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Autore: Spensieratezza    17/02/2022    3 recensioni
Mi è sempre dispiaciuto quello che è successo ad Adam nella serie, nella mia storia avrà un destino felice invece, l'amore fraterno di Sam e Dean e anche un amore un po' diverso da Castiel :))
Ci saranno altre coppie, alcune che non vi aspettereste mai potrebbero nascere e ovviamente la mia immancabile ship.
Moltissimi personaggi subiranno un destino diverso rispetto al canon e anche quelli più malvagi avranno il loro lieto fine
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Quinta stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'La quinta stagione '
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"Sam...ma ci pensi che Dio ha una fidanzata???"
"E tu ricordi quando Castiel ce l'ha detto? Al parco, in pieno giorno!!" disse Dean.

"Tu hai rovesciato la tazza di caffè che stavi bevendo!" ricordò Sam ridendo.

"Tu sei rimasto a guardare Castiel come uno stoccafisso, con la bocca spalancata." disse Dean.

"Era già una fortuna che non fossi svenuto." disse Sam.

"Io a dire la verità se avessi avuto una mazza, avrei rincorso Castiel per vendetta." Disse Dean ripensando a quel giorno al parco.

"Ma Castiel non ne sapeva nulla, poveraccio." Ridacchiò Sam.

"Questo l'ha spiegato dopo, però, in quel fiumi di balbettii in quel momento capivo poco."

"Mi hai anche detto: Sam dobbiamo salvare quella povera ragazza. È in pericolo." Disse Sam imitando la sua voce.

"Beh, se io fossi una donna e avessi una relazione sessuale con Dio, vorrei saperlo. Alla fine mi ha convinto a lasciar perdere." Sbuffò.

"Tanto comunque gliel'ha confessato lo stesso." Disse Sam.



Mentre Castiel li spiava dalla finestra avendo saputo da suo padre che quel giorno avrebbe fatto la dichiarazione ad Amara, Chuck l'aveva fatta sedere sul letto, preparandola alla dichiarazione.

"Amara...devo mostrarti una cosa.. Chiudi gli occhi."

"Ma come faccio a vederla se li chiudo?"

"Fidati di me."

"Come Jasmine con Aladdin?"

"Sì..."

Amara sorrise e chiuse gli occhi. Chuck fece levitare il letto,piano piano, Amara cominciò a sentire qualcosa di strano e si spaventò.

"Ma cosa.....AAAAAAHHHH!"

"Amara, è tutto a posto, sta calma!"

"Cosa stai facendo! Fammi scendere, fammi scendere!!"

"Schhh, hai mai visto il film di animazione di Nemo nel mondo dei sogni? Hai mai desiderato volare sopra il mondo con il letto? Io potrei portarti lì."

Amara si era divincolata subito.

"Ti ho detto di farmi scendere, subito!!!"




"Che tizio assurdo! Se si fosse fumato una sigaretta, sarebbe stato meglio."

"Castiel diceva che pensava di essere romantico, mentre il letto levitava, a citare film di animazione.. ." Disse Dean.

Sam e Dean si guardarono e scoppiarono a ridere.

" Lei ha gridato come un'ossessa, intimandogli di farla scendere subito!" Diceva Sam tra il riso e le lacrime.

" Lui che non riusciva a capacitarsi che lei non apprezzasse il suo gesto romantico." Disse Dean scalciando con le gambe.

"Però alla fine mi dispiace...deve essere dura quando ami qualcuno e speri che ti accetti così come sei e ti rifiuta...povero Chuck, avrà avuto il cuore spezzato." Disse Sam.

"Oh, andiamo, caspita a tutti, anche alle divinità sai? Per me gli ha fatto bene, lo avrà ridimensionato un po' e poi è durato solo la bellezza di una settimana." Disse Dean.

" Balthazar ha detto che per sorprenderla, le ha creato un cielo stellato REALE!" Disse Sam, ricordando come Balthazar aveva detto che Chuck era talmente felice che si era rivelato un gran chiacchierone con gli angeli.

"Ma come si fa a creare un cielo stellato reale?" Chiese Dean perplesso.

" Dice che praticamente era davvero come stare fuori, senza finzioni, con l'eccezione che era in camera sua."

"Il messaggio a letture cubitali sulla parete, poi, quando accendeva la luce, top!" Disse Dean.





"Amara...questo è l'Universo, io sono vecchio tanto quanto esso...e per troppo tempo le stelle erano le sole a farmi compagnia, sapere che quando vi sentite soli, guardate le stelle, è una delle mie enormi soddisfazioni e vanti. Questo incantesimo tra qualche giorno svanirà, ma volevo che potessi vedere anche solo per poco una briciola del mio INFINITO, quello che io potrei e vorrei regalarti."

Amara era emozionata e senza parole. Aveva spento di nuovo la luce e si era persa a guardare di nuovo quelle stelle che erano lontane eppure sembravano così vicine, vedeva anche i pianeti in lontananza o gli sembrava di vederli e dopo un po' le sembrava di sentirsi in uno stato di estasi profonda come se i pianeti le girassero tutti nella testa, come tanti piccoli campanelli. Era la sensazione che dava l'infinito e Amara pensando che in fondo erano tutti connessi nel cerchio della vita, ma lo avevano dimenticato, bastò a farle rigare il viso di lacrime e i satelliti nella sua testa tornarono a girare come graziosi campanelli.






"Da lì, l'ha conquistata." Disse Sam.

"Può darsi, ma io credo, da quel che ci dice Gabriel, che lei ha cominciato ad amarlo, da quando l'ha fatta riappacificare con i suoi..." disse Dean.





Si trovavano al ristorante durante una cena e avevano parlato della profonda tristezza che attanagliava la ragazza, ad un certo punto Chuck le prese le mani.

"Tu non sei una fallita, Amara, hai tantissimo amore dentro, ma purtroppo sei preda di un mostro terrificante, che ti avviluppa e ti imprigiona fin da quando sei piccolissima, i mostri ESISTONO Amara e spesso sono DENTRO DI NOI, questa...oscurità che senti, mina la tua autostima, distorce quello che sei, la tua identità, ti fa credere di non essere NULLA, ma tu sei la persona più meravigliosa che io...CREDIMI, io lo so! L'oscurità che tu percepisci è la sofferenza per la mancanza di amore, ma tu sei amata in realtà! Dai tuoi genitori, da tuo fratello, da tutti."

"Lo dici solo per farmi star meglio..."

"Allora, guarda quello che vedo io." Disse toccandogli la fronte.

Amara allora vide tutta una serie di immagini. Vide sua madre e suo padre, tutte le volte che l'avevano sgridata, che l'avevano rimproverata.

"State sempre a trattarmi male, a criticarmi, io vi odio e quando avrò 18 anni me ne andrò via e non vi vedrò più, mai più!" Diceva lei da ragazzina sbattendo la porta della sua camera.

Sua madre che si stringeva a suo padre.

"Perché non capisce che noi le vogliamo bene? Questo suo chiudersi in sé stessa, non la porterà a niente di buono." "Il problema di Amara è solo che deve imparare ad amarsi di più ma ci siamo noi."


"Loro non ti odiavano, Amara,volevano che tu fossi forte per affrontare il mondo, quello che hai scambiato per disprezzo, era tristezza vedendo il poco amore che tu hai per te stessa. Non riuscendo ad aiutarti hanno ceduto all'incomprensione e allontanamento ma non è troppo tardi per sistemare le cose e perdonare e perdonarsi." Diceva lui, accarezzandole le guancia, mentre Amara piangeva lacrime di commozione.



Quella mattina stessa, Amara si era presentata a casa di sua madre e suo padre con degli acquerelli e con la colazione presa al bar.

"Amara...che cosa fai qui? E che cos'è questa roba?"

"Ho deciso che niente mi rende più felice che dipingere!"

"Ohh, tu e le tue idee stravaganti a cui perderai interesse dopo neanche una settimana..."

"Desidero provare con te, mamma..."

"Cosa? Non se ne parla proprio.. non coinvolgermi in queste stupidaggini..."

"Mamma, non sono stupidaggini, è una cosa meravigliosa!" Le aveva preso le mani.

"Ma che...che cosa ti prende, Amara?"

"Ti chiedo scusa, mamma...tu hai sempre cercato di spingermi a essere ambiziosa, di aprirmi al mondo e io ti trattavo male...non riuscivo a capire che tu e papà cercavate solo di accendere la passione in me, la scintilla della vita...di farmi uscire da questa apatia che mi logorava...ma adesso sono diversa, sono cambiata, voglio VIVERE, mamma! Desidero esprimermi, e voglio vivere di passione, e voglio condividere questa gioia con te. Vuoi colorare con me?"

Gli occhi lucidi della donna furono già una risposta.

"Non so cosa ti è successo, ma è così bello vederti così, figlia mia...certo che lo faccio ma non sono capace..."

"Non importa, impariamo insieme."






"Ma funzionerà? Io temo che tutta questa storia finirà tra le lacrime, insomma, come puoi far funzionare una storia con Dio?" Chiese Dean.

"Mah...la gente é piena di stranezze." Disse Sam, accarezzandogli il torace.

Dean gli baciò il dito e se lo strinse di più addosso.

"Ti amo così tanto."

In quel momento si materializzò Castiel.

"Buongiorno!"

"Castiel!!" Dissero in coro loro.

"Dannato pennuto, non si usa più bussare?" Disse Dean buttandogli una camicia azzurra addosso.

"Sono venuto a darvi una comunicazione, dal momento che state parlando di Chuck e Amara, capita a fagiolo."

"Ma che...ci stavi SPIANDO??" Dean era furioso. "No, solo pareti sottili." Disse Castiel sorridendo.

"Che cosa vuoi dirci su di loro? Amara ha bestemmiato e Chuck ha deciso di rompere con lei?" Chiese Sam.

"Non è divertente." Disse mentre i due fratelli si sbellicavano.

"Oh sì che lo è!" Disse Dean che rideva ancora. "Avanti allora, sputa il rospo."

"Chuck desidera farvela conoscere." Disse lasciando entrambi allibiti.





*

Quando quella sera Dean e Sam si trovarono in quel locale, davanti Chuck, erano piuttosto intimoriti, ma lo fece un gran sorriso e si avvicinò a loro.

"Dean, Sam, che bello rivedervi. Non fate quelle facce. Sono sempre lo stravagante Chuck che avere conosciuto!" Disse lui allargando le braccia.

"Tu ci hai preso in giro..." gli ricordò Sam.

"Ammetto di non aver rivelato la mia identità, quello sì...ma prendervi in giro è un po' esagerato. ."

"Non possiamo credere che minimizzi quello che.. è una cosa pesante da digerire e soprattutto una volta scoperto chi sei davvero non sappiamo neanche come parlarti... Se darti del tu o chiamarti sua magnificenza o qualcosa del genere." Disse Dean.

"Trattatemi semplicemente come trattereste un vostro amico! Io vi adoro, ragazzi, avere raddrizzato il mondo più di quanto sono riuscito a fare io con la magia...e questo io lo tengo in gran conto. Ti ha detto Castiel che gli ho ordinato di tirarti fuori dall'inferno vero?" Gli chiese, passandogli un braccio attorno al collo, come se fosse un grande amico.

"Possiamo non parlare di cose come inferno o paradiso in questo locale pubblico?" Chiese Sam sotto voce e Chuck scoppiò a ridere.

"Siete delle sagome! Non vi fate problemi a baciarvi davanti a tutti, ma avete timore di parlare di cose che conoscono tutti, ve l'ho già detto che siete i miei preferiti? E non fate quelle facce, io sono una divinità, come potrei non saperlo? Devo ammettere che nonostante quasi tutto quello che succede nelle vostre vite, passa sotto la mia giurisdizione, Il vostro amore non era affatto previsto da me, una cosa del tutto sconvolgente e fuori delle mie scelte, forse anche per questo che mi piace tanto.. siete sempre così deliziosamente come schegge impazzite."

"Castiel dice che siamo anime gemelle." Disse Sam.

"Sì, devo dire che anche questo l'ho pensato "

"Come sarebbe a dire che l'hai PENSATO?? Ci prendi in giro?? Sei Dio, come puoi non saperlo?" Chiese Dean.

"Ed ecco che ci risiamo, non siete di certo i primi che mi accusano di prenderli in giro e di certo non sarete gli ultimi..in realtà no, questa stupida convinzione che solo perché sono Dio, sappia per certo chi è l'anima gemella dell'altro, no, non lo so, mi spiace deludervi, se lo sapessi eviterei che certi binomi così rozzamente combinati insieme si manifesterebbero, in fin dei conti la legge che governa l'amore, è sempre stato un mistero inspiegabile per me! D'altronde un'altra delle grandi menzogne che si sono inventati gli uomini , otre al fatto che io li giudichi per chi si portano a letto, è il fatto che io sia onnisciente! Se fossi onnisciente, non avrei mai permesso che venisse mangiata la mela dell'albero proibito! Non avrei permesso il tradimento di Lucifer! Ma forse era DESTINO. Andiamo da Amara. Vorrei presentarvela." Disse Chuck cambiando bruscamente argomento.

"Hai notato come ha cambiato subito argomento appena si parla della mela proibita?" Sussurrava Sam.

"Sarebbe divertente metterlo ulteriormente in imbarazzo chiedendogli come sono davvero andate le cose quel giorno, Lucifer si è lasciato scappare che la verità è molto più divertente della narrazione letteraria.." disse Dean ancora più divertito ma in quel momento si trovarono davanti ad Amara.

"Buonasera."

I due ragazzi la guardarono. Una splendida ragazza con lunghi capelli castani con le onde e un grazioso vestito turchese, era seduta ai tavolini.

"Ciao Amara." Dissero in coro.

"Non guardatemi così, voglio dire, non sono mica io la divinità in questo locale." E rise.

Sam e Dean risero.

"È pure divertente." Disse Sam.

"Non sarà un po' troppo per te, Chuck?" Chiese Dean. "Non dare loro ascolto. Se pensi che loro sono belli, posso sempre cambiare aspetto per te."

"Se non mi piacessi per come sei adesso, non credi che farei prima a cambiare uomo?" Chiese lei.

Sam e Dean applaudirono, mentre Chuck sorrideva.

"Quando ho creato il mondo pensavo la perfezione non esistesse. Mi sbagliavo." Disse Chuck indicandola.

"Tutto il nostro sostegno, Amara, ne avrai bisogno." Disse Dean. "Mi piacciono le sfide."

Risero di nuovo tutti.

"A parte gli scherzi, Amara è stata la luce che mi ha rischiarato il cuore, voi avete contribuito a rendere il mondo un posto migliore rispetto a come era prima, volevo che incontraste la donna che probabilmente mi ha cambiato. Se avrete un dio migliore, lo dovete a lei."

Amara sembrò incupirsi e Chuck si preoccupò.

"Tesoro, ho detto qualche cosa che non va?" Le chiese asciugandogli l'occhio.

"No, io...troppe luci che mi abbagliano. Vado a prendere qualcosa da bere, torno subito!!"

Chuck restò a guardarla perplesso.

"Non pensavo fosse cosi sensibile, si è commossa."
"Sei uno stupido, Chuck!" Disse Dean.
"Come?? Mi hai dato dello stupido?"

"Sì e non fare quella faccia, avrai ricevuto di sicuro più insulti di questo, il problema non è tanto l'insulto, ma te, Chuck, te che non sei capace di capire gli umani, te che li ferisci e non ti rendi conto, a causa della tua scarsa empatia, te che ferisci Amara e neanche lo vedi!"

"Dean , non ti sembra di esagerare??" Disse Sam a bassa voce.

"Ferire??? Io non ho detto nulla di cattivo!! Ho detto una cosa bella!!"

"Non capisci, Chuck, tu, sei troppo..troppo umano!! Sei abituato a essere visto come lo splendore, l'essere perfetto, non puoi capire cosa c'è dentro nel profondo di una persona, quanta oscurità c'è dentro, i mostri che vi abitano!!!" Disse Sam.

"È buffo. Anche io parlando di lei, le parlai di mostri e oscurità."

"Che cosa??? Oh, davvero, complimenti, Chuck, il modo più bello per dare autostima a una donna!"

"Non capite! La mia era una metafora, l'oscurità che lei sente dentro, è la paura di non essere amata! Sapevo che poteva sconfiggerla e infatti l'ha fatto!!"

Dean rise amaramente.

"L'oscurità che vige nel cuore di un uomo non potrà mai essere completamente sradicata e se tu lo credi, ancora dopo tutto questo tempo, sei uno sciocco o un bugiardo!" Disse Dean, sotto gli occhi allibiti di Sam.

"Non ti permetto di parlarmi così. "

  "Quando TU DICI che Amara è perfetta e che grazie a lei avremo un dio migliore, tu carichi di aspettative una donna che non ha ancora imparato ad amare se stessa abbastanza per non temere che queste tue aspettative su di lei verranno disattese." Spiegò Dean.

"Io so che non le deluderà!"

"La parola!! Che cosa conta la parola al giorno d'oggi??? Secoli in cui le promesse vengono infrante e i cuori traditi, secoli in cui le persone deludono, le parole non contano niente, Chuck, niente!" Disse Sam questa volta.

"Ma sono Dio...la mia parola deve pur contare di più." Sussurrò lui pensieroso, senza arroganza.

"Di più? Come quando dicevi che l'amore ci avrebbe SALVATI TUTTI??? Tutti ci hanno creduto, Chuck, una popolazione globale e guardaci, guardaci ora! Un mondo che odia l'amore.....che il deride, lo umilia o lo elemosina. Un mondo globale che ne ha paura. È rischioso al giorno d'oggi sentirsi all'altezza di non deludere qualcuno e non va meglio solo perchè sei Dio, anzi è ancora peggio perché Amara ha paura di crederci davvero alle tue parole e ha una paura fottuta di deluderti." Disse Sam.

"Teme in una maniera pazzesca che tu la guarderai un giorno e non vorrai più saperne di lei e il fatto che tu le dica che ha il potere di migliorare il mondo se solo rendesse felice te...la fa stare male, perché non ne sente in grado. Pensa di non esserne capace." Disse Dean.

"Ma lei non deve fare niente!! Lei non ha nessuna responsabilità, sono io, solo io che devo farlo, io posso solo limitarmi a ispirarmi a lei, alla sua essenza e se non ci riuscirò vorrà dire che IO fallisco, non lei, la responsabilità è mia e di nessun altro!"

Dean e Sam lo guardarono impressionati.

"È meraviglioso, Chuck, ora finalmente hai parlato con il cuore e sarebbe bello che lo dicessi anche a lei." Disse Dean.

Dopo poco tornò Amara e Chuck gli andò incontro prendendole le mani.

"Tesoro, perdonami se ti ho dato l'impressione che ti stessi facendo troppe pressioni addosso, tu non hai nessuna responsabilità, volevo solo che tu sapessi che sei la mia musa, che mi colori e mi illumini,tu non devi fare niente, sono io che.." disse, prendendole le mani.

"Tu non capisci...Chuck! Io sono solo un'umana, se nella mia vita ho sempre deluso chi amavo, come è possibile che non deluda te, un Dio???" Disse lei disperata.

"Amara...se succederà, tu non dovrai chiedermi scusa per nulla al mondo e sai perché? Perché io non ho mai chiesto scusa per ogni persona che ho deluso."

Amara lo guardo impressionata.

"E se dovesse succedere, che io non sarò il dio migliore che penso, non credere neanche per un secondo che è colpa tua, la colpa sarebbe mia che non sono riuscito a vedere i tuoi colori favolosi...non tua, solo mia."

"Insomma, se grazie a me tu diventi un dio migliore, è merito mio e se non lo diventassi sarebbe colpa tua che sei incapace di attingere dai miei colori?"

"Esatto."

"Sei un grandissimo paraculo, lo sai vero?"

"Vedi? Mi piaci cosi tanto anche per questo, perché non ti lasci intortare dalle parole, ma ragioni sulle cose, ed è proprio questo che ti rende PERFETTA ai miei occhi, perfetta per me."

"Chuck, io..."

"Schhh, fa finta che io sia solo un umano. Vuoi ballare con me?" Amara fece un sorriso e il suo sorriso si illuminò di più quando la discoteca grazie a lui intonò la canzone "Fidati di me, non sono un latin lover."

Amara prese le mani che Chuck gli stava porgendo e andarono a ballare sulla pista, subito dopo Sam e Dean.



"Ci credi che Dio ha una donna? Oh, Dean, non credevo che avrei vissuto per vedere questo momento!" Commentava Sam.

" E tu ci credi al fatto che li vediamo anche insieme e che insultiamo lui come se fosse un nostro vecchio amico senza venire fulminati da un albero? Magari è tutto solo un sogno e noi stiamo sognando! Non riesco ancora a credere che mi concede una confidenza simile!"

"Sarà perché ci ha detto che siamo i suoi preferiti?" Chiese Sam languido.

"Chissà se anche Amara sa quello che facciamo a letto!"

"Dean!!!"

"Se stanno insieme, vuoi che non glielo abbia detto? E poi sta con Dio!! Penso che lei sia l'ultima che può giudicare."

"Basta, semplicemente smettila, ok??"

In quel momento Chuck e Amara ballavano, lei guardava distrattamente i fratelli.

"Ma siamo sicuri che siano davvero fratelli? Si comportano più come amanti...."

"Non saprei, non sono mica onnisciente, io..."

Chuck poi si voltò di scatto con un sorrisino e puntò il dito su di loro da cui ne scaturì un lampo magico.

Subito dopo piovvero coriandoli rosa e petali a forma di cuore solo sotto le teste di Sam e Dean.

Loro imbarazzati si guardarono e guardarono Chuck scioccati, lui immediatamente si nascose il collo contro Amara, sghignazzando apertamente.

"Sei cattivo." Disse lei, divertita.

"Tesoro, avessi un penny per ogni persona che me l'ha detto.."

"Dean, che figura..." diceva Sam ridendo abbracciato al suo collo, mentre tutti nella pista applaudivano, pensando in qualche trovata dell'organizzazione della discoteca.

"Che ne dici di farne una ancora più scenografica?" Chiese Dean alzandogli il mento e dando via a un bacio spaziale e emozionante.

"Ti amo, ti amo tantissimo." Disse Sam.

"Io di più." Disse Dean.

"Tu mi fai sentire come in una favola."disse Sam.

"E dal momento che siamo costantemente circondati dai mostri, la prendo come un complimento." Disse Dean. "Ti amo anche io, baby."




















Note dell'autrice:  ciaoooo , ragazzi, spero vi piaccia questa narrazione vista dal punto di vista di Sam e Dean, lo so che loro hanno già parlato con Chuck nel capitolo 16 "Quello che io scrivo" ma comunque stavolta era una cosa più confidenziale xd

il prossimo dovrebbe essere l'ultimo capitolo e direi che i copia e incolla, sono finiti. Il finale non sarà un capitolo già pronto
   
 
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