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Autore: Pandora13    15/02/2022    3 recensioni
Un nuovo prodotto dei Tiri Vispi Weasley, forse un po' ispirato dal mondo babbano, sicuramente di tendenza per la festa degli innamorati.
Blaise e Neville decidono di usare la pergamena per motivi molto diversi l'uno dall'altro, troveranno ciò che cercano?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Il trio protagonista, Neville Paciock, Serpeverde
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Contesto generale/vago
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NdA: Buona sera e buon San Valentino in ritardo, o buona festa dei single se preferite!
Eccomi di ritorno con un'altra shottina sulle anime gemelle, in un senso molto meno fatalistico e più metaforico della precedente.

La coppia è Blaise x Neville, una ship che io adoro e che rimane un po' troppo spesso ignorata.

La storia è ambientata in un ipotetico futuro post-war in cui ho cercato di mantenere non solo i personaggi il più possibile IC, ma anche la maggior quantità possibile di dettagli canonici.

Sperando che sia di vostro gradimento, buona lettura!

 


 

«Quindi -Draco fece un sospiro pesante- vuoi spiegarmi perché cazzo stai utilizzando questa stronzata, quando hai una fila di spasimanti più lunga della mia?».

«Linguaggio Draco!» ribatté Theo, in una pessima imitazione del vecchio Lucius, prima di scoppiare tutti e tre a ridere.

«Sapete com'è fatta mia madre, voglio solo un buon purosangue da presentarle, uno che non mi conosca e accetti di fingersi talmente innamorato da voler cadere nella mia rete, insomma qualcuno che approvi la farsa per far credere alla Vedova Nera che ho una vittima nella mia tela.».

Blaise amava sua madre, sebbene da fuori potesse sembrare fredda e distaccata, era sempre stata una madre attenta e affettuosa, abbastanza intelligente da tenerlo lontano dalla Seconda Guerra Magica, però non era possibile cambiare la sua idea sui rapporti sentimentali.
La signora Zabini era la Vedova Nera, bellissima e letale, con sette mariti sepolti e amanti sparsi per il mondo.
Per qualche motivo credeva che il suo modo di vivere fosse l'unico modo logico di affrontare l'amore, soprattutto avendo a che fare con degli uomini, perciò avrebbe voluto che lui seguisse le sue orme.
Blaise non era troppo romantico e innamorato dell'amore, ma credeva nei sentimenti e nelle relazioni. Non voleva vivere così i propri rapporti e gli piaceva immaginare che esistesse qualcuno per lui.

«E pensi di trovare qualcuno del genere tramite un incanto per trovare il compagno perfetto?» chiese scettico Theo, mentre Draco inarcava il sopracciglio in accordo.

«Certo! Pensateci, è perfetto: se questo questionario è l'idiozia che crediamo, sarà solo un bambolotto facilmente raggirabile che farà qualsiasi cosa per avere l'opportunità di uscire con me una sola volta, se invece funziona davvero, la persona che selezionerà, sarà quella perfetta per me, quindi capirà le mie scelte.» Blaise concluse, annuendo soddisfatto di sé, prima di tornare alla pergamena che aveva di fronte:

Nome e Cognome:

Scuola di Magia:

>

>

 




«Ripetimi perché lo fai, amico.» Disse con fare interrogativo Seamus.

«Hai idea di cosa significhi vivere con il fiato sul collo di due persone come Augusta Longbottom ed Hermione Jean Grenger?» chiese in una risata, ma un brivido corse lungo la schiena di ogni presente, mentre Ron annuiva in accordo.

«Sai che non devi farlo, se non vuoi, vero?» chiese Harry.

«Certo che lo so, ma voglio. Credo che questo metodo sia stupido e non funzionerà? Per Merlino, sì! Ma credo anche che Herm e mia nonna abbiano ragione, non sono una persona fatta per le avventure, né per stare da solo...» si interruppe.

Neville era stato un romantico di prima classe, di quelli che credono nell'irrazionalità dei sentimenti e dell'esistenza della persona giusta.
Neville era cresciuto e crescendo era passato dallo sfigatello con il coraggio nascosto dietro ad una faccia paffuta e fanciullesca, ad un eroe di guerra, con qualche cicatrice ed un corpo non scultoreo, ma di cui andava fiero.
Sapeva di non aver bisogno di cercare qualcuno, per di più con quella brutta copia di una app babbana per le affinità di coppia, ma non voleva far preoccupare sua nonna, col pensiero che sarebbe potuto rimanere da solo e in più voleva uscire da quel limbo di sentimenti che aveva iniziato a provare durante quell'anno passato ad Hogwarts senza i suoi compagni, nei confronti di quello che all'epoca aveva considerato "il nemico", seppur consapevole che non fosse affatto schierato in quella guerra.

«Ma non puoi neanche rimanere per sempre ancorato al passato.» concluse per lui Dean.

Già, non poteva.
Tornò a guardare la pergamena, dove erano apparse le domande conseguite alle sue prime risposte:


>Casa di Hogwarts

>Materia preferita

>Ami il Quidditch?

 




La pergamena era la nuova invenzione di George, uscita in vista di San Valentino, era talmente geniale che era stata sponsorizzata anche sul Settimanale delle Streghe e sulla Gazzetta del Profeta.
Si trattava di una pergamena incantata secondo incantesimi complicatissimi. L'idea, nata da delle applicazioni babbane, era quella di una pergamena interattiva, che porgeva domande in base alla risposta precedente, con una tale vastità di possibili domande, da rendere le possibili combinazioni apparentemente infinita. Un ulteriore incantesimo faceva sì che ogni singola pergamena interagisse con quelle con un numero minimo di risposte compatibili, facendo comparire una scheda del potenziale partner, con una descrizione elaborata dalle risposte stesse, ma senza nomi né foto, in modo da mantenere la privacy, in caso uno dei due decidesse di non proseguire con un appuntamento.

 



 

Abbiamo trovato qualcuno che potrebbe fare al caso tuo, eccoti una descrizione basata sulle sue risposte:
Purosangue, altissimo (189 cm), affascinante, algido, occhi leggermente a mandorla e pelle color cioccolato fondente.
Promettente Magiavvocato appena ventiduenne, diplomato ad Hogwarts e appartenuto alla nobile Casa Verde-argento.
Ama lo sport e tenersi in forma, ha praticato il quidditch a scuola, ma non è molto interessato ad esso.
Ama il buon cibo e giocare a scacchi.
Non è una persona particolarmente socievole e amante dei luoghi affollati, ma non disdegna passare una buona serata in un disco-pub con la giusta compagnia, pur non sapendo ballare.
Cosa cerca da questa esperienza? Un finto fidanzato.

 

 

Abbiamo trovato qualcuno che potrebbe fare al caso tuo, eccoti una descrizione basata sulle sue risposte:
Purosangue, piuttosto alto (183 cm), con un fisico allenato, ma non asciutto, timido e solare, capelli biondo scuro e pelle chiara, con una spruzzata di lentiggini.
Giovanissimo insegnante di Erbologia, appena ventunenne, diplomato ad Hogwarts nella casa dell'impavido Godric.
Non è un amante dello sport, ma ama nuotare e si allena per mantenere la forma; è sempre stato completamente disinteressato al quidditch.
È una persona molto socievole e ama stare con i propri amici. Non ama i luoghi particolarmente affollati, ma è un ottimo ballerino.
Cosa cerca da questa esperienza? Principalmente dimostrare che "questa roba" non funziona, ma se troverà qualcosa di interessante, beh non se ne lamenterà.

 



 

Non era lui, Santissimo Salazar, non poteva essere lui il suo appuntamento!
Blaise era in preda al rifiuto totale, mentre si avvicinava al disco-pub in cui aveva appuntamento con lo sconosciuto suggerito dalla pergamena e osservava dalla vetrata l'uomo bellissimo che aspettava al tavolo che lui stesso aveva suggerito.
Non andava affatto bene.
No, non poteva andare peggio di così.
Neville Longbottom.

Quando -alcuni giorni dopo aver compilato il questionario- la pergamena si era illuminata di un rosso brillante, indicando una corrispondenza trovata, si era trovato spiazzato dal fatto che il candidato fosse un Grifondoro poco più piccolo di lui; aveva anche valutato per un istante la possibilità che avesse frequentato il suo stesso anno ad Hogwarts, ma poi si era detto che ciò era quantomeno improbabile, i Grifondoro di quell'anno erano pochi e praticamente tutti eroi di Guerra, inondati dalla celebrità, era molto più facile che si trattasse di qualcuno che, come lui, aveva frequentato l'anno con persone più piccole. Il pensiero che un Grifondoro diplomatosi un anno dopo di lui sarebbe probabilmente stato comunque parte attiva nella guerra, non lo sfiorò, era un purosangue, poteva essersi astenuto, esattamente come lui.
Insomma gli indizi c'erano stati tutti, ma lui aveva voluto ignorarli, o leggerli a proprio vantaggio e ora si ritrovava fuori dal suo pub preferito, a cercare il coraggio di affrontare, tra tutti, proprio l'unica persona che gli fosse mai interessata davvero: Neville Longbottom.

 



 

Non era lui, Godric Benedetto, non poteva essere lui il suo appuntamento!
Neville era in preda al rifiuto totale, mentre aspettava al tavolo suggerito dall'altro, nel disco-pub in cui aveva appuntamento con lo sconosciuto suggerito dalla pergamena e osservava fuori dalla vetrata l'uomo bellissimo che si era fermato a ricambiare il suo sguardo.
Non andava affatto bene.
No, non poteva andare peggio di così.
Blaise Zabini.

Quando -subito dopo aver finito di compilare il questionario- la pergamena si era illuminata di un rosso brillante, indicando una corrispondenza trovata, era rimasto in primis sconvolto dal fatto che quella cosa funzionasse e successivamente spiazzato dal fatto che che il candidato fosse un Serpeverde poco più grande di lui; aveva anche valutato per un istante la possibilità che avesse frequentato il suo stesso anno ad Hogwarts, ma poi si era detto che ciò era quantomeno improbabile: i Serpeverde di quell'anno erano pochi e praticamente tutti in carcere, o all'estero, o impegnati nel tentativo di recuperare il buon nome, come Malfoy. Era molto più facile che si trattasse di qualcuno che, come Hermione, aveva frequentato l'anno con persone più piccole. Il pensiero che un Serpeverde diplomatosi un anno prima di lui sarebbe probabilmente stato comunque parte attiva nella guerra, non lo sfiorò, era astuto e purosangue, poteva essersi astenuto, come molti altri.
Insomma gli indizi c'erano stati tutti, ma lui aveva voluto ignorarli, o leggerli a proprio vantaggio e ora si ritrovava al tavolo di quel pub ad aspettare che il suo appuntamento trovasse il coraggio di affrontarlo ed era, tra tutti, proprio l'unica persona che gli fosse mai interessata davvero: Blaise Zabini.


 




Alla fine aveva fatto un sospiro profondo ed era entrato.
Era un Serpeverde, ma non per questo era un vigliacco.

«Buonasera.» aveva esordito, con la sua voce profonda e calda, in contrasto con la freddezza che irradiava da ogni suo gesto e sguardo.

«Buonasera.», Neville si era alzato e aveva salutato con cortese educazione, solo un leggero rossore a smascherare l'incertezza, in contrasto con la sicurezza che trasudava da ogni suo gesto e la risolutezza nel suo sguardo.

La serata era iniziata con un leggero e inevitabile imbarazzo, che si era dissolto tra una chiacchiera e un firewiskey.
Si erano ritrovati a parlare del più e del meno, dimostrandosi a vicenda quanto la pergamena avesse funzionato a dovere.

«Quindi... non hai dimostrato che questa roba non funziona -esordì Blaise, mentre entrambi si riprendevano da una risata- hai almeno trovato qualcuno di interessante?» chiese.

«Può darsi. -rispose Neville, rimanendo sul vago e con tono malizioso- Dunque, un finto fidanzato eh?» chiese poi.

«Conosci le voci su mia madre?».

«Beh, sì, come tutti, sai come sono le pareti di Hogwarts...» rispose, riferendosi alla facilità con cui si diffondeva il minimo pettegolezzo in quella scuola.

«La Brown, o una delle gemelle?».

«Pansy Parkinson.».

«Stronza!» mormorò tra i denti Blaise.

Neville rise.
Il discorso scuola era sembrato un tabù inizialmente, ma con il passare della serata si erano trovati talmente a loro agio da sciogliersi e toccare ogni argomento, erano partiti dalle abilità da ballerino di Neville al Ballo del Ceppo ed era così che aveva scoperto che Blaise non tollerava quasi nessuno nella sua Casa.
Fino al loro sesto anno aveva tenuto le distanze da chiunque, in particolare dalla cricca di Malfoy.
Tuttavia se le vicende inerenti a Voldemort avevano cambiato radicalmente il suo rapporto con Draco e Theo, mostrandogli un lato del tutto inedito dei due, il suo odio per "la gang" del biondo era solo aumentata.
Blaise detestava Pansy.

«Per una volta non ha inventato niente. Mia madre è esattamente ciò che dicono e mi vorrebbe già sposato e vedovo come lei.» gli uscì una risata amara.

«Capisco perché tu non ci tenga a seguire questo piano, ma perché il finto fidanzato?».

«Non mi interessa nessuno -non era vero, ma Neville non aveva bisogno di sapere di essere l'eccezione e la sua carnagione era troppo scura per mostrare il rossore- ma se fingo di avere una storia seria lei può credere che stia pensando davvero a quel genere di futuro.».

«Beh e non potevi chiederlo a qualcuno, senza questa buffonata della pergamena?».

«Non è una buffonata!» si lasciò sfuggire.

«Non è che mi manchino gli spasimanti, ma a loro potrei piacere, intendo piacere davvero, non mi va di illuderli.» spiegò.

Oh, quindi era sensibile, sotto tutto quel ghiaccio.
A Neville fiorì un sorriso.

«Questo è interessante.» rispose infine, rianimando quella malizia con cui era iniziata la conversazione.

 



 

Le mani grandi di Blaise scorrevano sul corpo di Neville in una lenta carezza sensuale.
A Neville sembrava che bruciassero sulla pelle come fiamme incandescenti.
Le labbra si cercavano e rincorrevano, come se ogni bacio, ogni tocco fosse vitale.
Neville era tutto ciò che Blaise aveva sempre desiderato: passionale, dolce e generoso tra le lenzuola come nella vita.
Blaise era un sogno fatto realtà: statuario, passionale e caldo, tutto l'opposto della vita di ogni giorno.
L'affinità tra loro superava ogni aspettativa, mentre le lingue si intrecciavano e rincorrevano ancora una volta, ma sazi l'uno del sapore dell'altro.
Gli abiti erano volati via gradualmente, tra un bacio e l'altro, senza che neanche se ne rendessero contro, finché non si erano dovuti fermare per riprendere fiato, quasi storditi dal calore di ritrovarsi finalmente pelle contro pelle.
Si fermarono fronte contro fronte, con i respiri pesanti, le mani di uno sui fianchi dell'altro, quasi a cercare di ancorarsi alla realtà, tanto era difficile lo sforzo necessario a non far scontrare le dure virilità che svettavano tra i loro corpi, troppo vicine e pure troppo lontane.

«Bl-Blaise» uscì quasi come un gemito, mentre il bacino si muoveva quasi involontariamente verso il compagno.

La presa si fece ancora più ferrea, a bloccare ogni movimento.

«Sei sicuro Nev?».

«E tu?» rispose, improvvisamente incerto dei pensieri dell'altro.

«Ho bisogno di sentirtelo dire.» rispose ancora Blaise, stringendo ancora di più, incapace di resistere al desiderio bruciante che provava e che non aveva mai sentito prima.

«Come non lo sono mai stato.». Neville ansimava pesantemente, le pupille dilatate di lussuria.

«Merlino sa per quanto tempo ho aspettato questo momento!» la voce solitamente fredda e tagliente di Blaise, uscì in un ringhio, profondo e bollente, prima che riprendesse a divorare le sue labbra.

 




Blaise cercava solo un finto fidanzato.
Neville voleva solo dimostrare qualcosa.
Nessuno dei due si sarebbe aspettato che trovassero l'amore.

 

   
 
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