta; a pochi metri di distanza gli scagliò contro una sfera di energia rosa. Vegeta la parò facilmente, ma si distrasse per un tempo sufficiente a venire colpito da un rabbioso pugno al viso, che gli fece girare la faccia di lato. Bu cercò di colpirlo una seconda volta, ma Vegeta bloccò il suo pugno con la mano aperta; poi afferrò il suo braccio con l'altra mano e lo scagliò verso l'altro. Infine allungò il braccio destro verso di lui, la mano rigida a novanta gradi:- Big Bang Attack!

Un raggio di energia azzurra eruppe dalla sua mano, sfrecciò verso il demone ed esplose contro di lui. Lo scoppio alzò una enorme cortina di fumo, e quando questo si dissolse la parte inferiore di Majin Bu, quella fino alla cintura, giaceva a terra. Quella superiore era scomparsa, trasformata in una nebbiolina rosa.

La battaglia sembrava terminata, ma Vegeta era rimasto trasformato in Super Saiyan. Infatti, dopo pochi secondi, la parte inferiore di Majin Bu si rimise in piedi con un balzo, mentre la nebbiolina si condensava a ricomporre la parte superiore. Pochi secondi e il demone era di nuovo completo.

- Bu!- esclamò.

Vegeta proruppe in una risata:- Bravo! I miei complimenti! Hai prolungato di un po la tua agonia! Va bene, comincerò a fare un po' più sul serio! Fatti sotto!

Ancora furibondo, Majin Bu partì all'assalto un'altra volta.


*******************************************************************************************************************


Majin Bu colpì Vegeta con un calcio al volto, scagliandolo contro un grattacielo. Sapeva di non avergli fatto nulla, ma aveva bisogno di un po' di tempo per riflettere.

Sapeva che la situazione gli stava sfuggendo di mano: era almeno un quarto d'ora che combattevano, e non era riuscito a fargli nulla, anche se aveva tentato praticamente tutte le tecniche del suo repertorio. Aveva tentato perfino una versione del suo Attacco Genocida, quello con cui un tempo la sua parte malvagia aveva sterminato la popolazione della terra, concentrata contro un unico bersaglio, ma neanche quello aveva avuto effetto; Vegeta parava tutti i suoi attacchi e rìcontrattaccava con violenza. Doveva farsi venire un'idea. Per un po' aveva sperato che qualcuno sarebbe venuto ad aiutarlo, ma poi aveva rinunciato a quella possibilità: nessuno della banda di Goku viveva a Satan City, e a meno che qualcuno non soffrisse d'insonnia, a quell'ora nessuno avrebbe sentito la sua aura e quella di Vegeta. Era solo.

Vegeta si liberò delle macerie e si lanciò contro di lui, colpendolo con una raffica di pugni che lasciarono profondi segni nella gommosa carne del demone; infine lo scagliò in aria con un violento montante; prima che potesse raggiungerlo, Majin B si piegò su se stesso, assumendo la forma di una palla, e si scagliò a tutta velocità contro il Super Saiyan.

La reazione di Vegeta fu fulminea: scartò di lato, evitando l'impatto, poi colpì la palla con un calcio in girata.

Majin Bu si schiantò al suolo, provocando una specie di esplosione. Mentre si rialzava a fatica, dovette ammettere di essere a pezzi; Vegeta lo stava massacrando; se non gli veniva in mente una soluzione in fretta, era finito.

Vegeta si stava avvicinando lentamente, un ghigno malefico dipinto sul volto:- Allora, ti basta la lezione, mostro rosa? Hai ancora voglia di sfogarti o possiamo concludere?

All'improvviso la mente di Majin Bu si illuminò: in effetti, c'era una cosa che non aveva tentato. Non gli piaceva doverla usare contro Vegeta, nonostante la rabbia per quello che gli aveva visto fare, avrebbe preferito metterlo KO per poi capire che cosa gli fosse preso, ma non aveva altra scelta.

- Mi dispiace Vegeta,- disse,- ma non mi lasci altra scelta. Addio!

Nello stesso istante la piccola proboscide che pendeva dietro la sua testa aveva iniziato a muoversi, e la sua punta risplendeva di una luce violacea; all’improvviso si alzò, e puntò decisamente contro il Sayan, lasciando partire un raggio di energia viola:- Diventa un cioccolatino!- urlò Majin Bu.

Vegeta non si fece cogliere di sorpresa dalla mossa disperata del demone: concentrò rapidamente la sua aura, mentre intorno alla sua figura si levava un alone dorato attraversato da scariche elettriche; poi, con un urlo disumano, lasciò che la sua potenza esplodesse dal suo corpo; i suoi capelli risplendettero ancora di più di energia dorata e furono sparati ancora di più verso il cielo, mentre il colpo di Majin Bu veniva deviato dalla sola aura del Super Sayan di secondo livello. Majin Bu si trovò a dover evitare il suo stesso raggio, che era tornato verso di lui.

Un attimo, e Vegeta gli fu addosso: lo colpì con una raffica di pugni e calci che sembravano colpi di maglio, conclusi con un gancio alla testa che lasciò il demone a terra, quasi privo di sensi. Poi il Saiyan si alzò in volo.

La sua voce sembrò provenire da una tomba, per quanto era gelida:- Non ho più voglia di giocare! Addio, stupido essere! Vai a trovare il tuo amico nell'Aldilà!

Poi portò le mani giunte al suo fianco; tra di esse comparve una sfera di energia viola; poi il Saiyan le portò avanti pronunciando la sua sentenza di morte:
- Garrick Cannon!

Un raggio di energia viola piombò verso Majin Bu; il demone capì di non avere la forza per evitarlo, e che questa volta non sarebbe riuscito a ricomporsi. Che strano, non avrebbe mai creduto di dover affrontare la vera morte! Però per lo meno avrebbe rivisto Satan. Un attimo prima che il raggio lo colpisse riuscì ancora a chiedersi, di nuovo senza risposta, cosa potesse essere preso a Vegeta.

Il Garrick Cannon colpì in pieno Majin Bu, polverizzandolo. poi esplose.


  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Marco1989