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Autore: Spensieratezza    17/02/2022    3 recensioni
Mi è sempre dispiaciuto quello che è successo ad Adam nella serie, nella mia storia avrà un destino felice invece, l'amore fraterno di Sam e Dean e anche un amore un po' diverso da Castiel :))
Ci saranno altre coppie, alcune che non vi aspettereste mai potrebbero nascere e ovviamente la mia immancabile ship.
Moltissimi personaggi subiranno un destino diverso rispetto al canon e anche quelli più malvagi avranno il loro lieto fine
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Quinta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La quinta stagione '
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Chuck realizzò all'istante di essere VIVO e non solo. Si trovava in un letto, in una stanza di una casa che non conosceva, davanti a una sconosciuta che lo aveva appena schiaffeggiato.

Quand'era stata l'ultima volta che un'umana, anzi che chiunque lo avesse schiaffeggiato? Mai, probabilmente.

La sconosciuta era arrabbiata e anche carina, nonostante l'arrabbiatura e il trucco sbavato, anzi era MOLTO carina.

"Io sono Chuck. Mi scusi, ma non so chi sia, signorina."

Lei lo guardò sbalordita.

"Anche io!! Anche io non ho la più pallida idea di chi tu sia e avrei preferito continuare a fare a meno di sapere della tua esistenza!!"

Ohh, in tanti si ostinano a negare che esisto...ma che mi dicessero che avrebbero preferito che non esistessi...mi giunge nuova...

Chuck sperò che non lo vedesse sorridere.

"Sorridi??? Trovi divertente il fatto che io me me ne vado in giro, passeggiando sul ponte e intravedo un povero disgraziato e anche stronzo che vuole buttarsi di sotto? E come se non bastasse, è scoppiata una pioggia torrenziale! Lo trovi divertente, dopo la giornata del cavolo che ho avuto?" Disse gesticolando con le braccia.

Chuck sbarrò gli occhi. Ah già, in effetti era quello che aveva fatto. Aveva cercato di porre fine alla sua esistenza e probabilmente ci sarebbe anche riuscito se non fosse stato fermato.

"Ricordo che c'era qualcuno che mi tratteneva, ma..." si grattò la testa confuso e imbarazzato. Cosa si era lasciato sfuggire con quella sconosciuta?

A quel punto si ricordò un frammento di quell'orribile momento. Ricordò le braccia della ragazza che lo trattenevano, stringendolo in una sorta di abbraccio da dietro semi disperato.

"Ero io!!!" Gridò lei. "Ero io che cercavo di impedirti di buttarti di sotto, non so neanche con quale forza sono riuscita a convincerti!"

Chuck sentì qualcosa sciogliersi nel suo cuore. Quella donna lo aveva stretto fino a quando non era stato al sicuro, non lo aveva mollato fino a quando non era riuscita a portarlo in salvo. Sentì dentro di sè qualcosa sciogliersi nel torace e gelarsi come fosse l'acqua ghiacciata che non lo aveva mai raggiunto.

"E poi come se non bastasse, quando sono riuscita a convincerti ad allontanarti, mi sei svenuto lì davanti."

Ecco cos'era stato quel salto in vuoto! Credeva di essersi buttato andando incontro alla morte e invece era svenuto. Era stata la ragazza a convincerlo a desistere? Non lo ricordava! All'improvviso un singhiozzo colpì la ragazza e distolse Chuck da quei pensieri.

"Come hai osato...fare quello che non ho osato fare io....e mettermi nelle condizioni di salvarti?"

Ci mise un po' Chuck, ma poi gli ingranaggi cominciarono a girare.

"Tu...volevi suicidarti?"

"Dopo averti visto e aver visto quanto in delirio può uscire uno che fa queste cose, non credo sarà qualcosa che farò mai! Almeno qualcosa di buono, forse lo hai fatto."

"Delirio...ma che..."

"Non te lo ricordi? Hai cominciato a inveire contro l'universo, a rimproverarlo che non volevi più avere a che fare con noi poveri bastardi. Come se all'Universo fregasse qualcosa, poi, delle tue lamentele. Sapessi quante volte l'ho maledetto, a lui e a Dio stesso."

Chuck fece una faccia contrariata, questa donna lo odiava proprio senza conoscerlo e ora che lo aveva conosciuto, lo odiava ancora di più probabilmente, ma...

"Perché volevi suicidarti tu?"

"Perché la mia vita fa schifo e non ho mai combinato niente di bello nella mia vita, perché distruggo tutto ciò che tocco da quando sono nata, cose, relazioni...non si salva niente, perché da che ne ho memoria odio il genere umano e tutti i suoi abitanti, ti basta?"

"Io non credo tu dica la verità!!" "Mi stai dando della bugiarda??"

"Ne ho conosciute tante di persone che mentono a se stesse! Spesso sono bugiardi inconsapevoli, mentono a se stessi! Dici che odi il genere umano ma mi hai salvato! Dici che volevi suicidarti ma sei corsa a salvarmi quando mi sono buttato nel fiume. Forse tieni al prossimo più di quanto tieni a te stessa e questa è la ragione della tua rabbia."

"Basta, non ho intenzione di farmi psicanalizzare da uno che poche ore fa stava parlando con l'universo, appeso al cornicione di un ponte!! "

Fece per chiudere la porta, ma poi si fermò.

"Faccio il caffè, c'è della torta in frigo e se non vorrai che l'acqua piovana sia l'unica cosa che avrai addosso prima di addormentarti, ti conviene prendere entrambe."

"O-okay. Grazie."



*

Mangiarono per un po' la fetta di torta in silenzio, poi Chuck decise che ne aveva abbastanza di tutto quel silenzio.

"Amara, volevo chiederti perdono. Ho avuto un comportamento davvero orribile e tu sei stata davvero...beh, non ci sono parole. Dopo quello che hai fatto, mi hai portato anche a casa tua... io davvero non so che dire...mi dispiace, solo, grazie, grazie, mi farò perdonare per il grande disturbo che ti ho arrecato oggi."

"Mpf...un ottimo modo sarebbe già smettere di farti. Si può sapere che razza di porcheria prendi per conciarti in quel modo. Cos'era, cocaina, allucinogeni o che altro?"

"Non ho preso niente! Ero...solo fuori di me, credo! Ero solo...stanco della mia vita, stanco di dover essere sempre perfetto, stanco che tutti nella mia famiglia pretendessero che fossi perfetto, stanco di deludere le loro aspettative...stanco."

"Povera gente! Li compatisco! Meno male che non ti hanno visto stasera, perché hai fatto, beh, proprio schifo! Stasera sì che hai superato il limite. È stato un bene che non abbiano visto anche questo!"

Chuck sorrise. Stava cominciando ad abituarsi al sarcasmo di Amara.

Si alzò all'improvviso, lasciandola perplessa.

"Amara...non ci sono parole per ringraziarti per quello che hai fatto per me, davvero." la abbracciò e lei dapprima stupita, ricambiò timidamente.

"Andiamo, adesso non è il caso di farne un caso di stato." Disse lei dandogli delle piccole pacche sulla schiena, imbarazzata.

"Troverò il modo di ripagarti!"

"Altolà, dove credi si andare?"
"Ehm a casa mia..."
"A far preoccupare chiunque ti stia aspettando? Perché capiranno quello che ti è passato per la testa appena ti vedranno. No, tu stanotte resti qui."

"Amara, dopo il disturbo che ti ho arrecato, non..."

"Ecco, appunto!! Se una persona ti salva la vita, non la scarichi così come fosse spazzatura..."

"Non volevo dire che tu..."

"E poi....non sarei tranquilla a lasciarti andare così dopo quello che hai fatto, almeno questo me lo devi. Di là c'è la doccia se vuoi lavarti." Disse cambiando espressione, tirandosi una ciocca dietro l'orecchio.

Chuck la fissò intensamente.

"Sei fantastica."
"Lo so!"
Chuck voleva ribattere che non credeva proprio che lei pensasse di essere fantastica, dopo le cose che aveva detto di sé stessa, ma lo sorprese lei, ancora una volta.

"E...Chuck?"

"Sì...Amara?"

Lei l'aveva fissato intensamente e con i suoi occhi verde smeraldo aveva aggiunto:

"Nella mia vita nessuno ha avuto aspettative su di me, le troncavo sul nascere io stessa, deludendo tutti quelli che mi passavano davanti, compresa la mia famiglia. Non so cosa si prova ad avere qualcuno che ti spinge ad essere perfetto, perché tutti quelli che mi circondavano mi hanno visto da sempre come un caso senza speranza, che non ci hanno nemmeno provato."

"Amara..."

" Non so i problemi che hai con la tua famiglia, non so se hai figli, fratelli, una moglie oppure sei divorziato....ma dovresti essere GRATO che hanno tante aspettative su di te, perché vuol dire che per loro tu sei importante ed è una gran cosa, al giorno d'oggi, lo sai? Essere importanti per qualcuno.. .e se hai questa fortuna è un gran PECCATO gettarla via."

Chuck stava quasi per svenire un'altra volta. La capacità con cui quella donna passava dal sarcasmo acido alla dolcezza e allo stesso tempo dargli del PECCATORE, proprio a lui, con tale nonchalance.. anzi con una nota di straniante dolcezza.

Hai ragione, avrebbe voluto dirle, ma non lo aveva fatto, e lei era scivolata su per le scale con la grazia di una danzatrice del ventre. Chuck pensò che era così che facevano gli umani....si tenevano dentro milioni di parole non dette.... che li facevano ammalare ....e poi andavano in bagno a vomitarle.




















Note dell'autrice:  Alloraaaaaa, in anzitutto lo SO che Amara non ha gli occhi verdi tranquilli, ma in questa storia vorrei che li avesse xd e ha anche i capelli rossi LOOOL siete contenti dell'arrivo di Amaraaaaa??? Se siete contenti dovete ringraziare TEAMFREEWILL perché è stata lei a darmi l'ispirazione quando mi ha chiesto di lei, nella storia de "Il salto quantico" a lei devo un enorme GRAZIE! Mi sono innamorata di questo capitolo appena mi è venuto in mente ma confesso che non la avrei mai inserita se lei non mi avesse chiesto di Amara!! <33 di norma sono contraria a scrivere cose che i lettori chiedono, perché mi sembra sempre che non è molto spontaneo, una storia deve prendere vita dall'autrice ma se sono solo suggerimenti o richieste e anzi, se servono a ispirare, io sono contentissima *____*

Dovete sapere che io sono MOLTO coerente, non avrei potuto mai cambiare idea dopo che avevo detto che non riuscivo a vedere Amara in questa storia perché per come era stata strutturata non ce la vedevo imprigionata MA...sotto un'altra veste ce la immaginavo *___*

Siccome vi leggo nel pensiero peggio di Chuck, so già che voi starete iniettando che Dio non può morire ahaaha ma io sono dell'idea che può, se lo vuole, preferisco non scendere troppo nei dettagli, magari lo racconterò o forse no xd

All'inizio volevo fare che Chuck si trattasse proprio ma era troppo complicato da gestire, non poteva essere un ponte troppo alto o ci rimetteva la pelle prima che Amara arrivasse...e mi suonava strano che una donna si gettasse DA SOLA a salvare un uomo...xd e non sono discriminatoria, è proprio una questione di forza fisica xd e poi mi sono ispirata a un link in cui questa scena è successa davvero! <3333 un uomo voleva gettarsi da un ponte e 4 o 5 passanti si sono stretti a lui per impedirglielo! È stato bellissimo !!
   
 
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